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AstoundingPraseodymium5097

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Università degli Studi Federico II Napoli

Serena Muscovio, Federica Esposito, Prof. Balletta

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microeconomics demand and supply price elasticity economics

Summary

These notes provide an introduction to microeconomics, focusing on the concepts of demand and supply and elasticity. The text explains different types of supply curves and the conditions for equilibrium in a market. It also discusses the concepts of consumer and producer surplus.

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Prof. Balletta Serena Muscovio Federica Esposito Micro ♾ Domanda e offerta indica la relazione inv...

Prof. Balletta Serena Muscovio Federica Esposito Micro ♾ Domanda e offerta indica la relazione inversa tra prezzo e quantità D Se si abbassa → contrazione Q= a-bP Trova curva di domanda Se si alza → espansione Se aumenta il reddito, aumenta la domanda 3 tipi di curva di offerta A Primo caso dove la curva parte dall'asse delle y Q= -c + dP ↑ A Secondo caso dove la curva parte dallo 0 Q= dP ↑ A Terzo caso dove la curva parte dall'asse delle X Q= c + dP ↑ Se va a sinistra → contrazione Se va a destra → espansione D S Equilibrio tra domanda e offerta Q=Q Dove domanda e offerta si incontrano In questo caso si formano due surplus → la loro somma è definita surplus sociale Surplus del consumatore diminuisce all'aumentare dei prezzi, corrisponde alla differenza tra la somma massima che il consumatore è disposto a pagare per un bene e la somma che effettivamente deve pagare per acquistare quel bene. E la misura monetaria del benessere del consumatore. È l’area tra la curva di domanda e prezzo di equilibrio. Surplus del produttore diminuisce al diminuire dei prezzi, corrisponde alla differenza tra il prezzo incassato dal venditore e il prezzo minimo che i venditori devono ricevere per portare ciascuna quantità sul mercato. Tale differenza misura il beneficio di cui il venditore gode ed è l’area che si trova al di sotto dell’intersezione tra prezzo di equilibrio e curva di offerta; è una misura del beneficio monetario netto cui i produttori godono offrendo un bene ad un prezzo dato Elasticità EDP = - EDP = 0 A A Riguarda l’elasticità incrociata della domanda: rappresenta la variazione % della quantità di un N A bene per la variazione unitaria del prezzo di un altro bene I Caso 1 Caso 2 Caso 3 EDP I Pr. Pr EDI = EDxPy = Py. P Qx x D D D D D D EQxPx 2 D - 100 EQxI D 2 - 100 EQxPy 2 D - 100 2 2 2 100 · IO0 100 Dipendono dal reddito Tra - e 1 → domanda elastica Dipendono dal prezzo Tra -1 e 0 → domanda anelastica, > 0 beni normali Espansione > 0 beni sostituti ovvero insensibile ai prezzi < 0 beni inferiori Contrazione < 0 beni complementi a ep = ESP La variazione tra il prezzo di vendita e prezzo di domanda è proporzionale rispetto al rapporto dell’elasticità della domanda e dell’offerta 35 EDP Ricavi spesa → in che misura la variazione del prezzo può modificare il ricavo totale RPx = Px. Qx(Px) R Ix Q O Q = - I ricavi sono decrescenti nel prezzo se la domanda è elastica ↑ I ricavi sono crescenti nel prezzo se la domanda è anelastica Tra 1 e O Nel caso di una funzione di domanda decrescente nel prezzo, quando diminuisce il prezzo ci sono due effetti: uno positivo, ovvero che la quantità venduta aumenta, quindi aumentano i ricavi; ed uno negativo, ovvero che tutte le quantità che si vendevano prima vengono vendute a un prezzo più basso Regola dell'incidenza delle tasse Equilibrio con la tassa pi ps= + T Q(P) Q (ii) Q = = L’incidenza maggiore si ha pspo = - T su chi ha elasticità minore oppure T pP = - ps Q(pi) Q(Pi T) Q = = = Funzione di domanda ad elasticità costante b Q - a. p Un’altra curva di domanda comunemente usata e la curva di domanda con elasticità costante data dalla formula