Summary

Questo documento presenta un'analisi dei disturbi d'ansia, concentrandosi in particolare sugli attacchi di panico e sull'ansia generalizzata. Vengono descritti i sintomi, le cause potenziali e le strategie terapeutiche, offrendo un quadro generale di questi disturbi.

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I DISTURBI D'ANSIA Non è necessariamente un disturbo o significato patologico, ma è una reazione fisiologica dell’organismo Non rappresenta di una patologia psichiatrica​ La terapia ha senso solo se è un disturbo; l’ansia può essere presente in molte malattie e in particolare presente in tutti...

I DISTURBI D'ANSIA Non è necessariamente un disturbo o significato patologico, ma è una reazione fisiologica dell’organismo Non rappresenta di una patologia psichiatrica​ La terapia ha senso solo se è un disturbo; l’ansia può essere presente in molte malattie e in particolare presente in tutti i disturbi psichiatrici; il disturbo d’ansia è un disturbo dell’umore. L’ansia, come ad esempio la febbre, è un sintomo.​ Disturbi che hanno come sintomo l’ansia e, quindi, non è secondaria ad altre problematiche patologiche.​ Come si distingue l’ansia patologica da quella fisiologica ?​ Ansia patologica: compromette la vita del soggetto.​ Disturbo d’ansia -> 20% nella popolazione dei disturbi psichiatrici.​ Giungono all’osservazione dal medico o servizi di melina d’urgenza e solo nei casi più gravi dagli specialisti.​ Rappresentano un impatto sui servizi sanitari perché La loro prevalenza è elevato Chi ne soffre tende ad avere complicanze che riguardano l’utilizzo improprio di farmaci​ ansiolitici (benzodiazepine). DSM V categorie Disturbi Ansiolitici DOC e disturbi correlati Disturbi correlati Trauma o Stressor. Attacco di panico Distinzione tra attacco di panico e disturbo da attacco di panico.​ Attacco di panico: insorgenza improvvisa, in modo acuto, il paziente è in uno stato di intensa ed estrema, ansia o angoscia che permane per poco tempo -> si esaurisce nell’arco di minuti. La sensazione di un vissuto relativo a una morte imminente.​ Disturbo da attacco di panico Avviene improvvisamente (generalmente la prima volta di notte), senza situazioni che potrebbero provocarlo. Sintomi: l’ansia si manifesta in diverse forme. Le più frequenti -> Simil-cardiache: a livello cardiocircolatorio -> dolore toracico; il vissuto è quello di avere​ un infarto, ictus. Simil - respiratorio: mancanza d’aria, non respirare, iper-ventilazione. Può manifestarsi a livello psicologico: si avverte l’ansia e la sensazione è quella di stare​ per morire o impazzire: depersonalizzazione o derealizzazione. A livello somatico: si canalizza in sintomi gastrointestinali Parestesie: formicolii in varie parti del corpo associati a depersonalizzazione Vestibolari: Vertigini, instabilità.​ Nella fase iniziale possono manifestarsi più volte al giorno o più di uno di insieme. Generalmente anche senza terapia farmacologica nell’arco di settimane o mesi tendono a ridursi. Conseguenze che questi attacchi comportano: il problema è che la sofferenza è più legata alle conseguenze psicologiche che all’attacco di panico in sé. 1. Condotte fobico - evitanti: la persona inizia a evitare luoghi, situazioni, eventi che ritiene essere associati all’insorgenza degli attacchi di panico. Preceduto dall’ansia anticipatore. Luoghi, eventi e situazioni sono sempre gli stessi; non c’è un legame con il primo. Sono situazioni in cui il paziente ha timore di rimanere intrappolato e non avere aiuto.​ Luoghi o chiusi o affollati -> notevole impatto sulla vita perché la persona inizia a evitare e rinchiudersi in uno spazio limitato. Demoralizzazione​ Compagno Accompagnatore: Riesce ad affrontare le cose ma solo se accompagnato -> aumenta i meccanismi di dipendenza. Non è una psicosi, ma porta una forte sofferenza 2. Comparsa di pensieri ipocondriaci: la persona inizia a focalizzarsi sul proprio corpo in base alla zona “colpita”. La paura di avere una malattia li porta a richiedere esami ecc. Le condotte di evitamento possono variare e modificare per gravità.​ 3. Non riuscire a fare cosa al di fuori di una certa portata -> fare le cose entro certi chilometri. Come accade tutto questo?