The European Union: Establishment and Development PDF

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University of Bern

David Phinnemore

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European Union EU history European integration political science

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This document provides a historical overview of the European Union's establishment and development, tracing its origins and key milestones through key treaties and figures.

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The European Union: Establishment and Development\ *David Phinnemore* **Introduzione all\'Integrazione Europea**: L\'Unione Europea (UE) è emersa come la principale organizzazione per l\'integrazione europea, formalmente istituita il 1° novembre 1993. Tuttavia, le radici dell\'integrazione risalgon...

The European Union: Establishment and Development\ *David Phinnemore* **Introduzione all\'Integrazione Europea**: L\'Unione Europea (UE) è emersa come la principale organizzazione per l\'integrazione europea, formalmente istituita il 1° novembre 1993. Tuttavia, le radici dell\'integrazione risalgono a prima della Seconda Guerra Mondiale, con proposte di unione federale e cooperazione tra stati europei. **Origini e Prime Iniziative**: Il Manifesto di Ventotene (1941) di Altiero Spinelli proponeva una federazione europea. Dopo la guerra, nel 1945, i paesi del Benelux (Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) crearono un\'unione doganale, segnando i primi passi verso una cooperazione più ampia. **Evoluzione delle Comunità Europee**: Negli anni \'50, si formarono le Comunità Europee, con la Comunità Economica Europea (CEE) che mirava a creare un mercato comune. Questo periodo vide un forte impulso verso l\'integrazione economica e politica. **Rinascita dell\'Idea di Unione negli Anni \'80**: Negli anni \'80, l\'idea di \"unione europea\" fu riaccesa con l\'Atto Unico Europeo (1986), che promosse il progetto del Mercato Unico. Questo atto rappresentò un catalizzatore per una nuova era di integrazione dinamica. **Trattato di Maastricht (1992)**: Il Trattato di Maastricht stabilì formalmente l\'Unione Europea, introducendo l\'euro e creando le basi per una politica estera e di sicurezza comune. Questo trattato rappresentò un passo cruciale verso una maggiore integrazione politica. **Trattato di Amsterdam (1997)**: Il Trattato di Amsterdam affrontò le sfide lasciate dal Trattato di Maastricht, migliorando le istituzioni europee e promuovendo la cooperazione in settori come giustizia e affari interni. Si cercò di rendere l\'UE più democratica e trasparente. **Conferenza Intergovernativa del 2000**: Questa conferenza si concentrò sulla necessità di riforme istituzionali in vista dell\'allargamento dell\'UE. Si discusse di come integrare nuovi membri, in particolare dai Balcani e dall\'Europa centrale e orientale, senza compromettere l\'efficacia delle istituzioni esistenti. **Trattato di Nizza (2001)**: Il Trattato di Nizza, pur essendo visto come necessario per l\'allargamento, fu criticato per non affrontare adeguatamente le sfide istituzionali, come la riforma del voto e la dimensione della Commissione Europea. Le soluzioni proposte furono considerate insufficienti. **Prospettive Future e Sfide**: Con l\'allargamento dell\'UE, emerse la necessità di una maggiore integrazione politica e di riforme istituzionali. Si discusse l\'idea di una federazione europea per gestire un numero crescente di stati membri, mantenendo l\'impegno verso un\'"unione sempre più stretta". **Conclusione**: L\'UE ha attraversato un percorso complesso e dinamico, caratterizzato da ambizioni, tensioni e divisioni. Le sfide future richiederanno un equilibrio tra integrazione e rispetto delle diversità nazionali, per garantire un\'Unione Europea coesa e funzionante. The historical development of the EU *Herman Lelieveldt and Sebastiaan Princen* #### **Origini e contesto storico** **Dopo la Seconda Guerra** Mondiale, l'Europa era devastata e divisa in due blocchi: uno orientale sotto l'influenza sovietica e uno occidentale sostenuto dagli USA. Per evitare futuri conflitti e