Introduzione all'Endocrinologia degli Animali Domestici (2020-2021)
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Università degli Studi di Napoli Federico II
2020
Francesca Ciani
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Questo documento è un programma di Endocrinologia degli Animali Domestici, destinato a studenti universitari di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Il programma, relativo all'anno accademico 2020-2021, include lezioni frontali (22 ore) e pratiche di laboratorio (11 ore), con dettagliate informazioni su attività, libri di testo e modalità di esame.
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CORSO DI ENDOCRINOLOGIA DEGLI ANIMALI DOMESTICI Anno Accademico 2020/2021 Francesca Ciani Email: [email protected] Te. +39 081 2536150 Ricevimento: Mercoledì ore 10-12 e su appuntamento PROGRAMMA DI ENDOCRINOLOGIA DEGLI ANIMALI DOMESTICI...
CORSO DI ENDOCRINOLOGIA DEGLI ANIMALI DOMESTICI Anno Accademico 2020/2021 Francesca Ciani Email: [email protected] Te. +39 081 2536150 Ricevimento: Mercoledì ore 10-12 e su appuntamento PROGRAMMA DI ENDOCRINOLOGIA DEGLI ANIMALI DOMESTICI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA VETERINARIA COD. N73 DOCENTE: PROF. FRANCESCA CIANI ANNO ACCADEMICO 2020-2021 Didattica frontale (tot. 22 ore): Generalità, comunicazione intercellulare e recettori di membrana e caratteristiche della funzione endocrina (2 ore) Sintesi e modalità d’azione degli ormoni peptidici e degli ormoni steroidei (2 ore) Ormoni ipotalamici (2 ore) Ormoni ipofisari (2 ore) Ormoni tiroidei (2 ore) Ormoni corticosurrenalici (2 ore) Ormoni della midollare del surrene (2 ore) Ormoni implicati nei processi riproduttivi (4 ore) Controllo ormonale della glicemia (2 ore) Controllo ormonale della calcemia (2 ore) Ormoni gastrointestinali, ormoni del rene, ormoni del cuore (2 ore) Didattica pratica (tot. 11 ore): Attività di laboratorio: misurazione e valutazione della glicemia (2 ore); determinazione e valutazione dell’emocromo con formula (2 ore); analisi dei parametri relativi allo stress ossidativo (2 ore) e discussione sui dati ottenuti in relazione all’omeostasi endocrina del paziente. Attività seminariali (3 ore); proiezione di video relativi alle procedure di laboratorio per la determinazione dei livelli ormonali ematici (2 ore). A completamento del compito, lo studente relazionerà, mediante un breve riassunto scritto, l'attività pratica svolta. Libri di testo adottati: APPUNTI DELLE LEZIONI Presentazioni.ppt FISIOLOGIA VETERINARIA A cura di Maria Giovanna Clement Point Veterinaire Italie FISIOLOGIA DEGLI ANIMALI DOMESTICI di Oystein Sjaastad, Iav Sand, Knut Hove Edizione italiana a cura di Carlo Tamanini Casa editrice Ambrosiana Modalità di svolgimento dell’ Esame di Endocrinologia degli animali Domestici Prova scritta in itinere, con questionario a risposta multipla* Completamento dell’esame durante gli appelli con la Fisiologia II *Può modificare in base alle direttive messe in atto per contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19 Misure anti-COVID a cui attenersi durante le lezioni in co-presenza Uso di mascherina indossata correttamente Lavaggio frequente delle mani o uso dei gel disinfettanti Distanziamento interpersonale ENDOCRINOLOGIA Etimologia dal Greco ἔνδον , èndon “dentro, interno” + κρίνω , krinō “separare, secernere” + λογία , logia "responso dell'oracolo, sentenza" der. da λόγος , logos "discorso" Endocrinologia si concentra sulle ghiandole endocrine e tessuti che secernono ormoni. Arnold A Berthold (1803-1861) In uno dei primi esperimenti endocrini mai registrato, il professor Arnold A. Berthold di Gottingen eseguì una serie di test su galli nel 1849 mentre era curatore dello zoo locale. Gallo Normale Gallo Normale Cappone Ablazione e sostituzione Berthold scoprì che la cresta del gallo è una struttura androgeno-dipendente. Dopo la castrazione, la cresta si atrofizza, il comportamento maschile aggressivo scompare