Eco Politica 2024-25-1 PDF
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This document provides an overview of credit, including different types of credit, such as personal and real, and the various parties involved. It also describes banking operations, including passive and active operations, and the role of banks in the financial system. The document covers the Italian banking system in detail.
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IL CREDITO è la cessione di una somma di denaro da parte di un soggetto, creditore, in cambio dell’impegno di un altro soggetto,debitore, alla restituzione in futuro della stessa quantità monetaria ricevuta, aumentata degli interessi. → i soggetti del credito sono: - il debitore ( è colui che ri...
IL CREDITO è la cessione di una somma di denaro da parte di un soggetto, creditore, in cambio dell’impegno di un altro soggetto,debitore, alla restituzione in futuro della stessa quantità monetaria ricevuta, aumentata degli interessi. → i soggetti del credito sono: - il debitore ( è colui che riceve il prestito e si obbliga a restituirlo ad una certa scadenza.) - il creditore (è colui che concede il prestito, rinunciando temporaneamente all’uso di una certa quantità di moneta.) → le garanzie del credito: - natura personale → la fideiussione (contratto dove un soggetto si obbliga verso il creditore, garantendo l’adempimento di un’obbligazione altrui.) - natura reale → il pegno (diritto reale di garanzia che ha per oggetto beni mobili non registrati;), → l’ipoteca (è un diritto reale di garanzia avente per oggetto beni immobili. ) → soggetti coinvolti del fenomeno creditizio - le famiglie: Si pongono spesso nel ruolo attivo del credito in quanto investono i loro risparmi in titoli privati o pubblici. Una famiglia però può assumere la posizione di debitore e in questo caso si parla di credito al consumo. - le imprese: Ricorrono al credito, concesso dalle banche o dalle famiglie, per finanziare le spese dell’attività produttiva. - lo stato: Per sostenere le spese pubbliche, ricorre al credito mediante l’emissione di titoli pubblici che vengono per lo più acquistati dalle famiglie. I più diffusi sono: BOT, BTP, CCT - le banche: All’interno del circuito del credito hanno il ruolo di creditori, infatti utilizzano il denaro raccolto per effettuare prestiti alle famiglie e alle imprese. OPERAZIONI BANCARIE IL ruolo di intermediazione del credito è ricoperto dalle banche. Le operazioni bancarie si distinguono in raccolta fondi (operazioni passive) e in impiego fondi (operazioni attive). → Operazioni passive: operazioni con cui le banche raccolgono denaro presso i risparmiatori, corrispondendo in cambio un interesse (interesse passivo per la banca) → Operazioni attive: operazioni con cui le banche concedono crediti dietro versamento di un interesse (interesse attivo per la banca) OPERAZIONI PASSIVE La principale operazione passiva è il deposito bancario→ è un contratto attraverso il quale un soggetto deposita una somma di denaro in banca, che ne acquista la proprietà. La banca si impegna a restituire la somma depositata versando al cliente un interesse. La modalità più diffusa di deposito bancario è il conto corrente. →Il conto corrente bancario è il contratto con il quale la banca assume il mandato di compiere per conto del cliente pagamenti e riscossioni. Inoltre la banca invia (mensilmente, trimestralmente o annualmente) l’estratto conto da cui risultano tutti i movimenti in entrata e in uscita effettuati. OPERAZIONI ATTIVE tra le principali troviamo: - Apertura di credito (È il contratto con cui la banca mette a disposizione del cliente una somma di denaro detto fido.) - Anticipazione bancaria (È il contratto con cui la banca si impegna a tenere a disposizione del cliente una certa somma di denaro dietro pegno di titoli o di merci.) - Sconto bancario (È il contratto con cui la banca, trattenendo un interesse, anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto.) - Mutuo (È il contratto con cui la banca consegna al cliente una somma di denaro che dovrà restituire, maggiorata di interessi, entro un certo periodo di tempo) IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO Il sistema bancario italiano è disciplinato dalla legge bancaria 1936, ma è stata abrogata con il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. BANCA UNIVERSALE: è un modello organizzativo di banca che svolge tutte le attività di raccolta e impiego del risparmio, di intermediazione finanziaria e di esercizio del credito. → struttura del sistema del credito: - MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE Può emanare decreti per i provvedimenti di sua competenza - COMITATO INTERMINISTERIALE PER IL CREDITO E PER IL RISPARMIO Funzioni di indirizzo politico in materia di credito - BANCA D’ITALIA Vigila sul sistema bancario e, nell’ambito del Sistema europeo delle Banche centrali (Sebc), partecipa alla politica monetaria la banca d’italia, fondata nel 1893, ha rivestito la funzione di istituto di emissione, ma con l’adesione dell’Italia all’euro, questa funzione è divenuta competenza della Banca Centrale Europea tuttavia svolge : 1- Attività di vigilanza e di controllo sulle banche ordinarie (potere di ispezione) 2- Gestisce i servizi di tesoreria per conto dello Stato 3- Interviene in materia di politica monetaria → la tutela patrimoniale delle banche: Il Comitato di Basilea per vigilanza bancaria ha emanato regole volte ad assicurare la stabilità del sistema economico: ○ Standardizzazione nella valutazione del credito: valutare la rischiosità delle operazioni di credito in base al rating stress test: valutare il grado di resistenza delle banche in presenza di eventi economico-finanziari disastrosi Bail-in: Se un istituto di credito subisce consistenti perdite, per il salvataggio è previsto il coinvolgimento degli stakeholders (Azionisti, possessori di titoli subordinati, obbligazionisti, titolari di c/c >100.000€) LA POLITICA MONETARIA L’insieme delle operazioni attraverso cui le autorità monetarie modificano le condizioni di mercato monetario regolando la quantità di moneta in circolazione. 1- espansiva→ Se si vuole aumentare l’offerta di moneta: - Acquisto di titoli -Riduzione del TUR (Tasso Ufficiale di riferimento) 2- restrittiva→ Se si vuole diminuire l’offerta di moneta: - Vendita di titoli - Aumento del TUR (Tasso Ufficiale di riferimento) → l’impatto della politica monetaria Nelle fasi di espansione generalmente si adottano politiche restrittive andando ad aumentare i tassi di interesse per far si che la domanda diminuisca Nelle fasi di recessione, invece, si andranno a ridurre i tassi di interesse. →Secondo l’economista Keynes, non è detto però che una diminuzione dei tassi di interesse favorisca sempre gli investimenti perché questi sono legati dalle ASPETTATIVE: ASIMMETRIA della politica monetaria → Organi della Banca Centrale Europea 1- Comitato esecutivo (Attua la politica monetaria della Uem e fornisce istruzioni alle bacnhe del Sebc ) 2- Consiglio direttivo ( Organo decisionale che definisce la politica monetaria) 3- Consiglio generale ( Ha una funzione e un ruolo consultivo) → Strumenti di politica monetaria - MANOVRA DEL TASSO UFFICIALE Compete alla Bce e si basa sulla riduzione o sull’aumento del tasso ufficiale - VARIAZIONE DEL COEFFICIENTE DI RISERVA Compete alle Banche