promuovere la cooperazione, nacquero organizzazioni militari (NATO), politiche (Consiglio d'Europa) ed economiche (OEEC, poi OECD). #### **La Dichiarazione Schuman (1950)** Proposta da Robert Schuman, prevedeva una **Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA)**, unendo la produzione di Francia e Germania sotto una **Alta Autorità** sovranazionale. - [Obiettivo]: creare solidarietà economica e politica tra nazioni per garantire la pace. #### **I Trattati Fondativi** - **Trattato di Parigi (1951):** Fondazione della CECA con sei membri (Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo). - **Trattati di Roma (1957):** - **CEE:** Per il mercato comune di beni, servizi, capitali e persone. - **Euratom:** Per lo sviluppo dell'energia nucleare. #### **Struttura istituzionale** - **Alta Autorità/Commissione Europea:** Esecuzione delle politiche. - **Consiglio dei Ministri:** Rappresentanza degli Stati membri. - **Corte di Giustizia (CJEU):** Risoluzione dei conflitti legali. - **Parlamento Europeo:** Rappresentanza dei cittadini, con poteri crescenti nel tempo. #### **Sviluppo e sfide** [Anni '60: ] - **Successi:** Eliminazione dei dazi doganali, politica agricola comune (PAC). - **Blocchi:** Crisi della "sedia vuota" causata dalla Francia, che portò al Compromesso di Lussemburgo (diritto di veto su questioni vitali). [Anni '70:] - **Progresso lento:** Eurosclerosi dovuta a crisi economica e blocchi politici. - **Successi:** Elezione diretta del Parlamento Europeo (1979), creazione del Sistema Monetario Europeo (SME). [Anni '80:] - **Atto Unico Europeo (1986):** Obiettivo di completare il mercato unico entro il 1992, ampliamento delle politiche (ambiente, sociale, coesione). - Nuovi membri: Grecia, Spagna, Portogallo. [Anni '90:] - **Trattato di Maastricht (1992):** Nascita ufficiale dell'Unione Europea con tre pilastri (Comunità Europea, Politica Estera e di Sicurezza Comune, Giustizia e Affari Interni). Introdotto l'euro. - Ampliamento a Austria, Svezia, Finlandia. [Anni 2000:] - **Allargamenti significativi:** Inclusione di molti paesi dell'Europa centrale e orientale (2004, 2007). - **Trattato di Lisbona (2007):** Rafforzamento dell'UE, semplificazione delle istituzioni. #### **Principi legali** - **Effetto diretto (Van Gend en Loos, 1963):** I cittadini possono invocare il diritto UE nei tribunali nazionali. - **Supremazia (Costa v. ENEL, 1964):** Il diritto UE prevale sul diritto nazionale. #### #### **Lezioni storiche sull'UE** - **Processo graduale e complesso:** Alternanza tra avanzamenti e blocchi. - **Ruolo delle istituzioni:** Decisioni cruciali prese sia formalmente (trattati) sia informalmente (sentenze della Corte, decisioni del Consiglio Europeo). - **Sfide politiche:** Divergenze tra Stati membri su velocità e ambiti dell'integrazione, riflesso nelle lotte istituzionali tra organi sovranazionali e intergovernativi. Explaining Variation in the European Union *Dirk Leuffen, Berthold Rittberger and Frank Schimmelfennig* Chapter 2: Intergovernmentalism =============================== #### **Origini e Sviluppo** - L'intergovernamentalismo nasce negli anni '60 durante il periodo di stagnazione dell'integrazione europea (crisi della "sedia vuota" con De Gaulle). Stanley Hoffmann propose l'idea che gli Stati rimangano attori dominanti nel processo di integrazione. - Alan Milward lo interpreta come un progetto per \"salvare lo Stato-nazione\" dopo la Seconda Guerra Mondiale. - Andrew Moravcsik ha sviluppato il **liberal intergovernmentalism (LI)** negli anni '90, basandosi sul neorealismo e sull'istituzionalismo liberale, per spiegare l'integrazione economica e politica. #### **Principi Fondamentali** **Tradizionale (Realist Intergovernmentalism - RI):** Gli Stati sono i principali attori e usano l'integrazione per preservare la sovranità e potenziare la sicurezza/autonomia. L'integrazione è limitata a settori economici ("low politics") e non coinvolge sicurezza e politica estera ("high politics"). Le organizzazioni sovranazionali restano deboli, strumentali agli interessi statali. **Liberale (Liberal Intergovernmentalism - LI):** L'integrazione riflette interessi