Appunti Verifica - Fotografia DSLR PDF
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Questi appunti illustrano i principi fondamentali della fotografia DSLR, focalizzandosi sul percorso della luce, l'azione dell'otturatore, la messa a fuoco e il diaframma. Contiene domande e risposte, utili per comprendere pienamente il funzionamento di una fotocamera reflex.
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Qual è il significato dell'acronimo DSLR? **Digital Single-Lens Reflex** **COME FUNZIONA UNA DSLR?** Un sistema *DSLR* è composto da due elementi principali: l'obiettivo e il corpo macchina. Questi possono essere scambiati in una certa misura, infatti i fotografi professionisti spesso possiedono...
Qual è il significato dell'acronimo DSLR? **Digital Single-Lens Reflex** **COME FUNZIONA UNA DSLR?** Un sistema *DSLR* è composto da due elementi principali: l'obiettivo e il corpo macchina. Questi possono essere scambiati in una certa misura, infatti i fotografi professionisti spesso possiedono diversi obiettivi e più di una fotocamera. Per capire come funzionano insieme, **possiamo considerare il percorso della luce attraverso il sistema.** Innanzitutto, la luce colpisce l'obiettivo dalla parte anteriore e viaggia attraverso di esso, venendo modellata nella forma desiderata dal fotografo. Successivamente, la luce attraversa l'innesto dell'obiettivo e raggiunge il corpo macchina. Qui, la luce incontra lo specchio principale, che ne riflette la maggior parte verso l'alto, ossia verso il mirino. Un *pentaprisma* o un *penta specchio* dirige la luce verso l'occhio del fotografo, consentendo di vedere esattamente ciò che l'obiettivo sta inquadrando. Nelle *reflex* e nelle *DSLR* con messa a fuoco automatica, una piccola parte della luce entra effettivamente attraverso lo specchio principale e colpisce lo specchio secondario, **che la dirige verso il sensore di messa a fuoco automatica.** In questo stato, nessuna luce raggiunge il **sensore di immagine**, il che è una caratteristica chiave delle DSLR. Quando si preme il pulsante di scatto per scattare una foto, gli specchi si sollevano, consentendo alla luce di colpire il sensore. **Poiché lo specchio principale non riflette più la luce, il mirino diventa momentaneamente scuro.** [**[L'otturatore,]**](https://francescomenghini.net/velocita-dellotturatore-cose-e-come-funziona/) posizionato proprio davanti al sensore, si apre per un determinato periodo di tempo, esponendo l'immagine, e quindi si richiude. Questo intervallo di tempo è chiamato *velocità dell'otturatore*. Fotocamera reflex: Fase di riposo Fase di scatto Lunghezza focale e angolo di campo Ghiera dei modi 1. **A cosa serve e dove si trova l'otturatore?** \ L'otturatore è un dispositivo che regola il tempo di esposizione alla luce del sensore o della pellicola fotografica. Ne esistono di due tipi:\ -- OTTURATORE CENTRALE Di forma circolare, simile al diaframma, composto da lamelle in titanio leggermente sovrapposte. Si trova nell'obiettivo di diverse macchine fotografiche compatte.\ -- OTTURATORE A TENDINA E' così denominato perché originariamente era costituito da un pesante tessuto nero che scorreva orizzontalmente come una tenda. Attualmente è formato da due lamelle in titanio che possono scorrere orizzontalmente o verticalmente. Se il [[tempo di scatto]](http://provediemozioni.it/tag/tempo-di-scatto/) impostato è lungo, una lamella parte e quando giunge quasi a fine corsa parte la seconda, determinando la creazione di un'ampia finestra che attraversa tutto il sensore. Se i tempi sono brevi le lamelle partono quasi contemporaneamente creando una piccola fessura che percorrerà il sensore. Si trova, in tutte le reflex, davanti al sensore. 2. **Che cos'è la messa a fuoco e come si controlla? Quali sono le modalità più comuni per fare la messa a fuoco?