Relazione Socio Sanitaria Regione Veneto 2024 PDF

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2024

Manuela Lanzarin, Massimo Annicchiarico

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health social services regional report healthcare data

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This document is a comprehensive report on the socio-sanitary situation of the Veneto region in Italy for the year 2024, based on data from 2023. It covers various aspects of regional health and social services, including population statistics, health trends, initiatives, and challenges. The report details the activities and results of the Regional Socio-Sanitary Service (RSSR).

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Relazione Socio Sanitaria Della Regione Del Veneto Anno 2024 (Dati 2023) Relazione Socio Sanitaria RSSR 2024 Premessa Come ormai consuetudine, la Relazione Socio Sanitaria rappresenta un momento determinante di sintesi delle azioni intraprese e dei risultati raggiunti dal Servizio Socio Sanitari...

Relazione Socio Sanitaria Della Regione Del Veneto Anno 2024 (Dati 2023) Relazione Socio Sanitaria RSSR 2024 Premessa Come ormai consuetudine, la Relazione Socio Sanitaria rappresenta un momento determinante di sintesi delle azioni intraprese e dei risultati raggiunti dal Servizio Socio Sanitario Regionale nel corso dell’anno. Uno dei principi che ha guidato l’impostazione del PSSR, è stata quello di pianificare gli interventi strategici finalizzati ad assicurare il diritto alla salute, l'accessibilità delle cure e l’integrazione tra i servizi e attività sanitaria e socio- sanitaria, ponendo concretamente la persona al centro delle politiche per la promozione e lo sviluppo della salute individuale e collettiva. Il Veneto ha pianificato in questi anni e anche nel 2023 un’organizzazione dei servizi che ha cercato di attuare interventi concreti che avvicinino l’assistenza sanitaria e socio sanitaria al paziente. Le solide capacità organizzative e dei professionisti hanno permesso al Veneto di eccellere tra le regioni che hanno capacità di garantire ai cittadini i Livelli Essenziali di Assistenza (nelle macro aree considerate, ossia prevenzione - ospedale - territorio), che la Costituzione chiede vengano erogati a tutti i cittadini E’ importante sottolineare come nel corso del 2023 una forte accelerazione è stata data anche dalla Missione 6 “Salute” del PNRR, all’interno della quale le riforme e gli investimenti proposti sono stati realizzati come un’opportunità per rendere il sistema sanitario regionale sostenibile, resiliente ed equo. Da un lato si è voluto rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali, al rafforzamento dell'assistenza domiciliare e allo sviluppo della telemedicina, dall’altro innovare il parco tecnologico ospedaliero, digitalizzare il SSR, e investire in ricerca e formazione del personale sanitario. Con l’occasione si è voluto ripensare ai servizi e ai processi esistenti, integrandoli con il digitale, al fine di rendere i servizi efficaci ed efficienti, modellandoli sulle esigenze degli operatori sanitari e dei cittadini. Infine, è un orgoglio sottolineare come il vero cuore del servizio sanitario regionale stia nei professionisti che lavorano ogni giorno nelle nostre strutture sanitarie e socio sanitarie. A tutti loro va un sentito ringraziamento poiché, nonostante le note problematiche, comuni a tutte le regioni, legate alla carenza di personale, si adoperano per la tutela della salute e per tenere sempre alto il livello del servizio sanitario regionale. L’Assessore a Sanità - Servizi sociali - Programmazione socio-sanitaria Manuela Lanzarin Introduzione La Relazione Socio Sanitaria si inserisce a pieno titolo negli atti di programmazione e controllo del sistema socio sanitario veneto, fungendo da strumento organico di valutazione degli obiettivi di salute raggiunti e delle strategie poste in essere per il loro conseguimento. Il 2023 è stato caratterizzato dalla piena ripresa delle attività sanitarie e sociosanitarie a seguito della fine dell’emergenza pandemica e da un contestuale, importante e costante recupero delle attività sospese e/o differite. Le necessità conseguenti al superamento della pandemia, inoltre, hanno fornito una innegabile spinta alla accelerazione degli interventi di riorganizzazione, sfociati, nel corso del 2023, anche attraverso le opportunità e gli strumenti forniti dal PNRR, negli atti interventi a supporto della programmazione per il ridisegno del sistema di assistenza sanitaria territoriale della Regione del Veneto. Sono stati avviati interventi volti a potenziare i servizi sul territorio grazie all’avvio di un processo di profonda riorganizzazione e potenziamento dei modelli di servizio, che includono la creazione di strutture e presidi territoriali, lo sviluppo delle competenze professionali e l’introduzione di strumenti digitali in grado di accrescere la prossimità e la capillarità dei servizi sanitari e socio-sanitari. Le dinamiche di sviluppo dei servizi legate al PNRR nell’ambito del SSR, dovrebbero inoltre produrre un impatto macroeconomico dei progetti di spesa: gli incrementi degli investimenti ma anche l’effetto di contributi e incentivi agli investimenti pubblici e privati dovrebbero infatti generare ricadute positive in termini di maggiore PIL reale; ci si aspetta inoltre un miglioramento dell’efficienza dei processi produttivi ascrivibile ai piani di riforme che sono parte integrante del PNRR che porterebbe a un miglioramento della produttività totale. Queste aspettative tuttavia necessitano della consapevolezza che per la futura gestione delle riforme e delle progettualità avviate con il PNRR il sistema sanitario è destinato a generare un contesto che alimenterà una maggiore spesa corrente alla quale dovranno corrispondere azioni volte a rafforzare la sostenibilità del sistema. Una delle priorità del 2023 è stato l’insieme delle azioni e degli interventi finalizzati a ridurre durata e consistenza delle Liste di attesa per l’accesso alle prestazioni di specialistica ambulatoriale. Come è noto, il Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa (PRGLA) definisce gli strumenti finalizzati a garantire un equo e tempestivo accesso dei cittadini ai servizi sanitari che si coniuga con la ricerca di di rigorosi criteri di appropriatezza, con la tutela nel garantire il rispetto delle classi di priorità, la trasparenza e l’accesso diffuso alle informazioni da parte dei cittadini sui loro diritti e doveri. A partire da marzo 2023 con decreto del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale n. 27/2023 è stata istituita la “Cabina di regia per il Governo delle liste d’attesa ambulatoriali” allo scopo di monitorare e valutare su scala regionale e in modo omogeneo il raggiungimento degli obiettivi prefissati a livello regionale e sulla base di quanto declinato nei Piani Operativi Aziendali. La Cabina di regia lavora con il pieno e responsabile coinvolgimento di tutte le Aziende Sanitarie che partecipano ai lavori con cadenza settimanale con un proprio Responsabile Unico per l’Accesso, permettendo un allineamento tempestivo nella introduzione di indicazioni operative e grazie alla elaborazione di strumenti ormai estremamente raffinati e tempestivi di monitoraggio di molteplici ambiti del sistema di offerta, della domanda, della performance. Il lavoro iniziato nel corso del 2023 sull’appropriatezza prescrittiva, sia con gli specialisti che con i medici di medicina generale, rappresenta e rappresenterà un caposaldo di questo intervento, non solo per consentire il raggiungimento di equilibrio fra domanda ed offerta, ma anche e soprattutto per garantire ai cittadini la piena efficacia e tempestività delle attività svolte e la riduzione di consumi sanitari che al contrario non generano alcun impatto positivo sulla salute, talvolta addirittura determinando essi stessi impatti potenzialmente negativi - quantomeno sul corretto uso delle risorse pubbliche - in assenza di evidenze scientifiche a supporto. Il lavoro svolto in tali ambiti nel corso del 2023 è stato sancito dalla adozione della DGR n. 626 del 04 giugno 2024, con la quale la Regione del Veneto ha approvato l’aggiornamento del Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa, incaricando le Aziende Sanitarie di aggiornare conseguentemente i propri Piani Attuativi Aziendali. La seconda maggiore priorità è stata quella di occuparsi di chi cura: tante le iniziative volte ad assicurare adeguati livelli quali-quantitativi del personale sanitario e non sanitario, in un momento in cui la crisi di vocazione e le difficoltà di un contesto lavorativo caratterizzato da un'offerta insufficiente rispetto al fabbisogno di personale ci impegnano quotidianamente nel mantenimento di una componente professionale competente, motivata, alla quale offrire un contesto lavorativo congruente con le aspettative di crescita professionale, di conciliazione dei propri interessi con il lavoro, e di partecipazione attiva ai processi di cambiamento in