Summary

Questo documento descrive il problema economico, definito come l'opposizione tra beni e bisogni. Esplora la natura opposta dei beni (limitati) e dei bisogni (pressoché illimitati), e i diversi tipi di bisogni e beni. Il documento analizza inoltre le diverse classificazioni di beni e bisogni, in base alla sensazione, ai motivi che li generano e al momento in cui si manifestano.

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# PROBLEMA ECONOMICO L'uomo durante la propria vita è costantemente caratterizzato dall'opposizione tra beni e bisogni, tale opposizione prende il nome di PROBLEMA ECONOMICO. I beni e i bisogni, nonostante la loro stretta relazione, hanno natura opposta. Infatti, i beni sono disponibili in maniera...

# PROBLEMA ECONOMICO L'uomo durante la propria vita è costantemente caratterizzato dall'opposizione tra beni e bisogni, tale opposizione prende il nome di PROBLEMA ECONOMICO. I beni e i bisogni, nonostante la loro stretta relazione, hanno natura opposta. Infatti, i beni sono disponibili in maniera limitata, mentre, i bisogni sono pressoché illimitati. # BISOGNI I bisogni consistono in una sensazione di insoddisfazione, la mancanza di qualcosa; può essere definito come il desiderio di disporre di un mezzo ritenuto idoneo ad eliminare o a prevenire una sensazione spiacevole, e di conseguenza sono capaci di provocare o di mantenere una sensazione piacevole. Il concetto di bisogno ha fondamenta sullo stato di insoddisfazione che ciascun individuo avverte accompagnato dalla consapevolezza dell'esistenza di un mezzo per soddisfarle. Essi sono variabili a seconda di diversi fattori quali il clima, la disponibilità economica, il livello culturale, l'ambiente sociale, ma, anche, in relazione all'età. Alcuni di essi, non scompaiono una volta soddisfatti ma si ripresentano con ritmi più o meno definiti e spesso ne generano altri. L'uomo è meccanicamente costretta a porre i bisogni in una scala gerarchica legata alle **disponibilità economiche della famiglia a cui appartiene.** Essi possono essere suddivisi secondo diverse **CLASSIFICAZIONI**: ## In base alla sensazione avvertita da cui hanno origine osserviamo: - **PRIMARI E SECONDARI:** - Un bisogno primario è qualunque bisogno relativo all'esistenza di un individuo e alla sua vita sociale. (fame, sete, Vestirsi) - Un bisogno secondario è qualunque bisogno non necessariamente relativo all'esistenza e alla vita sociale dell'individuo. ## In base ai motivi che li generano e al modo in cui vengono soddisfatti si dividono in: - **INDIVIDUALI E COLLETTIVI:** in base ai motivi che li generano e al modo in cui se ne fa fronte: - Un bisogno individuale è scaturito dallo stile di vita speficico di un uomo, ossia dall'insieme della sua essenza fisica e psichica e ciascun individuo riesce a liberarsene agendo da se e per se. - i collettivi, invece, sono quelli che ogni persona sente in quanto fa parte di una comunità e per l'appagamento dei quali è richiesto un'opera comune, infatti tra i bisogni collettivi rientrano anche quelli in cui lo Stato e gli altri enti pubblici ritengono opportuno intervenire. Ed è proprio per questa caratteristica che sono chiamati pubblici. ## A seconda del momento in cui si manifestano, si distinguono in: - **PRESENTI E FUTURI:** In base al momento in cui si manifestano: è la capacità di valutare correttamente questi ultimi è legata all'equilibrio, all'esperienza, al senso di previdenza e ad altre doti caratteriali di Ciascun individuo. la percezione dei bisogni futuri si riflette in qualche modo su quelli presenti spingendo al risparmio. - Un bisogno presente è scaturito da una necessità o un desiderio avvertito nel presente. - Un bisogno futuro nasce dalla proiezione del proprio stato di insoddisfazione nel futuro. # BENI I beni sono i mezzi capaci di soddisfare i bisogni e, sono disponibili in quantità limitata, perché la loro disponibilità è inferiore al fabbisogno e per questo motivo chi vuole procurarseli è costretto a compiere un sacrificio. la suddivisione in categorie dei beni è estremamente