Budgeting e Reporting per la Moda e il Design PDF

Summary

This document provides a comprehensive overview of budgeting and reporting concepts specifically for the fashion and design industries. Key topics include investment strategies, debt management, and the creation of financial statements like the balance sheet and income statement. The document explores the principles behind financial reporting and the importance of understanding financial health in the fashion and design business.

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CONCETTI CHIAVE: BUDGETING → piani care come allocare le risorse in base alla priorità, ipotizzando rischi e opportunità REPORTING → rilevazione periodica dei dati relativi alla gestione del business, confronto con le aspettati...

CONCETTI CHIAVE: BUDGETING → piani care come allocare le risorse in base alla priorità, ipotizzando rischi e opportunità REPORTING → rilevazione periodica dei dati relativi alla gestione del business, confronto con le aspettativa e analisi degli scostamenti INVESTIMENTI → identi care i più corretti per la realizzazione degli obiettivi e valutazione del rendimento GESTIONE DEL DEBITO → imparare a gestire il debito in modo responsabile, e cace ed e ciente, comprendendo i ussi nanziari BILANCIO BILANCIO D’ESERCIZIO → insieme dei documenti contabili che un’impresa deve redigere periodicamente, ai sensi di legge (art. 2423 cc), allo scopo di accertare in modo chiaro, veritiero e corretto la propria situazione patrimoniale e nanziaria, al termine di periodo amministrativo (molto spesso coincide con il periodo 1 gennaio-31 dicembre, anno solare di 12 mesi → possono esistere bilanci che fanno riferimento a periodi intermedi es. primo trimestre dell’anno) di riferimento nonché il risultato economico dell’esercizio stesso (di erenza costi e ricavi) di erenza situazione patrimoniale e nanziaria: la situazione patrimoniale riguarda la composizione del patrimonio, dà un’idea della ricchezza complessiva dell'azienda descrivendo beni, diritti e obbligazioni sia a breve che a lungo termine → stiamo parlando di investimenti, es. immobili la situazione nanziaria riguarda i mezzi monetari che l’azienda può utilizzare per far fronte ai propri impegni e si focalizza per lo più sul breve termine → stiamo parlando di spese, es. 100 mila euro In sintesi, la situazione patrimoniale è più ampia e ri ette la salute complessiva dell'azienda, mentre la situazione nanziaria si concentra sul grado di liquidità e sulla capacità di far fronte alle obbligazioni a breve termine. Il bilancio d’esercizio consente di monitorare l’equilibrio tra: costi e ricavi->conto economico crediti (qualcuno deve soldi a me) e addebiti (io devo dare soldi a qualcuno)->stato patrimoniale investimenti e nanziamenti entrate ed uscite Il bilancio d’esercizio ha due nalità: nalità esterna → il bilancio d’esercizio deve informare gli stakeholder ( gure interessate all’azienda, fornitori, banche, dipendenti) sull’andamento delle performance generate dall’impresa in un dato periodo di tempo (tecnicamente de nito esercizio) 1 fi  ff ffi fi fi fi ff fi fi fl fi fi fi fi fl fi fi ffi nalità interna → il bilancio è uno strumento di gestione mediante il quale si rileva l’andamento economico, nanziario e patrimoniale dell’impresa, per il management e i dipendenti. Nel budget annuale il budget actual é diviso in trimestri ed é ciò che si riesce a raggiungere, alla ne del trimestre bisogna considerare se il budget é stato raggiunto o se é migliore/peggiore del previsto, alla ne del secondo trimestre si raggiunge il 50% dell’anno, se l’actual é migliore del previsto allora c’é maggior certezza del successo nanziario. La curva di Gauss rappresenta la vita di un marketing, nel business c’é un’inizio e una ne, é importante capire dove avviene la curva per poterla gestire, quando si continua a crescere bisogna capire dove si trova l’inizio della discesa. In tutte le manovre di marketing é importante capire la curva gaussiana. COMPOSIZIONE DEL BILANCIO documento formato da 4 parti: Conto Economico (art. 2425 cc) → raccoglie costi e ricavi (numeri) Stato Patrimoniale (art. 2424 cc) → fotogra a che mi dice se il patrimonio è in positivo o in negativo, i crediti e i debiti (numeri) Nota Integrativa (art. 2427 cc) → racconta i fatti più importanti e i criteri utilizzati per redigere il bilancio Rendiconto Finanziario (art. 2425 TER cc) → richiesta nelle aziende di una certa grandezza e struttura, evidenzia il cash ow → ricostruzione dei ussi monetari dell’azienda PRINCIPI DI RIFERIMENTO I principi di riferimento che regolano la formazione del bilancio sono: prudenza → si registrano sempre tutti i costi, mentre non si registrano i ricavi (ciò che genera entrata, soldi) se non e ettivamente realizzati (devono essere certi, anche se non incassati). Se registro ricavi che poi non si realizzano faccio vedere che il mio business ha un atteggiamento positivo che poi può non mantenere → serve a comunicare un'immagine corretta del business. competenza → si registrano costi e ricavi nell’esercizio in cui si realizzano continuità → la tecnica utilizzata per la formazione del bilancio non deve essere modi cata anno per anno, bisogna mantenere gli stessi principi e criteri, l’atteggiamento scelto deve essere mantenuto costante. CONTO ECONOMICO CE (Pro t and Loss), uno dei documenti che compone il bilancio d'esercizio di un’azienda; ha sempre data di inizio e data di ne, se una delle due manca non si può capire il periodo di competenza → riporta ricavi e costi dell’impresa → croce dare e avere, chiamata mastrino (dare = costi; avere = ricavi) Principi contabili: ricavi → risorse economiche generate dall’attività ordinaria nel periodo di riferimento (es. 1 gennaio - 31 dicembre) e riconosciute a. l'entità ha fornito i beni o i servizi che dovevano essere consegnati al cliente; b. il cliente ha pagato o pagherà , con un ragionevole grado di certezza; costi → risorse economiche utilizzate nel periodo di riferimento, governato dal principio del matching costi-ricavi, riconosciuti quando: 2 fi fi  fi fi fi fi fi ff fl fi fi fl fi sono direttamente associati ai ricavi generati nel periodo (costi variabili); sono costi associati a bene ci consumati nel periodo di riferimento; sono risorse i cui bene ci futuri non sono ragionevolmente certi; Principio matching costi-ricavi → il principio a erma che i costi devono essere contabilizzati nello stesso periodo in cui vengono generati i ricavi corrispondenti. In altre parole, i costi devono essere associati ai ricavi che contribuiscono a produrre, così da poter determinare il reale risultato economico di un periodo (utile o perdita). guadagni e perdita → componenti positive e negative di reddito di erenti in natura dai ricavi o dai costi → tutte le spese che hanno meno a che fare con il core business dell’impresa utile / perdita d’esercizio → è la di erenza tra ricavi e costi → se risultato positivo è utile, se negativo perdita STATO PATRIMONIALE (Balance Sheet) → uno dei documenti che compone il bilancio d'esercizio di un’azienda; documento contabile che include le risorse e le obbligazioni di cui l’azienda dispone in un dato momento, suddiviso in attivo, passivo e capitale netto. Si legge sempre con il mastrino, la croce dare e avere, che corrispondono ad attività e passività: attivo → tutti i beni e le proprietà possedute dall'azienda (fabbricati, macchinari, attrezzature) utilizzati per l'esercizio dell’attività, i crediti dell’azienda nei confronti di terzi (clienti), le disponibilità liquide (cassa, saldi attivi dei conti correnti) passivo → debiti dell’azienda verso terzi (banche, fornitori) capitale netto → il debito ideale della società verso i suoi proprietari, costituito dalle risorse e dal capitale sociale capitale sociale = ogni business inizia con il versamento di una somma (capitale sociale) da parte di uno o più soci → è il primo debito del business verso i suoi soci, è il primo a crearsi e l’ultimo