centrali nazionali, che possono disporre l’aumento o la riduzione della percentuale dei depositi bancari - OPERAZIONI SUL MERCATO APERTO Corrispondono all’acquisto o alla vendita di titoli sul mercato da parte della Banca Centrale - TAPERING Riduzione graduale degli stimoli economici Politica monetaria secondo: - Neokeynesiani Il sistema economico è instabile e quindi ritengono che la politica monetaria debba equilibrare questo squilibrio. COME?. riducendo l’offerta di moneta nei periodi di espansione. aumentando l’offerta di moneta nei periodi di recessione - Monetaristi Il sistema economico è stabile e grazie all’equilibrio di piena occupazione garantito dal libero gioco della domanda e dell’offerta COME?. aumentare l’offerta di moneta solo in relazione all’aumento di produzione LA CRISI DELL’AREA EURO Le origini della crisi: La crisi finanziaria colpì la maggior parte dei Paesi del mondo, creando uno squilibrio globale per l’economia. Questa crisi si verificò inizialmente negli USA a causa delle politiche economiche adottate precedentemente, dove le banche furono libere di erogare mutui anche senza adeguate garanzie. In seguito, per contrastare la crisi, i mutui furono trasformati in titoli derivati mediante cartolarizzazione, ossia strumenti finanziari che però non garantivano il regolare rimborso. La crisi nel sistema bancario Con l’adozione di politiche restrittive da parte delle autorità monetarie, numerose famiglie non furono più in grado di pagare i propri debiti. Contemporaneamente si verificò un crollo del valore degli immobili, unica garanzia che i creditori possedevano. Tale situazione si rifletté anche sui titoli derivati, tanto che molti istituti specializzati su questo tipo di credito fallirono. Con questa crisi le banche tendevano a non fidarsi più delle imprese, limitando gli investimenti concessi. L’estensione della crisi al sistema economico internazionale La crisi maturata nell’ambito finanziario, ebbe ripercussioni sull’intero sistema economico mondiale, riducendo così i finanziamenti alle imprese, la diminuzione della produzione, una crisi di occupazione nonché la riduzione dei consumi delle famiglie. L’apice di criticità Nel 2008-2009 la crisi economica globale raggiunse il culmine, spingendo governi e autorità monetarie ad adottare provvedimenti finalizzati alla ripresa economica. Inizialmente furono varate misure per il sostegno del sistema bancario, successivamente venne deliberato un provvedimento sulla riduzione dei tassi di interesse, fu prestato sostegno ai settori economici in crisi con la nazionalizzazione di industrie e banche per evitare il fallimento, venne tutelato il reddito dei lavoratori e delle famiglie più disagiate. Gli effetti nei vari Paesi furono differenti: Stati Uniti, Germania e Francia si ripresero velocemente; mentre in Paesi come l’Italia e la Grecia si rimase più a lungo in una situazione di grave difficoltà. La crisi della moneta europea L’indebitamento dei Paesi europei creò la necessità di reperire acquirenti dei titoli del debito pubblico in scadenza, anche a fronte di tassi d’interesse elevati. La crisi che colpì numerosi Paesi europei, alimentò gli attacchi speculativi nei confronti dei titoli emessi da Stati non capaci di restituire il denaro. Per contrastare i fenomeni speculativi, i governi aumentarono la tassazione e ridussero le spese pubbliche. Ciò causò solo l’aggravamento delle condizioni delle popolazioni: con i salari ridotti le famiglie si trovarono in serie difficoltà a sostenere le spese necessarie IL RUOLO DELLA BANCA ETICA NEL SISTEMA ECONOMICO Le banche etiche sono enti di natura creditizia che effettuano investimenti in ambito sociale, sia a livello nazionale che internazionale. Esse hanno l’obiettivo di concedere prestiti a associazioni no profit. gli obblighi: - l’eticità degli impieghi finanziari: le somme raccolte sono esclusivamente impiegate per finanziare iniziative di carattere etico - l’autodeterminazione dei tassi: il cliente decide il tasso praticato sul deposito - la trasparenza: i risparmiatori devono essere informati sull’impiego dei fondi →Inoltre la banca etica ha dei clienti privilegiati, ossia coloro che operano nel sociale e nell’aiuto ai Paesi in via di sviluppo → La banca etica adotta il microcredito. Consiste nel concedere piccoli prestiti per dare vita a piccole attività o ristrutturandone altre già avviate. IL SISTEMA FINANZIARIO è costituito dal complesso delle operazioni attraverso cui le banche e altri intermediari svolgono l’attività finanziaria, consiste nella produzione e offerta di mezzi di pagamento e di strumenti finanziari. Ruolo: - garantisce la realizzazione di un efficace sistema dei pagamenti - rende possibile frazionare e ridistribuire, grazie alla presenza di intermediari, una grande varietà di rischi - permette il trasferimento di risorse dagli operatori economici in surplus (famiglie che risparmiano) a quelli in deficit (imprese e PA) Componenti di un sistema finanziario: 1- Gli strumenti finanziari: ossia titoli rappresentativi di un credito esigibile o di un bene reale, riconducibile alle seguenti categorie (contratti di debito, titoli rappresentativi di quote di proprietà di una società, contratti di assicurazione) 2- I mercati finanziari: consistenti in luoghi in cui si verifica lo scambio di strumenti finanziari. 3- Gli intermediari finanziari: costituiti dalle banche e da altri operatori specializzati in grado di svolgere funzioni di collegamento fra i soggetti interessati ad agire sui mercati finanziari. Gli operatori finanziari sono tra loro interdipendenti: - appartengono tutti agli stessi gruppi finanziari di riferimento - adottano tutti gli stessi software operativi - assumono informazioni dalle stesse fonti. 4- Gli organi di vigilanza rappresentati da agenzie pubbliche istituite per regolamentare e sorvegliare strumenti, mercati e intermediari allo scopo di tutelare gli investitori e di favorire il buon funzionamento e la stabilità del sistema finanziario. → la legge italiana attribuisce poteri di controlli alla Banca d’Italia, Consob, Isvap, Covip e Agcm, Bce Le agenzie di rating sono istituti intermediari tra gli enti che emettono titoli azionari e gli investitori, sono organizzazioni private. Esse hanno il compito di analizzare e valutare le condizioni finanziarie dell'ente, per fornire più agli investitori uno strumento utile per effettuare i giusti investimenti. In particolare il loro scopo è quello di valutare la stabilità finanziaria di un’azienda, titolo obbligazionario o Stato attraverso il rating (giudizio di solvibilità che constati la stabilità economica di tali enti). → tale valutazione viene determinata tenendo conto di una scala di valori che va da: - AAA e BBB → se l’ente riceve una valutazione che rientra in questo scaglione questa è considerata positiva (grado di investimento), affidabile e stabile finanziariamente - BB e D → la valutazione è negativa (si parla di grado di non-investimento), non affidabile, finanze vulnerabili/ rischio fallimento → un altro strumento di valutazione è l’outlook che indica la previsione su una società sul medio e lungo termine. Può essere: - positivo → le condizioni future dell’azienda saranno migliori o uguali alla situazione attuale (secondo le previsioni) - negativo → sono previsti peggioramenti - stabile → non sono previsti cambiamenti Se