Il cane: dalle origini ai giorni nostri PDF
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Questo documento esplora le origini e l'addomesticamento del cane, dalla comparsa dei primi carnivori all'evoluzione delle razze canine. Il testo approfondisce la collaborazione iniziale tra lupi e uomini, e il processo di domesticazione che ha portato alla varietà di razze canine presenti oggi. Il documento si concentra sulla zoologia dei cani, sui vari aspetti del loro addomesticamento e sulle differenze morfologiche e comportamentali che hanno portato alla varietà di razze.
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UD000824_V(01) Il cane: dalle origini ai giorni nostri La zoologia delle razze canine e feline |1 LE ORIGINI E L’ADDOMESTICAMENTO I primi mammiferi sono comparsi sulla Terra circa 220 milioni di anni fa. Quanto ai carnivori, si stima che ab...
UD000824_V(01) Il cane: dalle origini ai giorni nostri La zoologia delle razze canine e feline |1 LE ORIGINI E L’ADDOMESTICAMENTO I primi mammiferi sono comparsi sulla Terra circa 220 milioni di anni fa. Quanto ai carnivori, si stima che abbiano iniziato la loro evoluzione circa 50 milioni di anni fa, nel continente nordamericano, a partire dalla famiglia dei miacidi, animali di piccola taglia simili alla donnola, cioè con il corpo molto allungato e le zampe corte. Circa 10 milioni di anni fa ha fatto la sua comparsa uno dei loro discendenti, il Canis lepophagus, con- siderato il primo rappresentante del genere Canis, ossia il primo vero e proprio canide. Passato dall’America all’Asia attraverso lo Stretto di Bering, che allora era terra emersa, ha in seguito colonizzato anche l’Europa e l’Africa. L’evoluzione del Canis lepophagus avrebbe poi portato al lupo, allo sciacallo e al coyote, che esistono da circa un milione di anni e sono stati considerati a lungo i potenziali an- tenati del cane domestico. Oggi, le scoperte archeologiche e gli studi di genetica animale hanno invece definitivamente confermato che l’unico vero antenato del cane è il lupo. 0 Dalla collaborazione all’addomesticamento * Paleolitico: Circa 100.000 anni fa, nel Paleolitico*, l’uomo era nomade e viveva dei prodotti della periodo della Preistoria che si estende da circa 2,5 milio- caccia e della raccolta di frutti spontanei. Si pensa che, in alcune regioni del globo, i ni di anni fa a circa il 10.000 lupi si siano abituati a vivere nei pressi degli insediamenti umani, per approfittare degli anni fa. Il termine significa “età della pietra antica”. avanzi di cibo e degli escrementi. Anche l’uomo traeva beneficio dalla presenza vigile degli animali, in grado di avvertire i pericoli molto prima di quanto non potesse fare egli stesso. Figura 1 Lo scheletro di un Canis Uomini e lupi condividevano gli stessi territori di caccia e utilizzavano tecniche simili dirus, un mammifero per la cattura degli animali. Per questo motivo si può supporre che l’uomo abbia pensato carnivoro estinto vissuto fra i 200.000 e i 10.000 anni fa. – e a poco a poco vi sia riuscito – di utilizzare il suo “vicino” come alleato per la caccia. L’iniziale forma di collaborazione si è trasfor- mata in seguito in un processo di addomesticamento. 0 La domesticazione del cane: una storia lunga 40.000 anni Il processo di domesticazione del cane ha avuto origine circa 40.000 anni fa, a seguito di un avvicinamento tra i lupi e gli uomini primi- tivi che ha portato a una specie nuova, il cane domestico. Esistono diverse tesi circa il primo contatto tra lupi e uomini preistorici: alcune propendono per un avvicinamento spontaneo 1 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri del lupo agli accampamenti umani, altre ritengono sia stato l’uomo ad allevare cuccioli di lupo sottratti dalle tane. In ogni caso l’uomo primitivo ha, più o meno volontaria- mente, dato il via al processo di domesticazione, basato sulla selezione di specifiche caratteristiche. Il legame con la “rivoluzione neolitica” * Neolitico: Circa 10.000 anni fa, all’inizio del Neolitico*, in alcune aree del globo (in particolare nel periodo della Preistoria che Medio Oriente, in Mesopotamia) ha inizio il processo di sedentarizzazione: nascono i ha avuto inizio circa 10.000 anni fa, caratterizzato da primi villaggi, l’uomo diviene agricoltore e allevatore. una nuova tecnica di lavo- Da questo momento, il cane si trasforma in un prezioso alleato dell’uomo nella pro- razione della pietra (la pietra levigata). tezione di averi e greggi. * Caratteristiche neoteniche: aspetti della morfologia e del carattere del cane che ricor- I cambiamenti morfologici e comportamentali dano quelli dei cuccioli. All’addomesticamento del lupo si sono accompagnati alcuni cambiamenti morfologici e com- portamentali, che richiamano le caratteristiche del cucciolo. Per questo sono dette neoteni- che✱: la taglia via via più piccola, uno scheletro sempre più leggero, l’accorciamento del muso e testa più arrotondata, una conformazione più adatta alla seduta, la coda a pennacchio. Per quanto riguarda il comportamento, invece, nel cane domestico sono state ricercate carat- teristiche di maggiore docilità, giocosità, adattabilità, tolleranza, dipendenza dall’uomo. L’ag- gressività e la reattività eccessive sono diminuite, perché animali con queste caratteristiche venivano allontanati dall’uomo. |2 LA FORMAZIONE DELLE RAZZE Le razze canine corrispondono innanzitutto alle popolazioni canine selezionate dagli uomini di una determinata regione in base ai propri bisogni e gusti. Esse quindi si sono formate solo dal momento in cui il cane è stato addomesticato. Figura 2 La razza di cane che più somiglia al lupo è quella del Pastore Tedesco, ma nessun cane “domestico” riunisce in sé tutte le capacità psicofisiche del suo antenato. CORSICEF® ANIMAL CARE | 2 Il cane dalle origini ai giorni nostri Come avviene per tutti gli animali domestici, il cane dipende dall’uomo per la sua sussistenza e l’uomo ne controlla la riproduzione. Questi sceglie quali animali far ripro- durre sulla base delle caratteristiche che reputa più interessanti, siano esse legate all’u- tilità o all’estetica. Al contrario, scarta gli animali che presentano caratteristiche sgradite, come i comportamenti pericolosi o i colori del mantello meno piacevoli. Questo è ciò che si chiama selezione. La selezione delle razze canine risale a tempi antichissimi (gli antichi Greci e Romani avevano già una divisione in razze basata sull’utilità del cane) ed è passata attraverso la successione di migliaia di generazioni di cani. Questi numeri permettono di capire come si siano potute ottenere tante varietà di forme e di tratti animali. Sono proprio le peculiarità ritenute utili che hanno indirizzato, per prime, la selezione del cane da parte dell’uomo. L’interesse per l’animale “bello” non si è affermato se non dopo qualche se- colo ed è divenuto preminente solo dal Novecento in poi. 0 Le prime selezioni Le caratteristiche di utilità del cane sono numerose. Tra le più importanti si possono citare quelle di trasporto, gara, traino, combattimento, guardia, caccia, compagnia, cu- stodia delle greggi (oltre all’utilizzo della pelliccia o della carne). L’affermazione di cia- scuna di esse corrisponde a una lenta evoluzione genetica che ha via via allontanato e differenziato il cane dal lupo, il suo antenato. Questa evoluzione è il risultato delle mutazioni genetiche* che l’uomo ha saputo * Mutazioni genetiche: alterazioni irrevocabili del riconoscere e utilizzare nella selezione delle razze, ma anche della grandissima abilità di patrimonio genetico “imma- molte generazioni di allevatori capaci di individuare le differenze di comportamento e gazzinato” nel DNA (acido desossiribonucleico) conte- di attitudini tra gli animali. nuto in ogni singola cellula. La caccia e la guardia, all’origine delle razze Ritornando alla fine del Paleolitico, circa 12.000 anni fa, si può supporre che esistessero già cani impegnati nella guardia agli insediamenti umani e altri cani impiegati nella caccia. Siamo tuttavia ancora molto lontani dal nostro animale domestico: i primi cani da guardia vivono a margine delle comunità umane e sono difficili da addestrare, mentre quelli da caccia catturano gli animali certamente più per loro stessi che per l’uomo, con il quale accettano semmai di collaborare. Eppure questi comportamenti sono all’ori- gine della formazione delle razze: i cani da guardia diventano a poco a poco più forti e sviluppano un carattere più deciso, mentre quelli da caccia si orientano verso una morfologia più leggera, agile e un carattere più duttile. 