Sbobinatura Video sul Doping nello Sport AS 2024-25 PDF
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Questa è una trascrizione di una lezione video sul doping nello sport. Vengono discussi diversi casi famosi di atleti che sono stati coinvolti in episodi di doping. La lezione definisce il doping, descrive il ruolo dell'Agenzia mondiale antidoping (WADA) e ne evidenzia gli aspetti etici e di sicurezza.
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Buongiorno e Benvenuti alla video lezione sul doping nello sport. Cominciamo con alcuni casi famosi di personaggi di atleti, grandi atleti che sono stati riscontrati positivi al doping. Più famoso di tutti è probabilmente il ciclista Lance Armstrong degli Stati Uniti. Era al massimo della sua carrie...
Buongiorno e Benvenuti alla video lezione sul doping nello sport. Cominciamo con alcuni casi famosi di personaggi di atleti, grandi atleti che sono stati riscontrati positivi al doping. Più famoso di tutti è probabilmente il ciclista Lance Armstrong degli Stati Uniti. Era al massimo della sua carriera, aveva vinto 7 Tour de France consecutivi, dal 99 al 2005 e poi dopo essere stato trovato positivo gli sono stati tolti tutti i titoli vinti dal 98 in poi. Un altro caso famoso, soprattutto in Italia, è quello di Marco Pantani, famoso anche per la fine tragica perché poi in seguito a questo episodio ci fu anche la morte di Pantani dovuta a una overdose di cocaina. Poi c'è stato il caso di Ben johnson un centometrista un velocista canadese che subito dopo aver vinto i 100 m alle olimpiadi e aver stabilito un record del mondo fu trovato positivo per steroidi e quindi fece molto clamore il suo caso. C'è un altro caso italiano di Alex Schwazer, un marciatore. Un caso molto controverso perché è stato squalificato due volte dopo la prima volta trovato positivo all'epo è tornato dopo la squalifica ed è stato squalificato nuovamente. Altri casi famosi famosissimi sono quelli di Maradona, calciatore che è stato trovato positivo due volte, una prima volta la cocaina quando giocava nel campionato italiano nel 91. E poi durante i mondiali di calcio per il 94 negli Stati Uniti per efedrina. Un caso un po’ più recente è quello della tennista Maria Sharapova, russa. Positiva al meldonium nel 2016. Ed infine un'altra star positiva agli steroidi è stata Marion Jones, famosissima all'epoca, nel 2000 aveva vinto 5 medaglie alle Olimpiadi di Sydney e poco dopo è stata squalificata. E vi invito pure ad andare a vedere il link che c'è nella sitografia perché c'è un video che racconta la sua storia. Partiamo da una definizione di doping, con il termine doping si intende l'uso di particolari sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell'atleta. Spesso non si tratta di droghe come si crede magari, ma i normali farmaci, utilizzati però per scopi diversi da quelli terapeutici, quindi non vengono utilizzati per curare una malattia. Ma utilizzare farmaci su una persona sana, come è un atleta, vuol dire esporla ad effetti collaterali ingiustificati, quindi ogni farmaco va assunto solo se c'è reale bisogno, perché tutti i farmaci sono potenzialmente tossici e pericolosi ed hanno degli effetti collaterali. Quindi usarli in una persona sana. In Italia è anche un reato. Cioè infatti una legge per cui è reato penale, per cui il doping è un atto sportivo illecito in quanto costituisce un vantaggio acquisito slealmente. Il doping va contro l'etica dello sport e rappresenta un pericolo per la salute dell'atleta. Parliamo adesso della Wada, cioè la World Anti Doping Agency, l'Agenzia mondiale anti doping è l'ente che a livello mondiale si occupa del doping. Questa Wada pubblica ogni anno un elenco delle sostanze e dei metodi proibiti. Quindi per sapere se una sostanza è vietata oppure no, bisogna vedere se è inserita nell'elenco di questa lista proibita. L'uso, ma anche solo il possesso o il traffico, la vendita di questa sostanza costituisce una violazione delle norme anti doping. Quindi non solamente viene punito chi ne fa uso, ma anche semplicemente chi ne è in possesso o chi ne fa un traffico, quindi la vende o la compra. In questa lista ci sono alcune sostanze che sono sempre vietate in ogni momento e in ogni sport. Altre sostanze sono vietate solo durante le competizioni, come ad esempio gli stimolanti e i cannabinoidi, e