vasta ma sicuramente tra le distinzioni più importanti possiamo trovare: - **BENI LIBERI E BENI ECONOMICI:** - i beni liberi sono quei beni presenti in natura e sono disponibili in quantità Superiore rispetto alle esigenze di consumo attuale; chi vuole può adoperarli senza compiere alcun sacrificio economico. - I beni economici o limitati, ovvero, quei beni che appartengono a chi li ha prodotti o a chi se ne è appropriato e li usa per le sue personali esigenze per metterle a disposizione di terzi ( si pensi al carbone al petrolio e al ferro). - **BENI DIRETTI, COMPLEMENTARI E STRUMENTALI:**   - Sono diretti, quei beni che riescono a soddisfare il bisogno in maniera diretta, se da soli non ci riescono, ed è necessario combinarli con altri, sono chiamati complementari. quelli impiegati per produrre altri Beni sono detti strumentali (è il caso delle materie prime). - Diretti, quando una volta consumati soddisfano direttamente un determinato bisogno accedendo ai nostri sensi. (Bere l'acqua quando si ha sete) - Complementari, quando devono essere congiunti ad altri beni per essere in grado di soddisfare un determinato bisogno. - Strumentali, quando sono necessari nei processi di produzione (Materie Prime), oppure possono essere scambiati con un altro bene per soddisfare un determinato bisogno. Il bene strumantale per eccellenza è il denaro. - Un bene può essere contemporaneamente diretto, complementare o strumentale. (l'acqua è un bene diretto per chi ha sete, può essere un bene complementare quando si fa il thé, può essere un bene strumentale quando si bolle la pasta). - Lo stesso bene può essere simultaneamente diretto, complementare, strumentale a seconda dell'utilizzo che se ne fa. - **BENI FUNGIBILI** - Alcuni beni possono essere vicendevolmente sostituiti in determinati pro- cessi di produzione o di consumo per questo motivo vengono chiamati fungibili. - **BENI A FECONDITA SEMPLICE O NON DUREVOLI E BENI A FA- CONDITA RIPETUTA O DUREVOLI:** - I beni a fecondità semplice, Cedono la loro utilità un' unica volta (Benzina, gel per capelli). - I beni a fecondità ripetuta, Cedono la loro utilità in maniera ripetuta. ## NELL'OTTICA DEL MERCATO: - **convenience goods:** comprende quelli di largo consumo poco differenziati Nella quantità e nel prezzo che hanno volume e valore unitario modesto e non sono soggetti alle influenze della moda. - **shopping goods:** sono beni con prezzi più elevati, Che richiedono un processo di selezione più attento da parte dei consumatori e non danno luogo ad acquisti frequenti. - **speciality goods:** sono ben identificati in una marca specifica, normalmente hanno un elevato costo, che il consumatore conosce prima di acquistarli. - **BENI PRESENTI E BENI FUTURI** - in base al tempo in cui vengono impiegati. - Beni presenti, sono quei beni utili a soddisfare un bisogno nel presente. - Beni futuri, sono quei beni che si prevede siano utili a soddisfare un bisogno nel futuro. - **BENI MATERIALI E IMMATERIALI:** - dal punto di vista della fisicità, individuiamo: - Beni materiali: Sono tangibili. - Beni immateriali: Non sono tangibili (software, progetti, diritti d'autore, brevetti). - Beni complessi: rappresentano la somma di beni materiali e immateriali. (Servizi di trasporto, che includono un servizio fisico che consiste nel viaggio e un servizio non fisico nella prenotazione. Le Pubblicità, che offrono un prodotto fisico usufruendo del servizio pubblicitario che spesso mira a suscitare determinate emozioni di insoddisfazioni.) - **BENI PUBBLICI (indivisibili) E PRIVATI (divisibili):** - Il bene pubblico è prodotto generalmente da enti pubblici e dallo Stato, possono essere utilizzati senza Il dispendio economico, vengono finanziati tramite le tasse che possiamo considerare come un sacrificio economico indiretto. la loro qualità e quantità dipende dallo stato. le caratteristiche dei beni pubblici sono: l'indivisibilità e la non escludibilità. - I Beni privati, sono quei beni prodotti da enti giuridici di diritto privato finalizzati allo specifico individuo. - La