generale dove a e b sono delle costanti positive. Nel caso di curva di domanda con elasticità costante, l’elasticità della % 8 domanda al prezzo è sempre uguale all’esponente meno b Perdita secca di benessere (DWL): la perdita secca di benessere è data dal fatto che la quantità scambiata di equilibrio diminuisce Tipologie esercizi Trova curva di domanda e curva di offerta Trova equilibrio → surplus del consumatore, surplus del produttore, gettito fiscale, tassa (con l’aggiunta di una tassa cambiano i surplus) [T S Calcola l’elasticità in percentuale, oppure avendo il prezzo di domanda il prezzo di offerta (sistema) #PED ESP *P := APP+ T Se chiede di calcolare il gettito fiscale in un esercizio in cui ho equilibrio GF = curva di offerta * T Serve per calcolare prezzo di domanda Salario minimo prezzo di offerta la loro variazione Teoria del consumatore Esamina come i consumatori prendono le decisioni di fronte al Trade off (situazione di scelta tra due o più opzioni) e come agiscono in base ai cambiamenti delle proprie condizioni, tendendo a massimizzare l’utilità, tenendo conto di preferenze, reddito e prezzo per scegliere un paniere di beni Curva di indifferenza → sono funzioni convesse Unisce un insieme di panieri di consumo che danno al consumatore la stessa utilità 4 proprietà hanno pendenza negativa → questo perché il consumatore gradisce entrambi i beni e quindi MUx e MUy sono positive L le curve non possono intersecarsi tra loro ogni paniere si trova su una e una sola curva le curve non sono spesse U2 U1 U0 U2 > U1 > U0 Il saggio marginale di sostituzione è il tasso al quale il consumatore è disposto a rinunciare ad un bene per avere un’unità in più di un altro bene, mantenendo l’utilità costante. È marginale poiché è soggetto a variazioni MRS = MUx MUy Se vale più è meglio le utilità marginali sono strettamente positive MUx > 0 MUy >0. Ciò vuol dire che più aumenta il bene X è meno unità del bene Y è disposto a cedere il consumatore per un’unità in più di X, quindi il saggio marginale di sostituzione é decrescente. MU(Q) 0 Rapporto tra la variazione del livello di soddisfazione e la variazione del livello di consumo My j UTILITÀ MARGINALE DI Funzione inversa v = MUx My j UTILITÀ MARGINALE DI Funzione inversa v = MU Effetto reddito Reazione che si ha nella quantità consumata di un bene al variare del potere d’acquisto del consumatore, mantenendo costanti tutti i prezzi Effetto sostituzione Variazione che si ha nella quantità consumata di un bene quando il prezzo di quel bene cambia, mantenendo costanti tutti gli altri prezzi l’utilità Hicks: variano i prezzi → varia il reddito → si ottiene la stessa utilità Slutsky: variano i prezzi → varia il reddito → si può comprare sempre lo stesso paniere I beni di Giffen sono beni inferiori per cui l’effetto reddito è più grande dell’effetto sostituzione Equazione del vincolo Descrive tutti i panieri che il consumatore si può permettere, dato che ha un reddito da poter spendere e i prezzi dei due beni sono Px e Py 0 3 Px + Py = I 3 0 Vincolo di bilancio a variazioni di prezzo Quando il prezzo di un bene cambia, la linea di bilancio del consumatore subisce una rotazione: Aumento del prezzo del bene X: La linea ruota verso l’interno. Il consumatore può acquistare meno X con lo stesso reddito, mentre la quantità massima acquistabile di Y rimane invariata. Il potere d’acquisto diminuisce e la retta diventa più ripida, poiché il rapporto tra i prezzi dei beni (-Px/Py) aumenta. Diminuzione del prezzo del bene X: La linea ruota verso l’esterno. Il consumatore può acquistare più X con lo stesso reddito, mentre la quantità massima di Y non cambia. Il potere d’acquisto aumenta e la retta diventa meno ripida, poiché il rapporto tra i prezzi diminuisce. Vincolo di bilancio a variazioni di reddito Nel momento in cui aumenta il reddito, la seconda linea di bilancio si sposta verso l’esterno invece nel momento in