Contratti Ristorativi PDF - Come Funzionano e Cosa Devi Sapere

Summary

Questo documento discute i contratti ristorativi, inclusi i contratti di catering e banqueting, evidenziando aspetti chiave come la loro definizione e il funzionamento. Vengono presentati gli elementi essenziali, come la proposta contrattuale e gli obblighi delle parti, e le leggi, che applicano ai contratti in Italia. Vengono inoltre discussi gli obblighi del ristoratore e i diritti del cliente.

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IL CONTRATTO “Un contratto è l’accordo di due o più parti per costruire, regolare o esinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.” art. 1321 Tale accordo genera conseguenze giuridiche, le obbligazioni, che vincolano le parti con diritti e doveri di vario tipo. Gli elementi essenziali del co...

IL CONTRATTO “Un contratto è l’accordo di due o più parti per costruire, regolare o esinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.” art. 1321 Tale accordo genera conseguenze giuridiche, le obbligazioni, che vincolano le parti con diritti e doveri di vario tipo. Gli elementi essenziali del contratto sono. -​ l’accordo delle parti: è la volontà espressa dalle parti di dare vita a un rapporto patrimoniale; -​ la causa: è lo scopo che spinge le parti a esprimere la volontà; -​ l’oggetto: è il bene o la prestazione di servizio su cui viene reggiunto l’accordo, che deve essere lecito, possibile e valutabile economicamente; -​ la forma: può essere verbale o scritta. Un contratto può essere sciolto e quindi non produce i suoi effetti per: -​ invalidità: il contratto è nullo o annullabile se vi sono vizi fin dall’origine (la causa o l’oggetto sono illeciti, impossibili o indeterminabili); -​ risoluzione: il contratto è sciolto per inadempimento di una delle parti (il compratore non paga il prezzo), per impossibilità sopravvenuta (grave malattia o morte), per eccessiva onerosità dell’obbligazione di una delle parti, per cause non previste, sopravvenute dopo la conclusione del contratto. IL CONTRATTO RISTORATIVO è un accordo in base al quale un soggetto, detto ristoratore, s’impegna a somministrare a un alto soggetto, detto cliente, pasti e bevande dietro pagamento di un corrispettivo in denaro. La varietà dei rapporti che possono nascere tra ristoratore e cliene nell’esercizio dell’attività è tale da dare luogo a diverse tipologie di contratti ristorativi. Nello stesso territorio convivono piccoli ristoranti a strett aconduzione familiare e strutture di ampie dimensioni, esercitate in forma societaria. In relazione al luogo e alle modalità con cui viene esercitata la prestazione, si distinguono attività ristorative gesite all’interno di agriturismi, alberghi, bar, discoteche, circoli e comunità. Alcune imprese svolgono la loro attività con la vendita del pasto self-service, altre ancora vendendo cibi, bevande e pasti interi mediante distributori automatici collocati nei vari luoghi di lavoro; esistono anche vendite di pasti online, che prevedono oltre all’asporto (take-away) la consegna a domicilio (delivery). Si tratta di un contratto atipico, in quanto non disciplinato da norme specifiche dell’ordinamento giuridico. In caso di controversie tra ristoratore e cliente, si applicano norme di carattere generale contenute nel: -​ articoli del codice civile, riguardanti la disciplina generale dei contratti, il contratto di vendita, la somministrazione, la prestazione d’opera e l’appalto di servizi; -​ leggi speciali, quali le norme sulla sicurezza e l’igiene, la l. n. 96/2006 sull’attività agrituristica, il Codice del consumo d.lgs. n. 206/2005 che tutela e protegge il consumatore; -​ norme regionali e regolamenti amministrativi locali; -​ la giurisprudenza, cioè le numerose sentenze della Suprema Corte di Cassazione che hanno definito e chiarito casi di responsabilità delle parti; -​ usi e consuetudini, norme non scritte ma basate sulle tradizioni e sul generale riconoscimento sociale. il contratto ristorativo è detto bilaterale perchè si conclude tra due parti contraenti, ristoratore e cliente. per concluderlo è necessario: -​ la proposta contrattuale del ristorante, cioè un’offerta di vari servizi relativi alla somministrazione di cibi e