differenza sostanziale fra un bene pubblico e un bene privato sta nella modalità in cui si compie un sacrifio economicop per il soddisfacimento del bene stesso. Per godere di un bene pubblico, il soddisfacimento economico è indirettamente sostenuto attraverso il pagamento delle tasse. Per usufruire di un bene privato il sacrificio economico è invece direttamente sostenuto. - Lo stato è spinto a produrre beni pubblici in quanto, pur potendo essere prodotti da privati, ha la responsabilità politica di creare progresso nella collettività. Ci sono dei beni pubblici che i privati non potrebbero riprodurre, specialmente perchè non avrebbero convenienza a farlo. Questop tipo di bene viene classificato come bene pubblico puro e include beni e servizi come la difesa nazionale, l'emanazione di leggi, l'ordine pubblico ecc... - In fine un altra classe di beni è costituita dai beni congiunti, che rappresentano vari prodotti derivati dallo stesso processo produttivo. (Benzina, nafte, ecc..) - **BENI CONGIUNTI** i quali sono ottenuti contemporaneamente dallo stesso processo produttivo. # La Produzione: E' l'attività rivolta alla produzione di beni. # Il consumo: E' l'attività rivolta al consumo di beni per il soddisfacimento dei bisogni. Il loro rapporto costituisce il concetto di **Attività Economica** che consiste nel procacciamento, all'uso e al consumo di ben Produzione e consumo avvengono nei gruppi di cui l'uomo fa parte, che per natura è portato a parteciparne in maniera autonoma, ovvero le famiglie, le imprese, le associazione alle quali aderisce, comuni, province, ecc... # ATTIVITÀ ECONOMICA È volta alla soddisfazione dei bisogni attraverso i beni, ed è composta dall'attività di produzione e da quella di consumo. ## ATTIVITÀ DI PRODUZIONE: È un tipo di attività che ha carattere economico e conseguentemente non si esaurisce nella trasformazione fisica tra beni e altri beni. Riguarda anche altre attività, ad esempio il trasferimento dei beni nello spazio, in cui non si trasforma il bene ma lo si rende disponibile nei luoghi di consumo (come supermercati). ## ATTIVITÀ DI CONSUMO: Attività volta a consumare l'utilità del bene, trasferisce l'utilità del bene all'individuo, consentendo di soddisfare il bisogno. Il tipo di organizzazione degli individui, parte dal baratto, per cui ciò che non viene utilizzato di ciò che si è prodotto, si mette sul mercato, un altro gruppo di individui lo consumerà. La moneta ha permesso in un certo senso all'uomo di poter trasformare un bene in un altro bene. Si crea una diversificazione tra le nuove attività di produzione di consumo. Alcuni gruppi produrranno, altri consumeranno. Inoltre, a seconda della situazione, un'attività è subordinata all'altra: ad esempio nella famiglia la produzione è asservita al consumo. Oppure ad esempio un ristoratore con la produzione di un piatto, recupererà i costi della produzione stessa. # GRUPPO: A un certo punto della storia l'uomo ha capito che produrre in gruppo fosse più conveniente e che richiedesse meno sforzi. Quando parliamo di specializzazione di un gruppo, facciamo riferimento al fatto che in un gruppo ci si sia specializzati prettamente sul consumo o sulla produzione. Se si tratta di un gruppo specializzato sul consumo, esisterà lo stesso un'attività di produzione che sarà asservita e funzionale all'attività di consumo e viceversa. Non tutti i gruppi sono duraturi nel tempo. Per esserlo sono caratterizzati dai fini comuni dei membri componenti, perchè ciascuno di essi vede nel gruppo il mezzo per realizzare il proprio fine. ## Le caratteristiche principali di un gruppo duraturo nel tempo: - Si basa su un bene comune dei membri partecipanti. - E' ordinato secondo proprie leggi: sociali, economiche, fisiche... - E' autonomo sia dalle persone che lo compongono sia dal concetto sociale in cui opera e vive. - Rappresenta un tutto unitario. - E' dinamico in quanto svolge determinate attività. - Un gruppo che possiede queste caratteristiche è detto **istituto**. # ISTITUTI Non sono altro che gruppi con determinate