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LaudableGuqin

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Università di Bologna

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information technology law digital society

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lOMoARcPSD|11006768 Informatica giuridica Informatica giuridica (Università di Bologna) Scan to open on Studocu Studocu is not sponsored or endorsed by any college or university Downloaded by Sara Placidi (saraplacidi01@...

lOMoARcPSD|11006768 Informatica giuridica Informatica giuridica (Università di Bologna) Scan to open on Studocu Studocu is not sponsored or endorsed by any college or university Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 CAP.1 IL DIRITTO E LA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE 1.1 La società dell’informazione - profonda rivoluzione tecnologica, economica e sociale → passaggio dalla società industriale alle società dell’informazione - industrializzazione (impiego delle macchine nell’elaborazione della materia) → passaggio dalla società agricola a quella industriale - informatizzazione (impiego delle macchine nell’elaborazione delle informazioni) → formazione di un nuovo modello sociale, la società dell’informazione - società dell’informazione: calcolatori gestiscono la memorizzazione, organizzazione e ricerca dell’informazione,governano ogni tipo di macchina - nostro mondo si va trasformando in un’infosfera (Floridi 2013) popolata da entità computazionali, sempre più pervasive, autonome e intelligenti - informatica dà vita al cd. ciberspazio: mondo virtuale delle reti informatiche, la cui esistenza è il risultato dall’attività dei calcolatori collegati in rete - informatica sta conquistando lo spazio fisico (avvolgendo gli oggetti con interfacce digitali → es. lavatrici o TV) 1.1.1. Un nuovo paradigma socio-tecnologico - società dell’informazione caratterizzato dai seguenti aspetti: a. l’informazione è il materiale grezzo, la materia prima delle nuove tecnologie → operano su informazioni di input producendo quelle di output b. effetti delle nuove tecnologie sono pervasivi → incidono su ogni aspetto della vita individuale e sociale c. nuove tecnologie consentono e favoriscono l’interconnessione d. nuove tecnologie sono flessibili → permettono di riorganizzare continuamente i sistemi tecnologici e organizzativi e i loro collegamenti e. tendono alla convergenza → tendono ad uniformarsi in sistemi integrati - nella società dell’informazione la produttività dipende dalla tecnologia della generazione di conoscenza, dell’elaborazione dell’informazione e della comunicazione di simboli → produzione di informazione a mezzo di informazione - successo di una società è determinato dalla capacità di creare e utilizzare la conoscenza → scambio tra chi sviluppa la conoscenza e chi fornisce il lavoro necessario per attivare i processi produttivi basati su quella conoscenza - sviluppo delle tecnologie dell’informazione → presupposto e motore del fenomeno della globalizzazione - società della rete: nuova organizzazione sociale ed economica, in cui le attività produttive e culturali si articolano in forme che prescindono dalla distanza - inclusione delle persone nei rapporti sociali ed economici è determinata dalla possibilità di inserirsi nei diversi flussi di informazione, attingendo ai dati e alle elaborazioni su cui si basa il coordinamento degli attori implicati in certe attività - diversi ruoli rispetto all’informazione determinano nuovi rapporti di potere: a. networker: coloro che concorrono a determinare i contenuti e le direzioni dei flussi di informazione b. networked: coloro che accedono passivamente all’infrastruttura tecnologico- informativa, svolgendo la funzione che tale infrastruttura assegna a loro Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - digital divide (divario digitale) indica la contrapposizione tra chi utilizza le tecnologie dell’informazione (chi ha accesso alle apparecchiature e possiede conoscenze per utilizzarle) e chi non è in grado di farlo - capacità differenziale di incidere sui flussi di informazione dipende da altri fattori: ruoli sociali e istituzionali, competenze professionali, risorse economiche - riduzione del digital divide: contribuisce ad accrescere i livelli culturali, la mobilità sociale, la democraticità delle scelte, la capacità di essere soggetti attivi 1.1.2 Realtà e rappresentazione nella società dell’informazione - società dell’informazione realizza il detto di George Berkeley “esse est percipi” (esistere è essere percepito), che esprime la tesi dell’idealismo filosofico di questo pensatore - percezione che conta non è quella del singolo uomo, il percipi che intendiamo è la percezione da parte di sistemi informatizzati, percezione che consiste nel rappresentare ogni aspetto naturale e sociale come dati → come strutture informative suscettibili di elaborazione informatica - eventi umani producono le conseguenze sociali loro proprie (hanno effettività sociale) solo attraverso la loro rappresentazione informatica → eventi sociali vengono rappresentati in sistemi informatizzati e tale rappresentazione determina processi economici, amministrativi e politici che possono modificare la stessa realtà rappresentata nei sistemi informatizzati - la rappresentazione informatica, anche se di un evento inesistente, può bastare a produrre gli effetti, poiché i processi sociali non sono direttamente attivati dalla percezione di realtà fisiche: sono attivati, diretti, conformati dai dati informatici → es. capacità di spendere dipende dai dati registrati nei sistemi informatici della sua banca - nella società dell'informazione il rapporto tra eventi e loro rappresentazioni simboliche si pone in modo profondamente diverso per 2 ragioni concorrenti: 1. enorme crescita della quantità di informazioni disponibili → tale crescita è consentita dell'economicità del trattamento informatico dei dati (registrazione, conservazione, aggiornamento) rispetto al trattamento manuale - prima: gestione dell’informazione richiede la scrittura su carta, la conservazione in ampi spazi e la ricerca mediante la movimentazione fisica dei documenti - oggi: dati sono registrati su supporti informatici, sono conservati in spazi ridottissimi, sono estratti automaticamente → disco rigido del PC contiene decine di miliardi di caratteri (gigabyte), mentre riprodurre a stampa questi caratteri richiederebbe costi elevatissimi ma anche di conservazione, estrazione informazioni ed aggiornamento 2. possibilità di usare strumenti automatici per l’acquisizione delle informazioni, per loro registrazione, elaborazione e svolgimento di attività consequenziali - in passato: necessario intervento dell’uomo per codificare mediante scrittura i fatti sociali, per elaborare quei dati estraendone conoscenze utili - era informatica → compito di prelevare e aggiornare i dati, esternare le conoscenze utili e adottare determinazioni è delegato a strumenti automatici (es. operazioni su bancomat sono registrate e aggiornate in automatico) - sistemi informatici: Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 a. riducono i costi della raccolta e della memorizzazione delle informazioni b. facilitano l’impiego delle informazioni raccolte - procedure automatizzate non comportano la rinuncia all’intervento dell’uomo, che svolge compiti di supervisione, integrazione, controllo, decisione in rapporto ai sistemi informatici, operando quasi in simbiosi con essi - dalla rappresentazione informatizzata dei fatti individuali e sociali discendono alcune esigenze fondamentali che postulano una tutela giuridica → es. garantire la sicurezza, prevenire frodi informatiche o assicurare l'autenticità dei documenti informatici 1.1.3 Società dell’informazione e trasformazioni sociali - passaggio a società dell’informazione determina profondi cambiamenti sia: a. per individui: acquista nuove capacità grazie a strumenti informatici che potenziano le sue capacità naturali b. per società: tecnologie dell’informazione mediano e sostituiscono le interazioni personali: egli può comunicare con ogni altro individuo connesso alla rete e può partecipare alle comunità virtuali formatesi in essa → individuo tende a staccarsi dalle comunità locali di appartenenza - le tecnologie dell’informazione hanno un ruolo decisivo nella formazione della cd. nuova economia (new economy) → un aspetto importante è il commercio elettronico (e-commerce): che consiste in scambi commerciali mediante reti telematiche - L’informatizzazione riguarda non solo il commercio elettronico, ma anche: a. Decentramento produttivo e organizzativo: un’impresa può essere dislocata nelle varie parti del mondo b. Capacità di elaborare informazioni e di decidere c. Complessità dei comportamenti di mercato e delle scelte - le stesse soluzioni della tecnologia diventano parte del problema: gli strumenti informativi più avanzati faticano a seguire le tendenze dei mercati e anche le strutture più flessibili stentano ad adeguarsi tempestivamente - società dell’informazione → caratterizzata da continua trasformazione - nuove tecnologie si espandono a ogni settore delle attività pubbliche e private → l’informatizzazione riguarda sia il front office (interazioni con clienti e fornitori), sia il back office (attività produttive e gestionali interne) - Nella pubblica amministrazione, derivano nuovi fenomeni: 1. e-governance (direzione elettronica) 2. e-government (governo elettronico) 3. e-democracy (democrazia elettronica) 4. e-participation (partecipazione elettronica) - nella sfera pubblica le tecnologie dell’informazione permeano ogni attività e ogni interazione, modificano le funzioni pubbliche, anche quelle più consolidate 1.1.4 L’effetto di rete e l’economia dell’informazione - nell’economia dell’informazione si manifesta il cd. effetto di rete (network effect) - più una rete è ampia e intensamente usata, più quella rete acquista valore → maggiore diventa l’utilità che ciascuno può trarre dalla rete stessa - ciò vale per le reti usate nella comunicazione: quante più persone usano tale rete (come rete telefonica), più persone sono raggiungibili mediante questa Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - le reti crescono lentamente, ma superata la soglia critica, la crescita diventa accelerata → corollario dell’e昀昀etto di rete è la tendenza monopolistica: rete più estesa darà più vantaggi rispetto alle reti meno ampie e tutti tenderanno a passare a essa - l’effetto di rete non si applica solo alle reti di comunicazione ma anche alla rete che si instaura tra utenti e sviluppatori di software o certi prodotti : maggiore è l’ambito di una rete, più vantaggioso è farne parte → es. pc basato su sistema microsoft ha dominato mercato dagli anni 80’, quando il sistema si è di昀昀uso, gli sviluppatori hanno realizzato