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TRAUMATOLOGIA TUTTO PDF

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Summary

This document contains a series of questions and answers about traumatology. The questions cover various musculoskeletal conditions and injuries, including dislocations, sprains, and fractures. Topics include the diagnosis, treatment, and causes of particular traumatology topics.

Full Transcript

1. In caso di lussazione rotulea esterna a. il legamento alare esterno è quasi sempre rotto b. il legamento crociato anteriore è quasi sempre rotto c. il legamento femore-patellare mediale è quasi sempre rotto d. il tendine quadricipitale è quasi sempre rotto 2. La cisti...

1. In caso di lussazione rotulea esterna a. il legamento alare esterno è quasi sempre rotto b. il legamento crociato anteriore è quasi sempre rotto c. il legamento femore-patellare mediale è quasi sempre rotto d. il tendine quadricipitale è quasi sempre rotto 2. La cisti meniscale a. è su base degenerativa e spesso è mediale b. nessuna delle precedenti c. è su base degenerativa e spesso è laterale d. è su base congenita 3. La rottura del LCP, tipicamente è provocata da a. un trauma in varo-valgo b. un trauma con direzione antero-posteriore (cruscotto) c. un trauma con direzione postero-anteriore d. un trauma in rotazione 4. Il menisco discoide a. Il menisco discoide è una patologia degenerativa b. è una malformazione degenerativa che deve essere trattata solo se sintomatica c. è una malformazione congenita che deve essere sempre rimossa d. è una malformazione congenita che deve essere trattata solo se sintomatica 5. I muscoli agonisti dei legamenti crociati sono A Il quadricipite per il crociato anteriore ed i muscoli ischiocrurali per il crociato anteriore C il sartorio per il crociato posteriore ed il sole per il crociato anteriore D il popliteo per il crociato anteriore ed il gastrocnemio per il crociato posteriore 6. L’epicondilite o gomito del tennista si manifesta con a. Disturbi al gomito medialmente che si possono irradiare al polso b. Disturbi alla mano sul pollice e sul terzo dito c. Disturbi al gomito lateralmente che si possono irradiare al polso d. Disturbi alla spalla con braccio cadente 7. Cosa accade quando si rompe completamente il sovraspinoso a. Non si intraruota la spalla b. La spalla non si muove più del tutto c. Non si abuduce più la spalla d. La spalla si abduce solo parzialmente 8. Per evitare una recidiva di lussazione scapolo-omerale anteriore dobbiamo rinforzare a. sottoscapolare b. piccolo rotondo c. bicipite femorale d. sottospinoso 9. ll bicipite brachiale a. ha due inserzioni prossimali e due distali ed Il distacco più frequentemente origina dal lacerto fibroso. b. ha due inserzioni prossimali e due distali ed il suo distacco più frequentemente origina dal tubercolo sovraglenoideo o dalla tuberosità radiale c. ha due inserzioni prossimali e due distali. Il distacco più frequentemente origina dal processo coracoideo d. ha due inserzioni prossimali ed una distale sul radio ed il suo distacco più frequentemente origina dal tubercolo sovraglenoideo 10. Il peritenonio è la guaina che avvolge a. osso b. cartilagine c. muscolo d. tendine 11. Il trauma in inversione a. può produrre una lesione del legamento peroneo-astragalico anteriore b. può produrre una lesione del legamento deltoide c. frattura sempre la base dell'alluce d. può produrre una lesione del legamento gleno-omerale 12. L’angolo Q a. E’ formato dal tendine rotuleo e dall’asse del tendine quadricipitale b. E’ formato dalla intersezione del semitendinoso e del gracile c. E’ formato dal tendine semitendinoso e dall’asse del tendine quadricipitale d. E’ dato dal solo asse del tendine quadricipitale 13. La lussazione scapolo-omerale a. Produce sempre una lesione del bicipite omerale b. Produce una lesione del legamento coraco-clavicolare c. Ha natura degenerativa d. E’ frequentemente sottocoracoidea 14. La lesione di Hill-Sachs si produce in seguito a a. Lussazione acromion-clavicolare b. Lussazione acromion-sternale c. Lussazione scapolo-omerale d. Lussazione della coronoide 15. ll morbo di Osgood-Schlatter a. è una patologia dell'accrescimento che colpisce l epicondilo femorale b. è una patologia dell'accrescimento che colpisce la tuberosità tibiale anteriore c. è una patologia dell'accrescimento che colpisce la spina calcaneare d. è una patologia dell'accrescimento che colpisce la rotula 16. Per controllare la sublussazione rotulea esterna si consiglia di rinforzare a. il bicipite femorale b. il quadricipite c. il vasto mediale ed i glutei d. gli ischiocrurali 17. La borsa sub-acromiale si trova a. Sotto la coracoide b. Tra la cuffia dei rotatori e l'acromion c. Tra la testa dell'omero e la cuffia dei rotatori d. Sopra l'acromion 18. Quale tra I seguenti muscoli controlla maggiormente l’intrarotazione omerale a. Il piccolo rotondo b. Il sottoscapolare c. Il sovraspinoso d. Il bicipite omerale 19. La miosite ossificante a. è una complicanza delle fratture b. è una complicanza delle distorsioni c. è una complicanza delle rotture tendinee d. è una complicanza delle rotture muscolari 20. La legge di Wolff dice che a. che il tendine non guarisce mai b. che l’osso guarisce sempre c. l'osso si adatta ai carichi ai quali è sottoposto d. che un legamento si rompe raggiunto il carico di 100 newton 21. La gonartrosi si può sviluppare a. predisposizione idiopatica b. rottura di un menisco e conseguente usura cartilaginea c. rottura di un legamento e conseguente scorretta distribuzione dei carichi sulla cartilagine d. tutte le altre 22. Il test di Trendelenburg a. valuta la forza della muscolatura glutea opposta all'arto sollevato b. valuta la forza dei muscoli ischio-crurali c. valuta la forza della muscolatura quadricipitale d. valuta la forza della muscolatura glutea dell'arto sollevato 23. L'epifisiolisi a. tutte le risposte b. è legata ad uno scivolamento della testa femorale c. è una patologia dell'accrescimento d. può produrre un dolore irradiato alla faccia interna della coscia sino al ginocchio 24. La borsite pre-rotulea è tipicamente dovuta a. flessione improvvisa dell'articolazione b. contusione anteriore sul ginocchio c. salti ripetuti d. distorsione di ginocchio 25. La funzione della cuffia dei rotatori nella spalla è a. abdurre, ruotare ed antivergere la testa dell'omero con il supporto del deltoide b. abdurre, ruotare e centrare la testa dell'omero evitando la traslazione superiore c. aiutare il deltoide nel centralizzare la testa dell'omero d. addurre, ruotare e centrare la testa dell'omero evitando la traslazione inferiore 26. Il menisco più mobile è a. il menisco esterno, perchè si appoggia su una superficie concava e risulta più connesso alla capsula b. il menisco esterno, perchè si appoggia su una superficie convessa e risulta meno connesso alla capsula c. il menisco interno, perchè si appoggia su una superficie convessa e risulta meno connesso alla capsula d. il menisco interno, perchè si appoggia su una superficie concava e risulta più connesso alla capsula 27. Nelle tendinopatie inserzionali a. il trattamento principale è riposo e stretching b. il trattamento principale è l’applicazione del gesso c. il trattamento principale è l’uso di antinfiammatori d. il trattamento principale è la mobilizzazione attiva e calore 28. Le lesioni muscolari si possono dividere a. dirette o indirette b. interne o esterne c. intrarticolari o extrarticolari d. superiori o inferiori 29. La frattura da stress a. avviene per microtraumi ripetuti b. è una frattura da stanchezza psicologia c. avviene in seguito a incidenti stradali d. è tipica delle persone anziane 30. La lesione di Bankart a. coinvolge il cercine glenoideo ed è di origine post-traumatica b. coinvolge l'inserzione del legamento gleno-omerale medio c. coinvolge l'ancora bicipitale d. coinvolge il cercine glenoideo ed è di origine degenerativa 31. Il legamento collaterale interno a. è un legamento esterno alla capsula articolare che non viene mai coinvolto … b. è un legamento poco vascolarizzato ed innervato che non guarisce spontaneamente c. è un legamento vascolarizzato ed innervato che spesso guarisce spontaneamente d. è un legamento intrarticolare con scarsa vascolarizzazione 32. A quanti gradi di flessione la rotula si impegna nella trocleare femorale a. in massima flessione b. attorno a 30° c. in massima estensione d. attorno a 90° 33. L’emartro nel ginocchio a. è presente in seguito ad una lesione radiale del menisco b. è tipico di forme di artrosi del ginocchio c. può manifestarsi in seguito alla rottura di un legamento del ginocchio d. si manifesta in seguito ad una iperespressione esterna della rotula 34. L’impingement femoro-acetabolare può essere dovuto a a. Deformazioni acetabolari b. Tutte le altre c. Deformazioni acetabolari e femorali d. Deformazioni femorali 35. Nelle avulsioni delle spine tibiali del ginocchio, tipicamente: a. I legamenti sono elongati, ma continui X b. Nessuna delle altre c. I legamenti si rompono completamente d. I legamenti non sono coinvolti 36. Il legamento collaterale laterale del ginocchio si oppone prevalentemente a. Stress in valgo b. Stress in varo c. Traslocazione posteriore d. Traslocazione anteriore 37. La cartilagine articolare è a. Riccamente innervata b. Nessuna delle altre X c. Ricca di calcio d. Riccamente vascolarizzata 38. I tendini dei mm peronieri si inseriscono su a. Base del V metatarso X b. Astragalo c. Calcagno d. Base del I metatarso 39. La pseudoartrosi a. Patologia degenerativa articolare b. È dovuta ad una particolare lesione muscolare c. È una complicanza della frattura che non guarisce d. È una frattura che guarisce con ritardo 40. La rottura del LCA avviene più frequentemente a. Per un meccanismo di valgo-rotazione-esterna b. Varo-rotazione-esterna c. Per un trauma in senso antero-posteriore d. Per un trauma in valgo con il ginocchio in estensione La lesione SLAP e. È una rottura frana del lacerto fibroso f. È una lesione dell’ancora bicipitale sulla inserzione radiale g. È una lesione dell’inserzione del capo lungo del bicipite e del cercine glenoideo h. È una degenerazione del margine anteriore del cercine glenoideo 41. Le complicanze di una lesione muscolare a. Si dividono in solide e liquide b. Dirette e indirette c. Sono presenti in caso di riposo eccessivo d. Si dividono in gassose e solide 42. L’infiammazione è composta da a. Nessuna delle precedenti b. Rubor, calor, sudor e tumor c. Algor, rubor, calor e tumor d. Rubor, calor, dolor, tumor e fuctio lesa 43. L’epitrocleite interessa a. La porzione laterale dell’epifisi distale dell’omero b. La porzione mediale dell’epifisi distale dell’omero c. Il processo coronoideo d. Il capitello radiale 44. La funzione del legamento collaterale mediale è di a. Opporsi alla traslazione anteriore b. Opporsi alla rotazione esterna c.Opporsial valgismo d. Tutte questo 45. La contrazione del quadricipite causa a. Traslazione anteriore della tibia b. Traslazione posteriore della tibia c. Nessun effetto sul ginocchio 46. Un esercizio a catena chiusa per la caviglia si intende quando a. Il piede appoggia sul suolo b. Il piede è libero e non appoggia al suolo c. Il piede è tutelato con cavigliera 47. Un trauma diretto del muscolo causa a. Una contusione del muscolo b. Una lacerazione parziale c. Una lesione da allungamento 48. La ciste meniscale aumenta di dimensioni a. Dopo l’esercizio fisico b. Dopo ripetuti traumi c. Dopo ripetuti versamenti 49. Quale lesione NON si verifica quando si lussa una spalla? a. Rottura del cercine b. Rottura del bicipite c. Rottura della glena 50. Il legamento crociato anteriore controlla a. La