0 Le selezioni antiche Il “cammino” tra il guardiano dell’epoca preistorica, che aveva una grande autonomia, e il guardiano delle abitazioni o delle greggi, dal quale l’uomo esigeva una totale sot- tomissione, è stato molto lungo: solo circa 5000 anni fa sono apparsi i primi cani simili ai nostri molossi o ai grandi cani da pastore, utilizzati per fare la guardia, per 3 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri la caccia alla grossa selvaggina e per il combattimento. In questo stesso periodo, ha fatto la sua comparsa anche un tipo particolare di cane da caccia, il levriero. È verso la fine dell’antichità che si osserva una reale diversificazione tra i primi cani da caccia e da compagnia. In quest’epoca, però, non si può ancora parlare di razze canine vere e proprie. I cani, infatti, vengono scelti principalmente per le loro qualità di utilità e il loro aspetto risulta secondario perfino per quel che riguarda i cani da compagnia, tra i quali esistono notevoli differenze di taglia, pelo o colore. Ciononostante, il processo di formazione delle razze procede: in modo gra- duale, le popolazioni canine si differenziano sia per l’influenza esercitata dai luoghi in cui vivono, sia in funzione delle preferenze degli allevatori locali. Molte delle razze oggi più diffuse nascono per mansioni specifiche, an- che se oggi sono considerate come razze da compagnia. Ecco alcuni esempi: ✔ Pastore Tedesco: pastore da conduzione Figura 3 ✔ Beagle: cane da caccia (da seguita) Un cane da guardia ✔ Bassotto: cane da caccia (da tana) raffigurato in un mosaico di Pompei (I secolo d.C.). ✔ Labrador e Golden Retriever: cani da caccia (da riporto) All’ingresso delle case ✔ Siberian Husky: cane da slitta romane molto spesso campeggiava l’avviso Cave ✔ Volpino Italiano: cane da guardia nel Medioevo e nel Rinascimento. canem (“attenti al cane”). 0 Le selezioni moderne La prima ondata di moltiplicazione delle razze canine si verifica fra l’VIII e il XIX secolo. In questo periodo, le raffigurazioni e le testimonianze scritte sono sempre più numerose e descrivono cani che praticano la caccia alla corsa*, cani da riporto, cani * Caccia alla corsa: che segnalano la presenza di selvaggina, levrieri da caccia, cani da tana, cani da guardia tipo di caccia, chiamato an- che “a inseguimento”, in cui delle fattorie, cani da mandria, mastini da caccia o da combattimento, cani da slitta e la selvaggina (cervo, cin- naturalmente anche cani destinati esclusivamente alla compagnia. ghiale, capriolo, volpe ecc.) è forzata a correre dai caccia- Intorno al XV secolo possiamo vedere già tutte le morfologie che ci sono familiari, tori che, a piedi o a cavallo, ma bisognerà attendere il secolo successivo per trovare cani molto simili a quelli appar- con o senza cani, l’inseguo- no fino alla cattura o all’uc- tenenti alle attuali razze. cisione. Una forma di caccia Il XIX secolo rappresenta il punto di partenza della seconda ondata di moltiplica- alla corsa è quella alla volpe, fatta a cavallo e con i cani. zione delle razze canine: il maggior numero di standard ufficiali è stato redatto fra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Lo standard ufficiale Lo standard ufficiale è la descrizione più o meno accurata delle caratteristiche fisiche e com- portamentali dell’ideale rappresentante di una determinata razza. Dal momento in cui vengono fissati gli standard, tutti gli allevatori della stessa razza selezioneranno gli animali seguendone i dettami e la razza diventerà sempre più omogenea. CORSICEF® ANIMAL CARE | 4 Il cane dalle origini ai giorni nostri |3 I PRINCIPALI TIPI MORFOLOGICI Dalla fine del XIX secolo, i cani vengono classificati in quattro tipi, basandosi principal- mente sulle caratteristiche ossee e somatiche della testa: ✔ il tipo lupoide ➜ Il suffisso -oide Il suffisso -oide significa “so- ✔ il tipo braccoide migliante a”. ✔ il tipo molossoide ✔ il tipo levrieroide (o graioide). stop Figura 4 Per affrontare l’esame dei caratteri morfologici dei cani bisogna saperne riconoscere le regioni anatomiche, illustrate dalla figura. * Stop: detto anche salto naso-fron- tale, è il punto di fusione tra le ossa del cranio e quelle del muso; può essere più o meno accentuato. Figura 5 Il Deutsche Schaferhund 0 I cani di tipo lupoide (Schafer = pastore, Hund = cane), o Pastore Tedesco, appartiene al gruppo lupoide ed è la razza canina più Il cane lupoide ha l’aspetto del lupo: la testa ha la forma di una piramide orizzontale, diffusa al mondo. con muso allungato e stretto, orecchie generalmente dritte, lo stop* poco marcato e piccole labbra serrate in cui le superiori non oltrepassano la base delle gen- give inferiori (esempio: Pastore Tedesco). ✔ All’interno di questa categoria incontriamo i cani da pastore, i cani nordici, i terrier e la maggior parte dei cani di tipo primitivo (Basenji, Thai Ridgeback Dog). 27 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri 0 I cani di tipo braccoide Il cane braccoide ha l’aspetto del Bracco: la testa ha una ca- ratteristica forma di prisma, con orecchie cadenti, stop mar- cato, muso che presenta la stessa larghezza sia alla base sia all’estremità. Le labbra sono lunghe e pendenti; quelle superiori oltre- passano di molto il livello della mascella inferiore, così come la commessura labiale (cioè l’angolo della bocca). ✔ Troviamo in questa categoria i bracchi, gli epa- gneul, i setter, i retriever, i griffon, la numerosa Figura 6 famiglia dei segugi e l’antica razza del Dalmata, Due esemplari di Cane da Ferma Tedesco a pelo duro divenuta popolare grazie a La Carica dei 101, film (Deutscher Drahthaariger d’animazione Disney. Vorsterhhund), del tipo braccoide. 0 I cani di tipo molossoide Il cane molossoide ha l’aspetto del molosso: la testa è voluminosa, rotonda o cuboide * Brachicefalico: (brachicefalica*), con orecchie piuttosto piccole e cadenti, muso corto e forte, labbra nei cani brachicefali la lar- ghezza della testa è mag- spesse e cadenti. Il corpo è massiccio e potente, la taglia molto spesso grande, l’ossatura giore della metà della sua forte, la pelle spessa e alquanto molle (esempio: Mastino Napoletano). lunghezza. ✔ Di questa categoria fanno parte i mastini, i cani da montagna e razze di piccola taglia (Bulldog Inglese, Bulldog Francese, Carlino, Boston Terrier). Figura 7 Sia l’Alano Tedesco (a sinistra) sia i Boxer sono cani di tipo molossoide. Nonostante la taglia imponente, l’Alano è snello e slanciato, mentre il Boxer è famoso per la sua forza e agilità. 0 I cani di tipo levrieroide Il cane levrieroide (o graioide) ha la testa a forma di cono allungato, il cranio stretto, le orecchie piccole all’indietro o diritte, il muso lungo e sottile, lo stop quasi assente, debordante sulla bocca, le labbra fini, piccole e serrate. Il corpo slanciato presenta il rene arcuato, l’addome molto retratto e gli arti lunghi, la coda si assottiglia in punta e la pelle è sottile. Il corpo snello e il petto lungo e stretto lo rendono morfologicamente adatto alla corsa. CORSICEF® ANIMAL CARE | 6 Il cane dalle origini ai giorni nostri ✔ A questa categoria appartengono i le- vrieri e qualche razza geneticamente affine, come per esempio il Bedling ton Terrier. Oltre a questi quattro tipi, c’è chi distingue anche i tipi volpinoide e bassottoide. ✔ Tipo volpinoide: ha testa di tipo lu- poide, ma con cranio più largo e muso più sottile (simile alla volpe), orecchie piccole ed erette. Il manto ha il pelo lungo e la coda è completamente ri- versata sul dorso. Figura 8 ✔ Tipo bassottoide: ha arti spropor- Quella del Piccolo Levriero Italiano è una delle razze zionatamente piccoli in confronto al canine più antiche. corpo. Generalmente il resto del cor- po rientra nel tipo braccoide, tuttavia il tipo bassottoide può fissarsi su qualsiasi altro tipo. * Garrese: si trova nella zona delle pri- me vertebre dorsali e viene |4 LE CARATTERISTICHE DEL CANE usato come punto di riferi- mento per la misura dell’al- tezza. La descrizione di un cane si sofferma in primo luogo su tre elementi: la taglia, le pro- porzioni e il profilo. Figura 9 L’Irish Wolfhound (o Levriero Irlandese) è probabilmente il 0 La taglia cane più alto del mondo, con un’altezza ideale di 81-86 cm al garrese. A seconda della taglia si distinguono tre grandi tipi canini: ✔ nel tipo eumetrico (taglia media) il peso è superiore ai 10 kg, ma non va oltre i 25 e l’altezza al garrese* va dai 40 ai 60 cm (esempi: Epagneul Français, Schnauzer Medio, Siberian Husky) ✔ nel tipo ipermetrico (taglia superiore alla media) il peso è superiore ai 25 kg e l’altezza al garrese va dai 60 a oltre i 70 cm (esempi: Mastino Tibetano, Irish Wolfhound, Mastiff o Mastino Inglese) ✔ nel tipo ipometrico (taglia inferiore alla media) il peso è in- feriore ai 10 kg e l’altezza al garrese non supera i 40 cm; per le razze di dimensioni più piccole si utilizza il termine sub-ipo- metrico (esempi: bassotti, Basset Artésien Normand e West Highland White Terrier sono ipometrici, mentre Yorkshire Terrier, Pinscher Nano e Spitz Nano sono sub-ipometrici). 