programmi ad esso destinato → questo tipo di sistema informatico ha occupato quasi completamente il mercato dei microcalcolatori - software microsoft word usato dalla maggioranza di utenti per scambiarsi documenti elettronici → se programma assume una di昀昀usione più ampia rispetto a prodotti concorrenti, esso tende a monopolizzare il mercato - esempi dell’effetto rete: sistemi operativi di iphone e android → quando sistema ha successo, sviluppatori creano applicazioni per quel sistema - utente di un telefono acquistando un tipo di prodotto si inserisce in un ecosistema → risulta di昀케cile entrare nel mercato con un nuovo prodotto per il quale non sia possibile un ecosistema adeguato (es. HP, proponeva diverso sistema per tablet) - effetto di rete è generalmente benefico MA può ostacolare la diffusione di migliori soluzioni tecnologiche, a vantaggio di chi realizza la rete più ampia - Legge di Metcalfe: l’utilità che ciascun utente può trarre da una rete è proporzionale al quadrato del numero degli utenti - implicazione dell’effetto di rete: produttore ha interesse ad anticipare il più possibile il rilascio dei nuovi prodotti: se un prodotto riesce ad acquisire un’ampia diffusione sul mercato prima dell’arrivo dei prodotti concorrenti, l’effetto di rete sarà a suo favore → ciò spiega perché vengano diffusi prodotti ancora prematuri, pieni di errori o imperfezioni - Nell’hardware e ancor più nel software si hanno: 1. per il produttore, costi fissi molto alti e costi marginali molto bassi 2. per realizzare prima copia di un prodotto bisogna sostenere costi alti → ma copia di ulteriori copie ha costi bassissimi 3. nel caso di software il costo della produzione di una copia ulteriore (duplicazione) si avvicina a zero - chi controlla parte più ampia del mercato può suddividere i propri costi su un’ampia base di utenti e può offrire il proprio prodotto a un prezzo più basso - passare da una all’altra soluzione informatica comporta costa elevati, e di conseguenza l’utente diventa prigioniero della tecnologia che ha adottato (lock in) - tecnologie proprietarie o piattaforme chiuse (cd. walled garden) creano dipendenza nei consumatori e difficoltà a cambiare provider Apple con l'ecosistema iOS: gli utenti sono vincolati attraverso app e servizi esclusivi Microsoft con il formato di file docx: la compatibilità spinge l'uso di Microsoft Office. Amazon con Kindle: i libri acquistati sono legati ai dispositivi Kindle. - Impatto sui consumatori: difficoltà nel cambiare piattaforma o servizio - Impatto sulla concorrenza: riduzione della diversità e ostacoli all'entrata per nuovi competitor Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 1.1.5 Tendenze monopolistiche nell’informatica - monopolio orizzontale: utenti tendono a convergere su poche soluzione tecnologiche (esempio: windows, iphone, google, ecc) - monopolio verticale: chi domina in un settore tende ad allargare il proprio dominio a settori connessi - realizzazione di software compatibili con un programma dato richiede la conoscenza di quest’ultimo → conoscenza che deve essere modificata per ogni modifica dello stesso, in seguito all’uscita di una nuova versione - monopolista che controlli il mercato attinente a un prodotto importante, può riservare a sé il mercato dei programmi compatibili o limitarlo selettivamente - tendenze monopolistiche possono pregiudicare l’interesse dei consumatori di prodotti informatici, ma anche la concorrenzialità dei mercati e lo sviluppo tecnologico → per contrastare ciò sono importanti le misure che assicurano l'interoperabilità dei software - importante favorire uso di dati aperti (conoscibili e usabili da tutti senza ostacoli) così gli utenti possono scambiarsi i dati - interoperabilità verticale: fondamentale la conoscibilità delle interfacce dei software (parti destinate a interagire con l’esterno), conoscenza che consente ai concorrenti di sviluppare prodotti compatibili - asimmetria nell’informazione: differenza tra conoscenze possedute da chi fornisce un prodotto e da chi lo utilizza → ciò può pregiudicare i consumatori ma può incidere sul corretto funzionamento dei mercati → può avere e昀昀etto perverso sul mercato - ulteriore implicazione dell'asimmetria informatica: selezione avversa, quando l’utente non è in grado di distinguere servizi buoni e servizi scadenti e i fornitori possono dotarsi di un indice di qualità non veritiero (es. eludendo controlli) → offrendo servizi scadenti tenderanno ad avere un’inferiore reputazione e avranno bisogno di certificazioni per rassicurare i potenziali clienti - meccanismi di autoregolazione (es. dichiarazione di seguire certe regole) in mancanza di controlli rigorosi e imparziali, possono produrre effetti perversi → trovare prodotti scadenti e prassi rischiose o illegali presso soggetti certificati - un fattore che spinge l’economia dell'informazione verso la diversificazione consiste nel limitato costo della distribuzione dei prodotti digitali: basta conservare una singola copia del prodotto, da cui trarre, le copie ulteriori da inviare agli acquirenti - accanto alle tendenze monopolistiche vi sono tendenze opposte: a. fenomeno della cd. coda lunga (long tail): riduzione dei costi di distribuzione, consente di offrire un’ampia scelta di prodotti (anche quelli per i quali la domanda è bassa) b. diminuito il costo del capitale fisico (macchine) rispetto al contributo umano: tutti o quasi tutti quelli che hanno le competenze richieste possono partecipare all’economia dell’informazione (allargamento del mercato, open source, produzione paritetica) → elevati costi dei macchinari dell’economia industriale limitivano l’attività produttiva; nell’economia dell’informazione gli strumenti di produzione sono accessibili a basso costo(es. per sviluppare un software basta un comune calcolatore) Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - l’eliminazione dei costi di distribuzione rende possibile anche la diffusione di prodotti non commerciali → es. Youtube che distribuisce migliaia di 昀椀lmati - accesso alle reti di informazione e la disponibilità di software per il lavoro collaborativo facilitano la collaborazione tra individui e organizzazioni - possibili nuovi modi di produzione commerciale: mediante la partecipazione decentrata di individui o piccole unità produttive - possibili attività produttive non-commerciali: individui partecipano sulla base di motivazioni diverse dalla ricerca del profitto 1.2 Il diritto nella società dell’informazione - mutamenti sociali inducono a nuovi usi delle tecnologie → si generano nuove esigenze, nuovi interessi e nuovi conflitti e si richiede una disciplina giuridica - diritto non si limita a reagire alle trasformazioni indotte dalle tecnologie informatiche, ma determina i modi dell’utilizzo di quelle tecnologie → diritto stesso diventa utilizzatore delle tecnologie informatiche e le adatta alle proprie esigenze - analogia e differenza tra rivoluzione industriale e rivoluzione informazionale: - analoghe per quanto attiene all’impatto sui temi del diritto → sviluppo tecnologico propone nuovi problemi alla disciplina giuridica e al giurista → problemi che non riguardano solo le forme della produzione, ma anche l’organizzazione sociale e politica, e la vita dei singoli - diverse per l’impatto sui modi in cui si svolge il lavoro del giurista: limitato l’impatto della rivoluzione industriale, profondo e pervasivo quello informazionale - con rivoluzione industriale nacquero nuovi settori del diritto: diritto del lavoro, diritto della previdenza sociale, diritto industriale; altri settori del diritto: come diritto commerciale furono modificati accogliendo forme giuridiche proprie della produzione industriale (es. società commerciali) - alcuni settori del diritto lontani dai processi produttivi furono mutati: diritto amministrativo o penale→ operando in contesto sociale indotto da industrializzazione - rivoluzione informazionale richiede nascita di nuovi settori del diritto (diritto della protezione dei dati) e la modifica di alcuni settori del diritto (diritto industriale) - differenze tra rivoluzione industriale e informazionale: la prima potè essere disciplinata con relativa autonomia da parte dei diversi ordinamenti statali; invece la risposta giuridica all’informatizzazione (fenomeno globale) non può provenire solo dall’ordinamento statale, ma le varie soluzioni giuridiche devono armonizzarsi e coordinarsi - rivoluzione informazionale (a differenza della rivoluzione industriale) incide profondamente sul lavoro del giurista: giurista acquista nuovi strumenti di lavoro ed opera in simbiosi con essi (svolgendo in nuovi modi il proprio lavoro) → da qui la seconda faccia dell’informatica giuridica: informatica del diritto si con昀椀gura come un giano bifronte: a. Informatica del diritto: come posso usare l’informatica nell’ambito del diritto b. Diritto dell’informatica: come posso modificare il diritto all’interno di una società informatica 1.2.1. L’informatica del diritto - informatica del diritto (informatica giuridica in senso stretto) ricopre i seguenti settori: Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 a. fonti di cognizione del diritto (documentazione giuridica informatica) → si realizzano fonti elettroniche di cognizione del diritto: la legislazione, la giurisprudenza e la dottrina sono trasferite in banche dati, i cui contenuti possono essere selezionati ed estratti automaticamente - oggi si producono raccolte informatiche estese a tutte le fonti del diritto, ripartite in archivi distribuiti su internet, ma accessibili in modo unitario - nuovi metodi per la ricerca delle informazioni giuridiche grazie a tecniche quali l’analisi del linguaggio naturale, costruzione di ontologie ecc.. - sulla base dei testi originali si producono automaticamente nuove forme testuali rispondenti alle esigenze del giurista (testi consolidati e annotati) b. sistemi informatici giuridici → modi nei quali le organizzazioni giuridiche possono avvalersi dell’informatica per la conservazione, l’estrazione, l’elaborazione, la condivisione, la circolazione delle azioni: si studiano le tecniche per garantire la sicurezza dell’informazione giuridica, la correttezza della sua elaborazione e la permanenza nel tempo - primi sistemi informativi giuridici si limitavano all’archiviazione dei documenti, alla tenuta di registri e all'effettuazione di calcoli monetari - oggi le informazioni sono disponibili non solo ai soggetti che operano all’interno delle organizzazioni cui afferiscono i sistemi stessi (amministrazioni pubbliche), ma anche ai soggetti esterni a esse c. redazione di documenti: ci sono software che agevolano la creazione di documenti giuridici (legislativi, giudiziari, processuali)→ si studiano tecniche per la formulazione di testi giuridici che siano più comprensibili ai destinatari d. prove informatiche → tecniche