e l'interesse per le galline si perde. È importante sottolineare che Berthold ha anche scoperto che questi cambiamenti indotti dalla castrazione sarebbero reversibili mediante la somministrazione di un estratto testicolare greggio (o impediti da trapianto dei testicoli). Claude Bernard (1813-1878) Claude Bernard affermò che il sistema endocrino regola “the internal milieu” di un animale. Le “secrezioni interne" sono liberate da una parte del corpo, viaggiano attraverso il flusso sanguigno verso cellule bersaglio (target cells) distanti (era circa il 1854). L’intento di Bernard era quello di dimostrare che la medicina, per progredire, deve essere fondata sulla fisiologia sperimentale. Charles Edouard Brown-Séquard (1817-1894) Brown-Séquard ha suscitato nuovo interesse scientifico nei contenuti chimici dei testicoli con la sua famosa auto-sperimentazione. Il 1 ° giugno 1889, prima che la Societé de Biologic a Parigi, Brown-Séquard ha riferito di aver aumentato la sua forza fisica, abilità mentali e appetito da auto- iniezione con un estratto derivato dai testicoli dei cani e cavie Anche se non motivata, questa affermazione ha indotto i ricercatori di tutto il mondo per perseguire il nuovo campo di organoterapia Ernest Henry Starling (1866-1927) Oltre la "sua" legge del cuore, Starling ha scoperto il significato funzionale delle proteine del siero. Nel 1902 insieme a Bayliss ha dimostrato che la secretina stimola la secrezione pancreatica. Nel 1924 insieme a EB Vernay ha dimostrato il riassorbimento di acqua dai tubuli del rene. Egli fu il primo ad utilizzare il termine ormone OMEOSTASI Nel 1929, Walter Cannon coniò il termine omeostasi (= la tendenza dell’organismo a mantenere lo Stato Stazionario) Studiò: – Effetti dello stress e degli stimoli emozionali sui processi digestivi – La funzione di emergenza delle Walter B. Cannon 1871-1945 ghiandole surrenali nel controbilanciare condizioni stressorie Cannon, W.B. The Wisdom of the Body, New York, W.W. Norton and Co., 1932 Sir Henry Hallett Dale Premio Nobel 1936 in Fisiologia – Scoprì le azioni dell’ossitocina degli estratti ipofisari Henry Dale 1875-1968 – Eseguì lavori sull’azione dell’istamina – Esaminò la farmacologia degli alcaloidi delle piante – Studiò l’acetilcolina e il suo ruolo nel sistema nervoso autonomo e nella trasmissione neuromuscolare Jim Ferguson 1947-2002 Famoso fisiologo cardiovascolare Meglio conosciuto per la "Legge di Starling" (studi sul cuore) Asserì che lo scopo principale del sistema cardiovascolare è quello di fornire gli ormoni. Fisiologia come scienza integrativa “…quando si seziona un organismo vivente, isolando le parti di cui è formato, lo si fa per semplificare l’analisi sperimentale e in nessun caso per comprendere il funzionamento delle parti come strutture isolate. Infatti, se si vuole attribuire a una data attività fisiologica il suo giusto valore e il suo reale significato, la si deve sempre considerare come parte di un insieme e le deduzioni finali devono essere tratte soltanto in base al suo effetto sull’intero organismo.” Claude Bernard (1865) Due sistemi controllano tutti i processi fisiologici Sistema Nervoso: coinvolto prevalentemente nelle risposte rapide, comportamentali Sistema Endocrino: Dominante nell’omeostasi, adattamenti lenti e protratti Sistema Endocrino vs. Nervoso I principali sistemi di comunicazione del corpo Integrano gli stimoli e le risposte ai cambiamenti dell’ambiente esterno ed interno Entrambi sono fondamentali per le funzioni di coordinamento delle cellule, tessuti ed organi altamente differenziati A differenza del sistema nervoso, sistema endocrino è anatomicamente discontinuo. Sistema Nervoso Il sistema nervoso esercita il controllo punto a punto attraverso i nervi, simile all'invio di messaggi da telefono convenzionale. Controllo nervoso è di natura elettrica e chimica ed è veloce. Rilevamento e segnalazione Le "ghiandole“ endocrine sintetizzano e conservano ormoni. Queste ghiandole