Hacen Capitolo 1 - Vedere la Società PDF
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Summary
Questo documento presenta un'introduzione al capitolo 1 di un testo sul tema della società. Sono analizzati i diversi punti di vista degli attori sociali in situazioni specifiche, come la separazione per genere durante il tempo libero, e come le differenti motivazioni e interpretazioni influenzano le loro azioni, le relazioni e le connessioni nella società. Il testo approfondirà l'analisi della teoria sociale e delle relazioni tra gli individui.
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HACHEN CAPITOLO 1 - **VEDERE LA SOCIETA'.** Problema: separazione maschi e femmine durante il tempo ricreativo. Non tutti interpretano la situazione allo stesso modo, per alcuni la separazione viene vista come segregazione (Heywood) e altri la difendono per una questione di sicurezza. Questo ci fa...
HACHEN CAPITOLO 1 - **VEDERE LA SOCIETA'.** Problema: separazione maschi e femmine durante il tempo ricreativo. Non tutti interpretano la situazione allo stesso modo, per alcuni la separazione viene vista come segregazione (Heywood) e altri la difendono per una questione di sicurezza. Questo ci fa capire che [soggetti diversi vedono la stessa situazione in modo differente], osservazioni: - in stesse situazioni interagiscono **attori sociali** differenti che hanno **interpretazioni** sociali differenti di quelle situazioni. Come capiamo gli attori sociali coinvolti? noi reagiamo alle situazioni non per come esse sono, ma per come le **vediamo**\> [la reazione viene guidata dalle nostre percezioni] (William Thomas) - la rappresentazione della realtà su cui viene basata l\'obiezione (quelli che hanno firmato la petizione sono quelli che fumano canne)\> la rappresentazione come tali viene utilizzata in un determinato modo e si usa per sostenere una risposta a una situazione problematica - cosa dobbiamo vedere per capire una situazione? Vedere chi sono gli attori sociali coinvolti, possono essere : - - - quindi bisogna tener conto degli attori sociali perché essi interagiscono in base alla loro prospettiva su dilemmi che richiedono decisioni (in questo caso la separazione viene vista in modo diverso e si usano azioni diverse). Quindi importante capire il **dilemma** (1) e **attori sociali** (2) e le **motivazioni** (3), le **relazioni** (4) - **motivazioni**: capire perché gli attori operano in un certo modo, quindi l'interpretazione influisce sulle azioni - **relazioni**: capire la natura di queste relazioni e di come esse possono influenzare le scelte degli attori, questo è l'aspetto centrale per analizzare le situazioni. - [Rappresentazioni diverse portano ad azioni diverse], quando il comportamento si allinea alle nostre aspettative: noi riconosciamo la situazione - pregiudizi - I vari attori non sono slegati gli uni fra gli altri, esistono delle **connessioni** che li legano. Ci possono essere anche **reticolari**: non riguardano appartenenza a gruppo o organizzazione **Analizzare una situazione:** - **attori sociali** (individuali e collettivi) - temi e questioni caratterizzanti (**issues**) - **problemi** o dilemmi - azioni e **risposte** ai problemi - perchè (**causa**) e come (**modalità**) Come opera il sociologo? Tiene conto di questi fattori, osserva ambiguità, incertezze, divergenze \> [ **NON schierandosi**] \> osserva connessioni sociali per spiegare caratteristiche di una situazione. Perché lo si fa? La psiche non c\'entra in questo campo, se ne occupano altre persone, quindi: **Le connessioni sociali** : "**[*forme* di organizzazione sociale che modellano le azioni umane]**" \> quindi la **sociologia** è lo *[studio delle connessioni e interazioni sociali che si producono in società.]