per gli accertamenti che riguardano oggetti informatici o sono effettuati mediante strumenti informatici (intercettazioni telematiche) → si studia l’uso di tecniche logiche, statistiche, matematiche e informatiche nella prospettazione e nella conferma di ipotesi probatorie e. apprendimento elettronico (e-learning) del diritto → l’uso di tecnologie informatiche nell’insegnamento del diritto f. modelli informatici del diritto → si traducono in modelli precisi, elaborabili automaticamente, le strutture della conoscenza giuridica e i metodi per la loro elaborazione (ragionamento sillogistico, analogico, teleologico) g. determinazioni giuridiche → si realizzano sistemi informatici che agevolano la qualificazione giuridica di casi concreti, applicando in modo interattivo o automatico conoscenze giuridiche h. deontologia ed epistemologia → condizioni a昀케nché le applicazioni giuridiche delle tecnologie dell’informazione rispettino e promuovano i valori giuridici - ambiti di applicazione: a. informatica legislativa: propone sistemi e metodi informatici intesi ad agevolare l’attività degli organi che producono nuove disposizioni normative, studia i sistemi informativi che gestiscono i procedimenti legislativi, e fornisce strumenti intesi a migliorare l’ideazione, la redazione e pubblicazione di disposizioni legislative e regolamentari Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 b. informatica giudiziaria → propone sistemi e metodi informatici intesi ad agevolare l’attività degli organi che decidono controversie su casi concreti → studia sistemi informativi che gestiscono processi civili, penali e amministrativi, e fornisce strumenti intesi ad agevolare interazioni tra gli attori del processo e gestire le informazioni attinenti ai processi c. informatica amministrativa → propone sistemi e metodi informatici intesi ad agevolare l’attività della PA→ studia le tecniche informatiche per la gestione delle procedure amministrative, l’archiviazione dei provvedimenti e della relativa documentazione, l’accesso ai dati pubblici d. informatica delle professione giuridiche → sviluppa sistemi e metodi informatici destinati alle diverse professioni giuridiche → strumenti per la gestione degli u昀케ci, la trattazione delle pratiche, la redazione degli atti - e-governance: uso delle tecnologie nella pianificazione, direzione e controllo delle diverse funzioni sociali, pubbliche e private - e-government: usi delle tecnologie dell’informatica negli apparati pubblici - l’informatica può svolgere diverse funzioni nelle attività e nella cultura del giurista, da cui possiamo evincere le MISSIONI che tale disciplina svolge negli studi giuridici: efficienza del lavoro → razionalizzazione delle attività → e昀케cacia assiologica → autocoscienza del giurista → perfezionamento metodologico - 1° funzione: accrescere l’efficienza del lavoro giuridico → è quella che ha avviato il giurista verso l’informatica, che offre al giurista strumenti per svolgere prima e meglio alcuni aspetti del proprio lavoro - 2° funzione: razionalizzazione delle attività giuridiche →pieno utilizzo delle potenzialità dell’informatica richiede la riorganizzazione delle attività giuridiche, e l’informatica offre metodi e strumenti per tale riorganizzazione - 3° funzione: l'efficacia assiologica → tecnologie informatiche possono contribuire ad altri fondamentali valori giuridici: certezza del diritto, controllo sull’attività dei decisori giuridici,partecipazione informata - 4° funzione: l’autocoscienza del giurista → quando l’impiego di tecnologie informatiche al servizio dei valori giuridici conduce il giurista ad interrogarsi sulla natura del diritto → la realizzazione di sistemi informatici capaci di aiutare l’uomo nello svolgimento delle attività giuridiche, richiede che il giurista trasferisca in tali sistemi le proprie conoscenze e le proprie forme di ragionament o - se risposta del sistema è diversa da quella che il giurista ritiene corretta: 2 spiegazioni dell’errore: 1. divergenza imputabile a un errore del sistema, che ha elaborato informazioni in modo scorretto, secondo procedimenti diversi da quelli seguiti dal giurista 2. divergenza imputabile a un errore del giurista:non è riuscito ad applicare al caso concreto i procedimenti cognitivi individuati e trasferiti nel sistema - non sempre la realizzazione di applicazioni informatiche è un momento di autocoscienza: in alcuni settori il modo migliore di svolgere un’attività mediante calcolatore può essere molto diverso dal modo in cui quell’attività può essere svolta Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 dall’uomo (es. tecniche dei motori di ricerca come Google basate su elaborazioni statistiche che l’uomo non potrebbe mai fare) - 5° funzione: perfezionamento metodologico → la conoscenza del giurista e le possibilità offerte dall’informatica, conduce a prospettare nuovi ed efficaci modi di elaborare le informazioni giuridiche, che includono anche la cooperazione tra uomo e macchina 1.2.2 Il diritto dell’informatica - missione del diritto dell’informatica: prevenire l’uso delle tecnologie informatiche contro i valori giuridici, risolvere i conflitti di interessi inerenti all’impiego di tecnologie informatiche e promuovere uso dell’informatica per realizzare diritti individuali ed esigenze sociali - si possono distinguere i seguenti profili: 1. proprietà intellettuale informatica → fruizione dei beni informatici immateriali (es. programmi per calcolatori) viene disciplinata in modo da conciliare gli interessi dei produttori e degli utilizzatori di tali beni, di favorire lo sviluppo dell’economia della conoscenza ma anche la diffusione del sapere → sono stati utilizzati istituti del diritto d’autore, la cui applicazione ai contenuti digitali è oggetto di specifici interventi legislativi, oltre che di discussioni giuridiche e politiche 2. tutela dei dati → esigenza di tutelare la libertà e dignità degli interessati, ma anche diritto a informazione e comunicazione, ha condotto a una nuova disciplina giuridica che risulta da numerosi interventi del Garante e dai codici di autoregolazione 3. documenti digitali → diritto ha stabilito le condizioni per la validità giuridica dei documenti digitali e delle firme elettroniche e ha dettato regole intese a prevenire abusi e a individuare responsabilità → disciplina che mira a favorire l’uso delle tecnologie atte ad assicurare l’autenticità e l’integrità dei messaggi elettronici, ai quali attribuisce pieno valore giuridico; inoltre disciplina l’uso di documenti e supporti informatici quali elementi di prova 4. presenza virtuale → il diritto ha cercato di disciplinare la presenza di individui e organizzazioni nel mondo virtuale della rete, al fine di conciliare le esigenze di libertà ed interconnessione con la tutela dell'identità personale 5. commercio elettronico → diritto disciplina la formazione e l’esecuzione di contratti telematici ma anche lo svolgimento di attività economiche- giuridiche tramite internet 6. governo elettronico → disciplina dell’impiego dell’informatica nelle strutture pubbliche e nei rapporti di queste con i cittadini è necessaria al fine di accrescere l’efficienza degli apparati pubblici, ma anche l’efficacia del loro operato e la trasparenza delle comunicazioni 7. reati informatici → diritto penale ha sanzionato i reati che riguardano beni informatici o sono commessi mediante strumenti informatici (es. pedofilia su internet) 8. informatica e costituzione → informatizzazione incide sull’esercizio dei diritti fondamentali: regolamentazione giuridica dei diritti tenga conto dei Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 rischi derivanti dall’informatica, ma anche dalle opportunità che essa offre per le libertà individuali e per l’efficienza delle istituzioni - informatica è entrata in tutti gli ambiti della vita sociale → nuove esigenze di tutela - innumerevoli questioni giuridiche a contenuto informatico, inerenti ai diversi settori del diritto → un elemento unificante in tutte le questioni giuridiche a contenuto informatico: loro studio presuppone la conoscenza dei metodi e delle tecnologie dell’informatica → tale conoscenza è la precondizione necessaria per poter interpretare correttamente le norme giuridiche - in alcuni settori, le questioni del diritto dell’informatica sono strettamente connesse con quelle dell’informatica del diritto: quando il diritto regola l’uso dell’informatica in certe attività giuridiche → es. processo telematico: diritto dell’informatica regola le soluzioni organizzative individuate dall’informatica 1.3 Breve storia dell’informatica del diritto 1.3.1 L’informatica del diritto: le prime proposte - padre fondatore potrebbe essere Leibniz, il quale nel XVII sec. Giurista, filosofo, logico, matematico (inventa il sistema binario), tecnologo (costruisce una calcolatrice), avanza l’idea del ragionamento quale tecnica calcolabile (mediante calcoli numerici), definiva le caratteristiche della logica delle modalità normative (lecito e illecito), si proponeva di sintetizzare i sistemi giuridici in una precisa assiomatizzazione che consentisse di calcolare tutte le conseguenze - Simak (anni 40’) scrittore di fantascienza che ipotizza un avvocato robot, che si fa carico della difesa di un avvocato umano → tema ripreso da Asimov, il quale immaginava che un avvocato, immobilizzato da un grave incidente crei un proprio doppio elettronico → questo prima lo a昀케anca e dopo lo sostituisce - Kelso (1946) immagina uso del calcolatore per elaborare dati giuridici - Frank (1949) propone di usare calcolatori per applicare in modo automatico regole giuridiche - Loevinger (1949) propone l’uso del termine giurimetria per indicare un nuovo modo di accostarsi al diritto, ispirato al metodo scientifico: aspetto essenziale è l’impiego di strumenti informatici per elaborare dati giuridici→ termine giurimetria indica non solo l’applicazione di metodi quantitativi al diritto ma un ambito più ampio di ricerche, connesse con l’impiego o possibilità di impiegare tecnologie informatiche - Baade (anni 60) estende la nozione di giurimetria → non solo applicazioni della logica al diritto, ma include la documentazione automatica e l’analisi quantitativa di comportamenti dei giudici 1.3.2 L’informatica del diritto: gli anni ‘50 - 1° digitalizzazione delle fonti del diritto nel 1956 presso il centro di diritto sanitario dell’università di Pittsburgh → realizzazione informatica-giuridica evidenzia 2 aspetti: a. imprevedibilità delle applicazioni delle tecnologie informatiche: inventiva degli utenti scopre nuovi usi di tali tecnologie, i quali si affiancano agli obiettivi originari di committenti e progettisti Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 b. integrazione: una volta che le informazioni sono digitalizzate è possibile utilizzarle per scopi molteplici, integrando diverse