una società di rating declassasse un titolo o un Paese, cioè giudicasse uno Stato incapace di ripagare il proprio debito, i titoli emessi dallo Stato declassato diventerebbero meno affidabili, più rischiosi e, quindi, lo Stato sarebbe costretto a corrispondere tassi d'interesse più alti per invogliarne l'acquisto, accrescendo in tal modo gli oneri a suo carico e la possibilità di rendersi inadempiente nel pagamento delle cedole o nel rimborso del capitale. Inoltre, i titoli di Stato declassati non potrebbero più essere esibiti dalle banche alla Bce come garanzia per ottenere liquidità con le operazioni di rifinanziamento ordinarie. Le banche riceverebbero dalla Bce meno credito e alzerebbero i tassi d'interesse sui nuovi prestiti richiesti da famiglie e imprese, con ripercussioni negative sull'economia del Paese declassato. Riguardo poi le agenzie di rating, quando esse declassano un titolo o un Paese, gli operatori finanziari inseriscono questo dato nel software di gestione. In modo del tutto automatico, tutto questo apre scommesse al ribasso del prezzo dei titoli declassati. Tali scommesse potrebbero avverarsi e permettere di realizzare dei forti guadagni ma anche non avverarsi, anzi, muoversi in senso contrario, con rialzi del prezzo del titolo, causando perdite illimitate. La società di rating, pertanto, può indirettamente indirizzare il mercato dove vuole. IL CONTROLLO SUGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I controlli sulle banche e società finanziarie hanno lo scopo di verificare il rispetto: - della riserva obbligatoria - di requisiti patrimoniali ì - delle procedure da seguire per le varie operazioni - delle regole della concorrenza nel mercato bancario Supponiamo che un’impresa abbia necessità di ottenere fondi per effettuare un investimento: essa potrebbe chiedere un prestito o effettuare un aumento di capitale attraverso l’emissione di azioni → può rendere necessario l’intervento di intermediari (banche) Sono sottoposte a una severa regolamentazione e vigilanza. Oltre alle banche vi sono altri soggetti che svolgono la funzione di intermediazione: - intermediari puri: svolgono solo servizi di pura mediazione fra risparmiatori e investitori (es banche d’affari e le SIM) - società finanziarie: si limitano a erogare prestiti (es società di leasing e factoring) - altri investitori istituzionali: attività caratteristica è quella di investire un patrimonio per conto di un soggetto che si trova in una situazione di surplus finanziario (OICR, fondi pensione, compagnie di assicurazione del ramo vita) Le ragioni per le quali un risparmiatore sceglie di affidarsi a investitori istituzionale per la gestione dei propri risparmi sono: - frazionamento del rischio (suddividendo il patrimonio tra più strumenti finanziari aventi caratteristiche diverse Il risparmio gestito può assumere la forma di: - gestione individuale (quando l’investitore istituzionale personalizza la gestione) - gestione collettiva (quando l’investitore istituzionale svolge il servizio di investimento per più clienti contemporaneamente attenendosi a norme stabilite per tutti i partecipanti) I principali organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) sono i fondi comuni di investimento e le Sicav. I fondi comuni di investimento sono promossi e gestiti dalle società di gestione del risparmio (SGR), autorizzate a svolgere tali funzioni dalle competenti autorità di vigilanza. Il fondo comune è: ○ una società per azioni ○ patrimonio autonomo da quello della società di gestione che lo amministra ○ gli investitori diventano titolari di una quota di partecipazione al fondo ma non ricevono azioni della società Le Sicav: ○ sono società per azioni a capitale variabile ○ il patrimonio viene raccolto attraverso l’offerta pubblica delle proprie azioni Le compagnie di assicurazione: ○ accumulano ingenti risorse finanziarie attraverso i premi pagati da coloro che assicurano per tutelarsi da determinati eventi dannosi Fondi pensione privati ○ i lavoratori possono accantonare una quota del proprio reddito allo scopo di garantirsi una pensione integrativa rispetto a quella che sarà a suo tempo erogata dagli enti pubblici FUNZIONI STRUMENTI FINANZIARI 1. rendono più facile il trasferimento della ricchezza reale 2. garantiscono una circolazione più rapida rispetto a quanto accade per la ricchezza reale 3. consentono a ogni investitore di ripartire la propria ricchezza tra un numero ampio di impegni 4. permettono di soddisfare categorie di investitori con una diversa propensione al rischio TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI il Tuf stabilisce che sono strumenti finanziari: - i valori mobiliari (consistono in titoli di credito negoziabili e trasferibili emessi da enti pubblici o società private) - azioni (titoli rappresentativi della frazione minima in cui è suddiviso il capitale sociale di una società, attribuiscono diritti patrimoniali e amministrativi) - obbligazioni (titoli che rappresentano quote ideali di un debito che la società stipula con una pluralità di risparmiatori, il titolare ha diritto al rimborso e al pagamento di un interesse) - warrants (titoli che attribuiscono il diritto di sottoscrivere o acquistare azioni a un prezzo e a una scadenza prefissata) - titoli pubblici (sono emessi dallo stato e costituiscono una fonte di finanziamento della PA, esempio BTP;CCT) - i titoli normalmente negoziabili sul mercato monetario (BOT, cambiali finanziarie) - le quote di fondi comuni di investimento - gli strumenti finanziari derivati GLI STRUMENTI DERIVATI a partire dagli anni settanta si sono sviluppati i mercati cosiddetti a termine nei quali vengono scambiati strumenti finanziari derivati. Si tratta di contratti la cui esecuzione è differita nel tempo e il cui valore si deriva sulla base del prezzo di un altro strumento finanziario. Tra gli strumenti derivati troviamo: - i futures (contratti nei quali una parte si impegna a vendere l’attività sottostante a un prezzo prefissato e per una data prestabilita, mentre l’altra parte si impegna acquistare l'attività alle medesime condizioni. ) - le opzioni (contratti nei quali una parte ottiene la facoltà di acquistare o vendere l’attività sottostante a un prezzo prestabilito a una data fissata mentre l’altra parte si obbliga a eseguire il contratto) LA BORSA VALORI è un mercato finanziario dove vengono scambiati valori mobiliari. - se l’oggetto delle contrattazioni è costituito da merci si ha Borsa Merci - se si tratta di strumenti finanziari si ha la Borsa Valori MERCATO DEI CAPITALI sul mercato si incontrano: - la domanda di capitali da parte di quei settori che ne hanno la necessità in quanto le loro spese superano le entrate - l’offerta di capitali da parte di quei settori che ne dispongono in quantità superiore rispetto al proprio bisogno I prezzi che si formano su tale mercato costituiscono i tassi di interesse. il mercato si divide in: - monetario → riguarda le negoziazioni di capitali a breve scadenza - finanziario → negoziazioni dei capitali che servono per effettuare investimenti a medio e lungo termine. all’interno del mercato finanziario di trova il mercato mobiliare (cioè quella parte del mercato nel quale vengono scambiati titoli trasferibili: → titoli rappresentano cap di rischio: mercato azionario → titoli rappresentano prestiti a medio e lungo termine: mercato