economici interni e la domanda di cooperazione internazionale. Le istituzioni internazionali stabilizzano la cooperazione e risolvono problemi come costi di transazione, enforcement e distribuzione dei benefici. Gli Stati cedono competenze per rafforzare impegni collettivi, ma il controllo resta intergovernativo. #### **Elementi Teorici** **Teoria Razionalista:** Gli Stati sono razionali e cooperano per massimizzare il benessere in un sistema internazionale anarchico e interdipendente. La cooperazione internazionale è favorita da istituzioni che riducono costi di transazione e monitorano il rispetto degli accordi. **Teoria del Commercio Endogeno:** Le preferenze statali dipendono dagli effetti delle politiche economiche (liberalizzazione del commercio vs protezionismo). Lobby influenti (es. settori esportatori) guidano le preferenze nazionali. **Teoria della Contrattazione:** Il potere contrattuale dipende da: - Benefici differenziati dall'integrazione. - Opzioni alternative credibili e risorse complessive. - Gli Stati più dipendenti dall'integrazione cedono di più nei negoziati. **Teoria del Club:** Le organizzazioni internazionali (club) si espandono finché i benefici di nuovi membri superano i costi di congestione. #### **Applicazioni all'integrazione europea** **[Formazione delle preferenze nazionali:]** - RI: Le preferenze derivano dalla sovranità e sicurezza nazionale. - LI: Le preferenze riflettono interessi economici interni e pressioni di gruppi sociali/lobby. **[Negoziati interstatali:]** - La cooperazione si basa su duri negoziati intergovernativi. - Gli Stati con maggior potere economico-politico (o minori costi) impongono condizioni. **[Scelta istituzionale:]** - Le istituzioni sovranazionali sono strumenti per risolvere problemi di enforcement e monitoraggio, ma rimangono subordinate agli Stati. #### **Integrazione Differenziata** - L'integrazione si adatta alle differenze tra Stati membri attraverso meccanismi come le **opt-out** (es. Regno Unito con l'euro). - Il \"dilemma ampiezza-profondità\" evidenzia la tensione tra espansione del numero di membri e centralizzazione delle competenze. #### **Ipotesi Generali** - L'interdipendenza internazionale spinge la domanda di cooperazione. - Le preferenze statali emergono da interessi economici interni. - Il potere negoziale dipende dall'interdipendenza asimmetrica e dai vincoli interni (es. referendum). - Le istituzioni sono modellate per garantire compliance e monitoraggio. Chapter 3: Supranationalism =========================== ***Origini e Sviluppo*** Il supranazionalismo contrasta con l'intergovernamentalismo: sostiene che l'integrazione europea sia guidata non solo dagli Stati ma anche da attori transnazionali e supranazionali (es. Commissione Europea, Corte di Giustizia, Parlamento Europeo) e che l\'integrazione sviluppi dinamiche autonome, andando oltre le intenzioni iniziali dei governi. Il **neofunzionalismo**, elaborato da studiosi come Ernst Haas, è stato dominante fino agli anni '70, focalizzandosi sui meccanismi di **spillover** (economico, politico e istituzionale). Negli anni '90, è stato raffinato nel **supranational institutionalism** (es. Sandholtz, Stone Sweet), che analizza i processi di istituzionalizzazione e l\'evoluzione delle regole supranazionali. ***Principi Fondamentali*** Come l'intergovernamentalismo, il supranazionalismo riconosce gli Stati come attori centrali ma li integra con **attori transnazionali** (gruppi d'interesse, multinazionali) e **organizzazioni supranazionali**, che acquisiscono potere autonomo. Il processo di integrazione è influenzato da **effetti non intenzionali** delle decisioni iniziali (path dependence) e da dinamiche auto-rinforzanti che spingono verso ulteriore centralizzazione e regolazione supranazionale. ***Elementi Teorici e Meccanismi*** **Pluralismo:** L'integrazione è spinta da **gruppi d'interesse** (imprese esportatrici, lavoratori qualificati) che vedono nei mercati transnazionali opportunità di crescita. Gruppi con interessi comuni a livello europeo formano coalizioni transnazionali per influenzare l'integrazione. **Transactionalism:** I flussi transnazionali (scambi economici e comunicazioni) creano interdipendenza e **fiducia reciproca**, favorendo comunità integrate e regolazioni supranazionali. **Teoria Principal-Agent:** Gli Stati delegano poteri a istituzioni supranazionali per risolvere problemi collettivi, ma queste istituzioni possono sviluppare una propria agenda autonoma (**agency slippage**) grazie all'asimmetria informativa e alla natura incompleta dei trattati. **Path Dependence:** Una volta creati, istituzioni e trattati tendono a **perpetuarsi**: i costi di modifica o uscita diventano troppo alti, spingendo verso ulteriori integrazioni. ***Meccanismi di Spillover*** **Spillover Funzionale:** L'integrazione in un settore (es. mercato unico) genera pressioni per integrare settori collegati (es. regolazioni sociali o ambientali) per evitare inefficienze o esternalità negative. **Spillover Politico:** Gruppi d'interesse, burocrati e altri attori politici spostano le loro attività verso il livello supranazionale, creando nuove alleanze e lealtà che spingono per ulteriori integrazioni. **Spillover Istituzionale:** Attori supranazionali come la Commissione e la Corte di Giustizia sfruttano le loro competenze per: - Espandere le regole e i poteri supranazionali. - Aiutare gli Stati a trovare soluzioni comuni e ottimali per l'integrazione. #### Dinamiche di Istituzionalizzazione - L'integrazione produce regole sempre più dense e dettagliate che rafforzano la capacità degli attori transnazionali di sfruttare i mercati integrati. - Attori economici, politici e sociali usano le istituzioni europee (es. ECJ) per modificare regole nazionali sfavorevoli, accelerando il processo di integrazione. - La **corte di giustizia** europea (ECJ) ha avuto un ruolo cruciale nel consolidare il diritto europeo, rendendolo superiore al diritto nazionale e favorendo il progresso verso un'\"unione legale\". #### Ipotesi Generali **Progresso Inarrestabile:** Una volta raggiunto un certo livello di integrazione, diventa quasi impossibile tornare indietro. I costi di uscita o disintegrazione (politici, economici e legali) sono proibitivi. **Ruolo degli Attori Transnazionali:** Aziende, gruppi d'interesse e organizzazioni della società civile chiedono regole supranazionali per massimizzare i benefici degli scambi transfrontalieri. **Autonomia delle Organizzazioni Supranazionali:** La discrezionalità e il potere interpretativo di Commissione ed ECJ rafforzano l'integrazione a vantaggio dei loro interessi e degli attori transnazionali. **Integrazione Auto-Rinforzante:** Ogni passo verso l'integrazione genera nuove richieste per regole e competenze più centralizzate, rendendo l'intero processo autosufficiente. ***Confronto con l'Intergovernamentalismo*** - L'integrazione parte da negoziati intergovernativi, ma una volta create le istituzioni supranazionali, il processo evolve autonomamente. - A differenza dell'intergovernamentalismo, il supranazionalismo evidenzia come l'integrazione sia plasmata da attori e dinamiche che sfuggono al controllo diretto dei governi. The European Council and the Council of the European Union *Jeffrey Lewis* #### **Composizione e Funzioni** Il sistema del Consiglio dell\'UE comprende: - **Consiglio Europeo**: I capi di stato e di governo forniscono orientamenti strategici e risolvono crisi politiche. - **Consiglio dell\'UE**: Riunisce i ministri nazionali in configurazioni specifiche per adottare legislazioni UE. Entrambi rappresentano interessi nazionali, ma operano anche in modo collettivo, mescolando elementi **intergovernativi e supranazionali**. #### **Struttura e Attività** **Consiglio Europeo**: - Riunioni regolari (almeno 4 volte all'anno) per stabilire priorità politiche. - Presidenza permanente (mandato di 2 anni e mezzo rinnovabile). - Ruolo cruciale durante crisi (es. Brexit, crisi dell'eurozona). **Consiglio dell\'UE**: - Diviso in 10 configurazioni tematiche (es. ECOFIN per economia, JHA per giustizia). - Decisioni prese tramite **votazione a maggioranza qualificata (QMV)**, ma con una forte cultura del consenso. - Supportato da **Coreper** (Comitato di Rappresentanti Permanenti) e circa 150 gruppi di lavoro