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This document discusses energy efficiency projects, with special focus on how the GSE handles related financial aspects.

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TEE «no saving» Il GSE emette, a favore e su richiesta dei soggetti obbligati, TEE non derivanti dalla realizzazione di progetti di efficienza energetica, ad un valore unitario pari alla differenza tra 260 euro e il valore del contributo tariffario definiti...

TEE «no saving» Il GSE emette, a favore e su richiesta dei soggetti obbligati, TEE non derivanti dalla realizzazione di progetti di efficienza energetica, ad un valore unitario pari alla differenza tra 260 euro e il valore del contributo tariffario definitivo relativo all'anno d'obbligo. In ogni caso detto importo non può eccedere i 15 euro né essere inferiore a 10 €. Tali TEE non hanno ovviamente diritto al contributo tariffario e possono essere riscattati. Il numero massimo di TEE “no saving’’ a favore di un singolo soggetto obbligato non può eccedere il suo obbligo minimo per l’anno d’obbligo corrente (60% dell’obbligo) e delle quote d’obbligo residue in scadenza in via definitiva, a condizione che detenga già un ammontare di TEE pari almeno al 20% dello stesso obbligo minimo. Novità DM 21/05/2021 in rosso 37 TEE «no saving» Esempio meccanismo emissione TEE “no saving”: Il Soggetto X, per l’anno d’obbligo 2022, deve presentare 1.000 TEE. L’obbligo minimo che deve soddisfare al 31 maggio 2023 è pari al 60% del suo obbligo totale, ovvero almeno 600 TEE. Il Soggetto X può richiedere al GSE, solo ed esclusivamente tra il 15 maggio ed il 31 maggio 2023, l’emissione di TEE “no saving”. Questo può avvenire solo se ha sul proprio conto almeno il 20% dei TEE relativi al suo obbligo minimo (quindi secondo l’esempio almeno 120 TEE). Il GSE potrà emettere, a favore del soggetto obbligato che ne fa richiesta, solo il quantitativo per ottemperare all’obbligo minimo (quindi nell’esempio 480 TEE). 38 TEE «no saving» Esempio meccanismo emissione TEE “no saving”: Il Soggetto X riceve un contributo tariffario a copertura degli oneri sostenuti per l’ottenimento dei 120 TEE pari a 250€ (ipotesi), mentre non riceve nulla, ma dovrà corrispondere un valore per l’acquisto dei TEE “no saving” richiesti al GSE Il GSE valorizza i 480 TEE “no saving” emessi al Soggetto X effettuando la differenza tra 260€ (valore definito dalla normativa) e 250€ (contributo tariffario spettante al Soggetto X per i TEE ottenuti o acquistati) Importo non può eccedere i 15€ e non può essere inferiore a 10€ Il Soggetto X dovrà corrispondere 10€ x 480TEE = 4.800€ (i TEE “no saving” non hanno diritto alla copertura degli oneri) 39 TEE «no saving» Esempio meccanismo emissione TEE “no saving”: Il Soggetto X potrà riscattare la somma corrisposta al GSE per i TEE “no saving”, purché sussistano le seguenti condizioni: Il Soggetto X, dopo il 31 maggio 2023, abbia sul suo conto un numero di TEE, ottenuto o acquistato sul mercato, eccedente l’obbligo minimo previsto per l’anno 2023. (Esempio: se il Soggetto X per l’anno 2023 avrà l’obbligo minimo pari a 800 TEE, questo potrà riscattare solo il numero di TEE che eccedono il valore di 800) Il Soggetto X potrà riscattare i TEE “no saving” a partire dall’anno d’obbligo successivo a quello in cui sono stati emessi e al massimo entro l’ultimo anno d’obbligo 40 TEE «no saving» Emissione TEE “no saving” per l’anno d’obbligo 2021 Per l’anno d’obbligo 2021, il numero di titoli «no saving» emessi dal GSE sono stati pari a 169.004. Fonte: GSE – Rapporto annuale certificati bianchi 2022 41 Baseline e addizionalità Secondo il DM 11 GENNAIO 2017 (superato) Consumo di riferimento consumo di energia primaria del progetto di riferimento, cioè il consumo attribuibile all’intervento che alla data di presentazione del progetto costituisce lo standard di mercato in termini tecnologici e/o normativi → media di mercato del nuovo (offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o standard minimo fissato dalla normativa) Consumo di baseline consumo di energia primaria assunto come punto di riferimento per il calcolo dei risparmi energetici