obbligazionario) a sua volta il mercato mobiliare si differenzia in: - primario (vengono collocati i titoli al momento della loro emissione) - secondario (vengono scambiati titoli già in circolazione) PRINCIPALI FUNZIONI DELLA BORSA VALORI - Nel canale diretto lo scambio dello strumento finanziario avviene direttamente tra i prenditori di fondi e i prestatori di fondi - Nel canale indiretto interviene un intermediario che emette propri strumenti finanziari e con i fondi raccolti finanzia le imprese che desiderano effettuare investimenti. La borsa agisce nel canale diretto poiché favorisce lo scambio di strumenti finanziari emessi dalle imprese. Questo mercato è caratterizzato da: - mercato primario→ insieme delle operazioni di emissione e collocamento dei titoli - mercato secondario→ insieme delle contrattazioni attraverso le quali avviene lo scambio dei titoli tra i risparmiatori Funzioni della borsa: - di finanziamento→ consentendo alle imprese e allo stato di raccogliere agevolmente i mezzi finanziari di cui hanno necessità - di investimento→ permette ai risparmiatori di impiegare i propri capitali scegliendo fra un'ampia varietà di titoli - di liquidità→ poiché è possibile in ogni istante cedere i titoli quotati di cui si è in possesso al fine di ricevere in cambio il controvalore corrispondente al prezzo del momento Caratteristiche della borsa italiana - è una società per azioni privata che organizza e gestisce i mercati mobiliari - il capitale è detenuto da banche, sim e da un’associazione di emittenti I principali compiti assegnati alla borsa italiana sono: - definire l’organizzazione e le modalità di funzionamento dei mercati - stabilire i requisiti e le procedure di ammissione e di permanenza dei titoli nel mercato - definire le regole di accesso e di operatività degli intermediari - vigilare sul corretto svolgimento delle negoziazioni - richiedere informazioni alle società al fine di garantire trasparenza al mercato e parità di trattamento degli operatori LE QUOTAZIONI DEI TITOLI Il requisito necessario per ottenere la quotazione in borsa è l’offerta pubblica iniziale (IPO) attraverso cui una società ottiene la diffusione dei propri titoli tra il pubblico. l’IPO deve garantire un’informazione trasparente al fine di fornire al mercato e agli investitori tutte le informazioni necessarie per valutare l’attrattività del titolo offerto. → in un prospetto informativo devono essere ben definiti i termini dell’operazione (deve rispettare requisiti Consob) VALORE DEI TITOLI si distinguono in: - nominale: stabilito dalla società emittente e indicato sul titolo - emissione: prezzo che l’investitore dovrà pagare per acquistare il titolo al momento della sottoscrizione può avvenire alla pari, sotto la pari, o sopra la pari - patrimoniale: è dato dal rapporto tra il patrimonio della società e numero di azioni in cui è suddiviso il capitale sociale - di mercato: è quello che scaturisce dall’incontro tra la domanda e l’offerta del titolo sul mercato borsistico Gli investitori nel valutare la convenienza dell’acquisto considerano anche le prospettive future di quel titolo. per le obbligazioni e titoli di stato gli investitori in genere prendono come riferimento i tassi che rivestono grande importanza nel valutare la convenienza o meno all’acquisto di un titolo di tale specie, distinguiamo tasso di rendimento: - nominale: rapporto tra una singola cedola e il valore nominale del titolo - immediato: rapporto tra gli interessi percepiti periodicamente e il capitale investito - effettivo a scadenza: consente di eguagliare il prezzo pagato per acquistare un titolo di debito con la somma dei valori attuali di tutti i flussi futuri La decisione di quotarsi in borsa ha una rilevanza strategica e richiede da parte dell’impresa una attenta valutazione di costi e benefici. I principali obiettivi che possono indurre un imprenditore a quotare la propria società possono essere: - rendere più solida la struttura finanziaria - agevolare l’afflusso di nuovi capitali per finanziare progetti di crescita - migliorare l’immagine aziendale - attrarre manager più qualificati - trasformare l’assetto proprietario dell’impresa - aumentare la redditività dell’ azienda può incontrare resistenze dovute a: - necessità di introdurre cambiamenti organizzativi e manageriali - costi della quotazione - ridefinizione della proprietà - divulgazione di informazioni in precedenza non pubbliche La borsa può essere considerata un barometro dell’economia in quanto oltre ad indicare le aspettative di stabilità tende a fornire elementi di valutazione della situazione economica e politica globale Gli indici più conosciuti: - Ftse- mib - Dow Jones - Nasdaq La ricchezza e il benessere di un paese dipendono dall’economia reale (dai beni e servizi che i suoi cittadini hanno a disposizione) a sua volta questa ricchezza dipende dalla quantità e qualità delle risorse utilizzabili nei processi produttivi. Per la crescita economica di un paese è di fondamentale importanza la capacità del mercato finanziario interno di attrarre capitali e la disponibilità delle imprese a investire e a raccogliere nuove sfide imprenditoriali. L’attenzione degli investitori al rendimento e al grado di rischio dei singoli titoli azionari induce le società emittenti a individuare strategie di crescita capaci di incrementare il valore dell’impresa per i suoi azionisti LA SPECULAZIONE FINANZIARIA Il risparmiatore che decide di accedere al mercato di borsa per acquistare un’azione è interessato al rendimento che ne può derivare. Esso è costituito dal dividendo che spetta al possessore del titolo qualora la società deliberi di distribuire gli utili conseguiti e dal guadagno in conto capitale (capital gain) costituito dalla differenza fra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto del titolo. La bolla speculativa indica quella situazione in cui i prezzi di beni e titoli divergono in maniera eccessiva dal loro valore intrinseco. Le fasi di una bolla speculativa sono tre: - nascita - crescita - scoppio con conseguente ritorno ai prezzi originari la bolla nasce nel momento in cui si ha un eccesso di domanda di un determinato bene in quanto si crede che quel prodotto darà ottimi guadagni. → si scatena in tal modo la corsa all’acquisto con la speranza di vendere in futuro a un prezzo più elevato → tutto questo porta a un aumento dei pezzi e spinge all’acquisto anche investitori occasionali che saranno i primi a volersi sbarazzare del bene non appena le aspettative diventeranno pessimistiche → la crescita della domanda a un certo punto si interrompe → gli acquirenti iniziali cominciano a vendere e i prezzi si abbassano. Sui mercati finanziari sono presenti soggetti che stabilmente acquistano titoli per investire i propri risparmi con il fine di ottenere un rendimento protratto nel tempo. La borsa valori attrae l’attenzione degli speculatori (soggetti che acquistano e vendono con l’obiettivo di ottenere un guadagno) Gli speculatori in base all'andamento del titolo possono agire come: - rialzisti (se comprano un titolo oggi con il progetto di venderlo domani quando il suo valore si ritiene che sarà salito) - ribassisti (se vendono un titolo oggi con il progetto di riacquistarlo domani quando il suo valore sarà diminuito) L’ATTIVITA’ FINANZIARIA PUBBLICA La finanza neutrale→ è la teoria di finanza