7 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Figura 10 Il Bulldog Inglese, tipico brevilineo, è stato definito “un cane bellissimo nella sua bruttezza”. 0 Le proporzioni Le proporzioni corrispondono ai rapporti tra le parti del corpo e permettono di ana- lizzare quest’ultimo nelle sue tre dimensioni: altezza, lunghezza e larghezza. Anche in questo caso si distinguono tre grandi tipi: ✔ nel tipo mediolineo le forme generali sono equilibrate; a livello della testa, lo stop è abbastanza marcato, la fronte e il muso hanno la stessa lunghezza; il corpo ha una lunghezza sostanzialmente uguale all’altezza (esempi: la mag- gior parte dei cani da caccia e un gran numero di cani da pastore; il Berger de Beauce è un tipo mediolineo) ✔ nel tipo brevilineo le forme generali sono compatte e massicce; a livello della testa, lo stop è molto marcato, il muso è più corto della fronte, il cranio è piut- tosto robusto. Il corpo è largo e spesso più lungo che alto e gli arti sono forti (esempi: i molossi, ma anche numerose piccole razze da compagnia, fra cui Pechinese, Carlino, Bulldog Francese; il Bulldog Inglese è un ultrabrevilineo) ✔ nel tipo longilineo le forme generali sono slanciate e snelle; a livello della te- sta, lo stop è poco marcato, il muso è più lungo della fronte, il cranio è stretto. Il corpo è sottile, a volte più alto che lungo grazie agli arti molto sviluppati (esempi: tutti i levrieri e alcuni casi particolari come il Bedlington Terrier; il Levriero Inglese è un tipico longilineo). 0 Il profilo Lo studio del profilo del cane consente di valutare la sua silhouette e le sue linee. Il pro- filo della testa è spesso molto più caratteristico di quello del corpo. È possibile descrivere tre tipi di profilo: CORSICEF® ANIMAL CARE | 8 Il cane dalle origini ai giorni nostri Figura 11 Il Cane da Pastore Scozzese a pelo lungo (Rough Collie) è di tipo rettilineo. ✔ nel tipo rettilineo le linee della fronte e della canna nasale (muso) sono dritte e parallele; lo stop è marcato senza eccesso, il dorso e il collo non presentano curvature, gli appiombi* degli arti sono dritti (esempi: molti cani da pastore e * Appiombi: nei quadrupedi sono le dire- da caccia; il Pastore Belga e il Setter Inglese sono rettilinei) zioni perpendicolari al piano ✔ nel tipo concavilineo il profilo della testa è concavo, la testa ha la tendenza d’appoggio degli arti. L’ani- male si dice “in appiombo” a prolungarsi verso la canna nasale, lo stop è molto marcato, gli occhi sono quando i suoi arti sono nella globulosi, la faccia è schiacciata; il dorso e il collo s’inarcano, gli arti tendono giusta direzione e il suo peso è uniformemente distribuito a deviare (esempi: numerosi Molossi, fra cui il Bullmastiff, ma anche piccole sui quattro arti. razze da appartamento come il Pechinese e il Carlino) ✔ nel tipo convessilineo il profilo della testa è convesso, lo stop scompare, gli occhi sono a mandorla; il dorso è arcuato, gli arti hanno la tendenza ad avvici- narsi (esempi: i levrieri, il Bedlington Terrier e il Bull Terrier). Lo studio congiunto della taglia, delle proporzioni e del profilo permette di descri- vere in modo sintetico ed efficace l’anatomia esterna del cane. Osserviamo i seguenti esempi, che riguardano il Borzoi, l’Epagneul Breton e il Lhasa Apso. Borzoi Epagneul Breton Lhasa Apso ipermetrico longilineo eumetrico mediolineo ipometrico brevilineo convessilineo rettilineo concavilineo 9 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri |5 LA CLASSIFICAZIONE ATTUALE DELLE RAZZE La classificazione attuale delle razze fa riferimento alla nomenclatura delle razze canine * FCI: adottata nel 1987 dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI*). La FCI riconosce nata nel 1911, la Federazio- più di 350 razze suddivise in dieci gruppi (che a loro volta comprendono vari sottogrup- ne Cinologica Internazionale ha sede a Thuin (Belgio) e pi) in base alla loro origine, alla morfologia e all’utilizzo: ne deriva una classificazione rappresenta 88 Paesi, tra pratica in cui ogni razza trova posto accanto a quella con cui presenta maggiori somi- soci e partner. glianze. I dieci gruppi sono i seguenti: ✔ 1° gruppo – Cani da pastore e bovari (esclusi i bovari svizzeri) ✔ 2° gruppo – Cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri ✔ 3° gruppo – Terrier ✔ 4° gruppo – Bassotti ✔ 5° gruppo – Cani di tipo spitz e di tipo primitivo ✔ 6° gruppo – Segugi e cani per pista di sangue (cani da seguita) ✔ 7° gruppo – Cani da ferma ✔ 8° gruppo – Cani da riporto, da cerca e da acqua ✔ 9° gruppo – Cani da compagnia ✔ 10° gruppo – Levrieri. Solo una piccola minoranza di razze presenta una classificazione problematica: per esempio, il Podenco Canario, classificato dalla FCI nel 5° gruppo perché è un cane di tipo primitivo, è tuttavia morfo- logicamente un levriero (10° gruppo) e in più un cane da cerca (8° gruppo). 0 Le caratteristiche del 1° gruppo (cani da pastore e bovari, esclusi quelli svizzeri) Questo gruppo si divide in due sezioni: Figura 12 ✔ la sezione 1 comprende i cani da pastore La razza del Cane delle Canarie (Podenco Canario) ✔ la sezione 2 comprende i cani da bovaro, esclusi i bovari svizzeri. risale al 1000 a.C. Origini In origine, sono tutti cani da fattoria europei, in grado di avvertire i pericoli o veri guardiani secondo la loro taglia, e all’occorrenza ausiliari della caccia. Tra il XVII e il XIX secolo, i cani di taglia media vengono orientati verso la guida del gregge, mentre i più grandi, specialmente nei Paesi dell’Europa orientale, restano destinati in prevalenza alle funzioni di caccia. Morfologia I cani di questo gruppo sono lupoidi e principalmente di taglia eumetrica, tuttavia non mancano gli ipometrici e gli ipermetrici. Le proporzioni sono mediolinee, nonostante alcuni abbiano tendenze brevilinee; il profilo è rettilineo. CORSICEF® ANIMAL CARE | 10 Il cane dalle origini ai giorni nostri Figura 13 L’Australian Shepherd, selezionato nel XX secolo, è un ottimo cane da lavoro e da compagnia. Utilizzo Questi cani hanno un’eccellente attitudine all’addestramento, creano un forte legame con il proprietario e la loro morfologia permette una certa polivalenza: difesa, salvatag- gio, guida per i ciechi, ricerca di stupefacenti, guida delle greggi ecc. In particolare sono straordinari cani da guardia. Le razze del 1° gruppo – Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Australian Kelpie, Australian Shepherd, Bearded Collie, Berger de la Beauce, Berger de la Brie, Berger de Picardie, Border Collie, Cane Lupo di Saarloos, Cane Lupo Cecoslovacco, Cão da Serra de Aires, Cane da Pastore Bergamasco, Cane da Pastore Catalano, Cane da Pastore Croato, Cane da Pastore dei Pirenei a faccia rasa, Cane da Pastore dei Pirenei a pelo lungo, Cane da Pastore della Russia meridionale, Cane da Pastore dei Tatra, Cane da Pastore di Maiorca, Cane da Pastore Sezione 1 Maremmano-Abruzzese, Cane da Pastore Olandese, Cane da Pasto- Cani da pastore re Polacco di pianura, Cane da Pastore Scozzese a pelo lungo (Rough Collie), Cane da Pastore Scozzese a pelo corto, Komondor, Kuvasz, Mudi, Old English Sheepdog (Bobtail), Pastore Belga (Groenendael, Laekenois, Malinois, Tervueren), Pastore Tedesco, Puli, Pumi, Scha- pendoes Olandese, Schipperke, Shetland Sheepdog, Slovensky Cu- vac, Welsh Corgi Cardigan, Welsh Corgi Pembroke, Cane da Pastore della Sila, Cane da Pastore di Oropa, Spino degli Iblei, Pastore della Lessinia e del Lagorai, Cane delle Alpi Apuane Sezione 2 Cani da bovaro Australian Cattle Dog, Bovaro delle Ardenne, Bovaro delle Fiandre (esclusi bovari svizzeri) 11 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Figura 14 ll Dobermann è un cane di tipo pinscher: possiede molteplici attitudini, ma può essere considerato soprattutto da guardia e da difesa. 