Summary

Questo documento analizza le caratteristiche della carta, come la macchinabilità, l'inchiostrabilità e l'assorbenza, e come questi fattori influenzano la stampabilità. Discute anche aspetti come il liscio, la voluminosità, e la speratura della carta. L'analisi è completa e fornisce una comprensione approfondita dei diversi aspetti della carta.

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LA CARTA § La Macchinabilità capacità fisico-meccanica che la carta deve avere per evitare difetti quali stampe fuori registro, rotture, accartocciamenti, grinze, vescicazioni, strappi superficiali, ecc. § L’Inchiostrabilità è la capac...

LA CARTA § La Macchinabilità capacità fisico-meccanica che la carta deve avere per evitare difetti quali stampe fuori registro, rotture, accartocciamenti, grinze, vescicazioni, strappi superficiali, ecc. § L’Inchiostrabilità è la capacità che la carta deve avere per STAMPABILITÀ ricevere l’inchiostro, cioè l’idoneità più o meno elevata a stabilizzare sulla sua superficie in un tempo più breve possibile, e nel modo più omogeneo l’inchiostro senza difetti di riproduzione. DELLA CARTA § L’Evidenziabilità dell’immagine. I fattori della carta che possano influenzare la stampabilità sono il grado di bianco, l’opacità e il lucido. Essi caratterizzano il risultato qualitativo finale principalmente dal punto di vista ottico. Cosa si intende per inchiostrabilità? § L’Inchiostrabilità è la capacità che la carta deve avere per ricevere l’inchiostro, cioè l’idoneità più o meno elevata a stabilizzare sulla sua superficie in un tempo più breve possibile, e nel modo più omogeneo l’inchiostro senza difetti di riproduzione. § https://www.youtube.com/watch?v=01NIMNqSgtA § Liscio e voluminosità § La superficie della carta presenta sempre delle irregolarità che possono presentare l’aspetto di avvallamenti e di rilievi. Se la carta non è patinata, tali irregolarità sono dovute a fibre o aggregati di fibre che sporgono rispetto al livello medio della superficie; nel caso di carta patinata, le irregolarità sono rappresentate dalla trama superficiale della patina. § I trattamenti meccanici cui viene sottoposta la carta, come la lisciatura e la calandratura o l’asciugamento a contatto di mantelli speculari possono migliorare notevolmente la superficie senza riuscire tuttavia ad eliminarne completamente le irregolarità. § Il liscio dipende anche dalla composizione dell’impasto: le carte di cellulosa al solfito sono più lisce di quelle di cellulosa al solfato, perché il foglio è più elastico quando è umido; la pastalegno permette di ottenere mediante calandratura alti livelli di liscio, oppure applicando il pigmento sotto forma di patina. § Liscio e voluminosità § La funzione che il liscio svolge ai fini della ricettività all’inchiostro consiste nel consentire un contatto più o meno completo con la forma stampante al momento in cui avviene il trasferimento dell’inchiostro dalla forma alla superficie della carta. § Il liscio della carta sottoposta alla pressione di stampa, è influenzato oltre che dalla struttura superficiale della carta anche dalla sua voluminosità e dalla elasticità della carta stessa. § La voluminosità quindi contribuisce ad assicurare insieme al liscio un più intimo contatto tra la forma di stampa e la superficie della carta e condiziona in particolare l’adattabilità della forma alla carta. § NB: È da tenere presente comunque che carte non molto lisce ma ancora voluminose consentono di ottenere un risultato qualitativo di stampa superiore. La carta anche se più liscia, avendo perduta la sua possibilità di adattamento alla forma stampante, può condurre pertanto ad una abbassamento del livello qualitativo di stampa. § Speratura § Speratura significa l’operazione di guardare l’insieme delle caratteristiche della carta che risultano in controluce. § Quando si osserva un foglio di carta in trasparenza, si osservano fiocchi di fibre aventi dimensioni più o meno grandi che rendono il foglio localmente più o meno spesso, e si presentano come macchie scure rispetto ai punti in cui esso è più sottile. § Speratura chiusa: piccoli fiocchi di fibre e le alternanze di chiaro scuro ridotte § Speratura nuvolosa: fiocchi