tecnici. **Burocrazia del Consiglio**: - Il **Segretariato Generale del Consiglio (GSC)**, con circa 3.000 funzionari, fornisce supporto logistico, legale e amministrativo. #### **Meccanismi di Lavoro** - **Coreper**: Prepara le decisioni per i ministri, negoziando intensamente a livello tecnico e politico. - **Rotazione della Presidenza**: Ogni 6 mesi un Paese membro gestisce le riunioni, pianifica l'agenda e media tra gli Stati membri. **Votazioni**: **QMV** richiede il supporto del 55% degli Stati (16 su 27) rappresentanti almeno il 65% della popolazione. - Forte preferenza per il consenso per evitare divisioni pubbliche. #### **Sfide Attuali** - **Allargamento**: L'aumento dei membri (ora 27) complica le negoziazioni e alza i costi decisionali. - **Integrazione Differenziata**: Politiche come PESCO (sicurezza e difesa) rischiano di creare \"classi\" di Stati membri. - **Brexit**: Ha reso evidente la capacità del Consiglio di adattarsi, ma ha anche sollevato dubbi sull'unità futura. #### **Conclusioni** Il sistema del Consiglio è fondamentale per la governance dell'UE, combinando interessi nazionali con decisioni collettive. È un esempio di compromesso e innovazione istituzionale, ma affronta sfide significative legate alla trasparenza, all'efficacia decisionale e all'integrazione differenziata. The European Commission *Morten Egeberg* #### Introduzione La Commissione Europea è un\'istituzione unica, a metà tra un governo e un segretariato internazionale. È composta da elementi sia intergovernativi che sovranazionali, rappresentando un\'innovazione istituzionale nell\'Unione Europea (UE). #### Funzioni Principali - **Iniziativa legislativa**: Propone e redige proposte di legge che vengono sottoposte al Consiglio dell\'UE e al Parlamento Europeo. - **Implementazione delle politiche**: Supervisiona l\'applicazione delle norme e dei programmi UE nei vari Stati membri. - **Ruolo di mediazione**: Agisce da intermediario tra gli Stati membri e le istituzioni UE, cercando di costruire consenso. - **Rappresentanza esterna**: Rappresenta l\'UE in ambito internazionale, ad esempio nei negoziati commerciali globali. #### Influenza della Commissione Sebbene formalmente dipenda dagli Stati membri per molte decisioni, la Commissione ha mostrato capacità di leadership significativa, soprattutto in momenti di crisi come la creazione del Mercato Unico e durante le riforme economiche. #### Il Presidente e i Commissari - **Presidente della Commissione**: Agisce come leader politico e guida l\'agenda politica dell\'istituzione. Dal Trattato di Lisbona, il ruolo del Presidente è rafforzato, e il processo di selezione coinvolge maggiormente il Parlamento Europeo (procedura dello Spitzenkandidat). - **Collegio dei Commissari**: Composto da un Commissario per ogni Stato membro, ognuno con responsabilità per un settore specifico (es. commercio, ambiente). Agiscono collegialmente, sebbene siano nominati dai governi nazionali. ***I Gabinetti dei Commissari (Commissioner's Cabinets)*** Ogni Commissario è supportato da un gabinetto di assistenti e consulenti che facilita la comunicazione con i dipartimenti e altre istituzioni. Dal 1999, la composizione dei gabinetti è diventata più multinazionale per riflettere l\'integrazione europea. ***Amministrazione della Commissione*** La Commissione si avvale di Direzioni Generali (DG), che funzionano come ministeri e gestiscono ambiti specifici (es. DG Ambiente, DG Mercato Interno). Conta circa 30.000 funzionari reclutati su base meritocratica. La struttura è fortemente specializzata per settore o funzione e ha meccanismi per garantire un equilibrio geografico tra gli Stati membri. #### Comitati, Reti e Agenzie - La Commissione collabora con circa 750 comitati di esperti, formati da rappresentanti nazionali e stakeholders, per elaborare le politiche. - Le agenzie europee aiutano l'implementazione e la regolamentazione in settori specifici (es. EFSA per la sicurezza alimentare). **Conclusione:** La Commissione Europea è un\'istituzione cruciale per il funzionamento dell'UE. Sebbene la sua autorità dipenda dagli Stati membri, il suo ruolo è centrale per l'integrazione europea