tecnologie e funzionalità - problema che legislatore deve risolvere attiene alla cd.correttezza politica, in particolare, evitare l’uso di espressioni offensive o umilianti: esigenza di sostituire in tutta la legislazione dello stato della Pennsylvania il termine (bambino ritardato)“retarded child” con “exceptional child” (bambino particolare) → calcolatore ha il compito di individuare i punti nei quali compariva il termine da sostituire - prima applicazione dell’informatica giuridica attiene al supporto della redazione di un nuovo testo legislativo → per evitare errori si decide di registrare la legislazione su supporto magnetico e di usare il calcolatore per la sostituzione automatica - una volta che i testi sono digitalizzati viene realizzato il primo strumento per la ricerca giuridica in testo integrale (full text): mentre gli indici tradizionali consentono di individuare nel testo le sole pagine che contengono i termini scelti dall’autore dell’indice, il calcolatore consente di ricercare dove compare qualsiasi parola testuale il ricercatore ritenga significativa → enorme invenzione - Viene creata ASPEN, prima società commerciale di informatica giuridica: realizza ricerche documentarie su ordinazione, stampa e fotocompone i testi giuridici (NB: non è ancora tecnicamente possibile la consultazione a distanza!) - fonti elettroniche sono utilizzate in modi diversi dagli attuali → dati sono registrati su nastri magnetici, il cui esame richiede tempi molto lunghi: impossibile utilizzo interattivo del sistema - anni 50’ non si può interagire a distanza con un sistema informatico → giurista deve richiedere, per lettera o per telefono l’effettuazione di una ricerca; i risultati della ricerca sono stampati e restituiti per posta 1.3.3 L’informatica del diritto: gli anni 60’ - anni ‘60: nascono prime riviste in materia di informatica giuridica → primi risultati si hanno nel campo delle fonti elettroniche del diritto, della documentazione giuridica automatica - negli USA entrarono in funzione i primi sistemi commerciali per la ricerca informatizzata dei testi giuridici → (privati) Westlaw e Lexis dominano il mercato - in Europa sono pubblici: ITALGIURE, presso l’ufficio massimario della Corte di Cassazione → alcuni magistrati di quell’u昀케cio hanno l’idea di ricorrere all’informatica per memorizzare e ricercare le massime della corte di cassazione, (numero elevato che rendeva impossibile gestione con strumenti manuali) → necessità che i giuristi contribuiscano alla realizzazione delle applicazioni informatico-giuridiche, quindi decidono di curare il progetto e ne seguono il successivo ampliamento e perfezionamento, così che il sistema risponda alle esigenze del giurista - si affiancano le banche dati del senato e della camera dei deputati → prende avvio l’ITTIG (istituto per la teoria e tecnica dell’informazione giuridica del consiglio nazionale delle ricerche) che ha coltivato studi e applicazioni nell’ambito dell’informatica del diritto - fine anni 60’ → Mario Losano e Vittorio Frosini pubblicano i primi volumi dedicati alla connessione tra informatica e diritto - fine anni 60’ e inizio anni 70’ → crisi dell’informazione giuridica ed elaborazione elettronica dei dati di Spiros Simitis: anni 60’ caratterizzati dallo sviluppo dello Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 stato sociale, che interviene prima di lasciare l’iniziativa dei privati (sicurezza e previdenza sociale, tutela del lavoro...) → per regolare tali ambiti si producono norme giuridiche in quantità e rapidità notevole, esse non sono più conoscibili mediante gli strumenti tradizionali (es. la distribuzione a stampa) → nell’era dello stato sociale, caratterizzato dalla proliferazione e dalla mutabilità della legislazione e dall’importanza della giurisprudenza e decisioni amministrative,solo l’informatica può garantire la conoscibilità del diritto: sistemi di documentazione giuridica elettronica che accolgono tutte le fonti del diritto - anni 70: realizzati sistemi centralizzati per la documentazione giuridica, che raccolgono leggi, regolamenti e sentenze dei tribunali supremi → innovazione tecnologica: possibilità di accedere alle banche dati a distanza, utilizzando prima collegamenti diretti e poi linee telefoniche (primo incontro informatica e telecomunicazioni) - nel nostro paese i collegamenti a distanza consentono di offrire l’accesso al sistema Italgiure non solo agli uffici della corte di cassazione, ma anche alle sedi giudiziarie decentrate, alle PA , agli avvocati e alle università - sistema Celex → contiene diritto comunitario ed è reso accessibile in tutta l’UE - anni 70’ create le prime banche dati della PA e prime esperienze sull’automazione degli u昀케ci giuridici→es. notaio realizza un software per automazione degli uffici notarili - nascita di “intelligenza artificiale e diritto” → due studiosi americani nel 1971 pubblicano il primo lavoro dedicato a questo tema, cui fanno seguito numerose ricerche sulla possibilità di rappresentare la conoscenza giuridica in modelli informatici e riprodurre aspetti del ragionamento e dell’attività giuridica→ da cui si traggono indicazioni per progettare sistemi informatici avanzati r1.3.4 L’informatica del diritto: gli anni ‘80 e ‘90 - anni ‘80 e ‘90 l’informatica giuridica passa dalle sperimentazioni pionieristiche alle realizzazioni operative→ passaggio facilitato da 2 grandi invenzioni: 1. personal computer (calcolatore a basso costo destinato all’uso individuale) 2. telematica (congiunzione tra informatica e telecomunicazioni) - PC si diffonde negli anni ‘80 in ogni ambito della vita sociale anche negli u昀케ci pubblici e studi legali → inizialmente utilizzato per 昀椀nalità non giuridiche; successivamente rappresenta la condizione per ulteriori sviluppi dell'informatica del diritto - diffusione PC facilita la distribuzione delle banche dati informatiche: può essere usato per accedere alle banche dati → grande importanza assumono gli strumenti telematici per comunicazione a distanza: modem che trasforma segnali informatici in onde che viaggiano sulle linee telefoniche, ogni cavo telefonico può essere usato per collegarsi a calcolatori remoti - sistema Italgiure distribuito non solo a tribunali ma anche uffici legali: basta unire al calcolatore dello studio un modem, avere un software per il collegamento a distanza, e attivare una connessione telefonica con la banca dati del centro elaborazione dati della corte di cassazione - crescita degli utenti → sviluppo delle banche dati giuridici Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - Italgiure si estende fino a coprire quasi tutte le fonti del diritto (leggi, sentenze, regolamenti, giurisprudenza UE..) → sistema che non memorizza integralmente le sentenze ma solo le massime (secondo il metodo seguito per decisioni della corte di cassazione, presso ufficio massimario) → soluzione imposta dalle limitazioni tecnologiche dell’epoca, ne ostacolò l’estensione alle decisioni di merito, per le quali non sono disponibili massime - anni 80’: si sviluppano numerosi software per la gestione degli studi legali e notarili, che combinano gestione archivi (cause, clienti), elaborazione di dati contabili (parcelle, imposte) e redazione documenti - crescono studi teorici sull’informatica giuridica → si sviluppano ricerche di IA applicata al diritto: 1987 ha luogo la prima conferenza sull’IA e diritto (ICAIL), appuntamento biennale che continua ancora oggi - anni 80’: inizia la didattica dell’informatica giuridica, mediante seminari e approfondimenti nei corsi in filosofia e teoria del diritto (bologna, milano, roma..) - informatica giuridica è coltivata in particolare presso il CIRSFID che avvia numerose attività di ricerca e progetti operativi nel campo dell’intelligenza artificiale applicata al diritto, della gestione delle fonti, dell’informatica legislativa, del diritto dell’informatica - inizio anni ‘90 si diffondono CD (compact disk - disco compatto), supporti ottici dotati di capacità di memorizzazione molto elevata a basso costo → possono essere utilizzati sui PC (grazie apposito lettore), senza collegamenti telematici - CD consente l’ingresso delle case editrici nel campo della documentazione giuridica automatica: opera già disponibili su supporto cartaceo possono essere trasferite su disco compatto, e riprodotte e distribuite a costi inferiori - fonti elettroniche del diritto si estendono → diventano accessibili in formato elettronico anche articoli di dottrina e sentenze in testo integrale - seconda metà degli anni 90’ → profonda rivoluzione nell’informatica giuridica determinata dall’avvento di internet e dalla ragnatela globale World Wide Web (WWW) → ciò ha un impatto sulla documentazione giuridica: fonti elettroniche del diritto possono trasferirsi sulla rete, e diventare accessibili a tutti - leggi, sentenze e articoli di dottrina vengono pubblicati su internet, che diventa la principale fonte di cognizione del diritto - rete viene utilizzata dagli operatori del diritto quale mezzo di comunicazione → alcuni realizzano propri siti informatici, attraverso i quali svolgere attività inerenti alle professioni legali → anche conciliazioni e transazioni iniziano a svolgersi su internet, mediante interazioni telematiche - studi notarili si dotano di propria rete telefonica e la utilizzano per trasferire informazioni ai registri immobiliari e alle imprese - enti pubblici utilizzano sempre più la rete non solo per presentare se stessi ma anche per dare informazioni ai cittadini, effettuare acquisti o fornire prestazioni 1.3.5 L’informatica del diritto: dopo il 2000 - fonti elettroniche del diritto: si rafforza la tendenza all’integrazione e al coordinamento delle risorse disponibili in rete → può avvenire grazie all’adozione di standard condivisi per l’individuazione e strutturazione di tali risorse Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - nuove modalità di elaborazione dei testi giuridici: rigidità del testo cartaceo viene superata dall’elaborazione informatica → es. ricostruzione automatica delle disposizioni giuridiche vigenti - tecnologie del web semantico (semantic web) → Tecniche per la ricerca e l'elaborazione dell'informazione giuridica sulla base del significato - importante innovazione: intera giurisprudenza di merito a disposizione degli operatori del diritto, superando i limiti dell’informazione giurisprudenziale mediante massime → risultato realizzato già presso alcuni u昀케ci giudiziari (trib. Bologna), ma deve essere ancora trasferito al livello nazionale - sistemi informativi giuridici avanzati: processo civile telematico → scambio bi-direzionale di documenti elettronici (citazioni, memorie) tra operatori del processo - passaggio da documenti cartacei a quelli elettronici: importanti trasformazioni delle attività processuali e riorganizzazione del processo: sostituzione