Summary

Questo documento descrive la Restaurazione, un periodo storico europeo successivo all'era napoleonica. Il contenuto analizza le motivazioni e le conseguenze del Congresso di Vienna e le reazioni a livello sociale e politico. Il testo esplora anche il ruolo delle società segrete nel periodo.

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RESTAURAZIONE Dopo la fine dell'impero napoleonico, Austria, Russia, Prussia e Gran Bretagna organizzano un'assemblea dei governanti d'Europa per decidere i nuovi confini degli stati europei. L'assemblea, chiamata Congresso di Vienna, si riunisce tra il 1814 e il 1815 e vuole restaurare la situazi...

RESTAURAZIONE Dopo la fine dell'impero napoleonico, Austria, Russia, Prussia e Gran Bretagna organizzano un'assemblea dei governanti d'Europa per decidere i nuovi confini degli stati europei. L'assemblea, chiamata Congresso di Vienna, si riunisce tra il 1814 e il 1815 e vuole restaurare la situazione politica dell'Europa precedente alla rivoluzione francese. Inizia così il periodo della restaurazione (1815-1848), cioè del ritorno delle monarchie assolute. Il congresso di Vienna si basa su due idee fondamentali: il principio di legittimità e il principio di equilibrio. Il principio di legittimità diceva che tutti i sovrani cacciati dal trono durante la Rivoluzione francese avevano diritto di tornare al potere. Il principio di equilibrio affermava che nessun stato doveva essere più forte degli altri per poter evitare lo scoppio di nuove guerre. Il congresso di Vienna decide i nuovi confini europei. La Francia torna ai confini precedenti alla rivoluzione ma, per impedire l'espansione del paese, gli stati lungo il confine francese (Regno di Sardegna, Regno dei Paesi Bassi e Svizzera) diventarono degli stati cuscinetto, cioè stati posti tra due paesi per evitare lo scoppio di una nuova guerra. Nella nuova divisione sia Russia che Gran Bretagna si rafforzano. Anche l'Austria diventa più forte con il congresso di Vienna. A nord, diventa guida la guida degli stati tedeschi riuniti nella Configurazione Germanica ( unione di 39 stati tedeschi). L'Austria, oltre ai territori di Trentino, Istria e Dalmazia, ottiene anche una forte influenza sulla penisola italiana. Nel Nord nasce il Regno Lombardo-veneto, governato direttamente dall'Austria.\ Nel resto dell'Italia: Il regno di Napoli e il regno di Sicilia sono riuniti nel Regno delle Due Sicilie, governato dai Borbone(famiglia nobile di origine spagnola); Il regno di Sardegna, governato dai Savoia, ottiene nuove terre (Liguria, Nizza e Savoia); lo Stato della Chiesa viene restituito al papa. Austria, Russia e Prussia creano la Santa Alleanza, cioè una alleanza politica e miliare per aiutarsi in caso di rivolte. L'alleanza si chiama "santa" perché vuole garantire ordine e pace in nome della comuna religione cristiana. I principi della Restaurazione sono in contrasto con le idee di libertà e uguaglianza, ormai diffuse in tutta Europa. Dopo la Rivoluzione Francese, infatti, molti popoli europei hanno conquistato libertà civili (libertà di parola e stampa) e i diritti politici (diritto di voto).\ I liberali (persone che lottano per le libertà civili ), oltra a chieder libertà di civili e diritti politici, chiedono anche il diritto all'istruzione e uguaglianza di tutti i cittadini di fonte alla legge. Per difendere questi principi e per imitare il potere assoluto del re, i liberali chiedono una Costituzione. A diffondere le idee di libertà e di indipendenza è anche il movimento culturale e artistico del Romanticismo. All'inizio dell'Ottocento nasce l'idea di nazione cioè un popolo che abita lo stesso territorio ed è unito da lingua, storia e tradizioni comuni. Negli stati posti dal congresso di Vienna sotto il dominio straniero, ai liberali si uniscono i pastrioti che voglio il diritto di scegliere la propria forma di governo e l'indipendenza per il proprio paese e il diritto di scegliere la propria forma di governo. I governi assoluti che si formano dopo il Congresso limitano la libertà di stampa e di opinione: non è quindi possibile esprimere in pubblico il proprio pensiero, soprattutto se è critico nei confronti delle idee dei sovrani.\ I patrioti e i liberali, quindi, si organizzano in tutta Europa in società segrete, che si riuniscono e agiscono di nascosto per cercare di cambiare l'ordine sociale e politico.\ Le più importanti sono la Massoneria in Gran Bretagna e la Carboneria in Italia. Le società segrete sono formate da borghesi e intellettuali, mentre i proletari, cioè la maggior parte del popolo, sono esclusi. In Europa scoppiano i moti insurrezionali, cioè rivolte organizzate dalle società segrete per ottenere una costituzione.\ I primi moti scoppiano nel 1820 in Spagna e anche nel Regno delle due Sicilie. Nel 1821 scoppiano dei moti anche nel regno di Sardegna, dove i liberali vogliono creare uno stato italiano indipendente formato dal regno di Sardegna e dal regno Lombardo-veneto. Tutte le rivolte, però, sono represse con l'aiuto della Santa Alleanza. Nel luglio 1830, in Francia, il re Carlo X scioglie il parlamento e abolisce la libertà di stampa. La popolazione di Parigi si ribella, costringe il re a lasciare il trono e nomina come nuovo re Filippo d'Orleans, che firma una Costituzione che che limita il portere del sovrano e concede il voto a un maggior numero di cittadini. In Italia, nel 1831, il liberale Ciro Menotti guida i moti per l'indipendenza a Modena, Parma e Bologna. I liberali vogliono ottenere l'indipendenza dai domini stranieri e creare uno Stato liberale nell'Italia centro-settentrionale. L'esercito della Santa Allenza, però, ferma le rivolte e condanna a morte Ciro Menotti. Nel 1848 in Europa scoppiano ancora nuovi moti insurrezionali per chiedere libertà e indipendenza. Insieme ai patrioti e liberali, questa volta si ribellano anche agli operai e i lavoratori. Operai e lavoratori, infatti, sono diventati più poveri a causa di una grave crisi economica e agricola che ha colpito l'Europa negli anni precedenti. I moti insurrezionali partono ancora una volta dalla Francia. In Francia re Filippo limita la libertà di stampa e di associazione. Il popolo di Parigi allora si ribella e prende il controllo della città. Il re fugge e i rivoluzionari proclamano la Seconda Repubblica. Il nuovo governo concede il diritto di voto a tutti i cittadini maschi (suffragio universale maschile) e la libertà di stampa e di associazione. Luigi Napoleone Bonaparte, con l'appoggio dei conservatori, è eletto presidente della repubblica. Dopo pochi anni riesce a diventare imperatore: la Francia torna ancora una monarchia. Nel 1848 nell'impero austriaco, l'imperatore Ferdinando I è costretto a concedere la libertà di stampa e a promette una Costituzione. In seguito i territori di Boemia, Ungheria e Italia insorgono perchè vogliono l'indipendenza. Il nuovo imperatore Francesco Giuseppe reprime le ribellioni. Altre rivolte scoppiano nella Confederazione germanica e a Berlino (capitale della Prussia): i rivoluzionari vogliono unire gli stati tedeschi e ottenere la Costituzione. Il re di Prussia convoca un'Assemblea costituente per preparare l'unione tedesca guidata dalla Prussia.

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