non sono vietate invece durante il resto dell'anno, quindi solo se le assumo o sono risultato positivo durante una competizione posso essere squalificato. Poi ci sono anche altre sostanze che sono vietate solo per alcuni sport, ad esempio l'alcool non è vietato, a meno che non si tratti di gare motoristiche, quindi di auto o moto, ma d'altronde questo vale anche se io vado in macchina per strada, quindi non sto facendo una competizione. Se una persona ha una malattia può chiedere una esenzione a fini terapeutici. Cioè se io ho una malattia e ho bisogno di un certo farmaco posso presentare una certificazione medica e quindi informare la WADA che faccio uso di una sostanza vietata. In questo caso ci possono essere delle deroghe non per tutti i farmaci ma per alcuni sì. Ad esempio possiamo fare l'esempio dell'asma, se una persona è asmatica, può chiedere, attraverso un certificato medico di un dottore, di utilizzare dei farmaci anti asma e in questo caso ci può essere una autorizzazione per l'uso di questi farmaci, quindi se sarò trovato positivo avrò comunque la giustificazione e l'autorizzazione ad usare quel farmaco. Per sapere se un atleta ha fatto uso di una sostanza vietata bisogna fare dei controlli antidoping. Questi controlli possono essere fatti o quando c'è la competizione, la gara, quindi il giorno della partita, il giorno dell'evento. Oppure durante gli allenamenti, in questo caso si parla di test a sorpresa. Vengono prelevati dei campioni di urina e/o di sangue e si verifica se c'è la presenza di sostanze proibite che sono incluse nella lista attuale. Chiaramente i test a sorpresa sono molto più efficaci perché possono essere fatti in qualsiasi momento dell'anno. Invece i test durante le competizioni possono essere elusi dall'atleta perché sapendo qual è il giorno della gara, magari potrà farsi trovare pulito. In quell'occasione, quindi nei giorni precedenti, interromperà l'assunzione del farmaco. Quindi un controllo a sorpresa è molto più importante. Quando un atleta risulta positivo, quindi fa le analisi e si vede che ha usato una certa sostanza si può essere squalificati per un periodo che va da due a quattro anni. E nei casi di recidiva, cioè dopo una squalifica, si ritorna a fare lo stesso reato, quindi si ritorna ad usare una sostanza vietata, ci può anche essere la squalifica a vita. Le sanzioni e le squalifiche, oltre all'uso di sostanze dopanti, possono esserci anche per l'elusione dei controlli, quindi non farsi trovare ai controlli come è successo alla coppia Schwazer Kostner in cui Carolina Kostner era la fidanzata di Alex Schwazer, Schwazer era positivo e quindi gli hanno fatto dei controlli in casa e la kostner è stata squalificata non per aver assunto un farmaco ma per aver aiutato il fidanzato a non farsi controllare e per questo è stata squalificata anche lei. Le sostanze utilizzate per doparsi sono tantissime, in questa lezione ne prenderemo in esame solamente due per fare due esempi: una è l'epo che viene usata negli sport di resistenza e l'altra sono gli steroidi anabolizzanti che invece vengono usati negli sport di forza. Adesso vediamo che cos'è l'epo. L'Eritropoietina o epo è un ormone prodotto dai reni e serve a regolare la produzione dei globuli Rossi da parte del midollo osseo. Quindi l'epo è un ormone che noi produciamo, i nostri reni lo producono. Quando però i nostri reni non funzionano e quindi abbiamo un problema di anemia, possiamo aver bisogno di un EPO sotto forma di farmaco. E quindi, nel caso di pazienti con problemi ai reni che non sono in grado di produrre l'epo, si può ricorrere alla farmaco. Però se il farmaco viene utilizzato da atleti che non sono malati, ma lo usano solo per migliorare le prestazioni, allora siamo in presenza di doping. Il farmaco, infatti, può essere impiegato dagli atleti perché è in grado di aumentare il numero di globuli rossi nel sangue e così l'atleta migliora il trasporto di ossigeno ai muscoli e al cuore e migliorerà le sue prestazioni sportive. Solo che l'epo usato in questo modo dagli atleti comporta grandi rischi per la salute. A causa dell'aumento della densità del sangue, che si chiama ematocrito, quindi il sangue diventa più denso. E aumenta in questo modo anche la pressione arteriosa. Con il rischio di causare ictus, trombosi e infarto. La particolarità dell'epo è che