Cap 6: Gli ostacoli alla comunicazione (PDF)
Document Details
Uploaded by OptimalMoon2416
Università degli Studi di Ferrara
Tags
Summary
Questo documento esplora i fallimenti comunicativi, analizzando le diverse barriere che possono ostacolare una comunicazione efficace. L'analisi copre le barriere linguistiche, le differenze culturali e le problematiche tecniche, come rumori di fondo o interferenze. Vengono presentati esempi concreti e vengono trattati aspetti essenziali come il contesto, il canale e il messaggio, per un'approfondita comprensione degli ostacoli alla comunicazione.
Full Transcript
**CAP 6 OSTACOLI AD UNA COMUNICAZIONE** **Fallimenti comunicativi** = Incapacità del parlante di produrre gli effetti attesi con il suo messaggio, o incapacità del ricevente di comprendere il parlante. Possono derivare da **barriere linguistiche, differenze culturali, mancanza di competenze comun...
**CAP 6 OSTACOLI AD UNA COMUNICAZIONE** **Fallimenti comunicativi** = Incapacità del parlante di produrre gli effetti attesi con il suo messaggio, o incapacità del ricevente di comprendere il parlante. Possono derivare da **barriere linguistiche, differenze culturali, mancanza di competenze comunicative o problemi tecnici** (come interferenze o rumori di fondo). **Esempi di fallimenti comunicativi** includono: - **Ambiguità**: Quando un messaggio è vago o può essere interpretato in più modi. - **Incomprensioni**: Il destinatario interpreta il messaggio in modo diverso da quanto inteso dal mittente. - **Omissione di** **informazioni**: Il messaggio manca di informazioni importanti, portando a un\'incomprensione. **Miscomunicazione** porta al fallimento comunicativo = Comunicazione problematica Scambio comunicativo che fallisce per **mancanza di chiarezza** nel trasmettere informazioni, idee o sentimenti a qualcuno, e/o per la **difficoltà nel comprendere** ciò che qualcun altro sta dicendo. Esempi: **Conflitti culturali**: Differenze di interpretazione legate a valori, credenze o abitudini culturali, che portano a percepire lo stesso messaggio in modo opposto. **Aspettative non condivise**: Quando le persone coinvolte si aspettano risultati diversi da una stessa comunicazione, creando fraintendimenti. I fallimenti comunicativi possono derivare da diversi elementi comunicativi: Fonte, Destinatario, Codice, Canale, Messaggio, Contesto. (modello matematico del 1 capitolo) **FONTE** responsabile del **processo di codifica** con cui trasforma il pensiero in messaggio attraverso l'uso di un codice/linguaggio. Per evitare fallimenti comunicativi, la fonte deve: - **Rispettare le massime conversazionali** (quantità, qualità, relazione, modo) - **Adattare la comunicazione al destinatario** \- (modellando) in termini di prosodia (es adulti-bambini che parlo in modo più dolce) \- di sintassi (es stranieri) \- di semantica (es medico-paziente) \- di comunicazione NON verbale (es culture diverse) - **adattare la comunicazione al contesto** (es contesto formale, professionale, o contesto colloquiale) **DESTINATARIO** responsabile del **processo di decodifica**, processo di interpretazione attiva del messaggio Per evitare fallimenti comunicativi, il destinatario deve: - Avere **competenza sintattica, semantica e pragmatica** (utilizzarla in modo adeguato, anche la fonte deve avere questa competenza) - Avere **motivazione e risorse cognitive** (vedi comunicazione persuasiva un ricevente per essere persuaso, per ricevere una comunicazione e soddisfarla, deve essere motivato vs il messaggio, comprenderlo e deve avere abilità cognitive (intelligenza) per capirlo) - Molte distorsioni possono derivare dalle **aspettative** (es confirmation bias. preferiamo messaggi che confermano le nostre convinzioni e interpretiamo i messaggi che ci arrivano nell'ottica in cui speriamo. Se il destinatario ha una certa aspettativa del messaggio, può cambiare l'aspettativa di quest'ultimo) **CANALE** Fallimenti comunicativi possono nascere dal mancato adattamento del tipo di linguaggio all'obbiettivo della comunicazione = **scelta del canale errato.