dei fascicoli cartacei con quelli elettronici, accesso telematico ai registri e procedimenti giudiziali, possibilità di estrarre automaticamente informazioni dai documenti elettronici e usarle - firma digitale, documenti elettronici, e posta certificata diventano strumenti essenziali della PA e delle comunicazioni tra privati (con effetti giuridici) - prove informatiche sempre più importanti nel processo (computer forensics) - trattazione elettronica delle controversie → mediante camere di conciliazioni virtuali - prime realizzazioni informatiche basate sull'IA → sistemi basati sulla conoscenza giuridica o sull’apprendimento automatico → tali sistemi possono assistere l’uomo nella ricerca di informazioni, nell’applicazione di regole, nella preparazione di nuove normative, nell’effettuazione di scelte giuridiche - uso di registri distribuiti, cioè basi di dati replicate, condivise e sincronizzate, cui partecipano più soggetti - tecnologie della blockchain (catena di blocchi) consentono di realizzare registri digitali le cui voci sono raggruppate in blocchi concatenati, il cui contenuto non è modificabile, grazie all’impiego di tecniche crittografiche → in questo modo si sono create monete digitali e sistemi di certificazione - grazie alla tecnologia dei contratti intelligenti (smart contract) una blockchain può includere programmi software la cui attivazione, tramite inserimento di nuove informazioni nella blockchain, realizza quanto concordato tra le parti 1.4 Breve storia del diritto dell’informatica 1.4.1 Il diritto dell’informatica: gli anni ‘60 e ‘70 - diritto dell’informatica: tema di indagine giuridica all’inizio degli anni ‘60, quando il software diventa oggetto di specifici contratti di fornitura e di tutela giuridica, separandosi dall'hardware - stati uniti → dibattito su protezione giuridica del software, sia in base all’interpretazione del diritto vigente (de jure condito) sia in funzione di riforme legislative (de jure condendo) - si contrappongono tutela brevettuale e quella mediante diritto d’autore →quest’ultima è la soluzione che sembra prevalere: software è opera letteraria, protetta dal diritto d’autore (copyright) e si esclude che esso possa incorporare invenzioni brevettabili Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - anni ‘70 emerge la tutela dei dati personali o della persona rispetto ai rischi derivanti dall’elaborazione dei dati personali →1970 prima legge in materia adottata nel land tedesco dello Hesse, cui fece seguito la normativa francese, statunitense (limitata a discipline settoriali) e dei paesi scandinavi - Italia: la tutela dei dati è affrontata solo dalla dottrina, in particolare da Rodotà → mancano speci昀椀che disp. leg., anche se alcune anticipazioni si trovano nello statuto dei lavoratori l.300/1970 (es. divieto di controlli a distanza e indagini su opinioni) 1.4.2 Il diritto dell’informatica: anni ‘80 e ‘90 - anni 80’→ tendenza a proteggere software mediante diritto d’autore si consolida in vari paesi: in America con il Computer Copyright Act, adottato nel 1980 consacra a livello legislativo questa soluzione, già adottata dalla giurisprudenza → seguono legislazioni simili in paesi come Giappone, francia e germania - giurisprudenza si confronta con numero maggiore di controversie a oggetto informatico → ambito civilistico numerose sentenze che assimilano il software alle opere letterarie, applicando ad esso la tutela del diritto d’autore - in Italia l. 70/1989 è il primo testo dedicato al diritto dell’informazione “tutela delle topografie a semiconduttore” - 1991 - primo intervento per la tutela del software tramite diritto d’autore (d.lgs. 518/1991 che modifica la l. 633/1941): attuazione della direttiva 91/250/CEE - questo d.lgs: estende espressamente il diritto d’autore al software e rafforza tale tutela con previsioni specifiche → a ciò fanno seguito interventi in tema di diritto d’autore, che regolano l’accesso ai contenuti digitali e la loro distribuzione → segna l'inizio di un profondo cambiamento riguardo l’atteggiamento del legislatore nei confronti del fenomeno informatico → dall’indifferenza all’attivismo legislativo - dopo decreto 1991 gli interventi legislativi in questo campo si moltiplicano → si tratta perlopiù di interventi del legislatore europeo, in adempimento delle direttive - 1993: nasce l’AIPA (autorità per l’informatica nella PA) → autorità indipendente poi trasformata nel CNIPA (centro nazionale per l’informatica nelle PA) sotto il controllo dell’esecutivo, ed ora le funzioni del CNIPA sono state trasferite al DigitPA, un ente pubblico non economico al servizio del ministero per la PA e l’innovazione - 1993: creazione del diritto penale dell'informatica: l. 547/1993 induce nel cod. pen. alcune fattispecie connesse all’informatica (es. accesso abusivo a sistemi informatici) - 1996: italia si dota di una disciplina sulla tutela dei dati personale (l. 675/1996) - 1997: disciplina sull’impiego della firma digitale (dpr 513/1997) - 1999: tutela delle banche dati con d.lgs. 169/1999 - 1999: d.lgs. 318/1999: protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza → esso segna l’inizio degli interventi legislative nel campo del diritto di Internet 1.4.3 Il diritto dell’informatica: dopo il 2000 - accelerazione degli interventi legislativi nel diritto dell’informatica → si sviluppa in duplice direzione: Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 a. verso l’alto: emanazione di normative che riorganizzano organicamente certi ambiti Decreto legislativo sul commercio elettronico Codice per la protezione dei dati personali Codice dell’amministrazione digitale Regolamento generale per la protezione dei dati (GDPR) b. verso il basso: emanazione di disposizioni regolamentari, di provvedimenti di autorità indipendenti e di altre fonti normative (es.codici di autoregolamentazione) - centralità del diritto dell’informatica investe tutte le attività professionali, economiche e amministrative, e sono coinvolte nel processo dell’informatizzazione e interessate dai corrispondenti profili giuridici - diritto dell’informatica ha una dimensione transnazionale e globale → informatizzazione è un fenomeno globale ed è motore della globalizzazione → frequenti casi giuridici che coinvolgono soggetti di diversa nazionalità - quasi tutti gli interventi legislative nel diritto dell’informatica nascono dalle iniziative del legislatore comunitario → inizialmente interviene con la direttiva (disposizione che vincola gli stati membri sui risultati da realizzare, ma lascia spazio di azione sui mezzi da adottare) → disciplina differenziate nei diversi stati - oggi crescente uso del regolamento (norme europee direttamente applicabili in tutti i paesi dell’UE) → es. regolamento eIDAS (identificazione, autenticazione e firma elettronica) e del regolamento generale sulla protezione dei dati - dimensione transnazionale delle ICT - diritto dell’informatica e del digitale diventa un vero e proprio diritto comune europeo 1.5 Profili tecnologici dell’informatica giuridica - obiezione preliminare: giurista non ha bisogno di conoscere i principi dell'informatica anche se usa l’informatica nella propria attività e si occupi di problemi che nascono dall’uso dell’informatica → secondo questa obiezione sarebbe possibile impiegare le tecnologie dell’informazione e affrontare i problemi sociali e giuridici che ne discendono, anche senza conoscere i principi dell’informatica → sistemi informatici si potrebbero considerare come scatole nere, che in risposta a certi input forniscono certi output - obiezione si fonda sulla disponibilità dei sistemi informatici sempre più facili da impiegare: a. prima chi utilizzava un calcolatore doveva interagire direttamente con la macchina, programmandola in modo che svolgesse le funzioni cui avesse bisogno b. oggi tra calcolatore e utente si sovrappongono software sempre più evoluti → utente non interagisce direttamente con la macchina, ma con complessi programmi informatici, per realizzare determinate funzioni → per usare questi programmi non è necessario conoscere il contenuto, ma basta padroneggiare l’interfaccia-utente (modo nel quale l'interfaccia si presenta all’utente) - per usare tecnologie informatiche non sono necessarie competenze tecnologiche approfondite, basta acquisire hardware e software adeguati e farli funzionare → impadronirsi dei principi dell’informatica, al fine di utilizzare i calcolatori in ambito giuridico, parrebbe futile Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - conoscenza dei principi dell’informatica non è necessaria per affrontare i problemi del diritto dell’informatica - tecnologie informatiche non solo limitate a una specifica funzione né sono destinate a operare entro un determinato ambito sociale → esse sono tecnologie caratterizzanti la forma sociale nella quale ci troviamo a vivere → conoscenza dei metodi e delle tecniche dell’informatica rappresenta il prerequisito per comprendere il funzionamento della società dell’informazione - solo tale conoscenza ci consente di capire quali sono le possibilità che ineriscono alla società dell’informazione sia negative (rischi) che positive (opportunità) - tecnologie dell’informatica concorrono a determinare la normatività della società dell’informazione, il suo dover essere - tecnologie informatiche concorrono a determinare l’interpretazione delle norme vigenti e a stabilire ciò che è lecito, doveroso o vietato in base al diritto vigente → nessuno è tenuto all’impossibile, il contenuto delle norme deve riguardare comportamenti logicamente possibili che consentano di realizzare valori giuridici - tecnologie informatiche concorrono a determinare i possibili progressi giuridici: nuove norme devono prescrivere comportamenti tecnologicamente possibili e scegliere quelli che meglio realizzino i valori politico-giuridici perseguiti - sfera del tecnologicamente possibile racchiude sia ciò che la nostra società è (strutture esistenti e comportamenti correnti) sia ciò che essa può diventare (rischi e opportunità) → normativa de jure condito e de jure condendo riguardano comportamenti e fenomeni all’interno di tale sfera - può sembrare modello astratto ma ci sono esemplificazioni concrete → es. trattamento delle informazioni trasmesse su internet: sia comportamenti prescritti che vietati sono tecnologicamente abilitati → resi possibili dalle tecnologie disponibili - non esistono tecnologie automatiche in grado di individuare con precisione informazioni illegali e flusso dei contenuti prodotti è così rapido da rendere impossibile il controllo umano - per valutare casi in cui uso delle tecnologie informatica incida su diritti costituzionali il giurista deve far riferimento alle tecnologie disponibili, per valutare, secondo il principio di proporzionalità, se altre tecnologie offrano soluzioni meno lesive rispetto