hanno un sistema di rilevamento e segnalazione che regola la durata e l'entità del rilascio di ormone tramite feedback dalle cellule target Comparazione del Sistema Nervoso e del Sistema Endocrino Sistema nervoso Sistema Endocrino Produce Produce neurotrasmettitori ormoni Diretto Ormoni viaggiano Communicazione attraverso il sangue verso Cellula a cellula il loro bersaglio Azione veloce Azione lenta Durata breve Durata lunga 29 Esistono strette correlazioni tra i sistemi regolatori nervoso ed endocrino. Molte ammine (adrenalina, serotonina, dopamina, istamina) e peptidi (somatostatina, encefalina, b- endorfine) si trovano sia nel tessuto nervoso che in quello endocrino. Generalità Endocrino = Sistema ormonale Gli ormoni sono sostanze chimiche prodotte in minime quantità 31 Generalità – Controlla I processi lenti del nostro corpo Accrescimento Metabolismo Sviluppo prima della nascita Gravidanza, parto, lattazione Iniziazione della pubertà e della maturità sessuale Conservazione e scissione degli alimenti Mantenimento dei livelli dell’acqua e dei livelli dei minerali 32 Generalità Gli ormoni sono messaggeri chimici – Prodotti da una ghiandola – Viaggiano attraverso il torrente circolatorio – Agiscono su una cellula “bersaglio”. Gli ormoni sono sintetizzati in ghiandole denominate ghiandole ENDOCRINE (ghiandole senza dotti) – Poichè le ghiandole riversano il prodotto di secrezione direttamente nel torrente circolatorio, non in una cavità del corpo (esocrina). 33 Struttura Chimica degli Ormoni Vi sono due tipi di ormoni 1. Ormoni Proteici o Peptidici – Costituiti da una catena peptidica o proteine lunghe – Solubili in acqua / non solubili nei lipidi – Non possono attraversare il bilayer fosfolipidico 1. Ipotalamo 2. Ipofisi 3. Pancreas 35 Struttura Chimica degli Ormoni 2. Ormoni steroidei – Correlati con il colesterolo – Insolubili in acqua/ liposolubili – Possono passare attraverso la membrana cellulare – Includono Ormoni sessuali Tiroxina Ormoni della corticale del surrene 36 Gli ormoni viaggiano attraverso il torrente circolatorio verso le cellule target Il sistema endocrino trasmette i suoi messaggi ormonali a tutte le cellule sostanzialmente attraverso la secrezione nel sangue e nel liquido extracellulare. Come una trasmissione radiofonica, che richiede un ricevitore per trasmettere il messaggio, nel caso di messaggi endocrini, le cellule devono portare un recettore per l'ormone che viene trasmesso per poter rispondere. Tipi di segnale cell-to-cell Gli ormoni classici viaggiano attraverso il torrente circolatorio verso le cellule bersaglio; I neuro-ormoni vengono rilasciati tramite sinapsi e viaggiano attraverso il torrente circolatorio; Gli ormoni paracrini agiscono sulle cellule adiacenti al luogo di produzione e gli ormoni autocrini agiscono sulla cellula che li secerne. Inoltre, gli ormoni intracrini agiscono all'interno della cellula che li produce ORMONI, RECETTORI E CELLULE TARGET Gli ormoni circolano nel sangue, vengono a contatto con innumerevoli cellule, ma interagiscono solo con un numero limitato Una cellula target è in grado di rispondere ad un dato ormone perché presenta RECETTORI per quel dato ormone 39 Recettori Proteine associate o non alla membrana I recettori “riconoscono” le molecole di segnalamento e le legano in modo specifico Legame Recettore-Ligando Variazioni del comportamento cellulare Una cellula è target se ha uno specificpo recettore per l’ormone La maggior parte degli ormoni circola nel sangue, entrando in contatto praticamente con tutte le cellule. Tuttavia, un dato ormone, solitamente, colpisce solo un numero limitato di cellule, chiamate “cellule bersaglio” (o cellule “target”). Una cellula bersaglio risponde a un ormone perché porta recettori per l'ormone. I recettori ormonali possono essere localizzati - sulla superficie cellulare (membrana plasmatica) - all’interno della cellula (citoplasma, nucleo) 42 I recettori di membrana per molecole idrofiliche ed i recettori