Monarchie Assolute PDF

Summary

Questo documento tratta del concetto di monarchia assoluta, in particolare riguardo alla Francia sotto Luigi XIV e all'evoluzione in Russia con Pietro il Grande. Analizza le politiche e gli eventi significativi di questo periodo storico, offrendo un'analisi comparata dei diversi regni e delle loro trasformazioni.

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Le Monarchie Assolute Nonostante in Inghilterra le due rivoluzioni portino ad un governo basato sulla divisione dei poteri e sulla rappresentanza parlamentare nel resto d’Europa il sistema dominante è quello della monarchia assoluta. La Francia era la patria dell’assolutismo, in cui, sotto Luigi X...

Le Monarchie Assolute Nonostante in Inghilterra le due rivoluzioni portino ad un governo basato sulla divisione dei poteri e sulla rappresentanza parlamentare nel resto d’Europa il sistema dominante è quello della monarchia assoluta. La Francia era la patria dell’assolutismo, in cui, sotto Luigi XIV, che regnò dal 1661 al 1715, le ingiustizie sociali erano numerose anche se la società francese era molto progredita. Luigi XIV diviene re quand’è ancora bambino e rimane sotto la reggenza di sua madre e del cardinal Mazzarino ma alla morte di quest’ultimo Luigi XIV si proclama primo ministro e si circonda di ministri fidati e abili appartenenti alla borghesia, non nobili dai nomi altisonanti, accrescendo il consenso popolare. Crea un modello di corte, mettendo in scena il grande teatro del potere, in cui l’elite nobiliare possa avere l’idea di essere attiva nel sistema regio pur non avendo una parte pratica. Fa costruire la reggia di Versailles per ospitare i nobili francesi, stabilmente 5000 persone, dove si svolgono tutte le pratiche cerimoniali. Tutto ciò dà un senso sacrale al re ma anche paterno. Fu chiamato il re sole poiché tutto gli ruotava intorno come pianeti in orbita. La sacralità del re in 3 punti: -nel 1682 ottiene dall’assemblea del clero francese la dichiarazione della superiorità del sovrano sul papa e la negazione della sua infallibilità. -nel 1685 con l’editto di Fointainebleau sancisce l’espulsione del calvinismo, la riconversione forzata per gli ugonotti, questo per ottenere un’unitarietà religiosa. Questa mossa riesce in parte poiché molti decidono di espatriare piuttosto che convertirsi. -infine mette in atto una persecuzione delle correnti cattoliche eterodosse. Fonda anche accademie di tutti i tipi, da quelle scientifiche a quelle musicali attraverso una sorta di mecenatismo. Si attua in Francia, per merito del generale delle finanze Jean-Baptist Colberte una politica economica mercantilistica ossia viene favorita l’esportazione e ostacolata l’importazione imponendo pesanti dazi protettivi. Si instaurano anche rotte commerciali che collegano la Francia con quasi la totalità mondiale e accrescono la potenza mercantile statale. L’ultimo carattere del regno di Luigi XIV è l’ampliamento territoriale attraverso lo strumento della guerra. In Russia viene eletto zar Michele Romanov e grazie alla formazione di un’assemblea contenente i vari ceti sembra riuscire ad allentare la tensione tra i vari ceti, ma è una cortina di fumo poiché attraverso il codice civile e penale si introduce la servitù della gleba (poter coltivare un piccolo acro di terra in cambio della coltivazione delle terre regie) e si stabiliscono pesanti limiti alle libertà di movimento dei mercanti. Questi irrigidimenti fanno scoppiare una ribellione di cosacchi (cavalieri nomadi) che però viene brutalmente sedata. Con l’elezione di Pietro I il Grande si ha il vero rinnovamento russo; eletto in giovane età Pietro I compie un viaggio nell’Europa occidentale ed al suo ritorno impone le tradizioni di quei paesi nel proprio, modificando sullo stampo occidentale la struttura dello stato russo. Come per le altre monarchie una delle priorità di quella russa è di ampliare l’esercito e per fare questo è necessario imporre nuove tasse che diventano cinque volte più alte. Pietro il Grande inoltre abbatte tutti gli organi statali e crea un solo senato composto da nove