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Università degli Studi di Ferrara
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SOCIOLOGIA DELLA CULTURA INTRODUZIONE Che cos’è la sociologia? È un insieme discorsi e di pratiche di ricerca che hanno per oggetti le relazioni e le istituzioni umane Il metodo: segue un metodo scienti co: ricercatori formulano ipo...
SOCIOLOGIA DELLA CULTURA INTRODUZIONE Che cos’è la sociologia? È un insieme discorsi e di pratiche di ricerca che hanno per oggetti le relazioni e le istituzioni umane Il metodo: segue un metodo scienti co: ricercatori formulano ipotesi, raccolgono dati, confrontano dati con le ipotesi per confutarle o confermarle La di erenza tra un’analisi scienti ca e un discorso di senso comune? -> la prima è interessata a veri care empiricamente se esistono realmente le connessioni ipotizzate, confrontandosi soprattutto i dati che sembrano negare queste ultime Si inizia a parlare di sociologia attorno al 19esimo secolo (Comte conia il termine) Dibattito sul primo sociologo: molti dicono Montesquieu, un losofo che scrisse “le lettere persiane” La nascita della sociologia è stata in uenzata da 3 rivoluzioni che hanno modi cato la nostra società - Riv. scienti ca -> studiare i fenomeni sociali con i metodi delle scienze naturali - Riv. industriale -> economica e tecnologica, che ha modi cato il nostro modello di produzione, le persone si spostano dalla campagna alla città = creazione delle metropoli - Riv. francese -> politica e istituzionale scardina la credenza relativa all’immutabilità dell’ordine sociale (viene delegittimato il potere feudale) Concetti fondamentali del sapere sociologico Marx Alienazione: aspetto dell’oggettivazione, un elemento essenziale della vita umana -> uomini esercitano un attività pratica -> producono degli oggetti ma se essi vengono sfruttati non si riconoscono più come produttori dell’oggetto che hanno prodotto, quindi il loro lavoro è de nito alienato Valore d’uso e di scambio Valore d’uso -> prodotto utile, per soddisfare i bisogni umani (orologio serve per sapere l’ora) Valore di scambio -> proprietà di poter essere scambiata con altre merci o col denaro risponde alla domanda: quanto costa? Durkheim Società tradizionali o semplici (comunità) -> bassa divisione del lavoro per cui i soggetti svolgono attività poco di erenziate tra loro (solidarietà meccanica) Società moderne o complesse (società) -> aumenta la specializzazione, + articolata la divisione del lavoro (solidarietà organica-> ogni singolo componente della società deve funzionare per non mandare in tilt il corpo sociale) Coscienza collettiva: insieme di credenze e dei sentimenti comuni alla media dei membri di una data società: Nelle comunità le conoscenze degli individui tendono a di erenziarsi scarsamente le une dalle altre -> sanzioni repressive 1 ff fi fi fi fi ff fi fl ff fi fi fi Nella società le coscienze sono maggiormente individuali perché essi svolgono mansioni molto di erenti Devianza: è una qualità che deriva dalle risposte, de nizioni e signi cati attribuiti a questi membri di una collettività Per Durkheim non bisogna sostenere che un atto urta la coscienza comune perché è criminale, ma che è criminale perché urta la coscienza comune, rompe delle regole sociali Un comportamento deviante dipende dal contesto socioculturale: un atto piò essere malvisto come considerato positivamente La devianza fornisce l’opportunità di celebrare i rituali collettivi del processo e dell’in iggere la punizione al deviante -> solo quanto gli individui trasgrediscono che si può rendere evidente dove sono posti i limiti per la società Per D. La punizione penale ha una funzione simbolica, serve a rassicurare i non- devianti che le loro scelte morali sono quelle corrette Costruire il nemico “Avere un nemico è importante non solo per de nire la nostra identità ma anche per procurarci un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori. Pertanto quando il nemico non ci sia, occorre costruirlo” (Umberto Eco) Saggio sul dono di Mauss Teoria del dono -> comparazione di varie ricerche etnogra che come il portlach di Boas e il Kula di Malinowski Intento: sentimento d’obbligazione che sta sotto gli scambi di doni che induce gli individui a ricambiare i regali ricevuti -> creando relazioni umane Il dono diventa un fatto sociale totale—> ovvero un aspetto speci co di una cultura che è in relazione con tutti gli altri, e attraverso la sua analisi è possibile leggere le diverse componenti della società 3 momenti fondamentali basati sul principio della reciprocità A. Dare B. Ricevere - l’oggetto deve essere accettato C. Ricambiare Gli oggetti donati implicano il dovere della restituzione, in quanto i essi si percepisce la presenza di un vincolo spirituale, lo hau, lo spirito delle cose donate Mobilità sociale Nelle società semplici -> interscambiabilità dei ruoli, non cera una necessità di suddividersi in classe sociali La mobilità sociale nasce con l’avvento della rivoluzione industriale, col processo di urbanizzazione -> spostamento delle persone dalle campagne alla città -> società con forte divisione del lavoro Mobilità sociale connessa a strati cazione sociale Teoria della classe agiata (Veblen): come la mobilità sociale ha reso sfocati i con ni tra le diverse classi, la strati cazione ha assunto un carattere culturale e psicosociale e il “con itto” si districa in senso verticale tra una classe e quella immediatamente superiore o inferiore Ne consegue che la classe che occupa il vetrice, in uendo su quelle sottostanti (concetto di Trikle down e ect o e etto di sgocciolamento), è in grado di infondere e imporre a tutta la società i propri valori e i propri stili di vita e di consumo 2 fl fl ff ff fi fi ff fi fl fi fi fi fi fi La moda di Simmel Ce la descrive come peculiarità della vita “metropolitana” Nella moda si esprime alla perfezione la compenetrazione in un unico fenomeno sociale di due “spinte” contraddittorie: La distinzione -> x di erenziarci e a ermare la nostra unicità/singolarità L’imitazione -> comprare un capo perché ce l’ha qualcuno, esprimendo il nostro bisogno di a ermare la nostra partecipazione ad un universo sociale riconosciuto come competente e autorevole in fatto di stile Un processo circolare e senza ne che ricorda la visione di Veblen Status sociale Status: caratterizza e de nisce un individuo, es. la sua professione Status ascritti: derivano dalla nascita Status acquisiti: da una prestazione (es. si diventa scrittori scrivendo libri) È una posizione sociale, caratterizzata da diritti e doveri che collocano la persona nel tessuto sociale Ogni persona può ricoprire più posizioni o ruoli anche contemporaneamente Weber Conciliare gli elementi delle scienze naturali con le scienze sociali Regole di comportamento Le strutture sociali sono formate da un complesso gioco di azioni. La sociologia ha il compito di comprendere i signi cati sottesi a tale azioni. La sociologia è quindi una scienza “comprendente”: si pone di comprendere e spiegare causalmente l’agire sociale. La sociologia ha per oggetto l’agire in quanto comportamento dotato di senso. Cerca di distinguere i vari tipi di agire sociale Weber ci parla infatti di idealtipi. L’idealtipo è una costruzione del pensiero: uno strumento conoscitivo di cui lo scienziato sociale fa uso per comprendere il senso delle azioni. È una sintesi, un’astrazione, un costrutto ipotetico volto a ridurre l’in nità dei fenomeni ad un insieme maneggevole di categorie. I 4 tipi di agire sociale 1. Agire razionale rispetto allo scopo -> mi importa lo scopo nale dell’azione 2. Agire razionale rispetto al valore -> Mi importa come raggiungo quel risultato 3. Agire a ettivo -> dettato dalle emozioni 4. Agire tradizionale -> dettato da un’abitudine (es salutare) La gabbia d’acciaio: la burocrazia Queste forme di regolamentazione ti portano ad essere limitato all’interno dei con ni burocratici, portando il tuo agire ad essere “rinchiuso” Burocrazia rallenta e complica le cose, rallenta i passaggi non vedendo mai la ne Bordeau Studia la posizione di un individuo all’interno di un contesto sociale 3 ff ff ff fi fi fi ff fi fi fi fi Bordeau analizza nelle sue opere il rapporto esistente tra strati cazione sociale e società dei consumi. L’autore lega il processo di di erenziazione sociale alla struttura patrimoniale complessiva che connota le diverse posizioni all’interno dello spazio sociale. La di erenziazione sociale deriva dalle dimensioni complessive del capitale posseduto dai soggetti che si ascrivono nelle diverse classi. I tre capitali Il primo, il capitale economico è quello legato alla ricchezza e alla professione comprendendo sia il reddito sia il patrimonio posseduto o ereditato. Il secondo, capitale culturale, riguarda sia la cultura trasmessa in ambito familiare, sia a quella acquisita attraverso l’accesso al sistema educativo. Il terzo, il capitale sociale, la somma delle risorse, materiali o meno, che ciascun individuo o gruppo sociale ottiene grazie alla partecipazione a una rete di relazioni