* Ci sono 4 tipi di connessioni sociali: - relazioni - gruppi - reti - organizzazioni **1) RELAZIONI**: [interazioni durevoli fra due o più attori]. Sono determinate dallo ***[status]*** (=posizione sociale) e il *[**ruolo**/i]* (=insieme dei comportamenti attesi da chi occupa un determinato status). - - Perché le aspettative sono rispettate? - - - - ***[Conflitti di ruolo]***: Le aspettative non sono sempre rispettate: c'è un'incompatibilità tra due o più ruoli ricoperti dallo stesso individuo. Vengono gestiti attraverso : - **segregazione**: posso segregare il mio ruolo, lo tengo *separato* dall'altro ruolo di una situazione. Es. un docente che si prevede sia educato è anche capo di un gruppo ultras, e quindi separa i suoi due ruoli perché incompatibili e si comporta in due maniere diverse seguendo le aspettative di ogni situazione - **gerarchizzazione**: capire che ruolo è più importante dell'altro - **rinuncia:** collegato alla gerarchizzazione, un individuo può rinunciare a uno dei suoi ruoli se capisce che questo è incompatibile e difficile per la sua vita ***[Ambiguità di ruolo]***: a volte i ruoli diventano *ambigui* perché le cose cambiano, le aspettative che avevo verso qualcuno non mi sono chiare. Quindi le aspettative *non* sono sempre rispettate, a volte ci saranno dei conflitti di ruolo e altre volte delle ambiguità **\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\--** **2) GRUPPI**: sono entità sociali omogenee i cui membri sono [simili in qualche *aspetto fondamentale*] (es. studenti di una facoltà) che può essere: - - - - I gruppi si differenziano per: - ***dimensione***: stabilità, diluizione legami personali - ***forma***: primari-partecipazione per ragioni intrinseche perché vogliamo parteciparvi o secondari-partecipazione strumentale, quindi vogliamo ottenere qualcosa - ***gruppi di riferimento***: punto di riferimento per decisioni e giudizi - ***socializzazione anticipatoria***: sono riferimenti anche a gruppi a cui non apparteniamo, ma vorremmo appartenere (imitazione anticipata comportamento atteso da membri. Non faccio ancora parte del gruppo ma cerco di uniformarmi). C'è ***relazione*** fra gruppo ed identità: il modo in cui noi ci definiamo, non è indipendente da come gli altri definiscono noi; la nostra identità non è il risultato di ciò che vogliamo essere ma è il risultato delle interazioni che abbiamo. [L'identità viene costruita nell'interazione] (io non mi autodefinisco ma neanche la società può farlo). Riconoscerci come noi stessi in modi e luoghi diversi è identità. Charles Cooley: sé riflesso nella nostra anticipazione delle idee degli altri su di noi. George H. Mead: sè è interiorizzazione mediata dall'Io dalle aspettative cristallizzate nel Me. Difatti ci sono delle dinamiche di **salienza** :esiste un ordine gerarchico di identità, ci sarà maggiore salienza in investimenti che facciamo nella nostra identità, oppure in maggiori incentivi (che possono valorizzare la mia identità), in maggiore autostima\> [il *cambiamento* della situazione ci può portare a una **crisi d'identità**] **.** **Identità e genere:** **Gendering**: processo di costruzione sociale dei generi basato sulla selezione dei tratti e delle attività ad essi associate. Sono tratti che passano attraverso la **Socializzazione** diretta e indiretta. Sono una Socializzazione di ruolo oppure stereotipi, cioè estensione forzata a tutti i membri di un gruppo o categoria sociale di caratteristiche individuali (rafforzano rappresentazioni di ruolo, ma si affievoliscono con interazione diretta) **\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\--** **3) RETI :** sono formate da ***[attori]*** (nodi ) e ***[legami sociali]*** (connessioni), e attraverso i legami possono passare diversi flussi come: apprezzamenti o valutazioni, trasferimento di risorse materiali come i soldi, informazioni, movimenti di persone, ruoli, parentela. La rete sociale dice che ci sono delle persone e siano legate fra di loro per qualcosa, e dai grafici si può capire chi ha più relazioni di altri e anche chi non ha collegamenti, da informazioni dei flussi che lega le persone, sull\'intensità di questi flussi, sulla direzionalità, etc. La rete ha **caratteristiche strutturali**: - **densità** (rapporto tra legami effettivi e legami possibili, valore max 1) di tutta o di parte della rete ("cricche") - **centralità dei nodi** (presenza di nodi con molti più collegamenti rispetto agli altri) - **forza, spessore del legame** (frequenza, durata, intensità, numero flussi) - **buchi** (assenza di legami) Le reti hanno funzioni: **diffusione** (idee, influenza, info), **scambi** (risorse, tempo), **sostegno** (legami di assistenza), **esclusione** (amicizia, legittimità) **\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\--** **4) ORGANIZZAZIONI:** sono un tipo specifico di gruppo, ***[secondario]*** (quindi funzione strumentale), caratterizzato in una ***[divisione interna del lavoro]***, finalizzata al [conseguimento di