caratteristiche: - **ORDINE** sono governati da regole proprie che ne determinano l'organizzazione, vengono anche stabilite le menzioni e i ruoli di ogni membro. - **UNITÀ** è un identità unitaria che si manifesta all'esterno come un unico corpo, a prescindere dai suoi individui. - **DUREVOLEZZA** è destinato durare nel tempo. - **AUTONOMIA** è in grado di essere autosufficiente e autonomo. La società è composta da istituti di vario genere. Ogni uomo fa parte di diversi istituti, la famiglia in cui vive, la famiglia che ha creato liberamente, lo stato nel quale ha la cittadinanza, il comune in cui risiede ecc... Le dimensioni degli istituti variano in base al numero delle persone che lo compongono, così facendo possono essere piccoli (Famiglie), medi e grandi. I membri dellʼstituto sono coloro che l'hanno costituito e coloro che vi hanno deciso di aderire spontaneamente e chi presta la propria opera per l'istituto o all'interno dello stesso. Gli istituti servono alla persona per tanto hanno il compito di difendere ed elevare la dignità dell'uomo. Qualunque tipo di istituto non può andare contro questo concetto. E' importante sottolineare che gli istituti nascono per motivi economici e non. I caratteri che assumono non coincidono con le motivazioni che hanno determinato la propria costituzione. Le decisioni svolte secono la attività economica vengono assunte all'interno di regole prestabilite che disciplinano le relazioni fra le persone e i gruppi sociali Le forme associative della vita delle persone sono condizionate da motivi economici e non economici. E' di fondamentale importanza sottolineare che gli istituti affinchè svolgano la propria attività economica in modo continuativo e accrescere il valore delle risorse impiegate affinchè si crei nuova ricchezza, debbano avere determinate caratteristiche: - Si organizzano, programmando la loro attività, stabilendo a priori quelli che sono i propri obbiettivi, e stabiliscono un piano da seguire affinchè possano raggiungerli e li monitorano attraverso degli strumenti, in modo da accertarsi che i risultati ottenuti siano quelli previsti. L'ordine economico che si viene ad instaurare, è quindi un ordine economico sistematico, che mette in relazione le persone, le risorse e le operazioni, creando fra di essi dei vincoli di interdipendenza. Questo ordine economico, vede protagonista l'azienda che viene appunto definita come l'ordine economico di un istituto. L'azienda nasce con l'istituto e lo pervade interamente. ## Riassumendo possiamo dire che: - L'azienda si forma solo negli istituti, l'attività economica del singolo individuo non da luogo ad una azienda. L'attività economica di un istituto costituisce un prerequisito fondamentale, ma non sufficiente alla nascita dell'azienda. - L'azienda non prende corpo in tutti gli istituti, ma solo in quelli che hanno un'attività economica durevole ed è rivolta a produrre ricchezza. Istituto ed azienda non sono la stessa cosa. - L'azienda diventa il mezzo attraverso cui un istituto raggiunge i propri traguardi. L'azienda è una realtà oggettiva, viva ed operante, si rinnova negli elementi che la costituiscono e permane al variare di essi. # L'AZIENDA È l'ordine economico dell'istituto Se un istituto svolge in maniera durevole un'attività economica allora saremo in presenza di un'azienda. Un' AZIENDA possiede tutti i caratteri dell'istituto, ma anche dei caratteri aggiuntivi: - svolge un'attività economica durevole; - Attua piani e programmi economici, vale a dire che definisce a priori gli obiettivi da perseguire e stabilisce come realizzarli. - Ha una funzione strumentale, non ha in se le ragioni della sua esistenza. Se il fallimento è un fenomeno isolato l'azienda potrà continuare a esistere, altrimenti fallirà definitivamente. Rischio generale: l'azienda potrebbe non raggiungere i suoi obiettivi, quindi non durar ne tempo. Mentre i rischi **specifici** si riferiscono a certe situazioni che potrebbero creare problemi, come un incendio. # ATTIVITΑ' ΑΖΙΕNDALE L'attività aziendale si basa sull'applicazione di