Summary

Questo documento analizza la politica pop online, concentrandosi sul ruolo dei meme e dei social media nella comunicazione politica. Vengono analizzati i principali cambiamenti nella comunicazione politica, come l'impatto dei social media sulla politica tradizionale.

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Politica pop online, il meme Webpolitica Quando si parla di web politica è importante ragionare sui tre cambiamenti drastici che hanno segnato la trasformazione della politica: 1) La televisione al potere, con Berlusconi (1994) come sua incarnazione 2) La nascita della rete e dell'auto com...

Politica pop online, il meme Webpolitica Quando si parla di web politica è importante ragionare sui tre cambiamenti drastici che hanno segnato la trasformazione della politica: 1) La televisione al potere, con Berlusconi (1994) come sua incarnazione 2) La nascita della rete e dell'auto comunicazione di massa 3) L’irrompere del grillismo e dell’utopia della democrazia diretta 1) Berlusconi e la televisione La prima svolta nella comunicazione politica è proprio il binomio Berlusconi - televisione: la svolta berlusconiana è quella della politica pop in cui la televisione è l’estensione del corpo del leader. La sua vita pubblica e privata, i suoi pensieri, i suoi tic, le sue esternazioni, le sue performance richiamavano i codici tipici della cultura popolare in un mix di politica, scandalismo, gossip e spettacolo. I nuovi tg delle reti berlusconiane erano una fusione di informazione e intrattenimento (infotainment) 2) Nascita del www e l’auto comunicazione di massa La nascita del world wide web (1993-1995) è la seconda linea di demarcazione che segna il superamento del paradigma della comunicazione di massa (dall’uno ai molti all’autocomunicazione di massa). L’interattività porta con sé i social network che rivoluzionano la vita individuale e le relazioni sociali, ma anche in politica. Questo fa sì che a volte vi siano delle distorsioni delle informazioni relative a certi aspetti politici. L'interattività ha infatti un estremo impatto, perché muta il rapporto tra i politici e il pubblico. I politici ora, si rivolgono direttamente ai loro sostenitori bypassando la mediazione dei media tradizionali. (Fenomeno di disintermediazione) Nella letteratura scientifica internazionale questo fenomeno viene chiamato “Equalizzazione”: la rete offre ai partiti marginali gli stessi vantaggi che i grandi partiti avevano nell’era dei media offline. Questo termine viene infatti utilizzato per spiegare il mutamento della comunicazione politica in relazione alle risorse disponibili. 3) Fenomeno Grillo Il fenomeno Grillo (il suo blog nasce nel 2005) rappresenta la terza linea di demarcazione nella politica e nella comunicazione politica internazionale. La piattaforma Rousseau è parte di una strategia di comunicazione imperniata su una ideologia che unisce l’idea della democrazia diretta al convincimento che questa sia possibile grazie alla rete, alla disintermediazione. Sistema mediale ibrido Nella società di oggi vige un sistema mediale ibrido: i vecchi mass media continuano ad avere un ruolo importante per la politica (la tv funge ancora da traino), e per questo meglio parlare di sistema ibrido in cui è immersa la politica. In tale sistema si pone però il problema di come le imprese proprietarie delle piattaforme (Facebook, X, Instagram, YouTube, Tik Tok) gestiscono il traffico. Le imprese piattaforme di social networking non producono contenuti in proprio e traggono il proprio profitto dalla gestione dei contenuti degli utenti. Gli algoritmi giocano un ruolo centrale nel definire ciò che è popolare e nel creare connessioni tra persone (a volte risultanti bolle ideologiche). I motori di ricerca e le piattaforme decidono quali contenuti distribuire e mostrare al pubblico. I social media infatti hanno un potere simile a quello dell’agenda setting. Gli stessi produser attivi nel postare informazioni, commenti e immagini, diventano opinion leader digitali. Opinione pubblica Ad oggi, ci troviamo di fronte a un dibattito pubblico alimentato e che progredisce attraverso lo scambio discorsivo-dialogico tra i vari attori sociali. Questo scambio avviene in un contesto ibrido, ampliato e valorizzato dai social media: tutti possono avere accesso a informazioni riguardanti il mondo della politica. Si tratta di una platea estesa o enlarged digital policy la quale comprende: Soggetti individuali Soggetti collettivi Soggetti istituzionali La logica dell’azione connettiva è la trasformazione dell’ agire collettivo da forma organizzata e con una leadership identificabile, in azione connettiva caratterizzata dalla mancanza dei leadership e di organizzazione centralizzata. Esprimendosi all’interno di un medium organizzato a rete (forma orizzontale) e senza una leadership centrale vi è il rischio di nascita di movimenti a vita breve. Nel web questi si traducono in spazi concreti e hanno vita decisamente breve perché mancano di una figura centrale. Hanno un valore, perché improvvisamente mettono in crisi certi aspetti della società ma muoiono perché non hanno uno spazio gerarchico ma eterarchico. Lo slacktivism o attivismo da poltrona/pigro consiste nell’esclusiva partecipazione da parte di un individuo a discussioni online. Mette like, fa donazioni ma non fa nient’altro, non è un impegno politico, si limita a questo e si esaurisce qui. Gli sciami digitali sono un’altra caratteristica del web. Gli individui negli spazi digitali si raggruppano in assembramenti ma per un breve periodo, questi confronti politici hanno vita breve e si contraddistinguono per la dimensione ludica. I loro modelli collettivi di movimento sono, in analogia con gli sciami costituiti da animali, assai fugaci, instabili e contraddistinti dalla volatilità. Inoltre, spesso