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This document discusses the concept of health and well-being, emphasizing the importance of physical activity and preventative measures as essential components. It also explores the risks associated with a sedentary lifestyle, explaining how physical activity can maintain good health.

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Obiettivo 3 dell’Agenda 2030 dell’ONU In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il concetto di salute Per salute si intende oggi uno ‘‘stato di completo benessere fisico, psichico e sociale’’ (O.M.S.) Questa definizione ha una visione più complessa e dinamica e quin...

Obiettivo 3 dell’Agenda 2030 dell’ONU In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il concetto di salute Per salute si intende oggi uno ‘‘stato di completo benessere fisico, psichico e sociale’’ (O.M.S.) Questa definizione ha una visione più complessa e dinamica e quindi riconosce lo stato di salute come adattabilità, cioè come la capacità dell’essere umano di mantenere in armonia i vari piani della propria esistenza (biologico, psicologico e sociale). Questa concezione ‘‘dinamica’’ considera l’individuo responsabile di se stesso: ogni persona deve salvaguardare il proprio equilibrio psicofisico. Per salute dinamica intendiamo allora la capacità di preservare, in ogni condizione, il benessere individuale. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il mantenimento del benessere Per raggiungere e conservare lo stato di benessere dobbiamo prima di tutto conoscere le condizioni che lo generano. I fattori principali della salute sono: il patrimonio genetico – NON MODIFICABILE; l’ambiente sociale (fattori socio-economici) – MODIFICABILE; l’ambiente fisico (fattori ambientali ì) – MODIFICABILE; la prevenzione (stili di vita) – MODIFICABILI. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Educazione alla salute L’educazione alla salute è un’attività orientata alla promozione di comportamenti responsabili a sostegno della salute e del benessere individuale e collettivo. I “pilastri” della salute sui quali possiamo intervenire direttamente e con consapevolezza sono prima di tutto quelli che influiscono sulla salute del corpo, che è la struttura, la modalità con la quale siamo nel mondo. Essi sono: l’attività fisica e l’alimentazione; la prevenzione; l’educazione all’ambiente e l’educazione alla cittadinanza. Ognuno di questi “pilastri” è indispensabile per il mantenimento dello stato di salute. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara I rischi della sedentarietà Oggi sono sempre più frequenti le patologie legate all’ipocinesi, tanto che la sedentarietà è considerata una vera e propria malattia, capace di indurre gravi problemi di salute che possono influire pesantemente sulla qualità della vita e sul livello di mortalità della società adulta. L’unica “medicina” che può curare questa malattia è il movimento, intteso come mantenimento di una vita attiva. IPOCINESI: carenza di movimento che può avere gravi conseguenze su tutto il corpo. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara I rischi della sedentarietà Il progressivo aumento di malattie cardiovascolari, di obesità, di patologie muscolari e scheletriche e di disturbi legati a depressione e stress sono tutti riconduciili a un quadro complessivo caratterizzato da diminuzione della massa e del tono della muscolatura scheletrica, detta ipotrofia. La causa di questa patologia è l’ipocinesi, che provoca alterazioni nell’apparato locomotore, cardiorespiratorio e nel sistema metabolico. Più precocemente di instaurano le condizioni di ipocinesi, maggiori sono i danni provocati, non solo a livello corporeo, ma anche a livello cognitivo. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara I rischi della sedentarietà Apparato locomotore debolezza dei muscoli e dei legamenti; riduzione della tonicità muscolare (instaurazione di dismorfismi e paramorfismi); artrosi a evoluzione progressiva (con l’avanzare dell’età). In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara I rischi della sedentarietà Apparato cardiocircolatorio progressiva riduzione della capacità contrattile del cuore; aumento della frequenza cardiaca a parità di carico lavorativo; diminuzione dell’elasticità delle pareti dei grossi vasi; deterioramento del sistema vasale; invecchiamento precoce degli organi e degli apparati dovuto alla cattiva ossigenazione. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara I rischi della sedentarietà Apparato respiratorio limitazione della capacità funzionale; diminuzione della ventilazione massima; diminuzione dell’elasticità polmonare; peggioramento degli scambi respiratori; cattiva ossigenzaione dei tessuti. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento come prevenzione Un’attività fisica costante e ben programmata è in grado di indurre cambiamenti preventivi nell’organismo, capaci di limitare e abbassare il rischio di molte condizioni patologiche. In particolare: accrescendo le capacità dei sistemi cardiaco e vascolare, contribuisce a evitare l’insorgenza di problemi circolatori e a prevenire, per esempio, l’arteriosclerosi; favorisce la normalizzazione del peso corporeo e diminuisce l’inevitabile perdita di calcio dal tessuto osseo, rallentando l’insorgenza dell’osteoporosi; migliora e mantiene attivi i complessi e differenziati meccanismi che permettono l’azione. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento come prevenzione Un aiuto al cuore L’esercizio fisico ben condotto ed equilibrato comporta adattamenti che rendono più forte e funzionale il cuore, riducendo i rischi di malattie cardiocircolatorie e di infarto. L’attività fisica, infatti, contribuisce al buon funzionamento delle arterie collaterali e favorisce il flusso del sangue nei vasi sanguigni. Tali condizioni permettono una migliore ossigenazione del cuore e costituiscono dei meccanismi di prevenzione contro l’eventuale insorgenza di ostruzioni circolatorie. L’aumento della forza di contrazione muscolare dovuta al movimento, inoltre, è un eccezionale sistema di sostegno periferico per il cuore. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento come prevenzione Prevenire l’obesità Un’attività regolare favorisce il mantenimento di un corretto rapporto tra massa grassa e massa magra e aiuta così a prevenire l’obesità. L’eccessivo aumento di peso provoca gravi danni alla salute, quali il diabete, le malattie coronariche e l’ipertensione, a causa dell’esagerato accumulo di grasso nelle cellule. Il numero delle cellule adipose (adipociti) può aumentare fino dalla prima adolescenza, tendendo poi a stabilizzarsi nella fase adulta. La carenza di movimento e la sovralimentazione stimolano la formazione di adipociti con un più elevato contenuto di grasso al loro interno. Poiché il rischio d’infarto cresce in proporzione alla percentuale di grasso corporeo è necessario tenere il peso sotto controllo. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento come prevenzione Obiettivo benessere Un soggetto medio non necessita di grande forza o resistenza per sentirsi fisicamente a posto, ma di un sistema cardiovascolare in regola, di un’ottimale percentuale di grasso corporeo e di un ragionevole sviluppo delle proprie capacità motorie. L’obiettivo benessere è, quindi, differente dal perseguire un miglioramento delle proprie prestazioni sportive, perché la perfetta funzionalità organica si raggiunge con un allenamento diverso da quello sportivo. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Scegliere la propria attività Alcuni consigli per iniziare o ricominciare a svolgere attività fisica nel modo migliore 1. Fare un’analisi di parteza e programmare la propria attività – valutare la motivazione e la disponibilità reale dei propri tempi, poi fissare i giorni e gli orari imrporogabili da dedicare al movimento; – considerare la vicinanza della struttura a casa, a scuola o al luogo di lavoro; – organizzarsi con un amico. 2. Porsi degli obiettivi a breve termine – non devono essere troppo facili o troppo difficili per il soggetto, ma devono essere tali da indurre significative modificazioni fisiologiche; – devono essere stimolanti; – devono essere “possibili”. 3. Avere un approccio graduale all’attività fisica è importante sapere fin dall’inizio che gli adattamenti fisiologici e I risultato che derivano dalla pratica regolare di un’attività fisica possono essere lenti e non subito evidenti. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Attività per ogni età La scelta dell’attività motoria o sportiva è sicuramente individuale e legata a fattori e preferenze personali. In generale fino ai 30 anni qualsiasi disciplina sportiva individuale o di squadra è indicata per lo sviluppo ottimale delle capacità condizionali (forza, resistenza, velocità e flessibilità). A 40 anni i programmi di allenamento non devono variare tanto nei contenuti quanto nella distribuzione del carico di lavoro (intensità, quantitià e frequenza) e nelle modalità di esecuzione. Dopo i 50 anni si dovrà prevedere un programma di ricondizionamento motorio con esercizi mirati che non creino sollecitazioni eccessive alla colonna vertebrale e all’apparato muscolo-scheletrico. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Attività per ogni età LAVORO AEROBICO E TROFISMO MUSCOLARE IN EQUILIBRIO Un programma di lavoro ben articolato dovrà sempre comprendere: 1. lavoro aerobico (condizionamento cardiovascolare); 2. lavoro di miglioramento del trofismo muscolare (condizionamento muscolare su tutti i gruppi muscolari); 3. Lavoro di stretching e mobilità articolare (flessibilità). In una programmazione settimanale è importante mantenere un equilibrio di lavoro tra allenamento aerobico e allenamento della forza. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Attività per ogni età – quante volte allenarsi? La frequenza dell’allenamento è influenzata dalla condizione fisica del soggetto, dall’impatto psicofisco delle altre attività che svolge e dei suoi impegni quotidiani e settimanali, dai tempi e dagli obiettivi che si è posto. I soggetti meno allenati richiedono una pausa maggiore tra una seduta di allenamnto e la successiva; al contrario un soggetto ben allenato può ridurre i tempi tra una sessione e l’altra. Un programma di base per produrre adattamenti dovrà tuttavia comprendere almeno due o tre sessioni alla settimana. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento della salute Camminare Correre Cyclette Fitness Ginnastica dolce Metodo Pilates In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento della salute – CAMMINARE È un’attività aerobica a basso impatto che induce adattamenti cardiocircolatori, respiratori e metabolici; coinvolge tutti i gruppi muscolari e produce favorevoli adattamenti sull’apparato osteoarticolare. Obiettivo 10000 passi al giorno ADATTA A TUTTI In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento della salute – CORRERE È un’attività più intensa della camminata a causa del sovraccarico alle articolazioni. NON ADATTA A TUTTI In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento della salute – CYCLETTE È un’attività a basso impatto indicate per coloro che iniziano un’attività cardiofitness. ADATTA A TUTTI In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento della salute – FITNESS Con il termine fitness (cura del corpo) s’intende il raggiungimento e il mantenimento della perfetta forma fisica. Il tratto comune a tutte le attività di fitness è quello di offrire esercizi piacevoli che aiutino a raggiungere un sano equilibrio psicofisico. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento della salute – ginnastica dolce La ricerca della distensione e di un benessere che vada oltre la fisicità, fino a coinvolgere anche la sfera psichica dell’uomo, ha dato avvio a nuovi metodi di ginnastica, definiti antiginnastica o ginnastica dolce. Alla base della ginnastica dolce c’è il lavoro cosciente su se stessi (la presa di coscienza del corpo). Essa si differenzia dalla ginnastica tradizionale perché non si basa sullo ‘‘sforzo muscolare’’ ripetitivo e analitico, ma sulla ricerca del ri- equilibrio del corpo, concepito come unità e non in maniera segmentaria, attraverso la distensione, l’allungamento e la coscienza del movimento, elementi fondamentali che devono precedere il miglioramento del trofismo muscolare. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento della salute – ginnastica dolce La ginnastica dolce è un metodo che agisce in particolare modo sulla muscolatura posturale profonda, esplorando approfonditamente il sistema muscolare e articolare, cercando di stimolare la coscienza del corpo necessaria a produrre i cambiamenti di ri-equilibrio. Si avvale di diverse tecniche e discipline, che vanno dalla danza alla recitazione, allo yoga, al rilassamento progressivo, al training autogeno e a tutte quelle pratiche che hanno come obiettivo la distensione. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il movimento della salute – ginnastica dolce I SEI PRINCIPI DELLA GINNASTICA DOLCE 1. Prendere coscienza del movimento; 2. Lavorare nella distensione e nella sensazione; 3. Il corpo è un tutto unico; 4. Accordare la priorità alla schiena; 5. Adottare un ritmo al proprio lavoro evitando gli eccessi; 6. Rilassare i muscoli posteriori. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Ginnastica dolce – la respirazione La respirazione è alla base di tutte le tecniche di rilassamento. Il modo migliore di respirare consiste nell’inspirare l’aria dal naso, espandendo l’addome grazie al diaframma, trattenere per un momento l’aria nei polmoni e infine espirare lentamente attaverso il naso e la bocca. Osservando un gruppo di persone, possiamo accorgerci di come ci siano diversi modi di respirare: chi respire con la pancia, chi con l’addome retratto e un accentuato movimento del torace, chi infine con innalzamento delle spalle e delle clavicole. In realtà i diversi tipi di respirazione usati sono fasi di un unico atto completo e complesso che compone la respirazione. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Ginnastica dolce – la respirazione Respirazione addominale: a riposo. La più naturale ed economica. Respirazione toracica: quando la necessità di ossigeno aumenta. Respirazione clavicolare: permette il riempimento della parte superiore dei polmoni. Respirazione completa: è quella che integra i tre tipi di respirazione in un movimento naturale e armonico ed è ideale per raggiungere quello stato di decontrazione tipica del rilassamento. La respirazione completa dovrebbe essere ampia, profonda, regolare, ritmica, lenta, spontanea, sciolta, fluida, tanto da diventare quasi impercettibile. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Ginnastica dolce – il rilassamento progressivo Si basa sull’assunto che la tensione di muscoli o di organi involontari può essere ridotta se associata al rilassamento dei corrispettivi muscoli scheletrici. Il rilassamento progressivo comporta la contrazione e il rilassamento sistematico e volontario di specifici gruppi muscolari, seguendo un ordine predeterminato. La contrazione aiuta a riconoscere e ad acquisire la consapevolezza di ciò che, nel proprio corpo, è teso o rilassato. Dopo che il soggetto avrà fatto propria questa distinzione, sarà in grado di rilassare i muscoli senza averli preventivamente contratti. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Ginnastica dolce – il training autogeno Si basa sulla possibilità dell’individuo di autoindurre, attraverso una sequenza codificata di esercizi, le stesse sensazioni corporee e psichiche che si verificano in una seduta ipnotica. La differenza sostanziale tra il training autogeno e l’ipnosi è che nel training autogeno viene utilizzata l’autosuggestione: il soggetto ripete a se stesso una serie di frasi capaci di influire positivamente a livello sia fisico che psichico. Il metodo di Schultz comprende due cicli di esercizi: Ciclo inferiore: è composto da sei esercizi volti al raggiungimento di una progressiva variazione del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza Ciclo superiore: comprende esercizi orientati prevalentemente verso lo spirito, ma che sono possibili solo se si è raggiunta la piena capacità di distensione del corpo. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Ginnastica dolce – lo yoga È una disciplina pratica che, attraverso la conoscenza della natura umana, mira al raggiungimento di un livello superiore di coscienza nel quale l’individuo di ricongiunge alla realtà che trascende da quella terrena. Raja yoga: yoga della concentrazione interiore. Hatha yoga: insieme di tecniche miranti al riequilibrio del corpo per il raggiungimento del benessere fisico, attraverso le asana (un insieme di posizioni statiche) e il pranayama (controllo della respirazione). In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Ginnastica dolce – dallo yoga al power yoga Il power yoga è un allenamento dinamico che coinvolge tutto il copro. Esso associa gli elementi dello yoga tradizionale alle esigenze del fitness occidentale, passando attraverso varianti e modifiche sulla base delle considerazioni attuali in materia di medicina dello sport. Il power yoga deriva dall’hatha yoga, ma non è legato ad alcuna filosofia o religione di forma meditativa: è essenzialmente una nuova forma di fitness che consente di allenare, oltre alla forza, anche l’elasticità e l’equilibrio. È adatto a tutte le persone che non hanno particolari patologie ed è uno stile di yoga molto dinamico, che prevede lunghe serie di esercizi collegati in forma fluida e curati nella tecnica esecutiva delle posture. Ogni movimento è abbinato alla respirazione. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il metodo Pilates È una tecnica capace di migliorare forza, postura, circolazione, equilibrio, flessibilità del corpo e l’economicità e l’armonia del movimento. Questo sistema di esercizi permette di giungere a una maggiore consapevolezza di sé, del corpo e della mente attraverso la percezione del movimento e del ‘‘non movimento’’. È un metodo che unisce la ginnastica tradizionale alle discipline orientali ed è basato sulla concentrazione e sul controllo. Costituito da oltre 500 esercizi, segue rigorosamente sei principi base: 1. Concentration (concentrazione); 2. Centring (baricentro); 3. Control (controllo); 4. Lowing movment (fluidità del movimento); 5. Precision (precisione); 6. Breathing (respirazione). In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Il metodo Pilates – come lavora Gli esercizi a corpo libero si eseguono su un materassino (matwork) e coinvolgono tutto il corpo; sono facilmente memorizzabili e organizzati in vari livelli. Tutti gli esercizi iniziano coinvolgendo i muscoli dell’addome, della zona lombare e dei glutei. La fascia dei muscoli che circonda il corpo proprio sotto la linea della cintura e stabilizza il baricentro è quella che si definisce powerhouse. Rafforzare questo punto focale significa far lavorare ogni muscolo (profondo e superficiale) in maniera appropriata, alleggerendo il carico che grava sulla colonna vertebrale. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute L’essere umano è l’unico animale che cammina in posizione eretta. Ciò è garantito dalla particolare costituzione della colonna vertebrale che, per opporsi alla forza di gravità, assume delle curve fisiologiche caratteristiche (lordosi cervicale e lombare, cifosi dorsale e sacro-coccigea). Queste curve consentono una distribuzione ottimale dei carichi L’equilibrio della struttura è nel movimento e nel assicurato dalla muscolatura. mantenimento della postura eretta. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute – il ‘‘mal di schiena’’ Il ‘‘mal di schiena’’ colpisce quasi l’80% degli individui e la lombalgia è la principale causa di inabilità fisica. Solo il 20% dei dolori alla schiena è legato a problemi specifici della colonna vertebrale; il rimanente 80% è provocato da cause non specifiche. Le cattive abitudini posturali sono, insieme all’obesità e allo stress tra le cause principali del ‘‘mal di schiena’’. Tale disturbo sembra causato dalle scorrette abitudini di vita (ipocinesi, sovralimentazione, fumo) che portano a precoci fenomeni di usura del rachide. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute FUMARE FA MALE ALLA SCHIENA Il fumo esercita un’azione infiammatoria sui dischi intervertebrali e determina una precoce degenerazione della struttura favorendo l’espulsione del disco dalla propria sede. La nicotina, infatti, induce il fenomeno della vasocostrizione che provoca il ridotto apporto di sostanze nutritive e agisce indirettamente inibendo e alterando la struttura del disco intervertebrale. Le sostanze idrosolubili che si inalano con il fumo invece danneggiano direttamente la composizione fibrosa del disco e sono una delle principali cause dell’insorgenza dei dolori vertebrali. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute – le cause specifiche del ‘‘mal di schiena’’ Le cause specifiche del dolore alla schiena sono legate alla sofferenza dei dischi intervertebrali, che può essere causata dalla degenerazione del disco stesso o da usura delle articolazioni intervertebrali. Queste degenerazioni sono: Discopatia; Ernia del disco; Artrosi vertebrale; Spondilolistesi; Back pain (‘‘mal di schiena’’ cronico); Sindrome lombare (lombalgia acuta e lombosciatalgia); Difetti posturali (paramorfismi e dismorfismi). In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute – i difetti posturali Quando un ragazzo in età evolutiva (0-20 anni) assume e mantiene costantemente una posizione scorretta, si dice che presenta un ‘‘vizio del portamento’’. Se questo vizio può essere corretto volontariamente, significa che è reversibile e viene chiamato paramorfismo. Se invece la postura del soggetto non è correggibile né spontaneamente né attivamente ed è dovuta a una modificazione anatomica delle strutture scheletriche, si parla di dismorfismo. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute – i difetti posturali – paramorfismi Le cause che possono favorire l’instaurarsi di un paramorfismo sono molteplici. In genere dipendono da una quantità di moto insufficiente, da una scarsa percezione di sé, da un eccesso di peso, da posizione scorrette mantenute a lungo, da debolezza o rigidità muscolare, da crescita scheletrica improvvisa non accompagnata dal parallelo adattamento della muscolatura. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute – i difetti posturali – dismorfismi Dismorfismi della colonna vertebrale a. Atteggiamento normale b. Colonna con ipercifosi c. Colonna con iperlordosi d. Colonna con scoliosi In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute – i difetti posturali – dismorfismi Dismorfismi degli arti inferiori In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La postura della salute – i difetti posturali – dismorfismi Dismorfismi degli arti inferiori In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara L’analisi della postura Per individuare possibili difetti e vizi di portamento è importante educare l’osservazione sia su se stessi sia sugli altri. Per prima cosa dobbiamo imparare a osservare il nostro corpo, cioè a fare una ‘‘autoanalisi posturale’’ allo specchio o con l’aiuto di un compagno. Come si esegue l’analisi della postura L’analisi posturale va effettuata prendendo in considerazioni i tre piani corporei: frontale, sagittale e trasversale. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara L’analisi della postura – piani e assi In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara L’analisi della postura Sul piano frontale possiamo osservare se i segmenti del corpo appaiono sollevati o abbassati, incurvati lateralmente, addotti o abdotti rispetto all’asse longitudinale mediale che attraversa il corpo. Sul piano sagittale possiamo valutare se i segmenti del corpo appaiono flessi in avanti o estesi all’indietro. Sul piano trasversale si osserverà se i segmenti del corpo appaiono ruotati. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – la back school Letteralmente ‘‘scuola della schiena’’, la back school offre informazioni per l’autocorrezione delle posture errate nella vita quotidiana, analizzando come varia la distribuzione del carico nelle diverse posizioni e insegnando a muoversi correttamente e ad adottare posizioni prevalentemente di scarico vertebrale per prevenire un nuovo insorgere del dolore. Secondo questa scuola di movimento, la postura equilibrata è quella che vede un allineamento della testa rispetto alla colonna vertebrale. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – la back school POSTURE SCORRETTE In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – la back school POSTURE CORRETTE In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – la back school POSTURE POSTURE CORRETTE SCORRETTE In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia La cinesiterapia (termine che significa ‘‘cura attraverso il movimento’’ è un tipo di ginnastica medica nella quale il paziente segue un programma di lavoro personalizzato per la cura della propria patologia. Tale programma prevede degli esercizi specifici miranti alla presa di coscienza, alla mobilizzazione e al riequilibrio della muscolatura posturale e superficiale attraverso un percorso formato da tre fasi: I FASE: presa di coscienza della giusta postura e dei vari segmenti corporei interessati; II FASE: mobilizzazione delle articolazioni rigide o con limitata escursione; III FASE: il miglioramento del tono e del trofismo muscolare attraverso sia esercizi analitici sia esercizi globali, con particolare riguardo all’educazione respiratoria. In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO PER IL SOLLIEVO DELLA TENSIONE DI COLLO E SPALLE In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO PER IL RILASSAMENTO DI COLLO E SPALLE In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO PER IL RILASSAMENTO DEI MUSCOLI DELLA COLONNA In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO PER IL RILASSAMENTO DI TESTA E COLLO (con la pallina di gomma) In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO PER IL RILASSAMENTO DELLA TENSIONE DI COLLO E SPALLE (con la pallina di gomma) In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO PER IL RILASSAMENTO DEL TRATTO LOMBARE In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO ANTALGICO PER IL TRATTO LOMBARE In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO PER IL RILASSAMENTO DEL TRATTO LOMBARE In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZI PER IL RILASSAMENTO DEL TRATTO LOMBARE (con pallina di gomma) In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO ANTALGICO PER COSCE E ANCHE (con pallina di gomma) In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO ANTALGICO PER IL TRATTO LOBARE (con pallina di gomma) – UTILE PER IL SOLLIEVO DELLA SCIATICA In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO PER LA RIDUZIONE DELLA TENSIONE NELLA ZONA LOMBARE E PER L’ALLUNGAMENTO DEGLI ISCHIOCRURALI (con pallina di gomma) In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara La rieducazione posturale – dopo il ‘‘mal di schiena’’ – cinesiterapia ESERCIZIO DI RILASSAMENTO PER LA COLONNA DORSALE (con pallina di gomma) In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

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