** La messa a fuoco è il procedimento con il quale cerchiamo la distanza ottimale fra obiettivo (o meglio gruppo ottico) e sensore, al fine di ottenere l'immagine più nitida possibile, in base alla formula: 1/F = 1/i + 1/o\ dove F = lunghezza focale; i = distanza dell'immagine; o = distanza del soggetto La distanza dell'immagine è inversamente proporzionale alla lunghezza focale e alla distanza del soggetto. Quindi, se noi fotografiamo un soggetto lontano, l'immagine si formerà vicino all'obiettivo. Man mano che noi ci avviciniamo al soggetto da fotografare (spostandoci o zoomando) tale immagine nitida si forma sempre più vicino al sensore, fino ad una distanza tale oltre la quale non è più possibile effettuare la messa a fuoco. In questi casi è consigliabile l'utilizzo di un macro-obiettivo, che consente la messa a fuoco anche a distanze molto ravvicinate. 3. La messa a fuoco può essere AUTOMATICA o MANUALE.\ Quella automatica, a sua volta può essere di tue tipi:\ -- SINGOLO (Indicata per soggetti fermi) Premendo il pulsante di scatto fino a metà si effettua la messa a fuoco che rimane tale fino a quando non premiamo completamente il pulsante.\ -- CONTINUO (per soggetti in movimento) Premendo il pulsante di scatto a metà viene effettuata la messa a fuoco, che non rimane costante ma varia allo spostarsi del soggetto, fino al momento dello scatto. 4. **A cosa serve e dove si trova il diaframma?** Il diaframma è un dispositivo di forma circolare che si trova nell'obiettivo. Serve a determinare la quantità di luce che entra attraverso l'obiettivo stesso. E' composto da una serie di lamelle e si comporta come il nostro iride. "Dilatandosi" o "contraendosi" in base alla quantità di luce necessaria. 5. **Che cosa sono i numeri F? Descrivete anche brevemente la scala numerica con passi di uno stop.** I numeri F indicano l'apertura del diaframma e sono ad essa inversamente proporzionali (maggiore è il numero F, minore è l'apertura del diaframma).\ L'apertura del diaframma influenza la profondità di campo, quindi se stiamo facendo ritratti o [[macrofotografia]](http://provediemozioni.it/tag/macrofotografia/) è consigliabile un'ampia apertura di diaframma perché, riducendo la profondità di campo, lo sfondo viene sfuocato ed il soggetto posto in maggiore evidenza, eliminando possibili elementi di disturbo. Al contrario, se stiamo facendo una fotografia ad un paesaggio è consigliabile optare per un diaframma abbastanza chiuso, in quanto la profondità di campo aumenta e si avranno maggiori dettagli nitidi all'interno dell'immagine. In conclusione, l'apertura del diaframma dipende dal significato che vogliamo dare all'immagine. Se evidenziare solo un soggetto, o preferire descrivere anche la sua ambientazione. La scala è la seguente:\ 1,8 -- 2,8 -- 4 -- 5.6 -- 8 -- 11 -- 16 -- 22 -- 32 -- 45 I numeri F vengono, inoltre, usati per indicare la luminosità di un obiettivo. 6. **Che cosa sono i tempi di scatto? Descrivete anche brevemente la scala numerica con passi di uno stop.** I tempi di scatto sono riferiti, invece, all'apertura dell'otturatore.\ È molto importante scegliere il giusto [[tempo di scatto]](http://provediemozioni.it/tag/tempo-di-scatto/) per evitare foto mosse.\ Normalmente il [[tempo di scatto]](http://provediemozioni.it/tag/tempo-di-scatto/) comunemente utilizzato è di 1/125 di secondo. Ma se il soggetto è in movimento è necessario ridurre tale valore. Ad esempio una bicicletta in corsa va immortalata almeno ad un 1/250, un'automobile in città ad 1/500, un treno ad 1/1000. Immagine che contiene diagramma, testo, linea, Piano Descrizione generata automaticamente![Immagine che contiene diagramma, linea, Piano, Disegno tecnico Descrizione generata automaticamente](media/image2.png) Immagine che contiene schizzo, diagramma, Disegno tecnico, disegno Descrizione generata automaticamente ![Immagine che contiene elettronica, Videocamere/fotocamere e obiettivi, videocamera/fotocamera, Strumento ottico Descrizione generata automaticamente](media/image4.png) Immagine che contiene testo, acqua, schermata, surfing Descrizione generata automaticamente ![Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, design Descrizione generata automaticamente](media/image6.jpg) Immagine che contiene testo, Carattere, cerchio, logo