corso. In generale l’impegno della Regione del Veneto si è rivolto ad accrescere l’attenzione verso i bisogni della persona e delle famiglie, e non solo delle condizioni patologiche che lo condizionano. Ne sono espressione gli strumenti adottati per accrescere l’ascolto attivo dei loro bisogni, al fine di un continuo miglioramento dell’esperienza individuale e collettiva nell’utilizzo dei servizi sanitari e socio-sanitari, nel tentativo di ricomporli in modo maggiormente coerente con le attese e con le esperienze dei cittadini semplificandone l’accesso, garantendo prossimità e ove possibile il massimo livello di personalizzazione ed anche semplicemente cercando la migliore conciliazione dei tempi di cura e assistenza con le esigenze quotidiane di vita. Un ritrovato umanesimo che è sostenuto dall’enorme sviluppo tecnologico, dagli investimenti in ambito di trasformazione digitale, pur in quadro di crescenti incertezze macroeconomiche e di rischi per la robustezza del connettivo sociale, messo a dura prova dall’invecchiamento della popolazione e dalla variazione delle componenti socio demografiche, specie in alcune aree della Regione. La Relazione Socio Sanitaria è stata realizzata attraverso i contributi delle Direzioni regionali afferenti all’Area Sanità e Sociale e delle Unità Operative di Azienda Zero ed è disponibile anche online. I dati elaborati e qui presentati sono riferiti all’anno 2023. Il Direttore Generale Area Sanità e Sociale Massimo Annicchiarico Popolazione e salute 1. Popolazione residente e indicatori demografici 1 1.1 Popolazione residente per età e sesso 3 1.2 Movimento demografico della popolazione residente 8 1.3 Speranza di vita 9 1.4 Fecondità 11 2. Salute della popolazione e stili di vita 16 2.1 Abitudine al fumo 18 2.2 Consumo di alcol 22 2.3 Attività fisica 26 2.4 Stato nutrizionale 30 2.5 Rischio cardiovascolare 34 2.6 Diseguaglianze di salute 39 2.7 Sicurezza stradale 43 3. Mortalità generale e per causa 47 3.1 Mortalità generale 49 3.2 Mortalità per causa 53 4. COVID-19 e malattie infettive 57 4.1 COVID-19 59 4.2 Malattie infettive 63 5. Malattie cardiovascolari 66 5.1 Infarto miocardico acuto 68 5.2 Ictus 72 5.3 Scompenso cardiaco 77 RSSR 2024 Indice dei contenuti 6. Tumori 81 6.1 Incidenza 83 6.2 Sopravvivenza 87 6.3 Mortalità 91 6.4 Prevalenza 94 7. Malattie respiratorie 97 7.1 Asma 99 7.2 Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) 103 8. Diabete e altre malattie endocrine 107 8.1 Diabete mellito 109 8.2 Ipotiroidismo 113 9. Malattie del sistema nervoso 117 9.1 Demenze 119 9.2 Malattia di Parkinson 123 9.3 Sclerosi multipla 127 10. Insufficienza renale cronica 131 11. Salute mentale 136 11.1 Disturbo bipolare 138 11.2 Schizofrenia 141 11.3 Depressione 144 12. Malattie rare 147 13. Infortuni sul lavoro e malattie professionali 152 13.1 Infortuni sul lavoro 154 13.2 Malattie professionali 158 RSSR 2024 Indice dei contenuti 14. Le dimensioni della non autosufficienza 162 Aree di intervento 15. Promozione della salute e prevenzione delle malattie 166 15.1 Profilassi delle malattie infettive 168 15.2 Screening per il tumore della mammella 173 15.3 Screening per il tumore della cervice uterina 177 15.4 Screening per il tumore del colon-retto 181 15.5 Screening per l'epatite C (HCV) 185 15.6 Ambiente e salute 188 15.7 Monitoraggio influenza aviaria 191 15.8 Tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro 193 16. Assistenza primaria e distrettuale 196 16.1 Contesto organizzativo dell’assistenza primaria e distrettuale 198 16.2 Assetto organizzativo delle Aziende ULSS e dei relativi Distretti 199 16.3 La rete dei professionisti sanitari convenzionati nel territorio 204 16.4 Medici di Medicina Generale (MMG), Pediatri di Libera Scelta (PLS) e Medici 206 Continuità Assistenziale (MCA) 16.5 Gli Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) e Altri Professionisti 209 16.6 La formazione per lo sviluppo dell’assistenza primaria 212 16.7 Attività e responsabilità dei MMG e PLS 214 16.8 Prestazioni erogate dai MMG e PLS. PPIP, Visite ambulatoriali, Assistenza 215 domiciliare e Bilanci di salute 16.9 Attività delle COT 218 16.10 Il Ruolo dei medici nella gestione del COVID-19 e misure per la copertura 220 sanitaria territoriale 16.11 Assistenza sanitaria ai cittadini stranieri 222 RSSR 2024 Indice dei contenuti 17. Assistenza domiciliare 224 17.1 Organizzazione dell’assistenza domiciliare integrata 226 17.2 Prestazioni erogate in assistenza domiciliare 228 17.3 Cure palliative adulto e pediatrico / Hospice 232 18. Assistenza farmaceutica, protesica e dei dispositivi medici 237 18.1 Assistenza farmaceutica 239 18.2 Dispositivi medici e assistenza protesica 242 18.3 Farmacia dei servizi 246 19. Assistenza specialistica ambulatoriale 250 19.1 Volumi di attività 252 19.2 Tempi di attesa e liste di pre-appuntamento 254 19.3 Prestazioni in telemedicina 258 20. Assistenza ospedaliera 261 20.1 Rete emergenza urgenza e pronto soccorso 263 20.2 Ospedalizzazione generale 267 20.3 Posti letto 272 20.4 Volumi di attività e qualità delle cure 280 20.5 Tempi di attesa per ricovero 283 21. Assistenza nelle strutture intermedie 286 21.1 Ospedali di Comunità (ODC) 288 21.2 Unità di Riabilitazione Territoriali (URT) 294 22. Assistenza materno-infantile 298 22.1 Gravidanza, parto e nascita 300 22.2 Interruzioni volontarie di gravidanza e abortività spontanea 302 RSSR 2024 Indice dei contenuti 22.3 Prematurità e basso peso 308 22.4 Natimortalità, mortalità nel primo anno di vita 310 22.5 Ospedalizzazione da 0 a 18 anni 313 22.6 Famiglie in crisi e maltrattamento ai minori 315 22.7 Fecondazione assistita 317 23. Assistenza psichiatrica 319 24. Salute in carcere 323 25. La rete delle malattie rare 327 26. La rete dei trapianti 331 26.1 L’attività di monitoraggio del Centro Regionale per i Trapianti e il Registro 334 cerebrolesi 26.2 Accertamenti di morte, attività trapiantologica e donazione di tessuti 335 27. Assistenza socio-sanitaria 339 27.1 Servizi residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti 341 27.2 Servizi residenziali e semiresidenziali per le persone con disabilità 346 27.3 Interventi a sostegno della domiciliarità 350 28. Interventi socio-sanitari sulle dipendenze 354 28.1 Abuso di sostanze 356 28.2 Disturbo da gioco d’azzardo 360 29. Infanzia, adolescenza e famiglia 364 29.1 Età evolutiva 366 29.2 Neuropsichiatria Infantile 368 29.3 Consultori familiari 370 29.4 Unità Funzionali Distrettuali per l’Adolescenza 373 30. Coordinamento regionale per le attività oncologiche - CRAO 375 RSSR 2024 Indice dei contenuti 31. “La tua voce per una sanità migliore”: clima organizzativo ed esperienza del 379 paziente 31.1 Indagine di clima organizzativo 381 31.2 Patient Reported Experience Measures (PREMs) - Indagine sull'esperienza del 384 ricovero ospedaliero 31.3 Patient Reported Indicator Survey (PaRIS) - Indagine sull'esperienza e gli esiti dei 387 pazienti cronici 31.4 Patient Reported Outcome Measures (PROMs) - Indagine sull'esperienza delle 389 pazienti nel percorso di cura del tumore maligno al seno Gestione risorse 32. Un quadro macro economico sulla spesa sanitaria regionale 391 32.1 Il “peso” della spesa sanitaria sul bilancio regionale 393 32.2 Il trend dei costi del SSR e la relazione con il livello di finanziamento 395 33. La spesa sanitaria regionale e le sue principali determinanti 398 33.1 Le principali determinanti dei costi e l’incidenza della pandemia 400 33.2 Acquisti di beni sanitari e non sanitari 401 33.3 Acquisti di servizi sanitari e non sanitari 404 33.4 Costi del personale dipendente a tempo determinato ed indeterminato 409 33.5 I costi per l’erogazione dei LEA 414 33.6 La spesa sostenuta per l’offerta privata accreditata 417 33.7 La spesa out of pocket 420 33.8 L’impatto della mobilità sanitaria interregionale 424 33.9 I costi per l’energia 427 33.10 I costi per l’emergenza Ucraina 429 33.11 La spesa per gli investimenti 431 33.12 Le aree di investimento e le determinanti di spesa 435 33.13 Il patrimonio del SSR 438 RSSR 2024 Indice dei contenuti 34. I ricavi del Servizio Sanitario Regionale 440 34.1 Il Fondo Sanitario Regionale 442 34.2 Il payback farmaceutico e dispositivi medici 444 34.3 Altri ricavi del SSR 445 35. Le iniziative regionali nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 447 36. La performance economica e finanziaria del SSR 450 36.1 La performance economica del SSR 452 36.2 La performance finanziaria del SSR 454 Attuazione obiettivi PSSR 37. La promozione della salute e la prevenzione dei fattori di rischio 459 37.1 OS3. Rendere il cittadino protagonista e responsabile del proprio stato di salute 461 (educazione - promozione stili di vita) e promuovere l’invecchiamento attivo e in salute 37.2 OS8. Sviluppare piani integrati per la gestione delle emergenze (epidemiche e non) 463 37.3 OS11. Garantire i sistemi di sorveglianza sulla sicurezza alimentare (veterinaria) 465 38. La programmazione socio sanitaria della Regione del Veneto 468 38.1 OS3. Garantire ai cittadini l’accessibilità e l’appropriatezza dei servizi attraverso 470 anche la gestione dei tempi di attesa 38.2 OS4. Sperimentare forme di collaborazione pubblico – privato 473 39. La salute della donna e del bambino 475 39.1 OS2. Migliorare le performance della rete pre, peri e post natale. 