a quelle adottate - compito di individuare le tecnologie che contribuiscono alla protezione dei diritti non è limitato al legislatore: chiunque progetti o impieghi tecnologie dell’informazione dovrebbe tenere in considerazione i valori giuridici, adottando soluzioni tecnologiche e organizzative che promuovano quei valori → esigenza espressamente affermata nel regolamento generale sulla protezione dei dati, che all’art. 25 regola la protezione dei dati by design (fin dalla progettazione) e by default (per impostazione predefinita) - esso stabilisce che chi effettua il trattamento dati personali deve adottare misure tecniche e organizzative adeguate, garantendo il rispetto dei principi della protezione dei dati e i diritti degli interessati; deve limitare il trattamento ai dati necessari all’elaborazione e impedire generale accessibilità dei dati CAP. 2 - Il calcolatore - artefice dell’informatizzazione: calcolatore digitale (computer o elaboratore), macchina dedicata all’elaborazione automatica delle informazioni digitali Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - essenziali per la nostra società e fanno parte della nostra quotidianità → hanno capacità straordinarie: a. compiono operazioni matematiche ad altissima velocità b. registrano enormi quantità di informazioni in spazi ridottissimi e ritrovano i dati richiesti con un'incredibile rapidità c. trasmettono informazioni a grandi distanze e con enorme velocità d. governano dispositivi meccanici che compiono operazioni di precisione (robot) e. eseguono programmi che svolgono compiti molteplici - calcolatori di昀昀usi in tutte attività produttive → offrono prestazioni elevate a costi bassi - nella società dell’informazione uno sciopero informatico generale equivarrebbe ad una paralisi totale 2.1 Macchine e algoritmi per elaborare l’informazione - funzionamento del calcolatore è dovuto alla combinazione di 2 componenti: a. hardware: insieme dei dispositivi materiali (meccanici, elettronici, ottici) che elaborano l’informazione b. software: insieme dei programmi informatici che governano il funzionamento del calcolatore - Possiamo trovare le radici dell'informatica in due linee di ricerca convergenti: 1. tentativo di realizzare macchine capaci di elaborare informazioni 2. tentativo di definire procedimenti precisi, univoci, cioè algoritmi, per elaborare informazioni 2.1.1 I precursori - abaco (pallottoliere) risale a 7000 anni fa - Euclide (matematico greco vissuto tra IV e III sec. a.C ad Alessandria d’egitto) inventò un famoso algoritmo per il calcolo del massimo comune denominatore - nome algoritmo deriva dal matematico persiano Mohammed al-Khwarizmi (IX sec), i cui scritti introducono i decimali e l’algebra→ egli indicò le regole precise che usiamo per aggiungere, sottrarre, moltiplicare, dividere i numeri decimali → procedure che ci sembrano ovvie ma che rappresentarono un enorme progresso - Blaise Pascal costruì nel XVII sec. la Pascalina → macchina per compiere addizioni e sottrazioni - Leibniz → perfeziona pascalina aggiungendo moltiplicazioni - sia pascalina che apparecchio di Leibniz erano calcolatrici automatiche, ma meccaniche (NON elettroniche): funzionavano mediante ingranaggi e ruote dentate, non mediante passaggio di elettroni - potevano eseguire solo una delle operazioni alla volta → non erano programmabili e non potevano eseguire un’intera combinazione di tali operazioni - Leibniz fu il primo a concepire l'idea dei numeri binari e delle relative operazioni → attribuisce alla possibilità di rappresentare tutti i numeri con due sole cifre, lo zero e l’uno, una profonda rilevanza analogica, sia per l’ontologia che per la teologia: a. numerazione binaria indicava come la diversità delle cose fosse riducibile ad una sottostante struttura condivisa Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 b. indicava come l’unico dio delle religioni monoteiste potesse aver creato il mondo dal nulla → Leibniz pensa che matematica binaria può convertire i cinesi al monoteismo e ne suggerì l’impiego ai missionari gesuiti in cina - Leibniz progettò il medaglione → iniziativa pubblicitaria per di昀昀ondere questa concezione matematico-ontologico-teologica - al centro compaiono i numeri binari affiancati da quelli decimali corrispondenti , ai lati le operazioni con i numeri binari, in cima la scritta Omnibus ex nihilo ducendis sufficit unum (per trarre tutte le cose dal nulla, basta l’uno) e sotto imago creationis (immagine della creazione) 2.1.2 Macchine programmabili - origini della programmabilità → inizio dell’ottocento, un artigiano francese, Joseph Marie Jacquard inventò un telaio, che era in grado di tessere da solo (automaticamente) diversi tipi di trame → si inserivano nel telaio speciali carte perforate: posizione dei fori determinava la scelta dei 昀椀li e le altre attività della macchina - si sarebbe ispirato al telaio di Jacquard il matematico inglese Babbage, il quale dopo aver progettato una macchina per calcolare i logaritmi concepì il motore analitico → macchina dotata di una competenza generale, capace di eseguire qualsiasi calcolo - peculiarità del motore analitico era la programmabilità: oltre a compiere operazioni aritmetiche di base, era in grado di eseguire qualsiasi combinazione di operazioni - combinazione delle operazioni da eseguire (programma) si specificava mediante istruzioni riportate su schede perforate → queste venivano registrate nella memoria interna al motore analitico, che avrebbe proceduto alla loro esecuzione, restituendone il risultato - nel motore analitico l’organo di calcolo (che effettuava operazioni aritmetiche) e di memoria (che registrava dati e istruzioni) erano affiancati da quello di controllo (che stabiliva la prossima istruzione da eseguire) - anticipava la struttura del moderno calcolatore che, come motore analitico, può suddividersi nelle seguenti componenti: - Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - Babbage non riuscì a superare i problemi tecnici connessi alla costruzione del suo motore (sistema di ruote dentate, leve e ingranaggi) e il suo motore analitico rimase un progetto - Lady Augusta Ada Lovelanca, figlia di Lord Byron fu a昀昀ascinata dalla macchina di Babbage e scrisse per essa alcuni programmi → prima programmatrice della storia - ella immaginò che il motore analitico potesse giocare a scacchi e comporre musica (anticipando le ricerche di IA) - antenati del moderno calcolatore → macchina calcolatrice meccanica e basata su schede perforate, costruita dall’ingegnere americano Hollerith e utilizzata per i calcoli attinenti al censimento americano del 1890 2.1.3 Dalle teorie degli algoritmi alle macchine universali - anni ‘30 si ottennero alcuni risultati fondamentali nel campo della teoria degli algoritmi, da parte di logici e matematici, come Alan Turing, Godel e Alonzo Church - tesi di Church/Turing: qualsiasi problema algoritmico (problema per il quale esiste una precisa procedura di soluzione) può essere risolto utilizzando macchine semplici, capaci di svolgere poche operazioni elementari - possibilità di realizzare macchine universali → capaci di elaborare qualsiasi algoritmo: tali macchine eseguono una procedura esattamente definita, ma tale procedura è astratta(non è 昀椀nalizzata ad un risultato particolare) → consiste nell’eseguire qualsiasi programma sia fornito alla macchina, applicando a dati di input per tale programma - moderni calcolatori corrispondono al concetto di macchina universale → per loro capacità di accogliere non solo dati, ma anche programmi: possono eseguire qualsiasi programma consistente in operazioni su numeri binari e confronti tra tali numeri, applicandolo a qualsiasi combinazione di dati - si determinò l’equivalenza di tutte le macchine universali: ogni macchina universale (opportunamente programmata) è in grado di eseguire qualsiasi algoritmo → ogni macchina universale, una volta programmata secondo l’algoritmo che descrive il funzionamento di una diversa macchina universale è in grado di elaborare anche i programmi scritti per quest’ultima(ogni macchina universale è in grado di emulare qualsiasi altra macchina universale) - Turing → circoscrive l'ambito dei problemi che ammettono una soluzione algoritmica: non è vero che un calcolatore opportunamente calcolato può fare qualsiasi cosa → vi sono problemi che non sono decidibili, che non sono computabili 2.1.4 I primi calcolatori - primi calcolatori moderni ed elettronici furono inventati durante la seconda guerra mondiale contemporaneamente ma indipendentemente nei paesi belligeranti - Inghilterra: gruppo di matematici e ingegneri guidati da Turing, realizzò nel 1941 Colossus → calcolatore elettronico ma non programmabile: fu impiegato per decifrare i codici sviluppati dalla cifratrice Lorenz SZ 40-42 tedesca usata per proteggere la corrispondenza fra Adolf Hitler e i suoi capi di stato maggiore - Germania: Zuse tra fine del ‘30 e inizio del ‘40 realiza Z-3→ primo calcolatore programmabile basato sul sistema binario: impiegato nella progettazione di aeroplani Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - Stati Uniti: tra 1941 e 1945 presso l’università di Pennsylvania fu realizzato il calcolatore ENAC, elettronico e universale, ma ancora basato sul sistema decimale: usato per calcolare traiettorie di proiettili 2.1.5 La macchina di von Neumann - inizio anni ‘50: salto tecnologico che consente di passare ai primi calcolatori moderni → si tratta della registrazione del programma stesso nella memoria del calcolatore: ciò consentiva di accedere con rapidità alle singole istruzioni da eseguire e di compiere salti condizionati: in base ai risultati già ottenuti potevano essere eseguite o saltate certe istruzioni del programma - memorizzazione interna del programma caratterizzava la macchina di von Neumann → architettura adottata nei moderni calcolatori, de昀椀nita negli anni ‘40 da un gruppo di lavoro cui partecipava il matematico statunitense John Von Neumann - unità di controllo (CU) e unità di calcolo (ALU) costituiscono l’unità centrale di elaborazione (CPU) detta anche processore → stretta cooperazione: la prima identifica l’istruzione da eseguire e i relativi dati, la seconda la esegue - - La memoria centrale (detta anche memoria principale) contiene dati ed istruzioni - L'esecuzione delle istruzioni è sequenziale - dati e istruzioni vengono prelevati dalla memoria centrale, nella quale vengono trasferiti i risultati delle elaborazioni - memoria centrale: è un dispositivo di memorizzazione ad alta velocità di lettura e scrittura, tipicamente volatile (si cancella quando calcolatore si spegne) → deve essere distinta dalla memorie di massa (dette anche secondarie, esterne o periferiche) costituite da dispositivi (dischi magnetici o ottici) capaci di contenere grandi quantità di informazioni - affinché le informazioni contenute nelle memorie