Economia Aziendale - Lezione 11 - 1° semestre 2024 PDF
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Università degli Studi di Siena
2024
Sauro Rossi
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This document is a lecture on business economics, focusing on Ratei, Risconti, and the procedure of amortization for business assets. The lecture notes cover various concepts and examples to illustrate the concepts.
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1 Economia Aziendale Dott. Sauro Rossi [email protected] 2 Executive Summary Lezione 11 Il principio della competenza Ratei e Risconti La procedura dell’ammortamento delle immobilizzazioni ...
1 Economia Aziendale Dott. Sauro Rossi [email protected] 2 Executive Summary Lezione 11 Il principio della competenza Ratei e Risconti La procedura dell’ammortamento delle immobilizzazioni 3 Il principio della competenza Per definire correttamente il risultato dell’esercizio (utile o perdita), delineando il perimetro esatto dell’incidenza temporale degli effettivi costi e ricavi che hanno interessato l’esercizio è necessario sottoporre a valutazione la “correlazione” esistente tra i costi e ricavi che hanno avuto manifestazione di competenza del periodo trascorso, e la data di chiusura dell’esercizio. 4 Il principio della competenza Alla chiusura dell’esercizio, è necessario: controllare se sono stati utilizzati e distrutti costi, privi del corrispondente documento contabile e quindi ancora non registrati, oppure parte di prodotti venduti ma ancora non fatturati. Per i costi sono quote di beni o servizi utilizzati la cui manifestazione economica,finanziaria o monetaria non si è ancora palesata. Per i ricavi sono quote prive di una loro specifica manifestazione contabile. Irrilevanza delle dinamiche delle movimentazioni finanziarie generate nel periodo rispetto ai valori economici evidenziati. Il principio della competenza economica obbliga ad effettuare queste operazioni riportandole nella contabilità aziendale a mezzo di opportuni accorgimenti tecnico- contabili. 5 Il principio della competenza Riassunto operazioni contabili a fine Al termine dell’esercizio si registrano costi o ricavi che durante l’esercizio esercizio non hanno avuto evidenziazione contabile o finanziaria. Contabilizzare le passività fittizie, e alla valutazione delle voci presenti in bilancio, secondo il principio contabile della prudenza, in base al quale i proventi non realizzati non devono essere contabilizzati, mentre tutte le perdite, anche se non definitivamente subite, devono trovare indicazione nel bilancio. Principio della prudenza - valutare le incertezze ed i rischi. Affinchè le attività e ricavi non siano sovrastimati e costi e passività sottostimate. Il fine è ottenere un bilancio realmente attendibile, con una rappresentazione delle rispettive voci in maniera veritiera e corretta. 6 Le scritture di assestamento Le scritture di assestamento Tabella riepilogativa 7 Le scritture di assestamento Ratei e Risconti Ratei e Risconti La tecnica contabile che viene utilizzata per eseguire le opportune rettifiche nella contabilità aziendale è il ricorso ad apposite scritture in conti denominati ratei e risconti. Risconti Definiamo come Risconti, attivi e passivi, i costi o i ricavi che hanno avuto manifestazione finanziaria nell’esercizio in corso, ma la cui competenza economica riguarda, in parte, anche l’esercizio successivo. Sono risconti attivi se la manifestazione finanziaria è riferita a un costo Sono risconti passivi se la manifestazione finanziaria è riferita a un ricavo 8 Le scritture di assestamento Esempio del periodo di competenza del risconto. data termine data manif. finanziaria operazione economica 1/1/x 31/12/x 1/1/x+1 31/12/x+1 RISCONTO competenza economica anno competenza economica x annox+1 Nell’esercizio in corso è avvenuta l’emissione o il ricevimento del documento contabile e la registrazione a seguito della manifestazione finanziaria di costo o ricavo con competenza economica oltre l’esercizio. Il risconto fa parte delle scritture di rettifica, perché la rilevazione contabile (fattura o documento) è avvenuta nell’esercizio rendendosi necessario rettificare la registrazione per la quota di competenza dell’esercizio futuro. 