bevande con indicazione del prezzo; -​ l’accettazione del cliente, sclie e fa l’ordine, il cliente ordinando i piatti elencati nel menu, aderisce incondizionatamente alla propossta. L’accordo è raggiunto: il contratto è chiuso. è detto anche consensuale, perchè si perfeziona al raggiungimento dell’accordo; esso comincia così a produrre una serie di obbligazioni per entrambe le parti. è detto anche a prestazioni corrispettive, poichè entrambe le parti assumono obblighi. Gli obblighi assunti sono: -​ il ristoratore deve preparare i pasti, effettuare il servizio in un tempo ragionevole e fornire un insieme di altri servizi correlati; secondo le regole generali delle obbligazioni, egli ha l’obbligo di fornire il servizio = -​ - con correttezza (art. 1175 c.c.) -​ - con diligienza (art. 1176 c.c.) -​ - a regola d’arte (art. 2224 c.c.) tale trattamento deve essere rispettato fin dalla fase delle trattative, quindi il menu deve contenere tutte le informazioni utili al cliente. -​ il cliente, una volta consumato il pasto o utilizzato l’insieme dei servizi, è tenuto a pagare il prezzo. IL CONTRATTO DI CATERING è un particolare contratto ristorativo che prevede la somministrazione di pasti e bevande, in modo periodico o occasionale, in un luogo diverso da quello di preparazione. Non è regolamentato nel nostro ordinamento giuridico e va pertanto qualificato come contratto atipico, i cui contraenti sono: -​ il fornitore dei pasti, che è un’impresa di catering, cioè un’azienda della ristorazione collettiva specializzata nella preparazione dd nel confezionamento di pasti, che vengono trasferiti in un luogo diverso per il consumo; -​ il cliente committente, che può essere un ente pubblico (mense scolastiche) oppure una società privata (mense aziendali, pasti su aerei, treni). se il committente è un ente pubblico, l’assegnazione del servizio di catering avviene secondo le regole della gara d’appalto, ossia secondo la procedura adottata dagli enti pubblici per assegnare i servizi per la collettività. In questo caso, l’impresa ha l’obbligo di dotarsi di tutte le attrezzature e del personale specializzato necessari per fornire il servizio richiesto, mentre se il committente è un’azienda privata il contratto è disciplinat in base ad accordi privati. E può riguardare: ​ la gesione di mense aziendali, l’organizzazione del servizio mensa per i dipendenti di un’azienda o di più aziende nelle zone industriali alla periferia delle città; ​ la gestione di ticket-restaurant, in alternativa alla mensa, l’impresa di catering fornisce all’azienda cliente buoni pasto utilizzabili dai dipendenti in bar e ristoranti convenzionati; ​ la gestione di mense per varie comunità (scuola,università, ospedali…); ​ catering sui mezzi di trasporto, che riguarda pasti preconfezionati sugli aerei, self-service, servizio buffet, pizzeria, snack-bar o ristorazione tradizionale sulle navi e sui treni; ​ catering alberhiero, relativo alla fornitura di prodotti pronti o semilavorati per prime colazioni, colci, verdure, salse; ​ servizi banqueting; IL CONTRATTO DI BANQUETING Prevede, oltre alla somministrazione di pasti e bevande per un banchetto, anche l’intera organizzazione dell’evento. Sono conclusi tra un’impresa di catering e un cliente committente in occasione di eventi di diverso genere, gala, matrimonio, congresso. comprendono i seguenti servizi: -​ la fornitura dei pasti e delle bevande; -​ il servizio al tavolo o a buffet; -​ l’arredamento e l’allestimento della sala o degli spazi esterni; -​ l’illuminazione; -​ l’intrattenimento. L’evento può essere organizzato nel domicilio del cliente o in particolari location; ristoranti e alberghi di categoria elevata possono offrire a disposizione le proprie sale, terrazzi e giardini. è redatto in forma scritta, in duplice copia, e contiene tutti i requisiti necessari per l’organizzazione dell’evento quali: -​ i dati dei contraenti; -​ il luogo, la data e l’ora della prestazione; -​ il numero dei partecipanti; -​ il prezzo per persona; -​ la descrizione dei cibi, delle bevande e della tipologia di servizio. viene pure compilata una check list con l’indicazione dei vari servizi accessori, come addobbi floreali, apparecchiatura tavoli, ecc. LE NORME DA APPLICARE