Lezione 21 (Responsabilità Stato per Norme Europee) PDF

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These notes provide an overview of the legal responsibility of member states in the European Union. They discuss the obligation of loyal cooperation and the procedures for handling infractions. The material is useful for understanding the legal framework for interactions between the EU and its member states in the field of European Law.

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Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZ 21 LA RESPONSABILITA’ DEGLI STATI MEMBRI PER LA VIOLAZIONE DELLE NORME EUROPEE L’OBBLIGO DI LEALE...

Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZ 21 LA RESPONSABILITA’ DEGLI STATI MEMBRI PER LA VIOLAZIONE DELLE NORME EUROPEE L’OBBLIGO DI LEALE COOPERAZIONE La relazione che si instaura tra UE e Stati membri ed il modo in cui il fenomeno giuridico europeo interagisce con gli ordinamenti dei singoli stati membri presuppone la disponibilità a garantire l’effettiva applicazione della normativa europea. L’adesione all’UE implica infatti il dovere di adempiere a tutti gli obblighi derivanti dal Trattato. L'obbligo di leale cooperazione è sancito dall'articolo 4, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). Questo articolo prevede che: In virtù del principio di leale cooperazione, l'Unione e gli Stati membri si rispettano e si assistono reciprocamente nell'adempimento dei compiti derivanti dai Trattati. Gli stati membri adottano ogni misura di carattere generale e particolare atta ad assicurare l’esecuzione degli obblighi derivanti dai trattati o conseguenti agli atti delle istituzioni europee. Gli Stati facilitano l’UE nell’adempimento dei suoi compiti e si astengono da qualsiasi misura che rischi di mettere in pericolo la realizzazione degli obiettivi dell’UE. Il principio di leale collaborazione, che evidenzia la reciprocità dei rapporti tra Stato e Unione, si sostanzia di due doveri: - L’adozione di tutte le misure finalizzate all’attuazione delle norme dell’UE → dovere a contenuto positivo 1 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: - L’astensione dai comportamenti che rischino di compromettere la realizzazione degli scopi dell’UE → dovere a contenuto negativo La disciplina della responsabilità da illecito extracontrattuale non trova collocazione all’interno dei trattati ma è frutto di un’elaborazione della Corte di Giustizia. L’unica disposizione in merito è l’art 340, paragrafo 2, del TFUE prevede che l'Unione europea è responsabile per i danni causati ai singoli da atti delle sue istituzioni e organi. La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) ha interpretato estensivamente questo articolo, affermando che l'Unione europea è responsabile anche per i danni causati ai singoli da atti di diritto dell'Unione europea adottati dagli Stati membri. Mediante l’interpretazione estensiva ha formulato una serie di principi in grado di colmare le lacune del legislatore europeo in tema di responsabilità delle istituzioni europee. Secondo la Corte, la base giuridica della responsabilità extracontrattuale si trova nell’art 4 par 3 TFUE ossia nella leale cooperazione tra Stati e Unione. Basandosi sulla leale cooperazione, la giurisprudenza ha cercato di determinare: I requisiti indispensabili per consentire al singolo di essere risarcito qualora fossero lesi i diritti riconosciuti dall’UE Gli apparati dello Stato ai quali può essere imputata una eventuale violazione del diritto dell’UE La necessità di un nesso causale tra norma violata e lesione Le caratteristiche che la violazione deve avere per essere antigiuridica. 2 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: IL PROCEDIMENTO DI INFRAZIONE E LA PROCEDURA DI RINVIO PREGIUDIZIALE La disciplina sulla procedura del controllo sull’adempimento da parte degli Stati membri degli obblighi nascenti dalla loro partecipazione all’Unione è contenuta negli articoli 258, 259 e 260 del TFUE. Queste norme disciplinano la procedura di infrazione, ossia il procedimento che può essere azionato dalla Commissione o da uno stato membro. Costituisce il metodo principale di controllo sull’adempimento. A fianco a questo, la giurisprudenza della Corte di giustizia ha sviluppato la disciplina sull’illecito anche attraverso il rinvio pregiudiziale previsto dall’art 267 TFUE. Seppur entrambe le procedure siano idonee a permettere alla corte di pronunciarsi sulle responsabilità, hanno obiettivi diversi: 1. La procedura di infrazione può essere azionata dalla Commissione o da uno Stato membro con lo scopo di garantire l’armonizzazione del diritto dell’UE e la sua uniforme applicazione. Solo indirettamente la condanna di uno Stato può costituire il fondamento dell’azione del singolo per ottenere il risarcimento a seguito del danno subito per un illecito dello stato 2. Il rinvio pregiudiziale può essere utilizzato anche quando l’atto di uno Stato o il suo mancato intervento abbiano impedito l’applicazione del diritto UE provocando danno al singolo. Ciò consente al singolo di adire la corte attraverso il giudice nazionale. 