diverse fasi: 1) Procurarsi i mezzi monetari che servono (capitale di investimento) 2) cquisire i fattori produttivi 3) combinare i fattori produttivi 4) Ottenere prodotti e servizi che hanno un valore economico L'azienda appare come come un unità, che persiste nel tempo indipendentemente alla mobilità delle parti che la compongono. Le persone al suo interno si avvicendano, le risorse si rinnovano, le operazioni iniziano a susseguirsi. ## All'interno dell'azienda osserviamo i principi dell'unità nella molteplicità, e della permanenza nella mutabilità. Un azienda è dotata di autonomia. Nasce per durare nel tempo, pur se vincolata ad agire in condizioni che ne perpetuano l'esistenza. Assolve una funzione strumentale per il soddisfacimento dei bisogni che convergono nell'istituto. Non ha in sé le ragioni della sua esistenza, ma le ritrova nelle finalità delle persone che la utilizzano e nei bisogni che riesce a soddisfare. Per questo viene anche considerata come strumento a disposizione dell'uomo per operare in campo economico. Attua piani e programmi economici, vale a dire che definisce a priori gli obiettivi da perseguire e stabilisce come realizzarli, ponendo in essere operazioni strettamente collegate ed interdipendenti. È soggetta al rischio. l'attività economica – che non riguarda solo la produzione ma comprende anche il consumo –, è condizione necessaria ma non sufficiente per la nascita dell'azienda. La quale non si forma in tutti gli istituti che svolgono attività economica duratura, ma solo in quelli nei quali si crea un ordine di tipo sistemico. E' dunque possibile accostare il concetto di sistema, inteso come un insieme di elementi legati da vincoli di interdipendenza, alla concezione di azienda, negli studi di economia aziendale. La teoria dei sistemi, elaborata dal biologo von Bertalanfy, ha trovato larga applicazione in campo aziendale. Perché esista il sistema è necessario che vi siano elementi correlati tra loro, indipendentemente dal tipo di relazione che li lega. I sistemi si distinguono in chiusi, aperti e misti; semplici, complessi, ultracomplessi; probabilistici e deterministici. E' possibile considerare l'azienda come un sistema aperto, progettato dall'uomo, ed è capace di sopravvivere indefinitivamente perché, a differenza degli altri sistemi biologici, è in grado di contrastare l'entropia interna. Riceve dall'ambiente esterno input e li trasforma in output. Attraverso il contatto con l'ambiente combatte il processo di degradazione interna, detto anche di entropia, cui è inevitabilmente soggetta. Se non riesce a recepire gli stimoli provenienti dall'esterno tende a sclerotizzarsi e a dissolversi fino alla estinzione. Collega la sua stabilità, intesa come equilibrio dinamico e non come immobilismo, alla entropia negativa che produce. Mantiene l'equilibrio dinamico grazie a un meccanismo di controllo e di autoregolazione o di feedback, rappresentato dai piani e dai programmi e dai relativi processi che realizza. Come tutti i sistemi aperti tende ad accentuare il proprio grado di differenziazione ed il livello di accrescimento. È parte di un sistema più ampio e, al tempo stesso,può essere scomposta in sottosistemi. È dotato di equifinalità, vale a dire che ha la possibilità di realizzare uno stesso obiettivo adottando diverse politiche di gestione. Abbiamo visto che nonostante le aziende si differenzino per molteplici aspetti quali le finalità, l'oggetto, la forma giuridica, la dimensione, la tecnologia impiegata, la quantità e la qualità delle risorse disponibili ed altre ancora – sviluppano la loro attività secondo uno schema sostanzialmente unitario. Questo schema è certamente un carattere comune che ritroviamo in qualunque tipo di azienda. Da questo punto in avanti, però, lo schema non è più unitario. Perché non tutte destinano la produzione allo stesso modo. ## Possiamo distinguere tre grandi tipologie di aziende: quelle che la consumano al proprio interno; quelle che la scambiano nel mercato; quelle che la utilizzano in forma diversa dello scambio. - **CLASSIFICAZIONE