addizionali; è dato dal minimo tra il consumo ante intervento ed il consumo di riferimento Risparmio energetico addizionale differenza tra il consumo di baseline ed il consumo post intervento; tale risparmio è determinato assicurando una normalizzazione delle condizioni che influiscono sui consumi 43 Baseline e addizionalità Secondo il DM 11 GENNAIO 2017 (superato) kWh/pezzo consumo pre-intervento Baseline consumo di riferimento Risparmio addizionale consumo post intervento 44 Baseline e addizionalità Secondo il DM 11 GENNAIO 2017 (superato) kWh/pezzo consumo di riferimento Baseline consumo pre-intervento Risparmio addizionale consumo post intervento 45 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 Consumo di riferimento (definizione invariata) consumo di energia primaria del progetto di riferimento, cioè il consumo attribuibile all’intervento che alla data di presentazione del progetto costituisce lo standard di mercato in termini tecnologici e/o normativi → media di mercato del nuovo (offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o standard minimo fissato dalla normativa) Consumo di baseline consumo di energia primaria assunto come punto di riferimento per il calcolo dei risparmi energetici addizionali è pari al valore del consumo antecedente alla realizzazione del progetto di efficienza, fatti salvi adeguamenti a vincoli normativi e/o a prescrizioni amministrative. Nel caso di nuovi impianti, edifici o siti comunque denominati per i quali non esistono valori di consumi energetici antecedenti all’intervento, il consumo di baseline è pari al consumo di riferimento Risparmio energetico addizionale (definizione invariata) differenza tra il consumo di baseline ed il consumo post intervento; tale risparmio è determinato assicurando una normalizzazione delle condizioni che influiscono sui consumi 46 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 Revamping o sostituzione di impianti esistenti kWh/pezzo consumo pre intervento Risparmio consumo di addizionale riferimento consumo post intervento 47 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 Impianti nuovi kWh/pezzo consumo pre intervento consumo di riferimento Risparmio addizionale consumo post intervento 48 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 CASO STUDIO Un’azienda decide di sostituire un chiller avente potenza frigorifera pari 1.000 kWf ed un EER pari a 2,5. I fornitori propongono diverse tipologie di chiller con EER differenti: EER pari a 4,0 (ipotesi di media di mercato) EER pari a 6,5 (ipotesi di best practice) Per semplicità si ipotizzi che il chiller lavori per 4.000 ore/anno al 100% della potenza Definire quale chiller dovrà essere acquistato per accedere ai TEE e calcolare consumo pre-intervento, consumo di riferimento, consumo di baseline e risparmio addizionale secondo le definizioni del DM 11 gennaio 2017 e secondo le definizioni del decreto correttivo 10 maggio 2018. 49 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 CASO STUDIO Un’azienda decide di sostituire un chiller avente potenza frigorifera pari 1.000 kWf ed un EER pari a 2,5. I fornitori propongono diverse tipologie di chiller con EER differenti: EER pari a 4,0 (ipotesi di media di mercato) EER pari a 6,5 (ipotesi di best practice) Per semplicità si ipotizzi che il chiller lavori per 4.000 ore/anno al 100% della potenza Definire quale chiller dovrà essere acquistato per accedere ai TEE e calcolare consumo pre-intervento, consumo di riferimento, consumo di baseline e risparmio addizionale secondo le definizioni del DM 11 gennaio 2017 e secondo le definizioni del decreto correttivo 10 maggio 2018. 