0 Le caratteristiche del 2° gruppo (cani di tipo pinscher, schnautzer, molossoidi e cani bovari svizzeri) Questo gruppo, che racchiude molti dei cani da guardia e da difesa, solitamente di gros- sa taglia, si compone di tre sezioni: ✔ la sezione 1 comprende le razze di tipo pinscher e schnauzer ✔ la sezione 2 (“molossoidi”) comprende i mastini e i cani da montagna ✔ la sezione 3 comprende quattro razze di bovari svizzeri. Origini Pinscher e schnauzer sono talvolta chiamati “terrier tedeschi” perché il loro aspetto energico ricorda quello dei “veri” terrier britannici. Come questi ultimi, schnauzer e pinscher in passato sono stati utilizzati spesso per la caccia agli animali nocivi, come i topi. Benché discendano da cani molto antichi, queste razze sono state create solo alla fine del XIX secolo con una selezione effettuata a partire dai cani da fattoria, da pastore e da topi. I molossoidi sembrano avere tutti una lontana origine asiatica e sono ben conosciuti in Europa fin dall’antichità: i mastini sono sempre stati impiegati per la guardia e in un secondo tempo per il combattimento; i cani da montagna, invece, sono stati utilizzati sia per la guardia sia per la protezione delle mandrie. I bovari svizzeri figurano all’interno di questo gruppo poiché, anche se sono cani da fattoria, derivano in parte dai molossi. Morfologia Pinscher e schnauzer sono lupoidi e possono essere di tutte le taglie (ipermetrica, ipo- metrica o eumetrica). Per quanto riguarda le proporzioni e il profilo, questi cani sono mediolinei e rettilinei come i cani da pastore. CORSICEF® ANIMAL CARE | 12 Il cane dalle origini ai giorni nostri I molossi sono ovviamente molossoidi, spesso ipermetrici, ma talvolta eumetrici; le loro proporzioni sono di solito brevilinee o mostrano almeno una tendenza brevilinea. Il profilo è prettamente concavo, ultraconcavo nei mastini. I grandi bovari svizzeri sono ipermetrici, brevilinei e dal profilo a tendenza conca- va, nonostante i piccoli assomiglino ai cani da pastore. Il Grande Cane Giapponese è di taglia grande e costituzione solida. Utilizzo Il principale impiego che si fa di questo gruppo così vario è la guardia. I cani di tipo pinscher e schnauzer sono più adatti all’addestramento e più vivaci dei molossi, che in generale appaiono più statici, ma dall’aspetto particolarmente dissuasivo. Anche i bovari svizzeri fanno la guardia e possono essere d’aiuto nella guida delle mandrie; costituisco- no l’esempio emblematico del cane da difesa, efficace e rapido; eccellono nel sorvegliare e proteggere la famiglia. Le razze del 2° gruppo – Cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri Pinscher: Affenpinscher, Dobermann, Pinscher Austriaco, Pinscher Tedesco, Zwergpinscher (Pinscher Nano) Sezione 1 Schnauzer: Schnauzer Gigante, Schnauzer Medio, Schnauzer Nano Cani di tipo pinscher e schnauzer Smoushond: Smoushond Olandese Tchiorny Terrier: Terrier Russo Nero Tipo mastino: Alano, Boxer Tedesco, Broholmer, Bulldog, Bullma- stiff, Cane Corso Italiano, Cão Fila de São Miguel, Dogo Argentino, Dogo di Maiorca, Dogue de Bordeaux, Fila Brasileiro, Mastiff, Masti- no Napoletano, Rottweiler, Shar Pei, Tosa Sezione 2 Tipo cane da montagna: Cane da Montagna dei Pirenei, Cane da Molossoidi Montagna dell’Atlas, Cane da Pastore del Caucaso, Cane da Pastore dell’Anatolia, Cane da Pastore dell’Asia Centrale, Cane da Pastore del Karst, Cane da Pastore di Ciarplanina, Cane del San Bernardo, Cão da Serra de Estrela, Cão de Castro Laboreiro, Hovawart, Land- seer, Leonberger, Mastino dei Pirenei, Mastino Spagnolo, Mastino Tibetano, Rafeiro do Alentejo, Terranova Sezione 3 Bovaro dell’Appenzell, Bovaro del Bernese, Bovaro dell’Entlebuch, Bovari svizzeri Grande Bovaro Svizzero 0 Le caratteristiche del 3° gruppo (terrier) Questo comprende esclusivamente terrier, suddivisi in quattro sezioni: ✔ la sezione 1 comprende le razze di grande e media taglia (gamba lunga) ✔ la sezione 2 comprende le razze di piccola taglia (gamba corta) ✔ la sezione 3 comprende i terrier tipo bull (gamba lunga) ✔ la sezione 4 comprende i toy terrier o terrier di compagnia (gamba corta). 13 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Figura 15 In origine il Bedlington Terrier (il cui nome deriva da quello di un villaggio del Northumberland, contea al confine tra Inghilterra e Scozia) era usato soprattutto per la caccia alla lepre. Origini I terrier sono cani che cacciano nelle tane sottoterra – come indica il loro nome – op- pure su terreni accidentati. Sono già citati in alcuni scritti inglesi del XIV secolo. In ori- gine, furono indubbiamente piccoli cani da fattoria destinati a lottare contro i roditori, divoratori di colture. In seguito vennero selezionati per farne veri cacciatori di conigli, volpi e tassi. Gli incroci con altri tipi di cani (tra cui segugio, mastino e levriero) hanno permesso di diversificare la loro morfologia e il loro utilizzo. Morfologia I terrier sono lupoidi. In conseguenza del loro utilizzo primitivo per la caccia in tana sono soprattutto ipometrici, anche se ve ne sono alcuni eumetrici. Per quanto riguarda le proporzioni, gli esemplari di taglia più grande sono soprattutto mediolinei; al con- trario, quelli di taglia più piccola sono, tendenzialmente, brevilinei. I terrier che sono stati incrociati con i mastini sono sicuramente brevilinei, mentre l’incrocio con i levrieri ha dato origine a esemplari longilinei. Infine, anche se il profilo più frequente è quello rettilineo, questo tende verso il concavilineo per le razze brevili- nee ed esistono anche alcune razze convessilinee. Utilizzo Questi cani sono diventati molto popolari dopo la seconda metà del XIX secolo. I ter- rier cacciano selvaggina da pelo, soprattutto in tana; sono cacciatori intrepidi e pieni di vitalità. Attualmente, però, le razze da caccia sono sempre meno numerose e tra di esse anche la percentuale dei cani che cacciano ancora tende a diminuire. I terrier sono invece sem- pre più utilizzati come cani da compagnia, ruolo in cui si mostrano intelligenti, vivaci ed estroversi. CORSICEF® ANIMAL CARE | 14 Il cane dalle origini ai giorni nostri Le razze del 3° gruppo – Terrier Sezione 1 Airedale Terrier, Bedlington Terrier, Border Terrier, Deutscher Jagd terrier, Fox Terrier a pelo liscio, Fox Terrier a pelo ruvido, Irish Glen of Terrier di grande Imaal Terrier, Irish Soft Coated Wheaten Terrier, Irish Terrier, Kerry e media taglia Blue Terrier, Lakeland Terrier, Manchester Terrier, Parson Jack Russel (gamba lunga) Terrier, Terrier Brasiliano, Welsh Terrier Australian Terrier, Cairn Terrier, Dandie Dinmont Terrier, Jack Russel Sezione 2 Terrier, Norfolk Terrier, Norwich Terrier, Scottish Terrier, Sealyham Terrier di piccola taglia Terrier, Skye Terrier, Terrier Boemo, Terrier Giapponese, West High (gamba corta) land White Terrier Sezione 3 American Staffordshire Bull Terrier, Bull Terrier, Staffordshire Bull Terrier di tipo bull Terrier (gamba lunga) Sezione 4 Toy terrier Australian Silky Terrier, English Toy Terrier Black And Tan, Yorkshire o da compagnia Terrier (gamba corta) 0 Le caratteristiche del 4° gruppo (bassotti) Questo gruppo è quello che contiene il minor numero di razze, poiché comprende solo le varietà di Bassotto Tedesco (o Teckel), che si differenziano per la taglia, stabilita non in base all’altezza ma al peso e alla circonferenza toracica: ✔ bassotti di taglia normale ✔ bassotti nani ✔ bassotti Kaninchen (il termine significa “coniglio” in tedesco). Un’ulteriore classificazione suddivide questi cani a seconda del pelo in: ✔ bassotti a pelo corto ✔ bassotti a pelo lungo ✔ bassotti a pelo duro. Figura 16 Il Bassotto a pelo lungo. 