Storia dell'arte (Test Ammissione PDF)

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Politecnico di Milano

POLIMI

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history of art art history medieval art Italian art

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This document is a PDF of a history of art (test admission) document for the Polytechnic University of Milan (POLIMI). The text covers several topics including Romanesque and Gothic art, with specific details on sculpture and its historical context. It includes various artists and artistic movements.

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Storia dell'arte (Test Ammissione Storia Dell'arte Politecnico di Milano (POLIMI) 33 pag. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by:...

Storia dell'arte (Test Ammissione Storia Dell'arte Politecnico di Milano (POLIMI) 33 pag. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Il Romanico e il Gotico (1200-1300) Con il termine romanico si intende il movimento di arte medievale compreso tra la fine del X e la metà del XII secolo; termine coniato da studiosi francesi con l’intento di sottolineare il parallelismo fra l’arte di questi secoli e le lingue neolatine. Ruolo chiave nel cambiamento nell’ambito artistico fu ricoperto dal pellegrinaggio, che si diffuse coinvolgendo tutte le classi sociali: ognuno alla ricerca di purificazione e di rigenerazione, intraprendendo viaggi verso una delle tre mete più visitate: Terra Santa, Roma, Santiago de Compostela. Con il romanico troviamo un rinnovamento dell’architettura e della scultura, con un recupero dei modelli antichi e una riscoperta delle tecniche costruttive romane, da cui vengono ripresi i concetti di monumentalità e di spazialità usando elementi peculiari come l’arco a tutto sesto, il pilastro, la colonna e la volta Il termine gotico si usa per indicare l’arte tra la seconda metà del XII e il XIV secolo, termine coniato da Giorgio Vasari in epoca rinascimentale per indicare genericamente barbaro, selvaggio. Il gotico sorge nell’Ile de France trovando espressione nelle abbazie francesi, prima fra tutte l’Abbazia di Saint-Denis (considerata la prima opera gotica). I maggiori raggiungimenti dell’arte gotica si sono verificati in architettura, ma le caratteristiche si sono estese anche in scultura e pittura. in questo periodo si ha l’affermazione di stili costruttivi che prediligono le superfici vetrate a quelle in muratura. si ha quindi un declino delle tecniche del mosaico e dell’affresco, affermandosi quelle di pittura su vetro con vetrate colorate da applicare sulle grandi finestre. In Italia il gotico arriva intorno all’inizio del XIII secolo attraverso il movimento di proselitismo dei monaci cistercensi e prediligono uno stile più sobrio e razionale rispetto a quello francese. Primi esempi sono L’Abbazia di Fossanova (Priverno) e la Chiesa di Sant’Andrea (Vercelli). Scultura Romanica In questo periodo viene riconosciuto all’arte della scultura un ruolo fondamentale nella decorazione di capitelli, portali, pontili e pulpiti. Si propone di ricoprire una funzione didattica, facendo comprendere alle masse dei fedeli le “verità divine” attraverso le immagini. Gli stessi scultori prendono coscienza di questo ruolo arrivando perfino a firmare le opere, affiancando talvolta anche il nominativo di magister. Tutto ciò è dovuto al cambiamento del pubblico: opere non sono più rivolte ad una cerchie ristretta di persone, ad un élite ma ad un più ampio range di persone, che include ogni ceto sociale, risultato del boom demografico e dell’aumentata mobilità di merci e persone che investì l’Europa alla fine del X secolo. Wiligelmo: più importante maestro della scultura romanica italiana, artefice delle sculture che ornano la facciata del Duomo di Modena, tra quelli più importanti realizzati tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII secolo ricordiamo i 4 pannelli raffiguranti la Creazione, Il Peccato dei progenitori, l’Uccisione di Abele, la Punizione di Caino e l’Arca di Noè. Il complesso scultoreo detto anche Storie della Genesi rappresenta un’allegoria della salvezza umana e della riconciliazione con Dio. Punto chiave di questa opera è l’immediatezza della narrazione visiva è l’elemento fondamentale per catturare l’attenzione di un pubblico molto vasto. Antelami: maggior scultore italiano della seconda metà del XII secolo, la produzione si colloca, sia per datazione che per stile, tra il romanico e il gotico. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) La sua opera più antica è la Deposizione del Duomo di Parma. Il classicismo è riscontrabile nella forte carica psicologica, che si ritrova anche nelle sculture del Duomo di Fidenza tra cui spiccano le figure dei profeti Ezechiele e David. Capolavoro artistico è il Battistero di Parma. I protagonisti della scultura gotica Nicola Pisano: si formò in ambiente federiciano e realizzò la sua prima opera certa nel 1260: il pulpito del Battistero di Pisa. Lavora poi al pulpito del Duomo di Siena, a cui collaborano alcuni suoi allievi tra cui il figlio Giovanni. il pulpito senese è concepito isolato, sostenuto da colonnine e recante Storie di Cristo sul parapetto, lo stile dei rilievi viene fortemente rinnovato apportando movimento dove vi era immobilità, dove c’erano poche immagini ora vi sono molte piccole figure che tra loro creano un vivace effetto chiaroscuro. Giovanni Pisano: fece il suo apprendistato presso il padre Nicola, riuscì a sviluppare un proprio stile attraverso la propensione all’espressionismo patetico e al gotico transalpino. La prima forte affermazione del suo stile la si può notare nella Fontana Maggiore di Perugia. Nel 1300 circa realizza la sua opera migliore: il Pulpito della Chiesa di Sant’Andrea a Pistoia. Arnolfo di Cambio: riceve la sua educazione nella scuola di NIcola Pisano per poi lavorare autonomamente a Roma presso Carlo I d’Angiò. I protagonisti della pittura Gotica Cimabue: si colloca in un periodo di transizione dalle radici bizantine a cui si sommano elementi mutati dell'oreficeria e della plastica romanica. Primo artista a percepire la necessità di un’innovazione delle tecniche bizantine. Sviluppa il chiaroscuro realizzato con una scomposizione sistematica del tratto. Crocifisso della chiesa di san Domenico ad Arezzo 1280 dipinge la Maestà per la chiesa di Santa Trinita a Firenze Crocifisso della chiesa santa croce a Firenze Giotto: protagonista del primo Trecento, trovò una soluzione al problema della resa tridimensionale su un piano bidimensionale e la sua arte trasformò l’antica evocativo in narrazione. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Primo intervento importante è nella decorazione della Basilica Superiore di Assisi, occupandosi successivamente della parte inferiore con le Storie di San Francesco Fu poi a Firenze dove dipinse il Crocifisso per Santa Maria Novella dove il corpo è studiato dal vero e dipinge un'umanità mai così toccante A Padova ricco banchiere gli commissionò la sua cappella privata: Cappella degli Scrovegni Simone Martini: allievo di Duccio di Buoninsegna, dipinse la sua prima opera conosciuta come la Maestà nella Sala del Consiglio del Palazzo pubblico a Siena Ad Assisi dove esegue per la Basilica Inferiore di San Francesco le storie di San Martino. Le lezioni dello spazio vengono reinterpretate, in quanto rappresenta in un mondo malinconico personaggi riccamente abbigliati che sembrano vivere in un racconto cavalleresco ma sono essendo inseriti in uno spazio razionale appaiono più veri. Apre così le porte ad un razionalismo che sa di fiaba. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Pietro Lorenzetti: educazione presso Duccio di Buoninsegna. Tra le sue prime opere ricordiamo l’affresco della Madonna col Bambino fra i santi Francesco e Giovanni Evangelista Esegue poi il ciclo della passione di Cristo fra cui si deve sottolineare la Crocifissione e la Deposizione della Croce. Architettura Gotica: Duomo di Milano, Palazzo Ducale a Venezia, Palazzo della Signoria a Firenze, Cattedrale di Aims e Notre-Dame Il Rinascimento (1400) Il termine rinascita è stato usato per la prima volta da Giorgio Vasari a metà del XVI secolo per indicare un periodo di rinascita dopo il periodo medioevale. Il Rinascimento non è una semplice ripresa dell’antichità classica, ma studio dell’antichità artistica, culturale e storica al fine di comprendere l’uomo. Durò per circa due secoli, il XV e il XVI, sviluppandosi inizialmente a Firenze, espandendosi poi in tutta la penisoli e successivamente in tutta europa. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Filippo Brunelleschi: il primo progetto architettonico fu un orfanotrofio, lo Spedale degli Innocenti e nel frattempo si dedicò anche alla Basilica di San Lorenzo. Lo spazio è interamente percorso da linee parallele: quella centrale del pavimento indica l’asse longitudinale e quelle in corrispondenza delle colonne che interrompono la fuga prospettica. Seguì poi i lavori della Basilica di Santo Spirito, ma l’opera più importante è la Cupola di Santa Maria del Fiore con l’intento di realizzare una chiesa che superasse in grandezza quella delle città rivali come Siena. La costruzione durò oltre un secolo con la partecipazione di molti architetti e pittori, come Giotto che si occupò della realizzazione del campanile -------> Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Donatello: apprese i fondamenti della sua arte presso le maestranze attive a Firenze e affiancò Ghiberti nei lavori di rifinitura della porta del Battistero. Rinascimento di Donatello ha origine nel desiderio di riscoprire l’uomo e la natura, vi è quindi una nuova attenzione al dato soggettivo, all’indagine psicologica da cui deriva un’espressività fortissima. Tra il 1423 e il 1425 realizza per il campanile di Giotto il Profeta Abaduc, detto Zuccone dove si nota la volontà di conciliare il mondo religioso con quello profano. Il banchetto di Erode realizzato per la fonte battesimale di Siena che rivela uno studio prospettico approfondito. Il David su commisione di Cosimo de Medici che però analizzandola si è pensato che non rappresentasse il David di golia ma che sia in realtà Mercurio che uccide Argo, in quanto non è presente la fionda e non è presente la ferita mortale sulla testa del nemico. Nel periodo trascorso a Padova realizzò il Monumento equestre a Erasmo da Narni detto Il Gattamelata con l’intento di realizzare un vero e proprio monumento celebrativo al defunto. Masaccio: riceve una forte influenza da Brunelleschi, Giotto e Donatello. Fu il primo a tentare una trasposizione in pittura degli ideali umani e razionali di Brunelleschi e dare quindi spessore umano ai personaggi. Prima opera nota è il Trittico di S. Giovenale con Madonna in trono fra angeli e santi per la chiesa di San Giovenale a Cascia. Frutto della collaborazione con Masolino fu Sant’Anna con la Madonna, il Bambino e Angeli. Nella Crocifissione vediamo il ruolo fondamentale dei colori nelle opere di Masaccio, i corpi sono plasmati attraverso il colore che li stacca volumetricamente dal fondo dorato, grido di disperazione della Madonna rappresentato dalla veste Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) rosso accesso e il Cristo rappresentato con i colori della morte. Il punto di vista è ribassato in quanto così sarebbe stata la scena di chi la vedeva dal basso. Realizzò un ciclo di affreschi per la Cappella Brancacci nella Chiesa del Carmine a Firenze. Il primo Rinascimento e il Rinascimento maturo Beato Angelico: Guido di Pietro fu soprannominato Beato Angelico perchè “santissimo e semplice ne’ suoi costumi”. Accolse la lezione di Masaccio rielaborandola attraverso un diverso gusto per il colore e con una diversa concezione della vita dell’uomo. Fu un religioso, difatti tutte le sue opere sono di argomento sacro, ma esprime comunque una comprensione profonda dell’umanità e dei suoi problemi, risolvendoli con la fede serena in Dio. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Il tema nella Incoronazione della Vergine venne svolto organizzando prospetticamente l’articolato gruppo che affolla la scena. Una delle maggiori novità in pittura fu la trasformazione della pala d’altare cib Madonna e Santi in forma di polittico dove tradizionalmente ogni scomparto conteneva un personaggio, Beato Angelico lo reinventa collocando tutti i personaggi in un’architettura unitaria, come si può denotare nella Pala di Annalena, dove però la collocazione in uno spazio unitario non è ancora compiuta. Si può notare però nella Pala di San Marco Madonna e Santi. → ← Annunciazione di Cortona Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) < --Annunciazione di San Marco a Firenze Piero della Francesca: fu un personaggio chiave nella storia del rinascimento, seppe realizzare la propria poetica attraverso l’attenta cernita delle esperienze artistiche precedenti, delineando il proprio stile. La pittura è caratterizzata dal rigido bilanciamento degli elementi all’interno della composizione, forme pure, cristalline, assenza di drammaticità. Prima opera fu il Polittico della Misericordia (1), diviso in 23 scompartimenti non tutti suoi. Nel Battesimo di Cristo (2) troviamo la geometrizzazione della composizione in funziona di una maggiore sacralità. Attorno al 1450 dipinse la Flagellazione (3) e il Ciclo di Storie della Croce. Quest’ultima è l’opera più impegnativa, di tema tradizionale e narra la leggenda della croce di Jacopo da Varagine. Le scene più importanti sono l’incontro di Salomone con la regina Saba (4), Sogno di Costantino (5) e Vittoria di Costantino su Massenzio (6). Nella corte di Urbino troviamo Piero in collaborazione con il duca Federico da Montefeltro, per lui dipinse i ritratti di sua moglie e il suo, dove si denota un’influenza fiamminga nella realizzazione del paesaggio di sfondo e della capigliatura della donna. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Sandro Botticelli: si formò presso Filippo Lippi, già nel 1470 ottiene un incarico importante: dipingere la figura allegorica dell Fortezza per il tribunale di Firenze. Divenne in pochi anni il prediletto di Lorenzo il Magnifico che lo coinvolse nella vita di corte, avendo così la possibilità di incontrare le maggiori personalità dell’umanesimo e di assorbire concezioni neoplatoniche. Nella sua famosissima oper Primavera si pone definitivamente come il miglior interprete della filosofia neoplatonica. Il significato di questa opera rimane ancora incerta, sicuramente va letta da destra verso sinistra e il disegno realizzato con una tinta bruna ha un ruolo fondamentale, ancor di più importante il ruolo del colore sfruttato per far risaltare alcune figure dal fondo scuro. Altra opera importante è la Nascita di Venere dove tra i vari significati troviamo la corrispondenza pagana della nascita della dea dalla spuma del mare e la nascita dell’anima umana nell’acqua battesimale. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Andrea Mantegna: fu allievo e figlio di Francesco da Squarcione. L’ambiente padovano fu molto stimolante. Prima grande opera affidata fu in collaborazione con altri artisti che si occuparono della decorazione della Cappella Ovetari nella Chiesa degli Eremitani a Padova. Uno dei temi più cari all’artista fu il San Sebastiano che dipinse almeno 3 volte, considerato il settimo fra i difensori della chiesa secondo la catalogazione di Gregorio Magno. Fra il 1459 e il 1460 accetta l’invito del marchese Ludovico Gonzaga e si trasferisce a Mantova dove dipinse per il Palazzo Ducale la Camera degli Sposi. Altra sua opera fondamentale è il Cristo Morto, considerata un’opera sperimentale. ← Pala di S. Zeno Leonardo da Vinci: nasce a Vinci nel 1452, a sedici anni si trasferisce a Firenze e si forma nella bottega di Andrea Verrocchio, questa formazione fiorentina porta alla conclusione che l’arte debba essere frutto della comprensione scientifica delle leggi interne della natura. Successivamente si trasferisce a Milano dove può realizzare le sue aspirazione artistiche. La prima commissione giunse dalla Confraternita dell’Immacolata Concezione e frutto della collaborazione con Evangelista e Ambrogio de Predis ossia La Vergine delle Rocce. Essa rappresenta l’incontro tra Giovanni Battista e Gesù entrambi bambini, dove quest’ultimo Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) benedisce Giovanni profetizzando il Battesimo. Ciò che importa di più al pittore è la rappresentazione della percezione ottica e dell’atmosfera. Al periodo milanese appartiene anche L’Ultima Cena, realizzata in una parete del refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, che però iniziò subito a deteriorarsi fino a non rimanere che solo l’ombra. Il dipinto ritrae il momento in cui gli apostoli apprendono da Gesù che uno di loro lo tradirà, si vede infatti come l’artista sia riuscito a esprimere lo sgomento dei protagonisti del quadro. Quando nel 1449 il ducato di Milano fu occupato dal re di Francia Luigi XII, Leonardo abbandona Milano per tornare a Firenze dove espone nel Chiostro dell’Annunziata un cartone per Sant’anna, la Madonna e il Bambino. Che derviò il dipinto incompiuto di Sant’Anna, la Madonna, il Bambino e l’agnello. Il paesaggio roccioso lega questo quadro con la Vergine delle rocce ma anche a La Gioconda: identificato con una certa Monna Lisa, moglie del mercante fiorentino Francesco del Giocondo. Dipinto oggetto di una lunghissima rielaborazione durata fino alla morte dell’artista. Si fonda su un piano compositivo molto complesso: le varie parti del corpo sono soggette a rotazioni in sensi opposti e immaginando una linea simmetrica che taglia longitudinalmente il viso e i busto esse non sono perfettamente simmetriche, l’artista ha voluto infatti eliminare la rigidità. Altra opera importante è La battaglia di Anghiari (1506). Michelangelo Buonarotti: compie i primi studi a Firenze presso il Ghirlandaio, nei primi anni non si interessa all’arte contemporanea ma si concentra sulle opere di Masaccio e Giotto. Egli pensa che nella realizzazione dell’opera dovrà avere in mente già da prima ciò che dovrà andare a realizzare. Il motivo dominante di Michelangelo sarà la figura maschile nuda in movimento, la prima statua a noi nota è Bacco. L’opera che segna maggiormente il suo soggiorno romano fu La Pietà scolpita per l’ambasciatore di Carlo VII presso Papa Alessandro VI. La tradizione iconografica di questa opera trae spunto dalla mitologia nordica dove la madr regge in Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) grembo il proprio figlio morto, composizione con struttura piramidale che unisce i due personaggi, esprime un dolore sobrio e dignitoso che pone i due personaggi al di sopra dell’umana realtà. Torna poi a Firenze nel 1501 dove scolpisce Il David dove l’artista esprime tutta la potenza di uno spirito fiero e nobile rivelandone la tensione psicologica. Esso è il prototipo dell’uomo padrone del proprio destino. Nel 1506 dopo esser tornato da Roma senza aver concluso nulla si dedica ad opere incompiute come il san matteo per il Duomo di Firenze. Nel 1508 torna a Roma dove affresca il soffitto della Cappella Sistina, su richiesta di Paolo III dipinse il Giudizio Universale. Raffaello: figlio del pittore Giovanni Santi, apprese nella bottega del padre le prime nozioni artistiche. Dovette però aggiornare i proprio studi avvicinandosi all’arte dei maggiori pittori umbri contemporanei come Perugino. La prima opera riconosciusta è Lo Sposalizio della Vergine.Dopo essersi recato a Firenze concentrò la propria attenzione sull’operato di Leonardo e Michelangelo, iniziò poi la sua carriera fiorentina con commissioni private. Fra queste troviamo il ritratto del mercante e mecenate Agnolo Doni e quello della moglie. IN questi anni il suo terreno di priva è la composizione di gruppi sacri arricchiti da altri personaggi come La Madonna con il bambino dove riscontriamouna chiara geometria compositiva dando però impressione di assoluta spontaneità. Durante il papato di Giulio II MIchelangelo avvio la decorazione delle Stanze Vaticane e quando Raffaello giunse a Roma nel 1508 licenziò tutti gli altri pittori e commisionando l’intera opera ---> La scuola di Atene. Il Rinascimento Maturo nell’Italia settentrionale Durante il 1500 il Rinascimento si sviluppa in maniera uniforme tra Firenze e Roma, le esperienze di Venezia si differenziano dal resto dell’Italia. Il principale innovatore fu Giorgione che introdusse in ambiente lagunare le novità del Rinascimento Maturo, elaborando un tipo di pittura priva di disegno che pone il colore quale mezzo autonomo di espressione. Si possono ottenere così immagini morbide create da zone di colore steso a macchie, si abbandona così impianto prospettico. La resa dello spazio si baserà sulla contrapposizione di diversi piani di colore graduati dalla quantità di luce. L’unità compositiva è resa in modo innovativo attraverso l’armonizzazione delle varie zone di colore tramite un tono dominante. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Giorgione: la sua attività pittorica si sviluppa in un breve arco di tempo. La sua prima opera è la Madonna in trono col Bambino tra i Santi, impianto piramidale e nello sfondo si individua l’innovazione: non c’è uno studio prospsettico ma esso è reso a macchie tramite l’uso del colore. Questa caratteristica diventa fondamentale nell’opera La Tempesta dove si esprime una nuova concezione di spazio, libero da rigide costruzioni prospettiche. Nel 1508 dipinge I Tre Filosofi dove è evidente la sua concezione del rapporto uomo e natura: il rapporto è paritario, l’uomo è parte del mondo naturale come alberi e rocce. Tiziano: si formò presso Gentile e poi presso Bellini, da Giorgione apprese il colorismo apprendendo una tecnica elevata. La ricerca di Tiziano è orientata alla resa realistica e fisica del mondo, che si puo notare dal ritratto della Schiavona dove la tecnica di giorgione viene a legarsi con una ricerca delle possibilita plastiche del colore. Riempe energicamente ampie campinature di colore e sfrutta la gradazione tonali, nei quadri di Tiziano troviamo un impeto maggiore come negli affreschi con i Miracoli di Sant’Antonio a Padova. Affronta anche dei temi religiosi rinnovando le caratteristiche rinascimentali, umanizzando le figure sacre. Con la morte di molti artisti accresce la sua fama al punto di essere invitato a operare per la corte pontificia, lui però rifiuta. Nella Pala dell’Assunzione della Vergine ritorna al modo espressivo, con la complessità compositiva e la monumentalità dei personaggi ricorda michelangelo e raffaello. Nel 1519 inizia la Sacra conversione con i donatori Pesaro. Successivamente entrò nella vita di corte dove preso contatto con i Gonzaga di Mantova, che gli fece conoscere Carlo V commisonado la Venere di Urbino. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Il Manierismo (1500) Inizio dell’ultima fase del Rinascimento (Rinascimento Tardo) con la morte di Raffaello nel 1520. Fase conosciuta anche come Manierismo, dal termine maniera che indicava lo stile tipico di un artista, la sua particolare pennellata. Il manierismo si presenta come la ricerca di un’interpretazione personale delle lezione dei grandi del Rinascimento, Leonardo, Raffaello e Michelangelo, non costituisce una corrente unitaria. Il Barocco (1600) Intorno al 1590 apparvero sulla scena artistica Annibale Caracci e Michelangelo da Caravaggio, essi rifiutarono la maniera in funzione di una volontà di ritorno alla natura. Il Barocco è la celebrazione della controriforma e dell’assolutismo sovrano. Esso è un fenomeno soprattutto cattolico, la sua origine è italiana e il suo fulcro è Roma. Il linguaggio artistico si caratterizza per lo spettacolare illusionismo tendente ad esaltare i valori emotivi dell’opera d’arte al fine di coinvolgere lo spettatore. I presupposti del Barocco Maturo sono l’esaltazione dei sensi come il piacere visivo del bello, la libertà compositiva e la celebrazione della creatività. Caravaggio: dopo l’educazione artistica presso un pittore manierista si trasferì a Roma dove lavorò in alcune botteghe di artisti mediocri. La prima importante commissione gli venne dal cardinale Del Monte, che permise a Caravaggio di Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) completare la sua formazione. I suoi quadri giovanili furono quasi tutti di soggetto mitologico-allegorico, prevedevano di solito giovani con nature morte come nel Fanciullo con canestro di frutta. L’ultimo decennio del 500 lo vede come artista affermato, appartiene a questo periodo il Riposo nella fuga d’Egitto. Nel 1599 dipinse due tele per la cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi, i temi riguardano le storie di San Matteo ( La Vocazione - Il Martirio di San Matteo) Altri due quadri lo affermarono come uno degli artisti più stimati dell’epoca: la Crocifissione di San Pietro e Conversione di San Paolo per la chiesa romana di Santa Maria del Popolo. Bernini: Gian Lorenzo Bernini si espresse nella scultura, nell’architettura , nella pittura e nel teatro. L’antico era per lui un modello da seguire per non cadere nella volgarità del reale e punto di partenza per raggiungere la bellezza ideale. A diciannove anni ottenne una commissione di altissimo livello da parte del cardinale Scipione Borghese, tra le opere ricordiamo Il David e Apollo e Dafne che preannunciano il forte cambiamento che lo scultore apporterà nel panorama artistico italiano. All’arrivo di Urbano VIII fu convocato in Vaticano e divenne protetto dal nuovo papa che gli commissionò la carica di architetto per Piazza San Pietro. Alla morte del pontefice succedette Innocenzo X che era poco amante dell’arte e decise di non servirsi degli artisti di Urbano VIII, nonostante tali ostilità Bernini realizzò un’altra importante opera ossia La Fontana dei quattro fiumi in piazza navona, in questi anni ottenne numerosissimi risultati di alto livello come l’Estasi di Santa Teresa. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Dal Rococò al Neoclassicismo (1700) Il Rococò è uno stile architettonico sviluppatosi in Francia nella prima metà del ‘700 che si rivolge principalmente alla decorazione degli interni, caratterizzato da un netto contrasto con il plasticismo barocco, tende a figure morbide, tonde tendenti all’effimero, si abbandona lo stile sfarzoso per dare spazio a decorazioni eccessive e rindondanti. Tra gli artisti principali più importanti ritroviamo: Canaletto, Giambattista Tiepolo, Bernardo Bellotto. Tra il Settecento e l’Ottocento in Europa ha luogo quel grande movimento economico e sociale che è stata la rivoluzione industriale. In questo periodo sorge l’Illuminismo, associato alla “luce dell’intelligenza che rischiara le tenebre dell’ignoranza. Gli illuministi invitavano quindi l’uomo ad avvalersi della propria ragione e a pretendere la libertà. l’Illuminismo si traduce in ambito artistico proprio nel Neoclassicismo che ha come tratto fondamentale la ripresa dell’arte classica, tende ad una rappresentazione che oltrepassi i limiti della produzione imitativa della realtà. L’artista che segna la svolta verso il gusto neoclassico è Raphael Mengs che con le Riflessioni sulla bellezza del 1780 definisce i nuovi canoni di bellezza in base ai modelli antichi. Johan Heinrich Fussli: può essere considerato come un anticipatore della stagione romantica, ma non va dimenticata la sua appartenenza all’area illuminista. La sua interpretazione della classicità si fonda sull’individuazione nell’opera classica nel senso oscuro della tragedia, delle passioni dominatrici dell’uomo quali l’erotismo o l’ira. L’opera più famosa è l’Incubo, che è stato interpretato in chiave freudiana come allusione a impulsi inconsci di natura erotica, associati alla violenza carnale. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Jacques-Louis David: dopo i primi anni di studio in Francia vince il Prix de Rome che gli permette di studiare in Italia. Soggiorna a Parma, Bologna, Firenze ma soprattutto Roma dove rimane affascinato dall’arte classica. Nel 1781 tornato in Francia è accettato come membro dell’Academiè Royale. Nel 1784 torna a Roma dove porta a termine il Giuramento degli Orazi, dipinto considerato il manifesto del Neoclassicismo. Il dipinto fu soggetto a diverse critiche per alcuni particolari non filologicamente corretti, altre per la resa dei panneggi in quanto realizzati con un eccessiva consistenza plastica che li rendeva simili al cuoio. Durante gli anni della rivoluzione in seguito alla morte di Marat dipinge una delle sue opere più importanti Morte di Marat 1793 che è stato interpretato come la santificazione laica di un martire della rivoluzione, nella tinozza regge ancora la lettera di Charlotte Corday, sulla cassa che simboleggia una lapide povera indica una vita spartana. Nei suoi ultimi anni opera per Napoleone realizzando grandi tele celebrative. Antonio Canova: nasce da una famiglia di scalpellini. Nel 1775 tenta l’accesso all’accademia dove viene accettato grazie al saggio sui Lottatori. Al termine degli studi espone il gruppo scultoreo di Dedalo e Icaro da cui ottiene un viaggio a Roma dove si appassiona delle opere classiche. Nel 1781 per l’ambasciatore veneziano realizza il Teseo e il Minotauro che gli procurò tale successo da fargli ottenere commissioni per il monumento funebre di Clemente XIV e XIII. Nell’ultimo decennio realizza opere di soggetto mitologico come Amore e Psiche. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Francisco Goya: apprende i fondamenti della pittura presso il pittore Josè Luzàn, dopo un soggiorno in Italia ottiene l’ambita commissione per la chiesa di Nuestra Senora del Pilar a Saragozza. Colpito da una gravissima malattia che lo porta alla perdita dell’udito continua a dipingere ritratti ma anche le prime scene di follia. Nel 1797 realizza il ciclo dei Capricci dove manifesta il rifiuto per ogni tipo di oppressione di superstizione. La più famosa incisione è Il sonno della ragione Goya ritrasse anche i momenti più salineti dell’invasione di Napoleone della Spagna nel 1808 nel Ciclo dei disastri. I due dipinti più importanti furono 2 maggio 1808: lotta contro i mamelucchi e 3 maggio 1808: fucilazione alla Montana del Principe Pio quest’ultimo interpretato come il pirmo dipinto di guerra moderna, ispirando artisti come Picasso e Manet. Dal Neoclassicismo al Romanticismo (1800) Il primo ottocento è caratterizzato dalla diffusione del Romanticismo, movimento culturale e artistico che tra la fine del ‘700 e la metà dell’800 si oppone al classicismo neoclassico, facendo della genialità, del sentimento e dell’irrazionalità la propria bandiera. L’individuo è soggetto privilegiato nell’attenzione verso gli ambiti dell’interiorità, della solitudine e dell’irrazionalità e dell’introspezione e nella ricerca di una comunità di spirito che si manifesta nel concetto di nazione. Gli aspetti principali della sensibilità romantica sono la celebrazione dell’individuo e quindi dell’artista, come eroe, il tema della patria. L’artista romantico aspira alla totale libertà dalle convenzioni nell’espressione di nuovi sentimenti. L’opera di Friedrich Il Viandante sul mar di Nebbia costituisce un esempio di sublime terrore di fronte alle forze della natura. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Caspar David Friedrich: apprese il disegno presso l’università di Copenaghen, seppe tradurre in pittura la nuova sensibilità romantica. Esprime l’inevitabile delusione, consapevolezza dell’irriducibilità dell’infinito e nel finito che causa nell’uomo un senso di inappagabile incompletezza e disarmonia. Sensazione espressa nel senso di solitudine che avvertono i personaggi. La natura sublime e maestosa e i personaggi che di spalle ne ammirano la potenza sono caratteristici delle sue opere, che li ripropone ne le Bianche Scogliere di Rugen, dove la natura copre un grande spazio. Théodore Géricault: nato a Rouen entra prima nell’atelier di Fernet e poi di Guérin dove si formarono molti artisti romantici. Nel 1812 fa la sua prima apparizione al Salon dove espone l’Ufficiale dei cavalleggeri della Guardia imperiale alla carica, nel 1817 parte per l’Italia dove rimane affascinato dal Rinascimento. La delusione provocata dalla sconfitta degli ideali rivoluzionari e dalla fine dell’esperimento napoleonico condusse gli artsti ad un distacco dalla politica, ma non fermò loro nel ritrarre eventi ispirati alla storia e alla cronaca come nella Zattera della Medusa che è ispirato ad un fatto di cronaca accaduto nel 1816 nel quale La Medusa naufrago von 150 persone che erano a bordo, aggrappandosi ad una zattera che andò alla deriva. La nave inviata per i soccorsi ne aveva recuperati solo 15 e il dipinto rappresenta il momento in cui i naufraghi si slanciano con gli ultimi sforzi per segnalare la loro presenza. Eugène Delacroix: frequenta l’atelier du Guèrin dove conosce Gericault che lo introduce al romanticismo, nel 1822 fa il suo primo ingresso al Salon con Dante e Virgilio all’inferno, composizione che risente ancora l’influenza accademica dove però si nota una stesura del colore simile a quella di Gericault con una stesura cromatica libera. Riceve la medaglia d’oro nel 1824 con Il massacro di Scio dove viene rappresentata la rivolta del popolo greco contro l’invasore ottomano. Un anno dopo parte per la Gran Bretagna dove conosce Constable e dipinse La morte di Sardanapalo. Il 25 giugno 1830 re Carlo X sospende la libertà di stampa e a Parigi si scatena una sommossa, da questo evento dipinse La libertà che guida il popolo che rappresenta un gruppo di insorti che avanza guidato dalla figura allegorica della Patria-Libertà. Esposta al Salon nel 1830 la tela provoca scalpore e diverse critiche: parte del pubblico accusa l’artista di aver rappresentato solo la parte più povera della città omettendo “per bene” che sosteneva essere responsabile della caduta di Carlo X. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Jean-Auguste-Dominique Ingres: apprende i fondamenti della pittura dal padre che lo stimola nello studio di grandi artisti del passato, come Raffaello. Frequenta l’accademia di Tolosa per poi trasferirsi a Parigi ed entrare nell’atelier di David. Nel 1801 vince il Prix de Rome, partirà per l’Italia e rimarrà fino al 1820 studiando le opere classiche e realizzando capolavori come Giove e Teti, La grande odalisca e Bagnante di Valpincon. La pittura di Ingres si caratterizza per uno stile eclettico basato su elementi classici, ma anche bizantini con composizione semplice e lineare (come Giove e Teti). Nel 1835 si trasferì di nuovo a Roma come direttore di Villa Medici. Di ritorno in Francia gli viene affidata la decorazione del Castello Dampierre. In seguito all’Esposizione Universale di Parigi del 1855 dipinse Il Bagno Turco dove ritrae il tema dei nudi femminili esibiti senza pudore nei bagni turchi e negli harem orientali, tema molto diffuso nella pittura ottocentesca. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) La fine dell’Ottocento e il Novecento il 1848 è un anno cruciale: moti rivoluzionari con spinte nazionalistiche mettono in discussione l’ordine costituito. Protagonisti furono le borghesie nazionali, ma anche classi operaie delle grandi città che assumono sempre maggiore consapevolezza del proprio ruolo economico e sociale. In ambito artistico dominano un classicismo sempre più manierista e un tardo romanticismo a cui si aggiunge ai temi della vita contemporanea. Un importante fenomeno emerso dolo il ‘48 è la nascita di un mercato dell’arte che porò le opere ad essere concepite come merci. Esse corrispondono al gusto dominante deltempo, con temi mitologici che permettono di mettere in scena il nudo femminile. Nel novecento si passa alle avanguardie storiche, che indicano gruppi di artisti che operano in modo totalmente innovativo rispetto al gusto del tempo, conducendo l’arte ad una svolta epocale per quanto riguarda il linguaggio espressivo e i suoi contenuti. Tra le avanguardie storiche ricordiamo: il fauvismo e il cubismo letterario in Francia, rappresentati con Henri Matisse e Guillaume Apoolinaire Cubismo in Spagna con Picasso Espressionismo e la dodecafonia in Germania e Austria con Kandinskji e Trakl Futurismo in Italia con Filippo Tommaso Marinetti e Umberto Boccioni Imagismo in GB e negli USA con Pound Dadaismo Surrealismo Il Realismo “essere del proprio tempo” è il motto della pittura francese dopo il 1848. Capostipite di questo tipo di pittura è Courbet, i protagonisti dei suoi quadri sono contadini e gente del popolo a cui conferisce la stessa dignità e onore che era prima riservata solo ai soggetti di storia antica. Jean-Francois Millet: nel 1837 si trasferisci a Parigni dove frequenta l’atelier di Paul Delaroche. Dopo 1848 le opere di subiscono un deciso scarto, lo stesso anno presenta al Salon Lo Spulatore. Successivamente nel 1850 espone Il Seminatore che fu di ispirazione per Van Gogh. Nel 1857 dipinse Le Spigolatrici, impegnate a raccogliere le spighe di grano rimaste dopo il raccolto, esse sono al di sotto della classe sociale dei contadini ma sono rappresentate prive di disperazione, si delinea solo la fatica del lavoro condotto con dignità. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Gustave Courbet: si trasferisce a Parigi nel 1839 dove apprende le sue prime nozioni da autodidatta. Con il 1848 va delineandosi la sua poetica per cui l’artista deve essere libero di ricorrere a modelli alti e bassi senza l’obbligo di condizionamenti accademici. La sua pittura deve incidere nel mondo il proprio messaggio di cambiamento della società. Fino al 48 aveva eseguito prevalentemente ritratti, successivamente maturò un nuovo approccio formale e stilistico che lo portarono a temi nuovi, sociale e popolare; intenso lavoro dove i risultati diedero scandalo per i temi e l’audacia delle impostazioni. Il primo quadro che segna una rottura con la produzione precedente fu Dopo cena ad Ornans in cui raffigura se stesso, il padre e due amici. Grazie al successo di questo quadro tentò soggetti più audaci come Gli spaccapietre e un Seppellimento a Ornans. Quadri che suscitarono scalpore al Salon per il formato in cui gli socnosciuti provinciali sembravano pretendere la stessa attenzione dedicata agli eroi e divinità, assenza di un ordine gerarchico. Altro quadro fondamentale nell’opera di Courbet fu l’atelier del pittore. Negli ultimi anni si dedica alla pittura di paesaggio rinnovata attraverso una tecnica pittorica molto libera come ne Il mare in tempesta (L’onda) del 1869. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Impressionismo Tratto saliente della storia artistica di della seconda metà dell’800 fu la pratica delle secessioni rispetto all’arte ufficiale, questa pratica raggiunge il proprio apice nel 900. L’associazione di maggiore influenza fu la Sociètè Anonyme Coopeèrative a cui parteciparono i futuri pittori impressionisti ma anche artisti di tendenze pittoriche diverse, quasi tutti rifiutati dal Salon. Il termine “Impressionismo” fu coniato in occasione della prima mostra impressionista che si tenne nello studio del fotografo Nadar nel 1874. Edouard Manet: esponente dell’alta borghesia, apprese l’arte della pittura presso lo studio di Thomas Couture. Nel 1859 presentò il suo primo quadro al Salon: Il Bevitore di Assenzio che fu rifiutato. Riuscì a farsi ammettere però grazie a IL Guitarreo. Propose successivamente nel 1863 tre tele: Mademoiselee Victorine in costume di espada, Giovane uomo in costume di majo mal’opera che diede più scandalo fu Colazione sull’erba ispirato da un episodio di vita quotidiana. Oltre al nudo femminle che siede accanto a due uomini interamente vestiti ciò che diede più scandalo furono la fattura pittorica e lo schema compositivo estranei a ogni procedimento accademico. Manet rinuncia completamente alla tradizione tecnica: modella le forme senza linea, abbozzando i contorni con colpi di colore decisi, le figure appaiono così piatte, prive di paesaggi chiaroscurali. Nudo femminile non idealizzato in quanto la donna guarda senza pudore verso lo spettatore. Manca poi di una struttura prospettica. Due anni dopo presenta L’Olympia dove raffigura una prostituta d’alto borgo distesa sul letto guardando fisso verso lo spettatore. Il pittore non fu solo artista di scandalo ma anche pittore che ritrae soggetti della vita urbana contemporanea come ne Il Bar delle Folies_Bergères ultima sua opera. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Claude Monet: viene introdotto alla pittura di paesaggio en plein air da Boudin. Questa esperienza fa comprendere che i contorni non esistono e che i colori si influenzano reciprocamente dove si trovano in contatto. Non gli interessa caricare il quadro di significati simbolici o allegorici ma rendere, attraverso l’uso del colore, ciò che l’occhio ha effettivamente visto in date condizioni di luce e atmosfera. Nel 1865 viene ammesso al Salon riscuotendo un discreto successo con: Colazione sull’erba e le Donne in giardino. Per realizzare quest’ultimo affittò una casa a Ville d’Avray, la scena rappresenta 4 donne che trascorrono piacevolmente un pomeriggio in giardino, occupate in diverse azioni. Il realismo di Monet è meno interessato ai problemi della società moderna, si limita a fissare l’istante sulla tela per rendere l’esatta percezione del mondo da parte dell’occhio. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Edgar Degas: crebbe attraverso una formazione classicista alla Ingres e questo gli impedì di attribuire all’esperienza diretta del reale, alla pittura sul motivo en plein air. Secondo Degas nella composzione di un quadro devono avere un ruolo fondamentale la memoria e il procedimento mentale. Egli era solito a prendere schizzi sul motivo delle opere che poi avrebbe realizzato in studio. Considerava necessaria la selezione delle esperienze visive da parte del pittore per comporre l’immagine senza farsi guidare unicamente dai sensi. La sua attenzione si concentrò sulla figura, si interessò alle corse dei cavalli attratto dal moto degli animali, altre volte si concentrava più sul pubblico che sui cavalli. Esempio è Alle corse in provincia. Dai primi anni Settanta si sposta sul mondo del teatro inaugurando una nuova fase con il ciclo delle ballerine insieme a quello delle corse dei cavalli e successivamente quello dei nudi femminili al bagno. Ciò che interessa al pittore è quello di cogliere le pose faticose e forzate dei corpi, usa spesso inquadrature decentrate àLa classe di danza. Pierre-Auguste Renoir: entrò nell’atelier di Charles Gleyre dal quale apprese la tecnica tradizionale. Propriò qui ha l’occasione di conoscere Monet che con l’esperienza dell’ein plain air determinerà cambiamenti nel suo modo di fare pittura. Sviluppò una nuova sensibilità per il colore e la luce, mettendole in pratica in figure sotto gli alberi creando lampi di luce sui vestiti e gli oggetti à Ballo al Moulin de la Galette. La maniera pittorica muta dopo il viaggio in Italia del 1881 nel quale attarverso la conoscenza dei maestri del Rinascimento italiano ritrova il gusto della solidità delle forme e della composizione in un uovo classicismo all’insegna anche del recupero della lezione di Ingres. Si vede ne Le grandi Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) bagnanti dove la posizione delle donne è ripresa da un bassorilievo seicentesco di Girardon, ma il tema delle bagnanti è fortemente in uso in questi anni. Il Pointillisme L’estrema attenzione riservata alla visione oculare dell’immagine è estremizzata dagli artisti puntinisti che propongono una scomposizione del colore in piccoli tocchi sulla tela che poi la nostra retina, se posti ad una certa distanza, ricompone. I principali esponenti del Neoimpressionismo o Pointillisme sono George Seurat (Capofila), Paul Signac e Camille Pissaro. Seurat tenta di applicare alla pittura una serie di principi scientifici: 1. Teoria di Chevreul sul contrasto simultaneo che sostiene l’influenza reciproca dei colori: i complementari si esaltano a vicenda, mentre i toni chiari e scuri evidenziano il proprio contrasto se giustapposti 2. Teoria di Ogden Rood da cui trae la distinzione tra colore materia ossia come materia pittorica vera e propria e colore luce ossia la radiazione luminosa che l’occhio percepisce In base a questi principi elabora una tavolozza di colori composta da tinte primarie e secondarie da dare direttamente sulla tela a piccoli tocchi che si integrano sulla retina dello spettatore posto a giusta distanza, producendo un effetto di luminosità dato dalle tinte pure. George Seurat: studiò all’Ecole des Beaux Arts, la sua attenzione venne però attirata dagli esempi di Delacroix, Corrot e Millet. Lasciò gli studi accademici dopo aver conosciuto l’opera di Renoir. Nel 1883 realizzò la sua prime tela impegnativa che espose al Salon des Artistes Francais ossia Une baignade che venne rifiutata. Questo rifiuto segna il distacco dall’accademismo e l’avvicinanamento al gruppo degli Indipendenti, la tela risulat lontana dalla metodica scomposizione del colore: le figure umane sono rese con ampie stesure di colore. Siamo lontani anche dal modello impressionista, si nota una perdita di naturalezza dei personaggi e del paesaggio che ha spinto alcuni critici a parlare di arte dei primitivi. Tra il 1884 e il 1886 dipinse quello che poi sarebbe diventato il manifesto del Pointillisme: Una domenica alla Grande Jatte. Per questa tela studiò l’ambiente naturale: conformazione delle rive della Senna, posizione degli alberi e gli effetti creati dalla luce che attraversa il fogliame. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Paul Gauguin: dopo aver trascorso i primi anni di vita in Perù nel 1872 si stabilisce a Parigi dove fa l’agente di cambio, inizia a dedicarsi da cultore alla scultura e alla pittura. Successivamente al crollo della borsa del 1882 si stabilisce a Pont-Aven dove scopre una realtà molto distante rispetto alla frenetica Parigi, in cui tradizioni e cultura popolare manno mantenuto una forza vigorosa e una diffusione capillare. La maniera si basa su un simbolismo arcaico e forme semplificate, sintetizzate (sintetismo), colori antinaturalistici e campi cromatici piatti e ben delimitati. In questo contesto realizza uno dei suoi primi capolavori: La visione dopo il sermone o La lotta di Giacobbe con L’angelo. Nel 1889, nel periodo dell’Esposizione Universale, Gauguin è tra gli organizzatori di una mostra alternativa impressionista al caffè Volpini. Nell’ultimo decennio dell’ottocento si apre l’ultima stagione della sua produzione che è caratterizzata dal fascino verso l’esotico che lo porterà a soggiorni prolungati verso Tahiti. Appartengono a questo periodo: Ia Orana Maria, Donne di Tahiti, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Vincent Van Gogh: si accosta alla pittura tardi, dopo gli studi elementari e tecnici, venne assunto dalla casa d’arte Goupil all’Aia per la quale si trasferì a Londra e per alcuni mesi a Parigi, finchè nel 1876 venne licenziato. Il suo stile è caratterizzato dall’attenzione verso i forti contrasti della tradizione e da un realismo espressivo con accenti di patetismo alla Millet. Nel 1884 dipinse le prime scene di operai e contadini tra i quali spicca I mangiatori di patate, dipinto eseguito sulla base di numerosi schizzi. Egli vuole dipingere questa gente come se fosse uno di loro, come se sentisse come loro e vuole sottolineare che questa gente ha zappato la terra con le stesse mani con cui ora sta mangiando. Nel 1886 torna a PArigi dove incontra Emile Bernard, Gauguin e i neoimpressionisti. In questo periodo schiarisce definitivamente la sua tavolozza e studia alcune stampe giapponesi. Nel 1888 si trasferisce ad Arles dove ospita per alcune settimane Gauguin ma i due risultano incompatibili. Durante l’attesa di Gauguin ad Arles dipinge la prima versione dell’opera Camera da letto dove il colore costiuisce l’elemento fondante, i potenti contrasti cromatici tra i colori complementari si equilibrano fra loro in un effetto di grande luminosità che ricorda la luce caratteristica del sud della Francia, In seguito alle discussioni con Gauguin si abbandona alla disperazione e si mozza un orecchio. Nel 1889 si fa ricoverare spontaneamente in un ospedale psichiatrico. Nello stesso anno espone in due Salon. In questo periodo la sua produttività è enorme e dipinge circa 80 tele in due mesi, tra le più importanti ricordiamo Il campo di grano con corvi, la pennellata è inquieta e disordinata e appare sospeso su essa qualsiasi controllo razionale. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Paul Cézanne: frequenta il liceo Bourbon di Aix-en-Provence dove conobbe Emuile Zola che lo convince a trasferirsi a Parigi dove frequenta l’Academie Suisse dove incontra Pisarro. Il suo stile non viene ancora definito in quanto vi è ammirazione per i capolavori del pasato che contrasta l’emergenza del suo gusto per la semplificazione delle forme e la materia pittorica densa. Nel 1871 affronta un ripensamento della propria pittura giungendo infine ad uno schiarimento della tavolozza e variazioni nelle tematiche → morte e pitture di paesaggio. Espone La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise dove ritrae un luogo totalmente lontano dalla moda del tempo: un luogo abbandonato, altra differenza è il diverso rapporto con la luce che nei suoi quadri illumina uniformemente, ma gli oggetti non si dissolvono in essa. Il colore stesso si fa forma e volume Negli anni seguenti parteciperà solo alla terza esposizione impressionista del 1877, ma le sue influenze sono molto più postimoressioniste→ come Picasso. Dipinge Natura morta con tenda e brocca a Fiori, tema della natura morta. Altro tema ricorrente sono le vedute della montagna di Sainte Victorie → Montagna Sainte-Victorie vista dai Lauves dove la sagoma della montagna è data dalla contrapposizione di pennellate bianche, ocra, verdi e azzurre che danno volume e consistenza alla montagna. L’ultimo ciclo affronta i nudi femminili immersi nella natura come ne Le grandi bagnanti. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Le Avanguardie Storiche (1900) Il Fauvismo Louis Vauxcelles recensendo il Salon d’Automne del 1905 definì Henri Matisse e tutti gli esponenti come delle “belve”, fauves. I pittori affrontano percorsi separati ma sono tutti accumunati da un atteggiamento di estrema polemica anti- impressionista tradotto dalla pittura come concezione dell’io. Fauvismo definito come programma in quanto non hanno un manifesto vero e proprio. Henri Matisse: si forma a Parigi dove conosce molti dei futuri fauves, sviluppando un’arte il più possibile libera da condizionamenti, in continuo dialogo con la tradizione i gli stili contemporanei. Nel 1904 Matisse compì la svolta che lo condusse al Salon d’Automne e all’esposizione dei Fauves. Nell’estate del 1904 desideroso di mettere in pratica le proprie capacità, sotto la guida di Signac, dipinge Lusso, calma e voluttà→ dove la scomposizione cromatica non facilita la ricomposizione ottica dell’immagine. Egli sosteneva che mentre i contrasti cromatici nei quadri puntinisti valorizzavano i colori, i suoi colori dominanti erano divorati dai contrasti. Svolta verso le stesure piatte alla Gauguin e le sintesi dinamiche alla Van Gogh→ Studio Rosso il colore è ormai carico di emotività e non ha più nulla di descrittivo e naturalistico. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) Il Cubismo Pablo Picasso: si forma tra Barcellona e Madrid, nella sua pittura convivono l’aspirazione classica, l’intellettualismo simbolista e un realismo con accenti patetici ed espressionisti. Gli influssi che agiscono sulla pittura sono molti: tradizione spagnola di El Greco, Vèlazquez e Goya; la pittura impressionista di Manet e Cezanne e la riduzione lineare di Gauguin. Egli attraversò diverse fasi prima di approdare al cubismo, ricordate per i toni dominanti delle sue tele: a. Periodo Blu: dal 1901 al 1904 caratterizzato da toni scuri, in particolare blu freddo e lugubre, dove i soggetti sono spesso emarginati→ La vita. b. Periodo Rosa: tra il 1904 e il 1906 dove si nota un distacco dall’espressività dei personaggi che appaiono ambigui e surreali, collocati al di fuori del tempo in uno spazio imprecisato. Nel 1907 vi è l’influenza congiunta di Cézanne e dell’arte primitiva che lo conduce alla ricerca della scomposizione della figura→ Les demoiselles d’Avignon opera considerata il manifesto dell’avanguardia novecentesca. Tra il 1909 e il 1913 Picasso e Braque elaborano il cubismo analitico ossia la prima fase del cubismo→ radicale semplificazione dell’oggetto che assume forme geometriche, abbandona ogni interesse contenutistico e concentra la propria attenzione sul linguaggio→ Il Tavolo dell’Architetto di Picasso appartiene a questa fase Tra il 1911 e 1912 Braque inizia a inserire nei quadri elementi che avranno molta fortuna nell’arte delle Avanguardie: lettere stampigliate, carte dipinte che imitano il legno, uso di colori mischiati a segatura o sabbia→ collage, tecnica che caratterizza la seconda fase del cubismo: cubismo sintetico-- minore frammentazione e ricomposizione degli oggetti come ne Natura morta con sedia impigliata. Nel 1912 con Compotier et verre Braque inventa il primo papier collè→ inserisce nel quadro tre pezzi di carta stampata a imitazione del legno. Essendo di grandi dimensioni risulta impossibile la frammentazione propria della prima fase del cubismo. La composizione diventa sempre più leggibile, inoltre avendo uno spessore che introduce nel quadro una terza dimensione reale rende una prospettiva di tipo illusionistico. In questo periodo i piani vengono ribaltati in avanti e si ha una prospettiva di tipo sporgente. Nel dopoguerra non seguirà più una corrente specifica e realizza Guernica dedicata al bombardamento nazista della cittadina basca nell’aprile del 1937. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected]) L’Espressionismo Avanguardia artistica nata nel primo ventennio del Novecento, in antitesi con l’impressionismo. Già il termine ex-primere indica il moto inverso, l’anima dell’artista si proietta direttamente sulla realtà, in una visione totalmente soggettiva ad essa. Lo spettatore percepisce con immediatezza il sentimento che muove l’artista, ne vive le emozioni e viene scosso psicologicamente in un dialogo che è alla base della concezione espressionista. Edvard Munch: uno dei massimi esponenti del Decadentismo e precursore della tendenza espressionista. Uso aggressivo dei colori e violenta immediatezza delle immagini→ spinta “esistenzialista” sulla cui scia nascerà l’avanguardia. La pittura è autobiografica della propria vita, segnata da numerosi lutti→ immagini deformate, irreali, dai colori forti. Il tormento che consuma Munch si esprime con violenza nelle pennellate, linee curve che si propagano eccentricamente. Tra la sue opere: L’Urlo; La morte nella stanza malata; Notte a Saint-Cloud; Madonna; Chiaro di Luna. Document shared on https://www.docsity.com/it/storia-dell-arte-test-ammissione/5341553/ Downloaded by: manuela.d.p ([email protected])

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