Storia Delle Comunicazioni Di Massa PDF

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This document provides an introduction to the history of mass communication. It explores the evolution of the media system and the role of mass media in shaping modern society. The focus is on the period from the mid-1800s to the present day.

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**STORIA DELLA COMUNICAZIONI DI MASSA** [INTRODUZIONE al CORSO] ***storia delle comunicazioni di massa*** dalla II metà dell'800' al tempo presente; seguendo l'evoluzione del sistema mediatico e delle sue principali componenti (come stampa, cinematografia, radiofonia, televisione, nuovi media digi...

**STORIA DELLA COMUNICAZIONI DI MASSA** [INTRODUZIONE al CORSO] ***storia delle comunicazioni di massa*** dalla II metà dell'800' al tempo presente; seguendo l'evoluzione del sistema mediatico e delle sue principali componenti (come stampa, cinematografia, radiofonia, televisione, nuovi media digitali) con attenzione alle loro funzioni politiche, sociali e culturali. L'obiettivo è quello di fornire una prospettiva storica allo studio delle comunicazioni di massa, comprendere il presente attraverso la conoscenza del passato. La ***storia*** è lo studio del passato, la ricostruzione degli eventi che hanno segnato l'evoluzione degli esseri umani. Obiettivo: \- quello di comprendere il presente. \- capire come si è formato il sistema delle comunicazioni di massa, l'evoluzione del sistema mediatico e delle sue principali componenti (stampa, cinematografia, radiofonia, televisione, nuovi media digitali ecc.). Le ***comunicazioni*** prevedono l'utilizzo di determinati strumenti. Tutti noi comunichiamo, in qualsiasi modo tramite messaggi, segni ecc. Facciamo riferimento alle comunicazioni pubbliche, ovvero quelle comunicazioni che avvengono tramite strumenti che permettono ad un soggetto di proporre ad un pubblico determinati prodotti. -questi strumenti sono cambiati nel corso del tempo. Il primo strumento di comunicazione posto al centro dell'attenzione è la STAMPA ma, anche i giornali, i libri quindi tutte quelle comunicazioni che avvengono tramite stampa tipografica. Questo tipo di strumento di comunicazione è stato affiancato da altri, fino all'evoluzione digitale che ha portato la diffusione massiccia di nuovi dispositivi tecnologici. \[capiamo come la storia di un SISTEMA MEDIALE si sia articolato in maniera complessa nel corso del tempo. La funzione non solo tramite parola ma, anche con l'uso dell'immagine\]. [LA SOCIETA' DI MASSA] Il concetto di ***MASSA*** ha una storia. Questa storia ha una data di nascita indicativa **1870-1914**. Le masse diventano *protagoniste della scena sociale*, quindi c'è il *passaggio da una società aristocratica ad una nuova società* nella quale un numero sempre più ampio di individui ha la possibilità di accedere ad una serie di "beni" ai quali prima non poteva accedervi (beni come merci o ad esempio l'alimentazione, l'abbigliamento, le merci della quotidianità. Ma anche informazioni, conoscenze, servizi, messaggi politici o messaggi pubblicitari). Inoltre, si ha un *protagonismo nella vita pubblica* di classi socialmente ed economicamente subalterne (operai, contadini, lavoratori del settore terziario) tramite organizzazioni sindacali, eventi e manifestazioni ma, anche tramite la stampa e altri strumenti di comunicazione. -quindi, le masse non sono solo passive ma sono anche una componente attiva cioè partecipano alla vita pubblica. [Nasce la MASSA - che cos'è?] Il concetto di massa ha una sua storia. Questo concetto viene introdotto alla nascita della società di massa ma non in modo univoco, è un concetto che conosce una lunga evoluzione. Il concetto di massa contiene anche al suo interno un'accezione negativa la paura del "folle" ovvero, l'idea che il nuovo protagonismo di cechi, poveri, sia un pericolo per le gerarchie consolidate. Il timore da parte delle vecchie