​ Il vero attacco di panico nasce da una condizione biologica specifica -> area del cervello (locus ceruleus) da cui partono tutte le proiezioni nel cervello (porta noradrenalina) -X con l’attacco di panico attiva in modo incontrollato, inondandolo di noradrenalina; Da un forte segnale di allarme (star per morire).​ Il Locus ceruleus lo possiedono anche altri animali, tutti i vertebrati e si attiva come allarme improvviso quando c’è un pericolo di morte imminente specifico, legato a morte per soffocamento e carenza di ossigeno.​ C’è disposizione genetica e familiarità, ma per manifestarsi deve interagire con situazioni ed eventi di vita.​ L’attacco di panico può diventare uno strumento per altri disturbi (es. personalità).​ Terapia​ Con il disturbo da attacco di panico e condotto di evitamento -> terapia integrata -> farmacologica (benzodiazepine - solo in fase iniziale, mai prolungati o ad orari fissi, il rischio è la dipendenza) + psicoterapia.​ Terapia curativa SSRI - farmaci inibitori - antidepressivi o farmaci di prima scelta per gli attacchi di panico - es. la serotonina è importante per la regolazione dell’ansia- questi farmaci la potenziano - la trasmissione serotoninergica viene potenziata, per rimanere più tempo nello spazio intersinaptico. Disturbo d’ansia generalizzata Non è un’ansia acuta, non si manifesta sempre con attacchi di panico, ma i sintomi sono persistenti. Ha caratteristiche opposte all’attacco di panico. Come si manifesta Preoccupazione per ogni cosa. Manifestazioni somatiche.​ Una persona di carattere ansioso è carattere, ma nel caso si accentua a tal punto da elevare un disturbo - non funziona nella vita quotidiana. Trattato con la terapia solo quando impatta con la vita quotidiana; interazione tra predisposizione genetica e ambientale.​ Farmacologia -> con SSRI.​ Psicoterapia -> cognitivo comportamentale.​ Sia nel disturbo da attacchi di panico, sia con l’ansia generalizzata l’ansia si manifesta come ansia; si somatizza mentre nelle fobie si lega ad un oggetto, detto oggetto fobico. Fobie L’ansia è legata a un qualcosa -> sociale (fobia sociale) o non sociale (fobia specifica ). Fobia specifica -> animali di piccole o grosse dimensioni, per il proprio sangue, altezza -> legata a tematiche che sono sempre le stesse - non si può avere fobia specifica per tutto (es. macchina). Si ha fobia per situazioni che normalmente dovrebbero farci timore - questi timori durante dei periodi periodi sensibili (es. Infanzia), il contatto con l’oggetto fobico si può scatenare in un disturbo.​ Spesso l’ansia viene associata al disgusto -> tendono ad espandersi fino a uscire più di casa o arrivare all’ impedimento di fare la stessa cosa ad altri (condotta di evitamento).​ Fobia sociale -> si presta ad equivoci - se si prendono i criteri del DSM V alla lettera, questa è applicata a qualsiasi paziente affetto da schizofrenia o depressione - non è corretta la diagnosi di fobia sociale. Condizioni che in genere sono circoscritte, dove un paziente ha ansia legata a specifiche circoscritte contesti sociali -> es. parlare in pubblico, firmare in pubblico, prendere il caffè con persone avere timore di alzare la tazzina e tremare. Scattano tutti i meccanismi dell’ansia precedenti.​ Quando sono circoscritte e non impattano sulla vita quotidiana sono fisiologiche, quindi non necessitano di terapia farmacologica + psicoterapeutica.​ Timore di parlare in pubblico -> legato al timore di essere esposto al giudizio di altri perché gli altri si accorgano che la voce inizia a tremare (es). Terapia: psicoterapia cognitivo - comportamentale associata a farmaci (SSRI). Disturbo da stress post-traumatico Criteri DSM - da cercare​ Cosa lo differenzia dagli altri disturbi d’ansia ?​ Trauma è un concetto ristretto -> disturbo correlato a un trauma.​ Trauma-> non si intende come in ambito psicologico (es. abuso, trascuratezza, ambito infantile), ma l’essere esposti a una situazione catastrofica e improvvisa (es. terremoti, incidenti, violenza). Cosa accade ?​ Una situazione traumatica diventa eccessiva da sopportare per poter essere elaborata; anziché essere metabolizzata rimane nella psiche dell’individuo. Il fatto di rimanere può avvenire in diversi modi: 1. Flashback -> stato di veglia e improvvisamente viene investito dal ricordo dell’esperienza traumatica; spesso sono triggerati da stimoli neutrali, ma che ricordano alla persona l’esperienza (es. Odori). 2. Sogni notturni -> rivive l’esperienza.