cui diminuisce il reddito, la linea di bilancio si sposta verso l’interno. Variazioni di prezzo e di reddito Se i prezzi e reddito variano della stessa percentuale alfa, il vincolo di bilancio non cambia, quindi o omogeneo di curato zero. Efficienza nel consumo Riguarda come un singolo consumatore, distribuisce il proprio reddito tra i vari beni in modo da massimizzare la propria utilità. Si ha quando i rapporti tra le utilità marginali dei due beni sono uguali MUS MU 1 B = MU Efficienza nello scambio Abbiamo un’allocazione efficiente, se MRS = MRSBy Legge della domanda La quantità domandata è decrescente nel prezzo, tenendo fissi tutti gli altri fattori Legge dell’offerta La quantità offerta è crescente nel prezzo, tenendo fissi tutti gli altri fattori Come fai a riconoscere che sei nella teoria del consumatore? Lo riconosco guardando se ce l’ha U, quando c’è abbiamo: Funzione di utilità * Cobb-Douglas x u(xy) = yB MRS -i = SCELTA OTTIMA I soluzioni interne :3. S MRS = Pr 4 X 7 = CONDIZIONE OTTIMALE ~ Py c + Bi PxX + PyY = I Se PX MRS Co x è Crescente e Con y Decrescente Py PX Se MRS ( Con x è Decrescente Con Crescente y e Py La condizione ottimale in caso di scelta ottima diventa L Y - quindi Se MRS < Px la è Con BX + Crescente y Decrescente e Py e bisogna diminuirla e bisogna aumentarla Px Se MRS) la è Decrescente lan + y Crescente e Py e bisogna aumentarla e bisogna diminuirla Perfetti complementi YA U(X y) , = min [ax By3. F MRS 0 = soluzioni interne = S BI [X = By Proporzione desiderata X = y = d[ BPx 2Py + BPx + 2Py RX PyY+ Effetto sostituzione = 0 Effetto reddito = Xb - Xa Perfetti sostituti → soluzioni d'angolo (più esterne alla curva) U(xy) = xx + By Effetto reddito = 0 MRS = Effetto sostituzione = Xb - Xa B F MRS B = 0 x y = F MiS = i Tutti i valori sulla linea di bilancio 0 Y py 8% X F MRS i x = 0 y = * Per capire se una soluzione è interna o d’angolo bisogna studiare le curve di indifferenza e verificarne le condizioni (proprietà) Se le curve NON toccano gli assi → MAI soluzioni d’angolo Effetto reddito ed effetto sostituzione Cobb-Douglas Troviamo il paniere di ottimo 3 Troviamo la X/Y con la variazione di prezzo, mantenendo costante quella invariata 333 Troviamo il reddito compensativo S 8 Og Troviamo il paniere teorico I S L I XT 2+ B Pxf B In YT 2+B Pyf Effetto reddito = Xb - Xt Effetto sostituzione = Xt - Xa Perfetti complementi Troviamo il paniere di ottimo Troviamo il secondo paniere 333 Effetto sostituzione = 0 Effetto reddito = Xb - Xa Perfetti sostituti Troviamo il paniere di ottimo Troviamo il secondo paniere 333 Effetto sostituzione = Xb - Xa Effetto reddito = 0 Le preferenze Ci sono delle relazioni di preferenza sull’insieme di panieri Completezza: per ogni paniere A e B avremo : A>B; A Consumo e tempo libero Il modello di scelta tra consumo e tempo libero serve a studiare la scelta degli individui su quanto lavorare, quindi ci dà una funzione di offerta di lavoro. Lavorare consente di guadagnare per acquistare beni C= consumo GRAFICO RC P = prezzo w=salario reale. Potere d’acquisto w P 2 W H = ore a disposizione X L = tempo libero R = reddito da lavoro, W = salario nominale com um Reddito E om da lavoro D Vincolo di bilancio PC (H 2)w + R A volte il vincolo può cambiare = - Pendenza /inclinazione del vincolo costo opportunità al w S quale rinuncio H Scelta intertemporale Il modello di scelta del consumatore può essere adattato per studiare il problema di allocazione intertemporale del consumo: ci sono due periodi t=1, t=2. Il consumatore ha a disposizione redditi I1, I2 in moneta nei due periodi e deve decidere quanto consumare nei due periodi c1, c2 con prezzi p1, p2. Se non potesse trasferire risorse tra i due periodi sarebbe obbligato a consumare esattamente il reddito in ciascun periodo p1c1 = I1 e p2c2 = I2. Questo è detto punto di autarchia. Assumiamo, invece, che può trasferire moneta tra i due periodi, dando e prendendo a prestito al tasso di interesse annuale i. Definiamo con s il risparmio netto: se s>0 il consumatore dà a prestito, quindi sta risparmiando se s0) prestano ad agenti che oggi sono in deficit di fondi (s costi FISSI Rendimenti di scala (variazione degli output) Misurano la variazione dell’output a seguito di una stessa variazione di tutti gli input IRS (crescente) → aumento della medesima proporzione degli input. L’output aumenta più che proporzionalmente. 