pubblica, elaborata dagli economisti classici, secondo cui lo Stato deve limitare al massimo il suo intervento nell’economia, senza interferire con le libere forze di mercato. La finanza sociale→ è la teoria di finanza pubblica che prevede, sia pure all’interno di un contesto liberista, forme di intervento statale sul mercato per proteggere le categorie sociali economicamente più deboli. La finanza congiunturale → è la teoria finanziaria secondo cui lo Stato può utilizzare gli strumenti del prelievo fiscale e della spesa pubblica per attuare una politica anticiclica La finanza funzionale→ corrisponde all’intervento dello Stato finalizzato a raggiungere gli obiettivi economici e sociali definiti dai singoli governi, con particolare riferimento ai temi della redistribuzione della ricchezza e della lotta alla disoccupazione l’intervento pubblico può essere analizzato anche alla luce del fenomeno dei fallimenti del mercato. → innanzitutto l’economia di mercato si dimostra in alcuni casi incapace di fornire beni e servizi ai cittadini che non dispongono di risorse economiche adeguate per poter acquistare, si può quindi verificare una carenza dal lato dell’offerta→ può far fronte solo l’ente pubblico → la sola azione delle forze di mercato private può determinare il verificarsi di situazioni di carenza della domanda globale (una domanda insufficiente produce una diminuzione dei consumi e della produzione con il conseguente aumento della disoccupazione, aprendo la strada a situazioni di instabilità economica, l'intervento dello stato può rappresentare un valido strumento per combattere tale fenomeno → infine nelle società in cui l’economia è gestita esclusivamente dalle imprese private si realizzano spesso situazioni di forte squilibrio sociale (la ricchezza si concentra nelle mani di pochi) l’intervento dello stato è decisivo, una politica fiscale adeguata può contribuire ad attenuare le disuguaglianze economiche e sociali. le situazioni di fallimento del mercato rappresentano una delle principali giustificazioni degli interventi di natura economica e finanziaria da parte degli enti pubblici ossia la nascita dell’attività finanziaria pubblica → L’attività finanziaria pubblica corrisponde all’insieme degli atti posti in essere dallo Stato e dagli enti pubblici allo scopo di procurarsi mezzi economici necessari al fine di produrre beni e servizi a favore dell’intera collettività → le risorse monetarie necessarie vengono acquisite attraverso l’imposizione di tributi e il ricorso a prestiti Le principali funzioni dell’attività finanziaria pubblica: - allocativa → uno dei principali fallimenti del mercato è la mancata o inadeguata produzione di beni a favore della collettività, lo Stato può colmare tale lacuna fornendo servizi accessibili a tutti, che producono esternalità positive sui cittadini attraverso la soddisfazione di bisogni collettivi - stabilizzazione del ciclo economico → l’andamento dell’economia non è costante, è soggetto a ciclicità. nelle fasi positive (aumento consumi e produzione) la pressione della domanda può generare rischi inflazionistici quindi lo stato può intervenire con una politica fiscale restrittiva viceversa nei periodi di crisi (riduzione occupazione, consumi) politica fiscale espansiva l’intervento dello Stato corrisponde a un’attività di stabilizzazione - stimolo al reddito nazionale e allo sviluppo → nella teoria keynesiana l’attività finanziaria è utilizzata allo scopo di incrementare il reddito nazionale, occorre tuttavia tenere in considerazione i rischi legati al livello del debito pubblico, che può essere alimentato da una politica di deficit spending (finanziamento della spesa pubblica con un disavanzo di bilancio. Tra le spese pubbliche maggiormente efficaci si collocano quelle in conto capitale che comprendono la realizzazione di infrastrutture (autostrade, ferrovie), gli investimenti pubblici favoriscono indirettamente le imprese che beneficiano di opere che ne riducono i costi produttivi altri interventi possono essere: - l’educazione alla cultura della legalità - tutela dell’istruzione e della formazione professionale - potenziamento della ricerca scientifica e tecnologica - redistributiva della ricchezza → l’intervento pubblico può assumersi il compito di ridurre forme di disparità aiutando con i sussidi i soggetti in difficoltà. Si parla di Stato sociale o Stato del benessere in quanto si pone l’obiettivo di estendere a quanti più soggetti possibili la fruizione di servizi fondamentali per la vita di una persona (tutela salute, istruzione) la redistribuzione può essere attuata in base a diversi criteri: - territoriale ( scopo di ridurre le disparità tra zone sviluppate e zone depresse dello stesso paese) - principio individuale (evitare la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi) - livello funzionale (attenuare le differenze remunerative tra i fattori produttivi) I SOGGETTI E GLI AGGREGATI DELLA FINANZA PUBBLICA tra i soggetti troviamo: - lo Stato (attraverso sia i suoi organi centrali → parlamento (emana leggi), governo (gestisce e finanzia i rami dell PA) sia periferici → organi governativi i sindaci e i prefetti) - gli enti locali (comuni), enti provinciali (regioni e città metropolitane) tali enti hanno piena autonomia finanziaria art 119 Nelle loro attività gli enti locali si avvalgono dell’attività di enti ausiliari nazionali come enti previdenziali (inps, inail); e locali (Asl) Gli aggregati: - amministratori centrali (organi costituzionali, ministeri) - amministratori locali (enti territoriali locali, università) - enti di previdenza (Inps, Inail) I BISOGNI, BENI E SERVIZI PUBBLICI I bisogni: - individuali (percepiti a livello personale da ogni individuo) - collettivi (possono essere soddisfatti solo quando gli esseri umani si associano tra di loro es. cure mediche)--> possono essere soddisfatti dallo stato attraverso l’erogazione di beni pubblici (bisogni pubblici) o da enti privati I caratteri dei beni pubblici (soddisfano interessi collettività) - sono indivisibili (non è possibile dividere il bene in modo da attribuirlo ai singoli soggetti che ne fanno richiesta es ordine pubblico) - non rivalità (dal momento che il consumo di un bene pubblico da parte di un singolo non limita il consumo da parte di altri cittadini es difesa nazionale) - non esclusione (è impossibile escludere dal consumo i soggetti che non ne pagano il prezzo) I beni si distinguono in: → beni pubblici puri (sono indivisibili, no rivalità, no esclusione ) → beni privati puri (sono caratterizzati dalla rivalità e dalla escludibilità es vestiario, vino) I beni misti: - beni tariffabili/ beni di club che sono beni escludibili e non rivali (ossia utilizzati da + soggetti dietro pagamento di una tariffa (es pedaggio autostrada ) - beni comuni sono beni rivali ma non escludibili in quanto il loro consumo da parte di un individuo preclude il consume dello stesso bene da altre persone (es pesce pescato) I bisogni meritori sono ritenuti di grande importanza per il benessere collettivo (es tutela istruzione e salute) Ragioni per cui lo stato deve soddisfare al meglio tali bisogni sono: - crescita economica (popolo istruito garantisce una maggiore produttività) - equità sociale (si offre a tutti anche ai meno abbienti l’accesso a servizi fondamentali) - funzione allocativa ( lo stato è in grado di fornire servizi