AI CONTRATTI RISTORATIVI Il contratto ristorativo è un contratto misto, che possiede elementi di più fattispecie regolate nell’ordinamento giuridico, le figure contrattuali che possiamo applicare: -​ Art. 1655 Appalto dei servizi, per servizi prestati dalle grandi catene ristorative e nei contratti di banqueting: prevale l’aspetto organizzativo poichè la prestazione richiede particolare applicazione di tecniche, mezzi attrezzature e cognizioni gastronomiche. -​ Art. 2222 Contratto d’opera, per un servizio prstato nei piccoli ristoranti a conduzione familiare: in esso prevale il lavoro del titolare che si occupa degli acquisti, dell’organizzazione del lavoro in cucina e dei rapporti con i clienti. -​ Art. 1470 Contratto di vendita, la vendia di cibi, bevande e pasti attraverso i distributori automatici, in una gastronomia oppure on line: sono esempi di contratti di vendita, poichè l’elemento prevalente è il trasferimento dei bene oggetto del contratto dietro pagamento di un prezzo. Anche nelle vendite di un bar normalemnte prevale l’oggetto del servizio rispetto al lavoro prestato. -​ Art. 1559 La somministrazione, con somministrazione quotidiana di pasti presso le mense scolastiche, aziendali, ospedaliere o la regolare fornitura di pasti alle compagnie di trasporto. LA TUTELA DEL CLIENTE: IL CODICE DEL CONSUMO Il codice del Consumo (d.lgs. n. 206/2005) è un insieme di norme che, in applicazione di direttive dell’Unione Europea, tutela i diritti del cliente-consumatore. Le norme riguardano: -​ la salute; -​ la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi; -​ il diritto a un’adeguata informazione e a una corretta pubblicità; -​ il diritto di recesso, cioè di sciogliere unilateralmente il contratto senza il consenso dell’altra parte; -​ la correttezza, la trasparenza e l’equità nei rapporti contrattuali; -​ la promozione e lo sviluppo dell’associazionismo libero e volontario tra i consumatori. Per l’applicazione, il cliente-consumatore deve obbligatoriamente: -​ essere una persona fisica; -​ essere un consumatore finale, cioè agire per soddiddisfare bisogni personali e quidi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale svolta. Tutela completamente il consumatore, in quanto obbliga il venditore a: -​ consegare al consumatore beni conformi al contratto di vendita: il bene deve essere idoneo all’uso per il quale è destinato, conforme alla descrizione fatta dal venditore nell’offerta e alla qualità che il consumatore si può regionevolmente aspettare. è previsto il divieto esplicito di pratiche commerciali scorrette, quali azioni ingannevoli per indurre in errore l’acquirente o azioni commerciali aggressive, da parte dei venditori, che limitano e condizionanano in qualche modo la libertà di scelta del consumatore; -​ eseguire, in casi dìi difetto di conformità. il ripristino delle conformità dei bene nei seguenti modi: -​ - riparazione gratuita: -​ - sostituzione gratuita; -​ – riduzione del prezzo; -​ - risoluzione del contratto, quando la riparazione oppure la sostituzione non sono possibili. In certe condizioni, il ristoratore può essere denunciato per il reato di frode commerciale ed essere punti con una multa e , nei casi più gravi, persino con la reclusione. Si ha il reato di frode commerciale quando una persona, nell’esercizio di un’attività commerciale, cede a un acquirente una cosa diversa da quella dichiarata e pattuita nel momento dell’acquisto. LA RESPONSABILITà DEL RISROTATORE Esistono due tipi di responsabilt: -​ una responsabilità civile: è quella che deriva a un soggetto che ha commesso un illecito civile, cioè un danno ad altri, può essere: -​ - contrattuale: deriva dalle obbligazioni assunte concludendo un contratto. Es. il ristoratore, è resposabile della mancata prestazione del servizio oppure di un pasto non conforme al menu; -​ - extracontrattuale: deriva dall’avere commesso un fatto illecito. Es. un cliente scivola nel pavimento baganto non segnalato, riportando una frattura al braccio, il gestore del locale è responsabile del danno provocato per evere commesso un fatto illecito, in quanto non ha garantito adeguate condizioni di sicurezza. “Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno” art. 2043 c.c. Per illecito