50 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 CASO STUDIO Un’azienda decide di sostituire un chiller avente potenza frigorifera pari 1.000 kWf ed un EER pari a 2,5. I fornitori propongono diverse tipologie di chiller con EER differenti: EER pari a 4,0 (ipotesi di media di mercato) EER pari a 6,5 (ipotesi di best practice) Per semplicità si ipotizzi che il chiller lavori per 4.000 ore/anno al 100% della potenza DM 11 gennaio 2017 Consumo pre-intervento = ((1.000/2,5)*4.000 = 1.600.000 kWh/anno Consumo di riferimento = ((1.000/4,0)*4.000 = 1.000.000 kWh/anno = Consumo di Baseline Consumo post-intervento con EER 6,5 = ((1.000/6,5)*4.000 = 615.385 kWh/anno Risparmio addizionale = 1.000.000 - 615.385 = 384.615 kWh/anno DM 10 maggio 2018 Consumo pre-intervento = ((1.000/2,5)*4.000 = 1.600.000 kWh/anno = Consumo di Baseline Consumo di riferimento = ((1.000/4,0)*4.000 = 1.000.000 kWh/anno Consumo post-intervento con EER 6,5 = ((1.000/6,5)'4.000 = 615.385 kWh/anno Risparmio addizionale = 1.600.000 - 615.385 = 984.615 kWh/anno 51 Baseline e addizionalità: programma di misura Per un progetto simile a quello del caso studio precedente è necessario dimostrare la baseline normalizzata rispetto alle variabili operative. 52 Programma di misura Definizione del programma di misura Come disposto al punto 1.3 dell’Allegato 1 al Decreto e s.m.i., dovranno essere presentate le misure dei consumi e delle variabili operative relative ad un periodo almeno pari a 12 mesi precedenti la data di avvio della realizzazione del progetto con frequenza di campionamento almeno giornaliera. È inoltre necessaria l’analisi delle variabili operative che influenzano il consumo del sistema oggetto d’intervento, basata sul monitoraggio delle variabili stesse. A titolo esemplificativo e non esaustivo, l’analisi dei parametri di funzionamento può includere la verifica di eventuali variazioni del consumo specifico al variare delle quantità prodotte. In rosso aggiornamento della Guida operativa 03/05/2022 53 Programma di misura Definizione del programma di misura È ammesso un periodo ed una frequenza di campionamento inferiore nei seguenti casi: a) qualora il proponente dimostri che le misure proposte siano rappresentative dei consumi annuali, ovvero del range annuale dei parametri di funzionamento che influenzano il consumo; b) qualora dalle schede tecniche di prodotto, o da altra opportuna documentazione tecnica, o dalle misure effettuate per un periodo inferiore ai 12 mesi o con frequenza non giornaliera risulti che il consumo ex ante è superiore a quello di riferimento. In tal caso è data facoltà al soggetto proponente di poter optare per il consumo di riferimento. Nel caso di interventi per i quali si verifica una modifica del servizio reso, tra la situazione ex ante e la situazione ex post, tale per cui non sia possibile effettuare una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico, gli stessi si configurano come nuova installazione e pertanto il consumo di baseline è pari al consumo di riferimento. 54 Programma di misura: esempi Definizione del programma di misura ESEMPIO CASO a) Chiarimento Guida operativa 03/05/2022 Nel caso di un progetto di efficienza energetica relativo alla sostituzione di lampade esistenti con lampade a LED all’interno di un capannone industriale nel quale si riscontrano orari di accensione e spegnimento pressoché costanti, assenza di sistemi di regolazione del flusso luminoso, malfunzionamenti delle lampade oggetto di sostituzione o qualsivoglia condizione che possa alterare la certa individuazione della potenza delle lampade installate, sarà possibile effettuare un monitoraggio di soli 3 mesi con frequenza settimanale o altresì ridurre il periodo di monitoraggio a sole due settimane con frequenza giornaliera. 55 Programma di misura: esempi Definizione del programma di misura ESEMPIO CASO b) Chiarimento Guida operativa 03/05/2022 Nel caso di un progetto relativo alla sostituzione di un generatore di vapore, per il quale, attraverso le prove fumi, si dimostra che il generatore presente nella situazione ante intervento ha un rendimento inferiore, ad esempio pari all’85%, al rendimento di riferimento riportato nelle Guide Settoriali, pari al 92%, si potrà utilizzare come rendimento di baseline quello riportato nelle Guide Settoriali e non sarà pertanto necessario effettuare il monitoraggio della situazione ante intervento. 