ad estinguersi, perché rappresenta il rischio degli imprenditori. Sia nel conto economico che nello stato patrimoniale la somma di dare e avere DEVE essere uguale → BEP (break even point o punto di pareggio) = momento in cui ricavi e costi raggiungono un punto di equilibrio, si equivalgono; è importante perché indica il livello minimo di vendite necessario a nché l'azienda non subisca perdite (fondamentale per capire quanto un'azienda deve vendere per non essere in rosso) NOTA INTEGRATIVA Parte integrante del bilancio d’esercizio e fa da commento ai dati quantitativi esposti nel Conto Economico e nello Stato Patrimoniale. La nota integrativa deve illustrare tutte le informazioni che consentono una più veritiera e corretta rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e nanziaria della società, quali ad esempio i criteri contabili adottati, l’indicazione delle informazioni, dei dettagli e delle motivazioni relative all’iscrizione di alcune voci dello stato patrimoniale e del conto economico, e altre informazioni di varia natura. Criteri contabili → regole e principi utilizzati dall'azienda per rilevare e valutare i fatti economici, la loro funzione è di interpretare e integrare le norme di legge. Devono essere conformi alle normative vigenti, come il Codice Civile italiano e i principi 3  fi fi ffi ff ff ff fi contabili nazionali (OIC, Organismo Italiano di Contabilità) o internazionali (IAS/IFRS) se l'azienda è tenuta a seguire tali principi: principi contabili nazionali → devono essere applicati da ogni società che esercita attività commerciale su territorio italiano, sono emanati e revisionati dall’OIC (Organismo italiano di contabilità) e sono il corrispondente dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS), emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board). Questi ultimi sono un tentativo di standardizzazione mondiale delle regole contabili per la preparazione del bilancio d’esercizio. principi contabili internazionali → IAS, emessi no al 2001 e IFRS, emessi dopo il 2001 RENDICONTO FINANZIARIO → strumento potente ed importante per un'impresa, serve infatti a determinare la disponibilità di denaro dell'azienda e permette inoltre di controllare le variazioni della disponibilità di denaro nel tempo. Serve quindi ad anticipare le dinamiche di entrate ed uscite dalle casse dell'impresa, i ussi nanziari (Cash Flow) Si costruisce mettendo a confronto le voci dello Stato Patrimoniale di due bilanci consecutivi, al ne di comprendere quali siano stati gli impieghi di risorse nanziarie e le e ettive fonti di risorse nanziarie. E’ un documento contabile che riassume i ussi di cassa di un'azienda per un determinato periodo di tempo, è utilizzato per fornire informazioni dettagliate sulle entrate e sulle uscite di cassa, aiutando a capire come un'azienda genera e utilizza il denaro. Il rendiconto nanziario si divide generalmente in tre sezioni principali: ussi di cassa da attività operative → include tutte le entrate e le uscite di cassa derivanti dalle operazioni principali dell'azienda, come la vendita di beni e servizi, il pagamento dei fornitori, il pagamento dei dipendenti, e altre spese operative. ussi di cassa da attività di investimento → vengono riportati i ussi di cassa derivanti dall'acquisto e dalla vendita di attività a lungo termine, come immobili, impianti, attrezzature, e investimenti in altre società. ussi di cassa da attività di nanziamento → include i ussi di cassa legati alle operazioni di nanziamento dell'azienda, come l'emissione o il rimborso di debito e l'emissione o il riacquisto di azioni. Il rendiconto nanziario è essenziale per gli investitori, i creditori e la direzione aziendale perché o re una visione chiara della capacità dell'azienda di generare cassa e di gestire le proprie risorse nanziarie. Aiuta a valutare la solidità nanziaria dell'azienda e a prendere decisioni riguardo agli investimenti e alla gestione aziendale. PARTITA DOPPIA La partita doppia è un metodo di scrittura contabile che consiste nel registrare le operazioni d’impresa simultaneamente su due serie di conti → duplice rilevazione simultanea = ogni operazione viene registrata due volte, in dare e in avere, con il medesimo importo. La partita doppia serve per: 4 fl fl fl fl  ff fi ff fi fi fi fi fi fi fi fi fl fl fi fl fi - determinare il reddito di un dato periodo amministrativo - controllare i movimenti monetari- nanziari della gestione. Il metodo della partita doppia si fa risalire all'opera «Della mercatura e del mercante perfetto» di Benedetto Cotrugli di Ragusa, 1458, che introdusse l'utilizzo della partita doppia nel libro mastro della zecca di Napoli nel Regno delle Due Sicilie. Ogni operazione viene registrata due volte con lo stesso importo perché ogni movimento ha due nature, una economica (ricavi, costi e valori di capitale) e una nanziaria (debiti, crediti e liquidità) → se acquisto dei vestiti ho un costo, che avrà un impatto anche a livello nanziario. Quando si presenta un evento, la partita doppia prevede che: 1. si registra l’aspetto economico, come ad esempio l’insorgenza di un ricavo o di un costo; 2. si registra l’aspetto nanziario, ovvero l’entrata o l’uscita monetaria relativa al ricavo o al costo (un'operazione economica ha sempre un aspetto nanziario) Il bilancio di qualsiasi azienda si basa sulla partita doppia, che si rappresenta con uno schema a sezioni contrapposte, dare (sx) e avere (dx), chiamato MASTRINO → gli importi devono coincidere. Ogni conto ha il proprio mastrino, nel quale si registrano i vari movimenti nel corso dell’anno; tutti i mastrini sono riuniti nel libro mastro, un registro della contabilità. La partita doppia è un metodo e cace perché il suo funzionamento permette un controllo costante, dato che il totale delle registrazioni in dare deve essere uguale al totale delle registrazioni in avere. La partita doppia è e cace perché il suo funzionamento permette un controllo costante, dato che il totale delle registrazioni in dare deve essere uguale al totale delle registrazioni in avere: Il signi cato di dare e avere è assimilabile a quello parallelo di impieghi e fonti, ogni azienda per funzionare utilizza risorse nanziarie, che provengono da qualche parte: dare → come vengono utilizzate le risorse (impieghi) avere → da dove arrivano tali risorse (fonti) ANALISI DI BILANCIO CONTO ECONOMICO NON RICLASSIFICATO (schema standard previsto dai principi contabili) Per budgeting e reporting il mezzo sono i numeri scritti con partita doppia e le croci (conto economico con costi e ricavi o dare e avere, stato patrimoniale o attivo e passivo, singoli conti). Il conto economico é quanto si guadagna, il patrimoniale é ciò che si acquista. COSTI RICAVI Costi della produzione Valore della produzione Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di Ricavi delle vendite e delle prestazioni merci Per servizi Variazione delle rimanenze 5  fi fi fi ffi ffi fi fi fi fi Per il godimento di beni di terzi, bene che non Variazioni dei lavori in corso su ordinazione si possiede ma che si utilizza (es. a tto) La di erenza tra un bene di proprietà e di proprietà di terzi é la responsabilità Per il personale Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ammortamenti (costi per l’utilizzo dei beni che Altri ricavi e proventi ho acquistato → se li utilizzassi in 1 anno solo non avrei l’ammortamento, quindi se la durata è < di 12 mesi non lo capitalizzo) e svalutazioni Variazioni delle rimanenze Accantonamenti per rischi, costi non veri cati Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Oneri Finanziari (costi relativi al rapporto col Proventi Finanziari (stessa cosa negli Oneri mondo bancario → interessi, spese che ma in positivo) spendo per nanziare l’azienda) interessi e altri oneri nanziari → chi mi presta Proventi da partecipazioni dei soldi in cambio vorrà un interesse (per me passivo e per lui attivo) perdite su cambi → cambio valuta, se compro Altri proventi nanziari