Dispensa AISA Rev.3.1.1 (1) PDF: Guida Sauna e Aufguss

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Università degli Studi di Firenze

2023

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Mario Santini

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sauna aufguss wellness spa

Summary

This document is a guide to saunas and Aufguss, a type of sauna ritual. It provides information about the history of saunas, different types of saunas, and the role of Aufgussmeister. It also includes details on essential oils, aromatherapy, relaxation techniques, and safety procedures within wellness centers. The document is aimed at those involved in the sauna industry or interested in the wellness aspect.

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Pag. 2 A.I.S.A. Associazione Italiana Saune ed Aufguss LA DIVULGAZIONE DEL MONDO DELLE SAUNE E DEGLI AUFGUSS Sinossi a disposizione delle scuole per Aufgussmeister patrocinate AISA Pag. 3 PROP...

Pag. 2 A.I.S.A. Associazione Italiana Saune ed Aufguss LA DIVULGAZIONE DEL MONDO DELLE SAUNE E DEGLI AUFGUSS Sinossi a disposizione delle scuole per Aufgussmeister patrocinate AISA Pag. 3 PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA Copyright © 2015 by AISA Ultima revisione: rev. 3.1.1 – Agosto 2023 Pag. 4 Indice Prefazione....................................................................................................................................................... 7 AISA: COS’È?............................................................................................................................................... 9 Codice Etico AISA..................................................................................................................................... 11 Storia della Sauna: dalle Origini ai nostri Tempi.............................................................................. 16 Come Fare Correttamente la Sauna...................................................................................................... 20 Tipi diversi di Saune................................................................................................................................. 24 Definizione di Aufguss e ruolo dell’Aufgussmeister.......................................................................... 28 La comunicazione Non-Verbale, competenza dell’Aufgussmeister.............................................. 37 Oli Essenziali e Aromaterapia................................................................................................................ 44 Aufguss in Camera di Vapore – tra calore, vapore e benessere fisico e mentale....................... 53 Sebastian Kneipp e il suo Metodo salutistico...................................................................................... 68 Campane Tibetane..................................................................................................................................... 81 Nozioni base di Tecniche di Rilassamento........................................................................................... 85 Gestione di un Centro Wellness e Collaborazione con Reparto SPA............................................ 88 Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (Dgls.81/08)........................................................................... 93 Cuore e circolazione – termoregolazione - Benefici della sauna sul corpo e la mente - Controindicazioni alla sauna e patologie durante la sauna...........................................................117 Appunti di Primo Soccorso....................................................................................................................133 La responsabilità civile e penale degli Aufgussmeister...................................................................156 Galateo in Sauna......................................................................................................................................162 Musica per rituali....................................................................................................................................168 Il sito WWW.AISA.IT............................................................................................................................182 Pag. 5 Pag. 6 PREFAZIONE I corsi per Aufgussmeister che AISA propone, tramite le scuole patrocinate, hanno l’obiettivo di far acquisire a chi li frequenta, un bagaglio di conoscenze essenziale per una corretta prassi comportamentale nelle diverse saune, durante una gettata di vapore, o gli altri rituali che vi si svolgono. L’Aufgussmeister o maestro di gettata di vapore, che ne esce, sarà dunque un esperto della sua pratica, riconosciuto da AISA per aver frequentato un corso, svolto un tirocinio e superato un esame teorico-pratico. Ciò non significa che tali corsi servano a creare figure professionali riconosciute. Il superamento dell’esame e il conseguente rilascio del diploma da Aufgussmeister darà a loro la possibilità di fungere da maestri di Aufguss AISA, in accordo con i centri ove si trovano, accompagnando gli ospiti a scoprire il giusto modo di vivere in un centro saune alla ricerca del proprio benessere. Il seguente testo fornirà tutte le informazioni di base necessarie per poter soddisfare le richieste e le esigenze di un ospite all’interno di un centro wellness, oltre ad essere di gradevole lettura per tutti gli amanti del mondo delle saune. Mario Santini presidente AISA 2014 – 2018 presidente Aufguss WM 2018 istruttore AISA Pag. 7 Pag. 8 AISA: COS’È? Redatto da Mario Santini Lo scopo di AISA è quello di promuovere la crescita della cultura della Sauna e degli Aufguss fornendo un bagaglio di informazioni, consulenze e servizi, diventando un punto di riferimento per: - Centri Wellness & Spa - Aufgussmeister - Spa Hotel - Fornitori in genere del mondo del Wellness - Ospiti e amanti del mondo del Wellness AISA è un'Associazione di settore che rappresenta gli interessi dei suoi membri nel settore Sauna e Benessere. Offre servizi e consulenze per chi opera nel mondo della Sauna, sia nella organizzazione di eventi, sia nella realizzazione di progetti di sviluppo, ed offre una piattaforma di network tra Aufgussmeister e operatori. AISA essendo un'Associazione NO PROFIT, basa i suoi finanziamenti su quote d'iscrizione, sponsorizzazioni, contributi ed attività di autofinanziamento, senza divisione di utili tra i soci. AISA è in continuo aggiornamento ed in stretto contatto con associazioni omologhe di altri Paesi Europei, è infatti socia attiva di Aufguss-WM con sede in Berlino ed ISA International Sauna Association con sede ad Helsinki. MISSIONE AISA contribuisce alla crescita qualitativa e innovativa del settore: unendo le forze e creando sinergie tra gli Associati, sviluppando la condivisione delle conoscenze e fornendo consulenza Wellness e consulenza progettuale sia per i centri esistenti che per la costruzione Pag. 9 di nuovi Centri Wellness, offrendo supporto alla formazione di addetti sauna e Aufgussmeister, migliorando anche la formazione riguardo gli aspetti medico-sanitari. VISIONE AISA ha l’obiettivo di creare una piattaforma internazionale che cura, per l’Italia, gli interessi dei Centri Wellness & Spa, dei loro dipendenti e degli Associati AISA, promuovendo le figure professionali per identità e per caratteristiche specifiche. AISA come Associazione di settore, è in grado, con la forza e il peso dei suoi Associati, di dialogare sugli sviluppi e gli interessi del settore con le AUTORITÀ LOCALI, PROVINCIALI e NAZIONALI, per la creazione di leggi o la modifica delle stesse, nell'esclusivo interesse degli Associati e del Settore Wellness. AISA: collabora attivamente col gruppo d'interesse Aufguss-WM, di cui è Partner, all'organizzazione e regolamentazione dei Campionati Mondiali di Aufguss. è organizzatrice dei Campionati Italiani di Aufguss in Sauna Finlandese, Campionato Aufguss Peeling in Bagno Turco (in fase sperimentale). dà il patrocinio gratuito e nelle manifestazioni di rilevanza internazionale può sponsorizzare l'evento. AISA dà la possibilità di partecipare, agli Associati, ad Eventi Nazionali ed Internazionali come ospiti. regola il protocollo dei Corsi di Formazione e ne è supervisore. Organizza Corsi Professionali per Istruttori Aufgussmeister e Addetti Sauna con professionisti del settore. fornisce agli Associati copertura assicurativa di responsabilità civile, danni a cose e persone e tutela legale, negli eventi patrocinati o in attività AISA. AISA SIAMO TUTTI NOI! Pag. 10 CODICE ETICO AISA Redatto da Marianna Cognola – Francesco Milanese – Cinzia Tomasello Il codice etico nasce con alcune finalità ben precise. a) Serve per definire parametri e principi entro cui deve orientarsi il comportamento dell’Aufgussmeister che ha un “carattere professionale” individuando quindi i parametri che definiscono un comportamento lecito o meno, incoerente o meno. b) Indicare un confine dentro al quale sia possibile riconoscere come correttamente eseguita la nostra attività fornendo a chi non ci conosce e ci incontra un elemento di riferimento o giudizio, c) creare un ETHOS comune tra coloro che si riconoscono per una comune attività o esperienza. Esso, quindi, non riguarda solo l’Aufgussmeister in senso stretto, ma tutti i soci di AISA, i centri e gli appassionati sostenitori; rappresenta uno strumento normativo interno ad integrazione dello statuto di AISA, avente un carattere indicativo e non esaustivo delle condotte. Il documento si suddivide in tre parti più una premessa, che è parte integrante dello stesso, e nella quale troviamo alcune definizioni essenziali: cosa si intende per Aufguss, per centro, per Aufgussmeister etc.: - la prima parte (Artt.1-11) regolamenta il comportamento etico dell’Aufgussmeister o MdA (Maestro di Aufguss), i comportamenti tra colleghi MdA, i comportamenti nei confronti dei Centri in cui opera, come il rispetto del regolamento, l’organizzazione e le indicazioni sugli Aufguss da fare; - la seconda parte (Artt.12-14) è dedicata alla tutela del nome AISA, alla regolamentazione etica dei rapporti tra AISA e i propri interlocutori, alla trasparenza all’interno di AISA e al rapporto fiduciario con i propri Stakeholder; - la terza ed ultima parte (Artt.15-22) riguarda la Commissione etica, della quale ne definisce i ruoli e i compiti. Pag. 11 Non è il caso di soffermarci ora a presentare l’Aufguss, del quale lungamente si dibatterà nell’intera dispensa, ma pare utile soffermarci su alcuni dei principi che nel Codice Etico sono ben presentati. La figura del Maestro di Aufguss riconosciuta dall’Associazione deve aver frequentato un percorso di formazione che gli permetta di accedere all' Associazione secondo quanto previsto dallo statuto e dal regolamento: superando un esame e aderendo in modo esplicito al Codice etico, che va conosciuto nella sua integralità e sottoscritto dal Meister. Il testo integrale si trova sul sito di AISA: www.aisa.it I primi articoli definiscono alcuni essenziali principi alla base della nostra attività. Artt.2-3 “Il principio del beneficio e del rispetto”: innanzitutto il Meister esercita la propria attività nel rispetto dei regolamenti dei centri in cui opera, sia a titolo volontario che professionale, nell’esclusivo intento di offrire agli ospiti un'esperienza di benessere. Il benessere ricercato da un ospite in un Centro, implica che ogni azione da parte del MdA sia esercitata in condizione di sicurezza, sia guidata dal buon senso e orientata ad offrire beneficio. Durante il rito dell’Aufguss e dei vari rituali saunistici il MdA opera sempre nel rispetto della persona, del