15 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Le razze del 4° gruppo – Bassotti Bassotto a pelo corto, Bassotto a pelo duro, Bassotto a pelo lungo Bassotto Kaninchen a pelo corto, Bassotto Kaninchen a pelo duro, Bassotti Bassotto Kaninchen a pelo lungo Bassotto Nano a pelo corto, Bassotto Nano a pelo duro, Bassotto Nano a pelo lungo Origini I bassotti, nativi della Germania, sono stati utilizzati in origine per la caccia ai tassi. Il loro nome tedesco, Dachshund, deriva infatti da Dachs, cioè tasso. Il Bassotto a pelo corto è nato intorno al XVI secolo dopo alcuni incroci in cui sono stati utilizzati cani da caccia e pinscher nani (Zwergpinscher). Nel XVII secolo si ottiene il Bassotto a pelo lungo, incrociando un Bassotto a pelo corto con un Epagneul. Infine, nel XIX secolo compare il Bassotto a pelo duro, derivato da incroci con schnauzer e terrier. Morfologia I bassotti sono lupoidi e, in generale, ipometrici; tuttavia si passa dai 2 kg del Kanin- chen (circonferenza toracica massima di 30 cm) agli 8 kg del tipo normale (circonferen- za toracica di 40 cm). Se non teniamo conto degli arti, i bassotti possono essere considerati longilinei e con un profilo rettilineo, come quello dei pinscher. A causa del dorso allungato, i bassotti soffrono di patologie a carico della colonna * Ernia del disco: vertebrale, come l’ernia del disco*. Pertanto, occorre evitare che saltino da altezze mol- malattia che colpisce la lami- na circolare situata tra due to elevate, al fine di scongiurare eventuali danni. vertebre (disco interverte- brale); a causa di traumi il disco può spostarsi dalla sua Utilizzo sede normale (ernia). I bassotti sono cacciatori polivalenti: possono stanare le prede sotto terra o cacciare in branco e sono eccellenti nel braccare la selvaggina ferita. Come cani da compagnia sono vigili e decisi. 0 Le caratteristiche del 5° gruppo (cani di tipo spitz e primitivo) I cani di tipo spitz e primitivo formano un gruppo molto eterogeneo, suddiviso in otto sezioni: ✔ la sezione 1 comprende i cani nordici da slitta ✔ la sezione 2 comprende i cani nordici da caccia ✔ la sezione 3 comprende i cani nordici da guardia e pastore ✔ la sezione 4 comprende gli spitz europei ✔ la sezione 5 comprende gli spitz asiatici e affini ✔ la sezione 6 comprende i cani di tipo primitivo ✔ la sezione 7 comprende i cani di tipo primitivo da caccia ✔ la sezione 8 comprende i cani di tipo primitivo da caccia con cresta sul dorso. CORSICEF® ANIMAL CARE | 16 Il cane dalle origini ai giorni nostri Figura 17 Il Thai Ridgeback Dog ha il pelo corto. Sul dorso vi è una cresta (ridge) formata da peli girati in direzione opposta a quelli del resto del corpo. Origini Questi cani sono quasi esclusivamente di origine artica (Alaska-Groenlandia) e asiati- ca. Presentano caratteristiche morfologiche e comportamentali più ancestrali e simili al lupo rispetto ad altre razze. Il fatto che abbiano mantenuto alcune caratteristiche originarie non significa che questi cani non siano stati selezionati; semplicemente, rispetto alle razze degli altri grup- pi il criterio della selezione dei cani di tipo spitz e primitivo si è basato più sulle loro caratteristiche di utilità e meno sull’aspetto morfologico. Morfologia Quelli del 5° gruppo sono cani lupoidi per eccellen- za: sono quasi tutti eumetrici, mediolinei e rettili- nei. Tuttavia, esiste qualche razza di piccola taglia e va notato che gli spitz hanno una tendenza brevilinea e concavilinea. Utilizzo Questi cani sono dotati di grande energia ed elevata resistenza. Sono spesso polivalenti anche se, in ge- nere, orientati verso un uso specifico: traino (slitta), caccia, guardia o guida delle mandrie. Alcune razze, nate per specifiche mansioni, sono ora considerate esclusivamente da compagnia. Nel- la scelta di una specifica razza bisogna però sempre tener conto delle attitudini e delle esigenze legate alle origini del cane, per evitare difficoltà nella gestione e per garantire il giusto benessere al proprio animale. Figura 18 Il Siberian Husky è un cane nordico da slitta. 17 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Le razze del 5° gruppo – Cani di tipo spitz e di tipo primitivo Sezione 1 Alaskan Malamute, Groenlandese, Samoiedo, Siberian Husky Cani nordici da slitta Cane da orso della Carelia, Jämthund, Laika della Siberia Occidentale, Sezione 2 Laika della Siberia Orientale, Laika Russo-europeo, Norrbottenspets, Cani nordici da caccia Norsk Elghund grigio, Norsk Elghund nero, Norsk Lundehund, Spitz Finnico Sezione 3 Iceland Dog, Lapinkoira, Lapinporokoïra, Lapphund, Norsk Buhund, Cani nordici da guardia Västgötaspets e da pastore Sezione 4 Spitz Tedesco (Gigante, Grande, Medio, Piccolo, Nano), Volpino Ita- Spitz europei liano Sezione 5 Akita, Akita Americano, Chow Chow, Eurasier, Hokkaido, Kai, Kishu, Spitz asiatici e affini Korea Jindo Dog, Shiba, Shikoku, Spitz Giapponese Sezione 6 Basenji, Canaan Dog, Perro sin pelo del Perú, Pharahou Hound, Xo- Tipo primitivo loiztlcuintle (Cane Nudo Messicano) Sezione 7 Cirneco dell’Etna, Podenco Canario, Podenco Ibicenco, Podengo Tipo primitivo Portoghese da caccia Sezione 8 Tipo primitivo da caccia Thai Ridgeback Dog con cresta sul dorso 0 Le caratteristiche del 6° gruppo (segugi e cani per pista di sangue) Questo gruppo comprende cani caratterizzati da un eccezionale fiuto ed è suddiviso in tre sezioni: ✔ la sezione 1, una delle più numerose, comprende i segugi, suddivisi per taglia (grande, media e piccola). All’interno di ogni taglia le razze vengono ulterior- mente suddivise in base alla tipologia di pelo (pelo raso, pelo lungo, pelo duro) ✔ la sezione 2 comprende i cani per pista di sangue (cioè specializzati nella ricerca, a naso basso, dei selvatici feriti) ✔ la sezione 3 comprende due razze affini. Origini I segugi, che costituiscono la maggioranza delle razze del 6° gruppo, sono già descritti nell’antichità. In seguito, la loro selezione è avvenuta soprattutto in Francia e in Inghil- terra, dove venivano utilizzati per la caccia alla corsa (caccia con i cani), attività tradi- zionalmente praticata dai ceti nobili di questi due Paesi. Nel corso della selezione, sono state create molte varianti per assicurare un carattere originale a ogni branco. Ciò ha portato alla creazione di numerose razze che prendono il nome dal luogo d’origine e che mostrano una grande varietà di taglia, pelo, colore e voce. CORSICEF® ANIMAL CARE | 18 Il cane dalle origini ai giorni nostri Le razze del 6° gruppo – Segugi e cani per pista di sangue Di taglia grande: American Foxhound, Billy, Black and Tan Coon hound, Chien de Saint-Hubert, Foxhound, Français Blanc et Noir, Français Blanc et Orange, Français Tricolore, Grand Anglo-français Blanc et Noir, Grand Anglo-français Blanc et Orange, Grand An- glo-français Tricolore, Grand Bleu de Gascogne, Grand Gascon Sain- tongeois, Grand Griffon Vendéen, Otterhound, Poitevin Di taglia media: Anglo-français de Petite Vénerie, Ariégeois, Beagle- Harrier, Briquet Griffon Vendéen, Chien d’Artois, Dunker, Griffon Bleu de Gascogne, Griffon Fauve de Bretagne, Griffon Nivernais, Haldenstøvare, Hamiltonstøvare, Harrier, Hygenhund, Petit Bleu de Gascogne, Petit Gascon Saintongeois, Porcelaine, Sabueso Español, Sezione 1 Schillerstøvare, Segugio Austriaco, Segugio del Giura, Segugio della Segugi Bosnia a pelo duro, Segugio della Stiria a pelo lungo, Segugio della Transilvania, Segugio dell’Istria a pelo raso, Segugio dell’Istria a pelo duro, Segugio Ellenico, Segugio Finlandese, Segugio Italiano a pelo raso, Segugio Italiano a pelo forte, Segugio Iugoslavo di montagna, Segugio Polacco, Segugio Posavatz, Segugio Serbo, Segugio Svizze- ro, Segugio Tirolese, Segugio Tricolore Iugoslavo, Slovensky Kopov, Smålandsstøvare Di taglia piccola: Basset Artesien Normand, Basset Bleu de Ga- scogne, Basset d’Artois, Basset Fauve de Bretagne, Basset Hound, Beagle, Drever, Grand Basset Griffon Vendéen, Petit Basset Griffon Vendéen, Piccolo Segugio Svizzero, Segugio della Westfalia, Segugio Tedesco Sezione 2 Alpenlaendische Dachsbracke, Bayrischer Gebirgsschweisshund, Cani per pista di Hannoverischer Schweisshund sangue Sezione 3 Dalmata, Rhodesian Ridgeback Altri cani affini Figura 19 Lo Slovensky Kopov, un segugio di taglia media, è considerato il cane dotato del miglior senso dell’orientamento. 19 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Morfologia L’omogeneità morfologica dei segugi è notevole, anche se è possibile rinvenire alcune differenze tra il tipo inglese e il tipo continentale, che riguardano soprattutto le orecchie e il cranio. I segugi sono braccoidi, in gran parte eumetrici con qualche razza lievemente iper- * Bassetti: metrica e con numerosi bassetti*. Sono mediolinei e rettilinei. cani affetti da nanismo, con arti corti e torti. Mentre il bassotto è un cane picco- Utilizzo lo più lungo del normale, il Questi cani hanno in comune il fatto di cacciare la selvaggina seguendone scrupolosa- ”bassetto” è un cane di taglia medio-grande con le zampe mente le tracce, di segnalarne la presenza al cacciatore con la voce e di braccarla fino al corte. suo sfinimento. Le taglie più grandi sono destinate alla caccia alla corsa (cervo, cinghiale), quelle più piccole alla caccia di caprioli, volpi e lepri. I segugi e gli altri cani di questo gruppo sono molto resistenti e coraggiosi. Il fiuto conferisce loro una certa tendenza a girovagare nel momento in cui individuano una pista: per questo è importante abituarli nel modo corretto al richiamo e avere cautela nel lasciarli liberi. 