interpersonali basate su principi di reciprocità e mutuo riconoscimento (Bourdieu, 1980). Baudrillard e il valore simbolico Oggetti non solo valore d’uso o di scambio ma anche simbolico -> da un tassello in + di Marx Il valore simbolico è immateriale e assume una rilevanza sempre più importante, può essere connesso con un ruolo, uno status, una relazione, un iter (es: una Ferrari) I signi cati degli oggetti non sono arbitrari Essi dipendono dall’universo culturale in cui sono inseriti (es: si regalano mazzi di ori non di carcio ) Douglas I beni di consumo Per Mary Douglas nel consumo, attraverso gli oggetti, si acquisiscono strumenti concettuali, categorie, elaborati dall’esperienza, per rendere intellegibile il mondo. I beni sono la parte visibile della cultura di una società -> consumo = attività rituale I rituali costituiscono una sorta di linguaggio, rispondono a una esigenza di comunicazione, e al contempo esercitano una funzione di controllo sociale: nei rituali si stabilisce ciò che ha valore e ciò che non lo ha, ciò che è importante e cioè che irrilevante. La realtà è una costruzione sociale, un prodotto collettivo, in questa prospettiva i beni svolgono la funzione di dare un senso al usso indistinto di eventi. Scuola di Francoforte e l’industria culturale Adorno e Horkheimer sono loso della scuola di franco forte con pensieri poco ottimisti che scrivono “Dialettica dell’illuminismo” Tutta la cultura è merci cata -> produzione di prodotti tutti identici tra loro Vogliono portare le persone a criticare la loro industria culturale -> ma se le persone si divertono e vengono intrattenute, non pensano e non vengono portati a criticare l’industria in cui vivono Idea di costruire una sorta di indottrinamento 4 fi fi ff fi fi fi ff fl fi fi Essa fonda la sua funzione sociale sull’obbedienza, lasciando che le catene del consenso s'intreccino con i desideri e le aspettative dei consumatori. Secondo Adorno e Horkheimer, la produzione su scala industriale di prodotti come riviste, libri, programmi radio riduce la cultura a una “merce di consumo”. standardizzata e ciò non può che avere degli e etti politici sulla società di massa. Si cerca di soddisfare i capitalisti, grandi antagonisti della scuola di Francoforte Marcuse (scuola di Francoforte) Bisogni indotti Ci inducono a comprare + cose possibili, facendoci credere in bisogni falsi Chomsky Potere dei media (tv..) Fabbrica del consenso per distrarre gli individui e dominare, tipica dei regimi totalitari Fromm (scuola di f.) Ci sono 2 approcci alla vita Basato sull’avere: tipica di coloro che hanno un rapporto col mondo di possesso e. Proprietà e aspirano s impadronirsi di ogni cosa e di ogni persona, compreso se stessi Basato sull’essere: rapporto più autentico col mondo, gioire di quello che si ha L’essere si basa sull’esperienza, non su quello che abbiamo Benjamin Concetto di aurea: che ammanta di fascino le opere d’arte Studia il rapporto tra arte e tecnica Ma anche la funzione dell’opera d’aere nella società Go man Go man propone un approccio drammaturgico: per lui il teatro è la metafora che permette di capire come ciascuno di noi agisce nella vita quotidiana. Come nel teatro, anche nel quotidiano vi sono: Ribalta: il soggetto mette in scena la sua rappresentazione in pubblico nel corso di una interazione cercando di farsi un’impressione dell’interlocutore e soprattutto dargli una impressione di sé. Retroscena: il luogo in cui in cui ci si prepara alla rappresentazione in pubblico, esattamente come accade in teatro. Il segreto Elemento fondamentale e necessario nelle interazioni sociali, dal momento che alcune informazioni sui personaggi che partecipano all’interazione potrebbero causare la distruzione della situazione. A questo proposito, Go man individua diversi tipi di segreti: i segreti oscuri, ovvero segreti che non si possono rivelare perché nascondono elementi che non sono compatibili con l’immagine di sé che è stata fornita. i segreti strategici, che possono essere rivelati una volta che è stata compiuta l’azione e che servono ad evitare reazioni non controllabili. i segreti interni, i quali sono in grado di creare complicità nel gruppo e ra orzare così i legami tra i membri, che condividono qualcosa a cui gli estranei non hanno accesso 5 ff ff ff ff ff Merton Le profezie che si auto adempiono Nel più generale contesto della sociologia della conoscenza è celebre la teoria di Merton sulle profezie che si auto adempiono. Riprendendo una idea di un teorema psico-sociale attributo al sociologo William Thomas, egli mostra che se tanti individui prevedono un fatto sociale e si comportano di conseguenza quel fatto si realizza adempiendo alla profezia. Ad esempio, se tanta gente comincia a convincersi che una certa banca è insolvibile quella banca andrà e ettivamente in rovina. E non si può dimenticare il concetto di Serendipity. Serendipity Con tale termine (coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo) si descriveva un progresso inatteso della conoscenza frutto di sagacia, ma accidentale: quel processo per cui tante volte, nella scienza, mentre si persegue un risultato se ne ricava un altro a sorpresa, di erente, magari più importante. Barman e la modernità liquida Le istituzioni (stato, famiglia, lavoro, comunità) passano da essere forti ad entrare in crisi liquefandosi: lui studia consumismo, industria della paura, globalizzazione legate alla vita liquida -> sempre + frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa L'esclusione sociale per Bauman -> si basa sul non poter comprare per sentirsi parte della modernità. Secondo Bauman il povero, nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore In tal modo, in una società che vive per il consumo, tutto si trasforma in merce, incluso l'essere umano con relazioni usa e getta per l’individuo senza punti di riferimento sono l'apparire a tutti i costi -> l'apparire come valore e il consumismo Consumismo che si basa sull’utilizzo temporaneo di oggetti di desiderio in cui appagarsi, ma trovandoli subito dopo obsoleti e passando da un consumo all’altro il mondo si trasforma in una distesa di opportunità pronte ad esser colte dai soggetti, per guadagnare il maggior numero di soddisfazioni possibili Bauman e il Consumo Nella modernità liquida, è il consumo la priorità di ogni individuo, e principalmente il consumo/acquisto di identità personali attraverso l’identi cazione nella modernità liquida, il consumo è rivolto unicamente verso l’appagamento dei desideri Bauman e l’Homo consumens 6 ff ff fi Fenomeno del consumo -> compulsiva ricerca di soddisfazione che non si esaurisce mai = in nita -> perché la piena soddisfazione porterebbe alla stagnazione economica Lo sciame -> sostituisce il gruppo, non ha leader e gerarchie, perché il consumo è un’attività solitaria, anche quando avviene in compagnia Consumo e cultura Cultura materiale: costituita dagli oggetti prodotti, distribuiti e consumati dalla società, che sono capaci di rendere visibile la strati cazione sociale e l’identità personale e sociale del consumatore Cultura immateriale: le pratiche, rappresentazioni, espressioni, sapere e capacità, il capitale intangibile e gli spazi associati, che le comunità e i gruppi riconoscono come parte integrante del loro patrimonio culturale Consumo culturale contemporaneo È inserito nella complessità sociale, con contesti caratterizzati dall’informazione e dalle piattaforme digitali In uiscono anche l’internazionalizzazione delle economie e la globalizzazione dei mercati Alcune caratteristiche del consumo culturale -> conseguenze di indicatori del vivere associato Es: L’aumento della soggettività e della ricerca di emozioni e sensazioni nel quotidiano corrispondono al bisogno di un immaginario collettivo da soddisfare attraverso il consumo di eventi culturali e di spettacolo dal forte contenuto esperienziale Nuovi strumenti di lettura del mondo Epoca liquida in cui viviamo dove: con ni spazio-tempo sono mutati ad opera delle tecnologie digitali i ussi comunicativi, economici, nanziari e politici si pongono come piani di lettura convergenti e intersecati -> necessari nuovi strumenti di comprensione sociale Consumo culturale e ecletticità Ecletticità: Diventa una necessità in una società concepita senza un centro assieme a la rottura degli steccati tra: Generi letterari Stili di consumo e comunicazione Ri uto di un ordine basato su categorie imposte in maniera arti ciale Onnivoro culturale Nuova gura nel consumo culturale Interessata a molti prodotti culturali di erenti tra loro si distingue per la varietà delle scelte culturali e conseguentemente per la tendenza ad ampliare lo spettro delle proprie preferenze intellettuali che possono variare dai generi più ricercati a quelli più popolari e di massa Cambiamento di paradigma -> non + snobismo intellettuale con disprezzo dell’intrattenimento popolare 7 fl fl fi fi fi fi fi ff fi fi Angoscia e paura all’epoca del Covid 19 Angoscia: per Galimberti il sentimento che ha travolto l'opinione pubblica, legata al pericolo del virus Più che