traslazione anteriore della tibia b. La traslazione anteriore della tibia ed in parte la rotazione esterna del ginocchio c. La traslazione anteriore della tibia ed in parte il valgismo del ginocchio d. La traslazione anteriore della tibia ed in parte la rotazione interna del ginocchio 52. Quale tendine della cuffia dei rotatori si rompe di norma per primo? a. Sottoscapolare b. Bicipite c. Sottospinoso d. Nessuno di questi (sovraspinoso) 53. La cuffia dei rotatori prevalentemente controlla a. Flessione del braccio sull’avambraccio b. Adduzione dell’omero c. Abduzione e rotazione dell’omero d. Elevazione della scapola 54. La frattura della base del V metatarso a. Si produce per un trauma in inversione b. Si produce per un trauma in eversione c. Nessuna delle precedenti d. Si produce per un trauma in antero-posteriore 55. Immediatamente dopo una frattura si manifesta una fase a. Infiammatoria X b. Riparativa c. Infettiva d. Rimodellante 56. Le tipiche lesioni muscolari dirette e indirette sono rispettivamente a. Bicipite omerale e deltoide b. Quadricipite e ischiocrurali X c. Ischiorurali e quadricipite d. Trapezio e bicipite femorale 57. A quanti gradi di flessione effettuiamo il test del cassetto anteriore a. 30° b. 90° c. In massima estensione d. 45° 58. Il ginocchio del saltatore a. È una patologia a carico della zampa d’oca b. È una patologia a carico del tendine rotuleo alla sua inserzione distale c. È una patologia a carico del tendine quadricipite d. È una patologia a carico del tendine rotuleo alla sua inserzione prossimale 59. Il test del pivot shift è indicativo a. Un aumento della traslazione posteriore della tibia e del valgismo del ginocchio b. una ipertensione del ginocchio c. Un solo aumento della traslazione anteriore della tibia d. Un aumento della traslazione anteriore e della rotazione della tibia 60. La lussazione differisce da una distorsione perché a. la seconda prevede una perdita completa dei rapporti articolari b. la prima prevede una perdita completa dei rapporti articolari c. la prima prevede sempre una rottura meniscale d. la seconda prevede sempre una rottura meniscale 61. la presenza di sangue nel liquido sinoviale articolare a. è dovuto ad una frattura articolare b. è dovuto ad una rottura di un menisco o di una struttura analoga c. è dovuto ad una artrosi d. è dovuto a una plica sinoviale 62. la lussazione acromion-clavicolare a. produce una lesione dei legamenti conoide e trapezoide e del cercine glenoideo dell’omero b. è frequente nella scherma produce una lesione dei legamenti conoide ed astragalo c. è frequente nel nuoto e può produrre un impiengement posteriore d. è frequente negli sport di contatto e nel ciclismo e produce una lesione dei legamenti conoide e trapezoide 63. Il menisco è a. Una struttura a tipica a forma di O b. Una fibrocartilagine completamente vascolarizzata c. Una fibrocartilagine vascolarizzata solo nella area murale d. Una struttura che guarisce facilmente in seguito a traumi distorsivi 64. Il tendine del popliteo a. Fa parte del complesso postero-laterale del ginocchio e non passa in articolazione b. Fa parte del complesso postero-mediale del ginocchio e non passa in articolazione c. Fa parte del complesso postero-mediale del ginocchio e decorre parzialmente nella articolazione d. Fa parte del complesso postero-laterale del ginocchio e decorre parzialmente nella articolazione 65. La TUBS a. È una diretta conseguenza di una lesione SLAP b. È una condizione legata ad una degenerazione della articolazione scapolo-omerale c. È una condizione legata a una lussazione acromion-clavicolare e richiede spesso un trattamento chirurgico d. È una condizione legata ad una lussazione scapolo-omerale e richiede spesso un trattamento chirurgico. 66. A seguito di una frattura diafisaria di un osso lungo a. Il callo periostale è più importante di quello endostale b. Il callo endostale è più importante di quello periostale c. La frattura guarisce grazie alla vascolarizzazione delle epifisi d. Il callo non si forma mai 67. La coxalgia si manifesta tipicamente con a. Arto freddo b. Dolore inguinale e mediale della coscia c. Dolore lombare d. Anestesia alla coscia 68. In caso di una lesione muscolare acuta (entro le prime 48-72h) a. Si deve applicare ghiaccio ed il protocollo PRICE b. Si deve sempre aspirare l’eventuale ematoma anche se piccolo c. Si deve massaggiare il muscolo interessato della lesione immediatamente d. Si deve applicare calore umido 69. La rottura a manico di secchio a. È una rottura meniscale su base traumatica e produce un blocco articolare con difficoltà ad ottenere la massima estensione b. È un tipo di lesione cartilaginea c. È una rottura meniscale su base traumatica e produce un blocco articolare con difficoltà ad ottenere la massima flessione d. È una rottura legamentosa legamentosa su base degenerativa 70. I muscoli valgizzatori del collo del piede sono: a. Il muscolo tibiale posteriore e il flessore dell’alluce b. I muscoli peronieri c. Il gastrocnemio e flessore dell’alluce 71. La presenza di sangue nel liquido sinoviale: a. È espressione di una rottura legamentosa b. È espressione di una frattura articolare c. Può essere espressione di una lesione menisco-capsulare d. Tutte le risposte 72. Perché il quadricipite va incontro ad ipotrofia dopo la rottura del menisco? a. Per la presenza di dolore b. Per la presenza di versamento c. Per la presenza di fenomeni infiammatori d. Per tutti questi motivo 1) COSA NON SUCCEDE QUANDO SI ROMPE LA CUFFIA DEI ROTATORI: LA SPALLA SI ABDUCE SOLO PARZIALMENTE 2) FORZE DI FRATTURA FLESSIONE, TORSIONE, COMPRESSIONE, DISTRAZIONE (STRAPPAMENTO) 3) DOVE ORIGINA IL CAPO LUNGO DEL BICIPITE POLO SUPERIORE DELLA GLENA E PORZIONE POSTERO SUPERIORE DEL CERCINE GLENOIDEO 4) LEGAMENTO COLLATERALE MEDIALE SU QUALI MUSCOLI BISOGNA LAVORARE VASTO MEDIALE E ADDUTTORI 5) TEST TASTO DEL PIANOFORTE LUSSAZIONE ACROMIO-CLAVICOLARE 6) LESIONE DI HILL-SACHS PORZIONE POSTERO SUPERIORE LATERALE DELL’OMERO 7) MUSCOLI LESIONATI DA TRAUMA INDIRETTO BIARTICOLARI (retto femorale e bicipite femorale) 8) ESEMPI DI CATENA CINETICA CHIUSA E APERTA CATENA CINETICA CHIUSA: LEG PRESS, CATENA CINETICA APERTA: LEG EXTESION 9) LUSSAZIONE ROTULA (TRAUMA) INDIRETTO E DIRETTO, ENTRAMBE 10) PUNTO DI MAGGIORE INSTABILITA' GINOCCHIO 30° 11) A QUANTI GRADI DI FLESSIONE HO DOLORE SE HO LA TENDINOPATIA 30° 12) MECCANISMO TRAUMA ROTTURA LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE IPERESTENSIONE, IPERFLESSIONE (isolato), TORSIONE, ROTAZIONE, LUSSAZIONE 13) QUADRICIPITE E' AMICO DEL LEGAMENTO CROCIATO POSTERIORE, MUSCOLO SINERGICO. 13A) I FLESSORI (ischiocrurali + gastrocnemio) AMICI: LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE, SONO ANTAGONISTI DEL CROCIATO POSTERIORE 14) ISCHIOCRURALI SINERGICI "AMICI" : LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE 15) MUSCOLI ISCHIOCRURALI SI ROMPONO : PER TRAUMA INDIRETTO, SONO BIARTICOLARI. 16) VALUTAZIONE ARTO INFERIORE DOPO RICOSTRUZIONE LCA: TEST FUNZIONALI, MISURAZIONE, VALUTAZIONE MOBILITA’ ARTICOLARE, VALUTAZIONE STABILOMETRICA,DELLE ABILITA’ FUNZIONALI, FORZA, PROPRIOCETTIVITA’, STABILITA’. 17) CISTI MENISCALE SPESSO A CARICO DI MENISCO ESTERNO 18) ROTTURA ROTULA CAUSATA DA SCARPE MICROTRAUMA ESOGENO 19) QUALE TENDINE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DI NORMA SI ROMPE PER PRIMO? NESSUNO DI QUESTI (I PRIMI A ROMPERSI SONO SOTTOSCAPOLARE E SOVRASPINOSO) 20) LE DISTORSIONI DI CAVIGLIA SONO PIU’ FREQUENTI NEL COMPARTIMENTO ESTERNO 21) LA BORSA SUBACROMIALE SI TROVA TRA CUFFIA DEI ROTATORI E ACROMION 22) LA LESIONE DI HILL SACHS È PRESENTE DOPO LUSSAZIONE SCAPOLO-OMERALE, LUSSAZIONE ANTERIORE 23) LA LUSSAZIONE SCAPOLO-OMERALE PUO’ PRODURRE UNA LESIONE DI HILL-SACHS 24) LA MIOSITE OSSIFICANTE È COMPLICANZA DELLE ROTTURE MUSCOLARI (COMPLICANZE SOLIDE: FIBROSI, CALCIFICAZIONE MIOSITE OSSIFICANTE/ COMPLICANZE LIQUIDE: FALDA LIQUIDA, CISTI SIERO EMATICA) 25) L'EPITROCLEITE INTERESSA PORZIONE MEDIALE DELL’EPIFISI DISTALE DELL’OMERO 26) VALUTAZIONE LSI ARTO INFORTUNATO/ARTO SANO X100 e IL RISULTATO DEVE ESSERE MAGGIORE DI 90 PER ANDARE BENE. 27) UN TRAUMA DIRETTO DEL MUSCOLO QUADRICIPITE AVVIENE PER CONTUSIONE DEL MUSCOLO 28) IN QUALE DIREZIONE NON PUO' LUSSARSI LA SPALLA SUPERIORMENTE (verso l'alto) 29) PERCHE LE LESIONI LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORI SONO PIU’ FREQUENTI NELLE DONNE PER DIFFERENZE DELL’ASSE ANATOMICO DEL GINOCCHIO, FATTORE PREDISPONENTE DATO DAL BACINO +LARGO, L’ANGOLO DI TORSIONE E’ MAGGIORE. 30) I MUSCOLI VALGIZZATORI DEL COLLO DEL PIEDE SONO I MUSCOLI PERONIERI LATERALI 31) I MUSCOLI VARIZZATORI DEL COLLO DEL PIEDE SONO: TIBIALE POSTERIORE, FLESSORE PROPRIO DELL’ALLUCE E DELLE DITA. 32) LE MAGGIORI SOLLECITAZIONI SUL TENDINE ROTULEO AVVENGONO A GINOCCHIO FLESSP A 30° 31) QUALE TRA QUESTI TEST NON E RIFERIBILE AD UNA SINDROME DA CONFLITTO ALLA SPALLA YERGASSON (E’ PER IL CAPO LUNGO BICIPITE). 33) LE DISTORSIONI DI CAVIGLIA TUTTE LE PRECEDENTI (OVVERO COINVOLGE PRINCIPALMENTE IL COMPARTIMENTO ESTERNO, SPESSO ASSOCIATA A FRATTURA DEL 5° METATARSO, COINVOLGONO SPESSO IL LEGAMENTO PERONIERO ASTRAGALICOANTERIORE). 34) A QUANTI GRADI DI FLESSIONE BISOGNA FARE GLI ESERCIZI PER SVILUPPARE IL VASTO MEDIALE 0°-30° 35) QUALI ESERCIZI DI STRETCHING SONO COTROINDICATI IN CASI DI INSTABILITA' ANTERIORE DI SPALLA STRETCHING GRANDE PETTORALE 36) QUALE COMPLICANZA PUO' ESSERE ASSOCIATA AD UNA TENDINOPATIA ACHILLEA BORSITE ACHILLEA 37) QUALE LEGAMENTO È CONSIDERATO IL PIU' IMPORTANTE STABILIZZATORE CONTRO TRASLAZIONE ANTERIORE DELLA SPALLA LEGAMENTO GLENO OMERALE INFERIORE 38) COSA SI INTENDE PER SPALLA DEL LANCIATORE DISTURBI CAUSATI DA INSTABILITA’ NON TRAUMATICA. *SPALLA CONGELATA*: COLPISCE LE DONNE PER QUESTIONI ORMONALI, SI TRATTA DI UN’INFIAMMAZIONE DELLA CAPSULA ARTICOLARE, QUESTA LIMITA I MOVIMENTI E DANNEGGIA LE STRUTTURE SOTTOSTANTE. LA TESTA DELL’OMERO TENDE A SPOSTARSI VERSOL’ALTRO (CHIAMATA ANCHE CAPSULITA ADESIVA). 39) LA SINDROME DA CONFLITTO DELLA SPALLA È UNA PATOLOGIA DI NATURA SECONDARIA (FATTORI ESTRINSECI E INTRINSECI) CONFLITTO SUBACROMIALE, CUFFIA DEI ROTATORISOVRASPINATO. 40) COSA SI ROMPE DOPO UNA LUSSAZIONE DI ROTULA LEGAMENTO ALARE MEDIALE 40A) IN UN ESERCIZIO A CATENA CINETICA APERTA LO STRESS DELL'APPARATO ESTENSORE (CHE SIRIPERCUOTE SUL TENDINE ROTULEO) È maggiore tra 0-30° 41) PER LASSITA’ DI SPALLA SI INTENDE RISCONTRO CLINICO DI MOVIMENTO PATOLOGICO/GENETICA 42) PERCHE' IL QUADRICIPITE VA INCONTRO AD IPOTROFIA DOPO ROTTURA DI MENISCO PER TUTTI QUESTI MOTIVI (PRESENZA DI VERSAMENTO E DOLORE); AMI INIBIZIONE MUSCOLARE ARTROGENA. 43) IL MENISCO DISCOIDE E’ DI NATURA CONGENITA, COLPISCE IL MENISCO LATERALE PREVALENTEMENTE. 44) A QUALE MOVIMENTO SI OPPONE LCA TRASLAZIONE ANTERIORE DELLA TIBIA 45) L'IDRARTO SI PRESENTA IN OCCASIONE DI LESIONE ARTICOLARE O MENISCALE 46) CISTI MENISCALE HA EZIOPATOGENESI DEGENERATIVA (MICROTRAUMATICA) 47) LESIONE SLAP DESCRIVE LA LESIONE DEL CERCINE GLENOIDEO E DELL’ANCORA BICIPITALE *La lesione slap può essere associata*: A LESIONE DEL CAPO LUNGO DEL BICIPITE 48) LA LUSSAZIONE ACROMION CLAVEARE NESSUNA DELLE PRECEDENTI; PRODUCE UNA LESIONE DEI LEGAMENTI CORACOIDE, CONOIDE E TRAPEZOIDE 49) PER COCONTRAZIONE SI INTENDE CONTRAZIONE CONTEMPORANEA DI GRUPPI MUSCOLARI CON FUNZIONE OPPOSTA 50) PERCHE' SI DEVE FARE RIEDUCAZIONE PER IL QUADRICIPITE DOPO INTERVENTI DI ASPORTO DEL MENISCO PER RECUPERARE LA FORZA PERSA CON L’INTERVENTO 51) QUALE LESIONE NON SI VERIFICA CON UNA LUSSAZIONE DI SPALLA ROTTURA DELLA GLENA 52) QUALI DI QUESTE MANOVRE CONSENTE LA DIAGNOSI DI ROTTURA DEL TENDINE D'ACHILLE TEST DI THOMSON 53) L'ANGOLO Q È FORMATO DA ASSE DEL TENDINE ROTULEO E DEL TENDINE QUADRICIPITALE + CENTRO ROTULA. 