477 39.2 OS5. Migliorare la qualità dei processi diagnostici e di trattamento e presa in 479 carico dei bambini con malattia cronica e/o rara e/o severa e/o disabilitante. 40. Il percorso del paziente in ospedale 481 40.1 OS3. Assicurare ai pazienti con patologie croniche con frequenti episodi di 483 riacutizzazione un percorso dedicato e condiviso 40.2 OS4. Migliorare l’efficienza organizzativa ospedaliera 486 RSSR 2024 Indice dei contenuti 41. La presa in carico della cronicità e della multimorbilità per intensità di cura e 487 assistenza 41.1 OS6. Organizzare una filiera dell’assistenza che sia in grado di garantire le 489 transizioni tra luoghi e/o livelli assistenziali differenti, favorendo la domiciliarità ed il recupero funzionale 41.2 OS7. Promuovere un sistema di governance della cronicità e della multimorbidità 491 centrata sulla misurazione dei risultati 42. Le malattie rare 494 42.1 OS2. Migliorare la qualità della presa in carico integrata del malato raro e realizzare 496 una assoluta continuità assistenziale nei tempi e fasi della vita e nei diversi sistemi e luoghi di cura 43. La salute mentale 498 43.1 OS2. Consolidare ed ottimizzare il sistema di offerta dipartimentale 500 43.2 OS7. Integrare il paziente autore di reato all’interno del Dipartimento di salute 502 mentale 44. L'integrazione socio-sanitaria 504 44.1 OS5. Rivedere gli interventi assistenziali affinché abbiano una consistenza più 506 mirata (es. ICD) 44.2 OS10. Assicurare, garantire e promuovere la protezione e cura a favore dei minori 508 e delle famiglie in difficoltà 45. Il governo del Sistema ed il governo delle Aziende 511 45.1 OS2. Promuovere la trasparenza e partecipazione al processo decisionale e la 513 valutazione diretta dei cittadini in ottica di “rendicontazione sociale” 45.2 OS6. Assicurare coerenza tra gli strumenti di pianificazione controllo e valutazione 514 della performance puntando sulla collaborazione sistematica dei beneficiari di ciascun servizio 45.3 OS7. Migliorare i processi di pianificazione, controllo e valutazione delle attività 516 aziendali favorendo il coinvolgimento degli operatori nel processo di miglioramento continuo e l’utilizzatore finale ai fini della valutazione di efficacia ed efficienza 46. La gestione del patrimonio informativo socio-sanitario 518 46.1 OS1. Potenziare la cooperazione informativa e informatica tra tutte le strutture 520 sanitarie regionali RSSR 2024 Indice dei contenuti 46.2 OS4. Mantenere ed evolvere il fascicolo socio sanitario elettronico regionale e 522 garantire la sua alimentazione continuativa con dati e documenti digitali permettendo agli assistiti l’accesso, la consultazione e la gestione di essi. 47. Il governo della farmaceutica e dei dispositivi medici 525 47.1 OS2. Consolidare il modello organizzativo del rilascio delle autorizzazioni alla 527 prescrizione dei farmaci e dispositivi medici più innovativi, in coerenza con le reti cliniche 47.2 OS3. Centralizzare le valutazioni di HTA e gli acquisti delle tecnologie sanitarie 529 47.3 OS4. Garantire la sicurezza dei farmaci e dei dispositivi in tutti i luoghi di cura 530 48. Il governo e le politiche per il personale 532 48.1 OS2. Incrementare le competenze e favorire lo sviluppo del potenziale del 534 personale 48.2 OS3. Innovare modalità e strumenti per la gestione del personale 536 49. Il governo delle risorse finanziarie e strumentali 538 49.1 OS2. Aumentare la flessibilità nell’utilizzo delle risorse finanziarie 540 49.2 OS5. Garantire l’efficacia e l’efficienza del patrimonio immobiliare e tecnologico del 542 SSSR 50. Ricerca, innovazione e valutazione delle tecnologie sanitarie 544 50.1 OS1. Promuovere ricerca ed innovazione in ambito sanitario 546 50.2 OS2. Favorire mediante la ricerca e l’Health Technology Assessment (HTA) il 549 processo di introduzione delle nuove tecnologie 51. Rapporti con l'università 553 51.1 OS1. Favorire la collaborazione tra Regione e Università nel raggiungimento dei 555 compiti istituzionali 51.2 OS3. Collaborare per rispondere alle esigenza del sistema sanitario rispetto alla 556 formazione degli specializzandi RSSR 2024 Indice dei contenuti Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 Popolazione e salute 1. Popolazione residente e indicatori demografici CONTENUTI 1.1 Popolazione residente per età e sesso 1.2 Movimento demografico della popolazione residente 1.3 Speranza di vita 1.4 Fecondità 1 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici 2 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici 1.1 Popolazione residente per età e sesso La stima della popolazione residente in Veneto al 01/01/2024 è di 4.851.972 abitanti di cui 2.387.071 maschi (49%) e 2.464.901 femmine (51%), con un aumento di +2.419 residenti rispetto all’anno precedente (Figura 1.1.1). La quota di popolazione anziana è in costante aumento: attualmente gli ultra 65enni sono circa 1.186.000 e i bambini di 0-14 anni 585.000, con un rapporto di 202 anziani ogni 100 bambini (Indice di Vecchiaia). Tale indicatore negli anni ’80 era pari a 62, misura che saliva a 136 nel 2000; dal 2002 al 2011 l’immigrazione straniera di persone giovani, che ha determinato un incremento della natalità, ne ha frenato l’aumento, ripreso dal 2012 sia per l’esaurirsi degli effetti del contributo dell’immigrazione straniera, sia per l’aumento della speranza di vita (Tabella 1.1.1 e Figura 1.1.2). La struttura per età della popolazione si caratterizza per una forma “a botte” con una bassa numerosità delle classi di età più giovani ed una elevata quota di anziani, soprattutto donne. La popolazione di età 45-64 anni è quella più consistente, rappresentando la generazione nata negli anni ’60 e ’70. La popolazione straniera rappresenta il 10,4% della popolazione complessiva (504.958 stranieri residenti di cui 247.561 maschi e 257.397 femmine), con una struttura per età più giovane di quella della popolazione italiana (Figura 1.1.3). Nella Tabella 1.1.2 sono rappresentati alcuni indicatori demografici per Ulss di residenza. I territori delle ULSS 1-Dolomiti, ULSS 5-Polesana, ULSS 3-Serenissima, ULSS 4-Veneto Orientale sono quelli con più di un quarto della popolazione con almeno 65 anni a cui si aggiunge l’ULSS 6-Euganea con un indice di vecchiaia che supera i 200 (più di 2 abitanti di 65 o più anni di età per ogni bambino di età 0-14 anni). Nell’ULSS 9-Scaligera si trova la percentuale maggiore di cittadini stranieri. Nota Metodologica Fonte dei dati: ISTAT (demo.istat.it) Popolazione residente dal 2002 al 2024: ricostruzione di fonte ISTAT sulla base del censimento del 2018 e sui successivi censimenti annuali permanenti. In tale ricostruzione ISTAT non considera, per omogeneità nelle serie storiche, la popolazione del comune di Sappada, diventato dal 16/12/2017 territorio del Friuli-Venezia Giulia. La popolazione residente al 01/01/2024 è una stima provvisoria basata sull’ultimo censimento permanente e sul bilancio demografico provvisorio al 31/12/2023. 3 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Figura 1.1.1 Popolazione residente al 1° gennaio per sesso. Veneto, anni 2002-2024 Figura 1.1.2 Popolazione residente di età 0-14 anni e di 65 anni e oltre (asse sinistro) e indice di vecchiaia (asse destro). Veneto, anni 2002-2024 4 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Figura 1.1.3 Piramide d’età per sesso e cittadinanza al 1° gennaio 2024. Residenti in Veneto 5 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Tabella 1.1.1 Popolazione residente in Veneto al 1° gennaio: distribuzione per sesso, indice di vecchiaia e percentuale di popolazione straniera. Veneto, anni 2002-2024 6 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Tabella 1.1.2 Popolazione residente in Veneto al 1° gennaio 2024 per ULSS di residenza: distribuzione per grandi classi di età, indice di vecchiaia e percentuale di popolazione straniera. Per maggiori informazioni UOC Servizio Epidemiologico Regionale - Azienda Zero - Regione del Veneto Via J. Avanzo n. 35 - 35132 Padova [email protected] 049 8778252 7 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici 1.2 Movimento demografico della popolazione residente Il bilancio demografico del 2023 presenta un saldo positivo, con un aumento di 2.419 residenti rispetto all’anno precedente. Il saldo migratorio continua a mantenersi positivo (+22.771 residenti), mentre il saldo naturale, differenza tra nati e deceduti, è sempre negativo (-20.352). Questa situazione si riscontra in tutte le province del Veneto, anche se nelle Province di Belluno, Rovigo, Treviso e Venezia il saldo migratorio positivo non riesce a compensare il saldo naturale negativo. Nota Metodologica Fonte dei dati: ISTAT (demo.istat.it) Il movimento anagrafico è una stima provvisoria basata sul bilancio demografico provvisorio al 