3 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: LEZ 21 LA GIURISPRUDENZA SUL RISARCIMENTO DEL DANNO Lo strumento della procedura di infrazione si è spesso rivelato incapace di fornire risposte alle giuste aspettative dei singoli individui. Sebbene i meccanismi immaginati dal legislatore europeo consentano infatti di accertare la non conformità agli obblighi europei e si possano concludere con sentenza della Corte di Giustizia, imponendo allo Stato membro di dare esecuzione alla stessa, l’adempimento non è garantito da un procedimento esecutivo. L’irrilevanza della tutela delle aspettative del singolo cittadino di fronte a queste procedure ha rappresentato un forte limite al quale la Corte ha provato a porre rimedio con la propria giurisprudenza. SENTENZA FRANCOVICH Sentenza Francovich (1991) Oggetto = direttiva sulla tutela dei crediti di lavoro in caso di insolvenza del datore di lavoro. IL mancato recepimento aveva danneggiato i lavoratori che non potevano godere delle tutele per essi disposte dalla normativa europea. Principio sancito dalla corte di Giustizia = gli stati membri sono tenuti al risarcimento dei danni causati ai singoli dalla mancata attuazione delle direttive, anche se non idonee a produrre effetti diretti. Risarcimento del danno alle seguenti condizioni = il risultato prescritto dalla direttiva deve implicare l’attribuzione di diritti a favore dei singoli; il contenuto dei diritti deve essere individuato sulla base delle disposizioni della direttiva; deve sussistere il nesso causale 1 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: La sentenza evidenziò una serie di punti chiave: È compito del giudice nazionale garantire la piena efficacia delle norme dell’Unione e tutelare i diritti che essa attribuisce ai singoli Se ai singoli non fosse concesso la possibilità del risarcimento, si metterebbe a repentaglio l’efficacia del diritto UE La possibilità del singolo di ottenere il risarcimento è indispensabile quando l’efficacia della norma sia condizionata dall’azione dello stato membro ULTERIORI SVILUPPI: SENTENZA BRITISH TELECOMUNICATIONS Sent British Telecomunications La Corte ha puntualizzato che: La responsabilità in capo agli Stati membri sussiste anche quando l’obbligo discenda da disposizioni dei Trattati; L’obbligo di risarcimento opera se la violazione concerne direttive produttive di effetti diretti; Le condizioni che determinano il sorgere della responsabilità attengono al vaglio del diritto dell’UE Il danno risarcibile non può essere limitato ai danni arrecati a beni espressamente tutelati escludendo il lucro cessante L’obbligo di risarcire non si può limitare ai soli danni subiti successivamente alla pronuncia della sentenza che accerti l’inadempimento dello Stato 2 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: SENT KONLE Sent Konle La Corte giunge ad afferma che «uno stato membro non può far valere la ripartizione delle competenze e delle responsabilità tra enti locali esistenti nel proprio ordinamento giuridico interno per sottrarsi alla propria responsabilità al riguardo» La responsabilità dello Stato va intesa come attribuita all’organismo unico, che risponde per tutti agli atti posti in essere da ogni suo organismo, indipendentemente dall’autonomia di cui gode. CASO TRAGHETTI MEDITERRANEO Nel caso Traghetti mediterraneo del 2006 la Corte ha stabilito che: la legge italiana sulla responsabilità civile dei giudici fosse incompatibile con il diritto dell’Unione La legge italiana subordina la responsabilità civile dei giudici ai casi di colpa grave e dolo e la esclude totalmente nei casi in cui dipenda da interpretazioni della norma di diritto Tale disciplina è in contrasto con il principio europeo di responsabilità dello stato per fatto dei giudici, la cui applicazione verrebbe limitata dalla disciplina nazionale. 3 Corso di Laurea: Insegnamento: Numero lezione: Titolo: RIPASSO TEST DI AUTOVALUTAZIONE (DIDATTICA INTERATTIVA) Verificate le conoscenze acquisite svolgendo il test a risposta multipla proposto in questa sessione. Tempo previsto: 30 minuti. 1

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