uno scopo o insieme di scopi]. Individuano, creano, coordinano mezzi utili al raggiungimento dei fini organizzativi. Ha 3 problemi dell\'agire organizzativo: incertezza (dell\'ambiente), coordinamento delle persone e dei mezzi, legittimazione della funzione del coordinamento. [Per risolvere questi problemi organizzativi si usa la ***burocrazia***], si creano strutture burocratiche (***M.Weber***, 1922) per la prima volta: - **separazione** fra posizione e persone (se io sono dipendente, il posto dove lavoro non è mio, sono indipendente da esso. Non lavoro perchè l'ho ereditato) - **divisione** del lavoro - **autorità** gerarchica - **impersonalità** e razionalità - **regole astratte** (se io lavoro in un comune e faccio le carte d\'identità, la procedura che utilizzo è la stessa che userebbe un altro collega) che sono *impersonali* (fate per tutti) e hanno carattere di *razionalità* (per consentire il compito in modo efficace ed efficiente) - **qualificazione** e **uffici** La burocrazia ha dei **problemi**: **Conseguenza** con: - **alienazione** nei rapporti del lavoro - Organizzazione informale - **disumanizzazione** di lavoro e procedure - disobbedienze alle norme - controllo e mantenimento **diseguaglianze** - obbedienza formale - **rigidità** di norme e regole - **incapacità di cambiare** (l\'aderenza alla regola diventa piu impo dell\'obbiettivo) Prospettive di analisi di un\'organizzazione sono : - dal punto di vista di *chi ha creato e dirige* l\'organizzazione - dal punto di vista di *chi ne fa parte o di chi è servito* dall'organizzazione CAPITOLO 2 - **USARE LA TEORIA**. **Introduzione al capitolo 2** **Integratori sociali e scambi fra attori** A seconda della prospettiva teorica, possiamo interpretare diversamente le connessioni sociali e ricavarne delle informazioni utili: **legami**, dimensione del **significato** delle connessioni sociali, **conflitto** intorno alle risorse. A seconda della prospettiva che noi usiamo, possiamo ottenere delle informazioni utili per analizzare la situazione. Le relazioni fra gruppi sono piuttosto conflittuali perché riguardano l'accesso alla torre. I conflitti attorno alla torre sono motivati dal fatto che i diversi gruppi vi attribuiscono significati diversi e scambi tra attori sociali. **Integratori sociali** o **scambi fra attori sociali**: le relazioni tra soggetti sociali sono legate a scambi strumentali. Nello scambio, gli attori cercano di massimizzare il rapporto fra mezzi e fini attraverso lo scambio tentano di raggiungere il loro fine - - Cosa serve perché ci sia uno ***[scambio]***? Uno scambio ha degli elementi che sono sempre presenti. Perché ci sia una relazione o una connessione c'è bisogno che ci siano due o più attori, che hanno dei fini/obiettivi condivisi. Gli attori vogliono raggiungere questi fini scegliendo una linea di comportamento e usando degli strumenti usano dei **mezzi**. Bisogna calcolare razionalmente se i mezzi sono adeguati ai fini che si vogliono raggiungere. L'attore sociale è **razionale**, ed è quindi motivato dal fatto che può valutare i diversi costi e benefici dei nostri modi di comportarci, ovvero l'adeguatezza dei mezzi che usiamo per raggiungere il nostro obiettivo. Le valutazioni soggettivi non sono basate su una conoscenza perfetta della situazione, in quanto operiamo in una **conoscenza limitata.** - ***[Integrazione sociale]***: delle parti della società sono integrate al tutto o integrate fra di loro. L'individuo integrato sta bene al posto dove sta. La società è divisa in parti, a loro volta in relazione fra loro; queste parti possono essere integrate, e quindi le relazioni possono essere buone, oppure possono essere non integrate, e quindi le relazioni possono non essere buone. Chi vede la società come un sistema di parti, introduce il concetto di **funzione**. Le parti sono in relazione fra loro e svolgono un'attività specifica che sia complementare e collegata a quella svolta dalle altre parti ed è necessaria al fatto che la società sia in **equilibrio**, ovvero che duri nel tempo. Quando tutte le parti svolgono la loro funzione, si dice che la società abbia un buon/alto **livello di integrazione**. Alcuni soggetti svolgono il ruolo di integratore (es. sistema giuridico per un detenuto). ***[Meccanismi di premi e punizioni]***: incentivano il nostro adeguamento alle norme e puniscono il nostro