​ Conseguenze: Al di là del riemergere del ricordo, la persona vive in uno stato di costante tensione e allerta, come se quello che gli è accaduto dovesse ricapitare. Si presentano all’osservazione clinica in stato di nervosismo o con episodio depressivo -X si sentono in colpa di essere sopravvissuti mentre altri no; lo vivono come un vissuto di colpa. Le prime osservazioni scientifiche riguardavano le persone reduci dal Vietnam.​ E’ un disturbo raro e le caratteristiche sono diverse dagli altri Disturbi d’ansia. La clinica e terapia sono diverse -> stabilizzatori dell’umore (farmacologica) + psicoterapia. DOC - disturbo ossessivo compulsivo E’ un disturbo molto frequente (2,3%) -> l’ansia non è la causa ma una conseguenza delle ossessioni​ Ossessioni: fenomeni mentali (pensieri, immagini) intrusivi - entrano nella testa del paziente e non vanno via. Sono generalmente egodistoniche - il paziente riconosce che sono suoi ma non li accetta; è assediato da questi pensieri. Si accompagnano alle compulsioni o atti compulsivi.​ Atti compulsivi: Il paziente deve compiere azioni in uno pacifico modo, anche se se ne riconosce l’assurdità senza riuscire a resistere - azione, rituale.​ Es. ossessione di contaminazione -> ogni cosa che si tocca sia sporco che spesso si accompagna a rituali di pulizia.​ Es2: ossessione di ordine e simmetria - persone che si siedono e devono necessariamente mettere le cose in un determinato ordine.​ Es3 ossessioni dubitative - continuo dubbio su aspetti egodistonici, su cui non ho dubbio ma continuo a mettere in dubbio, come sentimenti che si provano per il compagno/a.​ Compulsione è più simile alla sessione-> spinta alla possibilità di commettere qualcosa che giudichiamo terribile. Diversa dagli atti compulsivi - autoaggressivi o eteroaggressivi. Compulsione e ossessioni sono anche fisiologiche - non creano alcun fastidio ed esistono in alcune fasi dell’età (es. Età infantile è normale).​ Il disturbo emerge nella tarda adolescenza (18-20 y) o età infantile (10-11y).​ Cosa accade a chi li vive ? Provano a resistere all’ossessione ma non riescono a controllarla - prova a mettere in atto dei meccanismi di difesa. E’ associato a un gruppo più ampio di disturbi che possono essere correlati a esso. Disturbo dismorfofobico -> convinzione di avere una parte del corpo ripudiata; spesso si associa a meccanismi di pensiero tipicamente ossessivi (si controlla continuamente). Disturbo di ipocondria -> il paziente si controlla i sintomi della malattia per il timore di​ averla. Rituali Sono atti compulsivi - ha caratteristiche strutturali - motorie compulsive - si deve rispettare uno specifico copione - le regole sono idiosincrasiche (non hanno un reale significato). Non è solo la ripetizione di atti ma implica l’immettere nel comportamento detti “atti funzionali” - che non c'entrano con l’azione in sé (es. dopo il lavaggio devo toccarmi il naso). Il rituale non è automatico -> senza attenzione e osservazione per compiere l’azione. Perché il DOC non è più disturbo d’ansia ? L’ansia è una conseguenza Chi ha il DOC ha una serie di caratteristiche oltre a quelle elencate, più cognitive, che​ indica che è un disturbo assestante e proprio (Es. ossessione-azione; pensiero magico). Il DOC è legato a determinate caratteristiche cognitive​ Legati ai gangli della base (responsabile del Parkinson) - comuni a tutti i vertebrati - strutture importanti perché sono dei depositi di azioni motorie che si fanno di routine. -> sia innate sia acquisite (es suonare il pianoforte, andare in bicicletta). Quando queste strutture non sono più controllate da altre, si iperattivano -> portano al DOC.​ Intreccio tra fattori genetici e ambientali​ Ambientali -> trauma in senso di trauma infantili (es. abuso o trascuratezza).​ Componente genetica molto forte.​ I sintomi del DOC possono emergere tutto e le volte che c’è una situazione di caos - ambientali ma anche fisiologici (es. predecessori della schizofrenia).​ Psicopatologia descrittiva del DOC - ci sono delle forme di doc in cui la consapevolezza scompare -> i pazienti non sono più in grado di rendersi conto che le ossessioni e compulsioni sono malattia; diventano egosintoniche (non si ha più consapevolezza della malattia).​ La perdita della consapevolezza (egodistoniche) si manifesta quando il doc è molto grave. Problema: se un paziente ha ossessione egodistoniche diventa difficile distinguere una ossessione da un delirio. Come distinguere ?