corpo, della salute e dell'incolumità fisica dell’ospite, osservando le regole di sicurezza del Centro in cui opera, nonché di prudenza, buon senso e prevenzione da possibili rischi. Art.4 tratta il tema della “Nudità” Per motivi di carattere salutistico e per tradizione “nordica” della sauna, AISA propone come riflessione e progressiva adesione ai propri soci la pratica della nudità in sauna. È consigliabile partecipare al rito della sauna senza indumenti perché impediscono la sudorazione e aumentano la temperatura corporea interna. Qualora si ritenesse opportuno si possono utilizzare indumenti in tessuti di fibre naturali. Pag. 12 Artt.5-6 trattano il tema dell’“Informazione e della libera adesione” Il MdA, sia che si trovi ad operare a titolo volontario che professionale, è tenuto a dare all’ospite informazioni e insegnamenti sul corretto utilizzo delle saune, sulle loro diverse tipologie, sui tempi e modi di rilassamento ecc., mettendo l’ospite sempre nella condizione di scegliere liberamente se partecipare o meno ai vari riti saunistici. Uno degli elementi fondamentali per garantire una libera adesione del cliente, e quindi anche una sua precisa assunzione di responsabilità personale, consiste nella cura e nella corretta presentazione che caratterizza il momento iniziale dell’Aufguss e che indifferentemente può riguardare anche i riti che si realizzano nelle altre cabine (scrub o peeling in bagno turco etc.), per questo motivo essa è così importante e nel codice etico dettagliatamente descritta. Art.7 “Attrezzature Individuali” Nell’esercitare il rito dell’Aufguss, il MdA utilizzerà vari attrezzi o oli che devono garantire la sicurezza degli ospiti e del loro benessere. Gli oli dovranno essere naturali al 100%. Inoltre, il MdA ha con sé un asciugamano, distinto da quello usato per ventilare, atto ad asciugare il proprio sudore onde evitare che esso arrivi agli ospiti mentre opera i vari rituali in sauna. Art.8 prevede la “Segnalazione” Qualora il MdA rilevi da parte degli ospiti o da parte di altri MdA comportamenti inappropriati, scorretti che violino il regolamento del Centro, il buon senso, la morale o creino fastidio ad altri ospiti, ha l’obbligo di segnalare tali fatti agli Addetti o al Responsabile del Centro. Se il MdA è dipendente del Centro agisce secondo quanto previsto dal regolamento. Art.9 definisce i compiti del MdA riguardo il “Pronto Intervento” Egli non ha compiti specifici se non quelli di base appresi nei corsi formativi con la messa in sicurezza dell’infortunato e l’allerta tempestiva dei soccorsi, salvo non sia dipendente del Centro, addestrato a tale fine. Pag. 13 Art.10 disciplina i comportamenti etici dei “Centri” che intendono chiedere il patrocinio per eventi all’AISA e che aderiscono in qualità di soci AISA. I Centri hanno: - la responsabilità di ammettere gli ospiti al proprio interno per offrire loro un insieme di prestazioni, in condizioni di sicurezza e incolumità personale, volte al benessere psicofisico; - la responsabilità di autorizzare il MdA a svolgere la sua attività sia essa a titolo volontario che dipendente. Tale autorizzazione è implicita nel momento in cui tale attività è permessa; - l'impegno ad offrire al MdA tutte le informazioni utili allo svolgimento delle proprie attività e dei piani organizzativi di pronto intervento e soccorso; - l'obbligo di possedere una propria assicurazione di responsabilità civile; - il dovere di prevedere un regolamento di tutela della Privacy dell’ospite. Detto regolamento deve comprendere la salvaguardia dell’ospite per la tutela della propria immagine e della propria riservatezza, prevedendo in modo esplicito il divieto di accedere al centro con apparecchi di video ripresa, telefoni cellulari, tablet o altro. In occasione di eventi particolari potranno essere autorizzate foto o riprese solo da personale del Centro e la loro divulgazione e pubblicizzazione dovrà essere autorizzata tramite liberatoria a tale attività. Art.11 prevede che il “MdA durante le competizioni, i tornei o le gare” a vario titolo si comporterà secondo i principi di etica di ogni sport. La seconda parte del codice etico (Artt.12-14) riguarda la tutela del nome AISA, la trasparenza all’interno di AISA e i rapporti con gli Stakeholder. Alcuni punti fondamentali: - nello svolgimento delle proprie attività i soci AISA non devono danneggiare o compromettere i profili valoriali e d’immagine che caratterizzano AISA; - i rapporti con le istituzioni, la Pubblica Amministrazione e le aziende che sostengono finanziariamente le attività AISA sono ispirati ai principi di correttezza, imparzialità e indipendenza; - un rapporto fiduciario con i suoi Stakeholder che sono quelle categorie di individui, gruppi o associazioni i cui interessi sono coerenti con le finalità e le attività di AISA. Pag. 14 La terza parte prevede l'istituzione della Commissione etica, il suo ruolo, i compiti, le sanzioni e il dovere di collaborazione dei soci AISA. La Commissione etica è istituita con il fine di sovrintendere alla ricezione del codice, alla sua applicazione o per dirimere particolari situazioni che si possano verificare. È formata da tre membri eletti dall’assemblea con quorum qualificato, dura in carica tre anni e i componenti non possono essere eletti per più di due mandati consecutivi. La Commissione provvede ad istruire, d’ufficio o su segnalazioni dei soci, i casi di presunte infrazioni del codice etico archiviando quelle manifestamente infondate o di poca rilevanza. Commina le sanzioni fino alla censura per quelle ritenute a suo giudizio fondate, sottopone al Consiglio direttivo i casi ove si prospettano infrazioni più gravi di sospensione e di espulsione. Pervenuta una segnalazione su una presunta violazione del Codice Etico, la Commissione valuta la sua ammissibilità o la sua archiviazione per manifesta infondatezza o irrilevanza. Se ritiene di dare seguito all’istruttoria incarica un membro della commissione quale istruttore che deve concludere i lavori entro i tre mesi dall'apertura del procedimento Tutta la fase istruttoria deve essere verbalizzata e i relativi atti sono conservati da un componente della Commissione a tale scopo investito del ruolo di segretario. Artt.20-21 del codice declinano le sanzioni e i provvedimenti accessori. Le sanzioni previste sono: il richiamo scritto, la censura, la sospensione associativa fino a 6 mesi e l’espulsione. Art.22 i soci AISA hanno il dovere di collaborare alla verifica dei fatti e delle situazioni che sono pervenute alla Commissione. I soci verso cui sia fatta una segnalazione alla Commissione hanno diritto di vedere l’atto al solo fine di svolgere le proprie controdeduzioni. Pag. 15 STORIA DELLA SAUNA: DALLE ORIGINI AI NOSTRI TEMPI Redatto da Marianna Cognola STORIA DELLA SAUNA: DALLE ORIGINI AI NOSTRI TEMPI Sin dai tempi antichi, l'uomo si è sempre servito dei bagni di calore, inizialmente prevalevano ragioni di culto, successivamente ed ai giorni nostri prevale invece l'aspetto terapeutico ed igienico Lo confermano le testimonianze di capanne sudatorie scoperte presso quasi tutti i popoli antichi, dal "Mushi-buro" giapponese, al "Banja" russo, alla capanna del sudore degli eschimesi o degli indiani d'America, al "Temazcal" messicano. In Grecia, troviamo testimonianze di bagni di vapore sin dall'epoca arcaica, in conseguenza della diffusione dell'atletismo e del relativo gusto per il bagno di pulizia dopo gli esercizi fisici. Infatti, in tutti i ginnasi cominciano ad essere presenti stanze per il bagno di vapore nelle quali gli atleti, al termine dei loro allenamenti, depurano in profondità la pelle attraverso un'intensa traspirazione e frizionatura con l'olio. Conosciamo grazie alle numerose testimonianze archeologiche, l’esistenza, nelle grandi città greche e persiane, di bagni e impianti termali pubblici in grandi e raffinati stabilimenti risalenti all’epoca classica, e soprattutto ellenistica: erano veri e propri centri sociali, luoghi di conversazioni e di piacere per tutte le classi sociali soprattutto per quelle popolari che trovavano nelle terme l'occasione per pulirsi, scaldarsi e dormire. A Roma i primi bagni pubblici o thermae romane vennero costruiti dal Console Marco Vipsanio Agrippa nel I° secolo a.C. nel Campo Marzio. Le terme divennero un luogo in cui ci si lavava e si curava il corpo, come pure un luogo in cui si socializzava e dove si incontravano gli amici per passare del tempo libero. Anche nel resto delle città dell’Impero si costruirono terme ed edifici pubblici, magari più piccoli, ma non meno ricchi di mosaici e pitture, come quelle di Pompei o Ostia ed ebbero Pag. 16 una funzione importante nel garantire alcune pratiche basilari di igiene pubblica. In tutto l’occidente la tradizione termale fu abbandonata con la caduta dell’Impero Romano e ben oltre il medioevo per tutta l’era moderna, anche se in Italia continuarono ad essere attivi numerosi impianti termali, non più tanto frequentati come in precedenza perché spesso sottoposti a di pregiudizi di tipo morale o religioso. LA TRADIZIONE NORDICA Al giorno d'oggi l'usanza di ricorrere ai bagni di calore è profondamente legata ad una tradizione di derivazione nordica; infatti, il termine sauna è di origine finlandese e può essere tradotto come "abitazione o dimora invernale". I finlandesi, a loro volta, importarono l’uso della sauna da una zona asiatica di confine situata sugli Urali. Nei paesi scandinavi, in particolare, vi sono tracce risalenti al XII secolo delle cosiddette "Ground Sauna", costituite da stanzine interrate, normalmente scavate alle pendici di un pendio. In questi ambienti veniva prodotto vapore gettando acqua o neve su pietre roventi, riscaldate da braci ardenti, magari con l'aggiunta di sostanze balsamiche. L'evoluzione di queste saune primitive è rappresentata dalla costruzione di capanne in legno (baite) collocate sopra una cavità scavata nel terreno e riempita da pietre calde. Questo tipo di saune semi-interrate, chiamate “Rauchsauna”, (o Savusauna, cioè saune a fumo) vennero impiegate fino all'inizio del 20° secolo in tutta la Finlandia dalle fasce più povere della popolazione. La regolazione dell’umidità avveniva esclusivamente attraverso la struttura in legno in quanto traspirante, ovvero il legno massiccio assorbiva l'umidità in eccesso e lo Pag. 17 rilasciava quando necessario. Il fumo invece usciva direttamente da alcune aperture delle pareti. All'inizio del 19° secolo, alla “Rauchsauna”, fu introdotto un camino e una stufa, ma sono presenti anche altre varianti, per esempio, la sauna chiamata "Pohjanmaa" costruita in muschio di torba. Verso gli inizi del 900 compaiono i "Summer cottages", situati nelle vicinanze dei laghi e zone marittime con la caratteristica di usare all'interno stufe di metallo, consentendo in questo modo di raggiungere le temperature desiderate in tempi notevolmente più brevi. L'immersione nel calore era alternata a quella nell'acqua gelida del lago per favorire la circolazione sanguigna. Pag. 18 Per i finlandesi, ma non solo, il termine SAUNA significa pace interiore, divertimento, salute e tempo di condivisione in cui riunire affetti e relazioni importanti. La diffusione della sauna, come la conosciamo oggi, ha avuto origine in occasione delle olimpiadi di Berlino del 1936, quando gli atleti finlandesi iniziarono ad utilizzare delle cabine di sauna perché si resero conto del miglioramento delle prestazioni atletiche e del più rapido smaltimento dell'acido lattico che questa pratica permetteva. Così con l'espansione nel mondo tedesco e slavo ben presto la pratica si diffuse in tutta Europa, ed oggi anche in Italia con velocità crescente sta