allontanamento dalle norme. Garantisce la sopravvivenza della società moderna in quanto tutte le parti devono svolgere l'attività che gli spetta. Le diverse parti provano a dare una soluzione che favorisca la costruzione di connessioni integrate fra i diversi gruppi, che prima non lo sono (ognuno vuole la torre per sé). I tre gruppi sono in conflitto fra loro e se ci sono delle parti in conflitto fra loro significa che la loro integrazione è insufficiente bisogna agire, ovvero dare delle regole comuni (APS regola l'integrazione dando delle regole comuni). **Integratori sociali**: norme, valori, soggetti, istituzioni. Chi si fa parte diligente nel far rispettare alcune regole (es. il parco della torre, una chiesa, le autorità pubbliche, i genitori). Il fatto che ci si adegui a quelle regole può favorire l'integrazione all'interno di un gruppo. **Teorie**: un insieme di concetti e proposizioni usati per sviluppare spiegazioni di fenomeni osservabili. La ***[socializzazione anticipatoria]*** avviene quando assumo le caratteristiche anticipate di un gruppo di riferimento nel quale si vuole entrare. Merton fece uno studio su gruppi di riferimento e appartenenza ai gruppi, supponendo che se cerchiamo di studiare perché un non membro del gruppo entra o meno a far parte del gruppo bisogna considerare se il non membro viene ritenuto in possesso dei requisiti per appartenere al gruppo, ma anche l'atteggiamento che questo nuovo membro ha nei confronti del gruppo (aspirazione, appartenenza, opposizione). Chi aspira a far parte del gruppo ma non viene ritenuto in possesso dei requisiti sarà un uomo marginale. Chi è indifferente al gruppo ha del potenziale per entrare, ma non gli interessa. - - - Di tutte queste contingenze e da tutti i punti di vista possibili ai quali si può guardare Merton sceglie: - - Se vediamo una forma di esclusione di determinati individui in un determinato gruppo, ci dobbiamo chiedere se queste persone vogliono entrare nel gruppo e se sono in possesso dei requisiti richiesti per entrarvi a far parte. Gli esclusi dal gruppo sono o coloro che non vogliono farne parte, o non hanno i requisiti, o entrambe le cose. Mi posso chiedere se i requisiti non vadano modificati sono importanti i requisiti? Attraverso le ipotesi elaborate hanno un quadro generale dei casi e danno la possibilità di dire se effettivamente i requisiti sono importanti o meno. **Teoria Capitolo 2:** Per analizzare, interpretare e rispondere ad una situazione sociale, dobbiamo ricorrere a delle **teorie** (=insieme di concetti e di proposizioni usati per sviluppare spiegazioni di fenomeni osservabili): - - - A seconda della prospettiva che noi usiamo, possiamo ottenere delle informazioni utili per analizzare la situazione. Le teorie focalizzano l'attenzione su aspetti specifici delle connessione sociali, che considerano più importanti degli altri per spiegarle: - legami scambi - integratori reti - conflitti **LEGAMI** Domande per analizzare le connessioni come legami: - - - Le connessioni legano fra loro le persone. ***[Durkheim]*** investiga cosa accade quando i legami non ci sono più o mancano. Qual è la natura dei legami nelle società premoderne (**preindustriali**) e nelle società moderne (**industriali**)? - - ***Il suicidio:*** la sua spiegazione del **suicidio** non è basata sullo stato psicologico di chi commette suicidio, ma è basata sul fatto che le persone che si suicidano **non hanno abbastanza legami sociali** o vengono spinte al suicidio da una eccessiva presenza di legami sociali. Cerca di spiegare la natura di questi legami e cosa accade quando questi legami ci sono o non ci sono. Vi sono tre tipi di suicidio: - - - Quali sono i comportamenti anomici? Quali legami sono deboli e perché? [Il suicidio è una questione di mancanza di legami che ci danno appartenenza], e che dandoci appartenenza ci danno anche la possibilità di condividere degli orientamenti che ci indicano come comportarci. I legami di gruppo del dilemma della Torre possono essere identificati come legami di condivisione. Il modo in cui io analizzo la situazione, influenza anche le risposte che trovo al dilemma: - - **Soluzione ai dilemmi**: creare legami, di condivisione o interdipendenza, che convergono su una soluzione al dilemma **\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\--** **INTEGRAZIONE** ***[Società come sistema]***: insieme