di massa (sia dati che programmi) possano essere elaborate dall’unità centrale di elaborazione, esse devono essere trasferite nella memoria centrale, la sola direttamente accessibile dall’unità centrale - l’esecuzione di un software residente sul disco di un computer ne comporta la duplicazione: il software deve essere copiato nella memoria centrale - modello di Von Neumann è caratterizzato: 1. dalla memorizzazione del programma 2. dalla natura sequenziale delle elaborazioni: istruzioni eseguite una alla volta: dopo ogni istruzione si passa alla successiva - architettura di Von Neumann fu adottata nel calcolatore EDVAC (1952) alla cui realizzazione contribuì lo stesso Von Neumann → diventa standard di ispirazione Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 2.1.6 La legge di Moore - unità centrale di elaborazione di un calcolatore è costituita da una complessa combinazione di interruttori, azionati dal calcolatore stesso, che cambiano posizione nel corso dell’elaborazione, lasciando passare la corrente o interrompendo il flusso - per realizzare e connettere tali interruttori utilizzate tecnologie sempre più avanzate → consentono di ridurre le dimensioni del calcolatore e aumentare la potenza - esperimenti degli anni ‘30 si usavano i relay: apparecchiature elettromeccaniche che, sotto l’effetto della corrente, muovono una lingua metallica attivando un contatto (usati ancora oggi utilizzati in alcuni dispositivi come campanelli elettrici) - nei primi calcolatori elettronici → relay furono sostituiti da valvole termoioniche (tubi a vuoto contenenti un elettrodo) - si passò ai transistor: dispositivi formati da materiale semiconduttore (lasciano passare la corrente se magnetizzati in un certo modo ) → migliaia di transistor sono stati combinati in circuiti elettrici miniaturizzati, i circuiti integrati, inseriti in un chip (frammento) di silicio - in un unico circuito integrato possono essere riunite, a costi molto minori, funzioni in precedenza svolte da molte componenti elettroniche distinte - invenzione anni ‘70: microprocessore → circuito integrato che comprende l’intera unità centrale di elaborazione, realizzato in un unico chip → alla realizzazione partecipano numerosi scienziati, tra cui Faggin → egli diresse il gruppo di lavoro e sviluppò il primo processore di impiego generale (general purpose) - - anni seguenti: rapida crescita sia nel numero di transistor inclusi in un microprocessore (integrazione del processore), sia nella velocità dei processori stessi → ciò consente realizzazione di microcalcolatori (unità centrale è costituita da un unico microprocessore) sempre più potenti e meno costosi - microcalcolatori si diffondono diventando calcolatori personali (PC) → uso individuale:essi hanno consentito l’ingresso dell’informatica in tutti gli ambiti della vita individuale e sociale e nelle attività giuridiche (tribunali, studi legali …) - microprocessore per la sua estrema miniaturizzazione ha potuto introdursi in vari macchinari e dispositivi tecnologici (auto, lavatrici, telefoni..) - con tecnologie biomediche microprocessore sta entrando nel corpo umano → governa dispositivi che rilasciano medicalmente o rilevano lo stato di salute, ma può anche operare con sistema nervoso: sostituendo organi difettosi o integrando le funzionalità (es. difetti all’udito) - Legge di Moore: formulata nel 1964 da Gordon E. Moore, co-fondatore d’Intel impresa che domina mercato dei microprocessori: la potenza dei calcolatori raddoppia circa ogni 2 anni → tale legge delinea una crescita rapidissima → calcolatori di oggi sono 1000 volte più potenti di quelli di 20 anni fa - tale crescita dovrà scontrarsi con i limiti fisici della miniaturizzazione (si raggiungeranno dimensioni talmente piccole da rende impossibile realizzazione o funzionamento del circuito) Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - possibilità di una crescita ulteriore sia consentita da altre tecnologie, come quelle ottiche (sostituiscono la luce agli elettrodi) e quantistiche (che sfruttano certi effetti atomici o subatomici) - seconda legge di Moore : empirica, si basa su un’osservazione → costo dello sviluppo di un circuito integrato raddoppia a ogni nuova generazione di microprocessori → spiega perché poche aziende sono capaci di progettare nuovi microprocessori per microcalcolatori: questo comporta una situazione di monopolio: diminuiscono i produttori → intel copre 90% del mercato - sviluppo delle prestazioni dei microcalcolatori ha determinato una profonda trasformazione nell’hardware e nell’industria informatica → microcalcolatori hanno sostituito i calcolatori di maggiori dimensioni in molte delle funzioni a昀케date a questi - downsizing (ridimensionamento) → passaggio delle applicazioni informatiche dai grandi calcolatori a calcolatori di minori dimensioni→produttori di hardware a昀케ancati e sostituiti da nuove imprese, capaci di produrre microcalcolatori con e昀케cienza 2.1.7 Il personal computer - invenzione microprocessore ha consentito nascita del PC: microcalcolatore destinato all’uso da parte del singolo individuo, nella sua attività professionale o domestica - PC IBM 1981 primo microcalcolatore ad avere ampia diffusione - aperti nuovi spazi alla diffusione dell’informatica: non solo l’e昀昀ettuazione di complessi calcoli numerici, o la gestione dei dati concernenti grandi organizzazioni, ma anche le attività professionali → per rispondere a tali esigenze i computer diventano più potenti e flessibili e si presentano in forme nuove: ai classici calcolatori da tavolo (desktop), si affiancano i notebook e laptop, palmari (hand heals) e calcolatori indossabili (wearable) - calcolatore arricchito di numerosi dispositivi ausiliari come: a. dispositivi di input o output, per inviare informazione all’utente o per ricevere dallo stesso (tastiera, stampante, scanner) b. dispositivi di memorizzazione secondari, detti memorie di massa, per registrare e conservare dati e programmi (dischi rigidi,lettore CD/DVD) - smartphone integrano le funzioni di un palmare e di un telefono cellulare - notebook integrazione tra calcolatore e telecomunicazioni → utili per collegamento a internet e posta elettronica - integrazione tra telecomunicazione e computer caratterizza i tablet → calcolatori di forma piatta, destinati a visualizzazione dei testi e contenuti multimediali e internet 2.1.8 Dall’informatica individuale alle reti di calcolatori - PC dava avvio all’era anarchica dell’informatica individuale, caratterizzata dall’interazione esclusiva tra singolo e suo calcolatore personale - prima dei PC si poteva accedere a risorse informatiche solo collegandosi a grandi elaboratori (cd. mainframe), condivisi da più utenti e gestiti da un centro di calcolo → esigenza di inserirsi in una struttura organizzativa e di sottoporsi alle sue Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 regole: possibilità di accedere a risorse condivise e di comunicare con altri utenti del centro di calcolo - grazie al PC → ogni individuo dispone in propria autonomia delle proprie risorse informatiche, sviluppa la propria creatività senza incontrare limiti della volontà altrui → ciò comportava la trasformazione di ogni utente in una monade isolata - anni successivi: isolamento superato → microcalcolatore dotato di dispositivi di comunicazione, per potersi collegare ad altri calcolatori e dispositivi remoti (modem, schede di rete), per inserirsi in rete informatiche più ampie - ciascun calcolatore ha conservato la propria capacità di elaborazione autonoma,e ciascun utente ne ha mantenuto il controllo → è possibile interconnettere i singoli calcolatori e comunicare e condividere risorse (dati, programmi) → così si sono realizzate sia le esigenze di integrazione e collegamento sia quelle di autonomia - interazione uomo-macchina si è affiancata l’interazione uomo-macchina-uomo: cioè interazione tra esseri umani mediata dalla macchina - alla tesi dell’informatica centralizzata si era opposta l'antitesi dell'informatica individuale → superate nelle sintesi delle reti di microelaboratori (uso individuale del PC e condivisione grazie a reti informatiche) 2.1.9 Dal modello client-server ai servizi di rete - sviluppo reti informatiche favorito dalla crescita accelerata delle prestazioni dei microcalcolatori e dei dispositivi a essi collegati, che ha consentito di impiegare microcalcolatori anche per fornire servizi di rete: es. accesso ad archivi di dati - si sono diffusi microcalcolatori destinati a fornire servizi di rete (i server) → pc diventa un cliente (client) che si rivolge a un servitore (server) quando necessita di tali servizi - calcolatori con ruolo di server offrono prestazioni più elevate riguardo alla potenza di calcolo, capacità di memoria e alla sicurezza - grazie al collegamento dei diversi calcolatori in reti, il singolo utente, dal proprio calcolatore può accedere a risorse disponibili presso altri calcolatori (server che forniscono programmi) o interagire con altri utenti (es. con posta elettronica) - ogni processo di computazione che l’utente attiva dovrà essere svolto da uno o più calcolatori determinati, ma l'utente non si occupa di ciò: rete informatica è ambiente virtuale, in cui software mettono a disposizione diverse funzioni e servizi - al rapporto uomo-macchina → si sostituisce il rapporto uomo-servizi di rete, e le macchine (hardware) appaiono come l’ambiente che offre l’energia vitale e il nutrimento alle diverse applicazioni informatiche disponibili 2.1.10 Il modello peer-to peer - antitesi del modello client-server → reti peer to peer abbreviato in p2p - nelle reti peer-to-peer viene meno la distinzione tra server (fornitore di servizi) e client (utilizzatore di servizi) → ogni nodo (calcolatore) della rete svolge entrambe le funzioni: mette a disposizione degli altri una porzione delle proprie risorse e utilizza le risorse analogamente messe a disposizione dagli altri nodi - modello che ha diverse applicazioni: dalla condivisione della potenza di calcolo alla condivisione delle connessioni internet - le più importanti realizzazioni si trovano nella condivisione di file (file sharing) : i nodi di una rete peer-to-peer condividono i file residenti nelle proprie memorie Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - ciascun nodo svolge una duplice funzione: 1. opera come file-server quando altri nodi accedono al file stesso 2. opera come file-client quando esso accede ai file residenti su altri nodi - questo modello ha trovato specificazione in diverse architetture software, spesso combinandosi con elementi del modello client-server - sistema Napster (finalizzato a condivisione documenti, di tracce musicali), i file da condividere risiedono nei calcolatori dei singoli utenti, mentre in un server centrale è registrato l’indice che specifica gli indirizzi di rete (nodi) presso i quali sono