prendendo piede un solido movimento saunistico. Con il passare del tempo e la civilizzazione, l'uomo si è reso conto che la sauna è uno strumento efficace per il benessere psicofisico del corpo. I bagni di calore mantengono in forma, conservano o permettono di riprendere facilmente lo stato di buona salute. Sudando, si eliminano tossine, acidi urici, grassi superflui e scorie metaboliche. Il corpo ne risulta rinvigorito, i muscoli e il sistema nervoso rilassati, la pelle più morbida, vellutata ed elastica, gli organi interni purificati pronti a lavorare meglio. Consente un grande benessere psicofisico coniugando relax con la cura e la bellezza del proprio corpo. Pag. 19 COME FARE CORRETTAMENTE LA SAUNA Redatto da Marianna Cognola IL CORRETTO UTILIZZO DELLA SAUNA E DEL BAGNO DI VAPORE NEL RISPETTO DEGLI OSPITI: Nella sauna si entra puliti!!! Sembra una banale evidenza, ma è utile ricordare che prima di entrare in sauna è necessario fare una doccia calda per lavarsi e in seguito asciugarsi bene. La nostra pelle sarà pronta a rendere immediata e ampia la sudorazione. Per predisporre ulteriormente il corpo alla traspirazione è opportuno altresì bere liquidi prima della sauna. Nella cabina di sauna si entra nudi o coperti da un telo leggero (preferibilmente di cotone) e con un asciugamano, sempre di fibre naturali, di dimensioni sufficienti a coprire la panca su cui ci si siede, comprendendo i piedi e lo schienale, questo per impedire che il sudore possa impregnare il legno della seduta. È opportuno togliersi gioielli, orologi, catenine perché, oltre a potersi rovinare in seguito all’esposizione a temperature molto alte, potrebbero surriscaldarsi troppo e provocare scottature o ustioni. Non si deve mai entrare in sauna con indumenti che stringono. Pag. 20 Molte fibre sintetiche emettono, a temperature elevate, sostanze tossiche, inoltre i tessuti sintetici provocano pericolosi blocchi di calore e rendono dannosa e insalubre una straordinaria pratica salutare. Una volta accomodati sul posto prescelto è un ottimo consiglio quello di concentrarsi sul proprio respiro ascoltandone la regolarità e le pause tra gli atti respiratori. Il tempo di permanenza è strettamente personale, ma non si dovrebbe stare meno di 8 minuti, che sono quelli utili affinché il calore arrivi in profondità e dia benefici effetti. Il bagno di sudore non dovrebbe comunque superare i 15 minuti, seduti o sdraiati in totale relax. Quando è giunto il momento in cui si desidera uscire dalla cabina è importante compiere movimenti lenti, specialmente se si era distesi. È bene non alzarsi di scatto ma mettere i piedi a terra e rimanere un momento seduti. Questo per evitare lipotimie (svenimenti). E’ importante riattivare la circolazione mediante raffreddamento del corpo con una doccia fredda e, se possibile, uscendo all'aria aperta o immergendosi nella vasca di reazione, non prima però di essersi fatti una doccia per pulirsi dal sudore. Per non affaticare il cuore, la doccia dovrebbe partire dall'esterno del piede destro, punto più lontano dal muscolo cardiaco, per poi salire fino all'inguine e scendere lungo la parte interna, uguale procedimento per il piede e la gamba sinistra, procedere poi con il braccio destro, braccio sinistro, ventre, stomaco, schiena, dorso, e per ultimo la testa ed il viso, dopo l'ultima doccia e l'asciugatura si consiglia un momento di riposo distesi per circa una ventina di minuti. Il benessere che la sauna può dare non risiede solo nel surriscaldamento del corpo, ma nel ciclo caldo-freddo completo. L'atmosfera della sauna è generalmente orientata verso l'ordine e la tranquillità, i movimenti sono molto lenti e ponderati; la sauna è il luogo dove i pensieri non devono essere invasivi e dove la giusta socialità non dovrebbe mai diventare animato scambio di opinioni. Lentamente ci si accorgerà di quanto sia apprezzabile, soddisfacente e benefico il piacere di rimanere in silenzio. Pag. 21 RIEPILOGANDO: - In sauna è sconsigliato indossare oggetti di metallo che surriscaldandosi possono provocare delle ustioni (gioielli, orologi, ecc.). Occhiali e ciabatte vanno lasciate all’esterno della sauna; - Prima di entrare in sauna si consiglia di bere liquidi per favorire la sudorazione, fare una doccia tiepida ed asciugarsi bene; - In sauna si rimane nudi o coperti solo da un telo leggero di fibra naturale. È consigliabile il rito della sauna senza indumenti perché impediscono la sudorazione, aumentano la temperatura corporea interna e quelli sintetici possono liberare sostanze tossiche; - Nelle saune secche (finlandese e biosauna) stendere un asciugamano sotto tutte le parti del corpo che sono a contatto con la panca, compresi schiena e piedi; - Anche in caso di affollamento in sauna, l’ospite seduto sulla panca superiore deve avere la possibilità di appoggiare i piedi sulla panca inferiore (cfr. Galateo in sauna); - Sarà cura dell’Addetto Sauna o del Maestro di Aufguss controllare che gli ospiti siano seduti correttamente, favorendo uno spazio tra un ospite e l’altro onde evitare un contatto diretto tra gli stessi ed invitando gli ospiti che fanno la sauna la prima volta a sedersi sulla panca più bassa; - Nelle saune umide (Bagno turco) si entra nudi e senza asciugamano. Sulla seduta si possono usare gli appositi telini normalmente messi a disposizione dai Centri. Prima di accomodarsi e prima di andarsene bisogna sciacquare la postazione con l’apposita doccetta; - La durata di permanenza nelle saune secche è tra gli 8 e i 15 minuti mentre nel Bagno turco è possibile rimanere più a lungo; - L’utilizzo del sale nel Bagno Turco è consigliato una volta al giorno; - Nelle saune si rimane in silenzio concentrandosi sul proprio respiro; - In caso di bisogno e comunque in qualsiasi momento si può uscire dalla sauna, resta importante alzarsi in piedi e uscire dalla cabina sempre con movimenti lenti; - Dopo la sauna si raccomanda di fare la doccia, preferibilmente fredda, prima di immergersi nelle vasche o nelle tinozze. - Per reintegrare i liquidi persi durante la sauna, bere acqua e/o tisane; - Riposare almeno per lo stesso tempo di permanenza in sauna; Pag. 22 - Nelle zone esterne alle saune indossare l’accappatoio o coprirsi con un asciugamano, mantenere il silenzio o parlare a bassa voce; - Nelle sale relax è vietato introdurre apparecchiature elettriche, elettroniche e dispositivi di qualsiasi genere in quanto questi dispositivi danno la possibilità di pubblicare foto (importante rispettare la privacy di ognuno) inoltre, intrattenendo delle conversazioni si disturberebbe la tranquillità degli altri ospiti. SE SI PARTECIPA AD UN AUFGUSS: - comunicare all'Aufgussmeister se è la prima volta che si partecipa ad un Aufguss; in quel caso, potrà indicarvi dove sedere, quali attenzioni avere mettendosi in ascolto del proprio corpo. - è consigliato posizionarsi nei gradini più bassi, piuttosto che dover uscire affaticati a metà del rituale - indossare un cappello da sauna di lana cotta, permette di evitare il surriscaldamento della testa riducendo la sensazione di affaticamento - alla fine del rituale alzarsi lentamente per evitare sbalzi di pressione PRINCIPALI ERRORI DA EVITARE SONO: - sottoporsi, come preparazione alla sauna, a docce calde e fredde alternate - indossare in sauna qualsiasi costume o indumento sintetico - indossare gioielli e catenine che possono surriscaldarsi - indossare lenti a contatto che possono deformarsi con il calore - durante la sauna fare esercizi ginnici che possono aumentare la temperatura del corpo in modo eccessivo - qualunque atteggiamento chiassoso - alzarsi di scatto dalla panca - versare direttamente sulle pietre roventi gli oli essenziali che possono incendiarsi - bere immediatamente prima e dopo la sauna bevande alcoliche - esagerare con il numero dei cicli di sauna che stancherebbe inutilmente l'organismo; con due/tre cicli il sangue è completamente depurato - fare la sauna con lo stomaco appesantito Pag. 23 TIPI DIVERSI DI SAUNE Redatto da Marianna Cognola Quanto detto fin qui vale come regola generale per ottenere un beneficio e durante l’ingresso in un centro benessere. Oramai in quasi tutti i luoghi che offrono l'esperienza del Wellness saunistico troviamo diverse tipologie di sauna, e i comportamenti generali qui descritti sono applicabili pressoché a tutte le situazioni. Tantissime sono le varianti di sauna, comunque tutte riconducibili a quattro principali categorie: - sauna tradizionale finlandese a calore secco - bagno turco a calore umido - infrasauna a calore prodotto da raggi infrarossi - biosauna SAUNA TRADIZIONALE FINLANDESE A CALORE SECCO La temperatura nella sauna finlandese è di 85° - 90° con la stufa a pieno regime. Il tasso di umidità per una perfetta seduta di sauna deve essere mantenuto tra i 10% e i 20%. Dalla Finlandia, sua terra di origine, la sauna si è diffusa in tutto il mondo, dimostrando di essere una delle maggiori fonti di benessere e luogo dedicato al relax e alla quiete contro lo stress quotidiano. Grande attenzione e cura sono dedicate alla scelta dei materiali e alle rifiniture prevalentemente di legno. Le panche di solito sono in legno africano molto liscio e poco conduttore di calore. Molto usato è anche il nostro pioppo e nei paesi scandinavi viene usato spesso l'abete rosso. Pag. 24 La stufa ha il compito di mantenere elevata e costante la temperatura. Le pietre migliori sono quelle di origine vulcanica, poiché meglio sopportano gli sbalzi di temperatura a cui sono sottoposte. Il grado di calore invece avvertito dall’ospite si differenzia dalla panca sulla quale si siede. La differenza di temperatura tra una panca e l'altra è da considerarsi intorno agli 8°. Bagno turco a calore umido La temperatura nel bagno turco è di circa 50°, il grado di umidità è di circa 90-95%. Le sue origini sono antichissime, risalgono dall’epoca degli Egizi, fino ai Greci per arrivare all'antica Roma. L'Hammam, nella società islamica, era il bagno pubblico, e nasceva per rispondere alla necessità di purificare il corpo prima di effettuare la preghiera. Serviva anche per soddisfare una necessità igienica, in quanto gran parte delle vecchie abitazioni era priva di bagno. Il bagno turco è una delle pratiche più antiche utilizzate per rilassarsi e per rendere elastica la pelle, provocando la dilatazione dei pori e favorendone la profonda pulizia. Quando in un ambiente il contenuto di vapore acqueo è superiore a quello presente nella nostra pelle, si forma sull'epidermide uno strato di umidità che apporta calore al corpo e invita alla traspirazione. Nel bagno turco l'azione contemporanea del vapore e del calore controllato aiuta la circolazione sanguigna e linfatica, scioglie le tossine e ne favorisce l'espulsione attraverso la sudorazione. La sudorazione nel bagno turco è meno forte che non nell'ambiente secco, ma Pag. 25 la permanenza è più prolungata e quindi il risultato finale è che la quantità di sudore traspirato è addirittura superiore a quella che avviene nella sauna finlandese. Il bagno turco è un ottimo regolatore della pressione arteriosa e un validissimo strumento terapeutico per i disturbi delle vie respiratorie. Di solito nel bagno turco non si entra con asciugamani. All'interno si trovano getti d'acqua per pulire le sedute; alcuni centri forniscono delle salviette monouso da utilizzare per sedersi. Nel bagno turco si possono utilizzare prodotti per la pulizia della pelle a base prevalentemente di sale o zucchero per praticare peeling o scrub. (cfr. articolo specifico) SAUNA INFRAROSSI La sauna infrarossi usa un'energia che si converte direttamente in calore nel corpo dell’ospite. La temperatura è di 36° circa. I raggi