di parti connesse e integrate le une con le altre. Questa interpretazione della società viene dall'assimilazione della società ad un organismo vivente. [Le parti della società sono integrate fra loro, come le parti di un organismo vivente, ciascuna svolgendo una funzione, come reso possibile dalla loro struttura.] Ogni parte della società ha una struttura che gli consente di svolgere la sua funzione in modo adeguato. - - ***[Integrazione fra le parti]***: inter-connessione legata alla funzione. È la condizione necessaria per mantenere la società in equilibrio nel tempo. L'equilibrio è una condizione necessaria. **Le connessioni sociali** devono consentire lo svolgimento coordinato di queste funzioni e, dunque, deve esserci qualcosa che garantisce che queste connessioni siano adatte a mantenere la società in equilibrio, favorendo l'integrazione (svolgono integrazione). [Quindi svolgono l'attività di integrazione] (tengono insieme le parti in modo integrato). Forma di coordinamento collegata alla condivisione dei valori, cosa che noi apprendiamo attraverso la socializzazione, e al fatto che ci sia un sistema di incentivi e disincentivi che ci spinge a adeguarci a delle norme. I sistemi sociali cambiano per **differenziazione** e ogni parte differenziata svolge una funzione diversa, la società evolve in un'unica direzione, si muove dal semplice al complesso (es.famiglia, religione). La logica del cambiamento è di una migliore condizione e di un migliore adattamento. La società si complica in quanto entrano in gioco maggiori attori, ma è visto in un modo che va a migliorare la capacità della società di svolgere la sua funzione all'interno del suo ambiente. ***[Parsons]*:** Analizza quelle identità sociali (parti del sistema) che svolgono le loro funzioni e quali sono le strutture che consentono alle parti di svolgere adeguatamente o meno le loro funzioni. - Struttural-funzionalismo - Identificazione di funzioni fondamentali per la sopravvivenza delle società - Analisi delle entità sociali che svolgono le funzioni e delle loro strutture ***[Struttural-funzionalismo]***: quali sono i problemi strutturali che possono impedire lo svolgimento delle funzioni sociali? In una situazione sociale ci sono degli insiemi di entità sociali collegati gli uni con gli altri? **Soluzione ai dilemmi**: assicurare che le connessioni sociali consentano alle parti sociali di svolgere le loro funzioni in modo integrato. Dobbiamo favorire l'integrazione tra le parti \-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-- **CONFLITTI** Le connessioni sociali come [ **conflitti** attorno a risorse scarse e distribuite in modo diseguale] (metafora del "*tiro alla fune*") \> Karl ***[Marx]*** parla del conflitto legato al posssso diseguale dei mezzi di produzione (risorse impiegate per produrre beni e servizi) e dei diversi modi di produzione che sono caratterizzati da diversi mezzi di produzione e da modi diversi in cui ne organizzano l possesso (es.schiavismo). Nel capitalismo, i mezzi di produzione sono di proprietà dei borghesi, tranne la forza lavoro che rimane ai proletari. Ai proletari viene sottratto il surplus (profitto) che contribuiscono a generare, perché solo i capitalisti possiedono i mezzi di produzione. Che domande ci facciamo per analizzare le connessioni in termine di conflitto generalizzando questo approccio oltre le risorse economiche? - - - - **Soluzione ai dilemmi**: parti svantaggiate acquisiscono controllo su risorse sufficienti alle loro esigenze, le risorse vengono distribuite secondo criteri più equi **\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\--** **SCAMBI** Chi vede connessioni come scambio, assume che gli attori sociali siano razionali, cioè hanno fini, conoscono mezzi per arrivarci e seguono un calcolo per raggiungere benefici a minor costo (più è vantaggioso e più è razionale). E' un\'ottimizzazione del rapporto fra mezzi e fini. Valutiamo come la connessione sociale può rientrare nel nostro calcolo costi/benefici (io studio con luca perché so che con lui avrò un bel voto). **Weber** ragiona su l\'uomo come soggetto razionale e ragiona su razionalità degli scambi: possiamo distinguere diversi modelli d\'azione (=i tipi ideali), l\'uomo agisce secondo modelli utili a noi che analizziamo come esso agisce per attribuire significato all\'azione che compie. Se noi andiamo a vedere