e per la gestione di politiche comuni. The European Policy Process in Comparative Perspective *Alasdair R. Young* Il capitolo esplora il processo decisionale nell\'Unione Europea (UE) utilizzando strumenti delle scienze politiche, combinando approcci di politica comparata e relazioni internazionali. Di seguito i punti principali: **[Il Ciclo delle Politiche]**: Il processo decisionale è rappresentato da un ciclo che include **agenda-setting**, **formulazione delle politiche**, **decision-making**, **implementazione** e **feedback**. - Critiche: il ciclo è una semplificazione che non cattura appieno la complessità, come l\'interazione tra politiche multiple e la flessibilità delle sequenze. [**Convergenza degli Approcci Analitici**:] Gli approcci della politica comparata e delle relazioni internazionali si sono avvicinati, specialmente nell\'analisi dell\'interdipendenza e del ruolo di attori non statali. **Attori Principali**: - **Politici**: decidono le politiche. - **Burocrati**: consigliano e implementano. - **Gruppi d\'interesse**: influenzano e partecipano al processo. - Nell\'UE, la **Commissione Europea** gioca un ruolo chiave nell\'agenda-setting e nella formulazione, mentre il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno ruoli variabili. [**Tipi di Politiche e Politica**:] Politiche distributive, regolatorie e redistributive generano dinamiche politiche diverse, influenzate dai benefici e costi distribuiti. **[Fasi del Processo Politico]**: - **Agenda-setting**: guidato da imprenditori politici, crisi ed eventi. La Commissione ha un ruolo centrale nell\'UE. - **Formulazione**: avviene attraverso **reti di policy** (policy networks), spesso dominate da gruppi produttori. - **Decision-making**: varia tra politica interna (regole istituzionalizzate) e negoziati internazionali (consenso, compromessi). - **Implementazione**: spesso lascia discrezionalità agli stati membri, con enfasi sulla trasposizione delle direttive UE. **[Feedback e Cambiamenti]**: Le politiche generano feedback che possono rinforzarle (feedback positivo) o modificarle (feedback negativo). Eventi critici possono provocare cambiamenti significativi. **[Spill-over Funzionale]**: Problemi emergenti o opportunità possono richiedere nuove politiche, come nel caso dell'unione monetaria che ha ampliato il mercato unico. [**Implicazioni Generali**:] Ogni fase è contestabile, gli attori e le idee sono fondamentali, e le istituzioni influenzano il processo decisionale. La politica UE varia in base alle aree tematiche, richiedendo approcci analitici diversificati. In sintesi, il capitolo fornisce un quadro comprensivo del complesso processo politico dell'UE, enfatizzando il ruolo degli attori, delle istituzioni e del contesto internazionale. The Transformation of Europe *J. H. H. Weiler* #### Origini e Cambiamenti Iniziali: - Nel 1951, il **Trattato di Parigi** istituì la Comunità Europea del Carbone e dell\'Acciaio (CECA), vista come un modello innovativo per la cooperazione transnazionale. - Negli anni, la Comunità si è evoluta in modo significativo, passando da sei Stati membri a dodici (negli anni \'90), diventando il più grande blocco commerciale al mondo. ***Trasformazione della Comunità:*** - La **portata delle azioni comunitarie** è cresciuta, includendo nuovi ambiti come la ricostruzione dell'Europa orientale. - Il **ruolo della Commissione Europea** si è rafforzato, passando da un semplice segretariato a un attore chiave nella definizione dell\'agenda politica e normativa. - L'immagine pubblica della Comunità è cambiata: \"Europa\" è sempre più sinonimo di Comunità Europea, simile a come \"America\" rappresenta gli Stati Uniti. ***La \"Costituzionalizzazione\" della Comunità:*** I trattati della Comunità sono stati definiti dalla Corte di Giustizia Europea come una \"carta costituzionale\", avvicinandola al modello di uno Stato federale. Le **dottrine giuridiche** fondamentali sviluppate dalla Corte includono: - **Effetto diretto:** Le norme comunitarie hanno applicazione diretta negli Stati membri e possono essere invocate dai cittadini. - **Supremazia:** Le norme comunitarie prevalgono su quelle