54) IL MENISCO INTERNO SI ROMPE PIU’ FREQUENTEMENTE DI QUELLO ESTERNO. 55) LA PRESENZA DI SANGUE NEL LIQUIDO SINOVIALE TUTTE LE RISPOSTE, E’ ESPRESSIONE DI ROTTURA LEGAMENTOSA, FRATTURA ARTICOLARE E DI UNA LESIONE MENISCO-CAPSULARE. 56) QUALE SI LESIONA PIU' FREQUENTEMENTE NEI TRAUMI DISTORSIVI DEL COLLO PIEDE LEGAMENTO PERONEO ASTRAGALICO ANTERIORE 57) COSA ACCADE QUANDO SI ROMPE COMPLETAMENTE IL SOVRASPINOSO SPALLA SI ABDUCE SOLO PARZIALMENTE, ABDUZIONE FINO A 30°, POI DELTOIDE 58) LE DISTORSIONI DI CAVIGLIA IN INVERSIONE INTERESSA IL COMPARTIMENTO LATERALE 59) LA LUSSAZIONE SCAPOLO OMERALE PIU’FREQUENTEMENTE SOTTO CORACOIDEA (ANTERIORE) 60) IL COMPLESSO LATERALE DELLA CAVIGLIA FORMATO DA LEGAMENTI PERONEO-ASTRAGALICO ANTERIORE E POSTERIORE. (+ PERONEO CALCANARE) 61)I MUSCOLI ISCHIOCRURALI SI ROMPONO PIU' FREQUENTEMENTE IN CONTRAZIONE ECCENTRICA 61) LA ROTTURA A MANICO DI SECCHIO E’ L’EVOLUZIONE DI UNA LESIONE LONGITUDINALE 62) LA MALATTIA DI OSGOOD SCHLATTER È PIU' FREQUENTE NEI BAMBINI 63) LA FUNZIONE DEL LEGAMENTO COLLATERALE MEDIALE TUTTE, OPPORSI AL VALGISMO, ROTAZIONE ESTERNA, TRASLAZIONE ANTERIORE 64) RAGAZZO DI 14 ANNI NO RICOSTRUZIONE LCA PERCHE SONO PRESENTI CARTILAGINI DI ACCRESCIMENTO 65) LA CONTRAZIONE DEL QUADRICIPITE CAUSA TRASLAZIONE DELLA TIBIA ANTERIORMENTE, INFATTI NEMICO DEL CROCIATO. 66) LA LESIONE DI BANKART E’ SECONDARIA ALLA LUSSAZIONE SCAPOLO OMERALE 67) LE LESIONI MUSCOLARI POSSONO ESSERE DI NATURA TRAUMATICA DIRETTA O INDIRETTA 68) MUSCOLO PIU' IMPORTANTE PER LA STABILITA' ROTULEA VASTO MEDIALE 69) ESERCIZIO PROPRIOCETTIVO GINNASTICA DI STIMOLAZIONE STIMOLA LA FUNZIONE NEUROLOGICA 70) COSA SINTENDE PER GINNASTICA PASSIVA GINNASTICA ESEGUITA CON UN MACCHINARIO 71) ESERCIZI A CATENA CINETICA CHIUSA PER LA CAVIGLIA SI INTENDE QUANDO PIEDE E’ IN APPOGGIO AL SUOLO (C’E’ UN VINCOLO) 72) EPICONDILITE SI MANIFESTA CON DISTURBI LATERALI AL GOMITO 73) EMARTO NEL GINOCCHIO E’ PRESENTE IN SEGUITO A ROTTURE LEGAMENTOSE ANCHE CAPSULARI E MENISCALI. 74) ROTTURE LCA SPESSO ASSOCIATA AD EMARTRO 75) NELLA LESIONE DI 1° GRADO DEL MUSCOLO LE FIBRE MUSCOLARI SONO ROTTE PER MENO DEL 5% 76) PERCHE' LE LESIONI LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE SONO PIU' FREQUENTI NELLE DONNE VALGISMO DEL GINOCCHIO 77) L'INSTABILITA' DELLA ROTULA PUO' ESSERE AMBEDUE (TRAUMATICA NON TRAUMATICA) 78) LA CISTI MENISCALE AUMENTA DI DIMENSIONE DOPO TRAUMI RIPETUTI ES. DOPO ESERCIZIO FISICO 79) IL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE CONTROLLA LA TRASLAZIONE ANTERIORE TIBIA ED IN PARTE ROTAZIONE ESTERNA DEL GINOCCHIO 80) MUSCOLO PIU’ IMPORTANTE PER LA STABILITA’ DELLA ROTULA VASTO MEDIALE 81) L’LCM SI OPPONE PREVALENTEMENTE A A VALGISMO 82) LA CUFFIA DEI ROTATORI SI PUO’ ROMPERE A SEGUITO DI UN SOVRACCARICO FUNZIONALE 83) LA LUSSAZIONE SCAPOLO-OMERALE PRODUCE SEMPRE???? LESIONE DEL CERCINE E DEL TENDINE BICIPITALE del cercine e del bicipitale 84) LA CISTI MENISCALE E’ PREVALENTEMENTE LATERALE 85) TEST SOVRASPINOSO: JOBE TEST, HAWKINS TEST, YOCUM TEST 86) AMPIA ROTTURA MUSCOLARE, IL TESSUTO SI RIGENERE CON FORMAZIONE DI NUOVE FIBRE MUSCOLARI FALSO 87) AMBRII: INSTABILITA’ MULTIDIREZIONALE DI SPALLA, TRATTAMENTO CONSERVATIVO ATRAUMATICA. 88) SE ROMPO IL SOVRASPINOSO L’ABDUZIONE E’ COMPENSATA DA: DELTOIDE 89) AMI: INIBIZIONE ARTROGENICA RIFLESSA →IPOTROFIA DEL MUSCOLO 90) VALUTAZIONE FUNZIONALE: TEST OBIETTIVO IN CONDIZIONI SIMULATE. 91) La LASSITA’ PROVOCA: INSTABILITA’ 92) TENDINE ROTULEO: MOVIMENTO DI FLESSO ESTENSIONE 30° JUMP KNEE 93) PREPARATORE ATLETICO DEVE CAPIRE COME E’ AVVENUTO UN TRAUMA? GINNASTICA PREVENTIVA 94) MUSCOLO ANTAGONISTA DEI CROCIATI? QUANDRICIPITE ANTAGONISTA DEL CROCIATO ANTERIORE, I FLESSORI DEL CROCIATO POSTERIORE 95) MUSCOLO SINERGICO DEI CROCIATI? QUADRICIPITE SINERGICO DEL CROCIATO POSTERIORE, FLESSORI SINERGICI DEL CROCIATO ANTERIORE 96) PERCHE’ SI APPLICA GHIACCIO DOPO LE LESIONI MUSCOLARI DIMINUIRE L’EMATOMA 97) UNA LESIONE MUSCOLARE HA COME COMPLICANZA: RECIDIVA MUSCOLARE → FALDA LIQUIDA/ CISTI SIEROSA EMATICA/ FIBROSI/ CALCIFICAZIONE/ MIOSITEOSSIFICANTE. 98) FATTORI PREDISPONENTI LA TENDINITE ACHILLEA: BORSITE 99) SE IL QUADRICIPITE VA INCONTRO AD IPOTROFIA CAUSA: INSTABILITA’, LUSSAZIONE ROTULA, ROTTURA LCA 100) NELLA STABILIZZAZIONE DELLA SPALLA (GLENO-OMERALE) ANTERIORE, QUALI MUSCOLI ALLENO? SOTTOSCAPOLARE, SOVRASPINOSO, PICCOLO ROTONDO, SOTTOSPINOSO. 101) IL LCA SI DEVE OPERARE PERCHE’? PERCHE’ NON SI RIGENERA DA SOLO 102) COME SI ROMPE UN MUSCOLO? ATTRAVERSO UN TRAUMA DIRETTO O INDIRETTO 103) COSA VALUTARE SULL’INSTABILITA’ DEL PAZIENTE: MOBILITA’ ARTICOLARE, FUNZIONALITA’ ARTICOLAZIONE 104) QUALE MENISCO SI MUOVE DI PIU’? LATERALE 105) COME SI ROMPE UN MENISCO? TRAUMA INDIRETTO 106) CHE COSA PUO’ CREARE SANGUE IN UN MENISCO? ROTTURA DELLA PARTE RED-RED QUELLA PIU’ VASCOLARIZZATA 107) ALL’URTO DELLA ROTULA COSA E COME SI ROMPE? LEGAMENTO ALARE MEDIALE, QUANDO ABBIAMO UNA LUSSAZIONE DI ROTULA SI ROMPE IL LEGAMENTOALARE MEDIALE 110) CLASSIFICAZIONE TENDINOPATIA MECCANICA: 111) QUALE E’ IL PUNTO IN CUI IL TENDINE E’ IN MAGGIOR ESTENSIONE? 30° 112) NEL GOMITO DEL GOLFISTA SONO INTERESSATI: I MUSCOLI FLESSORI 112) FATTORI PREPONDERANTI DELLA TENDINOPATIA ROTULEA: Colpisce maggiormente gli atleti che esprimono forza esplosiva (pallavolo, basket e atletica leggera). Può essere la conseguenza di un evento acuto scatenato da un sovraccarico funzionale o da microtraumi ripetuti. Nel caso della tendinopatia rotulea, clinicamente si rileva dolore al polo inferiore della rotula e tumefazione dolente alla digito-pressione. Il dolore insorge gradualmente, si riduce con il riscaldamento ma progressivamente limita la prestazione. Vengono distinti 4 stadi clinici di tendinopatia rotulea: Stadio I: il dolore compare dopo l’allenamento, l’attività non è limitata. Stadio II: il dolore è presente all’inizio, scompare con il riscaldamento e ricompare a freddo. Stadio III: il dolore permane per tutta la durata della prestazione.Stadio IV: la rottura del tendine. Il trattamento, inizialmente conservativo, è sempre molto delicato e le possibilità di successo dipendono dalla gravità del quadro patologico e dal tempo di insorgenza della sintomatologia. 113) FUNZIONE LCA e ricostruzione: Controllo movimento femore-tibia Opposizione al movimento varo-valgo Limitare traslazione anteriore Controllo rotazione esterna Il crociato rotto piano piano muore, diventa piccolo e per questo bisogna operarlo. Vengono presi o i tendini della zampa d’oca, semitendinoso o gracile oppure tendine rotule (preso con 2 insersioni ossee) si attacca nei tunnel più facilmente, oppure trapianto da cadavere. 1. I muscoli varizzatori del collo piede sono a) Il muscolo tibiale posteriore e flessore dell'alluce b) I muscoli peronieri c) Il muscolo gastrocnemio e flessore dell'alluce d) Il muscolo tibiale anteriore ed estensore dell'alluce 2. La lesione di Bankart interessa: a) La porzione intrarticolare del capo lungo del bicipite b) Il cercine antero- inferiore della glenoide c) La porzione postero superiore della testa omerale 2. Il recupero dopo meniscectomia laterale è: a) Uguale a quello della meniscectomia mediale b) Più lungo rispetto a quello della meniscectomia media c) Più breve rispetto a quello della meniscectomia media 3. Gli esercizi a catena aperta del ginocchio a) Aumentano la traslazione anteriore del ginocchio b) Aumentano la traslazione posteriore del ginocchio 5.Nel trauma diretto di un muscolo.. a) una contusione con schiacciamento delle fibre muscolari b) una lacerazione parziale delle fibre muscolari c) una lesione con allungamento delle fibre muscolari 6. Nelle donne la rottura del legamento crociato anteriore avviene frequentemente per a) Trauma da contatto b) Trauma da non contatto 7.Il menisco è vascolarizzato? a) si b) no c) solo una parte 10. Una distorsione di III grado del collo piede ha interessato quali legamenti: a) Solo il Peroneo astragalico anteriore b) II Peroneo astragalico anteriore e Peroneo Calcaneare c) II Peroneo astragalico posteriore e Peroneo Calcaneare 12. Nel gomito del tennista sono interessati a) I tendini del muscolo estensore b) I tendini del muscolo flessore c) Il muscolo pronatore d) Il tricipite 13. Perché il legamento crociato anteriore non guarisce? a) Ulteriori traumi b) Presenza di lesioni meniscali c) Insufficiente vascolarizzazione 14. Perché in un giocatore di pallacanestro la lussazione di spalla è meglio che sia operata? a) Possibile perdita di forza b) Possibile recidiva c) Possibile rottura dei muscoli d) Possibile rottura della cuffia dei rotatori 16. L’inibizione riflessa di un’articolazione causa a) dolore b) perdita di forza di tutti i muscoli dell’articolazione c) perdita di forza di un solo muscolo d) versamento articolare 17. Nell’instabilità non traumatica di sublussazione della rotula il legamento alare mediale è: a) Lesionato b) Lacerato c) Sano 18. Quale non è un elemento di stabilizzazione passiva del collo piede a) Tendini dei muscoli peronieri b) Legamento peroneo astragalico c) Pressione negativa d) I malleoli peroneali DOMANDE APERTE: 1) Un maratoneta ha subito un trauma muscolare di II grado del suo bicipite femorale per il quale ha osservato un periodo di riposo e fisioterapia. Descrivi un protocollo per il riscaldamento per la ripresa della maratona. 2) Lussazione rotulea. Descrivere i fattori predisponenti le cause traumatiche e le conseguenze della lussazione rotulea 3)Descrivere la progressione (intensità durata e tempi) e le finalità degli esercizi per il recupero del gesto atletico dopo una lussazione anteriore della spalla in un giocatore di pallavolo 4)Descrivere la fisiopatologia dell’impingement sub acromiale 5)Meccanismi d’azione clinica delle rotture muscolari 6)Rottura del LCA 7)Sindrome da impingement scapolo omerale 8)Cosa sono i test funzionali 9)Misurazioni funzionali dopo la rottura del crociato 10)Trattamento funzionale delle distorsioni collopiede 11)Trattamento per l’instabilità della rotula 12)Impingement acromiale 13) Impingement coraco acromiale 14) Se mi faccio male al menisco perché si deve far ginnastica? Quale muscolo devo lavorare? 15)Fattori predisponenti lussazione rotula 16) Riabilitazione spalla 17) Riabilitazione dopo lesione muscolare 18)Riabilitazione dopo ricostruzione LCA 19)Descrivere i processi biologici riparativi di un tessuto dopo un trauma20)Come avviene la sindrome da conflitto e le cause 21)Protocollo dopo lussazione/lesione meniscale e rispettiva frequenza intensità e durata per questo allenamento. 22)differenza tra lassità/instabilità 23.RIABILITAZIONE, TRATTAMENTO, RITRNO ALLO SPORT DOPO LUSSAZIONE DI ROTULA RISPOSTE 1. UN MARTATONETA HA SUBITO UN TRAUMA MUSCOLARE DI II GRADO DEL SUO BICIPITE FEMORALE PER IL QUALE HA GIA OSSERVATO UN PERIODO DI RIPOSO E FISIOTERAPIA DESCRIVI UN PROTOCOLLO DI RISCALDAMENTO PER LA MARATONA Un trauma muscolare di II grado prevede generalmente un tempo di recupero di 30 – 40 giorni salvo complicanze. Subito dopo il trauma muscolare il soggetto deve eseguire il protocollo RICE (quindi RIPOSO, GHIACCIO, COMPRESSIONE E ELEVAZIONE). Dopo il periodo di riposo e fisioterapia, l’allenatore valuta il LSI e in base al risultato proseguirà con il protocollo di recupero. L’allenatore proporrà all’atleta brevi sessioni di allenamento atte alla riattivazione dei muscoli della coscia. Egli dovrà porre l’attenzione al riequilibrio di forza fra flessori ed estensori, attraverso lavori isocinetici e propriocettivi per ristabilire il tono muscolare e lavorare sui fusi neuromuscolari per prevenire nuovi traumi. Accompagnato al lavoro di forza dovrà attuare lunghe sedute di stretching, facendo attenzione in particolare all’allungamento dei flessori (ischiocrurali). In seguito verranno allenate le capacità che possono essere state perse in seguito al trauma muscolare quindi: la capacità aerobica lattacida e alattacida attraverso esercizi prolungati e aumentando progressivamente i lavori in ripetuta. Superata la fase di recupero l’atleta aumenterà le sedute in campo per avvicinarsi all’intensità di gara. 2. 