agiscono in modo carnevalesco, scherzoso e disimpegnato. Politainment Oltre alla politica pop (che si esprime all’interno dell’infotainment) esiste il politainment dato da politica e intrattenimento. Ma a differenza dell’infotainment vi è un’interazione disintermediata e orizzontale: Leader politici Media Cittadini/pubblici connessi Il segreto della popolarità dei leader politici sta nell’utilizzo di un linguaggio comune della società dello spettacolo: governanti e governati usano linguaggi comuni con riferimenti simbolici condivisi. Si assiste alla leaderizzazione della politica e all’ibridazione tra politica e vita quotidiana. Personalization, competenza, self promotion) Intimization Celebrity politics (gli ambienti online portano a ibridare la notorietà del soggetto politico con la performance del self). Lifestyle politics Selfie e politica Un altro elemento che trasforma la comunicazione politica indirizzato verso l’orizzontalità è il selfie: trasforma la vecchia comunicazione politica mettendo in campo: Un senso di intimacy e prossimità con i propri sostenitori Un mezzo di self-promotion Un richiamo all'attenzione mediatica Showmanship politics La showmanship politics si caratterizza per la disintermediazione, la spettacolarizzazione e l’offerta di informazioni e narrazioni alternative a quelle dei media. Tra gli attori politici che producono politica tramite la rete e sono attivi sulla rete vanno inclusi: Idoli pop Celebrities Registi, attrici, attori, conduttori televisivi, cantautori e cantautrici rock e pop, artisti Questa ibridazione ha scatenato una produzione inarrestabile dei meme, strumento attraverso il quale i cittadini prendono posizione su determinati aspetti riguardanti la società e la politica. Meme e politica Cos’è il meme? Un meme è un’immagine, un video, un testo ecc., tipicamente di natura umoristica, che viene copiato e diffuso rapidamente dagli utenti internet, spesso con alcune varianti. Richard Hawkins in “the selfish gene” sostiene che i geni utilizzano egoisticamente diversi organismi per sopravvivere in funzione della possibilità di replicabilità. Quindi una parte di geni che si sviluppano, da una a parte rimangono come nell’organismo da cui provengono, dall’altra si modificano prendendo le caratteristiche del luogo in cui sono destinati. Il meme circola in rete e si trasforma in base agli interventi dei produser. L’utente internet viene quindi chiamato produser, che attua una produzione di tipo comunitario. L’iter memetico, il processo di creazione e di trasformazione del meme consiste in: diversi soggetti riprendono un’idea e la variano, rimettendola in condivisione in un sistema aperto, in cui l’autore svanisce. I meme veicolano una forma della vernacular creativity (creatività vernacolare). Il meme è un prodotto culturale la cui popolarità dipende dal suo potenziale memetico: Capacità replicativa Idoneità trasformativa Carica umoristica Le caratteristiche principali del meme sono tre: 1) Fedeltà. Mantenere una cornice che si riferisce all’orinale 2) Fecondità: cornice utilizzata per creare èrouittree 3) Longevità I meme possono essere classificati in base agli obiettivi comunicativi: Social commentare purposes Absurdist humor purposes Per comprendere il significato dei meme si devono considerare diversi livelli di significato. Quando un meme si normifica e diventa alla portata del pubblico generalista, i memers professionisti tentano di diversificare la propria produzione usando nuove strategie narrative. I meme che si cristallizzano segnano l’appartenenza a una comunità. I meme internet rappresentano la quintessenza della cultura partecipativa, proprio per le loro caratteristiche intrinseche: sono aperti, si diffondono in maniera decentralizzata e non gerarchica e si basano su un modello di cultura digitale dipendente dagli usi degli utenti. Tre caratteristiche dei meme rilevanti per il produsage: 1) I meccanismi di diffusione dei meme che iniziano dai singoli individui per trasformarsi in fenomeno collettivo 2) I processi di riproduzione di queste forme simboliche che si traducono nella creazione di copie, nei tentativi di imitazione e nei contributi mirati alla trasformazione 3) Le regole della diffusione che si concretizzano nella competizione tra prodotti e nella relativa selezione, in cui il vincitore prende tutto. I meme alimentano uno spazio di discussione liminale tra i privati cittadini che tramite essi accedono a temi con cui altrimenti non sarebbero mai venuti in contatto. I meme sono il frutto di processi di partecipazione non convenzionale. Fungono da agenda setting trivializzando i temi all'ordine del giorno ne favoriscono la comprensione e la diffusione tra gli utenti. Le attività di partecipazione politica online comprendono: Petizioni Consultazioni Parlare di politica Esprimere le proprie opinioni. Mettere un like I meme presentano però diversi criticità tra cui: Divario digitale (tre forme di capitale) Disfunzione narcotizzante Logica algoritmica Disuguaglianza partecipativa (il 90% dei contenuti proviene dall'1% degli utenti) I meme politici hanno due sui principali: 1) Personale, ovvero come partecipazione leggera, economica, divertente 2) Connettivo, cioè come azione grassroot (#mettoo) o propaganda politica. Non sempre però i meme sono divertenti, al contrario possono essere «mortalmente seri». La loro cifra interpretativa è un profondo cinismo associato all'umiliazione pubblica come forma di intrattenimento virale basata sul sarcasmo pungente del for the lulz (laughter, amusement). Il nonsense funziona da collante sociale. Il consumo di divertimento e la partecipazione ai processi di produzione diventano parte essenziale per il coinvolgimento con le issue presenti nell'agenda pubblica.

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