Descrizione generata automaticamente ![Immagine che contiene testo, schermata, linea, diagramma Descrizione generata automaticamente](media/image8.png) Immagine che contiene schizzo, arte, design Descrizione generata automaticamente Cos\'è la composizione \- I principi della composizione - Il contrasto - Il bilanciamento \- Elementi e tecniche di composizione - Soggetto e sfondo - La posizione del soggetto nell\'immagine - La regola dei terzi - Linee orizzontali - Linee verticali - Linee diagonali - I cerchi - Cogliere il momento giusto - La prospettiva **Cos\'è la composizione** Conoscere e capire le basi tecniche della composizione è un passaggio fondamentale per tutti fotografi o aspiranti tali, come in realtà anche per chiunque sia interessato alle arti visive in generale. Partiamo da capire cosa si intenda per composizione. La composizione è fondamentalmente l'organizzazione degli elementi grafici presenti in un'inquadratura. Conoscere le tecniche di base della composizione è uno dei primi passi per ottenere immagini in cui i soggetti ripresi siano ordinati in maniera armonica. Questo non garantisce che la foto sia piacevole all'occhio dell' osservatore, e questo non dovrebbe essere neanche l'obbiettivo finale, ma offre al fotografo degli strumenti per pianificare l'immagine che vuole creare. Per quanto esistano delle tecniche compositive codificate, bisogna sempre fare attenzione a non interpretarle come dogmi. Ma come per tutte le tecniche in campo artistico, è necessario prima conoscerle e poi, eventualmente, interpretarle o addirittura trasgredirle. Principi e regole riportati in questo articolo sono quindi da interpretarsi come una guida generale utile ad orientarsi nel processo creativo di una fotografia, non come una serie di regole prescrittive ed assolute. **I principi della composizione** I due principi fondamentali da comprendere per capire la composizione sono due, il contrasto e il bilanciamento. Vediamo adesso piú nel dettaglio a cosa ci riferisce con questi du concetti generici. **Il contrasto** La piú importante teoria del contrasto fu elaborata negli anni '20 da Johannes Itten, uno degli esponenti piú importanti della Bahaus, la famosa scuola d'arte fondata a Weimar in Germania nel 1919. La teoria dell'immagine elaborata da Itten sosteneva che qualisiasi composizone fosse caraterrizzata principalemente da un solo elemento : il contrasto. Nella teoria di Itten, il contrasto ha molteplici accezioni, non solo quella piú comune del contrasto fra chiaro e scuro. Tutti i contrasti sono utili a comporre e dare forze ad un' immagine : contrasti fra colori, fra soggetti trasparenti ed opachi, piccole e grandi, lunhgi e corti, ruvidi e lisci, e cosí via..Il contrasto, in una di queste forme, é praticamente presente in ogni immagine ben riuscita. **Il bilanciamento** Anche in questo caso ci si riferisce ad un significato molto generico, ovvero alla correlazione dinamica che si crea tra gli elementi all'interno dell'inquadratura. Una foto perfettamente bilanciata è una foto in cui tutti gli elementi visivi hanno lo stesso peso, creando un senso di equilibrio. Se gli elementi non sono disposti in modo bilanciato, si crea una tensione visiva. Attenzione: non necessariamente per essere gradevole una foto deve essere perfettamente bilanciata, anzi. Molto speso, sbilanciamenti voluti e ben calibrati rendono le foto molto interessanti. Armonia e tensione visiva sono due principi ugualmente utili al raggiungimento di foto ben composte, tutto dipende dall'obbiettivo che si vuole ottenere **Elementi principali della composizione** **SOGGETTO E SFONDO** Il soggetto e lo sfondo sono due elementi basilare della composizione fotografica, tanto che spesso la distinzione fra questi due concetti viene data per scontata. Il soggetto é quell'elemento dell'immagine su cui poniamo la nostra attenzione, ciò che in definitiva guardiamo. Lo sfondo é il contesto nel quale é collocato il soggetto. Il soggetto é posto davanti e rappresenta la parte fondamentale della fotografia, spesso né