la paura (che è un meccanismo di difesa), in quanto indirizzata a un pericolo identi cabile e determinato (es. Un incendio), è emersa l'angoscia in quanto descrive uno stato di tensione nei confronti di un timore intangibile, non identi cabile, non osservabile e indeterminato (es. Un virus). SOCIOLOGIA DELLA CULTURA Cerca di comprende come la struttura sociale e la cultura si in uenzano reciprocamente Obiettivi 1. Esplorare il concetto di cultura e la natura d3i suoi legami con il mondo sociale 2. Sviluppare la comprensione di questioni come povertà o l’eticità ampliando l’analisi culturale 3. Ampliare gli orizzonti culturali e sociali Il "diamante culturale” Un modello che si usa per analizzare il rapporto tra 4 elementi 1. Oggetti culturali (simboli, credenze, valori, pratiche) 2. Creatori culturali (comprese le organizzazioni e i sistemi che producono e distribuiscono oggetti culturali) 3. Ricevitori culturali: le persone che fanno esperienza della cultura e degli ogg culturali 4. Mondo sociale: Il contesto nel quale la cultura viene creata e distribuita Un approccio globale Si cerca di avere uno sguardo globale o internazionale Lo studio della cultura è globale in almeno 3 sensi: Casi transnazionali Cultura globale Con itti culturali 8 fl fi fl fi Cap. 1 IL CONCETTO DI CULTURA E IL DIAMANTE CULTURALE Cultura: le persone la usano tanto ma fanno fatica a de nire -> ma è imp da comprendere -> incomprensione porta a esiti indesiderabili Quando si parla di cultura x i sociologi si intende una di queste 4 cose: - norme -> come la gente si comporta - Valori -> ciò a cui teniamo - Credenze -> il modo in cui essi pensano che il mondo funzioni - Simboli espressivi -> rappresentazioni dei valori e delle credenze Cultura x gli accademici indica un’ampia gamma di idee e oggetti Prospettive della cultura raccolte da 2 scuole di pensiero 1. Discipline umanistiche 2. Scienze sociali (soprattutto antropologia) Cultura: riguarda l’aspetto espressivo dell’esistenza umana Società: aspetto relazionale e pratico MA -> entrambe astrazioni Cultura alta: belle arti, spettacolo, letteratura seria, contrapposta a quella popolare 19° secolo -> opposizione cultura-civiltà -> contro pensiero illuminista e l’ottimismo del progresso Arnold Critica il materialismo dell’Inghilterra vittoriana Cultura come salvezza -> della società moderna, poteva rendere la società più umana, restituendo “dolcezza e luce” come sinonimi di bellezza e saggezza Es: parabola di Swift su ragni e api Prodotte dalla cultura derivano da: - Dalla consapevolezza e dalla sensibilità nei confronti di ciò che di “meglio è stato pensato e conosciuto” nell’arte, nella letteratura, nella loso a; - Da una “ragione giusta” (un'intelligenza aperta, essibile, tollerante) Concepiva la cultura nei termini del suo potenziale educativo Weber a ermò che per trovare un senso alla loro vita, gli esseri umani devono rivolgersi ai profeti e ai loso , alla religione e alle idee; più in generale, devono rivolgersi alla cultura (= la scienza non poteva dare senso alla vita) Questo approccio, che accomunava Weber e Arnold, è il modo di concepire la cultura tradizionalmente associato al sapere umanistico. Possiamo riassumere alcune caratteristiche delle discipline umanistiche: La cultura ha a che fare con la perfezione -> derivando da una radice etimologica che signi ca “coltivazione”, come nell'agricoltura, questa nozione suppone la coltivazione della mente e della sensibilità umana La cultura si oppone alle norme prevalenti dell’ordine sociale, o civiltà -> l‘armonia tra cultura e società è possibile, ma raramente viene eseguita Si teme che la cultura sia fragile, che possa essere persa o indebolita o estraniata dalla vita socioeconomica -> la cultura deve essere attentamente preservata attraverso le istituzioni educative (biblioteche e musei) Si attribuisce alla cultura un'aura di sacralità separandola dall'esistenza quotidiana 9 ff fi fi fi fl fi fi fi Hedler Modo di pensare diverso da Arnold Si deve parlare di culture, non semplicemente di cultura perché -> le nazioni avevano la propria cultura Concezione di cultura introdotta nell’antropologia inglese da Tylor nel 1871 Tylor «la cultura è quell'insieme che include il sapere, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume, e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro della società» De nizione che da allora domina le scienze sociali compresa sociologia contemporanea MA Kroeber e Kluckhohn -> de nizione di Tylor troppo omnicomprensiva -> cercato di ridurre dimensioni del concetto Wuthnow e Witten -> suggerirono di distinguere tra: cultura implicita: fondamento implicito dell’azione dall’altro cultura esplicita: forme espressive esplicite Scienziati vedono armonia (e non opposizione) tra cultura e società -> teorie sociali 20esimo secolo trovano congruenza tra i 2 -> ogni incongruenza sarebbe disfunzionale Funzionalismo (Merton) a erma che un'istituzione sociale svolge alcune speci che funzioni necessarie al benessere della collettività identi ca la cultura con i valori che orientano i livelli sociali, politici ed economici di un sistema sociale Prospettiva marxista opposta inverte la direzione dell'in uenza dalla struttura sociale alla cultura ma comunque forte congruenza tra struttura sociale e cultura Entrambi condividono = assunto della forte congruenza (società-cultura) Es. di questa teoria -> analisi della cultura di Berger come esito di un processo di: 1. Esternalizzazione: gli esseri umani proiettano la loro esperienza sul mondo esterno 2. Oggettivazione: vivono le proiezioni come fossero indipendenti 3. Interiorizzazone: incorporano le proiezioni nella loro coscienza psichica Es. molte credenze religiose possono essere visti come forme di Esternalizzazione Caratteristiche dell’approccio sociologico Geertz «un modello di signi cati trasmesso storicamente, signi cati incarnati in simboli, un sistema di concezioni ereditate espresse in forme simboliche per mezzo di cui gli uomini comunicano, perpetuano e sviluppano la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso la vita» De nizione che esprime con chiarezza il punto di vista delle scienze sociali sulla cultura: Evita valutazioni e opta per il relativismo. Parte dal presupposto di uno stretto legame tra cultura e società 10 ff fi fi fi fi fl fi fi fi Enfatizza la persistenza, la durata della cultura, piuttosto che la sua fragilità -> cultura è vista più come una attività che come qualcosa che richieda di essere conservata in archivio Cultura può essere studiata empiricamente come ogni cosa, gli scienziati sociali non considerano la cultura una cosa sacra o diversa da ogni altro prodotto/attività umana Legami tra cultura e società De nitiva de nizione di cultura «la cultura si riferisce al lato espressivo della vita umana – comportamenti, oggetti e idee che possono essere visti come esprimenti o rappresentanti qualcosa d’altro». Valida sia per la cultura esplicita sia implicita Non restrittiva e non troppo ampia Si può parlare di una comunità In termini della cultura (sentimento e comportamento dei membri) Nei termini della struttura sociale (modelli di relazione, istituzioni, fattori politici e economici) X conoscere davvero una comunità il sociologo deve conoscere entrambe (cultura e società) X comprendere come gli individui in un contesto sociale creano un signi cato è necessario -> uno schema concettuale e di strumenti concettuali (= oggetti culturali) L’oggetto culturale Signi cato condiviso incorporato in una forma che sia: udibile, visibile, tangibile o articolata Racconta una storia che può essere cantata, recitata, scolpita, pubblicata o dipinta sul corpo Esempi: - un proverbio come «un rospo non corre a mezzogiorno per niente» - un sonetto di Shakespeare - una acconciatura rasta - l’uso di dire «salute» - quando qualcuno stranutisce - una trapunta fatta a mano oppure da un robot Ognuno racconta una storia, inoltre lo status di oggetto culturale è il risultato di una decisione analitica che noi compiamo in quanto osservatori Oggetto culturale è diverso da dire cultura Oggetto culturale: signi ca prendere una qualche parte del più ampio sistema che chiamiamo cultura e trattenere questa parte per l’analisi Es. rana leopardo (oggetto culturale) nel contesto di un acquitrino (cultura) X cogliere il + vasto quadro della cultura nella società abbiamo bisogno di uno strumento di analisi -> Diamante culturale Diamante culturale 1. Oggetti culturali: fatti dagli esseri umani, la cultura è il signi cato incorporato in simboli usati dagli esseri umani x comunicare e trasferire sapere e abitudini 11 fi fi fi fi fi fi Diventano oggetti culturali -> diventano pubblici 2. Creatori: chi produce gli oggetti culturali, ch possono avere 1 o + creatori 3. Ricevitori: le persone che fanno esperienza della cultura e degli ogg culturali 4. Mondo sociale: Il contesto nel quale la cultura viene creata e distribuita Socio culturale: interessata alle relazioni tra -> mondo sociale & oggetti culturali Questi 4 elementi creano il diamante culturale: ha 4 punti e 6 legami Esso non parla di relazioni causa-e etto ma solo del fatto che ci sono delle connessioni Si tratta di uno strumento euristico inteso a favorire una più piena comprensione della relazione di qualsiasi oggetto culturale col mondo sociale Giusta comprensione dell’oggetto culturale = giusta comprensione dei 4 punti e 6 connessioni abbiamo bisogno di identi care le caratteristiche dell’oggetto e le sue somiglianze e di erenze rispetto ad altri oggetti in quella cultura -> imp sottolineare la rilevanza della ritualità associata al signi cato. Una volta che abbiamo un’opinione sul modo in cui l’oggetto culturale si adatta al suo contesto, siamo anche sulla buona strada per capire la cultura nel suo insieme Cap. 2 : L SIGNIFICATO CULTURALE Oggetto culturale -> signi cato condiviso dai ,membri della cultura Cultura -> è un modello di signi cati che è durato nel tempo Il senso o il signi cato -> capacità dell’oggetto di signi care o indicare qualcos’altro. Come nell’esempio del biglietto da visita 2 tipi di signi cato: semplice e complesso La cultura è fatta di signi cati complessi e non semplici -> da signi cati incorporati in simboli La sociologia della cultura ricerca invece signi cati sociali condivisi Perché abbiamo bisogno del signi cato? L’essere umano «ha bisogno di fonti simboliche di illuminazione per trovare la sua strada nel mondo, perché quelle di tipo non simbolico, inserite nel suo corpo costituzionalmente, gettano una luce troppo so usa» Berger dice: la fonte ultima della paura è il caos L’analisi sociologica della cultura protegge dal caos -> fornisce signi cato e ordine Come? -> attraverso dei simboli 12 ff fi ff fi fi fi fi fi fi fi fi ff fi fi fi Cultura e signi cato nella teoria del ri esso che tipo di relazioni esistono tra il mondo sociale e i modelli o gli oggetti culturali? da dove provengono e quale di erenza fanno i signi cati? Risposte: 1. Funzionalismo e marxismo con: Teoria del ri esso: cultura è concepita come un fedele ri esso della vita sociale 2. Weber: è la vita sociale che ri ette la cultura = la la cultura è lo specchio della realtà sociale -> il signi cato di un particolare oggetto culturale sta nelle strutture sociali e nei modelli sociali che esso ri ette Es: In un caso la violenza televisiva è il ri esso del mondo sociale, nell’altro il mondo sociale è un ri esso della violenza televisiva Tradizionalmente la sociologia culturale ha preferito il primo modo di descrivere la connessione Questo non signi ca che la violenza sociale causi la violenza televisiva, solo che c’è una correlazione tra le due Esempi teoria del ri esso McLuhan Esponente del determinismo tecnologico: attribuisce alle innovazioni tecniche un ruolo decisivo nelle trasformazioni e nei cambiamenti sociali Innovazioni rispetto ai mezzi di comunicazione: oralità -> scrittura -> elaborazione elettronica = mutamento strutture sociali, economiche, politiche, religiose Innis a erma che: - la civiltà greca: conosce e pratica la scrittura ma resta fortemente ancorata all’oralità - Culture orali -> + creative, aperte e capaci di innovazione - la civiltà romana è fondata sulla scrittura -> necessitano di burocrazia per gestire l’impero - Studia i rapporti tra livello di sviluppo tecnico raggiunto dai mezzi di comunicazione e organizzazione politiche Presupposto: Ciascuna nuova tecnologia collabora a: Trasformare la regolazione sociale del tempo, dello spazio e le forme di organizzazione collettiva Trasformare la capacità degli individui di interagire tra loro e di costruirsi un'idea del mondo Galassia Gutenberg: la prospettiva nella pittura rinascimentale (rispetto alla pittura pre-rinascimentale) cambia la relazione tra osservatore e quadro -> prospettiva in movimento + reale e rivolta al progresso - È di tipo razionale: distacco contemplativo per comprendere la scena - Occhio sostituisce l’orecchio Es: - La maestà del Louvre - San marco libera uno schiavo 13 ff fl fl fi fi fl fl ff fl fl fi fl fi fl L’origine greca della teoria del ri esso Mito della caverna di Platone: l’individuo scambia per realtà quella che è una proiezione Secondo Platone concepisce 3 tipi di creatori: 1. Dio, il creatore, che produce il letto reale nella sua forma ideale (l’dea ) 2. l'artigiano che produce il letto materialmente (la concretizzazione materiale dell’idea) 3. Pittore che fa una riproduzione del letto materiale (l’espressione simbolica dell’idea) Così l'arte è una copia imperfetta di una copia imperfetta, tutta l'arte è molto distante dalla verità (concezione negativa dell’arte per Platone) Nella concezione di Platone, la vita umana è un pellegrinaggio dall'apparenza alla realtà L’arte rappresenta un ostacolo in questo viaggio -> seduce la gente conducendola ad un sapere falso, rozzo l’arte buona non imita i modelli ma partecipa ad essi Simile alla concezione islamica dell’arte, che rinuncia alla rappresentazione di cose viventi -> l’arte comprende i buoni disegni ma non deve competere con Allah Approccio materialista alla cultura Marx e Engels: interessati al dibattito loso co tra idealismo e materialismo Funzionalismo e marxismo: teorie dominanti del 20esimo secolo Idealismo: La cultura è qualcosa di ideale, è staccata dalla materialità della vita Marx -> incontra pensiero materialista nel circolo dei giovani hegeliani (Hegel) Libro di Feuerbach che provoca rottura con il circolo -> spirito del tempo era prodotto da concezioni materiali Materialismo: la religione, l’arte, le idee, la cultura: sono prodotti dagli esseri umani, dalla realtà materiale Materialismo storico di Marx Divenne scontento delle conclusioni di Feuerbach Secondo Marx, ciò che Feuerbach non vedeva erano le radici sociali e storiche del mondo materiale Homo faber (uomo produttore)-> punto di partenza di ogni analisi Anche la coscienza è prodotto sociale, tutto ciò che chiamiamo cultura è prodotto dagli esseri umani Sovrastrutture: (la cultura, il governo, la religione) sono poste su una base fatta di forze materiali di produzione e delle loro fondamenta economiche Quando cambiano le condizioni materiali(economia) -> cambia tutta la sovrastruttura «Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza» Lui ha anche predetto la ribellione dei lavoratori Le idee dominanti di una società sono le idee della sua classe dominante -> cerca di giusti care la propria posizione, spacciando le idee per universali 14 fi fl fi fi Cultura: determinata dalla vita materiale di una società e dai connessi antagonismi di classe Teoria marxiana: sempli ca le connessioni indicate dal diamante culturale, ma ne fornisce una giusti cazione teorica Scuola di Francoforte Riesaminano la teoria marxista x riconciliare il marxismo con il mondo contemporaneo I prodotti culturali erano diventati merci per scoraggiare la protesta sociale Le produzione in serie tutti uguali -> portava un assopimento dell’esistenza degli esseri umani L’industria culturale portava solo all’ozio e all’intrattenimento -> perché si è passata da una società di produzione a una di consumo Nuovi idoli: rima si scriveva di geni, ora di stelle del cinema -> tutto volto al consumo La gente troppo stordita dai mass media per protestare o accorgersi quando la loro libertà scompariva Marxismo e Funzionalismo La loro visione della teoria del ri esso -> cultura e struttura sociale hanno in uenza l’una sull’altra ma x entrambe: la società (o la struttura sociale, base economica, rapporti di classe) causa (o determina, plasma, in uenza) la cultura Funzionalismo: parola chiave -> armonia = se tutto funziona bene, funziona bene anche il corpo sociale Ogni istituzione ha una funzione per far si che tutto funzioni, x l’armonia Es. vita egizi: ci racconta come vivevano gli egiziani perché la cultura ri ette la società 1. l'idea che la cultura ri etta la società fornisce un modello della connessione tra cultura e società e suggerisce la direzione principale della relazione di in uenza 2. questo modello permette che si utilizzi la cultura come testimonianza sociale L' essenza del funzionalismo è che la società umana per conservarsi esprime bisogni concreti e le istituzioni sociali sorgono per soddisfare tali bisogni Per una società “sana” serve uno stato di equilibrio Ciò che mette in di coltà l’armonia è qualcosa di disfunzionale -> ci deve essere un sistema di interdipendenza (cultura-società) Problemi visione funzionalista -> con spettacoli televisivi che ri ettono la realtà sociale (non sempre congruenti con la vita reale) -> modello puro dello specchio di cile da accettare MA Ci sono alcune riserve sulla teoria funzionalista del ri esso -> gli esseri umani possono ri ettere sulla propria esperienza sociale ed individuale, ma questa trasformazione della teoria del ri esso non sarebbe troppo sociologica Cultura e signi cato nella sociologia weberiana Dice l’opposto di Marx Weber cercava di comprendere il mondo moderno in particolare la società industriale e capitalista, e non pensava che la cultura causasse la struttura sociale, egli sapeva che l'in uenza funzionava in entrambi i sensi (=rapporto