civile si distingue: -​ la responsabilità civile diretta, quando il soggetto sul quale grava è lo stesso che ha commesso l’illecito; -​ la responsabilità civile indiretta, quando il soggetto sul quale grava non è quello che ha commesso il fatto. In quanto caso la responsabilità nasce dal legamen intercorrente fra i due. Il gneitore ha responsabilità indiretta per danni provocati da figli minori (art. 2048 c.c.), l’imprenditore per danni provocati dai suoi dipendenti (art. 2049 c.c.) così il padrone per il proprio cane /art. 2052 c.c.). la resonsabilità pnale: è quella che deriva a un soggetto che ha commesso un illecito penale, cioè un reato. il reato è la violazione di norme per le quali sono previste pene detentive e/o pecunarie. Un imprenditore può compiere anche illeciti amministrativi. si tratta di comportamenti che violano norme varie, quali il Codice della strada, norme tributarie, regolamenti comunali. Per gli illeiti amministrativi sono previste: -​ sanzioni pecunarie, che possono variare da un minimo a un massimo; -​ sanzioni non pecunarie, quali la sospensione o revoca della licenza o il sequestro dei beni. PRENDERE IN GESTIONE UN RISTORANTE Chi vuole intraprendere un’attività ristorativa, ma non è interessato all’acquisto dell’immobile, può ricorrere ad altre formule contrattuali: Contratto di locazione immobiliare Art.1571 c.c. “ La locazione è il contratto col quale una parte (locatore) si obbliga a far godere all’altra (locatario o conduttore) una cosa mobile o immobile per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo.” Caratteristiche: -​ un soggetto, detto locatore, mette a disposizione di un altro soggetto, detto locatario o conduttore, un immobile per un certo tempo, in cambio di un corrispettivo pagato periodicamente (canone). -​ se l’immobile non è a uso abitativo, ma a uso commerciale, la durata del contratto è di sei anni. Se alla scadenza, non c’è disdetta dalle parti, il contratto è automaticamente rinnovato per altri sei anni. Il conduttore può dare disdetta in qualsiasi momento con sei mesi di preavviso. Il locatore può dare disdetta, trascorsi i primi sei anni, solo in alcuni casi previsti dalla legge, quali l’utilizzo dell’immobile per uso proprio o della propria famiglia o per esigenze di ristrutturazione. -​ per le attività alberghiere la durata minma del contratto è nove anni. -​ l’obbligo principale del locatore è quello di conservare l’immobile nello stato idoneo all’uso, provvedendo alle spese di manutenzione straordinaria. -​ gli obblighi principali del locatario sono quelli di oagare periodicamnte il canone stabilito e di provvedere alle spese di manutanzione ordinaria. Contratto di affitto d’azienda L’affitto d’azienda è un particolare contratto di locazione che ha per oggetto un bene produttivo, cosi some spiegato dal codice civile: -​ Art. 1615 Gestione e godimento della cosa produttiva.”Quando la locazione ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva, mobile o immobile, l’affittuario deve curarne la gestione in conformità della gestione economica della cosa e dell’interesse della produzione. A lui spettano i frutti e le altre utilità della cosa.” Caratteristiche: -​ è un contratto cin il quale il proprietario di un immobile, entro il quale si svolge un’attività commerciale, trasferisce all’affittuario il diritto di godimento dell’azienda a fronte del pagamento di un canone periodico e per un periodo di tempo dterinato. -​ l’affittuario prosegue l’attività iniziata dal proprietario dell’edificio. gli obblighi del proprietario sono: -​ conservare l’azienda in modo che possa servire all’uso pattuito (art. 1617) -​ eseguire le riparazioni straordinarie (art. 1621) -​ divieto di fare concorrenza per tutta la durata dell’affitto (art. 2557 comma 4). gli obblighi dell’affituario: -​ esercizio dell’azienda sotto la ditta e nome che la contraddustungue; -​ obbligo di svolgere la stessa attività che svolga il proprietario; -​ obbligo di manutenzione ordinaria degli impianti e della struttura; -​ obbligo di pagamento di un canone; -​ divieto di subaffitto e cessione dell’affitto senza consenso del proprietario; -​ obbligo di mantenere i contratti di lavoro subordinato stipulati con i dipendenti dell’azienda.