31/12/2023. Figura 1.2.1 Saldo generale, saldo migratorio e saldo naturale della popolazione residente per Provincia. Veneto, anno 2023 Per maggiori informazioni UOC Servizio Epidemiologico Regionale - Azienda Zero - Regione del Veneto Via J. Avanzo n. 35 - 35132 Padova [email protected] 049 8778252 8 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici 1.3 Speranza di vita Nel 2023 la speranza di vita alla nascita in Veneto è pari a 81,7 anni per i maschi e a 86,0 anni per le femmine, superiore a quella italiana di circa 8 mesi per entrambi, raggiungendo praticamente i valori del 2019, anno in cui c’era la speranza di vita maggiore dell’intera seria storica dal 1992. Questa mette in evidenza un trend in crescita, con alcune flessioni negli anni in cui si sono verificati degli eccessi di mortalità. In particolare, a causa della pandemia da COVID-19, la speranza di vita nel 2020 è diminuita di circa 1 anno rispetto al 2019. Per le donne la speranza di vita è sistematicamente maggiore di quella degli uomini, anche se la differenza si è ridotta nel tempo. In definitiva, negli ultimi 32 anni la speranza di vita è aumentata di circa 8 anni per gli uomini (da 73,9 a 81,7 anni) e di circa 5 anni per le donne (da 81,3 a 86,0 anni), con un vantaggio per queste ultime che è passato da +7,4 anni nel 1992 a +4,3 anni nel 2023. Nota Metodologica Fonte dei dati: demo.istat.it (i valori del 2023 sono stimati) Figura 1.3.1 Speranza di vita alla nascita in Italia e in Veneto per genere. Anni 1992-2023 9 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Per maggiori informazioni UOC Servizio Epidemiologico Regionale - Azienda Zero - Regione del Veneto Via J. Avanzo n. 35 - 35132 Padova [email protected] 049 8778252 10 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici 1.4 Fecondità Al 1 Gennaio 2023, in Veneto le donne in età fertile (15-49 anni) ammontano a 938.376 (38,0% della popolazione femminile totale). Nel 2022, in Veneto, si sono registrati 31.296 parti per un totale di 31.755 nati (l’1,4% dei parti è gemellare), 3.050 aborti spontanei e 4.274 interruzioni volontarie di gravidanza (IVG). L’anno 2022 conferma il trend decrescente delle nascite registrando il valore più basso di nascite degli ultimi cinquant’anni (Figura 1.4.1), con il 2,7% di nati in meno rispetto all’anno precedente e più di un terzo in meno rispetto al 2008, ultimo anno in cui si è registrato un aumento. Il quoziente di natalità per la Regione Veneto nel 2022 risulta 6,5‰, mentre il tasso di fecondità standardizzato è pari a 34,0‰. Verona è la provincia con i quozienti di natalità e fecondità più elevati con rispettivamente il 7,6‰ e il 37,4‰. La provincia di Rovigo registra i valori più bassi della Regione (Tabella 1.4.1). Il numero medio di figli per donna in Veneto è 1,26 leggermente superiore al dato nazionale pari a 1,24. Persiste la riduzione del numero dei parti da donne straniere, che dal 2012 al 2022 sono passati da 12.204 a 8.550 (Figura 1.4.2). Attualmente essi rappresentano il 27,3% dei parti, valore superiore rispetto alla media nazionale (19,6%). L’età media al parto è di 32,4 anni. Il 39,2% delle donne sono alla loro prima gravidanza; in particolare il 54,3% delle donne italiane che hanno partorito nel 2022 è primipara rispetto al 35,1% delle straniere. Il 70,6% dei parti riguarda donne di almeno 30 anni e una madre su tre ha 35 anni o più. La percentuale di parti da donne con più di 35 anni è passata dal 25% nel 2002 al 35% nel 2022 ed è più che raddoppiata la quota di parti per la fascia d’età 40-44 anni (dal 3,5% dei parti nel 2002 all’8,8% nel 2022). Rimane invece costante nel tempo la percentuale di parti da minorenni (0,13%). La Figura 1.4.3 riporta la distribuzione dei tassi di fecondità specifici per età dal 1975 al 2022. Risulta evidente come nell’arco di questi anni l’intervallo delle età più feconde si sia spostato dai 20-30 ai 25-39 anni e, contemporaneamente, si sia abbassato il picco del tasso di fecondità, passato da un massimo di 135,9 per 1.000 donne della classe 25-29 nell’anno 1975 ad un massimo di 91,7 per la classe 30-34 nell’anno 2022. Il grafico mette anche in evidenza l’incremento nel tempo della fecondità per le classi 35-39 anni e 40-44 anni. 11 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Nota Metodologica Fonti di dati Flusso informativo CEDAP (CErtificato Di Assistenza al Parto) – Registro Nascita, Regione del Veneto, Decreto Ministro della Sanità 16 luglio 2001, n.349; Flusso informativo Interruzioni Volontarie di Gravidanza - Regione Veneto, fonte Modello ISTAT D12; Flusso informativo Aborti Spontanei - Regione Veneto, fonte Modello ISTAT D11; Popolazione residente: da dati ISTAT (https://demo.istat.it/). Indicatori Quoziente di natalità: rapporto tra il numero dei nati vivi in un dato intervallo di tempo e l’ammontare della popolazione residente, per 1.000. Tassi di fecondità specifici per età (fx): rapporto tra il numero di nati vivi da donne di età compresa tra x e x+5 anni e il numero di donne residenti di tali età in un dato intervallo di tempo, per 1.000. Tasso di fecondità standardizzato: Il tasso standardizzato è la media ponderata dei tassi specifici per età, con pesi dati dal rapporto fra popolazione “tipo” femminile media nella classe d’età e popolazione “tipo” femminile in età feconda (popolazione “tipo” = popolazione italiana). Numero medio di figli per donna (o tasso di fecondità totale - TFT): somma dei quozienti specifici di fecondità calcolati rapportando, per ogni età feconda (15-49 anni), il numero di nati vivi all’ammontare della popolazione femminile. Figura 1.4.1 Nati in Veneto. Anni 1975-2022 12 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Tabella 1.4.1 Indicatori sintetici provinciali - Veneto, anno 2022 Figura 1.4.2 Numero di parti per cittadinanza. Veneto, anni 2002-2022 13 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Figura 1.4.3 Tassi di fecondità specifici per età. Veneto, anni 1975-2022 Approfondimenti Registro Nascita, Regione Veneto. Rapporto tecnico Attività 2023. https://www.ser-veneto.it/public/RapportoRegistroNascita2023.pdf Ministero della Salute - Certificato di assistenza al parto (CeDAP) – Anno 2022 https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3346_allegato.pdf Istat – Annuario Statistico Italiano 2023 https://www.istat.it/storage/ASI/2023/ASI_2023.pdf 14 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto 1. Popolazione residente e indicatori RSSR 2024 demografici Per maggiori informazioni Registro Nascita - Programma Regionale per la Patologia in Età Pediatrica - Coordinamento regionale Malattie Rare via Donà 11- 35129 Padova [email protected] 049 8215700 15 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 Popolazione e salute 2. Salute della popolazione e stili di vita CONTENUTI 2.1 Abitudine al fumo 2.2 Consumo di alcol 2.3 Attività fisica 2.4 Stato nutrizionale 2.5 Rischio cardiovascolare 2.6 Diseguaglianze di salute 2.7 Sicurezza stradale 16 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita 17 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita 2.1 Abitudine al fumo Secondo il sistema di sorveglianza PASSI, nel 2023 il 59,0% della popolazione veneta di età compresa tra 18 e 69 anni ha dichiarato di non aver mai fumato, mentre uno su cinque (20,5%) ha dichiarato di essere un ex fumatore e uno su cinque di essere attualmente un fumatore (Figura 2.1.1). Nei maschi l’abitudine al fumo è maggiore rispetto alle femmine (24% vs 17%). La quota di fumatori, che costituiscono uno specifico target in termini di prevenzione e assistenza, ha mostrato una riduzione tra il 2008 ed il 2014 (Figura 2.1.2), mentre negli anni successivi si è stabilizzata, con una flessione nel 2023 che andrà confermata nei prossimi anni (Tabella 2.1.1). Si osserva una minore frequenza di fumatori nella popolazione adulta, con valori intorno al 17-18% nei 50-69enni, mentre le percentuali più elevate si registrano nella fascia di età più giovane (18-24 anni). Vanno evidenziati dei gradienti di abitudine al fumo sia per livello di istruzione che per situazione economica. In entrambi i casi, la percentuali di fumatori è più elevata nelle categorie più svantaggiate (scolarizzazione inferiore; molte difficoltà economiche) e si riduce progressivamente nelle altre categorie. Nell’ultimo anno si registra una riduzione della frequenza di fumatori in particolare tra le persone più anziane, in quelle con una laurea e con poche o nessuna difficoltà economica. Secondo l’indagine HBSC, in Veneto i 15enni che dichiarano di non aver mai fumato nella loro vita nel 2022 sono stati il 62%, rispetto al 55% riportato nel 2018. Sono in diminuzione anche i ragazzi di 15 anni che dichiarano di fumare quotidianamente (13,7% nel 2014, 8,6% nel 2018 e 6,9% nel 2022) (Tabella 2.1.2). Nelle ultime due rilevazioni risulta ridotto a valori inferiori all’1% la quota di ragazzi di 13 anni che fumano quotidianamente. Infine, il dato relativo ai fumatori abituali nel 2022 tra i 17enni è del 7,9%. Nota Metodologica I dati presentati derivano dai sistemi di sorveglianza PASSI e HBSC. PASSI è un sistema di sorveglianza continuo della popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni. Un campione rappresentativo della popolazione viene intervistato telefonicamente da personale delle Aziende ULSS specificamente formato. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, e la diffusione delle misure di prevenzione. HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) è uno studio internazionale promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sullo stato di salute e sugli stili di vita degli adolescenti (11-13-15 anni e, dal 2022, 17 anni). HBSC raccoglie informazioni sui comportamenti legati alla salute, gli stili di vita e la percezione della salute e sui fattori che li possono influenzare, per produrre indicazioni utili per definire le politiche sociali e sanitarie a favore degli adolescenti. La rilevazione viene condotta ogni quattro anni: gli ultimi dati disponibili sono relativi al 2022. 18 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Figura 2.1.1 Abitudine al fumo, per genere. Veneto, PASSI anno 2023 Figura 2.1.2 Andamento temporale della percentuale di fumatori. Veneto, PASSI anni 2008-2023 19 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.1.1 Andamento temporale della percentuale di fumatori, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anni 2016-2023 Tabella 2.1.2 Andamento temporale della percentuale di ragazzi che affermano di fumare quotidianamente. Veneto, HBSC anni 2002-2022 20 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Approfondimenti Salute e Prevenzione - Regione Veneto https://www.regione.veneto.it/salute-e-prevenzione Epicentro https://www.epicentro.iss.it/ Epicentro - PASSI http://www.epicentro.iss.it/passi/ Indagine HBSC https://www.epicentro.iss.it/hbsc/ ARPA Veneto http://www.arpa.veneto.it Per maggiori informazioni Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Rio Novo – Dorsoduro 3493, Venezia [email protected] 0412791352-53 21 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita 2.2 Consumo di alcol Secondo il sistema di sorveglianza PASSI, nel 2023 il 26% degli intervistati può essere definito un bevitore a maggior rischio, rientrando almeno in una delle seguenti categorie: consumo di alcol fuori pasto e/o consumo abituale elevato e/o consumatore binge. Considerando, invece, solo i bevitori “binge”, cioè coloro che negli ultimi 30 giorni hanno consumato almeno una volta in una singola occasione 5 o più unità alcoliche (se uomini) oppure 4 o più unità alcoliche (se donne), la percentuale scende al 13,1% del totale. La quota di bevitori a maggior rischio è rimasta sostanzialmente stabile nel corso degli anni (Figura 2.2.1) anche se, come per quella dei bevitori binge, nel 2023 mostra un calo rispetto al 2022 (Tabella 2.2.1); la percentuale risulta essere del 31% negli uomini e del 21% nelle donne. Le categorie maggiormente rappresentate sono i 18-24enni (51% degli intervistati), i laureati (33%) e le persone che riportano molte difficoltà economiche (31%). Il consumo binge risulta più diffuso negli uomini (17% vs 9% nelle donne) e nella fascia dei 18-24enni (24%). I valori più bassi sono registrati tra le persone con licenza media inferiore (9%) e in quelle della fascia dei 50-69enni (8%). Secondo l’indagine HBSC, in Veneto i 15enni che nel 2022 dichiarano di aver avuto un consumo di alcol binge (consumo di 4 o 5 bicchieri o più di bevande alcoliche, anche diverse, in un’unica occasione) almeno una volta negli ultimi 12 mesi sono in riduzione rispetto al 2018, passando dal 46% al 35%. Circa un quinto dei quindicenni dichiara di essersi ubriacato almeno 2 volte nella vita (tabella 2.2.3), con un andamento in lieve riduzione rispetto agli anni precedenti. Tra gli intervistati di 17 anni di età tale dato per l’anno 2022 sale a circa il 40%. Nota Metodologica I dati presentati derivano dai sistemi di sorveglianza PASSI e HBSC. PASSI è un sistema di sorveglianza continuo della popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni. Un campione rappresentativo della popolazione viene intervistato telefonicamente da personale delle Aziende ULSS specificamente formato. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, e la diffusione delle misure di prevenzione. HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) è uno studio internazionale promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sullo stato di salute e sugli stili di vita degli adolescenti (11-13-15 anni e, dal 2022, 17 anni). HBSC raccoglie informazioni sui comportamenti legati alla salute, gli stili di vita e la percezione della salute e sui fattori che li possono influenzare, per produrre indicazioni utili per definire le politiche sociali e sanitarie a favore degli adolescenti. La rilevazione viene condotta ogni quattro anni: gli ultimi dati disponibili sono relativi al 2022. 22 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Figura 2.2.1 Andamento temporale della percentuale di bevitori a maggior rischio. Veneto, PASSI anni 2008-2023 Tabella 2.2.1 Andamento temporale del consumo di alcol. Veneto, PASSI anni 2016-2023 23 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.2.2 Consumo di alcol, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anno 2023 Tabella 2.2.3 Andamento temporale della percentuale di ragazzi che affermano di essersi ubriacati almeno 2 volte nella vita. Veneto, HBSC anni 2002-2022 24 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Approfondimenti Salute e Prevenzione - Regione Veneto https://www.regione.veneto.it/salute-e-prevenzione Epicentro https://www.epicentro.iss.it/ Epicentro - PASSI http://www.epicentro.iss.it/passi/ Indagine HBSC https://www.epicentro.iss.it/hbsc/ ARPA Veneto http://www.arpa.veneto.it Per maggiori informazioni Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Rio Novo – Dorsoduro 3493, Venezia [email protected] 0412791352-53 25 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita 2.3 Attività fisica Delle persone intervistate nel 2023 tramite il sistema di sorveglianza PASSI, il 55% ha dichiarato di avere uno stile di vita attivo, svolgendo un lavoro che richiede un importante sforzo fisico o praticando l’attività fisica settimanale raccomandata (almeno 30 minuti di attività moderata al giorno per 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni la settimana). Il 28% ha dichiarato di praticare attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato (soggetti “parzialmente attivi”), mentre il 16% è completamente sedentario. Come rappresentato in Figura 2.3.1, la percentuale di persone attive è più elevata tra i maschi (60% vs 50%), mentre la sedentarietà è maggiore tra le femmine. La percentuale di soggetti sedentari mostra una riduzione progressiva dal 2008 in poi (Figura 2.3.2). Questo trend è stato interrotto da un importante incremento nel 2020-2021, ma dal 2022 la percentuale di sedentari è tornata ai valori pre-pandemici (Tabella 2.3.1). Nel 2023 si rileva in particolare una diminuzione dei sedentari tra i soggetti di età compresa tra 18 e 24 anni rispetto al 2022 (14,6% vs 16,8%). Non si osserva una associazione tra sedentarietà e livello di istruzione, mentre si evidenzia una quota più elevata di sedentari tra gli intervistati che lamentano maggiori difficoltà economiche (23,4%). Dall’indagine HBSC condotta nel 2022 emerge che al crescere dell’età diminuisce la pratica dell’attività fisica: infatti la percentuale di chi ha fatto attività fisica per un totale di almeno 60 minuti al giorno per almeno 5 giorni a settimana passa dal 29% degli 11enni e dei 13enni, al 21% dei 15enni e al 19% dei 17enni (Tabella 2.3.2). Un ulteriore elemento di preoccupazione è legato all’andamento temporale di questo dato, che nel 2022 mostra una flessione in tutte le classi di età coinvolte rispetto alla rilevazione condotta nel 2018. Nota Metodologica I dati presentati derivano dai sistemi di sorveglianza PASSI e HBSC. PASSI è un sistema di sorveglianza continuo della popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni. Un campione rappresentativo della popolazione viene intervistato telefonicamente da personale delle Aziende ULSS specificamente formato. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, e la diffusione delle misure di prevenzione. HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) è uno studio internazionale promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sullo stato di salute e sugli stili di vita degli adolescenti (11-13-15 anni e, dal 2022, 17 anni). HBSC raccoglie informazioni sui comportamenti legati alla salute, gli stili di vita e la percezione della salute e sui fattori che li possono influenzare, per produrre indicazioni utili per definire le politiche sociali e sanitarie a favore degli adolescenti. La rilevazione viene condotta ogni quattro anni: gli ultimi dati disponibili sono relativi al 2022. 