infrarossi, portando un grande afflusso di sangue alla pelle, determinano un importante incremento della circolazione, anche se a temperature più basse della sauna tradizionale; i muscoli vengono rapidamente ripuliti dall'acido lattico in eccesso dovuto ad esercizio fisico intenso. I raggi infrarossi, in grado di penetrare nel corpo fino a 4 cm di profondità, sono attualmente considerati innocui per l'organismo umano e inducono la traspirazione naturale. Saranno sufficienti venti minuti nell'infrasauna per stimolare le cellule, migliorare la circolazione sanguigna, favorire il metabolismo ed eliminare le sostanze tossiche. È stato calcolato infatti che per l'organismo 20 min. di infrasauna sono equivalenti a 3 km di corsa o ad una equivalente attività aerobica. Pag. 26 BIOSAUNA La biosauna consiste in una sauna normale con una temperatura di circa di 60° ed un grado di umidità solitamente sui 40 - 50%. Il tasso di umidità viene mantenuto grazie a un'emissione modesta di vapore su misture di erbe essiccate. Grazie all’alternanza del calore della biosauna e i bagni in acqua fredda, i capillari e le vene superficiali sono dolcemente sottoposti ad un’importante ginnastica vasale, fatta di successive dilatazioni e costrizioni che li mantengono particolarmente elastici ed efficienti. Effetti positivi della biosauna sono confermati sul cuore, tanto che spesso essa viene suggerita come forma di riabilitazione ad alcuni infartuati. Con la modernizzazione e la frenesia degli ultimi decenni, il ricorso alla sauna e ai bagni di vapore è diventato un'esigenza sempre più avvertita soddisfacendo le diverse necessità legate al benessere psicofisico. Bibliografia: Giovanni Scrizzi: "Saunamecum", Macroedizioni (FC), 2005 Pag. 27 DEFINIZIONE DI AUFGUSS E RUOLO DELL’AUFGUSSMEISTER Redatto da Nicola Fabbianelli e Luigi Silva Aufguss (Infusione) è un termine tedesco usato per definire quello che in Italia chiamiamo "Gettata di vapore". Si tratta di un rituale di benessere fisico e psichico, praticato all'interno di una sauna, che concede una notevole sensazione di benessere e favorisce l'eliminazione di una grande quantità di tossine e scorie metaboliche. Questa pratica nasce dalla necessità originaria di ventilare la Sauna, immettendo aria fresca dall'esterno per ri-ossigenare l'ambiente, ma oggi si è sviluppata secondo diverse tradizioni ed espressioni. In Finlandia, paese d'origine, l'Aufguss detto Hyvä Löyly, consiste semplicemente nel versare acqua fredda e/o ghiaccio sulle pietre roventi di una stufa, alzando così l’umidità relativa dell'ambiente e la percezione del calore da parte del corpo. La differenza tra il Löyly finlandese e l'Aufguss di tradizione tedesca, è che il primo non ha orari e schemi precisi e viene effettuato da un qualunque ospite della sauna, mentre il secondo viene eseguito ad intervalli regolari da un Aufgussmeister. Oggi ci sono anche altre tradizioni che, come vedremo, aggiungono altri importanti elementi. La Sauna ideale per realizzare un Aufguss è l’"Achteck Sauna", di forma ottagonale con il braciere posizionato al centro della cabina; tale disposizione, permette al Meister, con particolari tecniche di ventilazione, di prendere il vapore che sale dal braciere e dirigerlo uniformemente verso tutti gli ospiti. L'Aufgussmeister è la figura centrale nell'esecuzione dell'Aufguss, in quanto sceglie le modalità, la tipologia e la durata dello stesso. Se alle origini, si prevedeva solo il versamento di acqua/ghiaccio sulle pietre roventi, oggi, con l'introduzione della figura dell'Aufgussmeister, l'arte dell'Aufguss si è evoluta, arricchendosi dell’utilizzo di oli essenziali (puri al 100% possibilmente biologici certificati), di musiche e di tecniche di sventolamento; è cresciuta così anche l'esigenza di una maggiore professionalità in sauna. Pag. 28 L'Aufguss quindi consiste nel versare sul braciere acqua e/o ghiaccio tritato, con l’aggiunta di oli essenziali, che a contatto con il calore delle pietre roventi posizionate sulla stufa, creeranno una nube di vapore acqueo che sale verso il soffitto della sauna. È molto importante tenere presente che le pietre del braciere, indipendentemente dal loro reale valore economico, sono strumenti preziosi ed essenziali alla costruzione di questo rito il cui fine è il benessere del cliente. Le pietre, dunque, vanno trattate con cura, in modo che consentano la modulazione del calore nella sauna. All'inizio di ogni gettata, il Meister versa acqua per raffreddarle significativamente, così che quando il ghiaccio o l'acqua con gli oli verranno a contatto con loro, questi possano evaporare e liberare nell'ambiente il loro effetto benefico. Diversamente, se si versasse direttamente l'olio sulle pietre, questo potrebbe bruciare sprigionando fumo, le pietre inoltre potrebbero sporcarsi lasciando maleodorante tutto l'ambiente. Anche se il nostro rito si chiama "gettata" di vapore, il movimento corretto del Meister è quello di versare acqua o ghiaccio sulle pietre in modo delicato e controllato, perché un gesto troppo violento potrebbe recare danno agli ospiti. L’Aufgussmeister, tramite le più svariate tecniche di sventolamento (classiche o moderne), con un asciugamano o altro attrezzo adatto all’uopo, muove l’aria calda e umida in modo che venga distribuita, in tutto l'ambiente della sauna verso gli ospiti. L'effetto immediato è l'aumento della percezione del calore sulla pelle, la dilatazione dei vasi periferici, il calo della pressione arteriosa, l’innalzamento della frequenza cardiaca, l’aumento della temperatura corporea di un grado celsius, nonché un ulteriore aumento della sudorazione del corpo (con perdita di liquidi ed elettroliti fino a un litro). L'Aufguss è un rito e, come tutti i riti, richiede una certa capacità comunicativa da parte dell'Aufgussmeister. Trattandosi di un rito che si svolge perlopiù in silenzio, è facilmente comprensibile quanto la "comunicazione non verbale" durante l'Aufguss sia una componente fondamentale nella riuscita dell'Aufguss stesso. Si tratta di quella parte di comunicazione con gli ospiti che, conclusa la presentazione iniziale, rappresenta in silenzio il rituale vero e proprio attraverso il linguaggio del corpo. Per la "comunicazione non verbale" si rimanda allo specifico capitolo "LA COMUNICAZIONE NON-VERBALE, COMPETENZA DELL’AUFGUSSMEISTER" Pag. 29 TECNICHE CLASSICHE DI VENTILAZIONE L’Aufgussmeister utilizza in modo adeguato le seguenti tecniche: Elicottero: garantisce la diffusione del calore e degli aromi all’inizio di ogni gettata di vapore attraverso un movimento rotatorio in alto dell’asciugamano sopra il braciere e diretto verso gli ospiti Bandiera: garantisce una diffusione del calore verso gli ospiti con movimenti dell’asciugamano orizzontali destra-sinistra e viceversa Pala/Paracadute: garantisce una diffusione del calore verso gli ospiti con movimenti dell’asciugamano dall’alto in basso; è il movimento che sposta la maggiore quantità di aria. Pettine: garantisce una diffusione dell’aria fresca più vicina al pavimento della cabina, creando dapprima una sensazione di minor calore prima del rimescolamento con l’aria calda che sta in alto, ottenendo una temperatura omogenea in tutta la sauna. TECNICHE MODERNE/AVANZATE DI VENTILAZIONE L’Aufgussmeister utilizza in modo adeguato le seguenti tecniche, oltre le 4 classiche, con uno o due asciugamani in contemporanea: Pizza, Doppia Pizza, Otto, Super Otto, Angelo, Schiaffo, Serpente, Disco, Doppio otto, Doppio angelo, Angelo inverso, Lancio, Doppio lancio, Giro intorno alla terra, Piroetta (dietro la schiena). (Per l’approfondimento di queste tecniche si rimanda al corso di 2º livello) Pag. 30 I COMPITI DEL MEISTER PRIMA, DURANTE E DOPO IL RITUALE: Ogni centro wellness ha delle proprie regole per definire il calendario ed il programma dell’Aufguss, per cui un Aufgussmeister che arriva in un centro si informa se c’è lo spazio per poter sventolare e chiede, non pretende, di essere inserito nello stesso. Un Meister che sa di dover fare un Aufguss o un altro rituale si prepara per tempo in collaborazione con gli addetti del centro in modo da essere ben informato di come si svolgeranno i rituali, ed almeno una decina di minuti prima è a disposizione per collaborare attivamente, secondo le indicazioni ricevute, nel predisporre le diverse attrezzature che necessitano al rituale: secchi, ghiaccio o acqua oli essenziali. Qualche minuto prima porta i suoi asciugamani nella cabina della sauna e si accerta che non vi siano ospiti e che sia aperta la porta. Con cortesia invita, se vi siano ancora presenti, gli ospiti ad uscire e favorisce la ventilazione per ossigenare la cabina. Dispone in modo ordinato sia l’asciugamano che userà per la ventilazione che quello usato per asciugare il proprio sudore. Solitamente i centri, fissano l'orario dell'Aufguss allo scadere di ogni ora e l’inizio del rituale viene sottolineato dal suono di un gong, di una campanella o semplicemente dalla chiamata dell'addetto-sauna. Gli ospiti durante questa fase attendono ordinatamente all’esterno della cabina, fino all’autorizzazione ad entrare, data solitamente dal Meister. Compito del Meister è anche quello di regolare l’accesso degli ospiti in modo che non si creino situazioni di disordine, confusione fastidiosa e a volte di pericolo. Per fare ciò il Meister può o far entrare un po’ di persone alla volta, permettendo loro di sedersi e via via regolare l’ingresso fino al completamento della capienza; o far entrare prima coloro che intendono sedersi sulle panche più alte; oppure far entrare prima gli ospiti che nella giornata non hanno ancora potuto partecipare ad un Aufguss. In realtà questo è un aspetto che va solo gestito con buon senso, non esistono regole precise, e questi vogliono solo essere consigli ed indicazioni che possono soccorrere il Meister in qualche situazione particolare. Gli ospiti prenderanno posto sulle panche, cercando un posto in base alla loro esperienza e capacità di resistenza in sauna; ricordiamo che la percezione di calore è maggiore nelle panche più alte ed è consigliato, a chi partecipa per la prima volta, di posizionarsi in basso per percepire meno il calore e non rischiare di dover uscire affaticato prima della fine del rituale. Pag. 31 Compito sempre del Meister è quello di verificare che il telo sia posizionato sulla panca in modo tale che tutto il corpo sudi su questo, per preservare il legno delle panche e per ovvie ragioni igieniche. L'Aufgussmeister porta all’interno della cabina i secchi di acqua e ghiaccio, il mestolo che utilizzerà nella gettata, e li posiziona in modo che non rappresentino in alcun modo un ostacolo per gli ospiti che intendono uscire. Questa è un'accortezza molto importante, sia che si realizzi un Aufguss classico, moderno o meditativo e soprattutto nel caso di show: qualsiasi oggetto, utensile, scenografia o strumento venga portato nella sauna non deve impedire di avere libero accesso alla porta, in modo tale da lasciare totale libertà all’ospite di poter uscire in qualsiasi momento e in totale autonomia. Quando tutti questi requisiti sono soddisfatti e gli ospiti seduti in silenzio il Meister può iniziare la presentazione del rituale: presenta se stesso, se è accompagnato presenta prima chi lo accompagna, elenca tutte le indicazioni di igiene e sicurezza, la durata del rituale, gli oli utilizzati (indispensabile per informare gli eventuali ospiti allergici/intolleranti), la tipologia dell'Aufguss, sottolinea inoltre che l'ospite potrà uscire in qualsiasi momento qualora sentisse uno stato di affaticamento o per qualsivoglia altro motivo, raccomandando di fare una doccia rinfrescante, prima di