15. LUSSAZIONE ROTULA DESCRIVERE I FATTORI PREDISPONENTI, LE CAUSE TRAUMATICHE E LE CONSEGUENZE I fattori predisponenti la lussazione di rotula sono di natura muscolare, legamentosa ed ossea e sono: Displasia VMO (anormale sviluppo muscolare) Quadricipite ipotrofico Strabismo rotula Legamenti alari Lassità generalizzata della capsula Angolo Q maggiore di 90° aperto verso l’esterno Valgismo delle ginocchia, motivo per il quale le donne sono più soggette a lussazione di rotula. Rotula alta La rotula può uscire dalla propria sede a causa di traumi contusivi o per movimenti di rotazione non armonici. La lussazione rotulea ha come conseguenza una recidiva e lassità generalizzata ed inoltre instabilità al ginocchio. Quando si ha instabilità della rotula bisogna sapere che si lussa verso l’esterno sempre e si lesiona il legamento alare mediale, se la lussazione è molto grave può portare anche allo scheggiarsi della cartilagine mediale del femore nella faccia patellare. 3. PROGRESSIONE INTENSITA’, DURATA, TEMPI E FINALITA’ DI ESERCIZI DI RECUPERO DEL GESTO ATLETICO DA LUSSAZIONE ALLA SPALLA ANTEIROE DI UN GIOCATORE DI PALLAVOLO Per lussazione di spalla s’intende la fuoriuscita totale della testa omerale dal suo alloggiamento anatomico (la cavità glenoidea). La fuoriuscita dell’omero porterà ad un danno della capsula articolare, cercine glenoideo ed i legamenti gleno-omerali soprattutto inferiori. Nel giocatore di pallavolo è fondamentale avere una buona mobilità e un buono stato dei muscoli intrinseci della spalla in particolare del sottoscapolare. Dopo che l’atleta avrà concluso il percorso riabilitativo con il fisioterapista, l’allenatore valuta l’LSI e quindi lo stato di partenza della funzionalità della spalla lussata. L’allenatore inizierà a far svolgere all’atleta esercizi per il recupero della mobilità e della forza attraverso esercizi di tipo isometrico e con l’aiuto di elastici. Dopodiché l’atleta potrà utilizzare macchine isocinetiche. Per quanto riguarda l’intensità andrò a valutare prima l’arto sano con il metodo dell’1 RM ed in base a questa valutazione stabilisco a quanto lavorare l’arto infortunato iniziando con un’intensità pari al 10% de RM. La durata dei tempi di recupero viene stabilita grazie all’LSI, quindi esaminando il grado di partenza dell’atleta e dal calibro del deficit. La progressione è determinata da come l’atleta risponde alla riabilitazione. Gli esercizi che andrò a proporre hanno lo scopo di far riavvicinare l’atleta il più possibile al riacquisto completo della mobilità della spalla e del gesto specifico della pallavolo. 4. DESCRIVI LA FISIOPATOLOGIA DELL’IMPINGEMENT SUBACROMIALE L’impingement subacromiale o sindrome del conflitto subacromiale, è uno dei fattori predisponenti per la sindrome della cuffia dei rotatori. In questo caso lo spessore dell’acromion presenterà una protuberanza sull’estremità anteriore. Questo implica che quando vi sarà l’elevazione del braccio, si crei un attrito tra acromion e i muscoli della cuffia. Queste predisposizioni possono essere aggravate dal tipo di professione (imbianchini, muratori, traslocatori) e dalle discipline sportive svolte come la pallavolo, nuoto, baseball, ginnastica artistica, lanci nell’atletica, dove l’articolazione viene particolarmente coinvolta. Questo attrito porta ad un’infiammazione (impingement) delle borse sinoviali che hanno il compito di nutrire e ammortizzare i tendini e i legamenti. L’infiammazione può divenire cronica e questo porta a una fibrotizzazione dei tendini della cuffia dei rotatori. Questa infiammazione (impingement) è dovuta a 3 fattori determinanti: FATTORI INTRINSECI: alterazioni delle strutture tendinee le quali aumentano il loro volume in uno spazio subacromiale inespansibile. Le cause sono insufficienza vascolare, lesioni traumatiche e microtraumi ripetuti da stress. FATTORI ESTRINSECI: alterazioni scheletriche che determinano la riduzione dello spazio subacromiale con conseguente attrito tra le strutture articolari. La causa è la diversa struttura acromiale (piatto curvo o uncinato). FATTORI SECONDARI: ovvero alterazioni muscolari viene a mancare la sinergia tra i movimenti di rotazione rotolamento e scivolamento della testa omerale sulla glenoide e il ritmo scapolare viene ancora alterato. Il conflitto subacromiale causa nel tempo lesioni parziali alla cuffia dei rotatori e va dunque potenziata insieme ad deltoide anteriore. 5. VARI TIPI DI LESIONE MUSCOLARE La lesione muscolare è l’interruzione del normale rapporto delle cellule del tessuto muscolare (mioblasti). Sono molto frequenti negli sportivi, causati da incidenti, esercizi svolti in maniera errata, inadatta preparazione atletica e non idoneità del campo di gioco. Le lesioni muscolari possono avvenire per TRAUMA DIRETTO (contusione muscolare) o TRAUMA INDIRETTO (dove manca il contatto diretto e magari c’è una troppo rapida contrazione del muscolo). Le lesioni possono distinguersi come: -Elongazione, quando il muscolo si allunga eccessivamente. -Distrazione, eccessiva elongazione con rottura di poche miofibrille. -Stiramento, c’è una rottura di buona parte delle miofibrille componenti la fibra. -Strappo, c’è rottura completa delle miofibrille e in base alla gravità possiamo distinguere un numero maggiore di fibre interrotte. A seconda della quantità della quantità di muscolo lacerato gli strappi e gli stiramenti si distinguono rispettivamente in: strappi e stiramenti di 1°, 2° e 3° grado. In entrambe le lesioni da trauma diretto e indiretto essendo il tessuto muscolare molto vascolarizzato si forma un ematoma che può essere di 2 tipi: Intramuscolare: cioè delimitato da un fascio di muscoli intatto e clinicamente si manifesta con dolore ed impotenza funzionale. Intermuscolare: cioè l’ematoma si sposta negli spazi interfasciali ed interstiziali. In entrambe le lesioni da trauma diretto ed indiretto si descrivono più fattori predisponenti: Intrinseci: carenza di allenamento, affaticamento muscolare, squilibrio tra muscoli agonisti e antagonisti Estrinseci: situazioni cliniche e ambientali. 6. ROTTURA LCA Il legamento crociato anteriore origina dalla parte anteriore del piatto tibiale e s’inserisce nell’estremità mediale del condilo laterale del femore. Ha funzione di stabilizzazione anteriore e nei movimenti di rotazione. E’ una struttura disco elastica, scarsamente vascolarizzata (riceve il nutrimento solo dall’arteria genicolata) ed è costituito dal fascio antero-mediale e postero laterale. E’ una struttura con molte fibre che hanno un andamento elicoidale che segue il movimento dell’articolazione. Il LCA si rompe per trauma indiretto, ma ancheda contatto come nei calciatori che subiscono fallo o per non contatto in movimenti disarmonici di rotazione, in iperestensione in varo e valgo. Il legamento si rompe a metà e la rottura non è mai isolata si possono lesionare anche le altre strutture vicino (come ad esempio il collaterale mediale). Nel caso di rottura bisogna valutare il ginocchio con test funzionali come la prova del cassetto o la prova di Pivor Shift per valutare l’instabilità e la lassità rotatoria. Il crociato rotto piano piano muore e diventa retratto e piccolo, per questo va operato e ricostruito tramite trapianto dei tendini della zampa d’oca (prende soprattutto semitendinoso e gracile) oppure del tendine rotuleo. 7. COSA SONO I TEST FUNZIONALE E TEST FUNZIONALI ARTI INFERIORI E SUPERIORI Il test funzionale è un test obiettivo in condizioni simulate. Servono per quantificare i vari gradi di limitazione funzionale dopo la lesione o per quantificare il ripristino della funzionalità dell’arto lesionato. Per avere dei riferimenti da cui partire per i test funzionali bisogna calcolare l’LSI ovvero l’indice di simmetria tra arto infortunato e sano e deve essere maggiore di 90. (LSI= arto infortunato/arto sano X100). I test funzionali che possiamo effettuare sono: Valutazione antropometrica – differenza in cm, misurazione all’altezza della coscia, del ginocchio e polpaccio. Valutazione massima escursione articolare Valutazione stabilità articolare Anteroposteriore Valutazione stabilità posturale, attraverso la pedana dinamometrica. Valutazione delle abilità funzionali, camminata o salti sulla pedana dinamometrica. Valutazione forza isotonico isometrica Valutazione forza isocinetica, quindi la relazione forza-velocità prendendo in considerazione PICCO DI FORZA DI ESTENSORI, PICCO DI FORZA DEI FLESSORI, RAPPORTO QUADRICIPITE/FLESSORI che indica il corretto funzionamento dei muscoli. Valutazione massima potenza muscolare, test di salto, squat jump, countermovement jump, salto singolo in avanti. Valutazione test da campo, YO- YO test, MAT Valutazione propriocettiva 9. MISURAZIONI FUNZIONALI DOPO LA ROTTURA DI CROCIATO Dopo la rottura del crociato i test che si fannosono: - cassetto anteriore: con ginocchio flesso a 90° e anca flessa a 45° -Pivot Shift per valutare l’instabilità e la lassità rotatoria del ginocchio. Il decorso di guarigione è sempre lo stesso: riposo, crioterapia contemporaneamente e recupero articolarità, ripristino della forza e mobilità perse soprattutto per inibizione artrogena. Prima di tutto si andrà a valutare la differenza della circonferenza del quadricipite dei 2 arti: Δ maggiore di -1 lieve ipertrofia, Δ è compreso tra -1 e -3 media ipertrofia se Δ maggiore di -3 grave ipertrofia. Si valuta l’escursione articolare del paziente con la gamba fuori dal lettino mediante un parametro. Oppure per valutare lo stato del ginocchio bisogna valutare la differenza dello spazio presente sotto il piede nel soggetto sdraiato prono sul lettino con le gambe tese. Inoltre si valuta la stabilità del ginocchio con pedana dinamometrica (limb squat) o con l’osservazione della deambulazione. Inoltre si valutano la max forza isometrica (0-30° del vasto mediale in estensione) (0-90° del vasto laterale e intermedio in flessione), ed il rapporto tra quadricipite e flessori (HQ). 10. TRATTAMENTO FUNZIONALE DELLE DISTORSIONI COLLOPIEDE Subito dopo il trauma alla caviglia si inizia con la procedura del RICE. In seguito si passa ad un bendaggio con gesso leggero o con taping, a seconda dell’entità della distorsione, ovviamente questo può avvenire dolo dopo che l’ematoma si è riassorbito. Esistono 3 tipi di taping: bendaggio rigido, bendaggio elastico e bendaggio funzionale, che è il migliore in quanto va a sostituire la funzione dei legamenti. Inoltre il taping attiva le facilitazioni neuromuscolari, permette un trattamento terapeutico anche durante il trattamento riabilitativo. Il recupero motorio si inizierà quando il soggetto sarà nuovamente in grado di riappoggiare il peso sul piede. A questo punto saranno rinforzati i muscoli peronieri laterali e anteriori e allungato il soleo. Fondamentale nella riabilitazione sarà il riacquisto della propriocettività con esercizi attraverso l’utilizzo di superfici morbide, palle morbide o di spugna e tavoletta di Freeman. 11. TRATTAMENTO INSTABILITA’ ROTULEA: In caso di instabilità rotulea dovremo andare innanzitutto a rafforzare il vasto mediale con esercizi isometrici e di flesso estensione dai 0-60°. Allo stesso tempo dovremo allungare i muscoli ischiocrurali che possono, se accorciati, aumentare la pressione nella faccia posteriore della rotula. Bisogna intervenire a migliorare la stabilità con esercizi di assetto per il valgismo andando ad allungare gli adduttori. Si interviene chirurgicamentesolo in caso di anomalie anatomiche. 