quello prodotto dal nostro corpo e quello che possiamo prendere con un farmaco non si possono distinguere; quindi nei controlli antidoping non è possibile quando troviamo l'epo capire se è stato Introdotto dall'esterno un farmaco o se l'epo di produzione nostra, insomma che produciamo nei nostri reni. Vediamo adesso che cos'è l'ematocrito: l'ematocrito è il rapporto percentuale tra il volume dei Globuli Rossi e il volume totale del sangue. Quindi, come vediamo in questa figura, c'è una provetta con del sangue dentro. Quando viene centrifugato la parte più pesante, composta da Globuli Rossi, Globuli bianchi e piastrine, si deposita sul fondo ed ha un colore rosso scuro. In alto rimane il plasma che è sostanzialmente formato da acqua, la parte più liquida. Quindi in questo caso l'ematocrito e il 45%. La parte relativa ai Globuli bianchi e le piastrine occupa molto poco spazio, quindi si può considerare tutto l'ematocrito come se fosse solo di globuli Rossi. Qual è il valore normale dell'ematocrito: normalmente negli uomini va dal 40 al 50%. Per le donne, è un pochino più basso in genere sta tra il 35 e il 45 %. Come facciamo a stabilire se una persona, ad esempio un atleta, ha assunto il farmaco dell'epo per doparsi e per aumentare il suo ematocrito. Non è possibile attraverso l'epo, perché quando troviamo l'epo nel sangue non possiamo distinguere se è quello prodotto dal nostro corpo oppure quello preso con un farmaco. Quindi nel ciclismo hanno deciso un metodo indiretto e cioè hanno deciso che se l'ematocrito supera il 50% comunque il ciclista viene fermato. Viene escluso dalle competizioni, quindi, anche se non sappiamo se ha superato il 50% in maniera naturale, che potrebbe anche succedere perché in alcuni casi rari gli uomini possono arrivare anche a superare il 50 5. Però nel ciclismo si è deciso di mettere questo limite per evitare che comunque l'atleta possa andare incontro a dei rischi per la salute. Questa è proprio la situazione che si è verificata nel 1999, quando Marco Pantani venne squalificato per doping: dalle analisi che gli fecero il suo ematocrito risultò superiore al 50 %. Parliamo adesso di un'altra sostanza completamente diversa, che viene usata per doparsi soprattutto negli sport di potenza, negli sport di forza si tratta degli steroidi anabolizzanti. Sono sostanze che hanno un'azione simile a quella del testosterone, che è un ormone sessuale maschile, quindi anche in questo caso il nostro corpo li produce gli steroidi: fanno crescere la massa muscolare e la forza. Gli steroidi anabolizzanti è tipico degli sport di potenza, quindi dove avere avere la grande quantità di muscoli è importante, quindi nel bodybuilding, sollevamento pesi e nelle gare e gli sprint di velocità. L'uso di queste sostanze ha degli effetti collaterali molto gravi, ad esempio può provocare ipertrofia cardiaca e infarto, quindi cresce la massa muscolare che forma il cuore. Si possono avere degli infarti. C'è una atrofia dei testicoli che non funzionano più bene perché il loro lavoro viene sostituito dai farmaci, quindi se io fornisco ad un organismo dall'esterno degli steroidi anabolizzanti il mio corpo capisce che non c'è più bisogno di produrre e quindi i testicoli che è dove viene prodotto lo Steroide anabolizzante nell'uomo non funzionano più. Hanno un effetto anche sul nostro comportamento, sul nostro umore, quindi creano ira e aggressività, si diventa irascibile e aggressivo. Ed infine per le donne, perché anche le donne fanno uso di queste sostanze: siccome sono ormoni maschili, possono portare alla virilizzazione, cioè a far venire alla donna delle caratteristiche simili tipiche dell'uomo, quindi ad esempio una crescita di peluria, un abbassamento della voce e anche delle trasformazioni proprio del fisico, del corpo della donna. Abbiamo visto solo due sostanze l'epo e gli steroidi anabolizzanti, ma in realtà le sostanze e i metodi proibiti sono molti di più. Non ne parliamo perché non ne abbiamo il tempo, comunque li citiamo così, in maniera generica: ci sono i diuretici e gli agenti mascheranti, servono a nascondere, per esempio, l'uso di altre sostanze. C'è tutta la parte della manipolazione del sangue che è vietata, quindi fare delle trasfusioni, prendere del sangue ricco di certe sostanze e rimetterlo poco prima di una gara. E poi c'è il doping