dall’America della merce in dollari per pagarla dopo sei mesi è possibile che il valore del dollaro nel frattempo sia cambiato Utile su cambi Retti ce di valore di attività e passività Retti che di valore di attività e passività nanziarie nanziarie svalutazioni: rivalutazioni: - di partecipazioni - di partecipazioni - di immobilizzazioni nanziarie - di immobilizzazioni nanziarie - di titoli iscritti nell’attivo circolante - di titoli iscritti nell’attivo circolante Imposte sul reddito dell’esercizio, si calcolano sul risultato, non sul fatturato Utile (perdite) dell’esercizio STATO PATRIMONIALE NON RICLASSIFICATO ATTIVITA’ PASSIVITA’ IMMOBILIZZAZIONI PATRIMONIO NETTO 6 fi fi  ff fi fi fi fi fi fi fi ffi fi Immobilizzazioni Immateriali (cose che non posso Capitale → quanti soldi do alla mia attività (capitale toccare, di cili da quanti care → know-how sociale → se accompagnato da sigla I.V., dell’azienda, una formula, il brand) interamente versato) Costi di impianto e ampliamento Riserva da sopraprezzo delle azioni Riserva → man mano che l’attività avanza la legge prevede che un pezzo di capitale venga accantonato nella riserva, per tutelare i terzi Costi di sviluppo Riserve di rivalutazione Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere di Riserva legale ingegno Concessioni licenze, marchi e simili Riserve statuarie Altre riserve Immobilizzazioni Materiali cose che posso Utile (perdita) d’esercizio toccare Terreni e fabbricati Impianti e macchinari FONDI PER RISCHI E ONERI Attrezzature industriali e commerciali Altri beni TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Quando nisce un rapporto di lavoro dipendente, si guadagna una cifra che equivale più o meno ad una mensilità all’anno. Es. stipendio lordo di 1000 euro al mese → 14mila euro l’anno (giugno e dicembre si prende stipendio x due) → l’azienda mette da parte il totale della paga annua diviso 13,5, somma che viene data alla ne del rapporto lavorativo. In alcuni casi si può chiedere l’anticipo del TFR Immobilizzazioni Finanziarie di carattere DEBITI immateriale ma di origine nanziaria Partecipazioni Obbligazioni Crediti Debiti verso soci per nanziamenti Altri titoli Debiti verso banche debiti verso fornitori ATTIVO CIRCOLANTE Ecc… Rimanenze Crediti (- verso clienti; - verso imprese controllate, collegate, controllanti) Attività nanziarie che non costituiscono immobilizzazioni → investimenti in altre società 7 fi  fi fi ffi fi fi fi Disponibilità liquide (- depositi bancari e postali; - assegni; - denaro e valori in cassa) → soldi che posso usare subito RATEI E RISCONTI RATEI E RISCONTI Di erenza ratei e risconti: ratei → prima avviene il movimento economico e poi quello nanziario → se il rateo è passivo prima utilizzo il bene e poi lo pago, se invece è attivo prima do il bene in utilizzo e poi incasso i soldi. Nel rateo il movimento nanziario (soldi) è SEMPRE a posteriori. risconti → esatto contrario dei ratei, prima si veri ca l’aspetto nanziario e poi quello economico Quindi per distinguere ratei e risconti bisogna capire quando avviene il movimento nanziario, se prima o dopo l’utilizzo del bene. Es. → a tto trimestrale anticipato, il primo dicembre pago per dicembre, gennaio e febbraio → prima c’è il movimento nanziario e poi quello economico, è un risconto passivo per me e attivo per il proprietario di casa. Se invece a ne febbraio pago per dicembre, gennaio e febbraio sono nel rateo, passivo per me, attivo per il proprietario di casa. ANALISI DI BILANCIO → UTILITÀ Il management richiede strumenti che agevolino il processo di valutazione delle opportunità di cui l’impresa e i suoi stakeholder possono bene ciare. Uno degli strumenti fondamentali a supporto dei processi decisionali è il bilancio d’esercizio → strumento che consente di raccogliere, organizzare e utilizzare dati in impresa che, attraverso il processo di riclassi cazione dei conti, rende agevole l’analisi dei dati a permette di poter prendere decisioni. Bilancio → sintesi scarna di dati che viene infatti accompagnato da un’analisi di bilancio, una nota integrativa, è di di cile lettura e decifrabile mediante l’utilizzo di indicatori sintetici di bilancio → consentono una maggiore confrontabilità dei risultati e valutazione dei risultati d’impresa OBIETTIVI L’analisi di bilancio è una tecnica di lettura per estrarre le info necessarie a comprendere i 4 aspetti essenziali di un impresa: - modello di business (idea imprenditoriale) - performance (capacità imprenditoriali) - rischi operativi (s da imprenditoriale) - rischi nanziari (scelte di nanziamento) Perché è importante l’analisi di bilancio? per una corretta allocazione dei capitali alle opportunità di investimento più meritevoli Le analisi di bilancio considerano un periodo doppio, su ogni voce si trovano due colonne che fanno riferimento a due anni consecutivi, es. 2022-2023, per e ettuare un confronto temporale; e ettuano anche Benchmarking → confronto con le altre aziende dello stesso settore. PRINCIPIO DELLA COMPETENZA Il principio della competenza economica è uno dei principi fondamentali nella 8 fi  ff fi ffi fi ff fi fi fi ffi fi fi fi fi fi fi ff redazione del bilancio d'esercizio, stabilisce che i costi e i ricavi devono essere imputati all'esercizio a cui si riferiscono, indipendentemente dal momento in cui avviene il pagamento o l'incasso. Questo principio permette di rappresentare correttamente la situazione economico- nanziaria di un’azienda, evitando distorsioni legate a tempistiche di pagamento o incasso. 1. Ricavi → vengono rilevati nel bilancio nell’esercizio in cui l’azienda ha e ettuato la prestazione o ha ceduto il bene, anche se l’incasso avverrà in un periodo successivo. 2. Costi → vengono registrati quando si veri ca il consumo del bene o la fruizione del servizio, anche se il pagamento avverrà successivamente o è già avvenuto. Esempi: Ricavo → se un'azienda vende un prodotto a dicembre 2023 e riceve il pagamento a gennaio 2024, il ricavo verrà contabilizzato nel bilancio del 2023, perché la vendita è avvenuta in quell'anno. Costo → se l'azienda acquista materie prime a novembre 2023, ma le utilizza per produrre beni a gennaio 2024, il costo sarà imputato al bilancio del 2024, poiché il consumo delle materie prime avviene in quel periodo. L'obiettivo principale del principio della competenza è quello di fornire un’immagine veritiera e corretta della performance economica dell’azienda in un determinato esercizio. In questo modo, i risultati economici ri ettono correttamente i fatti aziendali e consentono agli stakeholder di valutare in modo più accurato la redditività e la gestione operativa. Il principio della competenza richiede assumptions → le ipotesi di base che vengono adottate nella preparazione dei bilanci, per garantire che questi ultimi siano redatti in modo coerente e corretto. La contabilità adotta il principio della competenza per poter misurare il risultato generato in ogni esercizio, ricorrendo a poste stimate, ovvero gli accruals → non riguardano solo i costi monetari ma anche crediti, debiti e magazzino. Gli accruals si riferiscono alla registrazione di entrate e uscite che sono maturate, ma non ancora incassate o pagate alla data di chiusura dell’esercizio → la contabilità può rilevare i ricavi prima che siano incassati ed i costi delle forniture prima che siano pagati. In sintesi, assumptions sono ipotesi generali su come deve essere strutturato e presentato il bilancio, mentre accruals sono le speci che registrazioni che applicano il principio della competenza, contabilizzando costi e ricavi nel periodo corretto. Inoltre è fondamentale separare le componenti transitorie di reddito (straordinarie, non ripetibili) → operazioni che hanno a che fare con il bilancio ma che non sono parte del core business. LIMITI DEL BILANCIO I bilanci non esprimono tutte le attività e tutte le passività di un’impresa, il bilancio NON include: i beni intangibili formati internamente dall’impresa le passività potenziali → i principi contabili fanno obbligo di iscrivere una passività potenziale solo se la probabilità è > 50% i crediti ceduti → i principi contabili de niscono quando un’attività si considera ceduta a terzi 9 fi  fl fi fi fi ff FASI DEL BILANCIO Quando analizziamo un bilancio bisogna guardare attentamente al passato per costruire il futuro, e guardare al futuro tenendo in considerazione il passato → backward looking e forward looking. Ogni volta che faccio un budget il rischio d’errore c’è, per minimizzare questi rischi ci sono diverse fasi: - riclassi cazione del bilancio - politiche di bilancio e la qualità del reddito - retti che di bilancio - pro lo del rischio - indici di redditività - ussi di cassa → nel rendiconto nanziario CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (criterio funzionale) Il conto economico riclassi cato riorganizza le voci presenti nel conto economico tradizionale per fornire una migliore analisi della gestione aziendale. La riclassi cazione del conto economico secondo il criterio funzionale agevola il management: nella comprensione dei fenomeni che hanno determinato la formazione del risultato reddituale, con riferimento ai contributi delle singole gestioni; nell'acquisizione di informazioni utili per l'accertamento della capacità reddituale dell'impresa nel tempo; nell'esprimere giudizi sull'equilibrio reddituale e sulla economicità dell'impresa in funzionamento. La riclassi cazione del conto economico consente di estrapolare dei risultati reddituali parziali, spesso detti anche margini, che hanno una di erente rilevanza strategica per l'impresa e una di erente natura. RICAVI DI VENDITA - COSTO DEL VENDUTO acquisti materie prime costo del lavoro premi assicurativi perdite su crediti - rimanenze nali + rimanenze iniziali = MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL, ricavi vendita - costo del venduto) → risultato delle operazioni di gestione che identi cano la funzione economico-tecnica dell’impresa (core business), detto EBITDA → dall’inglese Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, Amortization (utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti). - quote ammortamento immobilizzazioni materiali e immateriali = REDDITO OPERATIVO (RO, MOL - quote ammortamento immobilizzazioni) → EBIT → perché tolgo deprezzamento e ammortamenti +/- risultato netto gestioni accessorie → ciò che non è core business - oneri gestione nanziaria +/- componenti straordinarie = REDDITO ANTE IMPOSTA (RAI) → EBT (Earning Before Taxes) → le tasse devono essere calcolate sul reddito ante imposta, NON sul fatturato - oneri gestione tributaria = REDDITO NETTO (RN, RAI - oneri gestione tributaria) → utile o perdita → ricchezza 10  fl fi fi fi fi fi fi fi ff fi fi fi ff economica che l'impresa è stata in grado di generare nel corso di un esercizio per sé, per i propri azionisti e per tutti i suoi stakeholder. RISULTATI REDDITUALI PARZIALI: Margine operativo lordo (MOL) → il risultato delle operazioni di gestione che identi cano la funzione economico-tecnica dell'impresa (core business) detto EBITDA, ovvero utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti; Reddito operativo (RO) → MOL - ammortamenti → EBIT (perché si tolgono ammortamenti e deprezzamento) Risulta utile per comprendere quanta marginalità operativa è generata dall'impresa al netto dei costi contabili imputabili agli asset tangibili e intangibili immobilizzati nel patrimonio d'impresa. Reddito ante imposte (RAI) → anche detto EBT (Earnings Before Taxes): tiene conto del risultato operativo e degli interessi passivi derivanti dalla gestione nanziaria, e considera le sopravvenienze e le insussistenze attive e passive e costi e ricavi di natura straordinaria. Tale valore corrisponde generalmente con l'imponibile scale. Reddito netto (RN) → l'ultima riga del conto economico, rappresenta la ricchezza economica che l'impresa è stata in grado di generare nel corso di un esercizio per sé, per i propri azionisti e per tutti i suoi stakeholder. GESTIONI → in conto economico sono contabilizzate tutte le attività e operazioni che interessano speci che aree di attività: gestione caratteristica → core business dell’impresa, la sua attività speci ca; in tale gestione rientrano tutte le voci di ricavo e di costo che concorrono alla formazione della redditività operativa dell'impresa. gestione nanziaria → dove si ha la possibilità di rilevare in conto economico quale sia il costo del capitale preso a prestito da terzi per nanziare l'attività d'impresa. Gli oneri nanziari, infatti, rappresentano la principale voce di costo che contraddistingue tale gestione gestioni accessorie → che possono essere, per esempio, la gestione da parte dell'impresa del proprio patrimonio. gestione straordinaria 11  fi fi fi fi fi fi fi fi STATO PATRIMONIALE NON RICLASSIFICATO ATTIVITA’ + Liquidità immediate → attività liquide e liquidabili entro 12 mesi - cassa, banca, c/c attivi + Liquidità di erite → necessitano di un processo per essere trasformate in denaro crediti vs clienti fondo svalutazione crediti altri crediti ratei e risconti attivi + Disponibilità → tutte le attività che devono passare attraverso più processi per essere trasformate in liquidità - rimanenze nali = ATTIVO CORRENTE + Immobilizzazioni materiali nette + Immobilizzazioni immateriali nette + Immobilizzazioni nanziarie = ATTIVO FISSO NETTO (somma immobilizzazioni) → tutte le attività destinate a essere immobilizzate. E’ detto netto in quanto le immobilizzazioni sono iscritte in stato patrimoniale riclassi cato al netto delle quote di ammortamento. TOTALE ATTIVITÀ (attivo corrente + attivo sso netto) Le IMMOBILIZZAZIONI sono beni destinati a rimanere all'interno dell'azienda per un lungo periodo di tempo e che vengono utilizzati per lo svolgimento dell'attività aziendale, piuttosto che essere destinati alla vendita, possono essere classi cate in: immobilizzazioni materiali → beni sici e tangibili, che l'azienda utilizza per la produzione di beni o servizi o per la propria gestione. Questi beni hanno una vita utile pluriennale e si deteriorano o deprezzano nel tempo, motivo per cui sono soggetti ad 12  ff fi fi fi fi fi fi ammortamento → es. macchinari, attrezzature, impianti, che permangono in impresa per un periodo medio lungo, e per loro natura tangibili; immobilizzazioni immateriali → sono un particolare tipo di immobilizzazioni, costituite da beni non tangibili anch'esse con utilità pluriennale (e.g. costi di impianto, costi di ricerca, diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, le concessioni, le licenze, i marchi, l'avviamento → valore intangibile di una impresa, che ri ette la sua posizione sul mercato ed è espressione della capacità dell'impresa di svolgere la propria attività); immobilizzazioni nanziarie → investimenti di natura nanziaria che l’azienda e ettua per ottenere un rendimento nel lungo periodo. Sono rappresentate da partecipazioni in altre società o crediti che l'azienda intende mantenere per più esercizi. Le immobilizzazioni nanziarie, a di erenza delle altre categorie, non sono soggette ad ammortamento, ma possono essere svalutate se il loro valore di mercato scende signi cativamente al di sotto del valore di iscrizione in bilancio. AMMORTAMENTO → processo contabile attraverso il quale viene ripartito il costo di un bene durevole (o un'attività immobilizzata) lungo la sua vita utile. In altre parole, si tratta della distribuzione nel tempo del costo di acquisto di un bene, come macchinari, edi ci, attrezzature, software o brevetti, che ha una durata superiore a un anno. L’ammortamento permette di evitare di registrare l'intero costo del bene nell'anno in cui è stato acquistato, e invece suddividerlo negli anni in cui il bene sarà utilizzato. In sintesi: Alcuni beni acquistati dall’azienda si «esauriscono» dopo un utilizzo o comunque entro l’anno (nell’esercizio corrente), altri beni invece possono essere usati più volte e hanno 13  fl fi fi fi ff fi ff fi