AZIENDE** - Le aziende, a seconda dell'utilizzo della produzione che fanno, si differenziano in 3 grandi categorie: CONSUMO, PRODUZIONE ED EROGAZIONE. - **LE AZIENDE DI CONSUMO:** - sono aziende che producono per il consumo interno destinando la loro produzione a favore di coloro che fanno parte dell'istituto. Rappresentano un'ampia tipologia nella quale rientrano aziende assai diverse fra loro, come ad esempio le aziende familiari, associazioni e consorzi.. Fra gli istituti che destinano il consumo interno la loro produzione, la dottrina privilegia la famiglia; l'attività economica, all'interno della famiglia, non può essere considerata come il movente che ne genera la costituzione ma piuttosto come attività strumentale, condizione per la realizzazione di altri fini. - **AZIENDE DI PRODUZIONE:** - aziende che producono per il mercato nel quale scambiano la loro produzione, a fronte dei beni e dei servizi che cedono, ricevono corrispettivi monetari con i quali reintegrano i costi di produzione sostenuti. Lo scambio che esse attuano può essere orientato al profitto come no: sono orientate al profitto quelle che tendono a conseguire ricavi in misura superiore ai costi di produzione e al fine di remunerare in modo adeguato i conferenti di capitale. - Le altre escludono la remunerazione del capitale conferito. NELLE IMPRESE TUTTO È ORDINE ECONOMICO. - **AZIENDE DI EROGAZIONE:** - aziende che destinano ciò che producono all'esterno, però, a differenza di quelle di produzione, le scambia in condizioni diverse da quelle di mercato. Si tratta, di associazioni no profit che forniscono un servizio senza richiedere un compenso monetario, ma che producono, ad esempio, grazie alle donazioni dei volontari che donano per soddisfare il bisogno di aiutare il prossimo e, ovviamente, per perdurare nel tempo, deve consumare meno di quanto riceve. - **1) IN BASE AL SOGGETTO GIURIDICO:**     - cioè colui che assume tutti i diritti e gli obblighi nascenti dallo svolgimento dell'attività economica. Può essere sia una persona fisica che una persona giuridica. - **AZIENDE PRIVATE:** - il suo soggetto giuridico è disciplinato dalle norme di diritto privato, il codice civile - **AZIENDE PUBBLICHE:** - il suo soggetto giuridico è disciplinato da norme di diritto pubblico e amministrativo - La classificazione secondo la natura del soggetto giuridico raperò dei limiti, non consente di comprendere a pieno quali sono talvolta aziende publiche e private. Ad esempio nell'ATM il soggetto giuridico è un'azienda privata, poiché è disciplinata dal codice civile. Però il socio dell'ATM è il comune, che appunto attraverso il comune eroga un servizio. - **2) IN BASE ALLA NATURA DEL SOGGETTO ECONOMICO:** - Il soggetto economico è rappresentato da coloro che sono destinatari di benefici e malefici dell'azienda. - **AZIENDE PUBBLICHE:** - il soggetto economico sono i cittadini. L'ATM ad esempio è un'azienda pubblica, e i destinatari di benefici e malefici sono quindi i cittadini. l'ATM viene definita un'azienda speciale, che ha cioè persona giuridica pubblica e può essere utilizzata dal comune per erogare un certo servizio.ha personalità giuridica pubblica poiché è disciplinata dal testo unico degli enti pubblici. - **AZIENDE PRIVATE:** - Il soggetto economico è un gruppo di persone che esercitano le prerogative di governo, e sono destinatarie di benefici e malefici. - **3) IN BASE ALLA FORMA GIURIDICA ASSUNTA DALL'AZIENDA:** - **L'AZIENDA INDIVIDUALE:** - Ha come soggetto giuridico un'unica persona fisica: Qui troveremo un individuo che investe una somma di denaro e quindi oltre ad essere soggetto giuridico è anche soggetto economico e svolge l'attività d'impresa. Quest'attività farà nascere una serie di obblighi e di diritti in capo all'individuo, se le cose vanno bene percepisce la remunerazione, altrimenti no e perderà il capitale investito. - **AZIENDA COLLETTIVA:** - qui il soggetto giuridico non è una persona fisica ma è una persona giuridica costituita da un insieme di persone fisiche. Il soggetto economico è rappresentato