immergersi in qualsiasi vasca del centro. Dopo la presentazione inizia il rituale dell'Aufguss, si gira la clessidra per dar modo di avere un’esatta percezione del tempo di permanenza ed iniziano i tre cicli di “Infusione” o versamento, dette "gettata". L'AUFGUSS PREVEDE NORMALMENTE TRE CICLI DI VERSAMENTO E VENTILAZIONE DOVE SI PERCEPISCONO TRE DIVERSE FORME DI CALORE: - la prima "gettata", prevede movimenti con l'asciugamano più morbidi in modo che l'aria venga percepita dagli ospiti come una carezza. - la seconda "gettata", più intensa, dà all'ospite una maggior percezione dell'aumento della sensazione di calore grazie all’aumento del grado igrometrico nella sauna, in questa fase vi è un aumento del battito cardiaco. - la terza ed ultima "gettata", la più carica di acqua e/o ghiaccio, aumenta ancor più la sensazione di calore, le gocce di condensa calde si posano sulla pelle e si prova un intenso calore che apre piacevolmente i pori della pelle, stimolando la sudorazione e la circolazione; Pag. 32 in questa fase, gli ospiti più esperti, alzano le braccia per offrire la massima superficie corporea al flusso d'aria calda. Al termine del rituale il Meister apre la porta della sauna e permette il deflusso ordinato degli ospiti. In questa fase egli ha il compito di verificare, con la sua presenza discreta, che gli ospiti stiano tutti bene, e che tutti si facciano la doccia prima di immergersi nelle vasche di reazione. Il ruolo del Meister non è ancora terminato… deve accertarsi che le persone uscite dall’Aufguss non abbiano situazioni di crisi che richiedano un intervento e, compiuto tutto questo porta fuori dalla sauna i suoi asciugamani, secchi ed ogni altra attrezzatura egli abbia utilizzato per il rituale. La sauna deve tornare libera e fruibile. Solo allora potrà andare a rinfrescarsi!!! Pag. 33 TIPI DI AUFGUSS IN SAUNA FINLANDESE: - Aufguss Classico - Aufguss Relax - Aufguss Moderno - Aufguss High Light \*** - Aufguss Show - Aufguss Meditativo - Banja Russa IN BAGNO DI VAPORE: - Aufguss Peeling - Hammām TIPOLOGIE DI AUFGUSS AUFGUSS CLASSICO Senza musica, con utilizzo delle 4 tecniche classiche di sventolamento (elicottero-bandiera- pala-pettine) e oli essenziali non ricercati, facendo attenzione alla sequenza base-cuore-testa, con la possibilità di utilizzare anche una sola profumazione per l’intero rito. Si svolge in “religioso” silenzio, volto al relax degli ospiti, che ad occhi chiusi, si concentrano sui soli rumori esistenti all’interno della cabina prodotti dall’acqua, dall’evaporazione della stessa, e dall’aria mossa dall’asciugamano. Una variante dell'Aufguss Classico è l'Aufguss Relax che prevede talvolta l'aggiunta di musica romantica, rilassante ed a volume molto basso. (per maggiori informazioni vedi descrizione Luigi Silva esperto Aufguss Classico su www.aisa.it) AUFGUSS MODERNO L’Aufguss moderno viene accompagnato da brani musicali di diverso genere, possibilmente volti o al relax degli ospiti o al loro intrattenimento. Alle tecniche di sventolamento classiche, vengono affiancate anche tecniche più complesse e gli oli utilizzati sono più ricercati o composti da miscele di più oli. È ad oggi la tipologia di Aufguss più apprezzata dagli ospiti, perché possono ottenere gli stessi benefici psico-fisici, vivendo però il rituale con maggiore" leggerezza" e.. il tempo vola. Pag. 34 Una variante dell'Aufguss Moderno è l'Aufguss High Light, segnalato nel programma giornaliero dalle strutture in colore rosso o con le 3 stelle (***), questo per segnalare un aumento importante di calore che verrà percepito, accompagnato da un maggiore volume della musica, e soprattutto contraddistinto durante l’ultima gettata dall’uso di olio di menta, a, che attiva la circolazione cutanea, dona nuova energia e infonde vitalità. * caldo ** molto caldo *** caldissimo (per maggiori informazioni vedi descrizione Nicola Fabbianelli esperto Aufguss Moderno su www.aisa.it) AUFGUSS SHOW L'Aufguss Show è la gettata più teatrale. Negli anni si è ritagliato uno spazio importante nel settore del Wellness e oggi è molto apprezzato dagli ospiti dei centri, soprattutto per l'esclusività e la rarità delle occasioni in cui viene presentato, considerato che nella gestione quotidiana di un centro non viene praticato. Nell'organizzazione degli eventi, spesso viene indicato un tema da sviluppare, mentre ai Campionati Italiani e Mondiali, dove la componente show è uno dei parametri di giudizio nella votazione dei giudici, è l'Aufgussmeister che decide il tema ed attorno a quello, costruisce il proprio Aufguss-Show, con l'impiego di musiche, luci, costumi di scena, accessori scenografici e oli essenziali spesso legati al tema stesso. Si tratta di vere e proprie rappresentazioni teatrali, concentrate in 12/15 minuti, durante i quali viene sviluppata la capacità degli Aufgussmeister, nel portare in "scena', musical, film, storie tratte da libri, facendo capire agli ospiti il tema e lo sviluppo dello stesso durante la durata dell'Aufguss, senza l'uso della parola se non nella presentazione iniziale dell'Aufguss, il tutto veicolato pertanto dalla filosofia della "comunicazione non verbale" di cui abbiamo già trattato. (per maggiori informazioni vedi descrizione Enrico Ganassin esperto Aufguss Show su www.aisa.it) AUFGUSS MEDITATIVO L'Aufguss Meditativo ha una durata superiore rispetto gli Aufguss canonici, ma un'intensità di calore inferiore anche grazie alla riossigenazione della cabina durante il rituale e al minor utilizzo di acqua e/o ghiaccio sul braciere, la musica viene sostituita da suoni, campane Pag. 35 tibetane, gongs, tamburo sciamanico, hang, didgeridoo, rainstick, ocean drum. Per chi ama la meditazione, il silenzio della Sauna è sicuramente il luogo ideale per liberare la mente dai pensieri e vivere appieno questa esperienza, ascoltando i suoni dei vari strumenti, mentre il corpo fa da cassa armonica, percependo le diverse vibrazioni. L'essere umano è legato alle polarità e più spesso prevalgono le polarità negative (-), quasi ne fossimo più attratti. Liberando la mente dai pensieri, controllando il respiro, chiudendo gli occhi, lasciandoci trasportare da rilassanti e avvolgenti folate di aria calda, ascoltando i suoni e respirando gli oli essenziali che favoriscono la meditazione (vetiver, ginepro, sandalo, incenso, rosmarino, arancio, pompelmo), l'Aufguss Meditativo, vi aiuterà a trovare le polarità positive (+), uscendo alla fine del rituale, rigenerati. Queste esperienze vanno a muovere perciò aspetti profondi della persona e quindi non sono facilmente gestibili da chiunque. Prima di usare campane e strumenti è opportuno avere sviluppato una formazione e una competenza adeguata. (per maggiori informazioni vedi descrizione Iris Göngrich esperta Aufguss Meditativo su www.aisa.it). AUFGUSS IN BAGNO DI VAPORE L'Aufguss nel Bagno Turco, viene effettuato in un ambiente molto diverso rispetto la sauna finlandese, sia per la temperatura più bassa (50° a livello della testa e 20° a livello dei piedi) che per l'elevato grado igrometrico (90-95%). Questo ambiente talvolta è preferito alla sauna finlandese, soprattutto dai soggetti con problemi di ipertensione arteriosa o problemi vascolari agli arti inferiori. La ventilazione viene effettuata tramite un asciugamano che permette di avvolgere gli ospiti in una calda nube di vapore, così da stimolare la circolazione e l'apertura dei pori della pelle. Gli aromi vengono mescolati nei preparati per lo scrub- peeling sia per il corpo che per il viso: oli essenziali, prodotti leviganti a base di zucchero o sale, vengono meglio assorbiti grazie all’apertura dei pori e una conseguente maggiore possibilità di azione dovuta ad un incrementato assorbimento da iperemia superficiale. (per maggiori informazioni vedi descrizione Marco Manni esperto Aufguss Bagno di Vapore su www.aisa.it) Pag. 36 LA COMUNICAZIONE NON-VERBALE, COMPETENZA DELL’AUFGUSSMEISTER Redatto da Francesco Milanese Se all'ospite compete conoscere e rispettare un buon galateo comportamentale, ai Maestri di Aufguss è richiesto qualche cosa di più. Il fatto stesso che utilizziamo parole come rito, rituale, Maestro di Aufguss etc., implica che queste attività che rappresentano la nostra passione e per alcuni anche un lavoro, siano caratterizzate da una precisa intenzionalità comunicativa. Non avvengono a caso, non riguardano uno spazio privato di rispetto (che invece riguarda l’ospite), ma implicano una consapevolezza maggiore da parte di chi le gestisce, ossia da parte nostra. Uno dei principi fondamentali della comunicazione è che non si può non comunicare, in quanto la comunicazione è il comportamento in una interazione. Ciò significa che qualsiasi nostro gesto dice qualche cosa di noi, esprime e comunica molto di più e molto prima di ciò che diciamo con la parola. Credo che a tutti sia capitato di sentire di non potersi fidare di una persona per gli atteggiamenti, per i comportamenti, per come alle volte i suoi gesti siano o meno congrui con le cose che dice. Infatti la parte non verbale della comunicazione è quella maggiore, più veloce e più profonda: è questa la parte che dà valore alle cose che diciamo. Se una persona dice di star bene mentre ha il volto chino verso terra, lo sguardo un po' assente, la bocca tirata sui lati e il tono della voce basso, probabilmente non gli crederemmo e chiederemmo "Ma sei sicuro che vada tutto bene? Mah, sarà! a me non pare…" Se la comunicazione è il comportamento, ne discende che buona parte di ciò che siamo in grado di comunicare dipende dal modo in cui il nostro interlocutore interpreta quello che diciamo e facciamo. Compito nostro quindi sarà quello di migliorare sempre di più la consapevolezza del nostro agire in modo da rendere sempre meno equivoco e quindi più comprensibile ciò che compiamo. Pag. 37 Per un MdA essere consapevole di ciò che sta facendo, di ciò che vuole comunicare, è molto importante, proprio al fine di evitare sia difetti che fraintendimenti nella comunicazione. Proviamo ora ad analizzare alcuni essenziali elementi della comunicazione specifica che si realizza ad opera del MdA. Una prima attenzione riguarda il contesto generale. Tutto il centro ove opera è il contesto nel quale agisce, e deve avere una certa attenzione a tutto l'insieme generale dei suoi comportamenti. Sembra antico, ma l'esempio è una fondamentale forma della comunicazione. Il rispetto delle regole e dei comportamenti che ci si aspetta un cliente agisca nel centro, deve essere per primo messo in atto dai MdA. Chi vuol fare questa attività, chi vuole muovere un asciugamano in sauna, che lo faccia per mestiere o per passione, si mette automaticamente nella condizione di essere guardato, di essere osservato, imitato o utilizzato come parametro. Sarebbe curioso sentire un Maestro di Aufguss che chiede agli ospiti di fare la doccia prima di entrare nelle vasche di raffreddamento, ma che poi non la pratica. Oppure che chiede silenzio e rispetto, ma in generale parla e scherza con altri maestri disturbando il relax degli ospiti. Queste considerazioni semplici sembrano banali, ma preferisco ribadirle, perché attraverso questi comportamenti potrebbe passare un contenuto ben diverso da quello che magari sta nelle intenzioni. Il MdA deve essere molto attento cioè a non far pensare che ciò che fa sia fonte di potere, che lo mette su un piedistallo, che lo differenzia dagli ospiti. Il MdA svolge un servizio per gli ospiti, non esercita un potere: deve saper dimostrare più attenzione e disponibilità che privilegio. Pag. 38 Una seconda attenzione riguarda il contesto specifico. In un centro benessere, in un'area wellness, in sauna o in bagno turco, indipendentemente