Caratteristiche dei luoghi di lavoro PDF

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Questo documento fornisce una panoramica delle caratteristiche dei luoghi di lavoro, inclusi requisiti, illuminazione, microclima e le relative normative in Italia. Copre argomenti come sicurezza, salute e benessere dei lavoratori e fattori ambientali.

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Le caratteristiche dei luoghi di lavoro Come deve essere un Quali luogo di caratteristiche lavoro? deve avere? perché? Chi decide...

Le caratteristiche dei luoghi di lavoro Come deve essere un Quali luogo di caratteristiche lavoro? deve avere? perché? Chi decide i requisiti? 1 I luoghi di lavoro D.LGS. 81/2008 I luoghi di lavoro sono i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell’azienda o dell’unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro. I luoghi di lavoro, per poter garantire ai lavoratori condizioni di sicurezza minime e adeguate alla tipologia di attività svolta dall’azienda, devono possedere i requisiti definiti nel Titolo II del Testo Unico 81/08 e illustrati nell’Allegato IV (caratteristiche di ambienti e infrastrutture in termini di stabilità, dimensioni, vie di circolazione e vie di fuga, varchi, scale, microclima, illuminazione e dotazioni igieniche). 2 Il datore di lavoro è sempre obbligato a garantire tutte le misure per assicurare equivalenti livelli di sicurezza rispetto a una costruzione progettata in base alla normativa più recente. Gli uffici sono ambienti chiusi in cui vengono svolte attività di carattere amministrativo, direzionale o di libera professione. Come per tutti i luoghi di lavoro, devono rispondere ai requisiti relativi alla progettazione e realizzazione in tema di sicurezza e per alcuni aspetti devono far riferimento alla normativa urbanistica locale. 3 I requisiti minimi per i luoghi di lavoro I requisiti minimi per gli ambienti di lavoro riguardano: dimensioni; finestre e lucernari; scale fisse a gradini; tamponamenti; vie di circolazione; servizi igienici; pareti; zone di pericolo; ambienti di supporto; coperture; vie e uscite di emergenza; pulizia dei locali. pavimentazioni; porte e portoni; È obbligatorio tenere conto dell’eventuale presenza di lavoratori disabili nei luoghi di lavoro. Dimensioni N E degli ambienti di lavoro Z IO I N A U M IL L Larghezza A ? minima della ? CL I M ? porta in O I A funzione del C R O M numero di M I O N lavoratori R G occupati in uno 4 E stesso locale I requisiti di illuminazione Una buona illuminazione facilita il compito lavorativo e fa sì che sia portato a termine con minor fatica e con maggior soddisfazione. L’illuminazione dei luoghi di lavoro deve essere adeguata al compito svolto dall’operatore per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori. I luoghi di lavoro devono essere illuminati con luce naturale, a meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e che non si tratti di locali interrati. È buona norma che il 50% delle superfici illuminanti di ogni locale sia costituito da aperture prospettanti su spazi esterni. Tutti i locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentono un’illuminazione artificiale adeguata. L’intensità, la qualità e la distribuzione delle sorgenti di luce artificiale devono essere idonee allo svolgimento dello specifico compito visivo. 5 Il microclima Il microclima di un ambiente di lavoro è quel complesso di parametri fisici, come la temperatura dell’aria, l’umidità relativa, la ventilazione (velocità dell’aria), il calore radiante (proveniente da macchinari, pareti ecc.) che, insieme all’attività metabolica e all’abbigliamento, caratterizza gli scambi termici tra ambiente e lavoratori. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori. Limiti di temperatura negli ambienti di lavoro 6 Salvo condizioni climatiche esterne eccezionali o inderogabili necessità tecnologiche di lavorazione, l’umidità relativa dei locali di lavoro deve essere mantenuta: tra il 35% e il 55% per temperature inferiori o uguali a 20 °C; tra il 45% e il 65% per temperature superiori a 20 °C. I luoghi di lavoro chiusi devono essere ventilati in modo adeguato, preferibilmente con aerazione naturale (tramite infissi apribili), tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori. Se non è possibile disporre di Superficie finestrata apribile un’adeguata aerazione naturale, si devono installare impianti di aerazione artificiale. 7 L’ergonomia L’ergonomia è la scienza che si occupa dell’adattamento delle condizioni di lavoro alle capacità e alle caratteristiche del lavoratore, e delle possibilità di adattamento dell’individuo alle mansioni che deve svolgere. Per applicare l’ergonomia sul lavoro, devono essere presi in considerazione diversi fattori: gli elementi che caratterizzano l’organismo umano; i fattori ambientali; l’organizzazione del lavoro e la dotazione tecnologica disponibile. L’applicazione dei princìpi dell’ergonomia da un lato promuove la salute e la sicurezza degli operatori, dall’altro incide sul livello di produttività e sulla soddisfazione professionale complessiva, con una conseguente diminuzione dell’assenteismo oltre che di incidenti e malattie professionali. 8

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