26 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Figura 2.3.1 Livello di attività fisica, per genere. Veneto, PASSI anno 2023 Figura 2.3.2 Andamento temporale della percentuale di sedentari. Veneto, PASSI anni 2008-2023 27 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.3.1 Andamento temporale della percentuale di sedentari, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anni 2016-2023 Tabella 2.3.2 Andamento temporale della percentuale di ragazzi che affermano di praticare attività fisica per 60 minuti al giorno per almeno 5 giorni a settimana. Veneto, HBSC anni 2002-2022 28 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Approfondimenti Salute e Prevenzione - Regione Veneto https://www.regione.veneto.it/salute-e-prevenzione Epicentro https://www.epicentro.iss.it/ Epicentro - PASSI http://www.epicentro.iss.it/passi/ Indagine HBSC https://www.epicentro.iss.it/hbsc/ ARPA Veneto http://www.arpa.veneto.it Per maggiori informazioni Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Rio Novo – Dorsoduro 3493, Venezia [email protected] 0412791352-53 29 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita 2.4 Stato nutrizionale Delle persone intervistate in Veneto nel 2023 tramite il sistema di sorveglianza PASSI, il 59% risulta essere normopeso, il 31% sovrappeso e il 10% obeso. Il grafico presenta il trend della percentuale di persone con eccesso ponderale, rilevata dallo studio PASSI in Veneto nel periodo 2008-2023. Complessivamente nel 2023 si stima quindi che il 41% della popolazione presenti un eccesso ponderale, in leggero aumento rispetto al 2022 (Tabella 2.4.1). Analizzando l’andamento temporale dal 2008 al 2022, si può osservare una sostanziale stabilità della quota di persone con eccesso ponderale in Veneto (Figura 2.4.1). L’eccesso ponderale è significativamente più elevato nei maschi (51%) rispetto alle femmine (32%) ed è inoltre più frequente con l’aumentare dell’età. In particolare, nel 2023 ha riguardato il 42% dei 35-49enni e il 50% dei 50-69enni. In quest’ultima classe di età, tuttavia, va segnalato che si tratta del valore più basso dal 2016 in poi. Si osserva una associazione tra eccesso ponderale e livello di istruzione, con valori più elevati tra i soggetti con titolo di studio più basso (54%); inoltre la quota di soggetti in eccesso ponderale è più elevata tra gli intervistati che lamentano difficoltà economiche rispetto a coloro che non ne riportano nessuna. Dall’indagine HBSC condotta nel 2022 va registrato un valore prossimo al 20% di eccesso ponderale tra i ragazzi di 11 anni ed un 17,3% tra quelli di 13 anni: si tratta dei valori più elevati negli ultimi 12 anni (Tabella 2.4.2). Un dato più favorevole riguarda i 15enni (13%) ed i 17enni (15,7%). Nota Metodologica I dati presentati derivano dai sistemi di sorveglianza PASSI e HBSC. PASSI è un sistema di sorveglianza continuo della popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni. Un campione rappresentativo della popolazione viene intervistato telefonicamente da personale delle Aziende ULSS specificamente formato. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, e la diffusione delle misure di prevenzione. HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) è uno studio internazionale promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sullo stato di salute e sugli stili di vita degli adolescenti (11-13-15 anni e, dal 2022, 17 anni). HBSC raccoglie informazioni sui comportamenti legati alla salute, gli stili di vita e la percezione della salute e sui fattori che li possono influenzare, per produrre indicazioni utili per definire le politiche sociali e sanitarie a favore degli adolescenti. La rilevazione viene condotta ogni quattro anni: gli ultimi dati disponibili sono relativi al 2022. 30 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Figura 2.4.1 Andamento temporale della percentuale di persone con eccesso ponderale. Veneto, PASSI anni 2008-2023 31 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.4.1 Andamento temporale della percentuale di persone in eccesso ponderale, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anni 2016-2023 Tabella 2.4.2 Andamento temporale della percentuale di ragazzi in eccesso ponderale. Veneto, HBSC anni 2002-2022 32 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Approfondimenti Salute e Prevenzione - Regione Veneto https://www.regione.veneto.it/salute-e-prevenzione Epicentro https://www.epicentro.iss.it/ Epicentro - PASSI http://www.epicentro.iss.it/passi/ Indagine HBSC https://www.epicentro.iss.it/hbsc/ ARPA Veneto http://www.arpa.veneto.it Per maggiori informazioni Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Rio Novo – Dorsoduro 3493, Venezia [email protected] 0412791352-53 33 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita 2.5 Rischio cardiovascolare Il sistema di sorveglianza PASSI indaga la prevalenza di alcuni fattori di rischio cardiovascolare, tra cui ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e diabete. Tra gli intervistati veneti tra i 18 e 69 anni che hanno effettuato la misurazione della pressione arteriosa nel 2023, riferiscono di aver avuto diagnosi di ipertensione arteriosa il 18%. Rispetto al 2022 si riscontra un incremento di più di un punto percentuale. Tuttavia va evidenziata l’importante riduzione rispetto al 21%, riportato nel biennio 2020-2021 (Tabella 2.5.1). Nel 2023 la percentuale di ipertesi mostra un eccesso nei maschi rispetto alle femmine. Come atteso, la percentuale di ipertesi cresce con l’aumentare dell’età; nel 2023 questa condizione è stata riferita dal 10% dei 35-49enni e dal 33% dei 50-69enni. L’ipertensione risulta più frequente tra le classi con un livello di istruzione inferiore ed in presenza di importanti difficoltà economiche. Il 77% degli ipertesi ha dichiarato di essere in trattamento farmacologico. Tra le persone di 18-69 anni che riferiscono di essere state sottoposte a misurazione del colesterolo, è stata riscontrata ipercolesterolemia nel 23% dei casi (Tabella 2.5.2). L’ipercolesterolemia cresce con l’età ed è più frequente nelle persone con livelli di istruzione più bassi. Diversamente dagli anni precedenti, nel 2023 non risultano differenze associate alla situazione economica, probabilmente a causa dell’esiguo numero di intervistati tra i soggetti con elevate difficoltà economiche. In Veneto, il 37% delle persone con elevati livelli di colesterolo nel sangue ha riferito di essere in trattamento farmacologico. Complessivamente il 4,6% degli intervistati hanno dichiarato di essere affetti da diabete (Tabella 2.5.3) con una prevalenza maggiore nei maschi rispetto alle femmine. La percentuale di diabetici aumenta con l’età, arrivando al 7,9% dei 50-69enni, ed è risultata particolarmente elevata tra le persone con molte difficoltà economiche e con una bassa scolarità. La Tabella 2.5.4 riporta la prevalenza di altri fattori di rischio cardiovascolare rilevati dal sistema PASSI. Si sottolinea in particolare il fatto che più del 90% degli intervistati dichiara di assumere meno di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. 34 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Nota Metodologica I dati presentati derivano dal sistema di sorveglianza PASSI. PASSI è un sistema di sorveglianza continuo della popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni. Un campione rappresentativo della popolazione viene intervistato telefonicamente da personale delle Aziende ULSS specificamente formato. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, e la diffusione delle misure di prevenzione. Tabella 2.5.1 Andamento temporale della percentuale di ipertesi, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anni 2016-2023 35 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.5.2 Andamento temporale della percentuale di persone con elevati livelli di colesterolo, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anni 2016-2023 36 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.5.3 Andamento temporale della percentuale di diabetici, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anni 2016-2023 Tabella 2.5.4 Fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione veneta. Veneto, PASSI anno 2023 37 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Approfondimenti Salute e Prevenzione - Regione Veneto https://www.regione.veneto.it/salute-e-prevenzione Epicentro https://www.epicentro.iss.it/ Epicentro - PASSI http://www.epicentro.iss.it/passi/ Indagine HBSC https://www.epicentro.iss.it/hbsc/ ARPA Veneto http://www.arpa.veneto.it Per maggiori informazioni Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Rio Novo – Dorsoduro 3493, Venezia [email protected] 0412791352-53 38 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita 2.6 Diseguaglianze di salute Secondo i dati del sistema di sorveglianza PASSI, complessivamente nel 2023 il 4% degli intervistati ha dichiarato di avere molte difficoltà economiche, il 26% qualche difficoltà e il 70% nessuna difficoltà (Tabella 2.6.1). La percentuale di intervistati che non ha dichiarato nessuna difficoltà economica è maggiore nei maschi (73%) rispetto alle femmine (66%). Si trovano più persone con molte difficoltà