una durata prolungata nel tempo → per questo vengono chiamati beni pluriennali → gli automezzi o macchinari I beni pluriennali però, man mano che vengo usati, si «consumano» e perdono parte del loro valore → un camion appena comprato (nuovo) avrà un valore maggiore rispetto ad un camion che è stato comprato anni fa (e quindi usato) ESEMPIO: un camion nuovo costa 50.000 euro e si prevede che verrà usato per 10 anni. Quant’è il suo valore dopo 4 anni di utilizzo? Per semplicità, si utilizza il prezzo di acquisto del bene e si divide in base al numero di anni di cui è previsto l’utilizzo → 50.000 euro / 10 anni = 5.000 euro (quota di ammortamento annuale) 5.000 euro x 4 anni = 20.000 euro (valore «consumato») 50.000 euro – 20.000 euro = 30.000 euro (valore residuo attuale) L'avviamento (goodwill) rappresenta il valore intangibile di una impresa, che ri ette la sua posizione sul mercato ed è espressione della capacità dell'impresa di svolgere la propria attività. L'avviamento rappresenta il maggior valore attribuito alla azienda rispetto al suo valore contabile, ovvero la somma algebrica di tutte le attività e passività, ed è riconducibile alla capacità dell'azienda di produrre reddito. L'avviamento può essere iscritto nell'attivo patrimoniale, tra le immobilizzazioni immateriali, con il consenso del collegio sindacale, se acquisito a titolo oneroso e nei limiti del costo per esso sostenuto. PASSIVITÀ Passività correnti Banca c/c passivo Debiti vs fornitori Debiti vs Erario Altri debiti a breve Ratei e risconti passivi + PASSIVO CORRENTE → obbligazioni che l’impresa ha nei confronti di stakeholder di varia natura a breve Mutui bancari Altri debiti a medio/lungo termine TFR + PASSIVO CONSOLIDATO → obbligazioni che l’impresa ha nei confronti di stakeholder di varia natura nel lungo periodo Capitale sociale Riserve Utile o perdita d’esercizio → espressione della ricchezza che l'impresa ha generato per i proprietari. + CAPITALE NETTO (o patrimonio netto) → valori dei nanziamenti ottenuti da azionisti, soci, stakeholder = TOTALE PASSIVITÀ E NETTO (passivo corrente + passivo consolidato + capitale netto) → la somma di passivo corrente, passivo consolidato e capitale netto determina 14  fi fl il totale passività (e netto) che, sulla base delle regole della partita doppia, coinciderà con il totale attivo. ANALISI DI BILANCIO-principio della competenza Il reddito di bilancio non coincide con il saldo delle entrate e delle uscite di cassa perché la contabilità adotta il principio della competenza, che richiede assumptions, per loro natura incerte: il reddito di bilancio è più incerto del saldo delle entrate e delle uscite di cassa. La contabilità adotta il principio della competenza per poter misurare il risultato generato in ogni esercizio, ricorrendo a poste stimate, ovvero gli accruals. Inoltre è fondamentale separare le componenti transitorie (straordinarie, non ripetibili) di reddito dal risultato di esercizio per identi care la capacità di reddito sostenibile nel futuro ed il suo trend. 15  fi RATEI E RISCONTI - il risconto attivo Esercizio 01/01-31/12, canone di locazione semestrale anticipato di euro 6000 per il periodo 01/09-28/02 Ogni mese si pagano 1000 euro da pagare all’inizio del mese perché anticipato, a settembre il pagamento é stato di 6000 euro ma come costo nell’anno di competenza si inseriscono 4000 euro da settembre a dicembre. I 2000 euro gia pagati sono una forma di credito, risconto attivo no a febbraio, chi ha incassato é in debito. Il movimento nanziario sostenuto é anticipato rispetto al movimento economico. Ricevuta fattura per canone di locazione Dare Avere 01/09 Canone di locazione 6.000 01/09 Debito v/ fornitore 6.000 Pagamento fattura al fornitore di euro 6000 Dare Avere 01/09 Debito v/ fornitore 6.000 01/09 Banca c/c 6.000 Il 31/12 scrittura di retti ca di un risconto attivo per il periodo 01/01-28/02 Dare Avere 31/12 Risconto attivo 2.000 31/12 Locazione 2.000 Il 01/01 si fa la scrittura di ri-apertura dei conti Dare Avere 31/12 Locazione 2.000 31/12 Risconto attivo 2.000 - il risconto passivo Esercizio 01/01-31/12, vendita di servizio di consulenza con pagamento annuale anticipato di euro 24000 per il periodo 01/05-30/04 Dal 01/05 al 31/12 la competenza dell’esercizio corrente é di 16000 euro, il risconto passivo dal 31/12 al 30/04 é di 8000 euro. Emissione fattura per servizi di consulenza Dare Avere 01/05 Credito v/ cliente 24.000 01/05 Consulenze 24.000 16 fi  fi fi Incasso della fattura Dare Avere 01/05 Banca c/c 24.000 01/05 Credito v/ cliente 24.000 Il 31/12 scrittura di retti ca di un risconto passivo per il periodo 01/01-30/04 Dare Avere 31/12 Consulenze 8.000 31/12 Risconto passivo 8.000 Il 01/01 scrittura di ri-apertura dei conti Dare Avere 31/12 Risconto passivo 8.000 31/12 Consulenze 8.000 - Rateo passivo Esercizio 01/01 – 31/12 Canone di locazione semestrale posticipato di euro 12.000 per il periodo 01/09 – 28/02 Il 01/09 inizio maturazione debito NESSUNA REGISTRAZIONE (se non necessaria per esigenze interne) Il 31/12 registrazione del costo maturato per scrittura di retti ca di chiusura esercizio Dare Avere 31/12 Locazione 8.000 31/12 Rateo passivo 8.000 Il 01/01 scrittura di ri-apertura dei conti Dare Avere 01/01 Rateo passivo 8.000 01/01 Debito v/ fornitore 8.000 Il 28/02 pagamento debito verso fornitore di euro 12000 Dare Avere 28/02 Debito v/ fornitore 8.000 28/02 Locazione 4000 28/02 Banca c/c 12000 - Il rateo attivo Esercizio 01/01 – 31/12 17  fi fi Vendita di servizio di consulenza con pagamento quadrimestrale posticipato di euro 10.000 per il periodo 01/10 – 31/01 Il 01/10 inizio maturazione credito NESSUNA REGISTRAZIONE (se non necessaria per esigenze interne) Il 31/12 registrazione del credito maturato per scrittura di retti ca di chiusura esercizio Dare Avere 31/12 Rateo attivo 7.500 31/12 Consulenze 7.500 Il 01/01 scrittura di ri-apertura dei conti Dare Avere 01/01 Credito v/ clienti 7.500 01/01 Rateo attivo 7.500 Emissione fattura per servizi di consulenza Dare Avere 31/01 Banca c/c 10.000 31/01 Credito v/ clienti 7.500 31/01 Consulenze 2.500 ALLOCAZIONE CONTI IN P&L E B/S P&L=pro t and loss conto economico B/S=balance sheet stato patrimoniale Qualunque conto é di conto economico o di stato patrimoniale e comprende costi e ricavi se parte di conto economico, attivo e passivo se stato patrimoniale. Lo stato patrimoniale e il conto economico sono due documenti fondamentali del bilancio di un'azienda, ma hanno scopi e contenuti diversi: 1. Stato Patrimoniale Scopo: Rappresenta la situazione patrimoniale e nanziaria dell'azienda in un determinato momento. Contenuto: È diviso in due sezioni principali: attivo (beni e diritti posseduti) e passivo (obblighi e debiti dell'azienda). Attivo: include le immobilizzazioni (beni a lungo termine come macchinari e immobili) e l'attivo circolante (risorse a breve termine come liquidità e crediti). Passivo: è composto da passività (debiti a breve e lungo termine) e patrimonio netto (capitale proprio dell'azienda). Obiettivo: Fornisce una visione della solidità nanziaria dell'azienda, evidenziando le risorse che possiede e le fonti di nanziamento. 