disponibili i diversi file → secondo questo modello, l’utente interessato ad accedere ad un certo contenuto, si rivolge al server centrale per consultare l’indice, legge gli indirizzi dei nodi-peer che contengono quel contenuto e accede ai file registrati presso uno di quei nodi - il caso Napster: chiuso per aver contribuito alle violazioni del diritto d'autore realizzate dai suoi utenti - altre reti per il file sharing adottano soluzioni che non richiedono utilizzo di un indice centrale: ogni nodo di tali reti possiede le informazioni che gli consentono di accedere ai file di interesse, ovunque si trovino → es. Gnutella, Glockster - sistemi peer-to-peer oggetto di discussioni, avendo sia: a. sostenitori→ sostengono che essi consentono a tutti, anche con risorse limitate, di partecipare ad internet senza ricorrere a fornitori professionali di servizi informatici; inoltre consentono un maggiore utilizzo delle risorse informatiche individuali, oggi largamente sottoutilizzate b. oppositori→ sulla base sia di ragioni sia: 1. tecniche: file-sharing comporta spostamento di grandi quantità di dati e può sovraccaricare le reti informatiche → alcuni fornitori di servizi di rete hanno bloccato l’esecuzione delle operazioni di file sharing, ma ciò contrasta con il principio della neutralità della rete, secondo cui tutti i contenuti su internet dovrebbero essere trattati allo stesso modo, indipendentemente dalla loro natura e dalla identità del mittente e destinatario 2. giuridico-politiche: molti documenti nelle reti peer-to-peer sono protetti dal diritto d’autore e loro circolazione avviene in violazione dei diritti di proprietà intellettuale → di conseguenza il file sharing metterebbe a rischio l’attività delle imprese culturali, rendendo non più remunerative le attività creative: potendo accedere gratuitamente ai contenuti condivisi dai loro pari, gli utenti non sarebbero più disposti a pagare il prezzo previsto per l’accesso commerciale (es. CD o DVD) - sistemi peer to peer basati su organizzazione egualitaria, ispirati all’idea di reciprocità indiretta: ciascun nodo fornisce servizi ad altri nodi,e riceve servizi di altri nodi → nodi da cui fornisce servizi non coincidono necessariamente con quelli da cui li riceve: modello di organizzazione sociale e produttiva, capace di unire collaborazione, eguaglianza e libertà - secondo sostenitori del sistema → può essere usato anche per fini leciti e la condivisione di contenuti protetti da privati non lederebbe eccessivamente gli interessi dei produttori di quei contenuti, ma impedisce il monopolio Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - numerosi casi giudiziari sulla liceità del peer-to-peer → accanto a chi richiede sanzioni rigorose, c’è chi pensa che si dovrebbe rivedere il diritto d’autore, privo ormai di una valida funzione economico-sociale - altri ritengono possibili soluzioni di compromesso: es. abbonamenti a modico prezzo che rendono lecita la condivisione di opere protette in reti peer-to-peer 2.1.11. La virtualizzazione e il cloud computing - tendenza verso centralizzazione → anni ‘90: snellimento (downsizing) delle apparecchiature hardware, anni 2000: ritorno dei macro-calcolatori → macchine di enorme potenza, in grado di sostituire server di piccola o media taglia, emulando il funzionamento di ciascuno di essi - server di piccola o media taglia vengono virtualizzati: non sono più entità reali distinte, ma hanno un’esistenza meramente virtuale, che risulta dai processi computazionali eseguiti dal macro-calcolatore, che è in grado di emulare contemporaneamente il funzionamento di molteplici microcalcolatori, eseguendo programmi che sarebbero stati eseguiti da questi e fornendo a ogni utente le medesime risposte che otterrebbe da un hardware indipendente - computer cluster (raggruppamento di calcolatori): infrastrutture informatiche composte da calcolatori, collegati da reti locali ad altissima velocità, che operano come se fosse un singolo elaboratore - sviluppo delle tecnologie per la virtualizzazione ha determinato un’ulteriore evoluzione dei sistemi informatici: cloud computing (elaborazione nella nuvola) - termine nuvola fa riferimento alle risorse informatiche disponibili su internet → risorse che appaiono all'utente quali aspetti di una realtà unitaria, priva di dimensione fisica, in cui l'utente può accedere ovunque si trovi - modello del cloud computing: utente rinuncia al possesso di proprie risorse hardware e software e accede alle infrastrutture hardware e applicazioni software acquisendole attraverso internet, secondo i propri bisogni → utenti evitano di acquistare e mantenere apparecchiature costose, possono adeguare il servizio richiesto alle proprie esigenze, beneficiano di una grande infrastruttura, fruiscono per archiviazione e recupero dei dati (backup) e per la sicurezza - sistema del fornitore del servizio di cloud computing si occupa di ottimizzare l’accesso alle risorse condivise → consentendo a più utenti di farne uso - modello del cloud computing → piena applicazione l’idea del passaggio dalla proprietà ai diritti di accesso Dalla proprietà all’accesso - Vantaggi: riduzione di costi, efficienza, flessibilità, sicurezza (backup) - Problemi: oligopolio, privacy, perdita di controllo - fornitura di servizi di cloud-computing: poche imprese, che offrono vari funzioni ai propri clienti, grazie a grandi infrastrutture di calcolo distribuite - concetto di nuvola assume signi昀椀cato più speci昀椀co → mantiene l’idea di irrilevanza dello spazio fisico, ma denota i servizi informatici offerti da un particolare soggetto e l’infrastruttura mediante la quale quei servizi vengono resi: sullo sfondo della grande nuvola di internet ci sono nuvole di pochi grandi fornitori di risorse informatiche - amazon cloud o google cloud: risorse informatiche messe a disposizione da un particolare fornitore, mediante una rete di calcolatori su cui risiedono sia i software utilizzati dagli utenti, sia i dati registrati dagli stessi Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - utenti non sanno dove sono collocati i sistemi che utilizzano: nuvola di un grosso fornitore di cloud-computing (amazon, google...) è il risultato dell’attività di numerosi data center (centri di elaborazione dati) tra loro collegati (anche se situati in diversi paesi) - oltre a poter fruire di specifiche applicazioni informatiche (posta elettronica, gestione di documenti), utenti possono acquistare dal fornitore di servizi di cloud-computing: a. spazi di memoria: utente acquista la disponibilità di una certa quantità di spazio disco, nel registrare i propri dati b.computer virtuali:l’utente acquista un computer virtuale da utilizzare per le proprie elaborazioni,nel quale poter collocare non solo i propri dati ma anche i software di cui ha bisogno → utente potrà accedere collegandosi a internet, ovunque egli si trovi - servizi di cloud computing rivolti sia singoli che alle organizzazioni → queste trasferiscono nella nuvola una parte crescente delle proprie attività informatiche, rinunciando in tutto o in parte alla creazione di propri centri informatici - preoccupazione collegate alla diffusione del modello del cloud-computing: a. rischio dell’oligopolio: poche imprese offrono i servizi di cloud-computing, che richiedono la disponibilità di enormi attrezzature e risorse umane → (amazon, google, apple, microsoft) occupano gran parte del mercato b. rischi per la privacy: se da un lato offre garanzie di sicurezza, grazie all’impiego delle più avanzate tecnologie, dall’altro la concentrazione di enormi quantità di dati nell'infrastruttura del fornitore espone gli utenti a gravi rischi, che risulta difficile anticipare e prevenire c. perdita del pieno controllo sul proprio sistema di elaborazione da parte degli utenti→ fornitore del servizio ha un potere di fatto che potrebbe usare per limitare l’attività degli utenti e piegarla ai propri interessi, ciò potrebbe compromettere non solo le libertà dei singoli, ma anche la creatività di internet - difensori delle libertà d’internet si sono opposti al cloud-computing perché comporterebbe una dipendenza da pochi grandi fornitori di risorse virtuali - iniziative volte a realizzare ambienti per cloud computing basati su software libero/open-source e atti a garantire la libertà degli utenti - profili giuridici del cloud computing inesplorati ma necessaria adeguata disciplina - osservazioni critiche: possibilità che i dati dei cittadini europei fossero trattati al di fuori dell’UE, senza la tutela offerta dalla disciplina europea sulla protezione dei dati → alcune imprese hanno istituito propri data center nell’ambito dell’UE, per garantire che il trattamento dei dati personali dei cittadini europei siano soggetti a disciplina comunitaria 2.1.12 Il calcolatore nell’ambiente - rilevazione di informazioni dall’ambiente e attività di modifica dello stesso sono affidate all’iniziativa umana → oggi è frequente che queste attività siano affidate a strumenti automatici: sensori del sistema (telecamere, microfoni) prelevano autonomamente informazioni dall’ambiente fisico e vengono elaborate dal calcolatore, che indica agli attuatori (dispositivi intesi a produrre risultati materiali) di eseguire le operazioni conseguenti alle proprie elaborazioni, anche senza la mediazione dell’uomo Downloaded by Sara Placidi ([email protected]) lOMoARcPSD|11006768 - ciò vale non solo per i robot ma anche per applicazioni più comuni → un sistema per la sicurezza può rilevare dati visivi mediante telecamere e sulla base delle conclusioni tratte dall’elaborazione di quei dati, attivare gli allarmi e le protezioni 2.2 I calcolatori quali macchine elettroniche digitali - calcolatore → sviluppo rapidissimo: hanno ampliato enormemente le proprie capacità di elaborazione e hanno assunto forme sempre più di昀昀erenziate - caratteristiche fondamentali dei calcolatori sono rimaste immutate e sono: digitali: elaborano informazioni espresse in numeri e, in particolare, in numeri binari elettronici: sfruttano il comportamento degli elettroni (particelle atomiche che ruotano attorno al nucleo dell'atomo), particelle che si spostano sui circuiti elettrici che determinano la creazione di campi magnetici programmabili: operano seguendo le indicazioni di programmi informatici, i quali esprimono algoritmi, cioè precise specificazioni delle elaborazioni da eseguire universali: ogni calcolatore è in grado di eseguire, in linea di principio (prescindendo dalle limitazioni del tempo e della memoria di cui dispone) ogni algoritmo 2.2.1 L’era digitale - uno dei fenomeni più importanti: passaggio dall’analogico al digitale → es giradischi sostituito da lettori CD o macchina analogica sostituita da quella digitale - confronto tra: a. registratore di cassette (a nastro) → dotato di t

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