suoi fidati. Nel 1722 fa stilare la Tavola dei ranghi dove si definiscono le classi sociali ma, soprattutto, si sancisce che negli impieghi statali sia nobile che borghese devono partire dal primo gradino e salire rispetto alla meritocrazia. La capitale del rinnovamento diventa San Pietroburgo, la cui costruzione ha inizio nel 1703 In Austria, gli Asburgo, dopo aver vinto la guerra contro l’Impero Ottomano, avevano imposto una monarchia assoluta anche se l’imperatrice Maria Teresa aveva concesso delle riforme. La battaglia di Lepanto Il 7 ottobre 1571 nel Golfo di Corinto, vicino alla cittadina di Lepanto, si svolge una delle ultime grandi battaglie dell’epoca moderna combattute sulle galee. A fronteggiarsi la flotta della Lega Santa, alleanza costituitasi un anno prima tra lo Stato della Chiesa, la Spagna e le Repubbliche di Venezia e Genova contro la flotta turca. Le navi cristiane, riunitesi a Messina il 24 agosto del 1571, salpano il 16 settembre per Corfù. Il 22 ottobre la notizia della vittoria giunge a Roma e per l’occasione il pontefice Pio V celebra una messa di ringraziamento alla Basilica di San Pietro, sancendo la vittoria del mondo cattolico su quello islamico. (ricordare la cacciata degli Arabi dalla Spagna 1492 il re Ferdinando di Aragona e la regina Isabella di Castiglia sconfiggono definitivamente l'emiro di Granada). L’altro ramo degli Asburgo, quello di Spagna, esce provato dalla sequenza di rivolte e guerre che culminano nella sconfitta subita al termine della guerra dei Trent’anni. L’evanescenza della figura del re, Carlo II, le ribellioni e i colpi di Stato conseguenti fanno sì che la Spagna sia la potenza più esposta alle mire espansionistiche di Luigi XIV. La Prussia, come Stato, si era formata soltanto verso la metà del XVII secolo, e grazie ai re Federico I e Federico Guglielmo I era diventata una grande potenza militare. Fra Russia e Prussia i punti in comune erano numerosi ed anche i limiti erano diversi. Innanzitutto, entrambi i paesi erano distanti dalle grandi potenze dell’Europa occidentale, la loro società era molto arretrata e sempre di stampo feudale con un gruppo di nobili che dominava una grande massa di poveri ed il potere centrale era piuttosto debole. Entrambi i paesi riuscirono a dotarsi di un forte esercito e, con molta furbizia, i due sovrani seppero attirarsi la simpatia dei nobili, facendo loro delle concessioni e si servirono dei contadini per rafforzare il loro potere. Attirarono nei loro paesi architetti, economisti ed operai specializzati dai paesi europei più progrediti ed utilizzarono la guerra per ingrandire i propri domini. Invece la Polonia costituiva un esempio opposto. La monarchia polacca nel XVII secolo era forte a tal punto da respingere l’attacco dell’esercito turco, ma nel XVIII secolo non fu capace di tenere a freno la nobiltà e diventò sempre più debole. Infatti, nel 1795, il territorio polacco fu diviso fra Austria, Prussia e Russia. Le guerre di successione Le famiglie che regnavano nei vari stati europei erano quasi tutte unite da legami di parentela, poiché i matrimoni dinastici costituivano un mezzo per stringere delle alleanze, per preparare la successione al trono o per ingrandire i propri domini. Il problema si poneva quando un re moriva senza lasciare un erede. In questi casi le candidature erano numerose: si facevano avanti i parenti per salire al trono ed ingrandire così con facilità il regno di cui magari erano già sovrano. Se non si arrivava ad un accordo soddisfacente per tutti, scoppiava una guerra. Queste guerre sono dette guerre di successione perché con la guerra si voleva trovare un successore legittimo al trono rimasto vuoto a seguito della morte del re. Un esempio molto chiaro di politica dinastica è data dalla dinastia dei Borboni. Da semplici feudatari, con un sistema di matrimoni, nel tempo erano diventati duchi, si erano imparentati con i re di Francia e più tardi, sempre con lo stesso sistema, alcuni discendenti arrivarono ad occupare il trono di Francia, di Napoli, di Parma e di Spagna.

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