di dimensioni relativamente notevoli § Speratura ridente: fiocchi anche se piccoli sono oscurati da zone dove il foglio è più sottile in modo esagerato quindi visto in controluce si ha elevata alternanza di punti scuri e punti chiari. § Assorbenza § Le carte non patinate rappresentano un materiale essenzialmente poroso, costituito da aggregati di fibre di cellulosa variamente disposte ed intrecciate, che determinano delle cavità di diversa forma e profondità (spazi interfibra o pori di carta), la cui larghezza può oscillare da valori prossimi ad 1 mm a valori piuttosto elevati e cioè dello stesso ordine di grandezza degli elementi fibrosi costituenti la carta. § Nelle carte patinate le particelle minerali costituenti il pigmento di patina, unite fra di loro per mezzo di un legante danno luogo ad interstizi di piccole dimensioni, che rappresentano i “pori” della superficie patinata. Si potrebbe pertanto dire che tutte le carte patinate sono microporose in rapporto alle carte non patinate, intendendo che l’ordine di grandezza medio delle dimensioni dei pori è nettamente inferiore. § Facendo riferimento a tutta la gamma delle carte patinate e non patinate, si può dire, come si è già accennato, che le caratteristiche di assorbenza § Bagnabilità § La bagnabilità della carta concorre a determinare, insieme alla caratteristiche di liscio e di assorbenza, la ricettività all’inchiostro. § La bagnabilità da parte del veicolo dell’inchiostro dipende, nel caso di carte patinate, dalla composizione della patina ed in particolare dalla presenza di alcuni additivi o dalla migrazione in superficie di plasticizzanti. § Collatura § Il processo di collatura fa diminuire l’affinità della carta nei riguardi dell’acqua e ciò comporta una diminuzione della bagnabilità e quindi della velocità di penetrazione dell’acqua § Una collatura piuttosto elevata prende il nome di collatura forte o collatura da scrivere, perché essa è una caratteristica essenziale delle carte da scrivere quando si utilizzano inchiostri a base acquosa. § Alcalinità della patina § Il pH della carta, ossia il livello di acidità o alcalinità determinato dal passaggio in soluzione di elettroliti che si manifesta quando la carta viene bagnata, possa influenzare il processo di essiccamento degli inchiostri o dar origine a difetti quali la velatura. § Nella formulazione delle patine si dovrà tener conto di questi fenomeni inserendo in esse dei componenti i quali pur non modificando il pH conferiscano ad esse una notevole capacità neutralizzante nei riguardi delle soluzioni di bagnatura acide. § È importante che il pH superficiale sia mantenuto entro limiti non troppo lontani dalla neutralità; un pH eccessivamente acido può alterare il colore degli inchiostri e soprattutto rallentare il loro processo di essiccamento § Marezzatura § Il termine marezzatura viene impiegato da cartai e stampatori dandone però due significati e interpretazioni differenti. § Il cartaio usa questo termine per definire un diverso assorbimento degli inchiostri in differenti punti della carta dando origine a stampanti chiazzati o “nuvolosi”. Il difetto è riconducibile ad un processo di patinatura non condotto correttamente § A volte differenti comportamenti reologici della patina possono dare origine a questo difetto. § Righe di patina e sfiammature § Sono entrambi difetti riconducibili ad una cattiva conduzione della macchina patinatrice o a problemi legati alla non perfetta esecuzione delle formulazioni o distribuzioni delle patine, in modo particolare delle patinatrici a lama con applicazione tramite rullo. § La non corretta distribuzione da parte del rullo applicatore della patina per mancanza di velocità adeguata può dar origine al difetto delle “sfiammature” che non sono altro delle piccole striscioline più o meno accentuate dove la patina risulta mancante. § Marcature di calandra § Difetti di righe o sfiammature vengono maggiormente evidenziati in fase di calandratura in quanto la mancanza di patina dovuta ai suddetti difetti, dà origine in quei punti del foglio di carta a differenti valori di lucido e liscio che ad occhio nudo vengono maggiormente visti.

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