8(ih Xx), > X 8 (2 x) , CRS (costante) → aumento della medesima proporzione degli input. L’output aumenta della medesima proporzione. 8(x2 inK) , = 28 (2 4). DRS (decrescente) → aumento della medesima proporzione degli input. L’output aumenta a meno che proporzionalmente. 8(x2 XK), < X8 (4 k) , 3 funzioni di produzione Cobb-Douglas → strettamente convessa KA 8(2 k) , = 2"kP Q Da MRTS 2x = MPL = C S I d MPK B E Se 2 + B(1 D DRS - E- curva dei e Rendimenti di scala Se 2 + B = 1 D - CRS Se < + B > 1 - DIRS Perfetti complementi → strettamente convessa KA 8(2 k) , = min 522 BK} , MRTSCK = O a = = 2) Da [Bk = a Q = 3kk =Q Q : min ECL BK3 , Rendimenti di scala costanti CRS Perfetti sostituti → convessa A f(t , k) = 2 + Bk MRTS K = P MRTSck E = A Se MPL MPK solo MRTSLK E Usiamo L < w M D Se MPL < MPK usiamo solo K A MRTSLK w M E D Rendimenti di scala costanti CRS Massimizzazione dei profitti Assumiamo che l’obbiettivo dell’impresa sia massimizzare i profitti economici: Risolviamo questo problema in due passi: 1. Minimizzazione dei costi dato Q: scelta della combinazione di input L, K che permette di produrre a a costo minimo. 2. Massimizzazione dei profitti: scelta della quantità da produrre conoscendo la funzione di costo totale TC(Q) Minimizzazione dei costi Il problema di minimizzazione dei costi è: Le variabili esogene in questo problema sono: i prezzi degli input r, w e la quantità da produrre Q (ed anche la funzione di produzione, ovvero la tecnologia). Le variabili endogene sono: lavoro e capitale L*. K*, che producono Q al costo minimo. Risolvendo il problema di minimizzazione dei costi otteniamo: la funzione di costo totale è il costo minimo di produrre Q Massimizzazione dei profitti Trovata la funzione di costo totale TC(Q,W,r), ovvero il costo minimo per produrre Q, l’impresa deve scegliere quanto Q portare sul mercato. Il problema di massimizzazione del profitto è: Le variabili esogene sono il prezzo dell'output p ed i prezzi degli input w, r che influenzano i costi della produzione. Le variabili endogene sono la quantità Q$ da portare sul mercato che massimizza i profitti. Risolvendo il problema di massimizzazione dei profitti otteniamo: Minimizzazione dei costi Abbiamo già introdotto il problema di minimizzazione dei costi: Quando siamo nel lungo periodo l'impresa può scegliere entrambi gli input liberamente. Quindi la soluzione ci dà la funzione di costo di lungo periodo: TC(Q, W, r). Nel breve periodo uno dei due input è fisso, l'impresa è vincolata ad utilizzare una certa quantità di lavoro o capitale. Aggiungiamo un vincolo L =L(con linea sopra) , oppure K = K (con linea sopra), quindi la soluzione ci dà la funzione di costo di breve periodo: STC(Q, w, r, K), oppure STC(Q, w, r, [). Nota: per gli economisti il breve periodo è il lasso di tempo in cui "qualcosa è fisso", mentre il lungo periodo tutto può essere scelto liberamente e tutto può variare. Minimizzazione dei costi nel lungo periodo dobbiamo risolvere il problema di minimizzazione dei costi di lungo periodo : Rappresentiamo graficamente il vincolo e la funzione obiettivo. Il vincolo è semplicemente l'isoquanto relativo alla produzione di Q. Le curve di livello della funzione obiettivo sono gli isocosti: combinazioni L, K che costano lo stesso Rischio e probabilità Avverso al rischio: avverso a rischio è un agente che preferisce ottenere valore atteso di una lotteria con certezza, rispetto alla lotteria stessa. (Pmax> P