12. PERCHE’ INTRODURRE LA GINNASTICA DEL TRATTAMENTO CONSERVATIVO DEL MENISCO Nel caso del trattamento conservativo per il menisco si devono andare a prevenire gli effetti dell’AMI (Inibizione Muscolare Artogena), questa riabilitazione si concentra sul movimento di flesso estensione, dunque su esercizi a catena aperta in questo modo interveniamo sull’ipotrofia messa in atto dal SNC a causa del traumao della fase post-operatoria. Per recuperare il deficit dato dal trauma e per ripristinare il riflesso di inibizione (riflesso H). Questo riflesso è presente nelle articolazioni traumatizzate o infiammate, causa debolezza e rende più vulnerabile l’articolazione a nuovi traumi. Tramite la ginnastica bisogna cercare di avere effetti positivo su tale riflesso per un maggiore controllo dell’articolazione stessa. L’allenamento propriocettivo ha valenza fondamentale (mantenere il livello trofico del quadricipite). 13. LESIONI MENISCALI E TRATTAMENTO Le lesioni meniscali avvengono per trauma indiretto ovvero ipetensione o iperflessione del ginocchio (intrarotazione menisco esterno, extrarotazione menisco interno). La lesione può essere: verticale, radile o orizzontale. Il menisco interno è quello che si rompe di più (esterno più elastico). I sintomi sono di due tipi: MECCANICI dolore articolare (impossibile flessione ed estnsione); INFIAMMAZIONE dolore nel compartimento mediale e presenza di idrarto ovvero un versamento di liquidi sinoviale. (se è presente sangue si parla di emartro). Il test di Apley viene utilizzato per valutare lesioni meniscali e in base alla lesione si possono adottare due tipi di trattamenti: CONSERVATIVO ovvero per le lesioni stabilizzate verticali e di piccole dimensioni in zone periferiche. Ed è caratterizzata da esercizi isometrici per i quadricipiti e gli ischiocrurali; oppure CHIRURGICO per lesioni più gravi si provvede alla menisectomia parziale o completa perché il menisco non essendo vascolarizzato non si autorigenera. Nel caso di trattamento conservativo il lavoro riabilitativo deve mirare alla riduzione dell’infiammazione de gonfiore e del dolore. È importante il recupero dell’articolarità e della forza dei quadricipiti e degli ischiocruraliper giungere ad una deambulazione corretta e ad autonomia nell’arco di 1 – 2 mesi. Nel caso di menisectomia nell’immediato periodo post operatorio è consigliata la crioterapia, lavoro in palestra alternato a ginnastica in acqua e primaria protezione della mobilizzazione articolare. Poi inizio il lavoro specifico per raggiungere l’ampiezza completa del movimento in flessostensione, recupero della forza successivamente con esercizi a catena cinetica chiusa, allenamenti propiocettivi per il ritorno alla condizione neuromuscolare iniziale e infine ritorno all’allenamento funzionale specifico in campo con esercizi di mantenimento e rinforzo. Il ritorno in campo prevede 15 – 20 giorni di attesa per il menisco interno e 30 – 40 gg per quello laterale. 14. FATTORI PREDISPONENTI LA LUSSAZIONE DI ROTULA I fattori predisponenti la lussazione di rotula sono: il sesso, le donne avendo fianchi più larghi tenderà a presentare valgismo, che porta ad instabilità rotulea. Altri fattori predisponenti sono l’eccessiva altezza della rotula, un’alterata conformazione della gola intercondiloidea, displasia del muscolo vasto mediale, un non corretto bilanciamento tra i legamenti rotulei alari. Inoltre l’Angolo Q che si prende con quadricipite, centro della rotula e insersione tibiale ci dirà se il soggetto tende o meno a lussazione di rotula se è aperto >90° esternamente. 15.RIABILITAZIONE DOPO LESIONE MUCOLARE Il trattamento indicato per una lesione muscolare è volto al ripristino dell’estensibilità articolare ed eventualmente squilibrio muscolre dovuto al trauma. FASE 1 dopo i primi giorni in stato osservativo e di protocollo RICE per cercare di ridurre l’edema e assunzione eventuale di FANS per ridurre il dolore, il protocollo riabilitativo verte prima sulla riacquisizione della mobilità articolare FASE 2 con lavori passivi e attivi svolti secondo il grado di dolore. FASE 3 accanto al lavoro di estensibilità viene associato un lavoro pria aerobico e poi anaerobico lattacido e alattacido così da sfruttare la resistenza per facilitare il recupero e ridurre la fatica. FASE 4 la componente di forza va stimolata progressivamente con un lavoro isometrico submassimale a carico della muscolatura sinergica a quella lesionata a cui seguirà poi un lavoro isotonico eccentrico modulando la velocità di esecuzione. A seguire un lavoro isocinetico a velocità settata così da modulare il carico interno. FASE 5 A questo punto ci si avvicina progressivamente al gesto specifico di gara variando velocità esecutiva e cercando di riproporre parte dello stesso Esempi: isometria gambe flesse con pesetto o senza, isotinico lento flessione gamba estensione con variazione di velocità. Poi esercizi più dinamici come calciata dietro a ginocchia basse, attività aerobica tipo corsa lenta e rinforzo con esercizi a catena cinetica chiusa e poi aperta. TEST ISOCINETICO: permette di iniziare la fase di recupero sul terreno di gioco quando l’arto leso è >80% rispetto al controlaterale. ALLUNGAMENTO MUSCOLARE: settoriale e globale, visione generale di insieme tonificazione flessione deidistretti muscolari per rendere libere le articolazioni. 16.RIABILITAZIONE DOPO RICOSTRUZIONE LCA La ricostruzione del LCA avviene tramite un trapianto di un altro legamento (gracile o semitendinoso o rotuleo)e consente di ridare stabilità all’articolazione e ripristinare la normale cinematica. Il recupero post operatorio è di circa 6 mesi dall’intervento e si realizza in tre fasi: INFIAMMATORIA dove regna il riposo (giorni); PROLIFERATIVA con carichi controllati (settimane) e RIMODELLANTE con carichi progressivi (mesi). Questa faseè detta rieducativa ed ha come scopo la legamentizzazione del tendine. Gli obiettivi cardine del recupero sono: protezione del trapianto, recupero estensibilità e forza e ritorno allo sport. La riabilitazione si divide in due fasi: FASE I: un mese e mezzo per consentire il processo di ligamentizzazione e riduzione effetti immobilizzazione con criterapia e recupero articolarità. La FASE II: (da un mese e mezzo a tre) vede un incremento graduale della forza, propriocezione e di allungamento. Importante è sempre l lavoro a catena cinetica chiusa tale per cui la tibia non si possa spostare troppo. La FASE III: verte sulla riatletizzazione con incrementi sostanziali della forza e potenza valutato tramite LSI che dovrà salire del 10%. Le FASI IV e V: permettono il ritorno alle attività normali e allo sport (dopo sei mesi) dopo ovviamente test funzionali obiettivo. Importante in tutte le fasi è l’allenamento dei muscoli sinergici ovvero i flessori della coscia, ischiocrurali sole e gastrocnemio. 17. INSTABILITA’ ACROMION-CLAVICOLARE E’ una lesione capsulo- legamentosa ( legamenti acromion- claviolare e legamenti conoide e trapezoide) relativamente frequente che colpisce soprattutto soggetti che praticano attività sportive e lavorative con alto impatto sulla spalla. Il trauma avviene spesso dopo una caduta a braccio addotto, avviene una lesione della capsula acromion-clavicolare e dei legamenti conoide e trapezoide. A seconda dell’interessamento abbiamo diversi gradi di lussazione (Classificazione di Rockwood). A distanza di anni dalla lussazione l’articolazione può risentire di risentire di problemi dal punto di vista funzionale: qui si inserisce il deltoide, quindi ci può essere una scarsa attivazione del deltoide. Inoltre la struttura può andare incontro ad artrosi e si possono formare calcificazioni che con il tempo possono portare alla rottura della cuffiadei rotatori. 20. IMPINGEMENT CORACO ACROMIALE Nell’impingement coraco-acromiale la testa dell’omero va a comprimere il tendine del sovraspinato con l’acromion, generando dolore in tutti i movimenti di adduzione con intrarotazione. In questo caso dopo sedutefisioterapiche per ridurre l’infiammazione, bisognerà effettuare esercizi per la cuffia dei rotatori poiché è proprio per la mancanza di tono di questa che si instaura questo fenomeno, non solo per curare ma anche perprevenire. 21.DIFFERENZE TRA LASSITA’ E INTABILITA’ La lassità è una condizione di tensione inferiore alla norma di un legamento a livello dell’articolazione e che rende instabile la stessa articolazione. Il risultato di un esame clinico a responso dunque oggettivo. Può averedue origini: Congenita: e di carattere ereditario, o presente in anomalie del letto e si manifesta ed è riscontrabilesolo dopo la nascita Post traumatica: lassità acquisita in seguito a traumi come lussazione, sublussazione e distorsione La lassità rappresenta un fattore di rischio per l’instaurarsi di un’instabilità. (lassità) L’instabilità è una percezione soggettiva caratterizzata da un’eccessiva traslazione dell’articolazione con conseguente dolore e alterazione delle funzioni. (instabilità) La differenza vera e propria è la presenza di dolore nell’instabilità. 22.RIABILITAZIONE, TRATTAMENTO, RITRNO ALLO SPORT DOPO LUSSAZIONE DI ROTULA Il trattamento immediato, anche sul campo, della lussazione rotulea è la sua riduzione manuale. Successivamente si osserva il protocollo R.I.C.E (riposo ghiaccio compressione elevazione). Il trattamento prevede l’immobilizzazione in tutori rigidi e le prime due settimane e la concessione di movimenti tra 0° e 60° e poi a 90° in altre due settimane. Tolto il tutore si mira velocemente alla mobilizzazione del ginocchio e recupero articolarità. Segue quindila rieducazione mirata al potenziamento specifico del quadricipite (in particolare vasto mediale) inizialmente con minor flessione poi esercizi a catena cinetica chiusa e successivamente nella seconda fase a catena cinetica aperta. Inoltre si devono allenare gli adduttori e allungare i flessori per allentare la muscolatura retratta. Se non ci sono complicazioni gli atleti possono passare al recupero dell’equilibrio e della propriocezione e poi al recupero del gesto atletico sul campo. Generalmente il ritorno all’attività avviene il 4 – 6 settimane, in caso di chirurgianon prima di due mesi dall’interventò. COSA NON SUCCEDE QUANDO SI ROMPE LA CUFFIA DEI ROTATORI? La spalla si abduce solo parzialmente IN UN ESERCIZIO A CATENA CINETICA APERTA L’APPARATO ESTENSORE lavora maggiormente tra 60° e 90° FORZE DI FRATTURA flessione, torsione compressione distrazione DOVE ORIGINA IL CLB polo superiore della glena e porzione postero superiore del cercine glenoideo LCM SU QUALI MUSCOLI BISOGNA LAVORARE vasto mediale e adduttori TEST TASTO DEL PIANOFORTE lussazione acromio-clavicolare LESIONE (ROTTURA) DI HILL-SACHS porzione postero superiore laterale dell’omero MUSCOLI LESIONATI DA TRAUMA NDIRETTO biarticolari (retto femorale e bicipite femorale) ESEMPI DI CATENA CINETICA CHIUSA E APERTA leg press e leg extension LUSSAZIONE ROTULA (TRAUMA) indiretto PUNTO DI MAGGIORE INSTABILITA’ GINOCCHIO 30° A QUANTI GRADI DI FLESSIONE HO DOLORE SE HO LA TENDINOPATIA 30° MECCANISMO TRAUMA ROTTURA LCA iperestensione ghigliottina, iperflessione contrazione QUADRICIPITE SINERGICO “AMICI” lcp ISCHIOCRURALI SINERGICI “AMICI” lca LSI/MUSCOLI ISCHIOCRURALI SI ROMPONO trauma indiretto VALUTAZIONE ARTO INFERIORE DOPO RICOSTRUZIONE LCA propriocezione articolarità e da campo CISTI MENISCALE menisco esterno ROTTURA ROTULA CAUSATA DA SCARPE causa esogena QUALE TENDINE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DI