2. Conto Economico Scopo: Misura la performance economica dell’azienda in un dato periodo, solitamente un anno. 18  fi fi fi fi fi Contenuto: È strutturato per determinare il risultato d’esercizio (utile o perdita). Ricavi: guadagni derivanti dall'attività principale (come vendite di beni o servizi). Costi: spese legate all'attività (come materie prime, salari, utenze). Obiettivo: Permette di calcolare il margine economico, ossia l’utile o la perdita, mostrando se l'azienda ha generato pro tto o subito una perdita nel periodo di riferimento. In sintesi, lo stato patrimoniale mostra la situazione nanziaria al momento, mentre il conto economico evidenzia la performance economica di un periodo. Stato patrimoniale Attivo: cosa l’azienda possiede Passivo: cosa l’azienda deve Conto economico Ricavi: i soldi che l’azienda guadagna Costi: i soldi che l’azienda spende L’allocazione dei conti nello stato patrimoniale e nel conto economico richiede di classi care correttamente le voci secondo la loro natura e funzione aziendale, in modo da rispettare i criteri di trasparenza e comparabilità. Ecco come si fa: 1. Allocazione dei Conti nello Stato Patrimoniale Lo stato patrimoniale si divide in due macro-sezioni: Attivo e Passivo (incl. il patrimonio netto). Attivo: Attivo sso (o immobilizzazioni): include i beni e le risorse che l’azienda possiede a lungo termine, come immobili, macchinari, attrezzature e partecipazioni. Attivo circolante: comprende beni e crediti a breve termine come rimanenze (scorte di magazzino), crediti verso clienti e disponibilità liquide (denaro in cassa o in banca). Passivo: Passività correnti (debiti a breve termine): obbligazioni da pagare entro un anno, come debiti verso fornitori e nanziamenti a breve. Passività a lungo termine: debiti con scadenza superiore all’anno, come mutui e obbligazioni. Patrimonio netto: capitale proprio dell'azienda, composto da capitale sociale, riserve e utile (o perdita) d’esercizio. 2. Allocazione dei Conti nel Conto Economico Il conto economico è diviso in ricavi e costi. L’obiettivo è determinare l’utile o la perdita di esercizio. Ricavi: Ricavi delle vendite e delle prestazioni: includono i proventi dall’attività principale dell’azienda (vendita di prodotti o servizi). Altri ricavi e proventi: comprende entrate straordinarie o non ricorrenti, come contributi, rimborsi o proventi nanziari. Costi: Costi della produzione (o costi operativi): comprendono acquisto di materie prime, costi di produzione, spese per personale e ammortamenti. Oneri nanziari: costi legati all’indebitamento, come gli interessi passivi. Imposte sul reddito: imposte derivanti dall’utile generato durante l’esercizio. Esempio Pratico Se, ad esempio, l’azienda acquista un macchinario, questo va allocato nell’attivo sso dello stato patrimoniale. L’acquisto di materie prime, invece, andrà nei costi della produzione nel conto economico. Allo stesso modo, un debito verso una banca a lungo termine sarà un’obbligazione a lungo termine nel passivo, mentre il ricavo da vendita sarà un ricavo operativo nel conto economico. 19  fi fi fi fi fi fi fi fi Conto Conto Stato Stato economico economico patrimoniale patrimoniale Costi Ricavi Attivo Passivo o patrimonio netto Accantonamento X TFR accantonamento X fondo svalutazione crediti Ammortamento X impianti e macchinari Arrotondamenti e X abbuoni attivi Capitale sociale X Cassa X Commissioni e X spese bancarie Compensi X amministratore Consulenze X amministrative e scali Crediti verso X clienti Debiti verso i X fornitori Energia elettrica X Fondo X ammortamento impianti e macchinari Af tti attivi X fondo X svalutazione crediti Fondo TFR X Impianti e X macchinari 20 fi  fi Imposte correnti X (IRES e IRAP) Interessi passivi X Marchi e segni X distintivi Materie prime X Materie prime c/ X acquisti Materie prime c/ X rimanenze nali Mutui passivi X Oneri per valori X bollati Partecipazioni X Plusvalenze X Prodotti. Finiti c/ X esistenze iniziali Vendite prodotti X niti Ratei attivi X Risconti passivi X Salari e stipendi X Spese di X rappresentanza spese postali X Utile perdita X PN d’esercizio RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO Conto economico 21  fi fi Conto economico riclassi cato Stato patrimoniale riclassi cato al criterio nanziario La sommatoria di passivo corrente, passivo consolidato e capitale netto determinano il totale passività che, sulla base delle regole della partita doppia, coinciderà con il totale attivo. L'analisi dello stato patrimoniale riclassi cato consente di investigare: - l'equilibrio patrimoniale è riferito alla composizione della struttura degli impieghi e fonti, - l’equilibrio strutturale, è riferito alla natura e variabilità degli impieghi e fonti. Impieghi e fonti consistono nella rappresentazione nanziaria rispettivamente delle attività, intese come il modo in cui le risorse sono impiegate in impresa, e delle passività, considerate come fonti di nanziamento dell'impresa 22  fi fi fi fi fi fi CASH ACCOUNTING VS ACCRUAL ACCOUNTING La di erenza tra "cash accounting" (contabilità per cassa) e "accrual accounting" (contabilità per competenza) riguarda il momento in cui le transazioni aziendali vengono registrate nei conti. Cash Accounting (Contabilità per Cassa) Riconoscimento delle entrate e delle spese: Le entrate vengono registrate quando si riceve il denaro, e le spese vengono registrate quando si paga. Esempio: Se vendi un prodotto oggi ma ricevi il pagamento fra un mese, la transazione verrà registrata solo quando ricevi i soldi. Allo stesso modo, se acquisti beni oggi ma paghi tra due mesi, registrerai la spesa solo quando e ettui il pagamento. Vantaggi: ◦ Semplice da implementare e da capire. ◦ O re una visione chiara del usso di cassa e ettivo dell'azienda. ◦ È adatto alle piccole imprese che operano principalmente con transazioni in contanti e non devono gestire crediti o debiti complessi. Svantaggi: ◦ Non ri ette sempre l'e ettivo andamento economico dell'azienda nel periodo in cui le attività e le passività si generano. ◦ Potrebbe non rappresentare accuratamente la situazione nanziaria in un determinato periodo, soprattutto se ci sono ritardi signi cativi nei pagamenti o negli incassi. Accrual Accounting (Contabilità per Competenza) Riconoscimento delle entrate e delle spese: Le entrate e le spese vengono registrate quando si veri cano, indipendentemente dal momento in cui si riceve o si paga il denaro. Esempio: Se vendi un prodotto oggi e ricevi il pagamento tra un mese, registrerai l'entrata nel momento in cui e ettui la vendita, anche se il pagamento arriverà più tardi. Allo stesso modo, se ricevi un prodotto oggi ma pagherai il fornitore tra due mesi, registrerai subito la spesa. Vantaggi: ◦ Fornisce una visione più accurata della performance economica dell'azienda, poiché ri ette le attività nanziarie nel momento in cui si veri cano. ◦ Aiuta a valutare in modo più accurato il reddito e le spese di un periodo contabile, indipendentemente dai ussi di cassa. ◦ Utile per aziende che gestiscono crediti e debiti su periodi più lunghi. Svantaggi: ◦ Più complessa da gestire, richiede più risorse per registrare le operazioni contabili in modo accurato. ◦ Non mostra immediatamente il usso di cassa e ettivo dell'azienda, il che potrebbe complicare la gestione della liquidità. Principale di erenza: Cash accounting si concentra sul movimento e ettivo del denaro, registrando le transazioni quando i soldi entrano o escono. Accrual accounting si concentra su quando i ricavi e i costi si maturano, indipendentemente dal usso di cassa. In generale, la contabilità per competenza è obbligatoria per le grandi aziende e per alcune categorie di attività in base alle normative contabili, mentre la contabilità per cassa è spesso utilizzata dalle piccole imprese o da professionisti individuali. MANAGEMENT ACCOUNTING Perché budgeting e reporting? Il budget e il reporting sono elementi essenziali per le industrie per una serie di ragioni: 23  fl ff ff fi fl ff fi ff ff fl fl fl fl ff fi ff fi ff ff fi 1. Piani cazione nanziaria: il budget aiuta a piani care le spese e le entrate a breve e lungo termine, con previsione di vendita data dalle stime si immagina un certo budget, ma é sempre un rischio. Si lavora entro l’anno, ma molti impegni si prendono per periodi piu lunghi, si possono ipotizzare tutti gli elementi di conto economico al punto da inserire un piccolo accrual per costi improvvisi. Esempio L’azienda paga la RAL retribuzione annua lorda, in realtà ciò che si ottiene é la retribuzione netta, con un netto di 1500, attraverso il budget bisogna capire come spendere i soldi, la banca non darà mai con 1500 netti un mutuo da 1300. 