bidirezionale cultura-struttura sociale) 15 fl fl fl fl fi fi ffi fl fi fl fl fl fl fl ffi fl La religione (protestante) aveva contribuito la formazione e espansione dello spirito capitalistico «L’etica protestante e lo spirito del capitalismo» -> movimento religioso poteva in uenzare la cultura materiale Interessato alle origini della borghesia e della sua peculiarità L’idealtipo del capitalista: non era uno frivolo che godeva della ricchezza, ma un asceta che dalla sua ricchezza ricava solo il compimento del suo dovere professionale = È la religione di una persona che lo porta a ad avere un certo comportamento nella sua vita Si domandò: qual era il «retroterra di idee» che trasformò l'attività diretta al pro tto in una vocazione moralmente segnata? = Vocazione Predestinazione Nel suo libro Weber mostrò dunque come un insieme di idee religiose in uenzò il modo in cui la gente lavorava, spendeva il suo denaro e organizzava la propria vita economica In questa ipotesi è la cultura a in uenzare la società La gente perseguiva i loro interessi -> ma il modo in cui lo facevano era dettato dalla base culturale Seguivano determinati “binari”, come la religione, lungo i quali essi perseguivano tali interessi Metafora specchio-> può rilevare signi cativi parallelismi tra oggetti culturali e mondo sociale Sistemi di signi cato o cassetta degli attrezzi? Fino a quando possiamo spingerci sulla corrispondenza tra sociale e culturale? 2 critiche generali: 1. Mossa da Robert Wuthnow, che a erma che l’approccio di weber è troppo soggettivo. Per lui si dovrebbe pensare alla cultura come comportamento osservabile, invece di un sistema soggettivo (sociologi non devono essere psicoanalsti) 2. Sbagliata la visione che le persone si comportano in maniera de nibile, ma invece le persone si comportano in modi contraddittori, non guidati dalla propria cultura -> cultura Swidler -> culture assomigliano a cassette degli attrezzi, dove prendiamo ciò che ci serve Sewell -> l’immagine di regole culturali è troppo formale e rigida Lui preferisce pensare in termini di schemi culturali Concetto di scontro tra culture Tra musulmani e l’occidente giudeo-cristiano che ha macchiato di sangue l’inizio del 21esimo secolo + che divisioni economiche e politiche -> sono diventate divisioni di genere culturale Mondo in 2 blocchi in base alla propria religione Ma Divisione troppo banale Come la cultura conta? Grande di coltà a rispondere per i sociologi 16 fl ffi fi fl ff fi fi fl fi I padri fondatori della sociologia (Durkheim, Marx, Weber) immaginarono una società moderna in cui le caratteristiche particolari o ascritte (religione, regione, origini, colore della pelle) sarebbero contate sempre meno, quindi una società in cui le posizioni erano ricoperte grazie al merito personale Ma I particolarismi di razza ed etnia persistono; la religione non è scomparsa, le tradizioni sono rimaste potenti, e la modernità ha prodotto forti reazioni culturali: Il postmodernismo: studio successivo alla modernità - stadio postindustriale dello sviluppo sociale dominato dalle immagini dei media - la gente è collegata con altri luoghi o altri periodi attraverso canali di info sempre + numerosi -> mondo sempre + piccolo - Uomo ora caratterizzato da una assenza di illusioni (non + da speranza e ansia) - Menti ciniche (prima scettiche) il fondamentalismo: ri uto per la modernità, o solo di certi aspetti - esso appare in molte forme (indù che abbattono la moschea di Babri, cristiani americani che chiedono la preghiera nella scuola e ri utano l’educazione sessuale) - I cambiamenti sociali sembrano violare i loro valori più sacri, essi si ritirano dal mondo cercando di vivere secondo i propri ideali (amish dell'America rurale) - altre volte invece attaccano Nuovo capitolo Cap 3: LA CULTURA COME CREAZIONE SOCIALE Chi sono i creatori culturali? Figure che dal loro ingegno nasce un prodotto culturale Durkheim e la produzione sociale della cultura Suggerisce che la cultura e le opere culturali sono creazioni collettive, e non individuali ( concezione prodotta dal suo lavoro sulla religione Uno dei padri fondatori della socio Studiò il suicidio, la religione, ecc… cercò di capire come funzionavano le società moderne formulandosi la domanda “cosa può tenere insieme la società?” -> Pensò di aver trovato una risposta grazie alla teoria della rappresentazione collettiva Il problema della vita sociale moderna Nella vita moderna le persone possono essere classi cate in molti modi: occupazioni, saperi, competenze, credenze, esperienze di vita. Durkheim chiamò uno stato sociale (in cui la gente era integrata perché aveva vite simili) con “solidarietà meccanica”: - Soprattutto nell’antichità - tendenza a stare in maniera spontanea nella collettività - Coscienza collettiva formata da cognizioni e credenze condivise Poi - Specializzazione: degli individui quando la società crebbe di dimensioni e densità Es: istruzione: prima famiglia poi istituzione scolastica 17 fi fi fi Nascita “solidarietà organica”: le persone hanno bisogno di fare scambi, proprio come gli organi del corpo si scambiano sostanze uno con l’altro Propone le associazioni professionali come una futura fonte di coesione Egli credeva che ogni società dovesse avere delle rappresentazioni collettive -> viste come collante che dimostrasse ai membri di essere interconnessi Legami sociali: ruolo della religione x Durkheim Religione-uomo forte legame nei tempi antichi Scrisse il libro “Le forme elementari della vita religiosa”, - dove analizzò la più primitiva forma di religione: il totemismo degli aborigeni australiani e di certi gruppi di indiani dell’America Perché studiare la religione? 3 ragioni x studiare religioni primitive: 1. cogliere gli «elementi costitutivi», o le forme più semplici, della religione 2. trovare i fondamenti di tutte le religioni 3. scoprire il bisogno umano che causa la credenza e la pratica religiosa L’analisi durkheimiana della religione si basa su 4 idee chiave: 1) la rappresentazione collettiva 2) la distinzione tra sacro e profano 3) le origini del sacro 4) le conseguenze sociali della religione 1) Per Durkheim la religione è alla base di tutte le categorie di pensiero e la religione e le categorie del pensiero sono tutte «rappresentazioni collettive che esprimono realtà collettive» - = Durkheim sosteneva che tutte le categorie del pensiero, tutte le idee essenziali sono sociali - esseri umani non possono concepire il tempo e lo spazio indipendentemente da distinzioni socialmente condivise, anche se arbitrarie (es: settimana di 7 giorni è una convinzione sociale) - Esseri umani hanno: - Componente biologica individuale - Componente sociale e condivisa: data dalla partecipazione ad una coscienza collettiva, da cui derivano le nostre categorie di pensiero = religione e cultura -> rappresentazioni collettive Ma come fa la società a far sentire la sua presenza? 2) Cos’hanno in comune le religioni? Tutte le credenze religiose dividono il mondo in sacro e profano Ciò che caratterizza il sacro è piuttosto che esso è assolutamente separato dal profano e non può essere avvicinato impunemente -> il cuore del fenomeno religioso risiede in questa separazione «Una religione è un sistema solidale di credenze e pratiche relative a cose sacre, cioè separate, le quali uniscono in un’unica comunità morale tutti quelli che vi aderiscono Identi cò come sacro il totem -> che sono al centro delle forme elementari della religione Notò come società semplici organizzate per clan: gruppi di parentela distinguibili per il nome (es: clan del canguro o dell’aquila bianca) 18 fi Questi popoli tribali basano tutto sul totem: - le categorie del loro pensiero - la classi cazione degli esseri umani e della natura -> imponendo così una struttura sacro/profano all’interno universo 3) Da dove proviene l’idea che l’emblema totemico è sacro? Il totem simboleggia 2 cose: - Il principio totemico (noi diremo Dio) - Il clan stesso = il dio del clan è lo stesso clan Conclusione che arriva da: 4) la società fa sorgere il senso del divino negli esseri umani attraverso: - il suo potere, il suo controllo su di noi che si manifesta nella sua abilità di causare o inibire le nostre azioni - la sua forza positiva, per l’azione «ra orzante e vivi cante della società» Come se esistessero 2 tipi di realtà: Sacra: associata alla forza Profana: associata alla quotidianità Come x i clan australiani: - vita quotidiana vs carroboree -> stadio di e ervescenza collettiva (riunione piena di emozioni, stimoli, divertimento x la comunità) - Loro credono di partecipare a 2 momenti: quello profano (noioso e acco) e quello sacro (carico di energia e eccitazione) Perché la forza prova durante il tempo sacro è associata ai totem? il totem è il nome del clan, gli emblemi totemici sono tutti esposti durante la riunione del clan. A causa della sua visibilità durante questa fase, il totem nisce per rappresentare sia la scena che le forti emozioni provate = totem diventa rappresentazione collettiva X Durkheim: forza religiosa deriva dall’esperienza