che potrebbero risultare troppo onerosi e se resi privati) la soddisfazione dei bisogni mentori viene realizzata dallo stato con i beni meritori che si caratterizzano per il fatto di essere meritevoli di tutela pubblica al di là delle richieste degli utenti. I servizi pubblici Spesso gli enti pubblici rispondono ai bisogni della collettività attraverso l’erogazione di specifici servizi (es tutela dell’ordine pubblico) si distinguono in: - generali → le prestazioni pubbliche dirette all’intera collettività, sono servizi non divisibili (chiunque può beneficiare), non individualizzabili (non è possibile stabilire chi ne trae vantaggio) - speciale → le prestazioni che gli enti pubblici forniscono a chi li richiede esplicitamente, sono divisibili e individualizzabili Beni del demanio (art 822 cc) → 1 comma: demanio necessario che sono i beni di proprietà dello Stato , che si distinguono a loro volta in demanio marittimo (porti, spiagge), beni del demanio idrico ( fiumi, laghi) e beni del demanio militare (opere destinate alla difesa) → 2 comma: demanio accidentale comprende i beni che possono appartenere sia allo stato che privati, se appartengono allo stato fanno parte del demanio. Si classificano in demanio stradale, ferroviario, aeronautico, storico e artistico Caratteri beni demaniali: - sono inalienabili (cioè non trasferibili in proprietà ai privati) - imprescrittibili( i terzi non possono acquisire su di essi la proprietà o altri diritti reali ) - infruttiferi dal 2010 in base alla normativa relativa al federalismo demaniale, esiste la possibilità di vendere beni appartenenti allo Stato agli enti locali in modo che questi ne dispongano nell’interesse della collettività e li valorizzino al meglio Il patrimonio Tutti i beni pubblici che non sono demaniali rientrano nella categoria dei beni patrimoniali, la maggior parte di essi si caratterizza per essere indisponibile (non possono essere sottratti alla loro destinazione pubblica) es. miniere, beni di interesse storico Esistono anche beni patrimoniali disponibili ne fanno parte fabbricati terreni LE IMPRESE PUBBLICHE E LE PRIVATIZZAZIONI Nel nostro paese con il trascorrere del tempo e in particolare a partire dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana si è modificato il peso dell’intervento pubblico in campo economico. Negli anni dopoguerra furono numerosi gli interventi che accrebbero il ruolo dello stato nell’economia, in particolare con la nazionalizzazione delle imprese operanti nel settore della produzione e della distribuzione energetica e l’acquisizione di imprese operanti in altri settori. → lo scopo di queste operazioni fu principalmente quello di favorire l’espansione economica e l’occupazione → nel giro di alcuni decenni si sviluppò dunque un sistema economico caratterizzato dalla presenza di uno stato imprenditoriale → l’imprenditorialità pubblica si fonda sul sistema delle partecipazioni statali → si determinò un progressivo aumento dei costi sostenuti per la gestione delle imprese pubbliche, aumentò così anche il debito pubblico → si ha una tendenza di interventi di privatizzazione delle imprese statali con una conseguente riduzione del ruolo dello Stato imprenditore Fasi della privatizzazione: - formale → nella quale gli enti pubblici di gestione(soggetti alle regole del diritto pubblico) vengono trasformati in enti privati (in cui lo stato mantiene il controllo della totalità delle azioni) - sostanziale → nella quale lo stato proprietario delle azioni procede alla vendita dei pacchetti azionari della società per azioni in precedenza istituite Il ruolo dello Stato imprenditore negli ultimi decenni si è ridimensionato Le società partecipate dallo Stato o dagli enti pubblici locali sono imprese private, con la forma di società per azioni, controllate in tutto o in parte dallo Stato o dagli enti pubblici locali. Le authority sono enti pubblici collegiali, indipendenti dagli organi dello Stato, che possono adottare provvedimenti e sanzioni nello svolgimento dei propri compiti di vigilanza Le principali sono: - consob → controllo sulle operazioni che avvengono presso la borsa valori - Agcom → garantire la corretta competizione degli operatori sul mercato - Ivass → vigila sulle attività delle compagnie di assicurazione - Agcm → tutela la libera concorrenza L’ECONOMIA FINANZIARIA PUBBLICA E LE DISCIPLINE La scienza delle finanze è la disciplina che si occupa di individuare e analizzare le attività dello Stato volte a procurarsi i mezzi per soddisfare i bisogni pubblici L’economia finanziaria pubblica studia le ragioni della presenza pubblica in economia, i comportamenti dello Stato e gli strumenti utilizzati nella sua attività Lo studio dell’economia pubblica è legato allo studio: - del diritto finanziario (analizza le norme volte a regolamentare l’impegno delle risorse economiche necessarie agli enti pubblici per erogazione servizi) - comprende a sua volta il diritto tributario e contabilità pubblica - economia politica (analisi dei bisogni umani e della loro soddisfazione) - informatica (raccolta e elaborazione dati) - statistica (disporre di informazioni per adottare scelte adeguate) - sociologia (sono legati ai comportamenti sociali degli individui) - storia (per eventi passati ) FONDAMENTI TEORICI - TEORIA CLASSICA: I fisiocratici ritenevano che lo Stato non dovesse interferire con l’attività dei privati, ma limitarsi allo svolgimento dei suoi compiti istituzionali principi su cui si fondava: - l’imposizione unica sulla terra, nel senso che, essendo la terra l’unica fonte di ricchezza, il pagamento dei tributi doveva ricadere esclusivamente sui proprietari terrieri - tassazione minima, legata alla necessità di limitare quanto più possibile gli interventi economici dello Stato → la neutralità dello Stato fu condivisa dai principali esponenti della scuola classica (Adam Smith e Say) a loro parere le imposte dovevano essere prelevate ai cittadini ma al solo scopo di finanziare le spese istituzionali Say→ l’attività finanziaria pubblica era da considerarsi come attività di consumo improduttivo Mill→ la concezione della finanza neutrale viene rimodulata, si ha un riformismo, lo stato doveva aiutare le famiglie povere le entrate necessarie per tale servizio si sarebbero potute ottenere con: - tasse sulle proprietà terriere - successioni per causa di morte IL PENSIERO MARXISTA Marx era favorevole a un sistema economico collettivista o a economia pianificata, dove lo Stato si sostituisce agli operatori privati nelle loro attività economiche per evitare lo sfruttamento di pochi sulla maggior parte della popolazione → scopo: realizzare un'equa distribuzione delle risorse e garantire la giustizia sociale La scuola neoclassica estende la teoria dell’equilibrio al sistema economico in cui sono presenti beni pubblici → le imprese pagate dallo Stato vanno considerate come il prezzo che volontariamente un soggetto economico paga allo Stato per avere in cambio i beni pubblici Teorie: - De marco: sottolineò l’esistenza di un legame molto stretto tra l’iniziativa economica pubblica e quella privata → lo stato deve comportarsi allo stesso modo di un’impresa APPORTO KEYNESIANO keynes sostiene che di regola nel sistema economico si determina una realtà di sottoccupazione → la sottoccupazione è una condizione nella quale la domanda globale non riesce ad assorbire