se costumata o meno, il tema del corpo è prioritario rispetto a qualsiasi altro. Le persone in sauna cercano, proprio attraverso il corpo e sul corpo, un benessere specifico; in sauna incontriamo persone che comunicano essenzialmente con il corpo la loro realtà in quanto sono spogliate dei vestiti che rappresentano, uno dei veicoli comunicativi socialmente rilevanti per definire ruoli e gerarchie sociali; infine, il corpo, soprattutto quando è nudo può suscitare diverse reazioni, può comunicare ben al di là delle intenzioni e può quindi produrre fraintendimenti e ambiguità. Per questo nella nostra consapevolezza di Maestri di Aufguss deve essere ben presente il significato che ha il pudore ed il modo in cui esso va trattato nel nostro ambiente. Il pudore non è un tema che ha a che fare con la morale, ma è originariamente un sentimento personale positivo di protezione. Serve per marcare un’area di rispetto, entro la quale le persone siano in grado di interagire con tranquillità sentendosi a proprio agio. Abbiamo già detto che la comunicazione è un comportamento, ciò significa che è necessario tenere presente che tutti i nostri sensi, come tutto il nostro corpo, attivano e ricevono segnali della comunicazione. Perciò il tema del pudore non implica solo la definizione di una area fisica di rispetto determinata nello spazio, ma un comportamento generale che coinvolge tutti i sensi: la vista, il tatto e l’udito, innanzitutto, ma anche odorato e gusto, che sono intimamente legati. Rispettare il pudore delle persone ospiti significa permettere a loro di sentirsi sempre a proprio agio, e quindi non diventare oggetto di situazioni in cui si possano sentire forzate, minacciate o invase. Ad esempio, è molto importante poter comunicare ad un neofita della sauna il senso della pratica della nudità in sauna, partendo dal tema della salute e spiegando che essere senza costume non significa esser scoperti o non implica esibire la nudità. Questo discorso, che si muove sul piano verbale, deve esser accompagnato da un comportamento coerente, se si vuole offrire un approccio rassicurante: non dovrà il tono né l'intenzione essere di giudizio o di condanna. Rispettare il pudore dei clienti significa anche permettere loro di seguire al meglio un buon galateo comportamentale in sauna e quindi, in accordo con il centro, è importante anche riuscire a garantire a tutti uno spazio utile in sauna per godere al meglio dei riti che realizziamo. Pag. 39 Pur comprendendo che c'è il desiderio di accontentare tutti e molti vogliono assistere ai riti dell'Aufguss o dello scrub, non bisogna superare il numero delle persone che una sauna è in grado di accogliere. Che senso ha parlare di benessere se le persone sono accatastate in sauna? Meglio replicare un rito, che creare situazioni palesemente contraddittorie con il senso stesso del rito che svolgiamo. Quando le persone sono comode dentro la sauna saranno anche disposte a mantenere la minima disciplina che loro si propone durante il rito, e sapranno apprezzare un maestro che sappia anche curare questo, non irrilevante, dettaglio di coerenza. Il genere Tutte le considerazioni che stiamo svolgendo riguardano il ruolo del Meister indipendentemente dal genere, ma è chiaro che ci sono differenze nella relazione tra Meister e ospite, se questi è un uomo o una donna. Sono diverse le attese e le stesse prerogative tipiche. Ci si aspetta più grazia da una donna, ma proprio qui ci può essere anche il rischio della civetteria. Ci si aspetta più forza da un uomo, ma proprio qui ci può essere il rischio di altri stereotipi. Ogni Meister ha una sua personalità, bisogna imparare a conoscersi per capire dove sono i propri punti di forza e dove i propri limiti, aumentando la consapevolezza di ciò che vogliamo trasmettere. Il linguaggio del corpo L'Aufgussmeister è il responsabile del rito che compie, quindi anche del messaggio che vuole trasmettere. Come abbiamo visto egli comunica con tutto sé stesso, con ogni comportamento, con tutti i suoi sensi e viene guardato, accolto, capito dagli ospiti nello stesso modo. È importante, perciò, che ciascuno di noi abbia una buona conoscenza di ciò che implica ogni suo gesto in modo da imparare a mettere in essi la giusta intenzionalità. Noi comunichiamo l'energia che ci anima. Spesso se siamo stressati, il nostro Aufguss ci serve per scaricare, ma questo si riflette nella modalità con cui attuiamo il rito. Quindi rischiamo di comunicare tensione; avremo forse più difficoltà a tollerare il brusio; saremo nervosi nei movimenti o non guarderemo gli ospiti. Pag. 40 Ecco, comunicare benessere significa anche rendersi consapevoli che forse dobbiamo cercare per noi stessi un momento di concentrazione, di ricerca di una buona motivazione ed una grande attenzione ai comportamenti in modo da orientare intenzionalmente il nostro agire. La postura Il corpo del Meister che compie l'Aufguss esprime prima di ogni parola, prima di ogni altro atto, se egli è padrone del rito che compie o meno, se il cliente può affidarsi a lui e rilassarsi. Questo non dipende dalla bellezza, dalla prestanza, dalla agilità, ma dalla padronanza dello spazio, del gesto, della situazione. La postura del corpo ben eretto, la testa dritta che guarda le persone in sauna, gli oggetti di cui ha bisogno ben disposti in ordine, i movimenti accurati e precisi, sono importanti elementi di questa consapevolezza. Vedere un Meister che non sa bene dove appoggiare l'asciugamano, o che nel fare la presentazione guarda per terra, tiene la testa china, la voce bassa, enfatizza la timidezza, l'incertezza e potrebbe non permettere agli ospiti di sentirsi rassicurati. Il gesto Il Meister compie una serie di gesti mentre fa un Aufguss, che hanno una forte valenza comunicativa e sono parte essenziale della ritualità dell'Aufguss stesso. Spesso si è unicamente concentrati sul movimento dell'asciugamano, quasi fosse questo il principale gesto, invece non è così. Il modo di versare l'acqua, di posizionare le sfere di ghiaccio, di romperle, possono dire molto di ciò che si vuol fare. Se questi gesti sono compiuti buttando le cose come le stessimo gettando via, non potremo aspettarci un grande ritorno dagli ospiti: comunichiamo il poco valore che per noi ha quel ghiaccio, quell'olio, quel gesto! Difficile poi chiedere silenzio e rispetto. Lo sguardo Lo sguardo del Meister ovviamente cambia a seconda del tipo di Aufguss che propone. Se nello show abbiamo scenografie e costumi che aiutano a creare un certo clima, nel classico e nel moderno la parola è assente, come lo sono anche la scenografia ed i costumi. Quello Pag. 41 che resta è invece proprio tutta la capacità del Meister di realizzare un coinvolgimento, di creare sintonia e profonda comunicazione con chi partecipa al suo Aufguss. Insisto su questa parola: partecipa! È molto importante che gli ospiti sentano di partecipare con il Meister dell'emozione che in quell'occasione si realizza, non di assistere come spettatori ad una esibizione. Per questo lo sguardo è fondamentale. Sempre quando si fa un corso per MdA viene ribadito quanto sia importante guardare gli ospiti. Ora proviamo ad analizzare bene i tanti significati che ci possono essere dietro al guardare. La nostra vista è un senso importante ed ambiguo al tempo stesso. Si guarda e si è guardati. Si è guardati ma spesso non ci si vede. Il nostro comportamento è sempre determinato, nella sua interpretazione, da ciò che l'altro ci restituisce: quindi facciamo attenzione a ciò che gli altri ci offrono. Se uno fa un Aufguss e non guarda mai l'ospite, difficilmente capirà se ciò che intende fare, incontra davvero l'altro, o se invece è un mero esercizio narcisistico della propria abilità di sventolare. Anche l'ospite che non si sente guardato non potrà sentire di aver partecipato a qualcosa, ma solo di aver assistito ad una esibizione. E su questa esprimerà il giudizio. Un applauso magari dedicato alla bravura tecnica, ma con lo sguardo volto a cercare il difetto, l'errore. Come quando si assiste alla TV ad una gara e si è interessati solo a vedere chi vince o chi sbaglia. Guardare l'ospite mentre facciamo un Aufguss significa capire se le persone stanno bene o meno, se apprezzano e seguono quanto stiamo facendo o se non ce la fanno più, se si stanno emozionando o se si stanno annoiando. Lo sguardo del MdA non è alla ricerca di civetterie, ma passa in rassegna gli ospiti, per creare clima, partecipazione, accoglienza e fiducia. Quindi è innanzitutto lo sguardo che sorride, che saluta l'ospite mentre gli fa arrivare l'aria calda e profumata. Come se ripetesse mentalmente un mantra per ciascun partecipante: "questo è per Te". Lo sguardo del Meister non si sofferma, non scruta, se non per una precisa ragione; magari per far capire che il brusio di ospiti che chiacchierano dà fastidio, o per segnalare con lo sguardo un comportamento scorretto, o per verificare se una persona sta male ed accertarsi che può continuare. Non è uno sguardo insistito, bloccato, con gli occhi sbarrati o un sorriso falso. Pag. 42 La parola Anche la parola ha degli aspetti importanti di carattere non verbale per essere significativa. Infatti, l'intonazione, la timbrica, la velocità sono tutte caratteristiche che arricchiscono il nostro dialogare e ci permettono di migliorare la nostra efficacia. Il Meister ha il dovere di usare la parola in un momento preciso, rituale, solenne dell'Aufguss: la presentazione. Si tratta di un elemento del rito importante, come sottolineato più volte anche nello stesso codice etico. Possiamo fare la presentazione con la stessa passione con cui ci apprestiamo a vedere la ventunesima replica di un film noioso, o cogliere l'occasione di questo brevissimo momento, per dare al nostro Aufguss una buona impostazione. Già il modo di parlare, curando la postura e l'intonazione, permettono di stabilire una buona relazione con gli ospiti: se noi siamo annoiati perché dobbiamo ripetere le solite regole dell'asciugamano, della doccia.... figuratevi gli ospiti! Solo la nostra convinzione, il nostro gesto accogliente e rassicurante, il fatto semplice di guardare gli ospiti mentre si parla, permette di far capire che ciò che diciamo per noi è vero, che ci crediamo, che lo stiamo facendo per loro, per ciascuno di loro. Va curata quindi l'intonazione della voce, che non deve essere gridata, ma abbastanza forte da farsi sentire; il ritmo e la velocità delle parole che non deve essere eccessiva, né ridondante di attese o pause; lo sguardo rivolto alle persone e non al pavimento o al fornello, prestando attenzione alla postura ed al tempo. La presentazione si fa quando tutto il resto è pronto, si pronuncia per iniziare il rituale e quindi non mentre si sistemano gli asciugamani o i secchi o si fa altro. Ogni preparativo è già compiuto; solo allora inizia la presentazione. Questo permette all'ospite di adeguarsi spontaneamente e porre fine a chiacchiere o altri movimenti, disponendosi alla necessaria concentrazione. Ecco il Meister è pronto, si comincia. Pag. 43 OLI ESSENZIALI E AROMATERAPIA Redatto da Riccardo Marzi – Franz Niederkofler – Ignazio Sapuppo INTRODUZIONE Gli oli essenziali (OE) sono composti organici, prodotti da materiale vegetale fresco e secco secondo differenti tecniche di estrazione che saranno in seguito brevemente illustrate. Gli oli essenziali sono delle miscele formate da un elevato numero di componenti e principi attivi presenti nella pianta dalla quale provengono e che hanno un effetto specifico in grado di influenzare sensibilmente gli stati fisici e mentali di una persona. L'utilizzo degli oli essenziali per il mantenimento della salute o per la terapia