élite sociali e intellettuali per la perdita dei vecchi equilibri sociali, per la rabbia e l'irrazionalità delle masse. Uno dei primi autori che usano il termine "folle" fu *G. Le Bon*, il quale introduce alcune definizioni che rimarranno a lungo nel dibattito intellettuale. Il concetto di folle è legato all'idea che l'insieme degli individui è un insieme omologato, ovvero, individui che sono indefiniti nella loro appartenenza del gruppo sociale; perdita di autonomia; passivi nell'offerta culturale; dipendenti dei poteri economici, politici e culturali. Un altro autore che si inserisce in questo tipo di approccio sociologico è l'intellettuale spagnolo *J. Ortega y Gasset*, il quale pubblica "La ribellione delle masse". "L'avvento delle masse al pieno potere sociale. E siccome le masse, non devono né possono dirigere la propria esistenza, e tanto meno governare la società, vuol dire che l'Europa soffre attualmente la più grave crisi che tocchi di sperimentare a popoli, nazioni, culture. Si chiama la ribellione delle masse.".... quello che prima non voleva essere un problema, incomincia ad esserlo quasi a ogni momento: trovar posto.» **La COMUNICAZIONE DI MASSA** intendiamo ogni processo di *produzione*, *trasmissione* e *diffusione* di prodotti mediali (come testi, notizie, immagini, suoni), con lo scopo di raggiungere entro breve tempo un elevato numero di persone poste su vasto spazio. I mezzi usati per attuare questo processo (cinema, stampa, manifesti, radio, televisione) sono detti *mezzi di comunicazione di massa* o mass media (Gallino). Le comunicazioni di massa vengono "fabbricate" da soggetti che hanno delle finalità specifiche per fabbricare, ovvero soggetti che hanno scopi economici, esempio aziende che producono comunicazioni di massa per venderle ad un pubblico e farne profitto. In più però, possono avere anche una finalità politica. Questi prodotti comunicativi vengono trasmessi, tramite supporto mediali che possono cambiare nel tempo (es. stampa, cinema, web) ma tutti vengono trasmessi e veicolati tramite dispositivi. Successivamente, questi verranno diffusi, cioè messi in circolazione e a disposizione in larga scala per un gran numero di persone (il pubblico recepisce questi prodotti comunicativi). L'insieme dei prodotti di comunicazione di massa, vanno a comporre la **CULTURA DI MASSA**. Questa cultura consiste in un sistema di produzione e circolazione di informazioni e narrazioni trasmesse attraverso una serie di media (giornali, libri, immagini, film, musiche, canzoni), pensati come strumenti di informazione e intrattenimento per persone mediamente colte e con disponibilità di reddito relativamente contenute. Basandosi sul principio della semplificazione argomentativa o narrativa, ed essendo offerte a prezzi molto contenuti, queste produzioni culturali sono in grado di raggiungere un pubblico di vaste dimensioni (Banti). La cultura di massa comprende l'insieme di *informazioni* che vogliono raccontare la realtà e le *narrazioni* per descrivere la fantasia. Questi prodotti sono strumenti di informazioni di intrattenimento, di svago, che diffondono conoscenze; che funzionano perché ben fatti e alla portata del pubblico e quindi non potranno essere venduti a prezzi troppo elevati. Presenti 4 tipologie di CONTENUTI delle COMUNICAZIONI DI MASSA: 1. **INFORMAZIONE** fornire notizie su eventi ad un pubblico; informazioni trasmesse e diffuse tramite giornali; periodici; notiziari radiofonici o tramite pagine web. 2. **INTRATTENIMENTO** prodotti che hanno lo scopo di divertire il pubblico, emozionarlo, fornire momenti di svago e piacere (es romanzo, programma televisivo, film). 3. **PUBBLICITA' COMMERCIALE** i media sono uno strumento di trasmissione, di messaggi promozionali. Questi messaggi servono per alimentare il consumo di beni ma hanno anche un effetto socioculturale. 