equo) Funzione concava EV > EU Un agente avverso a rischio si assicura completamente se il premio assicurativo è equo 1 Uw) ~ w = enw Ulw n = < VIw) = en w Neutrale al rischio: neutrale, il rischio la gente indifferente tratteneva il valore atteso di una lotteria con certezza, rispetto alla lotteria stessa, (Pmax=P equo) Funzione lineare EV=EU Per capire se conviene assicurarsi o meno verifica UIw) - P EU Uw) = w Ulw) = w Propenso al rischio: è un agente che preferisce ottenere la lotteria rispetto al valore atteso della lotteria con certezza. Funzione convessa EV=EU Ulw) - P EU : Ulw) = wa Rischio = variabilità = > non è sempre negativo Premio max assicurativo: UIw) P - = EC Premio assicurativo equo: Sono pagamenti attesi dall'assicurazione Premio max assicurativo equo: Top Utilità attesa = In(wop) = Utilità attesa Premio assicurativo: Uw) -P EU = Premio assicurativo equo: M A. Economie di scala e relazione tra AC ed MC MC < AC AC decrescente Economie di scala Quando il costo medio diminuisce all’aumentare della produzione. MC > AC AC crescente Diseconomie di scala Quando il costo medio aumenta all’aumentare della produzione. Strategia di Bundling Consiste nell’offrire prodotti diversi insieme, come se ne fosse uno solo, per creare un’offerta che contenga più vendite Concorrenza perfetta Le caratteristiche di un mercato di concorrenza perfetta sono: Industria frammentata: ci sono tanti compratori e tanti venditori, ciascuno piccolo rispetto alla grandezza del mercato; Beni indifferenziati: i consumatori percepiscono i beni prodotti dalle singole imprese come identici e omogenei; Perfetta informazione sui prezzi: ciascun consumatore conosce i prezzi proposti da tutte le imprese presenti sul mercato; Uguale accesso alle risorse: tutte le imprese hanno accesso alla stessa tecnologia di produzione. Implicazioni: Consumatori e venditori prendono il prezzo di mercato come dato, non percepiscono di poterlo modificare. Questo si chiama price-taking, ed è implicato dalla prima e seconda caratteristica perché se ciascuno è piccolo, qualsiasi decisione prende non può influenzare il mercato; inoltre, se i consumatori percepiscono tutti i beni come indifferenziati, un’impresa in particolare non può fare il prezzo perché il suo prodotto è uguale a quello delle altre imprese. Legge del prezzo unico: c’è un solo prezzo per il bene (omogeneo) scambiato sul mercato. Questa è implicata dalla terza e seconda caratteristica, perché percependo i beni come indifferenziati, e conoscendo i prezzi di tutte le imprese, il consumatore va da un’altra impresa ad acquistare se una alza il prezzo del bene. Libertà di entrata: è implicato dal fatto che tutti hanno accesso alla stessa tecnologia di produzione (quarta caratteristica) che nuove imprese possono entrare nel mercato, utilizzando la stessa tecnologia di tutti gli altri Equilibrio nel breve periodo (n. Imprese fisso) E SFC + NSFC + TUc(Q) seQ) 0 SFC SFC se Q = 0 profitto TC = (P Q). - STC Se si pome P MC = - curva di offerta individuale (Sintese se si moltiplica la curva di offerta individuale per il numero di imprese, si ottiene la curva di offerta di tutto il mercato. Prezzo di chiusura: prezzo al di sotto del quale non ha convenienza a produrre perché non copre tutti i costi variabili medi (ANSC). PC= min ANSC=> cioè derivata di ANSC ANSC(costi variabili medi non sunk)= NSFC +TVC DEFINIZIONI Costo opportunità: valore della Q migliore alternativa a cui si rinuncia quando si prende una decisione. Equilibrio di mercato nel lungo periodo (libertà di entrata) Costi contabili: sono costi espliciti Se poni AC=MC trovi Qi (quanto produce la singola impresa) sostenuti in passato. Sostituisci Qi in AC o in MC per trovare P Costi Sunk (non evitabili): Sostituisci nella curva di domanda, P per trovare QTot sostenuti indipendentemente dalle decisioni Per trovare il numero di imprese Q tot Costi non sunk: possono essere Qi