intracellulari per molecole liposolubili COMPOSIZIONE CHIMICA DEGLI ORMONI In base alla loro natura chimica gli ormoni possono essere suddivisi in: ORMONI PROTEICI STEROIDI DERIVATI DA AMINOACIDI DERVATI DA ACIDI GRASSI (EICOSANOIDI) 44 ORMONI PROTEICI Proteine semplici, polipetidi, glicoproteine Proormoni, inseriti nella molecola del precursore Sintetizzati nel reticolo endoplasmatico, trasferiti nell’apparato del Golgi, conservati nelle vescicole secretorie 45 Sintesi, accumulo e rilascio degli ormoni peptidici 1. Sintesi del Preproormone nel RE 2. Rilascio, nel RE della sequenza segnale del preproormone formando un preprohormone proormone inattivo 3. Transito del proormone dal RE al Golgi 4. Nella vescicola secretoria enzimi rilasciano i peptidi attivi 5. Rilascio dell’ormone nel citoplasma 6. Secrezione 7. Circolazione BIOSINTESI E CATABOLISMO DEGLI ORMONI PROTEICI 47 Elaborazione degli ormoni peptidici (2) Gli ormoni peptidici sono sintetizzati come preproormoni inattivi che includono una sequenza segnale, l’ormone e altri frammenti peptidici aggiuntivi Preproopiomelanocortina (POMC) 291 aa (146 aa) b-lipotropina (91 aa) ACTH (39) b-endorfina (81 aa) Peptide N-terminale(76 aa) g-lipotropina (58) Nell’adenoipofisi umana vengono liberati come prodotti terminali ACTH, b- lipotropina, g-lipotropina, b-endorfina e un frammento N-terminale (76aa) Elaborazione degli ormoni peptidici (3) Gli ormoni peptidici sono sintetizzati come preproormoni inattivi che includono una sequenza segnale, l’ormone e altri frammenti peptidici aggiuntivi Prepro-ANF (151 aa) Vasodilatante (37 aa) Fattore kaliuretico (21 aa) Stimolatore del Na a lunga durata (30) Fattore natriuretico atriale (28 aa) - Elaborazione degli Ormoni peptidici Gli ormoni peptidici sono sintetizzati come preproormoni inattivi che includono una sequenza segnale, l’ormone e altri frammenti peptidici aggiuntivi PreProOrmone processato Sequenza ORMONE + Altri peptidi + a segnale Il prepro-TRH (ormone rilasciante la tireotropina) contiene 6 copie dell’ormone TRH Elaborazione degli ormoni peptidici (4) Gli ormoni peptidici sono sintetizzati come preproormoni inattivi che includono una sequenza segnale, l’ormone e altri frammenti peptidici aggiuntivi Proinsulina (84 aa) Peptide C (di connessione) S S S S S S Catena A (21) S S S S S S Catena B (30) insulina ORMONI PROTEICI Possono essere secreti in due modi: “Regulated secretion”: la cellula immagazzina l’ormone nei granuli secretori che vengono secreti in burst grandi quantitativi di ormone in poco tempo “Constitutive secretion”: la cellula non immagazzina l’ormone, ma lo secerne direttamente dalle vescicole quando esso è sintetizzato ORMONI PROTEICI Sono idrosolubili, idrofili, lipofobi Trasportati in circolo liberi (eccezione insulin-like growth factor-1) Si legano a recettori localizzati sulla membrana plasmatica Breve emivita (pochi minuti) ORMONI PROTEICI Ormoni ipotalamici, ipofisari Insulina, Glucagone PTH,CT Sebbene possano essere degradati da proteasi circolanti, la tappa iniziale della principale via di degradazione degli ormoni proteici è rappresentata dal legame dell’ormone con il recettore di membrana cellulare Gli ormoni glicoproteici hanno un’emivita plasmatica più lunga; l’hCG, l’ormone peptidico più glicosilato, ha un’emivita plasmatica di ≈4ore Sebbene la maggior parte degli ormoni peptidici circoli a basse concentrazioni come frazione non legata, alcuni ormoni, come i fattori di crescita insulino-simili, sono legati a proteine di trasporto del siero. Tale legame costituisce un serbatoio circolante e aumenta l’emivita plasmatica TRASPORTO E METABOLISMO DEGLI ORMONI PROTEICI Una volta secreti gli ormoni proteici hanno una breve emivita plasmatica La maggior parte degli ormoni peptidici, come l’ACTH, l’ormone paratiroideo (PTH), l’insulina, il glucagone, l’ADH, il TRH, il GnRH, l’ormone rilasciante la corticotropina (CRH), agiscono rapidamente e vengono degradati rapidamente, con un’emivita