dagli investitori. In questi casi ci troviamo in presenza di società. - Che sono riconducibili a tre diverse tipologie di società: SOCIETA' DI PERSONE, SOCIETA' DI CAPITALI E SOCIETA' MUTUALISTICHE. - Società semplice (società di persone) - Società in nome collettivo (società di persone) - Società in accomandita semplice (società di persone) - Società per azioni (società di capitali) - Società in accomandita per azioni (società di capitali) - Società a responsabilità limitata (società di capitali) - Società cooperative - Società di mutua assicurazione - **1)SOCIETA' DI PERSONE:** - Società semplice: è la forma giuridica che l'ordinamento riserva all'attività economica non commerciale con finalità lucrative. - La dottrina individua questo tipo di attività per esclusione: partendo dalla definizione di attività commerciale che dà il codice civile e deducendo da questa ciò che non è commerciale. Secondo l'art 1195 del c.c. è commerciale l'attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi, quella di intermediazione nella circolazione di beni, quella di trasporto per terra, per acqua o per aria e quella bancaria e assicurativa. Restano fuori l'attività agricola e quella di gestione di immobili che sono le attività economiche non commerciali. - di trasporto per terra, per acqua o per aria e quella bancaria e assicurativa. Restano fuori l'attività agricola e quella di gestione di immobili che sono le attività economiche non commerciali. - Società in nome collettivo: è un tipo di società nella quale tutti i soci rispondono solidamente e illimitatamente per le obbligazioni sociali: se la società non sarà in grado di fare fronte ai propri impieghi, saranno i soci a dovervi provvedere con il loro patrimonio. - Società di accomandita semplice (s.a.s.): sono invece previste due categorie di soci: gli accomandatari, i quali rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali; e gli accomandanti, la cui responsabilità è limitata alla quota conferita. - La diversa responsabilità è il riflesso dell'organizzazione interna della società. Ove si consideri che l'amministrazione spetta solo agli accomandatari, mentre gli accomandanti non sono abilitati a compiere atti di amministrazione, né a trattare o concludere affari in nome della società. Fra le due categorie di soci cambia sia l'impegno personale sia il regime di responsabilità. - **2) SOCIETA' DI CAPITALI** - Godono di personalità giuridica che acquistano con l'iscrizione nel registro delle imprese. In quanto persone giuridiche, la società di capitali ha una organizzazione interna che si articola in appositi organi mediante i quali esse operano. Gli organi si distinguono in volitivi, direttivi e di controllo. - La società per azioni (s.p.a) è il tipo principale di società di capitali. - La partecipazione dei soci è rappresentata da azioni, che sono titoli che rappresentano ed incorporano la quota del socio ed i diritti connessi. A ciascun socio viene assegnato un numero di azioni per un valore non superiore a quello del conferimento. Le azioni possono essere liberamente trasmissibili e sono di diverso tipo: ordinarie, privilegiate, di godimento, di risparmio. - Le obbligazioni, a differenza delle azioni che sono titoli di proprietà, sono titoli di credito che danno, a chi le sottoscrive, oltre al diritto alla restituzione della somma prestata alla scadenza convenuta, anche quello di percepire periodicamente gli interessi pattuiti. Le obbligazioni possono essere anche convertibili, vale a dire che alla scadenza non vengono rimborsate ma si trasformano in azioni. - La società in accomandita per azioni. - Questo tipo di società consente di separare la proprietà del capitale dalla gestione dell'impresa attraverso la presenza di due categorie: gli accomandanti e gli accomandatari. I primi sono solo proprietari del capitale. I secondi sono i gestori senza limiti di tempo, i quali sono per sempre soci, ma possono avere anche quote simboliche di capitale. La separazione della proprietà del capitale della gestione dell'impresa si rivela