come l\'uomo agisce, possiamo distinguere 4 modelli: - - - Domande per analizzare le connessioni come scambi? - quali attori in una situazione sociale? - quali obiettivi hanno gli attori? - quali corsi alternativi di azione - **Soluzione ai dilemmi**: interdipendenza "a somma positiva" e compromessa **\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\--** **RETI DI INTERAZIONE** Simmel ragiona e dice che il modo in cui connessione sono stabilite segue alcune forme e modelli. Le relazione tra 3 soggetti sono formalmente molto simili rispetto ai soggetti coinvolti. Sulla base di queste forme noi abbiamo interazioni e agiamo con gli altri. Il processo attraverso il cui noi costruiamo la natura delle relazioni e quale significato diamo, si chiama COSTRUZIONE SOCIALE DELLA REALTA': - mondi sociali come prodotto intersoggettivo (paradigma individualistico) - interazioni mediate simbolicamente (interazionismo simbolico): comunichiamo e interpretiamo significato attraverso **simboli** (=qualsiasi cosa la cui percezione uscita un\'idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile (segno, gesto, oggetto, animale, persona)) i quali influenzano il corso della situazione (questo dipende se essi sono o non sono condivisi). **Domande** per analizzare le connessioni come reti d\'interazione: - quali forme di socializzazione in una situazione sociale? - come sono stati costruiti nel tempo? - quali simboli usati? - quali significati vengono veicolati? **Soluzione ai dilemmi:** modifica dei modelli di interazione in un senso di apertura e di condivisione dei significati **Morale**: quello che noi andiamo a vedere è a partire da una o più di queste prospettive teoriche, andiamo a vedere le connessioni, i suoi diversi aspetti, interpretazioni, ipotesi che si avvicinano a una o piu di queste prospettive teoriche CAPITOLO 3 **- DECODIFICARE LA CULTURA.** La cultura come "cipolla": Strato esterno con simboli (richiamarci a qualcosa che va oltre l\'immediato sensibile), interno narrazioni, e ancora più interno con valori, miti, credenze, immagini, visioni del mondo. **Simbolo**: qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona) la cui percezione susciti un\'idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. Possono avere dei difetti. Come li riconosciamo? - sono speciali (fuori dall\'ordinario) - ostentati e usati in occasioni speciali (rituali:modalità di comportamento culturalmente significativa) **Linguaggio** come sistema di simboli: - gergo e linguaggio tecnico (identità, appartenenza a culture o gruppi, es. professionali) - verbale o non verbale (es. linguaggio dei segni) **Narrazioni**: - resoconti di eventi con inizio, fase centrale e fine, con protagonisti e trame - veicoli di informazioni, ma anche significati (danno senso al mondo) - repertori di giudizi (giusto, buono, bello, importante) - raccontano cosa è (vero o fittizio) e indicano cosa è importante **Copioni** (Goffman, studio delle interazioni umane faccia a faccia, come se fossero rappresentazioni teatrali): - sono narrazioni agite, dirigono l\'azione - sono scripts a cui ci rifacciamo quando interagiamo - quando interagiamo, tutti recitiamo (approccio drammaturgico) perchè in questo modo le aspettative reciproche si stabilizzano (es. quando sei in ascensore con uno sconosciuto, non ti aspetti che lui inizi a parlarti come un amico, la gente quindi agisce seguendo un copione secondo le aspettative) - i contenuti del copione non scritto del nostro comportamento hanno una valenza culturale - L\'interazione potrebbe anche non seguire un copione e la gente lo riconosce come errore ma senza fare nulla, capisce che chi ha fatto l\'errore è un attore competente e scusabile che per un motivo non ha seguito il copione: sono le *norme di perdono*. Se faccio finta di non vedere: *norme di rilevanza*. - Goffman si disinteressa al perché noi ci comportiamo così, lui analizza le interazioni : situazioni dove una persona *salva la faccia* a qualcun\'altro in caso quest\'ultimo non segua il copione: nonostante errori nell\'agire la narrazione, la si porta fino alla fine. E' un modo per chiudere in maniera condivisa l\'interazione anche se questa non doveva andare così. **Visioni del mondo**: comprendere valori, credenze, visioni (del futuro desiderato) e immagini: - valori: standard collettivi su cui si basano i giudizi delle persone - credenze: asserzioni specifiche che le persone in una cultura desiderano essere vere - visioni (di futuro): descrivono ciò per cui le persone devono impegnarsi - immagini: raffigurazioni mentali utilizzate come modelli o schemi Quali domande per esaminare visioni del mondo? - cominciare dall\'esterno di una cultura e poi procedere verso l\'interno - prendere in considerazione le decisione prese dalle persone (orientate dai valori) - interrogate le persone su cosa costituisce un valore (atteggiamenti) - osservare quali comportamenti sono premiati e puniti - infrangete le regole, espressione di valori convenzionali (posso osservare le reazioni delle violazioni del copione) ***[Teorie della cultura]***: come abbiamo detto, cultura come collante sociale, ombrello, maschera, corrente, borsa degli attrezzi: diverse interpretazioni della cultura sono associate a diverse interpretazioni delle connessioni: - - - - - C\'è rapporto fra cultura e connessioni: cultura (simboli, rituali, storie, visioni del mondo) e connessioni (forme di organizzazione sociale come relazioni, gruppi, organizzazioni, reti) ***[Cultura come collante]***: cultura come una delle cause della forza dei legami sociali. Cultura produce coesione, identità collettiva e solidarietà sociale e anche quando influente, conformità. Si parla di **coscienza collettiva** (= totalità delle credenze e sentimenti comuni alla media dei cittadini di una stessa società). La cultura accomuna (appartenenza il fatto che ci siano dei legami di condivisione), influenza le aspettative e comportamenti del gruppo. La cultura quindi crea legami (cultura come collante, tiene insieme le cose, le persone, i gruppi) e genera identità ***[Cultura come ombrello]*** (non usare questo termine nel compito): contrasta la disorganizzazione della società, favorendo l\'integrazione delle sue parti. I valori fondamentali svolgono funzione fondamentale per sopravvivenza di un sistema sociale (mantenimento **MODELLO LATENTE,** cioè i **valori** fondamentali della società: Parsons). I valori legittimano norme e regole che integrano attività delle persone. Religione, scuola, famiglia sono le istituzioni che svolgono questa funzione di mantenimento e trasmissione. ***[Cultura come maschera]***: la cultura è un\'**ideologia**, un insieme di credenze sulla società che giustificano le ***[diseguaglianze]*** e considerano gli interessi degli attori dominanti come interessi di tutti. Mascherando la realtà sociale diseguale, prevengono la possibilità che chi è svantaggiato agisca per cambiarla. La "**falsa coscienza**" come visione distorta delle relazioni di classe, coscienza di sé (da sostituire con "coscienza di classe" in sé e per sé, Marx. Parlando di questo tipo di cultura siamo in un ambito assolutamente marxista). Devo riconoscere d\'essere parte di una classe in sé, e di essere io in una classe. La cultura giustifica le diseguaglianze. Quindi è fonte di identità/collante ma anche giustificazione di diseguaglianza, cultura come maschera. Durkheim stesso parla di coscienza collettiva, le persone vi si attaccano meccanicamente, tutti si comportano allo stesso modo: interpretazione della cultura vista come collante della società, ciò che dà identità alla società. Noi costruiamo legami attraverso la condivisione della cultura. **DISEGUAGLIANZE**: Marx parla della cultura come maschera e parla di ideologie (=è una rappresentazione del mondo funzionale a mantenere relazione di dominio, dei capitalisti sui proletari, proprio per questo motivo i proletari non si ribellano, perché accettano la loro condizione non essendo consci), un mascheramento che convince le persone che un ruolo sociale ingiusto che in realtà è giusto, toglie motivazione ad abbandonarlo. E' strumento di controllo sociale e ha effetto che giustifica e conferma rapporti di dominazione. In questo caso gli impiegati sono sfruttati e qua si evidenzia il concetto di cultura come maschera. Per Marx difatti il problema è che la classe operaia acquisti coscienza di sé, coscienza di classe (acquisire consapevolezza del tuo effettivo posto nel mondo, e non quello che gli viene mostrato dai ruoli dominanti). **LEADER CARISMATICO**: quella persona a cui seguaci riconoscono il ruolo di leader e diritto di comandarli, perché pensano che abbia qualità eccezionali e carisma del comando. Il potere carismatico è un tipo di potere