4. **PROPAGANDA POLITICA** tramite i media si hanno anche i messaggi politici. Quindi, anche i soggetti politici usano i media per comunicare, diffondere e produrre i loro contenuti mediali. **LA NASCITA DELLA SOCIETA' DI MASSA** Troviamo 7 ***processi storici*** che hanno portato alla formazione della società di massa. Questi processi sono strettamente correlati, ovvero intrecciati tra di loro e in particolare, riguardano il mondo occidentale che nel 900' hanno coinvolto gran parte del mondo (alcuni di essi, sono ancora in corso, non sono ancora finiti). 1. La **CRESCITA DEMOGRAFICA** Il mondo conosce alla fine del 700', un grande processo di crescita demografica. *NEL GRAFICO*: La popolazione mondiale nel 1750 è stimata attorno ai 728 milioni di persone. Supera per la prima volta il miliardo all'incirca nel 1820 (stime). La stessa popolazione raggiunge la quota di 2 miliardi un secolo dopo circa nel 1930. -Ad oggi, nel pianeta terra vi abitano circa 8 miliardi di persone (la popolazione è quadruplicata). La grande differenza tra i secoli precedenti rispetto ad oggi, è che la crescita demografica ottocentesca riguardava principalmente un'area del mondo (mondo occidentale) l'*Europa* e il *Nord America*, i quali conoscevano il tasso di crescita più significativo. Ma, quali sono i fattori che permettono questo processo di crescita demografica? 1. *miglioramento condizioni igienico- sanitarie*, che permetteva di ridurre la diffusione di malattie; 2. *cure mediche più efficaci*; crescita degli ospedali, crescita di tecnologie e della produzione di farmaci; 3. *maggiore produttività agricola*, quindi, maggiore produzione di alimenti che portava ad una diffusione significativa di prodotti agricoli ma anche di allevamento per esempio di carne. Quindi, ciò favoriva una maggiore qualità di alimentazione per la maggior parte delle persone. Tutto ciò andava a portare una riduzione della mortalità infantile e l'allungamento dell'età media vuol dire che non si generavano più figli ma, i figli avevano più possibilità di superare l'anno di vita. 2. **URBANIZZAZIONE** l'urbanizzazione è la crescita della percentuale della popolazione che abita in città ed è la crescita del territorio occupato dalle città. Per esempio, nel mondo antico, la maggioranza della popolazione in percentuale abitava fuori dalle città ovvero era distribuita in territori rurali di grandi dimensioni come le campagne. *Dalla tabella*: Londra e Pechino erano tra le prime città dove i tassi di crescita della popolazione era molto aumentate., superavano i milioni di abitanti (metropoli e grandi città). Il processo di urbanizzazione, oltre ad essere determinato dalla crescita della popolazione, era determinato anche da flussi migratori verso le città, ovvero spostamenti di popolazione dalle campagne alle città. Questi, potevano riguardare nuclei familiari o di una parte di nuclei familiari o su piccola/lunghissima distanza. L'800', è il periodo anche di grandi migrazioni transatlantiche con milioni di persone, soprattutto europei, che si spostavano dal loro luogo d'origine all'America, per ricercare lavoro (non solo, partivano anche dall'Asia, per esempio dalla Cina verso le coste occidentali dell'America come la California. Dall'india alle zone dell'estremo oriente). -Il pianeta in generale conosce una ridistribuzione delle persone su scala mondiale. Tutti i flussi migratori, piccoli, grandi producono l'effetto della crescita delle città. Perché le città? Le persone si spostano nelle città, perché attirano forza lavoro e danno possibilità e probabilità di trovare dei lavori remunerativi e che permettano di superare la soglia della povertà. Nelle città: - Concentrazione di varie attività produttive e commerciali nelle aree urbane. - Accesso, nelle zone benestanti, a nuovi servizi: illuminazione pubblica, acqua corrente, smaltimento dei rifiuti, gas. - Crescita caotica e disordinata: ai margini dei centri urbani, moltitudini di persone in condizioni di grande disagio. - Inquinamento industriale. - Città luoghi di incontri, scambi, contatti, contaminazioni -\> era diventata una vera e propria IDEA DI MODERNITA', luogo dove le società individuano la modernità. 