economiche nelle fasce di età 35-49 e 50-69 anni (rispettivamente il 4,6% e 4,5%) e nei soggetti con basso livello di istruzione (6,2% tra coloro con licenza media inferiore). Tra i laureati, l’85% ha dichiarato di non aver difficoltà economiche e solo il 14% di averne qualcuna. I fattori di rischio rilevati tramite l’indagine PASSI risultano uniformemente più frequenti nella categoria di persone che lamenta importanti difficoltà economiche (Tabella 2.6.2). Unica eccezione è rappresentata dalla percentuale di ipercolesterolemici che è più elevata tra i soggetti con poche o nessuna difficoltà economica rispetto a chi ha molte difficoltà economiche, probabilmente a causa della bassa numerosità di persone intervistate in quest’ultima categoria. E’ interessante notare come per alcuni fattori di rischio (sedentarietà e bevitori a maggiori rischio) la categoria dei soggetti che riportano qualche difficoltà economica, che costituiscono quasi il 26% dell’intero campione, risulti simile a chi non ha nessuna difficoltà economica. Per tutti gli altri si evidenzia invece una crescita progressiva con l’aumentare delle difficoltà economiche. Complessivamente, l’81% degli intervistati ha dichiarato di non essere affetto da patologie croniche, il 15% di averne una ed il 3,9% di averne due o più (Tabella 2.6.3). Come atteso, la percentuale di persone con una o più patologie croniche aumenta con l’età. Non si osservano importanti differenze nella presenza di patologie croniche in relazione al sesso, mentre si può osservare come le persone con bassi livelli di istruzione o con molte difficoltà economiche siano gravate da una più elevata prevalenza di patologie (rispettivamente il 25% e 39% dei casi, rispetto al 17% e 15% di chi ha poche difficoltà e al 23% e 17% in assenza di difficoltà). Nota Metodologica I dati presentati derivano dal sistema di sorveglianza PASSI. PASSI è un sistema di sorveglianza continuo della popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni. Un campione rappresentativo della popolazione viene intervistato telefonicamente da personale delle Aziende ULSS specificamente formato. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, e la diffusione delle misure di prevenzione. 39 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.6.1 Caratteristiche socio-demografiche degli intervistati, per situazione economica. Veneto, PASSI anno 2023 Tabella 2.6.2 Fattori di rischio degli intervistati, per situazione economica. Veneto, PASSI anno 2023 40 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.6.3 Caratteristiche socio-demografiche degli intervistati, per numero di patologie croniche. Veneto, PASSI anno 2023 41 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Approfondimenti Salute e Prevenzione - Regione Veneto https://www.regione.veneto.it/salute-e-prevenzione Epicentro https://www.epicentro.iss.it/ Epicentro - PASSI http://www.epicentro.iss.it/passi/ Indagine HBSC https://www.epicentro.iss.it/hbsc/ ARPA Veneto http://www.arpa.veneto.it Per maggiori informazioni Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Rio Novo – Dorsoduro 3493, Venezia [email protected] 0412791352-53 42 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita 2.7 Sicurezza stradale Il sistema di sorveglianza PASSI indaga alcuni comportamenti associati alla sicurezza stradale. L’abitudine all’utilizzo della cintura di sicurezza posteriore è aumentato nel tempo, passando dal 41% nel 2016-2017 al 55% nel 2023 (Tabella 2.7.1). La percentuale è leggermente superiore nelle femmine rispetto ai maschi e sensibilmente più elevata tra i giovani di 18-24 (60%) e 25-34 anni (66%), nei laureati (64%) e nelle persone con nessuna difficoltà economica (58%). La percentuale di persone che hanno dichiarato di guidare sotto l’effetto dell’alcol nel 2023 è stata pari al 6,8% degli intervistati, in calo rispetto al 2022 (Tabella 2.7.2). Si tratta del dato più basso registrato negli ultimi anni. Si registra un rischio molto maggiore negli uomini rispetto alle donne (9,5% rispetto al 3,1%) e in chi si trova in difficoltà economiche. La classe di età più giovane (18-24 anni) e i laureati mostrano le percentuali più basse (rispettivamente il 2,8% e il 5,4%). Nota Metodologica I dati presentati derivano dal sistema di sorveglianza PASSI. PASSI è un sistema di sorveglianza continuo della popolazione di età compresa tra 18 e 69 anni. Un campione rappresentativo della popolazione viene intervistato telefonicamente da personale delle Aziende ULSS specificamente formato. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, e la diffusione delle misure di prevenzione. 43 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.7.1 Andamento temporale della percentuale di persone che utilizzano la cintura posteriore in auto, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anni 2016-2023 44 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Tabella 2.7.2 Andamento temporale della percentuale di persone che guidano sotto l’effetto dell’alcol, per differenti variabili socio-demografiche. Veneto, PASSI anni 2016-2023 45 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 2. Salute della popolazione e stili di vita Approfondimenti Salute e Prevenzione - Regione Veneto https://www.regione.veneto.it/salute-e-prevenzione Epicentro https://www.epicentro.iss.it/ Epicentro - PASSI http://www.epicentro.iss.it/passi/ Indagine HBSC https://www.epicentro.iss.it/hbsc/ ARPA Veneto http://www.arpa.veneto.it Per maggiori informazioni Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Rio Novo – Dorsoduro 3493, Venezia [email protected] 0412791352-53 46 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 Popolazione e salute 3. Mortalità generale e per causa CONTENUTI 3.1 Mortalità generale 3.2 Mortalità per causa 47 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa 48 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa 3.1 Mortalità generale L’Anagrafe Unica Assistiti della Regione del Veneto è stata analizzata per esaminare l’andamento della mortalità generale nel periodo pandemico. La Figura 3.1.1A - 3.1.1B illustra le variazioni percentuali rispetto al 2017-2019 dei tassi di mortalità per classe di età e anno, distinti nei due sessi; sia nei maschi che nelle femmine le variazioni hanno riguardato in particolare le classi di età adulte ed anziane a partire dai 50 anni, e sono state più marcate nel 2020, con aumenti percentuali anche superiori al 10%. Nello specifico, nel 2020 si è osservata una lieve riduzione dei tassi di mortalità nei soggetti più giovani, in parte spiegabile dalla riduzione della mortalità per incidenti stradali durante il lock-down nel corso della prima ondata epidemica, seguita da un rialzo della mortalità tra i maschi nel biennio successivo. Sempre nel 2020, l’incremento di mortalità nella classi di età tra i 50 ed i 74 anni è stato particolarmente rilevante negli uomini in confronto alle donne. Nel 2021 rispetto al 2020, l’incremento di mortalità si è ridotto soprattutto tra i grandi anziani, mentre si è mantenuto consistente, seppur di ampiezza ridotta, tra i 50 e gli 84 anni per gli uomini, e tra i 65 e gli 84 anni nelle donne. Tale andamento differenziale per età può essere in parte spiegato dalla progressiva implementazione della campagna vaccinale, che ad inizio 2021 ha interessato prioritariamente, oltre agli operatori socio-sanitari, gli ospiti delle strutture residenziali e la popolazione ultra-ottantenne. Nel 2022 si sono registrati eccessi di mortalità nella popolazione sopra i 74 anni. Nel 2023 si è registrata in entrambi i sessi ed in tutte le classi di età una riduzione della mortalità rispetto al periodo pre-pandemico. Nella Figura 3.1.2 è presentata la serie storica dell’andamento mensile del numero di decessi in Veneto nel periodo pandemico, confrontata con la media nel triennio pre-pandemico. Si può osservare l’impatto delle successive ondate della pandemia, specialmente della seconda iniziata a novembre 2020. Nel 2022 la mortalità si è mantenuta su livelli elevati, soprattutto in luglio-agosto ed in dicembre. Nel 2023, si è osservato un singolo picco a fine anno. Nella Figura 3.1.3 è rappresentato l’eccesso mensile del numero di decessi espresso in percentuale nel periodo di pandemia (2020-2023) rispetto alla media del triennio precedente (2017-2019), distinto per classi di età, dal quale emerge come nel triennio 2020-2022 si sia registrato in corrispondenza delle ondate pandemiche un eccesso di mortalità in tutte le classi di età superiore a 50 anni, più marcato nelle classi di età più anziane, mentre nel 2023 in tutte le classi di età si è avuto una riduzione della mortalità. Nota Metodologica Il contributo utilizza i dati sullo stato in vita dell’Anagrafe Unica Regionale del Veneto (AUR). La variazione percentuale tra i tassi di mortalità è calcolata come rapporto tra la differenza dei deceduti osservati e quelli attesi, rapportata ai deceduti attesi. I deceduti attesi sono stimati come la media annua/mensile dei deceduti 2017-2019 (i dati forniti relativi all’Italia utilizzano il periodo 2015-2019). 