2. Controllo dei costi: il budget aiuta a mantenere sotto controllo i costi. Le aziende della moda e delle industrie creative, in particolare, devono fare i conti con i costi di produzione, marketing, distribuzione e vendita al dettaglio. Una buona piani cazione dei ricavi e dei costi consente di evitare spese inutili e ridurre sorprese nel risultato nale. 3. Identi cazione delle opportunità: il reporting aiuta le aziende a identi care le opportunità di business a prendere decisioni informate. Analizzando i dati nanziari, le aziende possono individuare le aree in cui sono necessari miglioramenti e dove possono investire per crescere (opportunità). 4. Misurazione delle performance: il reporting aiuta a misurare le performance dell’azienda in modo oggettivo. Attraverso la valutazione dei dati nanziari, le aziende possono valutare la loro e cienza e il loro successo e prendere decisioni basate sui fatti.Fatto un budget serve sempre l’attività di monitoraggio. Consentono di piani care, controllare i costi, identi care opportunità e misurare le performance dell’azienda, limitando il rischio di non avere successo nel lungo termine. Se si vuole procedere a identi care, valutare e raccomandare cambiamenti nelle strategie aziendali si deve cercare di rispondere a 3 domande: Dove siamo? La contabilità analitica e gli indici economici e nanziari aiutano a leggere la situazione attuale, e capire le determinanti dei risultati aziendali, nella loro dimensione economico- nanziaria. Dove vogliamo andare? Si tratta di scegliere gli obiettivi per indirizzare la gestione dell’impresa: sia di breve periodo, operativi, oppure di medio-lungo termine o anche strategici. Gli obiettivi sono fondamentali per elaborare un budget che rappresenti un vero piano di azione, e non una estrapolazione del passato. Cosa fare per andare nella direzione desiderata? Sono le azioni da intraprendere per perseguire gli obiettivi. Identi care le informazioni di costo più utili nel processo decisionale, distinguendo le decisioni operative da quelle strategiche, é fondamentale: la necessità di utilizzare costi diversi per scopi diversi. Esempio Se nel discorso temporale si parla di cinque anni, il budget dell’anno uno sarà stimato chiaramente, nel piano quinquennale però il quinto anno sarà molto meno nitido. Attività di direzione La piani cazione e il controllo di gestione sono i più importanti momenti dell’attività di direzione. Nell’agire quotidiano in azienda si possono seguire due approcci: 1. Tutte le decisioni e le conseguenti azioni sono guidate dall’intuizione e dall’estemporneità (day by day): senza un disegno preordinato e chiaro si rischia di comporre, sotto l’incalzare degli eventi, una serie di decisioni e di conseguenti azioni, che potrebbero risultare incerte e tra loro talvolta anche contraddittorie. 2. Ci si ispira alle logiche di piani cazione e controllo ovvero: A. Muove dalla de nizione di obiettivi azinedali da perseguire in tempi più o meno brevi B. Cerca di de nire in anticipo le azioni da intraprendere per raggiungere tali obiettivi C. Controlla che le azioni e ettivamente intraprese stiano consentendo di conseguire i pre ssati obiettivi 24  fi fi ffi fi fi fi fi fi fi fi ff fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi IDENTITA’ ORGANIZZATIVA AZIENDALE Mission: la ragione che giusti ca l’esistenza dell’azienda, il “mandato”, la missione Vision: la visione verso il futuro, dove si vuole andare a breve, medio e lungo termine Values: I valori, impegno morale fondamentale per il business (lo sfruttamento di Nike verso i bambini del Bangladesh ha fatto perdere molto valore) principi non negoziabili a cui la vostra azienda non rinuncia Superare le barriere dell’organizzazione stessa e impegnarsi in missione, visione e valori che abbiano davvero un impatto positivo sul mondo. Immergersi in profondità del business, comprendere gli interessi della azienda e i modelli comportamentali del consumatore. PIANIFICAZIONE STRATEGICA Una organizzazione esiste per portare a compimento qualcosa, una missione, che nel tempo può cambiare per rispondere a nuove esigenze e condizioni di mercato. Per de nirla, una impresa deve de nire la sua visione del mercato in un tempo futuro. La missione è quindi glia di una visione, una sorta di sogno che imprima alla impresa una direzione per i successivi 5-10 anni, rappresentando lo scenario di un futuro migliore (visione) e facendone discendere la de nizione del modo in cui l’impresa contribuirà a realizzarlo (missione) Esempio: Bill Gates (1980) -> «Un personal computer su ogni scrivania, e ogni computer con un software Microsoft installato» Rapporto tra vision e mission (esempi) Walt Disney Vision: Rendere felici le persone. Mission: Essere l’azienda produttrice di divertimento più grande del mondo, mantenere la quota di mercato attraverso l’innovazione e la creazione di esperienze di divertimento Apple Vision: Il mio sogno è che ci sia un computer in ogni casa. Mission: Apple si impegna a fornire la migliore esperienza informatica a studenti, educatori, progettisti, scienziati, ingegneri, imprenditori e consumatori in più di 140 Paesi in tutto il mondo ANALISI DEGLI AMBIENTI Analisi dell’ambiente esterno: per fare un’analisi costante delle opportunità e delle minacce che permeano il business: opportunità con e etti positivi e minacce con e etti negativi. Analisi dell’ambiente interno: rappresenta i punti di forza e il modo in cui a rontare gli impatti. I fattori che lo in uenzano sono: adattabilità, essibilità, resilienza e agilità. La velocità nell’apprendimento e nel prendere decisioni è fondamentale, così come la capacità di adattarsi rapidamente ed e cacemente a tutte le forme di cambiamento. Analisi della situazione attuale: la situazione attuale dell’azienda, con le sue risorse e di coltà, cambia secondo un certo numero di variabili, valutabili con i dati: i famosi KPI KPI I KPI o key performance indicators (indicatori chiave di performance) sono misuratori quanti cabili utilizzati per valutare il successo di un’organizzazione, di un progetto o di una particolare attività. Forniscono un modo obiettivo di misurare il progresso verso gli obiettivi e aiutano a comprendere se un’organizzazione sta raggiungendo i risultati desiderati. Caratteristiche chiave dei KPI: 25  fi fi fl fi ffi fi fi fi ff fl ff ff ffi 1. Rilevanti: devono essere pertinenti e allineati agli obiettivi e alle strategie dell'organizzazione. Devono rispondere alla domanda: "Questo indicatore ci fornisce informazioni critiche sul raggiungimento dei nostri obiettivi?" 2. Misurabili: devono essere espressi in termini quanti cabili o misurabili. Ciò consente di monitorare il progresso nel tempo e di confrontare le performance con gli obiettivi pre ssati. 3. Focalizzati: un insieme eccessivo di KPI può diventare di cile da gestire e interpretare. È importante concentrarsi su pochi indicatori chiave che ri ettano davvero l'andamento cruciale per il successo. 4. Temporizzati: alcuni KPI possono essere valutati in tempo reale, mentre altri potrebbero richiedere un periodo più lungo. È importante de nire il periodo di riferimento per valutare i risultati. 