nazionali, creando un \"diritto superiore\". - **Poteri impliciti:** La Comunità può esercitare competenze non esplicitamente menzionate nei trattati, se necessarie per i suoi obiettivi. **Evoluzione in Fasi**: La trasformazione della Comunità è avvenuta in **tre fasi distinte**, culminando con i cambiamenti significativi degli anni \'90 (ad es. il completamento del Mercato Unico nel 1992). Ogni fase ha segnato una mutazione nel rapporto tra Comunità e Stati membri, trasformandone il \"sistema operativo\". [Exit e Voice:] - **Exit:** L'uscita totale degli Stati membri è praticamente impossibile per i costi economici e politici. - **Voice:** Gli Stati membri hanno lavorato all'interno del sistema per risolvere conflitti, portando a un maggiore equilibrio tra integrazione sovranazionale e interessi nazionali. La Dinamica di \"Voice\" e \"Exit\" nella Comunità Europea ========================================================== **[Rapporto tra Exit e Voice]**: La chiusura dell\'opzione **Exit** (abbandono totale o selettivo degli obblighi comunitari) ha reso le norme della Comunità vincolanti e non aggirabili dagli Stati membri. Questo ha portato a un aumento dell\'importanza del **Voice**, cioè il coinvolgimento degli Stati membri nel processo decisionale per influenzare le politiche comunitarie. **[Processo Decisionale della Comunità]**: Inizialmente, il **processo decisionale comunitario** era caratterizzato da forti elementi sovranazionali: - La **Commissione Europea** aveva il monopolio della proposta legislativa e il ruolo centrale nell\'esecuzione delle norme. - Le decisioni venivano prese a **maggioranza qualificata** nel Consiglio. Durante il **periodo fondativo** (anni \'60), gli Stati membri, soprattutto a causa della crisi del 1965 (Accordo di Lussemburgo), hanno preso il controllo del processo decisionale, trasformandolo in una procedura intergovernativa dominata dal consenso unanime. **[Ruolo della Corte di Giustizia Europea]**: La Corte ha svolto un ruolo chiave nella **costituzionalizzazione** della Comunità, stabilendo dottrine fondamentali: - **Effetto diretto**: Le norme comunitarie sono direttamente applicabili e invocabili dai cittadini davanti ai tribunali nazionali. - **Supremazia**: Le norme comunitarie prevalgono su quelle nazionali. - **Poteri impliciti**: La Comunità può esercitare competenze non esplicitamente previste dai trattati se necessarie per raggiungere i suoi obiettivi. **[Equilibrio tra Legalità e Politica]**: Gli sviluppi legali (es. dottrine della Corte) hanno rafforzato l\'integrazione sovranazionale. Al contempo, gli Stati membri hanno bilanciato questo processo rafforzando il controllo politico attraverso l'intergovernativismo. Questo equilibrio ha permesso agli Stati di accettare la costituzionalizzazione della Comunità, pur mantenendo il controllo politico. [**Deficit Democratico**:] - Il sistema decisionale comunitario è dominato dai **governi nazionali** (esecutivi), con un ruolo limitato per i parlamenti nazionali e il Parlamento Europeo. - Le norme comunitarie, una volta adottate, diventano vincolanti senza possibilità di revisione da parte dei parlamenti nazionali. ***[Importanza del Periodo Fondativo]***: Questo periodo ha definito l\'architettura giuridico-politica della Comunità, combinando un sistema legale vincolante con un processo politico dominato dagli Stati membri. Gli Stati hanno visto il rafforzamento della Comunità come un vantaggio anche per i loro governi, grazie a una maggiore capacità di influenza. Who Are the ''Masters of the Treaty''?: European Governments and the European Court of Justice\ *Karen J. Alter* ### Introduzione - **Obiettivo**: Analizzare il ruolo della Corte di Giustizia dell\'Unione Europea (CGUE) nel processo di integrazione europea e la sua evoluzione rispetto agli interessi degli Stati membri. - **Tesi principale**: La CGUE ha acquisito un potere politico significativo, andando oltre le intenzioni iniziali degli Stati membri, il che ha portato a una riluttanza nel concedere ulteriore autorità giurisdizionale alla Corte. ### Sezione 1: Ruolo Funzionale della CGUE - **Funzioni iniziali**: La CGUE doveva