legittimo (Weber ne parla riferendosi a politica). Questa modalità giustifica il fatto che lui detenga il potere e che queste persone siano inferiori a lui (in sociologia se ne parla anche in ambito religioso riferendosi al profeta). **INTEGRAZIONE SOCIALE**: Altro aspetto della cultura verso le aspettative: come abbiamo detto, le aspettative sono stabili e conosciute (e questo crea interazione sociale perché crea stabilità). Come stabilizzo aspettative? Stabilizzo norme che si presuppone vengano seguite. Ci possono essere anche delle regole implicite. Questo insieme di norme e regole implicite ed esplicite servono a stabilizzare aspettative (importanti in particolare per le organizzazioni perché si basano sulla divisione del lavoro) e per avere una validità, esse devono essere giustificate: come fa la cultura a giustificare? dicendo che alcune cose sono giuste e altre sbagliate, la cultura ha come base i **VALORI**, quei principi astratti su cui base possiamo giudicare se corretto o meno, anche opere, azioni,\... Questo è l\'insieme degli strumenti condivisi per fare questo tipo di valutazione. Quindi la cultura ha effetto anche sull\'INTEGRAZIONE SOCIALE. Nel caso il valore principale è la perfezione e questo giustifica i comportamenti e giustifica i comportamenti di chi non agisce così. La perfezione fa sì che gli impiegati svolgono il lavoro in maniera INTEGRATA, che si comportino in un modo complementare, in modo da far funzionare l\'agenzia (connessioni come integratori). Cosa rende possibile l\'integrazione sociale? la condivisione (Parsons che vede società come sistema, insieme di parti che interagiscono fra loro. Vede il sistema sociale come composto di 4 sottosistemi). La trasmissione del modello latente è base della società : i valori, se essi invece non vengono trasmessi, la società va in crisi (vengono trasmessi tramite famiglia, società,..). ***[Cultura come corrente (di significati)]*** : sottostante, la cultura è l\'insieme dei significati che sottostanno alle azioni sociali (una corrente difatti). Attraverso l\'esame delle culture possiamo comprendere le motivazioni di un'azione: **Comprendere** (verstehen) come approccio distintivo della sociologia (e delle scienze dell\'uomo) rispetto alle scienze naturali: spiegare richiede **l\'interpretazione dei significati** dell\'azione (Weber). Bisogna ragionare sui significati attribuiti all\'azione che si compie: significati collegati alla motivazione dell\'agire. Weber dice che uno stato dell\'interpretazione è interno o esterno, attivo o passivo, ciò che implica o non un\'attività: è azione sociale quando noi attribuiamo un significato. Definisce l\'interpretazione dell\'agire, perché coerente ai significati che sono determinati di una cultura. Per questa interpretazione la cultura si immagina come un archivio di significati a cui noi attingiamo per dare senso a quello che facciamo e anche per capire quello che gli altri fanno. Weber dice: per spiegare l\'azione noi dobbiamo comprenderne il significato, per spiegare un azione dobbiamo comprendere il significato che noi attribuiamo a quell\'azione perché essa non è dipendente dal significato che noi le diamo. ***[Cultura come cassetta degli attrezzi]***: i corsi d\'azione effettivamente scelti sono limitati, perché la cultura offre un numero definito di **strategie d\'azione** fra cui scegliere: esse sono "modi durevoli di ordinare le azioni in una sequenza temporale". Non sono limitate da vincoli materiali. L\'interazione è possibile nel caso ci sia un\'integrazione/coerenza. La cultura ci offre dei percorsi di azione che sono pre-definiti e condivisi, noi che apparteniamo a una cultura abbiamo modalità di comportamento che seguono modelli accettati e condivisi. Ci dice che comportamento dobbiamo adottare e questo non è definito individualmente perché potrebbe non essere adatto a proseguire l\'interazione (es. se io mi avvicino a qualcuno che non conosco e per salutarlo gli do il gomito, lui mi guarda male. Se lo avessi fatto con qualcuno che conosco lui mi avrebbe dato il gomito: noi attingiamo a percorsi predefiniti e questo è legato alla nostra appartenenza culturale. \-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-\-- **COME DECODIFICARE LA CULTURA**: devo identificare simboli (anche linguistici), rituali e narrazioni. Devo caratterizzare le visioni del mondo: - - - - -