Origine Delle Razze Canine PDF

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Summary

Questo documento presenta una panoramica sulla storia delle razze canine, dalle origini antiche fino alla selezione moderna. Discute della razza, del raggruppamento di individui, con caratteristiche fisiche ereditarie comuni e della selezione di caratteristiche genetiche peculiari dell'uomo in ambito zoologico.

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Corso EDUCATORE CINOFILO ORIGINE DELLE RAZZE DAL LUPO AL CANE. LA NASCITA DELLE RAZZE Come abbiamo visto nel capitolo precedente le prime “razze” nacquero circa 4000 anni f...

Corso EDUCATORE CINOFILO ORIGINE DELLE RAZZE DAL LUPO AL CANE. LA NASCITA DELLE RAZZE Come abbiamo visto nel capitolo precedente le prime “razze” nacquero circa 4000 anni fa e da quel giorno iniziò un processo di selezione per mano dell’uomo che dai 5 gruppi diversi del tempo ci ha portati ad avere più di 400 razze diverse ai giorni nostri. Ma cosa intendiamo per “razza”? RAZZA: Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. In ambito zoologico si parla di razza nel caso di popolazioni di animali addomesticati sui quali l’uomo ha operato la selezione di caratteristiche genetiche peculiari. Negli animali non addomesticati, le popolazioni regionali differenti tra loro per alcune caratteristiche, dovute alla concentrazione di particolari geni come risultato di adattamenti alle condizioni ambientali, sono invece chiamate sottospecie. [Treccani] I 5 gruppi preistorici che si erano formati grazie alle infinite ibridazioni lupo grigio – cane erano già molto diversi ai tempi, differenziazione basata sulla loro origine geografica. Clima, territorio e quantità (e qualità) di prede incidono da sempre nella fisionomia, e nella fisiologia, di tutti gli animali, cani compresi. Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 2 Corso EDUCATORE CINOFILO Si pensa quindi che inizialmente ci fossero due grandi differenze nei cani primitivi: i primi, nativi dei climi caldi, avevano un pelo molto corto, o raso, orecchie molto grandi, per disperdere il calore e zampe molto lunghe per poter correre meglio dietro alle prede; i secondi, nativi dei climi freddi, avevano una folta pelliccia (con un foltissimo sotto-pelo), orecchie piccole, per evitare le dispersioni del calore, e una taglia decisamente più massiccia, per combattere le prede più grandi (e avere cibo per più giorni). Fonte: Wikipedia Fonte: Wikipedia Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 3 Corso EDUCATORE CINOFILO Un gruppo di ricercatori americano ha pubblicato nel 2017 uno studio inerente l’origine genetica delle varie razze canine e come la geografia, e non solo, abbiano influenzato il loro sviluppo e espansione. Questi studiosi hanno analizzato 1346 DNA di 161 cani di razze differenti e sono giunti alla conclusione che tutte le razze moderne derivino da 23 razze più antiche, a loro volta generate dalle 5 originarie. Fonte: bigthink.com Le 23 razze antiche Queste razze originarie sono: (A) Akita/Asian spitz. (M) German shepherd dog/New World (B) Shih tzu/Asian toy (N) Saluki/Mediterranean (C) Icelandic sheepdog/Nordic spitz (O) Basset hound/scent hound (D) Miniature schnauzer/schnauzer. (P) American cocker spaniel/spaniel (E) Pomeranian/small spitz. (Q) Golden retriever/retriever (F) Brussels griffon/toy spitz (R) German shorthaired pointer/pointer setter (G) Puli/Hungarian. (S) Briard/continental herder (H) Standard poodle/poodle. (T) Shetland sheepdog/UK rural. (I) Chihuahua/American toy. (U) Rottweiler/drover (J) Rat terrier/American terrier (V) Saint Bernard/alpine. (K) Miniature pinscher/pinscher. (W) English mastiff/European mastiff (L) Irish terrier/terrier. Secondo Heidi Parker – una delle genetiste coinvolte nello studio e co-autrice dell’articolo uscito su Science Direct – inizialmente i cani furono selezionati e fatti riprodurre per il loro lavoro di pastori, cacciatori,… Solo dopo aver fissato bene questi macro caratteri si andò a lavorare sull’aspetto e sulla ricerca di caratteri più specifici, come la tipologia di caccia, la guardia alla casa o la guardiania al bestiame, suddividendo ancora di più le razze e avvicinandosi sempre di più a quelle che vediamo oggi. Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 4 Corso EDUCATORE CINOFILO Fonte: bigthink.com Un aspetto fondamentale è il miglioramento delle tecnologie a disposizione dell’uomo che hanno portato a un deciso cambiamento dei compiti per il nostro caro amico peloso. Basti pensare ai Golden Retriever o ai Setter Irlandesi ( definiti “gun-dogs” – cani da penna/piuma fin dall’epoca Vittoriana) ai quali è stato trovato un vero lavoro solo con l’avvento, appunto, delle armi da fuoco. Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 5 Corso EDUCATORE CINOFILO LE RAZZE CANINE In questo capitolo analizzeremo comportamento e caratteristiche delle razze canine, come vengono classificate e come le loro origini influiscono sul loro comportamento. Inizialmente faremo una divisione ufficiale, riconosciuta da tutti gli Enti di Cinofilia moderna in base alla loro attitudine, morfologia e al loro utilizzo; successivamente andremo ad analizzare più l’aspetto psicologico ed emotivo, recupereremo doti naturali e motivazioni di razza e andremo a darvi un quadro completo che vi servirà per lavorare con questi soggetti, aiutarli e guidarli verso una vita serena ed appagante. Come abbiamo visto sin dall’antichità l’uomo ha operato una grande selezione prediligendo i soggetti più adatti a un determinato compito e andando a fissare i caratteri fisici e psicologici funzionali a un lavoro preciso. Ad oggi, proprio grazie a questo tipo di selezione, possiamo contare circa 342 razze canine riconosciute dalla FCI (Federazione Cinologica Internazionale), senza citare tutti i meticci utilizzati per svolgere svariati compiti, i cani “di razza” ma senza pedigree, e le razze in via di riconoscimento (come alcuni orgogli pastorali italiani quali il Pastore della Lessina e del Lagorai e il Pastore delle Alpi Apuane). Ma come facciamo, quindi, a definire un cane “di razza”? Come abbiamo visto poco fa occorre che il cane sia in possesso di pedigree, ovvero la carta d’identità del soggetto, in cui sono presenti il nome dell’allevatore e dell’allevamento, il nome dei suoi genitori e di tutta la sua genealogia con indicazione di eventuali esami specifici (lastre anche e gomiti, visite agli occhi ecc…) ed eventuali risultati ottenuti in gare ufficiali di bellezza e/o lavoro. Grazie al pedigree possiamo evincere se sia stato fatto un buon lavoro di selezione prediligendo soggetti sani, forti e che rispecchiavano tutte le caratteristiche morfologiche ed attitudinali di razza. Senza il pedigree il cane non è di razza, nemmeno se vi viene detto che i genitori lo possedevano ma è “andato perso”, nemmeno se vi dicono che non è ancora arrivato….. Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 6 Corso EDUCATORE CINOFILO Ma come funziona il pedigree? Diamo per scontato che l’accoppiamento avvenga tra due soggetti della stessa razza e con pedigree, subito dopo l’accoppiamento l’allevatore dovrà compilare il MODELLO A (che va inviato entro 25 giorni dalla nascita della cucciolata), questo modello contiene i dati dei genitori, e la data in cui è avvenuta la monta; una volta nata la cucciolata l’allevatore ha 90 giorni per compilare il MODELLO B (reperibile sul sito dell’ENCI) dove oltre ad elencare nome, microchip e dati del pedigree dei genitori dovrà riempire lo spazio per ogni cucciolo nato e sopravvissuto a questo periodo. In questo modo i cuccioli saranno registrati dall’Ente preposto e riceveranno il loro pedigree. Lo vedremo meglio quando parleremo di norme e legislazione ma teniamo a precisare che vendere cani senza pedigree è vietato dalla legge (D.L. 529 del 30 dicembre 1992), oltre che dannoso per il mantenimento degli standard di razza e per chi alleva con passione e dedizione. Detto questo, che cosa è l’ENCI e di cosa si occupa? L’ENCI – Ente Nazionale Cinofilia Italiana – è l’ente preposto alla salvaguardia delle razze presenti sul territorio italiano, della loro catalogazione, del loro riconoscimento e di tutti gli eventi cinofili inerenti a queste. Rassegne, mostre, esposizioni e circuiti sportivi sono solo alcuni degli ambiti di cui si occupa questo ente. L’ENCI nasce nel 1882 quando un gruppo di appassionati cinofili, il Conte Carlo Borromeo, il Principe Emilio Belgioioso d'Este, Ferdinando Delor, Carlo Biffi, e Luigi Radice fondarono la “Società per il miglioramento delle razze canine in Italia" per poi ottenere il riconoscimento dal FCI (Federazione Cinologica Internazionale) nel 1970. L’ENCI non lavora da solo e da sempre collabora e segue le linee guida dettate dal FCI che raccoglie tutte le federazioni nazionali e si pone l’obbiettivo di dare linee guida sugli standard di razza e sulla suddivisione delle stesse in gruppi funzionali. Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 7 Corso EDUCATORE CINOFILO Ad oggi rappresenta 88 paesi nel mondo che insieme si occupano della tutela e della valorizzazione delle razze locali e straniere presenti sui vari territori. LA CLASSIFICAZIONE DELLA RAZZE IN BASE AL FCI Secondo la Federazione Cinologica Internazionale le razze di cani presenti nel mondo sono divisibili in 10 GRUPPI, divisi così per origini, attitudini al lavoro, morfologia e impiego simili. https://www.enci.it/libro-genealogico/razze Copyright © 4 Zampe & Co SSD SRL – Chiara Santoni – Fabrizio Ruffinatto 8

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