NORMA SI ROMPE PER PRIMO? Nessuno di questi (sottoscapolare, bicipitale e sottospinoso  SI ROMPE IL CAPO LUNGO DEL BICIPITE) LE DISTORSIONI DI CAVIGLIA SONO Più FREQUENTI nel compartimento esterno LA BORSA SUBACROMIALE SI TROVA tra cuffia dei rotatori e acromion LA LESIONE DI HILL SACHS E’ PRESENTE DOPO lussazione scapolo omerale LA MIOSITE OSSIFICANTE E’ COMPLICANZA DI rotture muscolari L’EPITROCLEITE INTERESSA porzione mediale dell’epifisi distale dell’omero VALUTAZIONE LSI arto infortunato/arto sano x100 UN TRAUMA DIRETTO DEL MUSCOLO QUADRICIPITE AVVIENE PER contusione del muscolo IN QUALE DIREZIONE NON PUO’ LUSSARSI LA SPALLA superiormente PERCHE’ LE LESIONI LCA SONO PIU’ FREQUENTI NELLE DONNE per differenze nell’asse anatomico del ginocchio (ginocchio valgo) I MUSCOLI VALGIZZATORI DEL COLLO DEL PIEDE SONO i peronieri LE MAGGIORI SOLLeCITAZIONI SUL TENDINE ROTULEO AVVENGONO a ginocchio flesso a 30° QUALE TRA QUESTI TEST NON E’ RIFERIBILE AD UNA SINDROME DA CONFLITTO ALLA SPALLA Yergasson (è per il CLB) LE DISTORSIONI DI CAVIGLIA tutte le precedenti (coinvolge principalmente il compartimento esterno spesso associata a rottura? Traumatica del 5 metatarso coinvolgono spesso il legamento peroniero astragalico anteriore) A QUANTI GRADI DI FLESSIONE SI ESEGUONO GLI ESERCIZI PER IL VASTO MEDIALE 0°-30° QUALI ESERCIZI DI STRETCHING SONO COTROINDICATI IN CASI DI INSTABILITA’ ANTERIORE DI SPALLA stretching grande pettorale QUALE COMPLICANZA PUO’ ESSERE ASSOCIATA AD UNA TENDINOPATIA ACHILLEA tutte le precedenti (sindrome..?... metaplasia calcificata del tendine achilleo, infiammazione della borsa retrocalcaneare) QUALE LEGAMENTO E’ CONSIDERATO IL PIU’ IMPORTANTE STABILIZZATORE CONTRO TRASLAZIONE ANTERIORE DELLA SPALLA legamento glenomerale inferiore COSA SI INTENDE PER SPALLA DEL LANCIATORE disturbi causati da instabilità non traumatica LA SINDROME DA ONFLITTO DELLA SPALLA E’ UNA PATOLOGIA DI NATURA secondaria (fattori estrinseci intrinseci...) COSA SI ROMPE DOPO UNA LUSSAZIONE DI ROTULA legamento alare mediale IN UN ESERCIZIO A CATENA CINETICA APERTA LO STRESS DELL’APPARATO ESTENSORE (CHE SI RIPERCUOTE SUL TENDINE ROTULEO) E’ MAGGIORE a 30° PER LASSITA’ DI SPALLA SI INTENDE genetica PERCHE’ IL QUADRICIPITE VA INCONTRO AD IPOTROFIA DOP ROTTURA DI MENISCO per presenza di versamento IL MENISCO DISCOIDE è di natura congenita (menisco laterale prevalentemente) A QUALE MOVIMENTO SI OPPONE LCA traslazione anteriore L’IDRARTO SI PRESENTA IN OCCASIONE DI lesione meniscale CISTI MENISCALE HA EZIOPATOGENESI degenerativa (MAI traumatica) LESIONE SLAP descrive lesione del cercine glenoideo e dell’ancora bicipitale LA LUSSAZIONE ACROMION CLAVEARE produce una lesione dei legamenti conoide e trapezoide PER COCONTRAZIONE SI INTENDE contrazione contemporanea di estensori e flessori coscia PERCHE’ SI DEVE FARE GINNASTICA PER IL QUADRICIPITE DOPO INTERVENTI DI ASPORTO DEL MENISCO per recuperare la forza persa con la lesione QUALE LESIONE NON SI VERICA CON UNA LUSSAZIONE DI SPALLA rottura bicipite QUALI DI QUESTE MANOVRE CONSENTE L DIAGNOSI DI ROTTURA DEL TENDINE D’ACHILLE test di Thompson L’ANGOLO Q E’ FORMATO DA asse del tendine rotuleo e del tendine quadricipitale IL MENISCO INTERNO SI ROMPE più frequentemente all’esterno LA CISTI MENISCALE è su base degenerativa LA PRESENZA DI SANGU NEL LIQUIDO SINOVIALE rottura legamentosa QUALE LEGAMENTO SI LESIONA PIU’ FREQUENTEMENTE NEI TRAUMI DISTORSIVI DEL COLLO PIEDE legamento peroneo astragalico anteriore COSA ACCADE QUANDO SI ROMPE COMPLETAMENTE IL SOVRASPINOSO la spalla si abduce solo parzialmente ( … fino a 30 ° poi deltoide) LE DISTORSIONI DI CAVIGLIA IN INVERSIONE interessa il compartimento laterale LA LUSSAZIONE SCAPOLO OMERALE frequentemente sottocoracoidea IL COMPLESSO LATERALE DELLA CAVIGLIA è formato da legamenti peroneo-astragalici I MUSCOLI ISCHIOCRURALI SI ROMPONO PIU’ FREQUENTEMENTE in contrazione eccentrica LA LESIONE SLAP interessa il cercine glenoideo della spalla LA ROTTURA A MANICO DI SECCHIO è l’evoluzione di una lesione longitudinale LA MALATTIA DI OSGOOD SCHLATTER E’ PIU’ FREQUENTe nei bambini LA FUNZIONE DEL LCM è opporsi al valgismo RAGAZZO DI 14 ANNI NO RICOSTRUZIONE LCA PERCHE’ sono presenti cartilagini di accrescimento LA CONTRAZIONE DEL QUADRICIPITE CAUSA traslazione tibia anteriormente LA LESIONE DI BANKART è secondaria alla lussazione scapolo omerale LESIONI MUSCOLARI POSSONO ESSERE natura traumatica diretta o indiretta MUSCOLO PIU’ IMPORTANTE PER LA STABILITA’ ROTULEA vasto mediale ESERCIZIO PROPRIOCETTIVO stimola la funzione neurologica SPALLA DEL LANCIATORE disturbi da microtraumi ripetuti COSA SI NTENDE PER GINNASTICA PASSIVA ginnastica eseguita con un macchinario ESERCIZI A CATENA CINETICA CHIUSA PER LA CAVIGLIA SI INTENDE QUANDO piede in appoggio al suolo EPICONDILITE SI MANIFESTA CON disturbi laterali al gomito LCM SI ROMPE PREVALENTEMENTE A valgismo EMARTO NEL GINOCCHIO è presente in seguito a rotture legamentose ROTTURE LCA spesso associata ad emartro IDRARTO SI PRESENTA IN OCCASIONE DI lesioni meniscali LA FUNZIONE DEL LCM E’ DI tutte (opposizione alla traslazione anteriore rotazione esterna valgismo) NELLA LESIONE DI I GRADO DEL MUSCOLO le fibre muscolari sono rotte per meno del 5% PERCHE’ LE LESIONI LCA SONO PIU’ FREQUENTI NELLE DONNE valgismo L’INSTABILITA’ DELLA ROTULA Pu essere ambedue (traumatica non traumatica) LA CISTI MENISCALE AUMENTA DI DIMENSIONE dopo ripetuti traumi LCA CONTROLLA traslazione anteriore tibia e in parte rotazione esterna ginocchio Il tendine del popliteo: fa parte del complesso posterolaterale del ginocchio e decorre parzialmente nella articolazione In caso di lussazione rotulea esterna il legamento femorepatellare mediale è quasi sempre rotto L'epitrocleite interessa La porzione mediale dell'epifisi distale dell'omero Quale tra I seguenti muscoli controlla maggiormente l'intrarotazione omerale Il sottoscapolare L'angolo Q E'formato dal tendine rotuleo e dall'asse del tendine quadricipitale La rottura del LCP, tipicamente è provocata da un trauma con direzione antero-posteriore (cruscotto) Il test del pivot shift è indicativo Un aumento della traslazione anteriore e della rotazione della tibia La rottura del tendine di Achille permette la deambulazione ma non il sollevamento sulle punte In caso di lesione muscolare acuta (entro le prime 48-72h) si deve applicare ghiaccio ed il protocollo PRICE Nelle tendinopatie inserzionali il trattamento principale è riposo e stretching Immediatamente dopo una frattura si manifesta una fase Infiammatoria La lesione di Hill-Sachs si produce in seguito a Lussazione scapolo-omerale Il bicipite brachiale ha due inserzioni prossimali ed una distale sul radio ed il suo distacco più frequentemente origina dal tubercolo sovraglenoideo La lussazione acromion-clavicolare é frequente negli sport di contatto e nel ciclismo produce una lesione dei legamenti conoide e trapezoide L'infiammazione è composta da Rubor, calor, dolor, tumor e functio lesa Il periostio è la guaina che avvolge Osso Il peritenonio è la guaina che avvolge tendine Cosa accade quando si rompe completamente il sovraspinoso La spalla si abduce solo parzialmente La lussazione scapolo-omerale E' frequentemente sottocoracoidea La frattura da stress avviene per microtraumi ripetuti Le complicanze di una lesione muscolare si dividono in solide e liquide La funzione della cuffia dei rotatori nella spalla è abdurre, ruotare e centrare la testa dell'omero evitando la traslazione superiore la rottura del LCA avviene più frequentemente per un meccanismo di valgo-rotazione-esterna La zampa d’oca è formata da semitendinoso, gracile e sartorio e si inserisce sulla faccia mediale della tibia Il legamento deltoideo si lesiona tipicamente per un trauma in eversione A seguito di una frattura diafisaria di un osso lungo il callo periostale è più importante di quello endostale la lussazione differisce da una distorsione perché: la prima prevede una perdita completa dei rapporti articolari La differenza principale tra l'epifisi e la diafisi di un osso lungo risiede nel tipo di osso, prevalentemente spongioso nella epifisi e corticale nella diafisi La cuffia dei rotatori prevalentemente controlla abduzione e rotazione dell'omero L'epicondilite o gomito del tennista si manifesta con Disturbi al gomito lateralmente che si possono irradiare al polso La pseudoartrosi è una complicanza della frattura che non guarisce Un idrartro è un versamento articolare di liquido sinoviale L'emartro nel ginocchio può manifestarsi in seguito alla rottura di un legamento del ginocchio Il legamento collaterale laterale del ginocchio si oppone prevalentemente Allo stress in varo Il morbo di Osgood-Schlatter è una patologia dell'accrescimento che colpisce la tuberosità tibiale anteriore La presenza di sangue nel liquido sinoviale articolare é dovuto ad una rottura di un menisco o di una struttura analoga Il periostio è la guaina che avvolge Osso Immediatamente dopo una frattura si manifesta una fase Infiammatoria Le lesioni muscolari si possono dividere in dirette o indirette La legge di Wolff dice che l'osso si adatta ai carichi ai quali è sottoposto Il ginocchio del saltatore è una patologia a carico del tendine rotuleo alla sua inserzione prossimale Le fratture si possono dividere in tutte le risposte La TUBS è una condizione legata ad una lussazione scapoloomerale e richiede spesso un trattamento chirurgico La lesione di Bankart coinvolge il cercine glenoideo ed è di origine post-traumatica Il trauma in inversione può produrre una lesione del legamento peroneo-astragalico anteriore Nelle avulsioni delle spine tibiali del ginocchio, tipicamente i legamenti sono elongati, ma continui Per controllare la sublussazione rotulea esterna si consiglia di rinforzare Il vasto mediale ed i glutei In caso di lussazione rotulea esterna Il legamento femoro patellare mediale è quasi sempre rotto La miosite ossificante È una complicanza delle rotture muscolari Le tipiche lesioni muscolari dirette ed indirette sono rispettivamente Quadricipite e ischiocrurali Per evitare una recidiva di lussazione scapolo omerale anteriore dobbiamo rinforzare Sottoscapolare La frattura della base del V metatarso Si produce per un trauma in inversione La rottura a manico di secchio È una rottura meniscale su base traumatica e produce un blocco articolare con difficoltà ad ottenere la massima estensione Il menisco più mobile è Il menisco esterno, perché si appoggia su una superficie convessa e risulta meno connesso alla capsula La borsa sub acromiale si trova Tra cuffia rotatori e acromion La malattia di Osgood Schlatter è più frequente Nei bambini La funzione del Legamento collaterale mediale è di Opporsi al valgismo Perché un ragazzo di 14 anni non può essere operato di ricostruzione del crociato anteriore Perché sono presenti le cartilagini di accrescimento La contrazione del quadricipite causa Traslazione anteriore della tibia Un esercizio a catena chiusa per la caviglia si intende quando Il piede appoggia al suolo Le distorsioni di caviglia Tutte A quanti gradi di flessione bisogna fare gli esercizi per sviluppare il vasto mediale del quadricipite Tra 0 e 30 Quali esercizi di stretching sono controindicati in caso di instabilità anteriore di spalla Stretching del muscolo gran pettorale Quale di queste complicanze può associarsi ad una tendinopatia achillea Tutte Quale di questi legamenti è considerato il più importante stabilizzatore contro la traslazione anteriore della spalla Gleno- omerale inferiore Un trauma diretto del muscolo causa Una contusione del muscolo In quale direzione o direzioni non si può lussare una spalla Superiormente Quale tendine della