evitati con delle decisioni (a) = P Q-TC. (profitto Federica (iCloud) Differenza tra profitto e surplus del produttore M TR-NSFC-SFC-CO-TUC = Co = costo opportunità TRE ricovi totali = P. Q SPETR-NSFC-CO-TUC (mon ci sono SFC) E quindi non recuperabili Nel breve periodo, esistono costi fissi e costi variabili, quindi per far sì che l’impresa resti aperta, il surplus economico (surplus del produttore e/o profitto) deve essere positivo. Tuttavia, il profitto economico può essere negativo, a condizione che l’impresa copra almeno i costi variabili (ovvero il prezzo deve essere almeno pari al costo variabile medio). Con la discriminazione di prezzo di primo grado (o perfetta) in un monopolio, il profitto del monopolista coincide con il surplus del consumatore che si avrebbe in concorrenza perfetta. Questo perché il monopolista cattura l’intero surplus del consumatore facendo pagare a ciascun consumatore il massimo che è disposto a pagare. Nel lungo periodo, ci sono solo costi variabili (i costi fissi sono diventati irrilevanti perché già ammortizzati o perché le imprese possono entrare e uscire dal mercato). In questa situazione, il profitto economico di lungo periodo coincide con il surplus totale, poiché nel mercato competitivo il profitto economico tende a zero e i surplus si riallocano tra produttori e consumatori. Efficienza economica L’allocazione dei beni e dei fattori produttivi è una modalità di consumo che potrebbe affermarsi in un equilibrio economico generale (tutti i mercati sono in equilibrio) Pareto efficiente Allocazione se non è possibile trovare un’altra allocazione che aumenti il benessere di un consumatore senza danneggiare gli altri Miglioramento paretiano Un’altra allocazione che aumenti il benessere di almeno qualcuno senza diminuire il benessere di nessuno Il concetto di parete efficiente non ha nulla a che fare con l’equità distributiva Le allocazioni pareto efficienti soddisfano efficienza nello scambio efficienza della produzione ed efficienza nella sostituzione Scambio → se dato l’ammontare aggregato di beni di consumo non è possibile riallocare il consumo dei beni tra i consumatori, in modo da aumentare l’utilità di qualcuno senza diminuire l’utilità di qualcun altro MRSy MRSY MRSEBy = P = Produzione → se dato l’ammontare aggregato di fattori della produzione, non è possibile riallocare questi tra le imprese in modo da aumentare la produzione di un bene senza ridurre la produzione di nessun altro bene MRTSak MRTS" In MRTS : Sostituzione → Se dato l’aggregato di fattori della produzione, non è possibile riallocare questi tra le imprese in modo da aumentare il benessere di qualche consumatore senza ridurre il benessere di nessuno, producendo di più in bene e meno di un altro MRSy : MRSy = MRTay MRTay = MCx Saggio marginale di May TRASFORMAZIONE Primo teorema di economia del benessere afferma che un’allocazione di beni e fattori in un equilibrio di mercato perfettamente competitivo è Pareto efficiente, ossia non è possibile migliorare la situazione di un individuo senza peggiorare quella di un altro. Tuttavia, tale allocazione non garantisce necessariamente equità. In questo contesto, il ruolo dello Stato minimo diventa fondamentale per due motivi: (i) garantire i diritti di proprietà, proteggendo così i beni e gli input da appropriazioni indebite, e (ii) proteggere la concorrenza, evitando che imprese e individui ostacolino il mercato libero. Secondo teorema di economia del benessere sostiene che qualsiasi allocazione Pareto efficiente può essere ottenuta in un mercato competitivo, previa una redistribuzione iniziale delle risorse. In altre parole, lo Stato può intervenire per raggiungere una distribuzione delle utilità desiderata. Tuttavia, nella pratica, questo processo di redistribuzione può introdurre distorsioni che riducono l’efficienza economica, come nel caso delle tasse sul reddito che disincentivano l’offerta di