genetico che è un po’ la frontiera, un po’ il futuro del doping, perché si va a intervenire proprio nei geni per far sì che, ad esempio, si producano dei muscoli diversi, più forti, più veloci. Ci sono delle sostanze, come abbiamo già detto, che sono proibite solo durante la competizione, ad esempio gli stimolanti, la categoria degli stimolanti, le anfetamine, i narcotici come l'eroina, o i cannabinoidi, come l'hashish e la marijuana. E l'alcol che abbiamo detto che è proibito solo negli sport motoristici, quindi auto e moto. Si parla di doping di Stato quando non è il singolo atleta o un'intera squadra a doparsi, ma è un'intera nazione, un intero paese, che è coinvolto ai suoi più alti livelli per organizzare e pianificare il doping. Questo è successo soprattutto durante la guerra fredda, dopo la Seconda guerra mondiale, nei Paesi dell'Est che hanno usato lo sport per dimostrare la loro superiorità. In Germania est questo ha raggiunto livelli estremi e ha coinvolto massimi dirigenti sportivi e servizi segreti. Gli atleti sono stati dopati con dosi altissime e molti di loro hanno avuto gravi problemi di salute. E non erano neanche al corrente mentre li dopavano, ma l'hanno scoperto solo successivamente. Il Caso limite è quello di Heidi Krieger, che era una campionessa europea nel lancio del peso negli anni 80: le sono stati somministrati talmente tanti ormoni che è cresciuta e cambiata cosi tanto nel fisico, così come nella mente, che alla fine il suo fisico era diventato simile a quello di un uomo e ha deciso di cambiare sesso. In questa cartina vediamo qual era la situazione in Europa durante la guerra fredda. Quindi vediamo che c'era la cosiddetta Cortina di ferro, era come un confine che separava la parte a Est che era quella dell'Unione sovietica e dei paesi dell'est, quindi la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria che erano alleati dell'Unione Sovietica. E dalla parte opposta invece, c'erano i paesi occidentali, tra cui anche l'Italia, che erano alleati degli Stati uniti. E vediamo qui che la Germania che oggi è riunita, ma dopo la guerra era stata divisa in due, quindi c'era una Germania Est che è questa qui, con la capitale Berlino e la parte Ovest, la Germania Ovest, che era qui. Ora durante la guerra fredda, questi due blocchi si combattevano non con le armi, perché non ci furono delle guerre direttamente, ma si combattevano in altri campi, come ad esempio nella corsa allo spazio per chi arrivava prima sulla luna. Oppure nello sport: quindi le Olimpiadi, per esempio, erano un'occasione per primeggiare e le nazioni più piccole, come ad esempio la Germania Est che come vediamo qui, era piccolissima, però riusciva nelle Olimpiadi a vincere un gran numero di medaglie proprio perché concentrava nello sport molte delle sue energie e proprio della Germania Est veniva heidi Krieger. In questo video Andrea Springer racconta tutta la sua incredibile storia: egli voleva essere la prima donna della Germania est a lanciare il peso a 23 m e anche di più. Andreas Krieger prima era Heidi krieger, campionessa europea di lancio del peso per la Germania Est nel 1986. Heidi krieger è cresciuta nella ex Germania Est, uno Stato satellite dell'Unione sovietica. La Germania est ha avuto un ruolo importante nella guerra fredda, condivideva un confine con l'Occidente capitalista. Per lo Stato il pubblico era più importante del privato e gli obiettivi del partito erano spesso più importanti della realizzazione personale. Nel blocco dell'Est il socialismo si riteneva superiore al capitalismo. Il successo nello sport era un modo per provare che il sistema politico della Germania est era il migliore. L’infanzia di Heidi Krieger è stata uguale a quella di tanti altri bambini della Germania est, venne coinvolta nello sport: a circa 10 anni ha iniziato a fare sport dopo la scuola. Insieme ad una compagna faceva atletica leggera e le piaceva molto. Ha continuato perché c'erano tante discipline, lanci, corse, velocità. Lo trovavo interessante, era come un gioco. Nel 1979 è stata selezionata per andare in una scuola speciale per giovani atleti, aveva 14 anni. Il suo allenamento giornaliero cambiò completamente quando arrivò lì. Per una ragazza non era facile, se heidi krieger era un‘estranea a scuola, invece nel gruppo sportivo era accettata e apprezzata, quando le