cuffia si rompe di norma per primo Nessuno di questi Perché il quadricipite va incontro ad ipotrofia dopo la rottura del menisco Tutti (dolore e versamento) Il legamento crociato anteriore controlla La traslazione anteriore della tibia e in parte la rotazione esterna del ginocchio L’instabilità della rotula può essere Ambedue (traumatica e non traumatica) Cosa si rompe quando avviene una lussazione di rotula Legamento alare mediale In un esercizio a catena aperta, lo stress sull’apparato estensore (tendine e/o rotula) è maggiore Tra 0 e 30 In un’ampia rottura muscolare, il tessuto si rigenera con formazione di nuove fibre muscolari Falso Nella lesione di 1 grado del muscolo Le fibre muscolari sono rotte per meno del 5% Cosa si intende per lesione a tipo SLAP La lesione della porzione superiore del cercine ed eventualmente… Quale lesione non si verifica quando si lussa una spalla Rottura del bicipite La lesione SLAP Descrive la lesione del cercine e dell’ancora bicipitale La lussazione acromion clavicolare Produce una lesione dei legamenti conoide e trapezoide Perché le lesioni del legamento crociato anteriore sono più frequenti nelle donne Tutte Per co-contrazione si intende Contrazione contemporanea di gruppi muscolari con funzione opposta Perché si deve fare la ginnastica per il quadricipite dopo l’intervento di asportazione del menisco Recuperare la forza persa con l’intervento Le maggior sollecitazioni sul tendine rotuleo avvengono A ginocchio flesso a 30 I muscoli valgizzatori del collo piede sono I muscoli peronieri Il menisco interno si rompe Più frequentemente di quello esterno Quale muscolo è più importante per la stabilità della rotula Vasto mediale La presenza di sangue nel liquido sinoviale È espressione di una rottura legamentosa Tutte (Più probabile) Quale legamento di lesiona più frequentemente nei traumi distorsivi del collo piede Peroneo astragalico anteriore Per lassità della spalla si intende Sensazione soggettiva di minore stabilità della spalla Il riscontro di segni clinici di patologico movimento della spalla (?) Quale di queste manovre consente la diagnosi di rottura del tendine di Achille Test di Thompson Le distorsioni di caviglia in inversione Possono associarsi alla frattura di Jones Il complesso laterale della caviglia è formato Legamenti peroneo astragalici I muscoli ischiocrurali si rompono più frequentemente Contrazione eccentrica La lesione SLAP Interessa il cercine glenoideo della spalla La rottura a manico di secchio È l’evoluzione di una lesione longitudinale Il menisco discoide Ha natura congenita A quale movimento si oppone il LCA Traslazione anteriore L'idrartro si presenta in occasione di Lesioni meniscali La cisti meniscale È su base degenerativa La ciste meniscale ha eziopatogenes i Degenerativa La cisti meniscale aumenta di dimensioni Dopo ripetuti traumi COSA NON SUCCEDE QUANDO SI ROMPE LA CUFFIA DEI ROTATORI? La spalla si abduce solo parzialmente FORZE DI FRATTURA flessione, torsione compressione distrazione DOVE ORIGINA IL CLB polo superiore della glena e porzione postero superiore del cercine glenoideo LCM SU QUALI MUSCOLI BISOGNA LAVORARE vasto mediale e adduttori TEST TASTO DEL PIANOFORTE lussazione acromioclavicolare LESIONE (ROTTURA) DI HILL-SACHS porzione postero superiore laterale dell’omero MUSCOLI LESIONATI DA TRAUMA INDIRETTO biarticolari (retto femorale e bicipite femorale) ESEMPI DI CATENA CINETICA CHIUSA E APERTA leg press e leg extension LUSSAZIONE ROTULA (TRAUMA) Indiretto PUNTO DI MAGGIORE INSTABILITA’ GINOCCHIO 30° A QUANTI GRADI DI FLESSIONE HO DOLORE SE HO LA TENDINOPATIA 30° MECCANISMO TRAUMA ROTTURA LCA iperestensione ghigliottina, iperflessione contrazione QUADRICIPITE SINERGICO “AMICI” Lcp ISCHIOCRURALI SINERGICI “AMICI” Lca LSI/MUSCOLI ISCHIOCRURALI SI ROMPONO trauma indiretto VALUTAZIONE ARTO INFERIORE DOPO RICOSTRUZIONE LCA propriocezione articolarità e da campo CISTI MENISCALE menisco esterno ROTTURA ROTULA CAUSATA DA SCARPE causa esogena QUALE TENDINE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DI NORMA SI ROMPE PER PRIMO? Nessuno di questi (sottoscapolare, bicipitale e sottospinoso ! SI ROMPE IL CAPO LUNGO DEL BICIPITE) LE DISTORSIONI DI CAVIGLIA SONO Più FREQUENTI nel compartimento esterno LA BORSA SUBACROMIALE SI TROVA tra cuffia dei rotatori e acromion VALUTAZIONE LSI arto infortunato/arto sano x100 LE MAGGIORI SOLLECITAZIONI SUL TENDINE ROTULEO AVVENGONO a ginocchio flesso a 30° QUALE TRA QUESTI TEST NON E’ RIFERIBILE AD UNA SINDROME DA CONFLITTO ALLA SPALL Yergasson (è per il CLB) QUALE LEGAMENTO E’ CONSIDERATO IL PIU’ IMPORTANTE STABILIZZATORE CONTRO TRASLAZIONE ANTERIORE DELLA SPALLA legamento glenomerale inferiore COSA SI INTENDE PER SPALLA DEL LANCIATORE disturbi causati da instabilità non traumatica LA SINDROME DA CONFLITTO DELLA SPALLA E’ UNA PATOLOGIA DI NATURA secondaria (fattori estrinseci intrinseci...) PER LASSITA’ DI SPALLA SI INTENDE Genetica LA LESIONE DI BANKART è secondaria alla lussazione scapolo omerale ESERCIZIO PROPRIOCETTIVO stimola la funzione neurologica SPALLA DEL LANCIATORE disturbi da microtraumi ripetuti COSA SI INTENDE PER GINNASTICA PASSIVA ginnastica eseguita con un macchinario EPICONDILITE SI MANIFESTA CON disturbi laterali al gomito LCM SI ROMPE PREVALENTEMENTE A valgismo ROTTURE LCA spesso associata ad emartro I legamenti del comparto antero-laterale della caviglia sono I legamenti peroneo-astragalici, il legamento peroneo calcaneare ed il legamento tibio peroneale La borsite pre-rotulea è tipicamente dovuta Contusione anteriore sul ginocchio A quanti gradi di flessione la rotula si impegna nella trocleare femorale Attorno ai 30 I tendini dei muscoli peronieri si inseriscono su Base del V metatarso A quanti gradi di flessione effettuiamo il test del cassetto anteriore 90 La cisti meniscale è su base degenerativa e spesso è laterale La gonartrosi si può sviluppare tutte le altre (rottura legamento, menisco e idiopatica) 1.UN MARTATONETA HA SUBITO UN TRAUMA MUSCOLARE DI II GRADO DEL SUO BICIPITE FEMORALE PER IL QUALE HA GIA OSSERVATO UN PERIODO DI RIPOSO E FISIOTERAPIA DESCRIVI UN PROTOCOLLO DI RISCALDAMENTO PER LA MARATONA Un trauma muscolare di II grado prevede generalmente un tempo di recupero di 30 – 40 giorni salvo complicanze. In questo caso specifico dobbiamo concentrarci sulle caratteristiche del maratoneta e al gesto specifico che compie durante le sedute di allenamento. per il protocollo e progressione di recupero valuto inizialmente il LSI e in base al risultato proseguo con il protocollo di recupero. L’atleta inizierà a svolgere brevi sessioni di allenamento per far riattivare i propri muscoli al lavoro aerobico alternati ad esercizi di forza eseguiti con macchinari isocinetici che isolano il muscolo affiche si stabilisca il tono muscolare. Incrementi graduali secondo la regola del “ non dolore”. I primi lavori saranno improntati sulla ripresa del lavoro aerobico puro con stretching e massaggi; successivamente si passerà a quello alattacido sempre con massaggi e stretching e infine si tornerà ad effettuare il gesto specifico. Superata la fase di recupero l’atleta aumenterà le sedute in campo per avvicinarsi all’intensità di gara (riabilitazione sul campo importante per evitare le recidive). 2. 15. LUSSAZIONE ROTULA DESCRIVERE I FATTORI PREDISPONENTI, LE CAUSE TRAUMATICHE E LE CONSEGUENZE La rotula o patella è un osso sesamoide inserito nei tendine del muscolo quadricipite della coscia che si inserisce sulla tuberosità anteriore della tibia. La funziona è quella di consentire la flesso estensione della gamba con minor fatica (locomozione) e di puleggia eccentrica. Inoltre garantisce protezione degli elementi articolari che compongono il ginocchio. (breve introduzione anatomica e funzionale rotula) La lussazione della rotula è quando questa scivola fuori dalla sua normale posizione in genere la rotula compie uno scivolamento laterale o potrebbe uscire anche in direzione mediale. Avviene sempre per cause traumatiche indirette, trauma contusivo ad alta o bassa energia (caduta sul ginocchio), portando ad un’intrarotazione del femore o extrarotazione della tibia, molto frequente nei giovani sportivi (donne maggiormente) (cause traumatiche lussazione rotula) I fattori predisponenti la lussazione di rotula sono di natura muscolare, legamentosa ed ossea e sono: - Displasia VMO (anormale sviluppo muscolare) - Quadricipite ipotrofico - Strabismo rotula - Legamenti alari - Lassità generalizzata della capsula - Angolo Q - Valgismo - Rotula alta (fattori predisponenti) La lussazione rotulea ha come conseguenza una recidiva e lassità generalizzata ed inoltre instabilità al ginocchio (conseguenze) Quando si ha instabilità della rotula bisogna sapere che si lussa verso l’esterno sempre e si lesiona il legamento alare andando quindi incontro a recidiva. 3.PROGRESSIONE INTENSITA’, DURATA, TEMPI E FINALITA’ DI ESERCIZI DI RECUPERO DEL GESTO ATLETICO DA LUSSAZIONE ALLA SPALLA ANTEIROE DI UN GIOCATORE DI PALLAVOLO La lussazione è la perdita dei reciproci rapporti trai capi articolari di un articolazione. Nello specifico contesto spalla la più frequente è quella antero inferiore (sottocoracoideo). Nel giocatore di pallavolo è fondamentale avere un buon ritmo scapolomerale dato dalla mobilità della spalla e dall’indirizzazione? In avanti del cercine glenoideo (come nella sciacciata). Per il protocollo e pregressione di recupero valut inizialmente L’LSI e i base al livello di deficit si decide il protocollo adattivo migliore. Per quanto riguarda l’intensità andr a valutare prima l’arto sano con il metodo dell’1 RM ed in base a questa valutazione stabilisco a quanto lavorare l’arto infortunato iniziando con un0intensità pari al 10% de RM. Si partirà con eercizi isometrici di breve durata per poi passare ad esercizi isotonici ed infine isocinetici, partendo da esercizi generali e poi specifici per la disciplina. La durata dei tempi di recupero viene stabilita grazie all’LSI , man mano che il deficit diminuisce il recupero e rientro in campo si avvicineranno. 4.DESCRIVI LA FISIOPATOLOGIA DELL’IMPINGEMENT SUBACROMIALE È una riduzione patologia cello spazio tra parte inferiore dell’acromion e la cuffia dei rotatori dovuta alla ripetizione di gest che aumentano l’attrito all’interno di questo spazio e provocano dunque una sindrome da conflitto che porta ad infiammazione. Questa infiammazione (impingement) è dovuta a 3 fattori determinanti: - FATTORI INTRINSECI: alterazioni delle strutture tendinee le quali aumentano il loro volume in uno spazio subacromiale inespansibile. Le cause sono insufficienza vascolare, lesioni traumatiche e microtraumi ripetuti da stress. - FATTORI ESTRINSECI: alterazioni scheletriche che determinano la riduzione dello spazio subacromiale con conseguente attrito tra le strutture articolari. La causa è la diversa struttura acromiale (piatto curvo o uncinato). - FATTORI SECONDARI: ovvero alterazioni muscolari viene a mancare la sinergia tra i movimenti di rotazione rotolamento e scivolamento della testa omerale sulla glenoide e il ritmo scapolare viene ancora alterato. Il conflitto sul acromiale causa nel tempo lesioni parziali alla cuffia dei rotatori e va dunque potenziata insieme ad deltoide anteriore. 