56 Programma di misura: esempi Definizione del programma di misura Nel caso di interventi per i quali si verifica una modifica del servizio reso, tra la situazione ex ante e la situazione ex post, tale per cui non sia possibile effettuare una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico, gli stessi si configurano come nuova installazione e pertanto il consumo di baseline è pari al consumo di riferimento. Quindi in questi casi non è possibile rendere rappresentativi i consumi ex-ante rispetto alla situazione ex-post 57 TEE «no saving» Il GSE emette, a favore e su richiesta dei soggetti obbligati, TEE non derivanti dalla realizzazione di progetti di efficienza energetica, ad un valore unitario pari alla differenza tra 260 euro e il valore del contributo tariffario definitivo relativo all'anno d'obbligo. In ogni caso detto importo non può eccedere i 15 euro né essere inferiore a 10 €. Tali TEE non hanno ovviamente diritto al contributo tariffario e possono essere riscattati. Il numero massimo di TEE “no saving’’ a favore di un singolo soggetto obbligato non può eccedere il suo obbligo minimo per l’anno d’obbligo corrente (60% dell’obbligo) e delle quote d’obbligo residue in scadenza in via definitiva, a condizione che detenga già un ammontare di TEE pari almeno al 20% dello stesso obbligo minimo. Novità DM 21/05/2021 in rosso 37 TEE «no saving» Esempio meccanismo emissione TEE “no saving”: Il Soggetto X, per l’anno d’obbligo 2022, deve presentare 1.000 TEE. L’obbligo minimo che deve soddisfare al 31 maggio 2023 è pari al 60% del suo obbligo totale, ovvero almeno 600 TEE. Il Soggetto X può richiedere al GSE, solo ed esclusivamente tra il 15 maggio ed il 31 maggio 2023, l’emissione di TEE “no saving”. Questo può avvenire solo se ha sul proprio conto almeno il 20% dei TEE relativi al suo obbligo minimo (quindi secondo l’esempio almeno 120 TEE). Il GSE potrà emettere, a favore del soggetto obbligato che ne fa richiesta, solo il quantitativo per ottemperare all’obbligo minimo (quindi nell’esempio 480 TEE). 38 TEE «no saving» Esempio meccanismo emissione TEE “no saving”: Il Soggetto X riceve un contributo tariffario a copertura degli oneri sostenuti per l’ottenimento dei 120 TEE pari a 250€ (ipotesi), mentre non riceve nulla, ma dovrà corrispondere un valore per l’acquisto dei TEE “no saving” richiesti al GSE Il GSE valorizza i 480 TEE “no saving” emessi al Soggetto X effettuando la differenza tra 260€ (valore definito dalla normativa) e 250€ (contributo tariffario spettante al Soggetto X per i TEE ottenuti o acquistati) Importo non può eccedere i 15€ e non può essere inferiore a 10€ Il Soggetto X dovrà corrispondere 10€ x 480TEE = 4.800€ (i TEE “no saving” non hanno diritto alla copertura degli oneri) 39 TEE «no saving» Esempio meccanismo emissione TEE “no saving”: Il Soggetto X potrà riscattare la somma corrisposta al GSE per i TEE “no saving”, purché sussistano le seguenti condizioni: Il Soggetto X, dopo il 31 maggio 2023, abbia sul suo conto un numero di TEE, ottenuto o acquistato sul mercato, eccedente l’obbligo minimo previsto per l’anno 2023. (Esempio: se il Soggetto X per l’anno 2023 avrà l’obbligo minimo pari a 800 TEE, questo potrà riscattare solo il numero di TEE che eccedono il valore di 800) Il Soggetto X potrà riscattare i TEE “no saving” a partire dall’anno d’obbligo successivo a quello in cui sono stati emessi e al massimo entro l’ultimo anno d’obbligo 40 TEE «no saving» Emissione TEE “no saving” per l’anno d’obbligo 2021 Per l’anno d’obbligo 2021, il numero di titoli «no saving» emessi dal GSE sono stati pari a 169.004. Fonte: GSE – Rapporto annuale certificati bianchi 2022 41 Baseline e addizionalità Secondo il DM 11 GENNAIO 2017 (superato) Consumo di riferimento consumo di energia primaria del progetto di riferimento, cioè il consumo attribuibile all’intervento che alla data di presentazione del progetto costituisce lo standard di mercato in termini tecnologici e/o normativi → media di mercato del nuovo (offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o standard minimo fissato dalla normativa) Consumo di baseline consumo di energia primaria assunto come punto di riferimento per il calcolo dei risparmi energetici addizionali; è dato dal minimo tra il consumo ante intervento ed il consumo di riferimento Risparmio energetico addizionale differenza tra il consumo di baseline ed il consumo post intervento; tale risparmio è determinato assicurando una normalizzazione delle condizioni che