sue prestazioni aumentavano otteneva più riconoscimenti dagli allenatori e dagli altri atleti. Questo la aiutava a sentirsi accettata, era ciò di cui aveva bisogno. Ma quello che otteneva in allenamento lo perdeva quando usciva fuori. Gli atleti della Germania Est comunista erano noti come diplomatici in tuta. Il loro successo era così importante per il governo che non si accontentavano di allenamento e vitamine. A 16 anni l’allenatore le diede delle pasticche blu, oltre alle vitamine che già prendeva. Non sapeva come si chiamassero, non stavano nella scatola originale, venivano date dall'allenatore dicendo che erano un aiuto. A 17 anni fu riempita di ormoni maschili, più di quanto è stato fatto con un adulto come Ben Johnson. I progressi in allenamento non erano una sorpresa, ma qualcosa di previsto e pianificato. Le sostanze dopanti venivano ricercate e sviluppate dallo Stato. Si chiamava piano statale numero 1425. E consisteva nella ricerca, sperimentazione e sviluppo e somministrazione di nuove sostanze. Era un piano sistematico che monitorava ogni passo della carriera degli atleti. Heidi Krieger ha presto accusato gli effetti di questo sistematico doping di Stato: era alta 185 cm e pesava 70 chili, quindi era molto alta e magra. Due anni dopo pesava 105 chili ed era tutta massa muscolare. Oltre al doping, la Germania Est aveva anche altri modi per motivare gli atleti a migliorare le prestazioni. Solo chi aveva successo veniva premiato con speciali privilegi. La Krieger volevo viaggiare, voleva andare in un paese capitalista. Ha potuto andare in Germania Ovest e in Svezia ed è stato bello. I campioni olimpici europei potevano ottenere un appartamento prima degli altri. Atleti e allenatori avevano un rapporto molto stretto. Però molti allenatori se ne approfittavano. Ha conosciuto molti allenatori che pensavano solo a se stessi. il programma di allenamento era molto monotono, allenamento con i pesi per tutte le discipline. Invece di sviluppare la resistenza, sollevava pesi fino allo sfinimento. Finché non poteva più muoversi. Il programma della Germania Est per Heidi Krieger funzionava, era arrivata a pesare 105 chili e aveva vinto i campionati europei del 1986. Fu molto contenta all'inizio, era bello vedere la gente alzarsi in piedi e applaudire. Lo stato faceva forti pressioni sugli atleti, ma quello era solo uno dei problemi di Heidi krieger. Ad un certo punto il problema fu che non stava più bene e non perché non voleva più fare sport, ma perché non era a suo agio in un altro senso. Nel 1989 cade il muro di Berlino e con esso la Germania est ed il suo regime. Per Krieger non cambia molto all'inizio e continua a sollevare pesi e a sperare nelle medaglie, ma gli anni del doping si stavano facendo sentire sul suo fisico. A 26 anni finì la sua carriera come lanciatrice. Riuscì a trovare un lavoro come commessa in un negozio di animali e fu lì che conobbe qualcuno che la aiutò a capire chi era. Era il 1995, c'era un ragazzo, un collega, che ha capito cosa mi era successo. È stato lui a parlare per la prima volta di transessualità. La decisione di fare un intervento chirurgico e vivere oggi come Andrea Krieger le ha salvato la vita, ci sono voluti tre anni di terapie perché Heidi diventasse Andreas. All'inizio non aveva attribuito ai problemi di salute o la transessualità, al doping. Andreas Krieger credeva ancora di aver vinto i campionati europei da atleta pulito. Nel 2010, anni dopo la riunificazione della Germania, ci furono dei processi contro i dirigenti sportivi della Germania orientale e fu solo allora che Andrea Krieger capì cosa gli era successo. Era il 2000, l'anno in cui iniziò il processo che finalmente ha chiarito la situazione e cioè che i suoi successi erano fasulli. Li avevo ottenuti con la chimica, con il doping, ma non è stata opera sua. L'impatto di anni di doping può andare ben oltre i confini dello sport, secondo gli esperti è possibile che il doping ormonale durante l'adolescenza possa influenzare l'identità di genere di una persona. Ci furono circa 10.000 atleti di alto livello in Germania Est, insieme a centinaia di allenatori e dirigenti: non tutti quelli coinvolti nel doping sono stati ritenuti colpevoli. Ci sono alcune vecchie conoscenze che continua ad incontrare agli eventi sportivi, ma sinceramente spegne la TV quando li