​ Es. paziente con la fobia ossessiva di coltelli (forma di doc con la compulsione aggressiva) -> entra cucina vede un coltello.​ Ossessione -> lo vede, sa che il coltello è lì perché è normale; la sua vista crea angoscia per la paura di perdere il controllo.​ Delirio -> percezione delirante - entra nella stanza, vede il coltello e attribuisce un significato diverso - non è lì perché è normale ma perde la casualità; inizia pensare ci possa essere un significato nascosto. Il significato viene vissuto come passività non determinata da lui.​ Può capire che un paziente ha un DOC poi le ossessioni si trasformano in delirio -> es. paziente geometra che aveva ossessioni con i rituali di controllo (egodistonico) - aveva paura che le case progettate fossero crollate - nel corso degli anni sono peggiorate accompagnate da cotrollo sempre più grave. Periodicamente diceva che aveva smesso di controllare -> il dubbio ossessivo era diventata la certezza che le case erano crollate - vedeva i poliziotti sotto casa per arrestarlo - alla base c’è la colpa -> delirio depressivo.​ C’è recidiva con il DOC? Ha due picchi di esordio (pre-adolescenza e tarda adolescenza) e può avere due corsi:​ Cornico -> quando insorge rimane.​ Remittente -> episodico.​ Una delle terapie oltre a risolvere i sintomi, bisogna anche far sì che stia più tempo possibile senza sintomi - più tempo con i sintomi più diventa probabile che si ripresentano.​ Il DOC cambia la sua struttura clinica a seconda dell’ insorgenza. Bambini - ragazzi -> Prevale la componente della compulsione - grandi ripetizioni con poche o senza compulsioni Adulti -> Più si va avanti con lui anni più diventa importante la componente ossessiva delle compulsioni. E’ molto eterogeneo -> in parte data dal fatto che il DOC esiste come disturbo in sé, ma spesso per alcuni pazienti i sintomi coprono altre patologie.​ La prevalenza sono del DOC nella popolazione è del 2%.​ La prevalenza del DOC nella schizofrenia è del 30% - tende ad essere cronico e andare in parallelo con i sintomi della schizofrenia. La prevalenza del DOC nei disturbi dell’umore del 30% - es. bipolare - è remittente perché dipende dalle fasi del disturbo bipolare.​ DOC precoce -> nei bambini molto spesso i sintomi nascondono altre patologie, come una vulnerabilità nella psicosi. Terapia: i gangli della base funzionano troppo - > psicoterapia cognitivo comportamentale e terapia farmacologica (farmaci SSRI - bloccano e potenziano la serotonina che mancano di gangli - antiossessivi).​ Perché il DOC è collegato così tanto ad altri disturbi ? Tutte le volte che c’è una disconnessione fronto- striatale: disconnessione tra corteccia prefrontale e gangli i sintomi del doc possono emergere -> i gangli sono controllati e inibiti dalla corteccia pre frontale (es. demenza, trauma cranico, ). Meccanismo del controllo: i disturbi DOC nel bambino sono fisiologici (rituali o routine). Con una vulnerabilità altri disturbi è più facile che i sintomi del doc emergano - creano una situazione di quiete in un caos sensoriale -> il mantenere i rituali fa sì che si crei una​ situazione di ordine a situazioni di disordini. Un altra fase della vita dove il DOC può insorgere: In gravidanza possono comparire fisiologicamente delle ossessioni o compulsioni che si manifestano dopo la nascita -> es. andare a vedere che di notte non stia soffocando.​ Quando un rituale è fisiologico, alla terapia farmacologica -> risponde solo se è patologica. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI​ La psichiatria è territoriale - > anni ‘78 riforma Basaglia. centri di salute mentale - a Parma CSL. Se il paziente deve rimanere nel proprio tessuto sociale, il progetto deve riflette​ l’inserimento nel tessuto sociale. Se c’è uno scompenso psicopatologico, può esserci l’ospedalizzazione - ricovero - devono​ rappresentare una parentesi e poi il paziente torna a casa. Ricovero - indotto, volontario, obbligatorio.​ Criteri TSO: Gravità clinica - tale per cui il ricovero è necessario - determinato dalla comprensione di se stesso e del suo rapporto con la realtà. Richiesta di ricovero. Non accettazione di una terapia - rifiuto. Il TSO esiste perché i pazienti gravi non hanno consapevolezza della malattia.