Sensazioni e Percezioni: Aspetti di base PDF

Summary

Questo documento descrive il funzionamento dei sensi umani, approfondendo i processi di selezione e adattamento delle informazioni sensoriali. Si evidenzia come la percezione sia influenzata dall'analisi sensoriale e come i diversi sensi codificano le informazioni percepite per permetterne l'interpretazione nel cervello.

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La funzione primaria dei **sensi** è di agire come trasduttori biologici. Ciascun senso, infatti, trasforma un particolare tipo di energia fisica in potenziale d'azione nei neuroni. Le informazioni che arrivano al cervello dagli organi sensoriali creano le sensazioni che, rielaborate dal cervello,...

La funzione primaria dei **sensi** è di agire come trasduttori biologici. Ciascun senso, infatti, trasforma un particolare tipo di energia fisica in potenziale d'azione nei neuroni. Le informazioni che arrivano al cervello dagli organi sensoriali creano le sensazioni che, rielaborate dal cervello, si trasformano in percezioni. Quasi tutte le fasi di questo processo sono inconsce, mentre, di solito, siamo consapevoli solo del risultato: ciò che viene percepito. La ricerca psicofisica ha permesso di scoprire che la vista restringe il nostro campo percettivo. Come gli altri sensi, la vista agisce come un sistema di riduzione dei dati. Seleziona e analizza informazioni al fine di codificare e inviare al cervello solo i dati più importanti. **-SELEZIONE** *Come avviene la riduzione dei dati sensoriali?* Gran parte della selezione avviene perché i recettori sensoriali non traducono tutte le energie che incontrano. Per esempio, l'occhio traduce radiazioni elettromagnetiche mentre l'orecchio adduce onde sonore: dunque, molte tipologie di stimolo non producono sensazioni dirette perché non abbiamo i recettori sensoriali per tradurne l'energia. Un ulteriore selezione avviene perché i recettori traducono solo una parte dell'energia. Per esempio, gli occhi dell'ape possono tradurre e quindi vedere, parti dello spettro elettromagnetico invisibile agli umani. Quindi, affinché si crei una sensazione, l'energia deve superare un'intensità minima detta **soglia assoluta** del sistema sensoriale. ADATTAMENTO SENSORIALE Il flusso delle sensazioni verso il cervello subisce un ulteriore selezione. Ma perché? i recettori sensoriali rispondono meno agli stimoli che non cambiano, e questo è un processo chiamato **adattamento sensoriale**. Per esempio, i recettori olfattivi si adattano velocemente: se esposti a un odore costante, inviano meno impulsi nervosi al cervello finché non si avverte più l'odore. Lo stesso concetto vale per la pressione esercitata da un orologio da polso o da un paio di occhiali: nessuno vuole o ha bisogno di ricordare per 16 ore al giorno di indossare le scarpe! -ANALISI SENSORIALE -- -- -- -- La nostra esperienza è influenzata dall'analisi sensoriale. infatti, quando i sensi processano l'informazione dividono il mondo in caratteristiche percettive o stimoli di base. Ad esempio, il sistema visivo, ha una serie di detettori-rilevatori che si accordano con stimoli specifici come linee, forme, colori. Nella figura sottostante, per esempio, possiamo notare come l'occhio si concentri sulla singola linea verticale in mezzo a un quadro di linea oblique: questo effetto viene chiamato **Pop-out visuale** che si produce perché il sistema visivo è particolarmente sensibile a questo tipo di figure. Tuttavia, sebbene la sensibilità alle percezioni sia una caratteristica innata del nostro SN, essa è anche influenzata dall'esperienze della prima infanzia. Interessante in merito è l'esperimento condotto da due studiosi dell'Università di Cambridge che hanno allevato dei cuccioli di gatto in una stanza decorata con linee verticali sui muri. Un altro gruppo di cuccioli invece è stato allevato in una stanza con gli line orizzontali. Una volta tornati in ambienti normali i gatti cresciuti con le strisce verticali non vedevano le linee orizzontali e i gatti abituati a quelle orizzontali agivano come se le linee verticali fossero invisibili. -CODIFICA SENSORIALE Dopo aver selezionato l'informazione, i sistemi sensoriali devono *codificarla*. Con questo termine si intende la trasformazione di caratteristiche percettive in messaggi che vengono inviati al cervello. lo [studio delle soglie differenziali] si dedica a comprendere quanto deve cambiare uno stimolo (ossia aumentare o diminuire) prima che diventi apprezzabilmente diverso. Ad esempio, se venisse versato un granello di zucchero in più o in meno nel vostro caffè accorgereste? *Quale quantità aggiuntiva diventerebbe percepibile?* Per vedere questo processo prova a chiudere gli occhi ad esercitare una pressione sulle palpebre. Vediamo stelle scacchiera e lampi colorati: nello specifico sono detti FOSFENI o sensazioni visive causate dalla sollecitazione meccanica della retina. Esse si manifestano perché le cellule recettoriali dell'occhio sono sensibili sia alla luce che alla pressione. Nella produzione di questo effetto è rilevante anche la **localizzazione sensoriale del cervello**: con ciò si intende che il tipo di sensazione provata dipende dall'area del cervello che viene attivata dagli impulsi nervosi provenienti dai recettori sensoriali.   -LEGGE DI WEBER Webber, anatomico e fisiologo a Lipsia, aveva rilevato che se ad un soggetto venivano presentati due stimoli di intensità diversa, ma tale per cui la differenza tra i due stimoli fosse appena percettibile (mentre una differenza inferiore non sarebbe stata percepita), con l'aumentare dell'intensità degli stimoli aumentava anche la differenza appena percettibile tra i 2 stimoli, mentre rimane costante il rapporto tra i 2 stimoli. Es. un peso di 30 g può essere distinto da uno di 31 g, ma non da uno di 30,5. Un peso di 60 g, però, può essere distinto da uno di 62 g, anziché da uno di 61. La differenza è percepibile/passa quindi da 1 a 2 g, Ma il rapporto tra 30 e 31 è uguale a quello tra 60 e 62. ·      la capacità discriminativa tende a diventare sempre peggiore al crescere dell'intensità; ·      Proprietà generale dei sistemi sensoriali; ·      aspetto adattivo della percezione \- Legge di Fechner -- -- -- -- fu in grado di cogliere la possibilità di misurare oggettivamente le variabili mentali attraverso l'uso del lavoro di Webber. Fechner propose che **la relazione tra la percezione e le corrispondenti variabili fisiche** potesse essere descritta mediante funzioni in cui una delle dimensioni fosse espressa con l'unità di misura fisica appropriata, mentre l'altra fosse espressa in unità derivate dalle soglie differenziali. -- -- -- --     §  LE MODALITÀ SENSORIALI Per quanto riguarda la sensazione, sono importantissime le funzioni dei nostri cinque sensi. In particolare, bisogna prestare attenzione alle sensazioni somme estetiche. Per esempio, una ginnasta in volo mentre segue una routine sulle barre si affidano soltanto alla pista, ma anche ai sensi some estetici o somatosensoriali (percezione del corpo). Sarebbe molto difficile anche muoversi o solo stare in piedi senza il senso del tatto, del dolore, dell'equilibrio e tanti altri. della sensibilità somatosensoriale fanno parte: 1.     I sensi cutanei (tatto, temperatura, dolore) 2.     I sensi cinestetici (recettori a livello di muscoli articolazioni che rilevano la posizione, lo spostamento e la forza del corpo) 3.     I sensi vestibolari (recettori dell'orecchio interno deputati all'equilibrio, alla percezione di gravità e accelerazione).   Parliamo dei sensi cutanei (1). I recettori cutanei producono almeno cinque sensazioni diverse: \- Sfioramento \- Pressione -Dolore -Freddo -Caldo nel complesso la cute presenta circa 200.000 terminazioni nervose per la temperatura, 500.000 per il tocco e la pressione e 3 milioni per il dolore. \- LA NOCICEZIONE Anche i recettori del dolore hanno una diversa distribuzione: \- 230 recettori per centimetro quadrato dietro al ginocchio \- 180 sulla natica \- 60 sul polpastrello del pollice -40 sulla punta del naso. I recettori dolorifici si trovano anche negli organi interni e la loro stimolazione provoca **dolore viscerale**. Curiosamente il dolore viscerale viene spesso percepito sulla superficie corporea: questa esperienza viene detta [dolore riferito], è un esempio è l'infarto che provoca dolore alla spalla o al braccio sinistro. Il dolore a livello di cute, muscoli, articolazioni e tendini viene definito **dolore somatico**. Esso è acuto, bruciante, rapido e ben localizzato. Un dolore di questo tipo per quanto possa essere spiacevole, funge da sistema di allarme del corpo e ha un valore [adattivo]. Infatti, persone con insensibilità congenita al dolore vanno incontro a maggiori rischi di ustione o frattura ossea. Un secondo tipo di dolore somatico è trasmesso da [fibre nervose non mielinizzate di piccolo diametro]. In questo caso il dolore è di insorgenza lenta, continuo e diffuso: stiamo parlando del **dolore cronico**.   §  ADATTAMENTO SENSORIALE Tutti siamo circondati da sensazioni derivanti da immagini, suoni, odori, sapori e tatto. Tuttavia, diversi eventi sensoriali non raggiungono mai la coscienza a causa dell'adattamento sensoriale. Ad esempio, entrando in una casa in cui per cena si sta preparando pesce fritto, probabilmente sentiremo un intenso odore già sulla porta, eppure le persone che già si trovano in casa da un po' di tempo non percepiscono più quell'odore. Lo stesso vale per i fumatori. Ciò accade perché i recettori sensoriali rispondono sempre meno a stimoli che rimangono invariati, in un processo detto **adattamento sensoriale.** Come già detto in precedenza, l'adattamento dei recettori olfattivi è piuttosto rapido: la stessa cosa non vale per quelli visivi. Infatti, se si fissa un oggetto per parecchio tempo questo certamente non scompare. Ciò succede perché l'occhio compie migliaia di **micromovimenti** al minuto. Questi movimenti, sebbene siano troppo impercettibili, hanno la capacità di spostare le immagini da una cellula recettoriale a un'altra.

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