3. **INDUSTRIALIZZAZIONE** (chiamata anche come la II rivoluzione industriale). Nel processo di industrializzazione, nelle città occidentali verso la fine dell'800', avvengono diverse novità che riguardano il coinvolgimento nella crescita del lavoro industriale di nuove aree, che prima erano molto marginali come la Germania, Belgio, Italia settentrionale, America, Giappone. Questa nuova rivoluzione è connotata da nuovi settori trainanti, per esempio, dal punto di vista produttivo era il settore tessile. Gran parte delle piccole fabbriche attraverso l'energia, alimentata dal carbone e dallo sviluppo dell'energia a vapore, le fabbriche producevano materiali tessili (abiti, tessuti). Ma, oltre al carbone, avevano bisogno di acqua corrente, la quale la si trovava in campagna dai fiumi, ruscelli. -La prima industrializzazione è extra urbana, la maggior parte delle fabbriche (tessili) sorge fuori dalle città. -La seconda industrializzazione ha meno bisogno di acqua, che ha bisogno di altri fattori per produrre soprattutto acciaio, prodotti chimici, elettricità -\> quindi ha bisogno della manodopera umana, la quale la si poteva trovare nelle città. Si trattava di una manodopera a basso costo, poco specializzata che creava la figura dell'operaio di massa. Rappresentazione della società di massa era che si muoveva come un gregge di pecore (idea di massa). Idea di massa come un'identità sociale che perde autonomia, individualità e si forma in un gregge. Questo processo di industrializzazione produce un incremento significativo di lavoratori, soprattutto uomini, che lavorano nel settore industriale, dentro le fabbriche/industrie. In queste industrie, lavoravano migliaia di operai contemporaneamente. Infatti, si trattava di grandi fabbriche che avevo bisogno di una numerosa manodopera e che fornivano forza lavoro (produzione in serie - taylorismo e fordismo). Avviene un aumento dei salari, una ridistribuzione della ricchezza che portava una parte della popolazione ad avere una migliore disponibilità economica. Infatti, c'era il salario fisso mensile, il quale permetteva di poter comprare non solo beni di prima necessità, ma anche di iniziare ad avere altri interessi. Inoltre, questo aumento dei salari corrisponde anche alla diminuzione dei prezzi. Quindi, l'aumento della capacità produttiva permetteva di immettere sul mercato un numero maggiori di prodotti, rispetto al passato e l'aumento della concorrenza portava alla diminuzione dei costi. Nascevano delle conflittualità nel mondo del lavoro. Nel sistema economico, il meccanismo di regolazione/di disciplina del mondo del lavoro era la corporazione delle arti dei mestieri. L'interesse della corporazione era di proteggere il proprio interesse. Gli interessi del datore di lavoro non coincidevano con la manodopera del salariato. Questo sistema creava una maggiore conflittualità che rappresentava una spinta verso l'organizzazione di forme sindacali del movimento operaio (che rappresentavano gli interessi delle categorie di lavoratori). 4. **SEGMENTAZIONE SOCIALE** In Europa, la società cominciava ad essere più diversificata rispetto al passato: dai ceti dell'ancien regime (nobiltà, borghesia, plebe -\> si apparteneva in virtù della nascita, quindi, sistema sociale stabile con poche possibilità degli individui di poter passare di status) a una pluralità di segmenti sociali più fluidi e permeabili. Principali cambiamenti: - La nobiltà che deriva dall'essere figlio di una famiglia di nobili, ha via via meno importanza sul piano economico e sul piano della percezione. Si arriva ad un'ascesa di élite borghesi legittimate dal successo nel mondo degli affari. - Differenziazione della borghesia in gruppi distinti per livello di ricchezza, ambiente di origine, tipo di lavoro, formazione culturale (grandi