plasmatica di 3-7 min STEROIDI Derivati dal colesterolo, lipidi Rate-limiting step Pregnenolone sintetizzato a livello dei mitocondri Subisce una serie di trasformazioni enzimatiche tra i mitocondri e reticolo endoplasmatico fino alla formazione dei derivati ormonali La piccola frazione di ormone steroideo libero, in equilibrio con quella legata, si lega ai recettori cellulari. La frazione libera viene anche metabolizzata, principalmente nel fegato, in derivati idrosolubili inattivi STEROIDI Una volta sintetizzati, gli ormoni steroidei sono rapidamente secreti dalla cellula No conservazione Liposolubili, idrofobi: passano attraverso il doppio strato lipidico della membrana plasmatica Tutti gli steroidi si legano alle proteine plasmatiche (bassa affinità non specifico con albumine alta affinità con specifiche proteine di legame) STEROIDI Eliminati attraverso inattivazione metabolica Urina o bile Recettori posti all’interno della cellula (nucleo o citoplasma) ORMONI DERIVATI DA AMINO ACIDI Da tirosina Amino acido iodinato Adrenalina Presente nella ghiandola tiroide Midollare del surrene Emivita di alcuni giorni Emivita pochi minuti ORMONI DERIVATI DA AMINO ACIDI Triptofano: precursore della SEROTONINA e della MELATONINA nella ghiandola pineale Ac. Glutammico: Precursore dell’istamina EICOSANOIDI Grande gruppo di molecole derivanti da acidi grassi polinsaturi Precursore: acido arachidonico PROSTAGLANDINE PROSTACICLINE LEUCOTRIENI TROMBOSSANI 66 EICOSANOIDI Riserve di acido arachidonico sono presenti nei lipidi di membrana plasmatica e rilasciate tramite l’azione di differenti lipasi Questi ormoni sono rapidamente inattivati e rimangono attivi solo per pochi secondi 67 RECETTORI ORMONALI Quando un recettore si lega ad un ormone si verificano delle modificazioni conformazionali che permettono l’interazione con altre componenti della cellula, determinando in ultima analisi un’alterazione dello stato fisiologico della cellula stessa EFFETTO BIOLOGICO 68 Il legame tra recettore ed ormone determina una cascata di eventi all’interno della cellula che modificano varie funzioni della cellula stessa: attivazione di enzimi intracellulari variazione dei movimenti di sostanze o ioni nei compartimenti intracellulari neosintesi di enzimi modificazione della permeabilità della membrana plasmatica 69 L’interazione tra le molecole segnale ed i loro recettori impone cambiamenti conformazionali ai recettori che subiscono transizioni allosteriche. L’interazione molecola segnale-recettore scatena una cascata di segnali intracellulari. Segnali intracellulari I recettori di membrana per molecole idrofiliche ed i recettori intracellulari per molecole liposolubili I recettori di membrana Tre tipi di recettori: a canali ionici legati alle proteine G ad attività enzimatica intrinseca RECETTORI LEGATI A PROTEINE G Un recettore tipo a 7 domini transmembrana associato alle proteine G: non ha proprietà enzimatiche, si modifica in risposta al ligando, attivando le proteine G eterotrimeriche. Le proteine G eterotrimeriche: 3 subunità a, b e g. La subunità a è dotata di attività GTPasica. Quando sono legate al GDP sono inattive. Il legame della molecola segnale con il recettore attiva la proteina G, la subunità a si lega al GTP ed attiva enzimi a valle Una delle vie attivate è l’attivazione dell’adenilato ciclasi e la produzione di AMP ciclico. L’idrolisi del GTP a GDP ripristina lo stato inattivo della proteina G e spegne il segnale cAMP Ca2+ L’ AMP ciclico L’AMP ciclico attiva la proteina chinasi A La concentrazione degli ioni Ca2+ viene mantenuta bassa nel citoplasma con sistemi attivi e passivi, spostando il Ca2+ verso l’esterno della cellula o in compartimenti intracellulari Antiporto Na+/Ca2+ Pompa del Ca2+ Il calcio può entrare dall’esterno come nel caso della terminazione assonica, oppure essere rilasciato dal reticolo endoplasmatico. A) L’attivazione dell’adenilato ciclasi e la produzione di AMP ciclico porta all’attivazione della