influiscono sui consumi 43 Baseline e addizionalità Secondo il DM 11 GENNAIO 2017 (superato) kWh/pezzo consumo pre-intervento Baseline consumo di riferimento Risparmio addizionale consumo post intervento 44 Baseline e addizionalità Secondo il DM 11 GENNAIO 2017 (superato) kWh/pezzo consumo di riferimento Baseline consumo pre-intervento Risparmio addizionale consumo post intervento 45 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 Consumo di riferimento (definizione invariata) consumo di energia primaria del progetto di riferimento, cioè il consumo attribuibile all’intervento che alla data di presentazione del progetto costituisce lo standard di mercato in termini tecnologici e/o normativi → media di mercato del nuovo (offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o standard minimo fissato dalla normativa) Consumo di baseline consumo di energia primaria assunto come punto di riferimento per il calcolo dei risparmi energetici addizionali è pari al valore del consumo antecedente alla realizzazione del progetto di efficienza, fatti salvi adeguamenti a vincoli normativi e/o a prescrizioni amministrative. Nel caso di nuovi impianti, edifici o siti comunque denominati per i quali non esistono valori di consumi energetici antecedenti all’intervento, il consumo di baseline è pari al consumo di riferimento Risparmio energetico addizionale (definizione invariata) differenza tra il consumo di baseline ed il consumo post intervento; tale risparmio è determinato assicurando una normalizzazione delle condizioni che influiscono sui consumi 46 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 Revamping o sostituzione di impianti esistenti kWh/pezzo consumo pre intervento Risparmio consumo di addizionale riferimento consumo post intervento 47 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 Impianti nuovi kWh/pezzo consumo pre intervento consumo di riferimento Risparmio addizionale consumo post intervento 48 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 CASO STUDIO Un’azienda decide di sostituire un chiller avente potenza frigorifera pari 1.000 kWf ed un EER pari a 2,5. I fornitori propongono diverse tipologie di chiller con EER differenti: EER pari a 4,0 (ipotesi di media di mercato) EER pari a 6,5 (ipotesi di best practice) Per semplicità si ipotizzi che il chiller lavori per 4.000 ore/anno al 100% della potenza Definire quale chiller dovrà essere acquistato per accedere ai TEE e calcolare consumo pre-intervento, consumo di riferimento, consumo di baseline e risparmio addizionale secondo le definizioni del DM 11 gennaio 2017 e secondo le definizioni del decreto correttivo 10 maggio 2018. 49 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 CASO STUDIO Un’azienda decide di sostituire un chiller avente potenza frigorifera pari 1.000 kWf ed un EER pari a 2,5. I fornitori propongono diverse tipologie di chiller con EER differenti: EER pari a 4,0 (ipotesi di media di mercato) EER pari a 6,5 (ipotesi di best practice) Per semplicità si ipotizzi che il chiller lavori per 4.000 ore/anno al 100% della potenza Definire quale chiller dovrà essere acquistato per accedere ai TEE e calcolare consumo pre-intervento, consumo di riferimento, consumo di baseline e risparmio addizionale secondo le definizioni del DM 11 gennaio 2017 e secondo le definizioni del decreto correttivo 10 maggio 2018. 50 Baseline e addizionalità Secondo il DM 10 MAGGIO 2018 CASO STUDIO Un’azienda decide di sostituire un chiller avente potenza frigorifera pari 1.000 kWf ed un EER pari a 2,5. I fornitori propongono diverse tipologie di chiller con EER differenti: EER pari a 4,0 (ipotesi di media di mercato) EER pari a 6,5 (ipotesi di best practice) Per semplicità si ipotizzi che il chiller lavori per 4.000 ore/anno al 100% della potenza DM 11 gennaio 2017 Consumo pre-intervento = ((1.000/2,5)*4.000 = 1.600.000 kWh/anno Consumo di riferimento = ((1.000/4,0)*4.000 = 1.000.000 kWh/anno = Consumo di Baseline Consumo post-intervento con EER 6,5 = ((1.000/6,5)*4.000 = 615.385 kWh/anno Risparmio addizionale = 1.000.000 - 615.385 = 384.615 kWh/anno DM 10 maggio 2018 Consumo pre-intervento = ((1.000/2,5)*4.000 = 1.600.000 kWh/anno = Consumo di Baseline Consumo di riferimento = ((1.000/4,0)*4.000 = 1.000.000 kWh/anno Consumo post-intervento con EER 6,5 = ((1.000/6,5)'4.000 = 615.385 kWh/anno Risparmio addizionale = 1.600.000 - 615.385 = 984.615 kWh/anno 51 Baseline e addizionalità: programma di misura Per un progetto simile a quello del caso studio precedente è necessario dimostrare la baseline normalizzata rispetto alle variabili operative. 