5. Comunicabili: devono essere comprensibili e comunicabili a tutti gli interessati. Devono trasmettere chiaramente se si sta andando nella direzione giusta o se sono necessari interventi correttivi. Esempi comuni di KPI includono il fatturato, la quota di mercato, la soddisfazione del cliente, il tempo di risposta del servizio clienti, la produttività del personale, e molti altri, a seconda del settore e degli obiettivi speci ci dell'organizzazione. I KPI sono strumenti fondamentali nella gestione aziendale per valutare le performance e prendere decisioni informate. SWOT ANALYSIS Analisi dei punti di forza e debolezza in quattro quadranti, le minacce e le opportunità, aiuta a capire su cosa si può contare: Strenghts (punti di forza): capire cosa si fa bene, cose che si sanno fare e che nessun altro fa, il paragone conta moltissimo con le altre aziende. Le persone all’interno dell’azienda devono avere le competenze Weaknesses (punti di debolezza): le cose che non si sanno fare, non si sanno fare bene, i competitors sanno fare queste attività meglio, si hanno limitate risorse e una proposizione di vendita non chiara (non si capisce cosa venda l’azienda) Opportunities (opportunità): quali sono le opportunità? Pochi competitors nella mia area, necessità di nuovi prodotti o servizi, come farsi conoscere con media e canali di comunicazione Threats (minacce): nuovi competitors, cambiano le leggi, campagna negativa per il business, il gusto del cliente può cambiare, é imprevedibile così come le abitudini. Esempio Quando si lavora nell’HR (risorse umane) si cerca di capire i punti di forza e debolezza delle persone, sono sempre relativi alla posizione che la persona andrà a ricoprire. La swot é fondamentale per tutti i campi in azienda. NUMERI ASSOLUTI, RELATIVI, % Sono concetti matematici che si utilizzano per rappresentare stesse quantità in modi diversi: 1. Numeri assoluti - I numeri assoluti rappresentano il valore senza considerare la direzione o il contesto - Sono sempre positivi o nulli nulli (e.g. il valore assoluto di -7 è 7, poiché stiamo considerando solo la distanza da zero, indipendentemente dalla direzione) 2. Numeri relativi: - I numeri relativi sono associati a un punto di riferimento o a un contesto speci cio 26  fi fi fi fl ffi fi fi - Possono essere positivi o negativi a seconda della direzione rispetto al punto di riferimento (e.g. se parliamo di un cambio di temperatura rispetto a un valore di riferimento, -3 gradi Celsius indica un valore inferiore al punto di riferimento, mentre +5 gradi indica un valore superiore) 3. Percentuali: - Le percentuali rappresentano una proporzione in centesimi rispetto a un intero - Sono spesso utilizzate per esprimere una parte di un intero e vengono indicate con il simbolo %, non esprimono il numero assoluto (esempio: 25%=1/4) 1 - Ad esempio, se diciamo che qualcosa ha aumentato del 20%, signi ca che è aumentato del 20 per cento rispetto al suo valore originale. I valori percentuali ed assoluti insieme permettono di capire l’e ettiva quantità, nel bilancio si vedranno sempre numeri assoluti e relativi. I KPI aiutano a leggere i valori relativi oltre agli assoluti. Esempio: P/L La prima riga riguarda il fatturato 100% -> 200 Il costo del venduto che é 140 -> 70% La di erenza EBITDA sarà 60 -> 30% P/L budget - actual (consuntivo) - a volte forecast (ristima) perché il budget é un contratto con rma Se non sai ipotizzare il futuro verrai punito dalla borsa, l’obiettivo é cercare di avvicinarsi ai numeri iniziali del budget. Budget 100% -> 200 Nel primo trimestre bisognerà fatturare 50 -> 25% Se al primo trimestre si fa 40 al posto che 50 si inizia ad avere il sospetto di fare ->160 Nel forecast si sistema la stima di fatturato con 160 Il costo del venduto non può più essere 140 ma 112 l’EBITDA al posto di 60 é -> 48 I forecast sono quindi rivisitazioni del budget, nel momento in cui dal primo trimestre si capisce che il business non sta andando come si pensava inizialmente, non si cambia mai il budget in se. Le percentuali permettono di capire se il trend va in positivo o negativo, se il costo del venduto é ad una percentuale più bassa allora indicherà un maggior guadagno. Vilfredo Pareto (1848-1923) Il principio di Pareto a erma che solamente con il 20% di un’intera azione é possibile ottenere l’80% dei risultati. Per il restante 20% é dunque necessario l’80% del tempo nella maggior parte dei casi. Motivo per il quale questo principio viene spesso de nito legge dell’80/20. Lo sforzo esiste, con il 20% di questo sforzo puoi ottenere l’80%, nel business ancora oggi é ancora presente, non è un numero assoluto preciso, oscilla, é una dimensione indicativa. In tutti i business l’80/20 si ripete sempre: L’80% del fatturato arriva dal 20& dei clienti -> con 20 clienti fai quasi tutto, in realtà non bisogna trascurare gli altri perché i clienti “muoiono” come tali, nell’80% ci saranno i futuri top client. L’80% del pro tto delle aziende proviene dal 20% dei prodotti venduti. L’80% delle persone usa il 20% delle funzioni del suo cellulare e in generale della tecnologia. L’80% di chi va in pizzeria sceglie meno del 20% delle pizze proposte. L’80% dei noleggi di Net ix é fatta sul 20% dei titoli in catalogo. Il 20% dei post porta l’80% del tra co di un sito. Questo fenomeno é preciso, Pareto si é basato sul principio causa-e etto, una legge di naturta che vale non solo per il business ma per tutto. 27  ff fi ff fl ffi fi ff fi ff fi Il rapporto 80/20 é un frattale all’interno le misure cambiano, hanno di uguale la ripetizione, cambia tutto e niente, il frattale é una ripetizione dello stesso disegno in dimensioni diverse, il disegno rimane lo stesso e viene ripetuto, allo stesso modo l’80/20 si ripete. Un frattale é un oggetto geometrico dotato di omotetia interna: si ripete nella sua forma allo stesso modo su scale diverse, e dunque ingrandendo una qualunque sua parte si ottiene una gura simile all’originale. Obiettivi nel budget Senza obiettivi non esiste il budget, quando si parla di budget l’obiettivo é fondamentale, ssare obiettivi reali e raggiungibili é essenziale per non essere frustrati dalle aspettative. Gli obiettivi devono essere SMART: - S speci c/obiettivi speci ci - M measurable/obiettivi misurabili - A achivable/obiettivi raggiungibili, obiettivi s danti ma raggiungibili - R relevant/obiettivi rilevanti - T time-based/con tempi de niti “Quando raggiungeremo l’obiettivo, raddoppieremo l’obiettivo”: raggiunto la meta e l’obiettivo, si rifà l’intero processo per creare nuovi obiettivi e nuovi business plan per il periodo successivo. E se si materializza una crisi in mezzo alla strada (come è avvenuta la pandemia Covid-19) si a ronterà attraverso la piani cazione di un Business Continuity Plan: un piano che aiuta a sviluppare azioni per proteggere il nucleo dei compiti aziendali essenziali, per garantire che le operazioni continuino a funzionare. BUSINESS CONTINUITY PLAN Il business continuity plan BCP é un piano strategico che le organizzazioni adottano per garantire la continuità delle operazioni in caso di eventi critici o situazioni di emergenza. L’obiettivo principale é di consentire all’azienda di operare durante e dopo eventi che potrebbero altrimenti interrompere o compromettere le attività normali. Il BCP è fondamentale per mitigare gli impatti negativi di eventi imprevisti, garantendo che l'azienda possa continuare a funzionare in modo e ciente e ridurre al minimo gli e etti negativi sulla sua reputazione e sulle relazioni con i clienti. Esempio: Il danno dei prodotti che si buttano é il danno emergente, nelle assicurazioni si chiede il rimborso del lucro cessante (per tot tempo non si può più fare business) che può essere anche de nitivo. Nelle aziende il blocco informatico é uno dei danni più grandi, ma possono esserci danni di ogni genere, per evitarli spesso si fa “copia mirror” per evitare di perdere tutti i dati, si crea il backup ecc.. Un piano di continuità aziendale include: 1. Analisi del rischio: Identi cazione e valutazione dei potenziali rischi che potrebbero in uire sulle operazioni aziendali. 2. Piani cazione delle risposte: Sviluppo di strategie e procedure per a rontare i rischi identi cati e garantire la continuità delle operazioni. 3. Ripristino delle attività: De nizione di procedure e risorse necessarie per ripristinare le operazioni aziendali il più rapidamente possibile dopo un’interruzione. 4. Sistema di comunicazione: Stesura di un piano di comunicazione che stabilisce come informare e coinvolgere il personale, i clienti, i fornitori e altre parti interessate durante un'emergenza. 5. Test e addestramento: Periodici test e esercitazioni per veri care l'e cacia del piano e garantire che il personale sia preparato a fronteggiare situazioni di emergenza. 28 fi  ff fi fi fi fi fi fi fi fi fi ffi fi ffi ff

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