di una persona viene detto aromaterapia. Per utilizzo si intendono tutte le possibili applicazioni di tali sostanze: inalatoria (assunzione per via aerea, vaporizzazioni, aerosol), topica (massaggi, impacchi, cosmesi, applicazioni pure), e interna (assunzione orale). Gli oli essenziali vengono di prassi utilizzati anche nel corso di un Aufguss per diffondere la loro profumazione nella cabina e rendere l’esperienza della gettata di vapore maggiormente appagante. Tali composti vengono assorbiti per via aerea e via cutanea dalle persone presenti all’interno della cabina. Anche se la quantità di sostanza assorbita è comunque modesta, dati i dosaggi standard e il metodo di diffusione, è di fondamentale importanza che l’Aufgussmeister conosca proprietà ed effetti sull’organismo degli oli utilizzati e sia in grado eventualmente di illustrarli sinteticamente prima della gettata. Dal momento che ai giorni nostri l’aromaterapia, la medicina naturale e gli oli essenziali stanno prendendo sempre più importanza come terapia complementare è doveroso sottolineare che l’Aufgussmeister non è un medico e – dati i dosaggi in gioco durante una gettata di vapore - non fa aromaterapia in senso stretto. Il suo ruolo è infatti quello di supportare il benessere degli ospiti della struttura, anche attraverso l’uso degli oli essenziali e delle loro proprietà. Il Meister deve sempre e comunque astenersi dal formulare indicazioni di carattere diagnostico e/o terapeutico in relazione allo stato di salute di un ospite. Pag. 44 PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEGLI OLI ESSENZIALI I metodi di produzione della maggior parte degli oli essenziali che vengono utilizzati in sauna sono i seguenti. Distillazione per corrente di vapore Durante questo procedimento viene portata ad ebollizione una grande quantità d’acqua disponibile in una caldaia, il vapore prodotto viene convogliato attraverso la camera di distillazione contenente il materiale vegetale. La corrente di vapore, attraversando la camera, estrae dalla pianta le molecole di OE producendo così un vapore saturo di molecole di olio. Questo composto viene fatto precipitare attraverso un processo di raffreddamento provocando così la separazione tra l’olio essenziale e l’acqua. Dal momento che l’OE ha un peso specifico diverso dall’acqua (tipicamente è più leggero) tramite un recipiente a due uscite (vaso fiorentino) la miscela viene fatta decantare ed è possibile ottenere l’olio essenziale puro. L’acqua residua non è un materiale di scarto ma viene comunemente chiamata acqua floreale (o idrolato), contiene un elevato numero di composti provenienti dalla pianta ed è molto utilizzata in erboristeria, in fitoterapia e in cosmesi (e anche in sauna!) Pag. 45 Spremitura a freddo È un procedimento tipicamente utilizzato nella produzione di OE provenienti dai frutti degli alberi della famiglia delle Rutacee (ovvero dagli Agrumi). In tali piante, infatti, una grossa quantità di OE viene immagazzinata nella buccia e può essere estratta con efficienza mediante pressione. Altri metodi di produzione che possono essere citati: - la distillazione per corrente di vapore in sottovuoto (consente di generare vapore ad una temperatura inferiore a 100 gradi e quindi con minore rischio di danneggiare le molecole degli oli) - estrazione tramite solventi - estrazione con anidride carbonica (processo molto caro e impegnativo) - estrazione tramite Enfleurage (grassi animali), metodo “storico” per l’estrazione di OE dai fiori Gli oli essenziali sono tipicamente commercializzati come prodotti cosmetici o prodotti alimentari, data la regolamentazione di tali prodotti essi devono sempre riportare una data di scadenza. La maggior parte degli oli, se ben conservati, hanno comunque una durata di diversi anni. Fanno eccezione gli agrumi, oli essenziali estremamente delicati e volatili, molto sensibili al calore e alla luce, e che hanno una scadenza massima di circa due anni. Le durate descritte sono comunque generiche, ogni olio essenziale deve riportare nella confezione la specifica data di scadenza. Alcune delle caratteristiche che – già dalla confezione - contraddistinguono la qualità di un olio essenziale sono: - l’indicazione della provenienza e dalla parte della pianta dalla quale è stato estratto l’olio - il nome botanico della pianta di origine (eventualmente con indicazione di variante) - il lotto di produzione per la rintracciabilità della stessa un contenitore (boccetta) di vetro scuro (marrone o azzurro) e sigillato Pag. 46 EFFETTO DEGLI OE SULL’ORGANISMO L’assunzione per via aerea degli OE può influenzare il nostro organismo attraverso due vettori principali: - Assunzione tramite la respirazione: in questo caso gli oli essenziali vengono introdotti nel nostro organismo tramite l’aria che ne è satura e che viene respirata durante l’Aufguss. Essi vengono assorbiti dai polmoni assieme all’ossigeno e da qui trasferiti al sangue. Una volta entrati nel circolo sanguigno gli OE influenzano il nostro organismo grazie alle proprietà chimiche dei loro componenti (es: antisettiche, balsamiche, immunostimolanti, ecc.) - Sollecitazione del sistema olfattivo tramite il profumo: L’olfatto è uno dei sensi più veloci dell’uomo. Il corpo è in grado di reagire molto velocemente quando il naso sente un profumo, già dopo circa 0,2 sec infatti il cervello reagisce tramite il sistema limbico alla sollecitazione olfattiva data dalle molecole profumate. Successivamente vengono prodotte endorfine e neurotrasmettitori, influenzando così il nostro organismo. È tramite queste sollecitazioni che gli OE esprimono i loro effetti energetici (es bilanciante, rilassante, sensuale, stimolante della concentrazione, ecc.) CLASSIFICAZIONE DEGLI OE Gli oli essenziali vengono suddivisi secondo la classificazione del profumiere francese Septimus Piesse in base alla loro volatilità in tre categorie: nota di testa: caratteristiche degli OE molto volatili, hanno generalmente un effetto rinfrescante e stimolante (sono ad esempio oli nota di testa: bergamotto, canfora, citronella, eucalipto, limone, mandarino, menta, menta piperita, pompelmo) nota di cuore: caratteristiche degli OE di media volatilità, agiscono molto sulla parte emozionale, con effetto riequilibrante del piano fisico e psichico (sono ad esempio oli nota di cuore: alloro, anice, pino mugo, pino cembro, abete rosso, larice, basilico, camomilla, finocchio, gelsomino, geranio, lavanda, melissa, mirto, neroli, rosa, salvia, salvia sclarea, ylang-ylang.) nota di base: caratteristiche degli OE di bassa volatilità, essi sono molto legati alla terra e agiscono sulla psiche. Sono fondamentali in miscele e sinergie in quanto sono in grado di fissare bene gli oli essenziali con nota di cuore e testa. Hanno un effetto rilassante e Pag. 47 riequilibrante (sono ad esempio oli di base: betulla, cannella, cedro, cipresso, sandalo, timo, ginepro, incenso, mirra, patchouli, vetiver). Un bravo Maestro di Aufguss è in grado di combinare bene i singoli oli essenziali secondo i loro effetti e le loro note di base, cuore e testa. Non c’è una sequenza fissa per le note da usare durante una gettata, anche se la più “classica”, secondo il comune utilizzo, è di proporre le note olfattive in crescendo, ovvero: Base – Cuore – Testa. La scelta deve però anche essere legata all’effetto che si vuole ottenere: - Se si vuole lavorare solo sugli effetti sull’organismo dell’olio essenziale (e non sulla loro profumazione) non è fondamentale seguire una sequenza fissa ma si devono utilizzare OE con effetti simili. - Se si vuole dare una “connotazione” alla profumazione della gettata è opportuno seguire la sequenza classica base – cuore – testa o comunque crescente. L’olio di base, essendo meno volatile, sarà persistente in gran parte dell’Aufguss e caratterizzerà la gettata. - Se si desidera far percepire distintamente i profumi durante l’Aufguss perché legati ad un tema (ad esempio durante un Aufguss show) può essere opportuno non utilizzare note di base (specie se molto persistenti) verso l’inizio della gettata, perché andrebbero ad influire anche sulle profumazioni successive. UTILIZZO DEGLI OLI ESSENZIALI IN SAUNA La sauna fa parte del reparto Wellness (benessere) perciò è fondamentale che vengano usati dei prodotti di ottima qualità. In particolare è da evitare l’utilizzo di profumi di derivazione sintetica ed è da preferire l’utilizzo di oli essenziali naturali puri al 100%, meglio se di origine biologica o selvatica. Un buon maestro di Aufguss deve avere una solida conoscenza sull’uso e sulle proprietà degli oli essenziali in modo da utilizzare quelli più adeguati: Pag. 48 - rispetto alle esigenze stagionali (es: in inverno, periodo di raffreddori ed influenze, possono essere preferiti degli oli essenziali balsamici che abbiano un effetto benefico sulle vie respiratorie, come le conifere). - rispetto allo scopo dell’Aufguss (es: in una gettata relax si preferiranno delle essenze rilassanti, come la lavanda. In un Aufguss energizzante si preferiranno invece essenze stimolanti, come il rosmarino, la menta e il limone. Gli oli essenziali sono prodotti estremamente volatili e delicati, ci sono quindi alcune cautele da tener presente per il loro utilizzo in sauna. In particolare gli OE sono molto sensibili al calore e se posti a diretto contatto con le pietre roventi del braciere possono bruciare, perdendo le loro qualità e causando cattivo odore. Per questo motivo si suggeriscono i seguenti utilizzi: Centro dove è presente macchina del ghiaccio tritato. Questa è la condizione ottimale in quanto il ghiaccio consente di utilizzare gli OE in modo molto più agevole e sicuro. In questo caso la procedura indicata da utilizzare è: Prima dell’Aufguss. 1. preparare delle sfere di ghiaccio sufficientemente compatte da non far colare gli oli 2. Posare le sfere così preparate in un secchio o altro recipiente posizionando un po’ di ghiaccio tritato sul fondo per mantenere la temperatura, separando le sfere dei diversi giri, se vengono utilizzate essenze diverse 3. versare l’olio essenziale sulle sfere poco tempo prima della gettata (meno di 5 minuti) avendo cura di poter riconoscere la zona dove è stato versato. 4. Mantenere le sfere fuori dalla cabina, meglio se in un posto fresco, fino all’ultimo momento possibile in modo da non farle sciogliere, perdendo così parte del prodotto Pag. 49 Durante l’Aufguss (in ogni giro) 1. Versare un po’ di acqua sulle pietre di una zona del braciere in modo da diminuirne la temperatura e diffondere in sauna delle molecole d’acqua 2. Posizionare la palla sulle pietre raffreddate (attenzione a non scottarsi con il vapore!), avendo cura di non porre a contatto le pietre calde con la zona della palla dove sono stati versati gli oli essenziali 3. Versare dell’acqua attorno alle sfere, in modo da creare una colonna di vapore, pronta a trasportare le essenze. NOTA BENE: non versare direttamente l’acqua sopra le sfere perché in questo modo si potrebbe “lavare” via l’olio essenziale sprecandolo o – peggio ancora – portandolo a diretto contatto con le pietre/resistenze e bruciandolo 4. Rompere le sfere di ghiaccio utilizzando il mestolo avendo cura di non usare troppa violenza con il rischio di far precipitare le essenze su zone del braciere non opportunamente raffreddate Chiaramente è necessario che l’Aufgussmeister adegui, tramite la sua esperienza, questa procedura generica alla sauna dove si trova ad operare, tenendo ad esempio conto di un braciere molto potente o viceversa. Centro dove non è presente macchina del ghiaccio tritato. Questa è una condizione frequente che però deve indurre l’Aufgussmeister ad una certa cautela in quanto con sola acqua è necessaria una maggior attenzione nell’utilizzo degli OE. Prima dell’Aufguss 1. preparare dei piccoli recipienti pieni d’acqua (es: coppette di metallo, o ceramica) di piccole dimensioni (equivalenti ad una palla di ghiaccio) separati per ogni giro. È da evitare assolutamente l’utilizzo della plastica (gli OE sono molto aggressivi e potrebbero facilmente scioglierla) ed è sconsigliabile l’utilizzo di materiali fragili e pericolosi (vetro) o troppo assorbenti (legno). 