52 Programma di misura Definizione del programma di misura Come disposto al punto 1.3 dell’Allegato 1 al Decreto e s.m.i., dovranno essere presentate le misure dei consumi e delle variabili operative relative ad un periodo almeno pari a 12 mesi precedenti la data di avvio della realizzazione del progetto con frequenza di campionamento almeno giornaliera. È inoltre necessaria l’analisi delle variabili operative che influenzano il consumo del sistema oggetto d’intervento, basata sul monitoraggio delle variabili stesse. A titolo esemplificativo e non esaustivo, l’analisi dei parametri di funzionamento può includere la verifica di eventuali variazioni del consumo specifico al variare delle quantità prodotte. In rosso aggiornamento della Guida operativa 03/05/2022 53 Programma di misura Definizione del programma di misura È ammesso un periodo ed una frequenza di campionamento inferiore nei seguenti casi: a) qualora il proponente dimostri che le misure proposte siano rappresentative dei consumi annuali, ovvero del range annuale dei parametri di funzionamento che influenzano il consumo; b) qualora dalle schede tecniche di prodotto, o da altra opportuna documentazione tecnica, o dalle misure effettuate per un periodo inferiore ai 12 mesi o con frequenza non giornaliera risulti che il consumo ex ante è superiore a quello di riferimento. In tal caso è data facoltà al soggetto proponente di poter optare per il consumo di riferimento. Nel caso di interventi per i quali si verifica una modifica del servizio reso, tra la situazione ex ante e la situazione ex post, tale per cui non sia possibile effettuare una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico, gli stessi si configurano come nuova installazione e pertanto il consumo di baseline è pari al consumo di riferimento. 54 Programma di misura: esempi Definizione del programma di misura ESEMPIO CASO a) Chiarimento Guida operativa 03/05/2022 Nel caso di un progetto di efficienza energetica relativo alla sostituzione di lampade esistenti con lampade a LED all’interno di un capannone industriale nel quale si riscontrano orari di accensione e spegnimento pressoché costanti, assenza di sistemi di regolazione del flusso luminoso, malfunzionamenti delle lampade oggetto di sostituzione o qualsivoglia condizione che possa alterare la certa individuazione della potenza delle lampade installate, sarà possibile effettuare un monitoraggio di soli 3 mesi con frequenza settimanale o altresì ridurre il periodo di monitoraggio a sole due settimane con frequenza giornaliera. 55 Programma di misura: esempi Definizione del programma di misura ESEMPIO CASO b) Chiarimento Guida operativa 03/05/2022 Nel caso di un progetto relativo alla sostituzione di un generatore di vapore, per il quale, attraverso le prove fumi, si dimostra che il generatore presente nella situazione ante intervento ha un rendimento inferiore, ad esempio pari all’85%, al rendimento di riferimento riportato nelle Guide Settoriali, pari al 92%, si potrà utilizzare come rendimento di baseline quello riportato nelle Guide Settoriali e non sarà pertanto necessario effettuare il monitoraggio della situazione ante intervento. 56 Programma di misura: esempi Definizione del programma di misura Nel caso di interventi per i quali si verifica una modifica del servizio reso, tra la situazione ex ante e la situazione ex post, tale per cui non sia possibile effettuare una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico, gli stessi si configurano come nuova installazione e pertanto il consumo di baseline è pari al consumo di riferimento. Quindi in questi casi non è possibile rendere rappresentativi i consumi ex-ante rispetto alla situazione ex-post 57

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