** Alcuni canali sono più adatti per un tipo di comunicazione, altre per altri: - **Canale verbale** molto adatto per trasmettere la conoscenza, grandi quantità di informazioni anche molto complesse - **Canale visivo-gestuale (non v)** è più immediato e rapido, incisivo ma adatto per comunicazioni brevi (molto adatto per stabilire il tipo di relazione tra i comunicanti) =molto più semplice far vedere una pianta di una casa piuttosto che spiegarla: devo scegliere il giusto canale. **MESSAGGIO** Il messaggio non deve essere contraddittorio: - Non deve essere composto da argomentazioni incoerenti - Deve evitare la contraddizione tra canale verbale e non- verbale (i due non si devono contraddire) **CONTESTO** Fallimenti della comunicazione avvengono nel caso in cui - L'emittente non modula il suo messaggio in funzione del contesto in cui si trova - Il ricevente non interpreta il messaggio in funziona del contesto. Non vengono interpretate le ambiguità del linguaggio (aspetto semantico, sintattico e pragmatico). Abbiamo bisogno di un contesto spesso per disambiguirle. - **Contesto esplicito**: formato dal contesto linguistico (cioè segni verbali quali fonemi, parole, frasi, discorsi) ed extra-linguistico, cioè tutti i messaggi che provengono dal linguaggio non verbale. - **Contesto implicito**: (il non detto) consiste in tutto ciò che gli interlocutori sanno l'uno dell'altro, che non viene verbalizzato nell'atto comunicativo, ma che influenza la comunicazione. Riguarda: -informazioni sui comunicatori, sui ruoli, sulla relazione -informazioni sullo scopo della comunicazione (che spesso è taciuto) Sono info implicite Lasciare molte informazioni implicite è utile e snellisce la comunicazione solo quando sono davvero condivise dai comunicatori **FEEDBACK** l'informazione di ritorno che l'emittente riceve dal destinatario in merito alla propria comunicazione e consente al modello matematico di acquistare una dimensione di circolarità. Il feedback è molto importante in un **processo comunicativo efficace**. **Con il feedback, il ricevente diventa a sua volta emittente.** Un **utilizzo non sapiente** del feedback può essere fonte di **fraintendimenti** imputabili sia all'emittente, poco attento ai segnali provenienti dall'interlocutore, che al destinatario, povero di segnali di feedback **Aspetti relazionali e fallimenti comunicativi** Ogni comunicazione veicola un aspetto di contenuto e uno di relazione. **Contenuto** ciò che si vuole dire con linguaggio linguistico o non **Relazione** ciò che intercorre tra gli interlocutori della relazione; fornisce chiave di lettura del contenuto. La comunicazione non veicola solo un contenuto ma veicola anche delle relazioni. fai quel lavoro (ordine)/ci sarebbe da fare quel lavoro (richiesta più gentile): stesso contenuto, relazione differente. La natura di una relazione dipende dalla **PUNTEGGIATURA** delle sequenze di comunicazione tra comunicanti **Punteggiatura** in questo contesto significa punto di vista, rappresentazione della realtà. Deve essere il più condivisa possibile per evitare un fallimento comunicativo. Es: A) si arrabbia perché non rispondo alle sue domande B) si chiude in sé stesso perché si sente assalito verbalmente. comunicazione fallimentare **DISCOMUNICAZIONE** si verifica quando il messaggio trasmesso e quello ricevuto sono diversi, causando incomprensioni o fraintendimenti. - uno o entrambi i partecipanti bloccano o evitano la comunicazione, creando una situazione di **incomunicabilità** - gli aspetti impliciti e indiretti della comunicazione prevalgono su quelli espliciti e diretti DIVERSO DA MISCOMUNICAZIONE CHE NON HA INTENZIONALITA' **Ruolo della metacomunicazione** **Meta**: prefisso che indica una riflessione su qualcosa **Metacomunicazione:** capacità di riflettere sulle caratteristiche della comunicazione; riflettere sulla comunicazione, riferirsi, parlare della. Costituita da atti comunicativi che hanno come oggetto altri atti comunicativi Es disambiguare un contesto ironico "Stavo solo scherzando! Era una frase ironica": prima dico una frase ironica ma non viene percepita ironicamente e quindi vado a specificare. - È un sorte di "scappar via" dal fallimento comunicativo Potrebbe risolvere una discomunicazione fornendo una chiave di lettura e di interpretazione di un messaggio dato in precedenza. **Distorsioni comunicative nei media e attraverso i media** **Distorsione involontaria** (senza un'effettiva volontà della fonte) Deriva dal fatto che le redazioni giornalistiche, nel corso del processo che si concluderà con la diffusione della notizia, devono estrapolare i fatti dal loro contesto originario, per poi ricollocarli nel contesto ritenuto più appropriato per la diffusione della notizia. Estrapolare fatti dal contesto originario può portare distorsioni involontarie. Le distorsioni derivano da: - Processi di **selezione delle informazioni** (e.g., semplificazione eccessiva, selezione di notizie incompleta) - Processi di **diffusione delle informazioni** (e.g., incongruenza tra titolo e notizia, tra immagine e notizia, effetto della credibilità della fonte) - **Interpretazione del ricevente** (e.g., bias cognitivi. Bias della conferma. Crea lui delle distorsioni) **INFODEMIA** Circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili. Si collega ai media. Quantità eccessiva che ci disorienta. Non ci aiutano a prendere una scelta, a capire quali sono le fonti affidabili...