9 Le scritture di assestamento Ratei e Risconti Ratei Definiamo invece come Ratei, attivi o passivi, i costi o i ricavi che al 31 dicembre non hanno avuto ancora la rispettiva manifestazione finanziaria, pur interessando per una quota di essi, la competenza dell’esercizio in corso. Una parte dei costi sono stati utilizzati nei processi produttivi nell’esercizio; oppure l’azienda ha beneficiato di parte dei ricavi che vedranno la loro manifestazione finanziaria nell’esercizio futuro. Nell’esercizio non viene emesso alcun documento contabile in assenza di manifestazione finanziaria, pur in presenza di parte del costo o del ricavo di competenza dell’esercizio in corso. Sono Ratei attivi se hanno come riferimento i ricavi 10 Le scritture di assestamento Ratei e Risconti Ratei Esempio periodo di competenza del rateo : data inizio operaz. data manif. economica finanziaria 1/1/x 31/12/x 1/1/x+1 31/12/x+1 RATEO competenza economica competenza anno x economica annox+1 11 Le scritture di assestamento Ratei Il rateo invece fa parte delle scritture di integrazione, poiché nell’esercizio in corso mancano le registrazioni nella contabilità aziendale, prive della documentazione a supporto (fatture o documenti). Occorre far memoria di tali operazioni per la parte di competenza dell’esercizio in chiusura e quindi integrare le voci di costo o di ricavo di tale quota. Lo schema riassuntivo può essere il seguente: COSTI ANTICIPATI → RISCONTI ATTIVI RICAVI ANTICIPATI → RISCONTI PASSIVI COSTI POSTICIPATI → RATEI PASSIVI RICAVI POSTICIPATI → RATEI ATTIVI 12 Le scritture di assestamento Registrazioni contabili 31.12.2020 Stato Patrimoniale Conto Economico Dare – Attivo Avere - Ricavi Ratei attivi € 8.000 quota canone locaz. corrente es. € 8.000 13 Le scritture di assestamento Registrazioni contabili 31.12. 2020 Stato Patrimoniale Conto Economico Dare – Attivo Avere – Costi (rettifica) Risconti attivi € 4.000 canoni loc. futuro esercizio 14 Le scritture di assestamento Registrazioni contabili Conto Economico Stato Patrimoniale Avere – Ricavi (rettifica) Avere – Passivo Canone compet. futuro eserc, € 4.000 Risconti passivi 15 Le scritture di assestamento Registrazioni contabili Conto Economico Stato Patrimoniale Dare – Costi Avere – Passivo 16 Le scritture di assestamento La procedura dell’ammortamento delle immobilizzazioni Si applica sui beni a fecondità ripetuta Con il termine di ammortamento si intende la tecnica contabile di ripartizione del valore globale di un bene a utilizzo pluriennale, in porzioni di valore definite in termini monetari, corrispondenti al valore ceduto in un dato arco di tempo, seguendo una precisa regola contabile. Si ripartisce il valore iniziale di acquisto (o produzione) del bene a fecondità ripetuta, suddiviso tra tutti i periodi temporali interessati al suo utilizzo produttivo, in cui rilascia gradualmente il proprio valore. La quota annua dell’ammortamento indica la porzione di valore ceduto dal bene e immessa nei processi produttivi e quindi automaticamente trasferita nel costo dei prodotti fabbricati 17 Le scritture di assestamento Definizione di immobilizzazione I beni ad utilizzo pluriennale in ambito contabile sono definite “Immobilizzazioni”. Rappresentano beni durevoli non destinati alla vendita e alla trasformazione. Sono suddivise in : Immobilizzazioni materiali. Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie. L’art. 2426 del codice civile precisa che: “il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione”. 18 Le scritture di assestamento La procedura dell’ammortamento delle immobilizzazioni I criteri di calcolo I criteri per calcolare gli ammortamenti sono: a quote costanti: ripartizione del costo omogenea e suddivisa in pari quote nel tempo della vita utile del bene a quote decrescenti: si basa sull’ipotesi che nei primi anni di utilizzo del bene la perdita di valore sia superiore rispetto ai periodi successivi. a quote variabili: poiché un bene nel corso della sua vita può subire periodi di maggiore utilizzo, si può adottare un criterio di ammortamento che varia in funzione ad esempio dei volumi di produzione oppure alle ore di impiego del bene. 19 Le scritture di assestamento Il procedimento di calcolo degli ammortamenti Contabilmente gli ammortamenti possono essere rilevati mediante il: procedimento diretto (o anche ammortamento in conto) utilizzato per ammortizzare le immobilizzazioni immateriali. Consiste nel portare la quota di ammortamento in diretta diminuzione del costo storico dell’immobilizzazione iscritto nell’attivo; procedimento indiretto (o anche ammortamento fuori conto) utilizzato per rilevare la quota delle immobilizzazioni materiali. Esso consiste nell’accantonare la quota di ammortamento dell’esercizio nell’apposito fondo ammortamento del passivo. 20 Le scritture di assestamento Esempio Ipotizziamo di acquistare un bene immateriale per € 10.000 con una vita utile calcolata in 5 esercizi con l’utilizzo del criterio di ammortamento a quote costanti (che rappresenta il metodo più utilizzato nella pratica). Ipotizziamo poi l’acquisto di un bene materiale per € 10.000 sempre con una vita utile calcolata in 5 esercizi e utilizzo del criterio di ammortamento a quote costanti. 21 Le scritture di assestamento Procedimento diretto 22 Le scritture di assestamento Procedimento indiretto 23 Riferimenti al libro di testo Fonte delle slides: Fondamenti di economia aziendale - Rossi (2024) Capitoli di Riferimento per la lezione: Rossi 2024 – Capitolo 6) paragrafi 6.2), 6.2.1), 6.2.2.1), 6.2.3.1)