servire a garantire che le istituzioni europee non superassero i loro poteri e a risolvere le controversie. - **Trasformazione del sistema di rinvio pregiudiziale**: La Corte ha ampliato il suo ruolo, permettendo agli individui di contestare le leggi nazionali in base al diritto dell\'UE, compromettendo così la sovranità nazionale. ### Sezione 2: Dinamiche Politiche e Giuridiche - **Evoluzione del potere della CGUE**: Durante un periodo di debolezza del sistema giuridico dell\'UE, la CGUE ha saputo trasformare le opzioni politiche degli Stati membri attraverso l\'applicazione delle sue sentenze. - **Controllo politico**: Gli Stati membri hanno strumenti significativi per influenzare la CGUE, ma la Corte ha trovato modi per esercitare un\'autorità politica che sfida gli interessi nazionali. ### Sezione 3: Riluttanza degli Stati Membri - **Resistenza al cambiamento**: Gli Stati membri sono riluttanti a riformare il sistema giuridico dell\'UE, poiché la CGUE ha superato gli interessi funzionali limitati che avevano inizialmente previsto. - **Sovranità nazionale**: La perdita di sovranità è un tema centrale; gli Stati membri non sono disposti a concedere ulteriori poteri alla CGUE, come dimostrato nei negoziati per le convenzioni di Cannes e il Trattato di Amsterdam. ### Conclusione - **Ipotesi sui vincoli istituzionali**: La CGUE ha sviluppato un\'autonomia che non era prevista dagli Stati membri, il che solleva interrogativi sulla replicabilità del sistema giuridico dell\'UE in altri contesti internazionali. - **Riflessioni finali**: La storia della CGUE offre spunti per comprendere le relazioni tra diritto e politica nell\'UE e le sfide future per l\'integrazione europea. ### Punti Chiave da Ricordare - La CGUE è passata da un ruolo limitato a uno con potere politico significativo. - La trasformazione del sistema di rinvio pregiudiziale ha compromesso la sovranità nazionale.Gli Stati membri sono riluttanti a concedere ulteriore autorità alla CGUE, mantenendo un controllo politico significativo. Crisis and Polity Formation in the European Union *Frank Schimmelfennig* **Introduzione e teorie di base**: Ernst Haas aveva formulato il **neofunzionalismo** come teoria di integrazione regionale graduale, ma successivamente incorporò le crisi come elementi ricorrenti. Recenti crisi dell\'UE (euro, migrazione, Brexit, Covid-19, stato di diritto, Russia) hanno evidenziato carenze istituzionali e politiche. **[Tipologie di crisi]**: - **\"Failures\" (Fallimenti)**: Derivano da deficit di capacità, come nei casi di crisi economica (Euro), migrazione e Covid-19. Richiedono sviluppo di capacità comuni. - **\"Attacks\" (Attacchi)**: Originate da resistenze ai valori fondamentali dell'UE, come Brexit o la crisi dello Stato di diritto. Necessitano di una demarcazione della comunità. **[Risposta alle crisi]**: Nei **fallimenti**, l'UE ha migliorato la capacità istituzionale: - Creazione di meccanismi finanziari (come il Fondo per la Stabilità e il Recovery Fund per Covid). - Rafforzamento delle agenzie come Frontex e l'Agenzia Europea per l'Asilo. Negli **attacchi**, l'UE si è concentrata su demarcazioni identitarie: - Esclusione di attori destabilizzanti (Brexit). - Pressione su Stati come Polonia e Ungheria con sanzioni e strumenti legali. **Lezioni chiave**: Le crisi hanno spinto l'UE verso una maggiore resilienza, ma non hanno creato una \"rottura strutturale\" del modello politico regolativo. Le risposte alle crisi variano tra capacità incrementale (nei fallimenti) e rafforzamento dei valori comuni (negli attacchi). - [Limiti persistenti]: Mancanza di un forte governo sovranazionale, L'UE resta principalmente una polity regolativa piuttosto che un'unità politica integrata. **Conclusione**: L'UE ha dimostrato **resilienza istituzionale** nel rispondere a crisi diversificate, consolidando la sua posizione come attore globale e aumentando la coesione interna. Tuttavia, il processo di integrazione continua a essere vincolato da compromessi tra sovranazionalismo e intergovernativismo, lasciando irrisolta la tensione tra unione economica e politica.

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