vede. Andrea Krieger adesso è un volontario che collabora a progetti di prevenzione del doping antidoping, porta la sua grande esperienza ed energia nel volontariato: la speranza è che la lotta contro il doping che è stata iniziata possa continuare. Grazie all'organizzazione vittime del doping e all'Agenzia nazionale antidoping tedesca, spera che questo lavoro possa crescere a livello internazionale e che si possano proteggere le persone per evitare che si ripeta quello che è successo a lei. Sarebbe bello se potessi proteggere le persone dal doping condividendo la sua esperienza. Ma la prevenzione del doping non è solo una questione di agenzie antidoping o di politici. Tanta gente va allo stadio per vedere gli atleti. Di sicuro sono stati viziati, in passato hanno visto record mondiali e medaglie olimpiche, ma anche il pubblico è responsabile. Gli spettatori pagano il biglietto e vogliono vedere atleti puliti e anche qualche nuovo record. Ma è una contraddizione. Quindi la prevenzione non coinvolge solo gli atleti, gli allenatori e i politici, è un problema sociale. Che cos'è che vogliamo? La questione doping è stata parte della vita di Andreas Krieger per decenni. Per ironia della sorte, uno degli eventi più importanti della sua vita è legato al suo passato col doping. Ha incontrato sua moglie nel 2000 durante il processo contro il doping alla Germania est e nel 2002 ha avuto la fortuna di sposarla. Si può parlare di doping di Stato anche per quello che è successo in Russia tra il 2011 e il 2015, quando la Russia ha coperto i suoi atleti e oltre 1000 atleti di 30 discipline diverse sono stati coinvolti in un vero e proprio programma di doping di Stato. Nel laboratorio antidoping di Mosca, con la collaborazione dei vertici dello sport russo, dei ministri, di alti dirigenti e anche collaborazione dei servizi segreti, c'è stata una manomissione di provette per nascondere il doping. Per questa ragione molti atleti russi sono stati esclusi dalle Olimpiadi di Rio del 2016 e da altre competizioni che sono seguite. Nel 2018, alle Olimpiadi invernali, la Russia è stata esclusa come Stato e hanno potuto partecipare solo alcuni atleti che non erano coinvolti nel doping. Doping di Stato, uno scandalo che per la Russia va ben oltre soci. Sono pesantissimi le accuse contenute nel report diffuso anche dal professore di diritto sportivo, il canadese Richard McLaren, già membro della commissione indipendente dell'Agenzia internazionale antidoping: dal 2011 Mosca ha organizzato in territorio russo, oltre ai Giochi olimpici invernali, mondiali di atletica nel 2013, quelli di scherma e di nuoto nel 2014 e 2015. Risultato, anche con la complicità dei servizi segreti, la Russia, ha barato per anni. Il sistema è stato istituito dopo che le autorità russe avevano accertato che il medagliere della squadra olimpica a Vancouver nel 2010 fu deludente e fu quindi istituito questo metodo. Come funzionava questo sistema? Semplice: distruzione, falsificazione oppure manipolazione dei test antidoping. Tra i metodi usati singolarmente oppure contemporaneamente, un procedimento introdotto nel 2011 ed usato fino ad agosto dello scorso anno. In vista dei giochi, l'atleta consegnava un campione di urina pulita per procedere proprio alle verifiche sulla presenza di farmaci che migliorano le prestazioni agonistiche. Le autorità russe lo conservavano poi in un congelatore e di qui si procedeva con il doping. Durante i giochi l'atleta consegnava un campione di urina al funzionario di controllo, come da procedura standard, ma le fiale venivano sottratte dal laboratorio di notte da un agente dell'FBI. I tappi di chiusura venivano poi rimossi in modo da non rompere il sigillo. E l'urina contenuta e con tracce di farmaci sostituita con un campione pulito. Insomma, dal rapporto emerge che tutto il sistema sportivo russo è stato coinvolto, primo tra tutti il settore dell'atletica e dei pesi, ma anche quello della lotta libera, della canoa, del ciclismo, del calcio e del pattinaggio. Centinaia e centinaia i casi accertati. Un'escalation di uso di sostanze dopanti davvero senza fine. Una doccia gelata, insomma, per il Cremlino che ha subito reagito facendo sapere che tutti i dirigenti accusati saranno sospesi fino alla conclusione delle indagini, ma per la Russia si profila all'esclusione da Rio 2016.