0 Le caratteristiche del 7° gruppo (cani da ferma) Questo gruppo, relativo ai cani da ferma, è suddiviso in due sezioni: ✔ la sezione 1 comprende i cani da ferma continentali (suddivisi in tipo brac- co, tipo epagneul e tipo griffon) ✔ la sezione 2 comprende i cani da ferma britannici e irlandesi (di tipo pointer e di tipo setter). Figura 20 L’Epagneul Picard è un cane da ferma a pelo lungo. Non bisogna confondere il termine francese épagneul con l’inglese spaniel che significa “cane da riporto”. CORSICEF® ANIMAL CARE | 20 Il cane dalle origini ai giorni nostri Origini Questi cani hanno le stesse origini antiche dei segugi. A partire dal Medioevo comincia- no a distinguersi per la loro attitudine alla ferma, cioè a immobilizzarsi quando la pre- da è vicina per segnalare al cacciatore la presenza del selvatico. I cani realizzano la ferma distesi quando la caccia si effettua con una rete che avvolge la selvaggina o con uccelli da falconeria; con la caccia al fucile viene invece richiesta la ferma in piedi. Le razze di cani da ferma si sono diversificate per adattarsi ai vari terreni e ai diversi tipi di selvaggina. Morfologia I cani da ferma sono tutti perfetti braccoidi. Sono eumetrici, mediolinei o rettilinei e le differenze di aspetto sono dovute alla grande varietà di mantelli. Utilizzo I cani da ferma hanno attitudini piuttosto diverse: gli epagneul e i setter operano volentieri su tutti i tipi di terreno, incluse le paludi; i bracchi e i pointer prediligono la pianura e la collina, ossia territori con vegetazione bassa; i griffon, infine, sono molto resistenti e non temono né i terreni difficili né i boschi. Nonostante questi cani non siano fatti per la vita in città, numerose razze sono apprezzate come cani da compagnia. Le razze del 7° gruppo – Cani da ferma Tipo Bracco: Bracco d’Ariège, Bracco d’Auvergne, Bracco del Bour- bonnais, Bracco di Burgos, Bracco di Saint-Germain, Bracco Dupuy, Bracco Francese Tipo Gascogne, Bracco Francese Tipo Pirenei, Brac- co Italiano, Bracco Portoghese, Bracco Ungherese a pelo corto, Brac- co Ungherese a pelo forte, Cane da Ferma Slovacco a pelo duro, Cane da Ferma Tedesco a pelo corto, Cane da Ferma Tedesco a pelo duro, Cane da Ferma Tedesco a pelo ruvido, Gammel Dansk Hønsehund, Sezione 1 Pudelpointer, Weimaraner Cani da ferma continentali Epagneul: Cane da Ferma Tedesco a pelo lungo, Drentse Patrijshond, Epagneul Bleu de Picardie, Epagneul Breton, Epagneul Français, Epa- gneul Picard, Epagneul de Pont-Audemer, Grande Münsterländer, Piccolo Münsterländer, Stabyhoun Tipo Griffon: Cane da Ferma Boemo a pelo ruvido, Griffone a pelo duro, Griffone a pelo morbido, Spinone Italiano Sezione 2 Pointer: Pointer Inglese Cani da ferma Setter: Setter Gordon, Setter Inglese, Setter Irlandese rosso, Setter britannici e irlandesi Irlandese rosso-bianco 0 Le caratteristiche dell’8° gruppo (cani da riporto, da cerca, da acqua) Questo gruppo è suddiviso in tre sezioni: ✔ la sezione 1 comprende i cani da riporto ✔ la sezione 2 comprende i cani da cerca ✔ la sezione 3 comprende i cani da acqua. 21 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Origini Questi cani hanno le stesse origini di quelli da ferma, ma sono stati destinati a funzioni com- plementari di cerca e di riporto. Possiedono una naturale attitudine al lavoro in acqua. Morfologia Figura 21 Questo gruppo è meno omogeneo rispetto a Il Labrador Retriever è un quello dei cani da ferma, ma la morfologia di cane da riporto di media base è sempre braccoide ed eumetrica, medio- taglia; molto forte e robusto. linea e rettilinea, nonostante una leggera ten- denza brevilinea. Inoltre, i cani da riporto sono più grandi dei cani da cerca, più tozzi. Utilizzo Sono cani da caccia polivalenti, che operano più vicini al cacciatore rispetto ai cani da fer- ma. Sono abili a stanare le prede, anche in terreni difficili come le paludi, e a consegnarle una volta tratte. Alcuni sono impiegati per la ricerca di tartufi, come il Lagotto Romagno- lo; altri sono stati adottati per la compagnia grazie alla loro grande socievolezza. Le razze dell’8° gruppo – Cani da riporto, da cerca, da acqua Chesapeake Bay Retriever, Curly-Coated Retriever, Flat-Coated Sezione 1 Retriever, Golden Retriever, Labrador Retriever, Nova Scotia Duck Cani da riporto Tolling Retriever Clumber Spaniel, Cocker Americano, Cocker Spaniel Inglese, Field Sezione 2 Spaniel, Kooikerhondje, Spaniel Tedesco, Springer Spaniel Inglese, Cani da cerca Sussex Spaniel, Welsh Springer Spaniel American Water Spaniel, Barbet, Cão de Agua Portugués, Irish Sezione 3 Water Spaniel, Lagotto Romagnolo, Perro de Agua Español, Spaniel Cani da acqua Olandese 0 Le caratteristiche del 9° gruppo (cani da compagnia) Questo gruppo, suddiviso in undici sezioni, comprende razze di cani molto diverse tra loro, accomunate però dall’utilizzo come cani da compagnia, anche se alcuni di questi Figura 22, 23, 24 A sinistra: un Cavalier King in passato erano impiegati per la caccia. Charles Spaniel. Al centro: un cucciolo di Kromfohrländer. Tra i suoi antenati vi sono il Fox Terrier a pelo ruvido e il Grand Basset Griffon Vendéen. A destra: un Bichon Avanese; allegro, giocherellone e affettuoso, questo piccolo cane da compagnia è diventato in breve tempo uno dei cani più diffusi dell’isola di Cuba, dove un suo progenitore è arrivato dall’Europa. CORSICEF® ANIMAL CARE | 22 Il cane dalle origini ai giorni nostri Le razze del 9° gruppo – Cani da compagnia Sezione 1 Bichon Avanese, Bichon à Poil Frisé, Bichon Maltese, Bolognese, Bichon e affini Coton de Tuléar, Piccolo Cane Leone Sezione 2 Barbone (Grande Mole, Media Mole, Nano e Miniatura) Barboni Sezione 3 Griffon: Griffone Belga, Griffone di Bruxelles Cani belgi di piccola taglia Brabantini: Piccolo Brabantino Sezione 4 Chinese Crested Dog Cani nudi Sezione 5 Lhasa Apso, Shih-Tzu, Spaniel del Tibet, Terrier del Tibet Cani del Tibet Sezione 6 Chihuahua (a pelo corto, a pelo lungo) Chihuahua Sezione 7 Spaniel inglesi Cavalier King Charles Spaniel, King Charles Spaniel da compagnia Sezione 8 Spaniel giapponesi Chin, Pechinese e pechinesi Sezione 9 Spaniel nani Epagneul Nano Continentale (Papillon, Phalène) continentali Sezione 10 Kromfohrländer Kromfohrländer Sezione 11 Molossoidi Boston Terrier, Bulldog Francese, Carlino di piccola taglia Origini Le derivazioni di questi cani sono molteplici: alcuni hanno le stesse origini di quelli più grandi cui assomigliano (come i molossi e gli spaniel), altri sono così da tempo im- memore (cani esotici), altri hanno antenati comparsi qualche secolo fa, ma sono il frutto di una selezione che risale al XIX secolo (come i bichon, gli spaniel e gli epagneul). Morfologia I cani di questo gruppo sono ovviamente molto eterogenei dal punto di vista morfolo- gico e hanno in comune solamente la taglia ipometrica. 23 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Utilizzo Tutte le razze di questo gruppo hanno sviluppato un’attitudine a condividere la vita quotidiana con l’uomo. Il più delle volte si prestano bene a vivere in spazi chiusi e si affezionano subito ai componenti della famiglia. 