PROTEINA CHINASI A. B) L’attivazione della fosfolipasi e la produzione di diacil glicerolo, inositol-tri-fosfato e rilascio di ioni Ca2+ porta all’attivazione della PROTEINA CHINASI C C) AMP ciclico, DAG, IP3 e ioni Ca2+ sono definiti messaggeri secondari Vie attivate dall’AMP ciclico: 1) La mobilizzazione del glucosio nelle cellule del fegato Glucagone o adrenalina///recettore/proteina G cAMP PKA (nel citoplasma) Fosforilazione della glicogeno sintetasi Fosforilazione della fosforilasi = blocco della sintesi del glicogeno chinasi = fosforilazione della glicogeno fosforilasi = degradazione del glicogeno a glucosio 1P La via cAMP/PKA porta alla mobilizzazione del glicogeno in glucosio tramite l’attivazione della glicogeno fosforilasi e l’inibizione della glicogeno sintetasi Recettori che attivano un secondo messaggero intracellulare: il recettore β adrenergico dell'adrenalina Il recettore per l'ormone adrenalina (β adrenergico) è una proteina le cui 7 eliche attraversano la membrana [vedi figura] formando quello che viene chiamato il recettore a serpentina. Il legame con l'adrenalina (1) modifica la conformazione del recettore che diviene in grado di catalizzare la sostituzione del GDP (2), legato ad una proteina stimolatrice, Gs, con il GTP. La proteina stimolatrice, composta da tre unità monomeriche, può così lasciare le subunità β e γ e, spostandosi lungo il piano della membrana con la sola subunità α, raggiungere una proteina integrale di membrana chiamata adenil ciclasi (3) attivandola. Il sito attivo della AC è rivolto verso il citosol e catalizza la conversione dell'ATP in AMPc (AMP ciclico). Le proteine G e gli ioni Ca2+ come secondi messaggeri. La fosfolipasi C taglia il PIP3 a DAG ed inositolo tri fosfato, che a sua volta rilascia ioni Ca2+ dai depositi intracellulari: attivazione della proteina chinasi C (Ca2+ dip.) Gli ioni Ca2+ rilasciati dai depositi intracellulari attivano la proteina chinasi C (Ca2+ dipendente). La proteina chinasi C è costituita da una subunità catalitica ed una subunità regolatrice, che è una calmodulina, cioè una proteina regolata dagli ioni Ca2+. Inoltre la proteina chinasi C si associa al DAG sulla membrana. Quindi sia gli ioni Ca2+ che il DAG contribuiscono all’attivazione della PKC. La PKC può attivare molte vie intracellulari. Negli epatociti fosforila la glicogeno sintetasi e la inattiva, contribuendo alla regolazione del metabolismo del glicogeno. Inoltre fosforila ed attiva fattori trascrizionali. Alcune tossine batteriche inibiscono il normale shutt-off delle proteine G: l’attività GTPasica viene bloccata risultando in una persistente attivazione delle vie a valle, per esempio dell’adenilato ciclasi. Es. nelle cellule epiteliali intestinali, la tossina del colera blocca la proteina G alfa legata al GTP, aumenta i livelli di cAMP e provoca rilascio di ioni Na+ e acqua nell’intestino, con conseguente diarrea e squilibrio degli elettroliti. Recettori ad attività enzimatica intrinseca Sono proteine di membrana monopasso che posseggono un dominio catalitico, in particolare sono delle tirosino chinasi, cioè in grado di fosforilare l’aminoacido tirosina. Sono recettori per fattori di crescita, mitogeni ed ormoni quali: PDGF (platelet-derived growth factor) fattore di crescita Insulina: rimozione del glucosio dal sangue Multifaceted Roles of Calcium Mineral Structural First Messenger Element Ca2+ 2+ Sensor Ca Ca2+ Co-factor for Cai Intracellular 2nd Enzymes Messenger (Intra- & Extracellular) Il sistema endocrino mantiene l’omeostasi Il concetto che gli ormoni agiscano su cellule bersaglio distanti allo scopo di mantenere la stabilità del “milieu” interno è stato il progresso più importante per la comprensione della fisiologia. La secrezione dell’ormone viene evocata da cambiamenti nell'ambiente e il risultato dell’azione sulla cellula bersaglio è quello di ripristinare l'ambiente normale. Il desiderato ritorno allo status quo assicura il mantenimento della omeostasi