49 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa Figura. 3.1.1A Variazione dei tassi di mortalità (%) rispetto al triennio 2017-2019, per anno e classe d’età nei maschi. Veneto Figura. 3.1.1B Variazione dei tassi di mortalità (%) rispetto al triennio 2017-2019, per anno e classe d’età, nelle femmine. Veneto 50 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa Figura 3.1.2 Numero di decessi per mese, Gennaio 2020 – Dicembre 2023 e media mensile del periodo 2017-2019, Veneto Figura 3.1.3 Variazione % dei decessi per mese e classe d’età, Gennaio 2020 – Dicembre 2023 rispetto ai valori osservati nel 2017-2019, Veneto 51 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa Per maggiori informazioni UOC Servizio Epidemiologico Regionale - Azienda Zero - Regione del Veneto Via J. Avanzo n. 35 - 35132 Padova [email protected] 049-8778252 52 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa 3.2 Mortalità per causa Dall’andamento della mortalità negli anni 2020-2022 (dati consolidati) e dei primi 6 mesi del 2023 (dati provvisori), a confronto con il biennio 2018-2019 (Figura 3.2.1), si possono vedere eccessi di mortalità totale in corrispondenza delle maggiori ondate epidemiche verificatesi in primavera 2020, ottobre 2020-gennaio 2021, marzo-aprile 2021, e dicembre 2021-gennaio 2022; è inoltre evidente l’eccesso di mortalità a luglio-agosto 2022 (effetto combinato di un’ulteriore ondata epidemica e di condizioni di disagio climatico), ed a dicembre 2022 (circolazione del COVID-19 e di altri virus respiratori). L’analisi della mortalità per causa è condotta sia sulla causa iniziale, selezionata secondo le regole internazionali di codifica, sia sulle cause multiple (qualsiasi menzione della patologia nella scheda di morte). Nel primo picco epidemico i decessi dovuti a /con menzione di COVID-19 (codici ICD-10 U07.1, U07.2) non spiegano interamente l’eccesso di mortalità generale, probabilmente a causa di un certo grado di sotto-diagnosi all’inizio della pandemia. Nella seconda ondata epidemica, più ampia ed associata all’incremento maggiore di mortalità, le schede con menzione di COVID-19 rendono completamente conto dell’eccesso complessivo di decessi. In marzo-aprile 2021, i decessi con menzione di COVID hanno largamente superato il contenuto eccesso di mortalità legato alla terza ondata epidemica. In dicembre 2021 (ma non a gennaio 2022) l’eccesso di mortalità generale supera nuovamente i decessi correlati al COVID (Figura 3.2.2); tale pattern diventa ancor più evidente nell’estate ed a fine 2022, quando l’ondata epidemica è solo una concausa del picco di mortalità. In Figura 3.2.1 si può inoltre osservare come nel corso del 2022 aumenti la quota di infezioni da COVID-19 segnalate nella scheda, ma non selezionate come causa iniziale del decesso. Come esempio dell’andamento della mortalità associata ad alcune condizioni croniche, nelle Figure 3.2.2 e 3.2.3 è mostrato l’andamento della mortalità per diabete (ICD-10 E10-E14) e demenza/Alzheimer (F01, F03, G30), sia per la causa iniziale che per le cause multiple. Per il diabete, considerando solo la causa iniziale, si possono intravvedere picchi molto contenuti durante le diverse ondate epidemiche. Bisogna considerare che tali analisi routinarie delle cause di morte scontano l’attribuzione al COVID-19 di una quota rilevante di decessi in soggetti affetti da patologie croniche di base. Con l’analisi delle cause multiple, si può invece osservare come l’eccesso di mortalità associata a diabete abbia un andamento simile o più marcato rispetto all’eccesso di mortalità totale. Per le demenze, dopo la seconda ondata epidemica i decessi scendono a livelli che oscillano intorno od al di sotto dei valori attesi. 53 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa Nota Metodologica Fonte informativa: Registro regionale di Mortalità Sono analizzati i dati di mortalità per causa consolidati al 2022, e provvisori per il primo semestre 2023. L’analisi è stata condotta sia sulla causa iniziale di morte, sia sulle cause multiple; la patologie sono classificate secondo l’ICD-10 (Classificazione Internazionale delle Malattie, X Edizione). E’ da premettere che la copertura del registro regionale delle cause di morte è intorno al 99% (non viene compilata la scheda di morte per i deceduti all’estero, poche schede non vengono recuperate e non sono trasmesse al SER). Inoltre i dati relativi al 2023 sono ancora provvisori, prima delle operazioni di verifica e recupero delle schede mancanti/illeggibili, e quindi leggermente sottostimati. Figura 3.2.1 Eccesso mensile di mortalità totale (gennaio 2020 –giugno 2023 vs media biennio 2018-2019) e decessi causati/con menzione di COVID-19. Residenti in Veneto. 54 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa Figura 3.2.2 Andamento mensile della mortalità per diabete (causa iniziale e cause multiple), gennaio 2020 –giugno 2023 vs. media biennio 2018-2019. Residenti in Veneto. Figura 3.2.3 Andamento mensile della mortalità per demenza/Alzheimer (causa iniziale e cause multiple), gennaio 2020 –giugno 2023 vs. media biennio 2018-2019. Residenti in Veneto. 55 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 3. Mortalità generale e per causa Approfondimenti La mortalità nella Regione del Veneto. Periodo 2020-2022 Per maggiori informazioni UOC Servizio Epidemiologico Regionale - Azienda Zero - Regione del Veneto Via J. Avanzo n. 35 - 35132 Padova [email protected] 049-8778252 56 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 Popolazione e salute 4. COVID-19 e malattie infettive CONTENUTI 4.1 COVID-19 4.2 Malattie infettive 57 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 4. COVID-19 e malattie infettive 58 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 4. COVID-19 e malattie infettive 4.1 COVID-19 Nel corso del periodo 2020-2023, il Veneto è stato colpito da ripetute ondate epidemiche di infezione da COVID-19. Nel 2023, anno in cui è stata dichiarata la fine della pandemia, la diffusione del virus si è notevolmente ridotta, sia in termini di eventi, sia di ricoveri (Tabella 4.1.1). Dall’inizio della pandemia fino al 31/12/2023 sono stati rilevati 2.432.836 casi di prima infezione (180.707 nel 2023, solo il 7,4% del totale dei casi dell’intero periodo), pari ad un tasso di prevalenza complessivo di 502 per 1.000 abitanti. Nello stesso periodo si sono osservati 67.281 ricoveri in soggetti risultati positivi al virus (8.149 nel 2023, 11,8% del totale dei ricoveri dell’intero periodo), con un tasso di ricovero del 13,9 per 1.000 abitanti (Tabella 4.1.1). Nel 2023 i tassi di prevalenza più elevati si sono riscontrati nei comuni dell’Aulss Euganea (43,8 per 1.000 ab.) e della Serenissima (40,2 per 1.000 ab.), mentre nel territorio dell’Aulss Scaligera (29,7 per 1.000 ab.) e del Veneto orientale (33,5 per 1.000 ab.) la prevalenza è risultata più bassa; l’Aulss in cui sono stati ricoverati più soggetti è stata la Dolomiti (3,8‰), seguita dall’Euganea (2,3‰) (Tabella 4.1.2). Il Piano strategico – operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PANFLU) prevede l’attivazione di una sorveglianza sindromica basata sugli accessi in Pronto Soccorso (PS) come strumento di allerta rapida. A tal fine, a partire da gennaio 2024 le Aziende inviano i dati di accesso in Pronto Soccorso con cadenza settimanale oltre che mensile; tale modifica nelle periodicità del flusso informativo è funzionale all’avvio di una sorveglianza condotta a livello nazionale dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Nelle more dell’attivazione della sorveglianza nazionale, il Veneto già nel 2023 ha avviato uno studio pilota con 2 pronto soccorso dell’Azienda Ulss 2 – Marca Trevigiana. Dalla sperimentazione è stato possibile selezionare come indicatore la percentuale di accessi al Pronto soccorso con modalità di accesso corrispondente a tosse/ dispnea, febbre/ patologie respiratorie, sul totale degli accessi al Pronto soccorso. L’indicatore settimanale è confrontato con lo storico registrato nel periodo pre-pandemico 2017-2019 tramite carta di controllo. Le Figure 4.1.3 mostrano una criticità nell’indicatore monitorato a dicembre 2023, con un picco nelle ultime due settimane dell’anno. Il monitoraggio è stato progressivamente esteso a livello regionale a 10 Pronto Soccorso. 59 Relazione Socio Sanitaria della Regione del Veneto RSSR 2024 4. COVID-19 e malattie infettive Nota Metodologica La popolazione in studio è rappresentata dai residenti della Regione Veneto con infezione da COVID-19 e dai soggetti ricoverati con COVID-19, individuati attraverso il sistema di bio-sorveglianza regionale, una piattaforma aggiornata in tempo reale sull’evoluzione dell’epidemia. Nel sistema di bio-sorveglianza vengono inseriti tutti i soggetti risultati positivi al test per la ricerca del virus SARS-COV-2 (tamponi antigenici e molecolari). Il sistema, inoltre, tiene traccia degli eventi di ospedalizzazione di ciascun soggetto positivo, n

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