capitalisti, grandi proprietari terrieri, piccoli imprenditori, commercianti, professionisti, impiegati, burocrati, intellettuali ecc.) -\> in base alla ricchezza che si possiede. - Proletariato, ovvero tutte quelle persone che hanno in comune come unica ricchezza la prole (figli quindi, manodopera), formato da contadini, braccianti, artigiani, operai specializzati, manovali, lavoratori precari, disoccupati e altre figure ai margini della società. - In altre aree del mondo, il *processo di segmentazione* avviene in modo diverso, perché si parla di un mondo in gran parte colonizzato e dominato da influenze europee: -per esempio, in America non esiste un ancien regime. Si tratta di un paese di immigrazione, grandi flussi migratori che portano a vivere in America persone marginali nel mondo europeo, che vogliono migliorare le proprie condizioni di vita. In realtà, qui c'è un altro fenomeno di segmentazione, meno presente all'interno dell'Europa, ovvero la discriminazione etico-raziale \[nel 800', in America ancora non è abolito lo schiavismo\]. \- vecchie e nuove gerarchie coloniali. 5. **CONSUMI E TEMPO LIBERO** QUINDI abbiamo una crescita dei redditi + nuovi prodotti standardizzati e a basso costo + riduzione dell'orario di lavoro e distinzione tra tempo di lavoro e "tempo libero". - Abbiamo una crescita dei consumi, materiali ma anche di consumi immateriali che, servono per soddisfare la richiesta di tempo libero da parte di popolazioni occidentali (spettacoli teatrali; eventi sportivi; spettacoli cinematografici). - Prodotti culturali che sono prodotti nell'industria culturale, serie di aziende che non si occupano di fabbricare occhiali, automobili ma di commercializzare/vendere prodotti che fanno riferimento alla sfera culturale. - Nuove pratiche di commercializzazione: 6. **ASCESA DELLO STATO-NAZIONE** Sono presenti due processi: 1.Ascesa dello stato nazione, ovvero una serie di stati, che hanno una connotazione nazionale sempre più preminente. 2.Seconda metà dell'800' le istituzioni statali, fanno un riferimento ad un territorio ad un patrimonio culturale che dovrebbe rappresentare l'identità nazionale. Crisi del modello dello stato liberale ⇒ Intervento dello Stato in varie sfere della vita pubblica: -*interventi dello stato nella vita pubblica*; -sostegno delle imprese private e creazione delle banche centrali; -*maggior controllo delle frontiere e del territorio* (sullo scambio delle merci); -*sostegno da parte delle istituzioni statali*; -*servizio militare obbligatorio*, eserciti di leva in tutti i maggiori paesi europei (tranne Gran Bretagna); -*forme embrionali di stato sociale*: protezione degli individui tramite previdenza, assistenza, sanità pubblica, salario minimo, servizi pubblici urbani; -*scolarizzazione* (obbligo scolastico, gratuità dell'istruzione, statalizzazione della scuola, programmi nazionali) e riduzione dell'analfabetismo); -*processi di nazionalizzazione delle masse*: imposizione di un patrimonio di ideali, tradizioni, memorie, canoni culturali, anche attraverso un insieme di riti, simboli, miti, feste che rinviano a un\'identità nazionale. 7. **DEMOCRATIZZAZIONE DELLA POLITICA** Il processo di democratizzazione della politica, ovvero un processo legato alla necessità di qualsiasi oggetto politico (Stato, dittatore ecc) vorrà comunicare con il popolo e i cittadini di riferimento. -Questo processo produce allo stesso tempo, un allargamento del corpo elettorale. Graduale estensione del diritto di voto, quindi: ⇒ Maggior partecipazione alla vita politica, anche se quasi ovunque ancora limitata agli uomini. ⇒ Crescita delle forme organizzative per partecipare alla vita politica. ⇒ Movimenti di emancipazione femminile. ⇒ Nascita delle organizzazioni di massa: partiti e sindacati. ⇒ Funzioni di organizzazione, difesa di interessi socioeconomici, conquista di diritti, propaganda, pedagogia politica.

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