integralmente l’offerta → è necessario l’intervento dello stato La finanza pubblica non deve limitarsi a una semplice attività di raccolta di risorse finanziarie per affrontare le spese, ma deve tradursi in un’attività di direzione politica e sociale, tramite cui lo Stato corregge gli squilibri economici per favorire il pieno impiego dei fattori produttivi. Il ruolo dell’attività finanziaria pubblica diventa pertanto funzionale soprattutto al fine di raggiungere gli obiettivi: - favorire consume e domanda - aumentare investimenti imprese - realizzare redistribuzione dei redditi TEORIA MONETARISTA Friedman → a suo giudizio l’impatto dell’attività finanziaria pubblica e della politica fiscale e monetaria espansiva è incerto nel breve periodo e del tutto inutile a lungo termine dove si limita ad alimentare i fenomeni inflazionistici determinati dalla crescita della quantità di moneta in circolazione Lucas→ le imprese e le famiglie sono sempre in grado di adattarsi in modo istantaneo agli shock determinati dall’azione dei governi GLI STRUMENTI E LE FUNZIONI DELLA POLITICA ECONOMICA Lo stato interviene per superare i fallimenti del mercato i problemi economici possono essere analizzati con approccio: → descrittivo: ossia cercando di comprendere le cause di un determinato fenomeno economico → prescrittivo: ossia cercando di individuare gli obiettivi che devono essere conseguiti attraverso l’uso della politica economia e gli strumenti a disposizione per raggiungerli Motivi degli interventi pubblici: superare i fallimenti del mercato, di cui le cause principali sono: - incapacità di controllare in modo adeguato le esternalità provocate inevitabilmente dalle attività economiche - la presenza di asimmetrie informative - la presenza di beni pubblici puri - la tendenza alla formazione di monopoli Oltre a superare le inefficienze del mercato si rendono necessari gli interventi finalizzati a consentire una crescita equilibrata del sistema economico (proteggendolo dalle fasi di crisi e depressione) POLITICA ECONOMICA corrisponde all’insieme degli interventi attuati dallo Stato al fine di indirizzare l’andamento dell’economia verso gli obiettivi che si è prefissato di raggiungere, attraverso l’utilizzo di specifici strumenti tra i quali assumono particolare rilevanza la politica monetaria e fiscale → la politica monetaria: mirano a regolare la quantità di moneta in circolazione ha natura: - restrittiva: quando vuole limitare l’ammontare della moneta in circolazione per evitare eccessivo aumento dei prezzi - espansiva: se vuole aumentate moneta circolante per incoraggiare imprese a investire è competente in materia la BCE Gli strumenti principali per variare la quantità di moneta in circolazione sono: - le operazioni di mercato aperto (vendita o acquisto di titoli) - variazione del tasso ufficiale di riferimento - coefficiente di riserva obbligatoria → la politica fiscale: determinare la crescita della domanda globale, reddito, occupazione si possono avere variazioni in aumento/diminuzione di: - spesa pubblica - imposizione tributaria è espansiva (se aumento spesa o riduco tasse), restrittiva (se riduco spesa o aumento tasse) → politica dei redditi: prevenire l’inflazione Corrisponde ad accordi che intercorrono tra il Governo e le parti sociali Tali accordi prevedono che gli aumenti retributivi dei lavoratori siano collegati alla crescita della produttività del lavoro in modo da non gettare le basi dell’inflazione → politica industriale: provvedimenti adottati nei confronti di imprese che possono corrispondere ad agevolazioni fiscali e creditizie, finanziamenti per ricerca… POLITICHE SOCIALI Corrispondono all’insieme delle azioni promosse dallo Stato con l’obiettivo di tutelare e promuovere il benessere dei cittadini, in modo da garantire il rispetto dei diritti sociali → cost art 38 Ogni cittadino inabile al lavoro o sprovvisto dai mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza Lo stato sociale (Welfare State) è dato dall’insieme degli interventi pubblici che si propongono di fornire protezione ai soggetti economicamente più deboli introducendo specifici diritti di natura sociale. tra i principali diritti di natura sociale rientra: → la protezione della salute. Si distinguono in: - prevenzione primaria (volta a eliminare le cause di insorgenza delle malattie) - prevenzione secondaria (diretta a individuare le malattie in fase precoce) - diagnosi e cura (si identificano cause e rimuove lo stato patologico) - riabilitazione (recuperare le capacità) → la tutela del lavoro adotta politiche volte a favorire l’occupazione e a garantire protezione economica a chi si trova senza lavoro → forme di assistenza (di tutti) e previdenza sociale (per i lavoratori, inps e inail) → la lotta alla povertà con l’introduzione del reddito di inclusione → sostituito dal reddito di cittadinanza (favorisce l’inclusione sociale tramite l’attuazione di politiche attive del lavoro) → tutela istruzione → difesa ambiente con politiche ambientali SPESE PUBBLICHE Corrispondono ai mezzi monetari cui ricorrono lo Stato e gli altri enti pubblici per realizzare funzioni di interesse pubblico. → nell’affrontare le spese lo Stato imposta prima gli interventi di spesa poi determina l’entità delle entrate necessarie Ovviamente lo Stato deve imporsi dei limiti nell’impostazione delle spese pubbliche, è sulla base di esse che lo stato individua il fabbisogno finanziario (quantità di denaro necessaria per attuare quegli interventi). → le spese sono per loro natura rigide di conseguenza quando lo stato decide di diminuirle trova più semplice agire sulle spese sociali Le spese pubbliche hanno evidenziato la tendenza ad aumentare nel tempo: → da cosa dipende? - adolph wagner → individuò una stretta relazione tra lo sviluppo economico e sociale di un paese e la crescita degli interventi pubblici i quali tendono ad avere un andamento superiore rispetto a quello dell’economia reale: Prese in considerazione 3 gruppi fondamentali di funzioni pubbliche: - le funzioni istituzionali (aumentano in relazione all’evoluzione di determinati bisogni sociali ) - funzioni produttive (che lo stato esercita in condizioni di monopolio per superare l’inadeguatezza dell’economia e provvedere all’allocazione ottimale delle risorse) - funzioni di servizi legati al benessere (all’aumentare del reddito della collettività le persone tendono ad acquistare beni inerenti alla sfera culturale e al tempo libero) SPENDING REVIEW è un processo volto a ridurre le spese dello stato allo scopo di garantire la sostenibilità finanziaria dei conti pubblici e il rispetto delle regole imposte dall’appartenenza all’UEM (ridurre spese non + necessarie, per limitare il deficit pubblico) CLASSIFICAZIONE SPESE → in base alla destinazione economica - correnti (si sostengono per garantire il funzionamento della PA e si ripetono costantemente nel tempo) - in conto capitale (corrispondono agli investimenti effettuati dallo stato e forniscono beni che garantiscono servizi per la collettività ) → gli investimenti possono essere - diretti (per beni durevoli e socialmente utili) - indiretti (sovvenzioni alle imprese) → in base al tempo: - ordinarie (da sostenere periodicamente) - straordinarie (ogni tanto) PROJECT FINANCING è una tecnica di finanziamento per la realizzazione di opere pubbliche attraverso un’operazione che prevede