0 Le caratteristiche del 10° gruppo (levrieri) Questo gruppo comprende i levrieri, cani da caccia dal corpo snello e agile, ed è suddi- viso in tre sezioni: ✔ la sezione 1 comprende i levrieri a pelo lungo o frangiato ✔ la sezione 2 comprende i levrieri a pelo duro ✔ la sezione 3 comprende i levrieri a pelo corto. Origini Si ritiene che tutti i levrieri abbiano un’origine molto antica: i loro antenati sono raffi- gurati in sculture e dipinti realizzati migliaia di anni fa. Le origini geografiche sono diverse: asiatiche e africane, più recentemente europee. Sono sempre stati utilizzati per la caccia alla lepre e per quella alla corsa. Morfologia Questi cani, adatti alla velocità su terreni aperti, hanno sviluppato la morfologia levrie- roide (o graioide) che li distingue da quelli di tutti gli altri gruppi. Di taglia variabile (grande, media e piccola), i levrieri sono tutti longilinei e con- vessilinei. Il loro olfatto è mediocre e nella caccia diventano fondamentali la velocità e l’agilità. Utilizzo I levrieri cacciano sempre meno perché la normativa europea vieta l’uso del cane per uccidere la preda che può essere abbattuta solo dal cacciatore con un’arma da fuoco. I * Cinodromi: spazi aperti in cui gareg- levrieri continuano a esprimere la loro attitudine alla corsa nei cinodromi*. Tutte le giano i levrieri, spesso inse- razze hanno raggiunto livelli di eccellenza come cani da compagnia: sono animali molto guendo una lepre meccanica lungo un percorso a forma legati alle persone con le quali vivono e si dimostrano schivi nei confronti degli estranei. ellittica o a U. Figura 25 e 26 A sinistra: il Galgo Español è una razza autoctona spagnola (il nome deriverebbe dal latino Gallicus Canis, cane della Gallia). Quando corre, questo levriero raggiunge i 60 km/h. A destra: il Levriero Arabo o Sloughi è una razza presente da millenni in Nordafrica (in Marocco è considerato cane nazionale). CORSICEF® ANIMAL CARE | 46 Il cane dalle origini ai giorni nostri Le razze del 10° gruppo – Levrieri Sezione 1 Levrieri a pelo lungo Borzoi, Levriero Afgano, Saluki a pelo lungo o frangiato Sezione 2 Deerhound (Levriero Scozzese), Irish Wolfhound Levrieri a pelo duro Azawakh, Chart Polski (Levriero Polacco), Galgo Español, Greyhound Sezione 3 (Levriero Inglese), Magyar Agar (Levriero Ungherese), Piccolo Levrie- Levrieri a pelo corto ro Italiano, Sloughi (Levriero Arabo), Whippet, Saluki a pelo corto |6 LE PIÙ IMPORTANTI VARIANTI MORFOLOGICHE E DI MANTELLO Gli standard ufficiali delle diverse razze tengono conto di molteplici varianti che i cani possono presentare, sia per quanto riguarda orecchie e coda, sia per il mantello. Le caratteristiche di questi elementi, infatti, sono molto importanti nell’ambito delle espo- sizioni canine. 0 Le varianti delle orecchie e della coda Veri ornamenti del cane e preziosi indicatori del suo stato emotivo, l’orecchio e la coda presentano una grande variabilità di portamento, dimensioni e forma. Le orecchie Per quanto riguarda il portamento vi sono: ✔ orecchie dritte: caratteristiche delle razze di tipo lupoide, soprattutto nei cani di tipo primitivo ma frequenti anche nei cani da pastore ✔ orecchie semi-dritte: non più della metà del padiglione auricolare cade in avanti (esempio: Shetland Sheepdog) ✔ orecchie semi-cadenti: la maggior parte del padiglione cade in avanti, for- mando una sorta di visiera di berretto (esempio: Fox Terrier), o all’indietro, con la forma “a rosa” (esempio: Whippet) ✔ orecchie cadenti: sono caratteristiche della maggior parte dei cani da caccia e dei molossi; possono essere attaccate alte, con la base leggermente staccata dal cranio (esempio: Epagneul Breton), oppure basse; in quest’ultimo caso cadono piatte ai lati della testa. Per quanto riguarda le dimensioni troviamo: ✔ orecchie corte (esempio: Schipperke) ✔ orecchie medie (esempio: Setter) ✔ orecchie lunghe (esempio: Chien de Saint-Hubert). 25 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Per quanto riguarda la forma abbiamo: ✔ orecchie a triangolo equilatero (esempio: Spitz) ✔ orecchie a triangolo isoscele; possono essere ritte (esempio: Pastore Tedesco) o cadenti, a forma di “V” (esempio: Border Terrier) ✔ orecchie a grande trapezio, dette “a pipistrello”, larghe alla base e arrotondate in cima, portate erette sulla testa (esempio: Bulldog Francese) ✔ orecchie a fiamma di candela (esempio: Toy Terrier) ✔ orecchie a mandorla (esempio: Bedlington Terrier) ✔ orecchie lobulari (esempio: Cocker Spaniel Inglese) ✔ orecchie a cavatappi (esempio: Basset Artésien Normand) ✔ orecchie arrotolate o arricciate (esempio: Basset Hound). La coda Per quanto riguarda il portamento e la forma, la coda può essere: ✔ cadente (esempio: numerosi cani da pastore e molossi) ✔ con pennacchio (esempio: Cane da Montagna dei Pirenei) ✔ piuttosto sollevata e portata a sciabola (esempio: numerosi cani da ferma e segugi) ✔ portata ben sopra il dorso quando il cane è sveglio (esempio: la maggior parte dei terrier) ✔ arrotolata sul dorso (esempio: spitz e numerosi cani di origine asiatica) ✔ arrotolata in uno o due anelli e appoggiata sulla groppa (esempio: Basenji) Il taglio delle orecchie e della coda Il taglio delle orecchie (conchectomia), praticato principalmente sulle orecchie semi-dritte o semi-cadenti, e quello della coda (caudectomia), eseguito da tempo su numerose razze di cani da caccia e da pastore, anche per ragioni estetiche, sono molto controversi. In Italia sono stati vietati dalla Legge n. 201 del 2010. Tuttavia, una nota del Ministero della Salute asserisce che «sussiste la possibilità, fermo restando il divieto a fini estetici, di procedere al taglio della coda, su cani impegnati in alcune attività di lavoro o sportivo-venatorie». Figura 27 e 28 A sinistra: le orecchie del Basset Hound sono molto lunghe, inserite molto basse e indietro, e ben arrotolate. La coda è lunga e, in azione, viene portata alta, a sciabola. A destra: la coda del Basenji (detto anche “Cane del Congo”) può formare uno o due anelli. CORSICEF® ANIMAL CARE | 26 Il cane dalle origini ai giorni nostri 0 Le varianti del mantello Con il termine mantello (o manto) si definisce il complesso dei peli che rivestono il corpo dell’animale, proteggendolo dagli agenti atmosferici. I mantelli del cane vengono classificati a seconda del colore e della lunghezza del pelo. Il colore Il colore del mantello gioca un ruolo importante nella determina- zione delle razze. Per alcune è ammesso solo un colore (esempio: West Highland White Terrier), per altre tutti i colori sono accet- tati (esempio: Shih-Tzu), per altre ancora se ne prediligono taluni. In generale è opportuno far riferimento allo standard ufficiale della razza. Vi sono due grandi categorie di mantelli: quelli primari e quelli misti (detti anche derivati). Figura 29 I mantelli primari Il mantello bruno scuro Sono mantelli composti da un solo tipo di pelo e si distinguono in: dell’Irish Water Spaniel presenta riccioli fitti e spessi. ✔ mantello nero, dove l’unico pigmento presente nel pelo è quello nero, che tuttavia può essere talvolta attraversato da riflessi rossastri conseguenti a una certa degradazione del pigmento (esempio: Pastore Belga Groenendael) ✔ mantello marrone (detto anche bruno, cioccolato o fegato), dove il pigmento del pelo è scuro e il mantello non deve essere confuso con altri mantelli di color fulvo scuro (esempio: Irish Water Spaniel) ✔ mantello fulvo, dove il pigmento è spesso chiaro, ma può attraversare tutta la gamma del giallo e dell’arancione; le tonalità sono dunque numerose così come le denominazioni: dal più chiaro al più scuro, si parla rispettivamente di mantello frumento (esempio: Basset Fauve de Bretagne), limone, arancia, dorato, rosso (esempio: Setter Irlandese) o castagna ✔ mantello blu, dove il pigmento del mantello blu è diluito per effetto di un gene particolare e si ottiene un colore blu grigiastro (esempio: Piccolo Levriero Italiano) ✔ mantello beige, dove il pigmento del mantello marrone è diluito grazie al me- desimo gene presente nel mantello blu, dando origine a un colore beige spesso quasi grigiastro (esempio: Weimaraner) ✔ mantello sabbia, dove il pigmento del mantello fulvo è diluito come per i due mantelli precedenti; il colore va dal fulvo molto chiaro (esempio: Sloughi) al crema quasi bianco ✔ mantello bianco puro, dove il pelo non contiene nessun pigmento (esempio: West Highland White Terrier) ✔ mantello fulvo carbone e mantello sabbia carbone, dove il pelo non è uni- formemente colorato in tutta la lunghezza, ma contiene all’estremità un altro pigmento che dà l’impressione di un’ombra sul pelame (esempio di mantello fulvo carbone: Pastore Belga Malinois; esempio di mantello sabbia carbone: Spitz Tedesco Gigante). 