lavoro. Questo fenomeno è noto come la teoria del secondo best, secondo cui una maggiore equità potrebbe comportare una riduzione dell’efficienza complessiva, abbassando la frontiera delle utilità possibili. A Frontiera delle utilità possibili Pareto efficiente A Miglioramento paretiano D Surplus del consumatore e del produttore in concorrenza perfetta Pari Q = 0 SC 1 Pmax-Pequie Q = Pequil SP 1 -Mc Q =. Monopolio ( monos - solo / Polion - vendere) A differenza della perfetta concorrenza, il monopolio prevede una singola impresa dominante sul mercato, la quale determina prezzi P e quantità Q L’impresa fa il prezzo → Price making Problema di massimizzazione del profitto di un monopolista max i (a) = P ~. Q - TC TR-TC Nel monopolio P(Q) emè la curva di domanda inversa di mercato Condizione di massimo profitto di monopolista MR(Q) = Mc(Q) > Il monopolista produce la quantità per la quale il ricavo marginale - eguaglia il costo marginale derivata di TR Un monopolista non ha curva di offerta, perché il prezzo è determinato endogenamente sulla base della curva di domanda porre MR = MC per trovare QM (quantità prodotta nel monopolio) Mettere QM in P(Q) (curva di domanda) per ottenere PM (prezzo nel monopolio) ~ (Q) = Pr * Qm - TC Nota : in una funzione di domanda a elasticità costante, l’elasticità è pari all’esponente di P se la funzione è a f(P) = IEPR (inverse elasticity pricing rule) Indica che quanto più è piccola l’elasticità tanto più grande, il prezzo rispetto al costo marginale - = IEPR = P - MC = P - Indice di D Elasticità della domanda Lerner A E il Mark-up % del prezzo sul costo marginale Indica il potere di mercato ed è compreso tra un valore minimo pari a zero, il quale indica un mercato perfettamente concorrenziale ed un massimo pari ad uno che indica un mercato monopolistico: all’aumentare del suo valore l’indice evidenzia la presenza di un sempre maggiore potere di mercato (capacità di influenzare il prezzo di mercato) Per trovare il Mark-up (P-MC) bisogna trovare il valore dell’ E espressa da P e sostituirlo in f 12/ * IEPR HHI Una misura della concentrazione del mercato e l’indice di Herfindahl-Hirschman (HHI), che è la somma delle quote di mercato al quadrato : L’HHI diminuisce all’aumentare del numero di precedenti, ed aumenta quando con lo stesso numero di imprese, alcuni hanno una quota di mercato maggiore. HH1 = 10 000 MONOPOLIO. HHI CONCORRENZA HHI-i = 0 (ai)" PERFETTA i = numero di imprese Q= quota di mercato per una singola impresa Monopolio naturale Subadditività della funzione di costo totale TC(Qi Q2) + < Tc(Qi) + TC(Q2) Cioè i costi ottenuti da una singola impresa, che produce un certo output, risultano inferiori alla somma dei costi di due imprese se si dovessero dividere la produzione Monopolio legale → legato alla presenza di un brevetto Le barriere del monopolio Barriere strutturali all’entrata → derivano dalle caratteristiche tecnologiche della produzione del monopolio o dalle caratteristiche del bene Barriere legali all’entrata → per legge un’impresa all’esclusiva dell’offerta del bene (brevetto) Barriere strategiche all’entrata → azioni e decisioni prese da un’impresa sul mercato per limitare l’entrata di concorrenti Discriminazione del prezzo Primo grado → IDENTITÀ E QUANTITÀ (prezzi unitari differenti) Nella discriminazione di prezzo di primo grado non Secondo grado → QUANTITÀ (prezzi unitari differenti) c’è perdita secca di Terzo grado → IDENTITÀ (prezzi unitari differenti) benessere perché il monopolista si appropria Condizioni per praticare discriminazione dei prezzi di tutto il benessere potere di mercato sociale e quindi il surplus Disponibilità di informazioni sui compratori del consumatore zero non rivendita del bene Nella discriminazione di secondo grado, in caso di sconti sulla quantità, il prezzo medio diminuisce all’aumentare della quantità acquistata

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