5.VARI TIPI DI LESIONE MUSCOLARE Le lesioni muscolari sono tra i più comuni traumi di medicina dello sport costituiscono dal 10% al 55% dei traumi sportivi. La lesione pu essere causata da trauma diretto (per contrasto o contusione) o trauma indiretto (gesti eccentrici o gesti troppo violenti) Nel trauma diretto la forza agisce suk muscolo provocando un danno, il danno varia dalla semplice contusione fino alla rottura muscolare in base alla violenza del trauma e dallo stato si contrazione del muscolo. La classificazione avviene in base alla variazione della quantità di tessuto interessato dall’ematoma. - Lesione di I grado: rottura di poche fibre muscolari (meno del 5%) e tempi di recupero tra i 20 e i 30 giorni - Lesione di II grado: si verifica in seguito ad una contrazione muscolare intensa e violenta con scarso controllo del movimento. Avviene una rottura di un discreto quantitativo di fibre. Recupero di 30 – 45 gg - Lesione di III grado: interruzione quasi totale del ventre muscolare le circostanze in cui si verificano le rotture sono identiche a quelle del II grado ma più evidenti. Recupero dopo più di 45 giorni. - Lesione di IV grado: interruzione totale del ventre muscolare. In entrambe le lesioni da trauma diretto o indiretto si forma un ematoma che pu essere di due tipi: - Intramuscolare: cioè delimitato da un fascio di muscoli intatto e clinicamente si manifesta con dolore ed impotenza muscolari - Intermuscolare: cioè l’ematoma si sposta negli spazi interfasciali ed interstiziali In entrambe le lesioni da trauma diretto ed indiretto si descrivono più fattori predisponenti: - Intrinseci: carenza di allenamento, affaticamento muscolare, squilibrio tra muscoli agonisti e antagonisti - Estrinseci: situazioni cliniche e ambientali 6.ROTTURA LCA LCA è il legamento più soggetto a rottura nonostante sia una struttura viscoelasica a causa della scarsa vascolarizzazione, riceve nutrimento da guaine ed inserzioni ossee. Negli anziani è meno resistente perché oggetto di invecchiamento. La rottura pu avvenire in intra o extra rotazione, per estensione in varo o valgo o anche per traslazione anteriore della tibia rispetto al femore. La lesione pu essere isolata (motivi precedenti) o combinata (associata ad altre rotture) in questo caso si parla di instabilità rotatoria ed è importante fare il test di pivot shift. Nel caso di rottura dal LCA la scelta tra il percorso conservativo o chirurgico è molto complessa, e deve tener conto di numerosi elementi (età, grado di instabilità presenza o meno di altre lesioni e livello di attività fisica..) è necessario comunque un appropriato ciclo di riabilitazione. 7. 8.TEST FUNZIONALI ARTI INFERIORI E SUPERIORI Il test funzionale è un test obiettivo in condizioni simulate. Servono per quantificare i gradi di limitazione dopo una lesione attraverso varie valutazioni. Per il ritorno all’attività un criterio importante è dato dunque dall’LSI ovvero l’indice di simmetria tra arto infortunato e sano e deve essere maggiore di 90. (LSI= arto infortunato/arto sano X100). - Valutazione antropometrica – differenza in cm - Valutazione massima escursione articolare - Valutazione stabilità articolare Anteroposteriore - Valutazione stabilità posturale - Valutazione delle abilità funzionali - Valutazione forza isotonico isometrica isocinetica (per eccellenza) - Valutazione massima potenza muscolare - Valutazione test da campo - Valutazione propriocettiva 9. MISURAZIONI FUNZIONALI DOPO LA ROTTURA DI CROCIATO Il legamento crociato si rompe sempre in modo indiretto ovvero legato ad una sollecitazione in torsione o rotazione. Da solo il crociato pu rompersi o per un iperestensione o per un iperflessione TRAUMA SENZA CONTATTO, oppure TRAUMA DA CONTATTO per cause esterne. Per le donne una delle cause potrebbe anche essere l’angolo Q. il tendine crociato ha funzione di stabilità quando cammino infatti in questo movimento il femore e la tibia si muovono in torsione e rotazione. I test che si fanno per valutare la mobilità del ginocchio sono: - cassetto anteriore: con ginocchio flesso a 90° e anca flessa a 45° Il decorso di guarigione è sempre lo stesso: riposo, crioterapia contemporaneamente e recupero articolarità, ripristino della forza e mobilità perse soprattutto per inibizione artrogena. Gli esercizi inizialmente prediligeranno esercizi su macchinari a catena cinetica chiusa per isolare il muscolo e lavorare la forza specificatamente. Nel momento in cui finisce questo ciclo si pu tornare alla propria attività avendo recuperato a dovere. Andranno valutati dunque i deficit tramite dei test funzionali ovvero misure che andranno fatte sia sull’arto malato che sull’arto sano e saranno: - circonferenziali e antropometriche - misurazione goniometrica del range di articolarità ad esempio goniometro sul ginocchio (problemi di standardizzazione) o valutare la differenza nell’altezza dei talloni del paziente sdraiato a pancia sotto con i piedi al bordo del lettino - Misurazione di stabilità o artrometria tramite un KT - Valutazioni della forza in attività e movimenti quotidiani tramite ad esempio una pedana dinamometrica, più specifico un single limb squat a 30° e 60° e vedere quanto riesco a tenere se il quadricipite tiene per 3 secondi allora sarà positivo - Valutazione di propriocettività - Salti il lunghezza o in intervalli di tempo - Test da campo con cambi di direzione NB: ogni valutazione deve tenere conto dell’ LSI e per ogni valutazione far misurazioni a 90° a 30° ad esempio per il quadricipite è necessario per valutare il lavoro di tutte le componenti (90° retto, 30° vasto mediale) e successivamente valuter i flessori. Nel caso specifico del quadricipite ci che a noi interessa è il rapporto HQ ovvero il rapporto flessori quadricipite 10. TRATTAMENTO FUNZIONALE DELLE DISTORSIONI COLLOPIEDE Il trattamento inizia con un periodo (tra una e tre settimane) di protezione tramite gesso o taping benché siano operazione negative per il tono muscolare e necessitino di riabilitazione propriocettiva. La scelta di gesso o bendaggi o taping dipende dall’entità della distorsione dalla presenza o meno di edema di ematoma diffusi. La riabilitazione inizierà con un recupero di propriocettività aiutandosi con strumenti con la tavoletta di Freeman d forza dei muscoli stabilizzatori della caviglia. 11. 12. 13. 14.PERCHE’ FARE GINNASTICA NEL TRATTAMENTO CONSERVATIVO DEL MENISCO Per recuperare il deficit dato dal trauma e per ripristinare il riflesso di inibizione (riflesso H). questo riflesso è presente nelle articolazioni traumatizzate o infiammate, causa debolezza e rende più vulnerabile l’articolazione a nuovi traumi. Tramite la ginnastica bisogna cercare di avere effetti positivo su tale riflesso per un maggiore controllo dell’articolazione stessa. L’allenamento propriocettivo ha valenza fondamentale (mantenere il livello trofico del quadricipite 15. VEDI LA 2 16. 17.RIABILITAZIONE DOPO LESIONE MUCOLARE Il trattamento indicato per una lesione muscolare è volto al ripristino dell’estensibilità articolare ed eventualmente squilibrio muscolre dovuto al trauma. FASE 1 dopo i primi giorni in stato osservativo e di protocollo RICE per cercare di ridurre l’edema e assunzione eventuale di FANS per ridurre il dolore, il protocollo riabilitativo verte prima sulla riacquisizione della mobilità articolare FASE 2 con lavori passivi e attivi svolti secondo il grado di dolore. FASE 3 accanto al lavoro di estensibilità viene associato un lavoro pria aerobico e poi anaerobico lattacido e alattacido così da sfruttare la resistenza per facilitare il recupero e ridurre la fatica. FASE 4 la componente di forza va stimolata progressivamente con un lavoro isometrico submassimale a carico della muscolatura sinergica a quella lesionata a cui seguirà poi un lavoro isotonico eccentrico modulando la velocità di esecuzione. A seguire un lavoro isocinetico a velocità settata così da modulare il carico interno. FASE 5 A questo punto ci si avvicina progressivamente al gesto specifico di gara variando velocità esecutiva e cercando di riproporre parte dello stesso Esempi: isometria gambe flesse con pesetto o senza, isotinico lento flessione gamba estensione con variazione di velocità. Poi esercizi più dinamici come calciata dietro a ginocchia basse, attività aerobica tipo corsa lenta e rinforzo con esercizi a catena cinetica chiusa e poi aperta. TEST ISOCINETICO: permette di iniziare la fase di recupero sul terreo di gioco quando l’arto leso è >80% rispetto al controlaterale. ALLUNGAMENTO MUSCOLARE: settoriale e globale, visione generale di insieme tonificazione flessione dei distretti muscolari per rendere libere le articolazioni. 18.RIABILITAZIONE DOPO RICOSTRUZIONE LCA La ricostruzione del LCA avviene tramite un trapianto di un altro legamento (gracile o semitendinoso o rotuleo) e consente di ridare stabilità all’articolazione e ripristinare la normale cinematica. Il recupero post operatorio è di circa 6 mesi dall’intervento e si realizza in tre fasi: INFIAMMATORIA dove regna il riposo (giorni); PROLIFERATIVA con carichi controllati (settimane) e RIMODELLANTE con carichi progressivi (mesi). Questa fase è detta rieducativa ed ha come scopo la legamentizzazione del tendine. Gli obiettivi cardine del recupero sono: protezione del trapianto, recupero estensibilità e forza e ritorno allo sport. La riabilitazione si divide in due fasi: FASE I: un mese e mezzo per consentire il processo di ligamentizzazione e riduzione effetti immobilizzazione con criterapia e recupero articolarità. La FASE II: (da un mese e mezzo a tre) vede un incremento graduale della forza, propriocezione e di allungamento. Importante è sempre l lavoro a catena cinetica chiusa tale per cui la tibia non si possa spostare troppo. La FASE III: verte sulla riatletizzazione con incrementi sostanziali della forza e potenza valutato tramite LSI che dovrà salire del 10%. Le FASI IV e V: permettono il ritorno alle attività normali e allo sport (dopo sei mesi) dopo ovviamente test funzionali obiettivo. Importante in tutte le fasi è l’allenamento dei muscoli sinergici ovvero i flessori della coscia, ischiocrurali sole e gastrocnemio. 19.DIFFERENZE TRA LASSITA’ E INTABILITA’ La lassità è una condizione di tensione inferiore alla norma di un legamento a livello dell’articolazione e che rende instabile la stessa articolazione. Il risultato di un esame clinico a responso dunque oggettivo. Pu avere due origini: - Congenita: e di carattere ereditario, o presente in anomalie del letto e si manifesta ed è riscontrabile solo dopo la nascita - Post traumatica: lassità acquisita in seguito a traumi come lussazione, sublussazione e distorsione La lassità rappresenta un fattore di rischio per l’instaurarsi di un’instabilità. (lassità) L’instabilità è una percezione soggettiva caratterizzata da un’eccessiva traslazione dell’articolazione con conseguente dolore e alterazione delle funzioni. (instabilità) La differenza vera e propria è la presenza di dolore nell’instabilità. 20. LESIONI MENISCALI E TRATTAMENTO Le lesioni meniscali avvengono per trauma indiretto ovvero ipetensione o iperflessione del ginocchio (intrarotazione menisco esterno, extrarotazione menisco interno). La lesione pu essere: verticale, radile o orizzontale. Il menisco interno è quello che si rompe di più (esterno più elastico). I sintomi sono di due tipi: MECCANICI dolore articolare (impossibile flessione ed estnsione); INFIAMMAZIONE dolore nel compartimento mediale e presenza di idrarto ovvero un versamento di liquidi sinoviale. (se è presente sangue si parla di emartro). Il test di Apley viene utilizzato per valutare lesioni meniscali e in base alla lesione si possono adottare due tipi di trattamenti: CONSERVATIVO ovvero per le lesioni stabilizzate verticali e di piccole dimensioni in zone periferiche. Ed è caratterizzata da esercizi isometrici per i quadricipiti e gli ischiocrurali; oppure CHIRURGICO per lesioni più gravi si provvede alla menisectomia parziale o completa perché il menisco non essendo vascolarizzato non si autorigenera. Nel caso di trattamento conservativ

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