particolarmente utile nelle imprese a base familiare, perché consente, in caso di successione, di ripartire il patrimonio equamente fra gli eredi, facendo sì che l'impresa continui ad essere gestita da chi possiede la capacità di farlo. - La società a responsabilità limitata - È assai diffusa in ambito familiare o, comunque, fra pochi soci che intendono limitare il loro rischio alla quota di capitale conferito. In questo tipo di società il capitale è diviso in tante quote quanti sono i soci. Le quote sono liberalmente trasferibili, a meno che i soci non decidano di limitare la circolazione. è prevista la presenza di un organo decisionale (assemblea), di un organo di amministrazione e di uno di controllo; quest'ultimo, in alcuni casi, è facoltativo, essendo la sua attivazione subordinata a particolari condizioni. - **3) LE SOCIETA' MUTUALISTICHE** - rientrano nelle società mutualistiche le cooperative e le società di mutua assicurazione; avendo in comune, appunto, lo scopo mutualistico. Per comprendere cosa si intende per scopo mutualistico bisogna partire dal concetto di mutualità che indica il vantaggio reciproco, che i soci realizzano partecipando alla società. Questo vantaggio deriva dal rapporto che ciascuno di loro stabilisce con la cooperativa, ma ha come presupposto la partecipazione di tutti. - COOPERATIVE - l'apporto dei singoli soci è generalmente modesto, ma in presenza di un numero elevato di soci il capitale della società può raggiungere importi considerevoli. Più che l'apporto di capitale i soci partecipano all'attività d'impresa effettuando prestazioni di lavoro, quindi conferendo prodotti o servizi, oppure acquistando beni e servizi. Il loro contributo dipende dal particolare oggetto della società. Ne consegue che a seconda dei casi, i soci diventano anche lavoratori o fornitori di beni e servizi, o clienti, o utenti della società della quale fanno parte. Sulla base del ruolo che svolgono i soci, la dottrina le distingue in società cooperative di produzione e lavoro, di conferimento, di utenza. - Nella cooperativa di produzione e lavoro il socio è anche prestatore di lavoro; - In quella di conferimento è fornitore di materie prime che la cooperativa trasforma in prodotti per avviarli alla produzione; - In quelle di consumo o di utenza il socio è cliente della società perché acquista i beni che questa mette in vendita. - In questo tipo di società vige anche il principio della porta aperta che tende a tutelare i soci esistenti più che quelli potenziali, consentendo la partecipazione, senza limite di numero, a tutti coloro ce hanno interessi omogenei a quelli di chi ha costituito la società. - È inoltre prevista la figura del socio sovventore in quale non partecipa personalmente all'attività produttiva ma conferisce risorse monetarie destinate alla costituzione di fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ricostruzione o il potenziamento dell'impresa. - La riforma del diritto societario ha introdotto la distinzione fra società cooperative a mutualità prevalente e a mutualità non prevalente, riservando eventuali agevolazioni soltanto alle prime. - Una particolare classe di società è rappresentata dalle cooperative sociali, che tendono a favorire e promuovere il benessere della società e l'integrazione sociale di particolari categorie di cittadini. - La legge distingue le cooperative sociali di tipo A, le quali si occupano di gestione di servizi socio-sanitari ed educativi e le cooperative di tipo B che svolgono attività agricole, industriali, commerciali o di servizi finalizzate all'inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate. - Le società di mutua assicurazione hanno per oggetto l'esercizio di attività assicurativa sono regolate dalle norme stabilite per le società cooperative, in quanto compatibili con la loro natura. Si diventa soci di queste società assicurandosi, e si perde la qualifica con l'estinzione dell'assicurazione. Per le obbligazioni sociali risponde la società con il suo patrimonio.

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