2. Poco prima della gettata versare le gocce di olio essenziale desiderate nei recipienti all’esterno della sauna (evitare assolutamente di portare le boccette di OE all’interno perché potrebbero scaldarsi eccessivamente e/o cadere e rompersi) Pag. 50 3. Mantenere i recipienti così fuori dalla cabina, meglio se in un posto fresco, in modo da non far evaporare troppo velocemente le essenze. Durante l’Aufguss (ogni giro) 1. Versare un po’ di acqua sulle pietre di una zona del braciere in modo da diminuirne la temperatura e diffondere in sauna delle molecole d’acqua 2. Versare sulle pietre così raffreddate gli OE misti ad acqua (attenzione a non scottarsi con il vapore!). Chiaramente anche in questo caso è necessario che l’Aufgussmeister adegui, tramite la sua esperienza, questa procedura generica alla sauna dove si trova ad operare. Un altro aspetto molto importante è il giusto dosaggio di questi oli essenziali. Un alto dosaggio può infatti provocare irritazioni alle parti sensibili del corpo e scatenare reazioni respiratorie. È importante inoltre sottolineare che è necessaria una grossa quantità di materiale vegetale per estrarre gli oli essenziali, questi rappresentano infatti mediamente dallo 0,01% al 2% del peso del materiale vegetale (dipende ovviamente dal tipo e dalla parte della pianta utilizzata) e sono quindi prodotti estremamente preziosi. L’olio essenziale, anche per rispetto alla pianta che ce lo dona, va quindi utilizzato ad un giusto dosaggio, stabilito dall’esperienza dell’Aufgussmeister e dipendente dal tipo/dimensioni della sauna e dalla tipologia di olio utilizzato. Non ci sono delle dosi assolute e molto è legato all’esperienza del maestro. Come esempio 10 gocce di arancio o 5 gocce di legno di cedro sono dosaggi su sfere di ghiaccio che possono essere adeguati ad una sauna di dimensioni medie (ca. 30 posti). Per alcuni oli essenziali, estremamente aggressivi per gli occhi e mucose delle vie respiratorie, è assolutamente necessario utilizzare un dosaggio particolarmente basso (ad esempio con oli ricchi di fenoli come chiodi di garofano, cannella, timo, …) È di fondamentale importanza quindi che l’Aufgussmeister – soprattutto alle prime armi – utilizzi preferibilmente oli essenziali sicuri (es: lavanda, pino, abete, arancio, limone, pompelmo, ylang ylang) nei suoi Aufguss. Pag. 51 AVVERTENZE: Gli oli essenziali possono scatenare allergie, per cui l'Aufgussmeister deve sempre indicare, prima dell'Aufguss, gli oli essenziali utilizzati. Il dosaggio giusto è quando il profumo viene appena percepito. Eccedere nella quantità di olio utilizzato può irritare occhi e mucose delle vie respiratorie. Gli oli essenziali vanno custoditi in un posto fresco e lontano da fonti di calore, per questo motivo non devono essere portati all'interno della sauna. Pag. 52 AUFGUSS IN CAMERA DI VAPORE – TRA CALORE, VAPORE E BENESSERE FISICO E MENTALE Redatto da Marco Manni INTRODUZIONE Al fine di incrementare l’offerta dei servizi delle Spa ai clienti, al fianco degli Aufguss tradizionali eseguiti in sauna finlandese, si è negli anni sviluppata l’abitudine di sfruttare le caratteristiche delle stanze di vapore per intrattenere gli ospiti con riti di purificazione che sfruttando qui ancora di più che in sauna, la presenza del vapore, possono essere definiti veri e propri Aufguss. Tale abitudine, oltre a rappresentare una valida alternativa a chi tollera con difficoltà il caldo secco delle saune, rappresenta un completamento dell’offerta possibile nei centri, poiché la combinazione di calore, umidità e vapore fa sì che vi sia un’ottimale preparazione della cute ad accogliere e sfruttare appieno, le caratteristiche dei prodotti che poi vi verranno applicati. Se una volta la purificazione della pelle avveniva solamente presso lo studio di un’estetista, oggi all’interno di un Centro Benessere si sta’ diffondendo sempre di più l’abitudine di applicare prodotti finalizzati a pulire, levigare e curare la pelle del corpo, sfruttando la presenza del vapore ed andando ad effettuare veri e propri scrub, che grazie ai loro benefici effetti, preparano il corpo agli effetti del calore secco della sauna. Quindi potremmo andare ad inserire questo trattamento all’inizio del percorso in centro benessere al fine di preparare la pelle al pomeriggio in sauna o, a fine serata, come trattamento finale prima del ritorno a casa. STORIA DELLE CAMERE DI VAPORE Delle camere di vapore, che oggi comunemente vengono definite “bagni turchi”, ve n’è notizia sin dall’antichità nella cultura degli Indiani d’America, in quella egizia e greca dove si sono trovati resti di veri e propri centri benessere e prodotti cosmetici e dove si parla della Pag. 53 loro presenza nei testi antichi come vera e propria cura e promozione della salute. Arrivando poi, più tardi e più vicini a noi all’interno delle Thermae Romane, con stanze con temperature e finalità diverse dove si sviluppava un vero e proprio percorso benessere, con stanze “secche”, trattamenti in camere di vapore e vasche calde e di reazione. In oriente, si sviluppa invece, dalla tradizione araba e turca, l’Hammām, che ne assorbe caratteristiche e finalità. Questa abitudine, oltre a rappresentare una pratica igienica prettamente legata al corpo, consisteva e veniva vissuta come una purificazione dello spirito, aspetto che negli anni diventa soprattutto sociale e di comunicazione. Nei centri termali mediorientali c’erano orari di frequenza esclusivamente femminili (in cui venivano effettuati trattamenti estetici ed igienici), alternati ad orari dedicati alla frequentazione maschile, talvolta tuttora attuali. A far da cornice alla stanza Hammām, vi erano altri spaziosi ambienti, diversi per temperatura e grado di umidità: il Laconicum (stanza con calore secco); il Calidarium (stanza con vapore caldo ed aromatizzato); il Tepidarium (stanza più fresca) ed infine il Frigidarium (o bagno freddo), dove la temperatura fresca aveva il naturale compito di tonificare il corpo. Pag. 54 LA PELLE Prima di parlare di pulizia della pelle, è necessario conoscere le caratteristiche che la differenziano dal resto delle componenti organiche, poiché un errore da parte del cliente o del Meister di turno, nel consigliare atti, nell’effettuarli o nel guidare alla scelta di un prodotto rispetto ad un altro, comporterebbe responsabilità significative nell’alterazione della condizione fisiologica della cute, o ancora peggio, nella comparsa di effetti o segni indelebili che potrebbero comparire con un comportamento scorretto e con una gestione scorretta della componente “calore”(da arrossamenti, discromie, ustioni, fino a cicatrici e lesioni). La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo, e le cellule della pelle di norma si rigenerano, ogni 28-35 giorni, questo è importante da sapere per capire che intervallo temporale dovrebbe trascorrere tra uno scrub e l’altro. La pelle è l’organo per eccellenza deputato al tatto, ma non solo, attraverso essa percepiamo sensazioni ed emozioni, assorbiamo sostanze e ne metabolizziamo altre. La pelle è formata da 3 strati principali: - L’epidermide (strato più superficiale della pelle), è formato da cinque strati di cellule, che corrispondono, dall’interno verso l’esterno, a diversi cicli di vita delle cellule; l’ultimo è composto da cheratina, ossia dalle cellule morte. Ha lo scopo di proteggere l’organismo dalle principali aggressioni esterne come patogeni, radiazioni, inquinamento, ecc, ha inoltre lo scopo di evitare l’eccessiva disidratazione della pelle; questo strato, per mezzo dei cheratinociti, è deputato alla sintesi della vitamina D. - Il derma è un tessuto connettivo posto tra epidermide e ipoderma che ha funzioni prevalentemente metaboliche. A questo livello troviamo ad esempio: le ghiandole sudoripare che aiutano a modulare e scambiare il calore corporeo, i recettori che rilevano il dolore e il calore e i follicoli piliferi. Il derma svolge inoltre un’importante funzione di supporto meccanico e metabolico per la sovrastante epidermide dandole sostegno e sostanze nutritive. - L’ipoderma o sottocute è costituito da tessuto connettivo. Grazie agli adipociti che lo compongono rappresenta una scorta energetica per il nostro organismo, protegge dai traumi esterni e partecipa al meccanismo di termoregolazione rallentando la perdita di calore grazie al pannicolo adiposo. Pag. 55 Le finalità principali della cute sono quelle di proteggere il nostro corpo e nel contempo assicurare il passaggio di sostanze verso l’interno e l’esterno agendo attivamente nell’eliminazione di sostanze di rifiuto del corpo (escrezione), nel veicolare sostanze utili ad esso (assorbimento), e nel regolarne e mantenere una temperatura idonea (termoregolazione). Tali finalità, è intuitivo, corrispondono alle caratteristiche della struttura delle cellule epiteliali, e non vanno mai dimenticate poiché esse saranno tali solo se le condizioni delle stesse (ossia integrità e pulizia), verranno mantenute, prima, durante e dopo ogni seduta di calore, sia esso secco (sauna), o umido (camera di vapore). Vi sono diversi tipi di pelle: sensibile, matura, impura e di fototipi di pelle: chiaro, scuro, ed ognuna reagisce a proprio modo sia al cambiamento delle condizioni climatiche, che ai prodotti applicati. Per questo motivo è necessario che le strutture saunistiche monitorino con attenzione il corretto comportamento dei clienti non solo nell’esposizione alle diverse fonti di calore, ma anche nei prodotti che durante queste sedute i clienti stessi si applicheranno, procurati da loro stessi direttamente, o dal Centro referente. Pag. 56 LO SCRUB/PEELING/GOMMAGE Principale finalità dei prodotti Scrub, Peeling e Gommage è quella di levigare, purificare ed esfoliare la pelle andando ad agire sullo strato più esterno della pelle dove ci sono le cellule morte, donando alla stessa vitalità, luminosità e morbidezza. La scelta di una formulazione piuttosto di un’altra, oltre che dal tipo di pelle (che però risulta una variabile piuttosto critica quando in cabina entrano più persone), è data dall’ambiente in cui il prodotto va applicato, dalla stagione, dal numero di trattamenti purificanti proposti lo stesso giorno all’interno dell’evento, senza contare che le tre formulazioni hanno un’azione specifica diversa sulla pelle. FINALITA’ DEI PRODOTTI PURIFICANTI I prodotti purificanti naturali sono particolarmente utili alla pelle perché con la loro azione stimolano un’ottimale condizione in termini di pulizia ed azione. Essi infatti aiutano a: - Rimuovere lo strato più superficiale della pelle formato da cellule morte - Rimuovere le impurità che qui vi si depositano - Disintossicare e purificare la pelle - Mantenere la pelle liscia, levigata, giovane, luminosa, tonica ed elastica - Favorire la formazione di cellule nuove - Contrastare il processo di invecchiamento cellulare - Combattere la pelle grassa, secca, con situazione di acne e brufoli - Favorire un’ottimale azione ed assorbimento dei prodotti che successivamente si applicheranno sulla cute - Favorire una maggior sudorazione negli ambienti della Spa (saune e camere di vapor

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