27 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri I mantelli misti Sono costituiti da una combinazione di peli uniformemente colorati e di peli bianchi. I peli bianchi compaiono pro- gressivamente nel cucciolo, il quale nasce quindi colorato in modo perfettamente uniforme. Si dividono in mantelli multi- colori e mantelli screziati o pezzati. Figura 30 Nei mantelli multicolori vi è una Il mantello del Rottweiler giustapposizione di gradazioni di colori presenta un pelo di media lunghezza, fitto e ruvido, di differenti: colore nero con focature, cioè con macchie fulve. ✔ mantello a cappotto: general- mente fulvo a cappotto nero (esempio: Pastore Tedesco); il cappotto può estendersi ampiamente e coprire in parte gli arti (esempio: Segugio del Giura) o essere ridotto a una sorta di sella (esempio: Airedale Terrier); il nero può virare al grigio ✔ mantello chiazzato: nero a chiazze fulve detto anche comunemente nero fo- cato (esempio: Rottweiler), ma il fulvo può essere sostituito dal sabbia (esem- pio: Schnauzer Nano) ✔ mantello tigrato: generalmente presenta righe trasversali nere su un fondo fulvo (esempio: Boxer) ✔ mantello variopinto: comunemente chiamato merle o arlecchino, presenta macchie nere, grigie o blu giustapposte e frastagliate (esempio: Rough Collie). Tutti i mantelli possono essere screziati o pezzati, se sono presenti sfumature bian- che. La screziatura può arricchirsi di piccole macchie scure (pezzature) o fulve (man- tello macchiettato di rosso) o di un piccolo motivo ornamentale ripetuto di peli neri (mantello ingrigito), oppure fulvi o marroni (mantello roano). Quando la screziatura è ridotta, il bianco è limitato alle estremità: testa, petto, piedi, punta della coda. Quando il bianco diventa abbondante, raggiunge la testa e gli arti formando una “sciarpa” al limite del collo e del petto e una “cintura” davanti al bacino. Quando il bianco invade il corpo, i colori si limitano alle orecchie, alla zona intorno agli occhi, alla base della coda e meno frequentemente al dorso. Il pelo La tessitura del pelo ha tre proprietà principali: lunghezza, rigidità e ondulazione. A seconda della lunghezza si distinguono cani a: ✔ pelo raso, molto corto e aderente (esempio: Boxer) ✔ pelo corto, al massimo alcuni centimetri (esempio: Labrador) ✔ pelo frangiato, corto sul corpo, più lungo sulle orecchie, dietro gli arti e sotto la coda dove forma delle frange (esempio: Setter) ✔ pelo lungo (esempio: Levriero Afgano). A seconda della rigidità si distinguono cani a: CORSICEF® ANIMAL CARE | 28 Il cane dalle origini ai giorni nostri ✔ pelo liscio (esempio: Fox Terrier a pelo liscio) ✔ pelo duro, di tessitura ruvida, simile al fil di ferro (esempio: Griffone a pelo duro). A seconda della ondulazione si distinguono cani a: ✔ pelo dritto (esempio: Labrador) ✔ pelo ondulato (esempio: Setter Inglese) ✔ pelo riccio (esempio: Barbone). Il Puli e il Komondor hanno peli ondulati che formano piccole corde dall’aspetto infeltrito (pelo cordato). Alcune razze prive di pelo o che lo presentano solo in aree li- mitate sono dette nude: è il caso del Cane Nudo Messicano o del Chinese Crested Dog. Figura 31 Il Griffone a pelo duro è un cane da ferma caratterizzato da un pelo così duro e ruvido da ricordare il manto di un cinghiale. |7 LE BASI DEL COMPORTAMENTO CANINO Tutti coloro che esercitano una professione a contatto con i cani devono conoscerne i principali elementi comportamentali, in modo da capire appieno le loro reazioni, fa- cilitare le cure ed evitare le aggressioni. Il cane è un libro aperto, bisogna solo imparare a leggerlo! 0 Lo sviluppo del piccolo Il cucciolo, alla nascita, è ancora profondamente immaturo sia dal punto di vista moto- rio e sensoriale sia dal punto di vista comportamentale. Esistono dei periodi, cosiddetti sensibili, che caratterizzano lo sviluppo fisico e psichico del cane nei primi mesi di vita. 29 | CORSICEF® ANIMAL CARE Il cane dalle origini ai giorni nostri Essi sono periodi unici, durante i quali l’apprendimento è ➜ Per saperne di più Il tema dei periodi sensibili facilitato e si forma quello che sarà il carattere del cane da verrà approfondito nell’Unità adulto. I periodi sensibili di sviluppo sono cinque: Didattica ll comportamento del cane e del gatto / 1. ✔ periodo prenatale (dal concepimento alla nasci- ta) ✔ periodo neonatale (prime due settimane di vita) ✔ periodo di transizione (dalla seconda alla terza settimana di vita) ✔ periodo di socializzazione (dalla terza alla dodi- cesima settimana di vita) ✔ periodo giovanile (dalla dodicesima settimana alla pubertà). Il periodo prenatale Il carattere del cucciolo si sviluppa ancora prima della na- Figura 32 Cuccioli di Golden Retriever scita. Le esperienze e lo stato emotivo della madre durante alla poppata. L’istinto di la gravidanza, infatti, possono influenzare il comportamen- suzione è uno dei principali “motori” del piccolo. to dei nascituri. Il periodo neonatale Durante il periodo neonatale, il piccolo è totalmente dipendente dalla madre: sordo e cieco, si arrampica a fatica su di lei e dorme per il 90% del tempo. Il sistema nervoso e gli organi di senso funzionano ancora poco: le sue reazioni sono il frutto di comporta- menti innati, come la ricerca del corpo della madre per avere cibo, calore e protezione. Il cucciolo non è dotato ancora di termoregolazione, quindi necessita del calore della madre. Il periodo di transizione Questo periodo comincia con l’apertura delle palpebre. Il sistema nervoso e gli organi sensoriali sono in pieno sviluppo, ma sono ancora molto immaturi. La vista, il gusto e l’olfatto cominciano a funzionare intorno al 21° giorno, così come l’udito, la cui atti- vazione è indicata dal riflesso di sobbalzo ai rumori. Il periodo di socializzazione Il periodo della socializzazione è cruciale perché è quello in cui si costruisce la stabilità emozionale del cane, cioè la capacità di controllare le emozioni. Il cucciolo impara a socializzare, cioè a conoscere i suoi simili, le altre specie (uomo compreso) e l’ambiente che lo circonda. Il piccolo, insieme alla scoperta dell’ambiente circostante, moltiplica l’apprendimento in vari modi: il riconoscimento della propria specie (tessendo lega- mi affettivi con la madre), l’apprendimento dei sistemi di comunicazione (attraverso l’interazione con la madre e il gioco con i fratelli), l’acquisizione delle regole della vita in gruppo, la gestione degli autocontrolli e dell’inibizione del morso. Di pari passo con lo sviluppo comportamentale e affinché questo possa avvenire si sviluppano rapidamente organi di senso e apparato muscolo-scheletrico del cucciolo. Tutte le esperienze, positive o negative, vissute dal piccolo in questo periodo ne segne- CORSICEF® ANIMAL CARE | 30 Il cane dalle origini ai giorni nostri ranno la memoria in maniera indelebile. Si costruirà così una “banca dati” che gli servirà poi per analizzare le situazioni con cui dovrà con- frontarsi e per affrontarle in modo adatto; da qui l’interesse di variare le esperienze durante la “breve infanzia” del cucciolo: più sarà stimolato, migliore sarà il suo comportamento, sempre che gli stimoli siano graduali e indotti in modo positivo. Il periodo giovanile Al termine del periodo di socializzazione si ha una fase in cui i compor- tamenti appresi si affinano, le capacità motorie migliorano, aumenta molto l’esplorazione dell’ambiente circostante. In questa fase i rapporti con la madre iniziano a essere meno stretti e lei stessa allontana la prole. 0 La comunicazione Durante lo sviluppo comportamentale il cucciolo impara i rituali della comunicazione grazie al contatto con la madre e con gli altri cuccioli. La comunicazione è necessaria allo scambio di informazioni tra i cani (così come tra il cane e l’uomo) e fa appello alle funzioni sensoriali visive, uditive e olfattive. La comunicazione visiva e quella uditiva La comunicazione visiva è basata sulle posture (posture amichevoli, po- sture agonistiche e così via), sulla mimica facciale (utilizzo di orecchie, Figura 33 Un cucciolo di Pastore labbra, bocca, occhi per esprimere il proprio stato emotivo), sullo sguardo (minaccioso, Svizzero. gioioso ecc.), sul portamento della coda (portata eretta o sotto la linea del dorso, mor- bida o rigida e così via), sulla velocità nei movimenti e così via. Tutti questi elementi visivi possono essere combinati e permettono quindi una comunicazione completa e articolata tra gli animali. La comunicazione uditiva si serve di differenti vocalizzi: suoni di avvertimento (come il ringhio, l’abbaio minaccioso o i ringhi utilizzati nei comportamenti agonistici), suoni di separazione (lamenti, che esprimono ricerca di contatto o attenzione, spesso emessi in situazione di stress o ansia), suoni infantili (guaiti e mugolii, emessi in situa- zioni di ricerca di attenzione, o per dolore improvviso o paura), suoni di riunione (ulu- lato, usato