il coinvolgimento di soggetti privati nella gestione o nella realizzazione di tali opere (lo stato affida a privati la costruzione di beni pubblici) → i privati lo fanno per pubblicità, possibilità di sfruttare economicamente l’opera, utile → in base all’oggetto: - di governo (sono le spese pubbliche sostenute per il funzionamento degli organi dello Stato e per l’erogazione dei servizi di pubblica utilità ) - di esercizio (sono le spese sostenute per procurare e gestire le entrate pubbliche) → in base alla presenza di una controprestazione: - per l’acquisto di beni (sono quelle effettuate dallo stato per acquistare beni da utilizzare per le proprie finalità o per far fronte agli impegni assunti nei confronti delle imprese e famiglie) - di trasferimento (sono pagamenti erogati dallo Stato o dagli altri enti pubblici in assenza di una controprestazione) → in base alle finalità - istituzionali (destinate agli interventi necessari a svolgere le funzioni tradizionali dello Stato) - produttive (finanziano la realizzazione di infrastrutture necessarie per migliorare l’assetto produttivo del paese) - sociali (sono finalizzate a garantire il modello di welfare state, migliorare le condizioni dei meno abbienti) MISURAZIONE DELLA SPESA PUBBLICA per valutare l’impatto della spesa nel tempo gli economisti sono soliti commisurare il suo incremento rispetto alla ricchezza prodotta dall’economia del paese. diventa quindi importante conoscere il rapporto tra la spesa pubblica e il valore del pil → se è cresciuto nel tempo significa che la spesa pubblica è cresciuta più rapidamente della ricchezza nazionale cause aumento spesa - fattori naturali (come aumento popolazione e numero anziani) - utilizzo teorie keynesiane - welfare state (assicurare a tutti i cittadini servizi sociali ritenuti indispensabili) effetti aumento spesa → effetti positivi sullo sviluppo economico e sociale → conseguenze negative: - inflazione - disavanzo di bilancio (eccedenza spese rispetto alle entrate pubbliche) - debito pubblico contenimento della spesa → negli anni 90 si è iniziato un percorso di risanamento dei conti pubblici con tagli alla spesa e aumento entrate tributarie criticità secondo l’aspetto: - economico (la riduzione della spesa può comportare la riduzione della domanda globale) - politico (effetto dell’impopolarità, potrei non riessere eletto) - tecnico (alcune spese possono essere ridotte solo in tempi molto lunghi) SPESE SOCIALI→ art 38 cost comprende le uscite monetarie pubbliche finalizzate a consentire a tutti i cittadini condizioni di vita dignitose, oltre che la protezione da eventi dannosi e gravi della vita → previdenza: è un'assicurazione contro i rischi per il futuro, il pagamento è obbligatorio - la previdenza sociale consiste in una serie di interventi attuati dallo stato a favore dei cittadini per proteggerli da alcuni eventi futuri e dannosi. - soggetti coinvolti sono i lavoratori → assistenza: opera per far fronte a un bisogno già esistente assicurazione sociale→ i datori e i lavoratori versano periodicamente delle somme in proporzione alla retribuzione a determinati enti previdenziali. - sono pubbliche e obbligatorie prevedono prestazioni sia di carattere economico (pensioni) sia di natura diversa (assistenza medica per infortunio) principio di automaticità→ in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore, la legge prevede sanzioni a suo carico, ma nessun effetto negativo si ripercuote sul lavoratore enti previdenziali sono: - Inps che ha la competenza in materia di vecchiaia, invalidità e disoccupazione - inail competono le funzioni in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali sistema pensionistico: - a capitalizzazione: in base al quale i contributi versati nel periodo lavorativo vengono destinati dai lavoratori ai fondi pensione - a ripartizione: i contributi versati in ogni periodo dai lavoratori sono raccolti da un ente pubblico previdenziale e sono utilizzati interamente per erogare i trattamenti pensionistici attuali previdenza complementare→ è un fondo pensione finalizzato a integrare la pensione del lavoratore (versamento ad accumulo) meccanismo calcolo pensioni con il sistema - retributivo → la pensione viene calcolata in rapporto alla media delle retribuzioni percepite durante gli ultimi anni di lavoro - contributivo → il calcolo si basa sull’ammontare dei contributi versati nell’arco dell’attività lavorativa - misto in italia si usa quello retributivo per i lavoratori che al gennaio 1996 presentava un'anzianità lavorativa di 18 anni mentre si usa quello misto per quelli con meno di 18 anni di contribuzione a fine 1995, infine si usa quello contributivo per chi ha iniziato a versare i contributi dopo il 1996 la pensione: - di vecchiaia viene corrisposta ai lavoratori che hanno raggiunto un determinato limite di età (67 anni) - anticipata (permette ai lavoratori di andare prima in pensione purché abbiano raggiunto una determinata anzianità contributiva minima di 41 anni e un’ età anagrafa di 62 anni Pensione ordinaria di inabilità lavorativa→ si acquista il diritto di percepirla in caso di infermità fisica o mentale Pensione di invalidità → riconosciuta al lavoratore la cui capacità lavorativa sia ridotta in modo permanente a meno di un terzo Pensione ai superstiti → in caso di morte di un lavoratore è prevista questa pensione, per superstiti si intendono il coniuge, i figli che siano inabili o non ancora maggiorenni al momento della morte (se sono studenti scuola superiore fino a 21 anni, università fino a 26 anni), i genitori (se di età superiore ai 65 anni), fratelli/sorelle non coniugati che risultino a carico del defunto → prende il nome di reversibilità se compete ai familiari di un lavoratore già pensionato → di pensione indiretta se il defunto non era pensionato ma aveva maturato i requisiti di pensione vecchiaia o inabilità I sussidi per la disoccupazione (inps gestisce prestazioni a sostegno del reddito) - Naspi → indennità mensile erogata a favore dei disoccupati che abbiano versato contributi per almeno 13 settimane (nei 4 anni precedenti) - Cig → indennità corrisposta ai lavoratori sospesi dalla loro attività in seguito a una crisi aziendale di natura temporanea e non imputabile all’imprenditore o al lavoratore Prestazioni a sostegno delle famiglie: - assegno unico universale (attribuito per ogni figlio a carico fino al 21 anno ) - indennità di maternità (per periodo di gravidanza e puerperio/post parto) - indennità di malattia (lavoratori assenti dal lavoro per patologia) Prestazioni assistenziali - assegno sociale (erogato ai cittadini con oltre 65 anni che non possiedono redditi superiori a un det. importo) - indennità di accompagnamento (corrisposta alle persone inabili che hanno bisogno di assistenza perché incapaci di compiere atti di vita quotidiana) INAIL (assicurazione contro infortuni e malattie professionali) → infortunio è la lesione subita da un dipendente per una causa violenta verificatasi durante l’attività lavorativa → malattia professionale consiste in un danno alla salute del lavoratore che dipende dall’azione nociva dell’ambiente di lavoro, è frutto di un’azione lenta a favore di tali soggetti abbiamo: - indennità giornaliera (per inabilità temporanea) - rendita ai superstiti (in caso di morte del lavoratore - rendita vitalizia (in caso di inabilità permanente)