del sociale, non da un totem o da un dio La fonte della forza è la società La religione è il sistema di idee attraverso cui le persone rappresentano la loro società. E poiché la religione è la radice della classi cazioni attraverso cui apprendiamo il mondo, tutta la cultura umana diventa una rappresentazione del sociale Cultura come rappresentazione collettiva Durkheim: tutti gli oggetti culturali sono rappresentazioni collettive -> rappresentano la stessa esperienza sociale Impronta funzionalista: i gruppi e le società hanno bisogno di rappresentazioni di se stesse per ispirare sentimenti di unità e solidarietà, e la cultura soddisfa questo bisogno La cultura è una rappresentazione collettiva in 2 sensi: - gli oggetti culturali analizzati (es. un quadro, un movimento sociale, una poesia, una canzone blues) non semplicemente creati da un individuo di genio ispirato da Dio -> MA a monte esiste una condivisione relazionale ed emozionale con gli altri e con il contesto sociale 19 fi ff fi ff fi fi fi - nei loro prodotti culturali, le persone rappresentano le loro esperienze di lavoro, gioia, paura e amore = Per comprendere una comunità-> si dovrebbe cercare le forme espressive attraverso cui essa si rappresenta a se stessa O direzione opposta-> dall’analisi di un oggetto culturale e come esso viene utilizzato da un gruppo per rappresentarsi La produzione collettiva della cultura Quello appena analizzato è de nibile come l’approccio della produzione collettiva signi cati culturali Tale approccio-> cerca di svelare il mistero della creazione dell’arte, delle idee, delle credenze e della cultura in generale mostrando le varie attività sociali coinvolte nella formazione degli oggetti culturali Obiettivo: ricerca di meccanismi attraverso i quali la collettività cerca di autorappresentarsi Vedremo ora 2 prospettive: 1a prospettiva: Interazionalismo simbolico Interessato al modo in cui l’individuo costruisce attivamente le proprie norme e i propri ruoli. Prospettiva interazionalista: il sé dell’uomo è creato dall’interazione sociale Cooley coniò espressione “specchio di sé” -> intenzione contempla 3 fasi: 1. il sé immagina la reazione di un altro alla sua apparenza 2. il sé immagina il giudizio dell’altra persona alla sua azione 3. il sé ha una reazione emotiva – orgoglio o vergogna a questo giudizio Così si creano convenzioni sociali -> es: scusarsi dopo aver urtato qualcuno Non tutta la competenza sociale si costituisce attraverso l’interazione a 2 Mead: nota come i bimbi, in fase di sviluppo, imparano ad assumere il ruolo di un’altra persona nello stadio del “gioco libero” (play) Dopo-> stadio del gioco con regole (game) dove il bambino impara ad assumere e tenere conto di una varietà di altri ruoli In ne -> il bambino impara a tenere in conto la risposta dell’altro generalizzato (=termine che Mead usa per intendere la società) = «la comunità organizzata o il gruppo sociale che dà all’individuo la sua unità di sé» e con cui l’individuo interagisce sempre implicitamente Come compare la cultura? Secondo gli interazionisti simbolici: - l’individuo umano (il sé) è molto disponibile ad essere in uenzato - Iterazione umana -> crea cultura - Quando oggetti culturali sono prodotti -> trasmessi attraverso socializzazione dei nuovi membri (es: i giovani) Becker: Studio sull’uso della marijuana: se il processo interattivo viene meno -> non si sviluppa abitudine SE viene completato-> si diventa fumatori Identità 20 fi fi fi fl Concetto chiave nell’approccio interazionista Viene prodotta dalle interazioni con gli altri Es. di interazionismo simbolico Ricerca di Snow e Arnold sui senza ssa dimora di Texas city Pure i senza dimora utilizzano lo stesso la cultura, nei termini di parole e simboli Usano come tutti la cultura (linguaggio e il racconto) per recitare le loro performance sociali e rendere i loro mondo signi cativo per se stessi e gli altri la maggior parte delle interazioni che trasmettono cultura e formano l’identità -> si richiamano alla storia condivisa e conosciuta dalla comunità - es: Yoruba della Nigeria dove i bambini si inginocchiano prima di parlare ai genitori -> imparano il rispetto 2a prospettiva: Le subculture: Gli individui non sono membri di un singolo gruppo o comunità ma di una pluralità di essi Mead identi ca 2 tipologie: - Gruppi sociali astratti: (es. debitori), che operano solo come gruppi sociali indirettamente - Classi sociali o i sottogruppi concreti,: come i partiti politici, i club, le aziende. Unità sociali e ettive e in cui i membri individuali sono direttamente relazionati l’uno all’altro Subcultura: esiste entro un + ampio sistema culturale e ha contatti con la cultura esterna Funziona un potente insieme di simboli, signi cati e norme comportamentali -> spesso l’opposto di quelle in vigore nella cultura più ampia e che sono vincolanti per i membri della subcultura Non è una comunanza legata a uno stile di vita e non solo a preferenze di consumo A volte le subculture si scontrano tra loro Interesse per le subculture-> inizio 20esimo secolo con la scuola di Chicago Di grande interesse per gli interazionalisti simbolici Fine: A dandosi alla osservazione partecipante, a questionari e interviste a 10 squadre di baseball di 3 città ha analizzato: Il modo in cui l’interazione della little league - socializza i ragazzi ai ruoli dei maschi adulti - da vita a ciò che egli chiama «idiocultura o autocultura» del gruppo L’idiocultura: rappresenta la cultura del subgruppo-> ricca di implicazioni e vivacizzata da simboli ed espressioni noti solo ai membri del gruppo e utilizzati per separare questi dagli estranei Soprannomi, gli eventi e le storie raccontate-> rappresentano gli oggetti culturali conosciuti ai membri della subcultura Le subculture creano signi cato, producendo oggetti culturali che sono signi cativi per i membri del gruppo e incomprensibili per gli estranei Cambiamento: le società cambiano, la cultura cambia, e i cambiamenti in un settore in uenzano i cambiamenti nell’altro Per completare la nostra conoscenza della cultura come creazione sociale, bisogna aggiungere questo elemento dinamico al modello 21 ffi fl fi ff fi fi fi fi fi Innovazioni culturali e cambiamento sociale Subculture a volte nascono per cambiare la cultura dominante Molti movimenti sociali nascono come subculture: - es: La Cina o re un buon esempio di come una subcultura separatista possa tramutarsi in un movimento per il mutamento sociale rivoluzionario - la rivolta dei Boxer nel 1900 ebbe inizio come subcultura di giovani contadini, i Boxer dello Spirito, dedita alle arti marziali (che rappresentava la disciplina individuale e l'autocontrollo, ma nella Giustizia per i Boxer signi cava l'aggressivo nazionalismo cinese) = la risposta culturale al mutamento sociale non deve assumere per forza la forma drastica di una società segreta o di un movimento rivoluzionario Abbiamo esempi a livello nazionale o mondiale di forme di preservazione della tipicità territoriale: Sono comunità di Slow Food che lavorano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionali Si impegnano per tramandare tecniche di produzione e mestieri. Si prendono cura dell’ambiente. Valorizzano paesaggi, territori, culture. Circa 600 Presìdi coinvolgono contadini, artigiani, pastori, pescatori e viticoltori di 70 Paesi Ritardi e direzioni culturali Il mondo sociale cambia sempre per 1° lasciandosi dietro la cultura-> perché la cultura ri ette passivamente il mondo sociale (posizione deterministica) L'ipotesi di questo ritardo culturale fu avanzata dal sociologo americano W. Ogburn (1936), il quale sosteneva che i sociologi dovevano distinguere tra: - cultura materiale: è proprio ciò che suona come tale: case, macchine, fabbriche, alimenti e quando questa cultura cambia -> quella non materiale (pratiche, costumi) deve cambiare come risposta - cultura adattiva: è quella parte di cultura non materiale che si adegua alle condizioni materiali Ci vuole sempre un po' perché questo adattamento avvenga, e questo scarto è il “ritardo culturale” (teoria compatibile con la teoria del ri esso) MA Possiamo presentare numerosi esempi in cui è la cultura non materiale che guida, e non segue, le condizioni materiali Es: il cambiamento di atteggiamento verso il fumo dopo la seconda guerra mondiale-> dove gli individui, attenti al benessere e alla salute, vedevano la sigaretta come segno di stupidità, disprezzo per la salute L'approccio della produzione collettiva alla cultura suggerisce che alcuni elementi costanti appaiono evidenti 1. Determinati periodi sono più favorevoli di altri alla produzione di innovazione -> la creatività culturale non si manifesta a ritmo costante. A certe condizioni le vecchie regole, culturali e sociali, non sembrano più applicabili - Si crea vuoto morale -> gente cerca nuove idee 2. Innovazioni seguono alcune convenzioni, nel senso che i creatori culturali reagiscono tipicamente a convenzioni Becker ha distinto 4 tipi di artisti (3 convenzionali) - gli artisti folk seguono le convenzioni della loro arte 22 fl ff fi fl - i professionisti integrati riproducono le convenzioni del loro particolare mondo artistico - gli individualisti ribelli che s dano apertamente le convenzioni del mondo artistico, ma la loro non convenzionalità può essere riconosciuta solo da quanti conoscono le convenzioni; - gli artisti naif che possono dirsi innovatori indi erenti alle convenzioni, ma la loro carenza di connessioni sociali rende il loro lavoro praticante sconosciuto; così non hanno né pubblico né in uenza 3. Alcune innovazioni hanno più probabilità di altre di istituzionalizzarsi Wuthnow: le innovazioni ideologiche dell'era moderna non sono durate se non quando lo stato si è dimostrato ospitale nei loro confronti Es: Analizzando la Riforma protestante in Europa, egli ha osservato che le monarchie la sostennero sempre poiché colpiva la Chiesa; ma solo i paesi con una monarchia forte (Inghilterra) adottarono la Riforma, mentre altri (Francia) dipendenti dal sostegno terriero ecclesiastico no Cap 4: PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E RICEZIONE DELLA CULTURA L’esempio delle statuette fatte dagli eschimesi e viste dal canadese, suggerisce che: - Gli oggetti culturali come le statuette di steatite non sono semplicemente i prodotti naturali di qualche contesto sociale - MA - prodotti, distribuiti, commercializzati, ricevuti e interpretati da una pluralità di persone e di organizzazioni -> Questo tipo di produzione, commercializzazione e distribuzione auto cosciente si applica alle idee così come ai più tangibili oggetti culturali La produzione della cultura Sistema dell’industria culturale di Hirsh - Modello che descrive l'insieme di organizzazioni che producono articoli culturali di massa come dischi, libri o lm a basso costo - Secondo Hirsh questi oggetti culturali condividono alcune caratteristiche: 1. l'incertezza della domanda 2. una tecnologia relativamente economica 3. eccedenza di aspiranti creatori culturali Il sistema dell'industria culturale (Vale anche per società non industriali) -> opera per regolare e confezionare l'innovazione, e dunque per trasformare la creatività in prodotti commerciabili e prevedibili Troviamo i creatori (gli artisti, i geni, i talenti) trasformati nel sottosistema tecnico -> individui con diversi livelli di capacità creativa e ispirazione come un sottosistema che fornisce input al resto del sistema Il sottosistema manageriale consiste nelle organizzazioni che producono e ettivamente il prodotto: case editrici, studi cinematogra ci, case discogra che 23 ff fi fi fl ff fi fi I gatekeepers mediali (il sottosistema istituzionale): personaggi come disc-jockey, presentatori dei talk-show, recensori dei libri e lm e quel segmento di stampa che copre la cultura e i suoi creatori - fungono da importante punto di accesso tra utenti commerciali e consumatori ma allo stesso tempo gode di una posizione dalla quale può dettare regole e creare eventualmente delle distorsioni nell’economia digitale Il consumatore nale (pubblico) viene tipicamente a conoscenza di nuovi prodotti attraverso i media Sebbene le organizzazioni produttive siano fortemente dipendenti da questa esposizione ai media -> esse si danno molto da fare per evitare questo bisogno attuano 2 strategie: 1. Produrre un bene piuttosto omogeneo (es. collane di romanzi rosa o gialli), poiché i lettori appassionati al genere sapranno in cosa consiste in un libro della serie Harmony 2. Suggerire più omogeneità di prodotto di quanta ne esista realmente -> convincendo i consumatori che se hanno apprezzato il passato di un cantante o regista, è certo che apprezzeranno il nuovo prodotto 2 tipi di feedback: 1. proviene dai media e consiste di recensioni e della più generale attenzione che i media riservano ad un prodotto 2. giunge dai consumatori ed è misurato dalle vendite dei biglietti, dei dischi, dai passaggi in radio, dai dati dello streaming e dalla vendita di prodotti collegati Il modello di Hirsh è stato pensato per i prodotti culturali di massa tangibili ma con poche modi che esso può essere applicato: alla cultura elevata alle idee o ad ogni altro oggetto culturale Le organizzazioni di produzione culturale cercano di produrre un usso regolare di prodotti e di ridurre l’incertezza -> MA parte dell’insicurezza del mercato rimane, nonostante gli sforzi di controllo del sottosistema manageriale Mercati culturali Indipendentemente da quanto possa essere stabile un sistema i mercati culturali reagiscono al mutamento sociale Esempi che ne sottolineano la mutevolezza: 1. Peterson ha studiato la produzione del cambiamento culturale nella musica country la sua ricerca costituisce un buon esempio di come mutamenti di mercato incidono su tutto il sistema dell’industria culturale - Il sistema dell’industria culturale di questo genere era inizialmente alquanto piccolo - Il mutamento arrivò con Elvis Presley -> a metà degli anni ’50 mescola il tradizionale suono country con il rhythm blues & blues di origine afroamericana - Modi ca del mercato culturale non solo country ma musicale in genere il cui esito fu una contaminazione di generi 24 fi fi fi fi fl 2. Con la crescita delle dimensioni del mercato produsse una maggiore di erenziazione culturale - Corrente impressionista metà 800 a Parigi -> modi ca del gusto culturale 3. Innovazione attraverso l’esclusione - Nella narrativa americana durante l’800 legata ai diritti d’autore che tutelava esclusivamente gli scrittori americani I mercati in uenzano la produzione culturale ma non sempre escludendo o rigettando un tipo di oggetto culturale a favore di un altro. Talvolta possono coesistere mercati paralleli con notevole stabilità Produzione di idee I creatori producono una quantità in eccesso di tutti gli oggetti culturali -> competono per l’attenzione del pubblico nello stesso modo I grandi successi sono imprevedibili All’inizio non c’è un prodotto, solo un’idea nella forma di una breve sintesi Momenti di rottura -> le persone vanno alla ricerca di nuove idee (Wuthnow) La competizione è come la selezione La ricezione Elemento vitale per il sistema dell’industria culturale: il consumatore Il successo nale di un oggetto culturale dipende daI ricevitori culturali che ricavano da esso i loro signi cati - Gli attributi sociali delle persone, le loro posizioni in una struttura sociale, condizionano quello che piace loro, quello cui danno valore e persino quello che in prima istanza riconoscono I pubblici e le culture di gusto Molti oggetti culturali attraversano i con ni di classe, genere, etnia e religione Gans ha proposto di denominare il pubblico o i ricevitori di qualunque oggetto culturale “cultura di gusto” -> senza presumere nulla sulle loro caratteristiche sociali o demogra che L'individuo di classe media (onnivoro culturale) può agire in una pluralità di situazioni sociali, sfruttando a seconda dell'occasione questa o quella conoscenza culturale, passando da un codice all’altro Teoria sulle conseguenze del gusto (Bourdieu): - la cultura può essere considerata una forma di capitale - Il Capitale culturale può essere accumulato e investito - può essere convertito in capitale economico - Es: 2 operai ugualmente quali cati per una promozione, ma il primo non sa niente di cultura giapponese, invece il secondo si -> il capo è amante della cultura giapponese = il secondo ha più probabilità di avere quella promozione - Capitale morale -> nelle città di provincia (reputazione) -> è più importante come criterio per decidere chi ammirare Orizzonti di aspettative 25 fi fl fi fi fi fi fi ff = Come un oggetto culturale possa venire interpretato da persone con conoscenze ed esperienze sociali diverse Ogni evento può essere trasformato in un oggetto culturale attribuendogli un signi cato - Es: morte di un bimbo: in Usa cosa tragica, in slum brasiliano dove mortalità infantile alta, si vive senza dolore Framing: metodo di attrazione per l’orizzonte di aspettative Se i creatori culturali riescono a dare al loro prodotto o messaggio una forma che ne evoca una che già appartiene al pubblico, è più facile che persuadano tale pubblico a comprare VS A volte i creatori di oggetti culturali non hanno idea di come verranno ricevuti -> il signi cato di un artefatto non risiede nell’artefatto stesso, le tecnologie acquistano signi cato solo nelle interazioni sociali (Bijker) Libertà di interpretazione culturale Gli esseri umani hanno esperienza degli oggetti culturali, essi reagiscono, costruiscono interpretazioni ed elaborano signi cati Quanta libertà hanno le persone nell'opera di questa costruzione di senso? - 2 risposte 1. Si può costruire qualunque signi cato (ricevitori forti/oggetti culturali deboli) - nega autonomia agli stessi oggetti culturali, non ci sono distinzioni, no ci sono migliori o peggiori -> nega alla cultura il ruolo di rappresentazione collettiva 2. Si deve sottostare ai signi cati intrinseci nell’oggetto (oggetti culturali forti/ ricevitori deboli) - i ricevitori non hanno alcuna libertà di interpretazione -> chi ignora le convenzioni di un particolare oggetto culturale non può capirlo = 2 estremi non accettabili A. Cultura di massa: (cultura forte/ ricevitori deboli) -> suggerisce che gli oggetti culturali possono schiacciare i loro impotenti ricevitori - I prodotti della cultura di massa rendono i loro ricevitori apatici e intorpiditi -> ricevitori passivi - riproducono gli stereotipi razziali e di genere e tanto altro B. Cultura popolare: che concepisce la gente come produttrice e manipolatrice di signi cati Resistenza attraverso la “cultura popolare” Cultura popolare = cultura della gente, persone comuni (non élite) È il sistema di signi cati a disposizione della gente comune Rivalutazione della cultura popolare: il pubblico popolare è capace di decodi care signi cati che risultano particolarmente soddisfacenti alla luce della sua esperienza sociale e di costruire signi cati Vero pericolo: le persone smettano del tutto di interpretare gli oggetti culturali (cosa già successa con alcuni) Riepilogo Abbiamo qui considerato i nessi produttivi tra creatori oggetti e ricevitori, i ricevitori a loro volta in uenzano il mondo sociale I modelli in sé non sono molto utili se non ci raccontano qualcosa sul mondo in cui viviamo 26 fi fi fi fi fl fi fi fi fi fi fi fi Cap 5: LA COSTRUZIONE CULTURALE DEI PROBLEMI SOCIALI Problemi: costruzioni sociali La società stessa fa emergere quelli che sono i problemi sociali Una situazione ha signi cato per uno speci co gruppo di persone -> signi cato negativo -> problema sociale Problema sociale = oggetto culturale (analizzabile con lo strumento del diamante) Esistono dei “fabbricanti di questioni” che producono un problema sociale (claims- makers o attori signi cativi legittimati a sollevare problemi socialmente rilevanti) Pubblico: se esso comprende il problema culturale -> si apre una questione e nasce un movimento sociale (es. friday for future) Quando si dichiarano alcune situazioni come sbagliate di solito si ha di mira una qualche collettività La costruzione di un problema sociale dipende dalla precedente costruzione di un’identità collettiva La costruzione di un’identità collettiva Può essere vista come oggettiva o costruita Chiunque lavorando si se stesso può cambiare la sua identità Visione costruttivista: le identità viste come malleabili, uide soggette a interpretazione - Si può cambiare: propri legami religiosi o istituzionali, le cause che sostengono o l'aspetto sico, l'occupazione; possono cambiare la propria cittadinanza, ecc. Melucci: l’identità collettiva è un processo di crescita Quando viene attivata produce una visione comune -> considera certe situa come problematiche e bisognose d’intervento Esempi: Per comprendere meglio consideriamo: Il melting pot in Usa dove le razze si sarebbero sciolte in un’identità americana integrata Fuori dagli Usa, la teoria della modernizzazione sosteneva l’idea del “viaggio globale” di McLuhan, in cui la tecnologia avrebbe interconnesso tutta l’umanità In questa concezione le di erenze razziali ed etniche, stavano diventando sempre - imp Però Negli anni 60-> negli Usa il movimento dei diritti civili sottolinearono la mancata assimilazione di di erenti gruppo etnici al cuore della coscienza americana Mutamento realizzato in tutto il mondo-> i leader nazionalisti e politici rigettarono il modello della convergenza e a ermarono la propria speci cità Cultura espressiva (es: vestiti tipici) svolse un ruolo importante nelle manifestazioni di orgoglio etnico Con il procedere della storia -> speci cità culturale sempre più distante Rivendicazione culturale può persistere x diverse ragioni: 27 fi ff fi fi ff ff fi fi fl fi fi - l'espressione attraverso oggetti culturali è soddisfacente e a basso costo, e impegna i leader intellettuali del gruppo etnico o razziale, che hanno interesse nella loro perpetuazione Inoltre, i leader politici trovano facile appellarsi a sentimenti di appartenenza etnica nella loro caccia al voto -> populismo ? Interazione tra: agende culturali e politiche -> crescita di con itto I gruppi etnici e razziali hanno le loro suddivisioni e la questione di quale cultura vada promossa può essere fortemente dibattuta L'etnia -> è un oggetto culturale, con diversi creatori e diversi ricevitori, tutti che costruiscono signi cati di erenti. Il corpo stesso di un individuo in base a luoghi e contesti sociali -> è un oggetto culturale Appartenenze etniche e razziali -> costruzioni culturali Se le persone possono essere accomunate dagli estranei o dalle circostanze storiche possono alle volte trarre vantaggio da questa appartenenza imposta (Es. Indiani d’America) La razza e l’etnia, come tutte le altre forme di identità collettiva, sono costruzioni sociali e collettive -> creano potenti «noi» che in uenzano il nostro pensiero e il nostro comportamento in molti modi Determinate appartenenze creano determinati comportamenti Costruzione di un problema sociale Es: povertà, crimine, razzismo, disoccupazione, droghe, alcolismo… Forme diverse che esse assumono in base al contesto culturale e sociale, dipende dal luogo (es. gravidanza in età adolescenziale) La cultura può creare il problema? Creare noie La cultura impone signi cati ad un universo altrimenti caotico e casuale I sistemi culturali trasformano eventi e oggetti in oggetti culturali con signi cati speci ci ad ogni cultura ->un biglietto da visita è signi cativo per un giapponese in modi che non lo sono per un americano certi fenomeni del mondo sociale sono resi signi cativi trasformati in oggetti culturali più speci camente in problemi sociali Cosa accade quando le cose che «accadono davvero» diventano problemi sociali? Mondo è pieno di tragedie A volte la tragedia umana si trasforma in un oggetto culturale signi cativo per la cultura -> diventando un problema sociale -> individui cercano soluzioni Si può ad esempio considerare la povertà un problema sociale? - In caso a ermativo -> si cercherà una soluzione - In caso negativo -> le sue dolorose implicazioni potranno essere alleviate ma la povertà stessa non risulterà essere percepita come un problema da risolvere Inserendo la povertà all’interno del diamante cultura si potrà capire il suo signi cato rispetto ad uno speci co mondo sociale 28 fi ff fi fi fi ff fi fi fl fl fi fi fi fi Dal fatto -> all’evento -> al problema sociale Come possono i fatti diventare degli oggetti culturali identi cati com problema sociale? Per creare un oggetto culturale e poi de nirlo come problema sociale esso debba essere articolato con un insieme di idee, e istituzioni a loro intersecantesi Da ogni cultura un problema sociale può essere visto o non visto, rilevante o no, e soprattutto può avere signi cati completamente diversi. Es: guida in stato di ebrezza Problema sociale: alcolismo Nella cultura Usa un incidente mortale automobilistico a causa di un individuo in stato di ebbrezza è visto come uno sbaglio individuale e la colpa viene attribuita alla persona Invece In Nigeria, la morte in autostrada è ugualmente un evento ed un oggetto culturale ma per loro la colpa viene data alle strade = Signi cati diversi nel sistema culturale Problemi sociali tendono ad esprimere un comodo adattamento alle idee e alle istituzioni della società in cui si sviluppano Come osservò il sociologo Thomas: se la gente de nisce una situazione come reale, essa sarà reale nelle sue conseguenze Si capisce dunque come i valori e i temi culturali plasmino la stessa de nizione di un problema sociale Carriera di un problema sociale Come si passa da un semplice evento ad un problema sociale Hilgartner e Bosk: hanno cercato di identi care cosa spieghi il sorgere e il declino dei problemi sociali, cominciando da cosa viene identi cato come problema sociale - immaginano una arena pubblica in cui ha luogo una competizione tra le situazioni potenzialmente etichettabili come problemi sociali - Questa s da si realizza in 2 forme: 1. nella de nizione e nell’inquadramento dello stesso problema (ad esempio, si tratta di un problema di autisti ubriachi o di sovrautilizzo di automobili) 2. nella cattura dell’attenzione delle istituzioni (il governo, i media, le fondazioni) le cui risorse o capacità di azione sono limitate I vincitori di questa competizione acquisiscono lo status di problema sociale Es: La carriera dell’Aids o re un chiaro esempio di come i valori e i temi culturali plasmino la de nizione stessa di problema sociale Anche questo è un oggetto culturale, con qualcuno che lo produce o lo crea (in quanto problema sociale), qualcuno che costituisce il pubblico o audience, ed una rete di signi cati che gli interpreti usano per connetterlo al mondo sociale Non tutti i problemi sociali sorgono con la stessa velocità dell’aids -> alcuni come la povertà o il crimine sono sempre presenti ma crescono o calano in termini di attenzione pubblica 29 fi fi fi fi fi fi ff fi fi fi fi fi fi La costruzione di un movimento sociale Anche se un determinato pubblico accetta che una certa cosa è un problema sociale, questo fatto di per sé non signi ca che qualcuno si mobiliterà per fare qualcosa Movimenti sociali: richiedono che le persone siano motiv