la ragion d'essere dell'immagine che vogliamo riprendere. Lo sfondo é posto dietro, ed é necessario per occupare il resto della fotografia non "coperto" dal soggetto. Ovviamente, la relazione tra sfondo e soggetto é determinante per la buona riuscita di una fotografia. Nelle foto migliori, lo sfondo ha la capacitá di valorizzare il soggetto. In alcuni casi lo sfondo risulta così significativo che la distinzione fra sfondo e soggetto può risultare ambigua. La tensione fra sfondo e soggetto fa sì che l'immagine non sia immediatamente interpretabile, e che per questo risulti interessante. **LA POSIZIONE DEL SOGGETTO NELL\' IMMAGINE** Un primo passo nella composizione di una buona fotografia consiste nel posizionare il soggetto principale. Molti, soprattutto all\'inizio, tendono sa scegliere un solo elemento di interesse primario relegando tutti gli altri a un ruolo secondario. Inoltre, un altro approccio molto diffuso fra chi non ha molta esperienza con la fotografia, é quello di collocare il soggetto principale al centro dell'immagine. Cosa che non né di per sé sbagliata, sopratutto se si vuole dare un senso di armonia ed equilibrio. Nella maggior parte dei casi, però, la collocazione centrale del soggetto tende a creare a creare foto appiattite e poco dinamiche. E' quindi preferibile collocare gli elementi chiave della scena in una posizione deliberatamente e visibilmente decentrata. Lo squilibrio così indotto porta a risultati più dinamici. Numerose regole sono state elaborate nel corso dei secoli dai pittori per definire il punto esatto in cui disporre gli elementi principali di un quadro. Anche se un fotografo generalmente ha molto meno tempo per applicare in maniera rigorosa queste regole. La più famosa ed utilizzate di queste regole, e senza dubbio ne avrete già sentito parlare, é la regola dei terzi. ![Immagine che contiene aria aperta, cielo, lago, paesaggio Descrizione generata automaticamente](media/image10.png) **LA REGOLA DEI TERZI** La regola dei terzi è una tecnica che è stato utilizzato per secoli dai pittori e che tutt'ora viene utilizzata come accorgimento nella composizione di una fotografia. Alla base di questa tecnica fotografica, c\'è un concetto molto semplice: dividendo l\'immagine in terzi, orizzontalmente e verticalmente, tramite delle linee immaginarie chiamate "linee di forza", il campo fotografico viene suddiviso in 9 aree di identica dimensione. I punti di intersezione di queste linee immaginarie vengono generalmente chiamati punti "di forza" o "di interesse". Spiegandolo a parole può sembrare complesso, ma basta guardare nel mirino di una fotocamera per capire di cosa stiamo parlando. Sono le linee che tracciano quella sorta di "griglia" che vedete nel mirino o sullo schermo LCD di qualsiasi fotocamera moderna. Ecco, secondo la regola dei terzi, collocando il soggetto in uno dei punti di intersezione di queste linee, si ritiene che l\'immagine risulti più dinamica ed armonica rispetto a una composizione che pone il soggetto al suo centro. Immagine che contiene aria aperta, mammifero, albero, montagna Descrizione generata automaticamente **L\'UTILIZZO DELLE LINEE** Quando si parla di composizione, l'utilizzo delle linee è una delle tecniche piu utilizzate. In fotografia, le linee appaiono all'occhio umano in maniera implicita, non scontata. Spesso creiamo delle linee immaginarie unendo i diversi punti o soggetti all'interno di una foto, oppure tramite l'utilizzo del contrasto tra chiaro e scuro, tra superfici differenti, tra colori diversi e così via.. A seconda del loro orientamento, le linee possono suggerire diverse associazioni mentali. **LINEE ORIZZONTALI** Le linee orizzontali generalmente inducono una sensazione di calma e stabilità, quelle verticali di movimento e velocità, quelle diagonali suggeriscono dinamismo. Queste associazioni possono essere piú o meno forti a seconda della fotografia, ed in generale sono sempre secondarie rispetto al soggetto. Sono comunque elementi utili ad indirizzare la percezione dell'immagine da parte dell'osservatore. Vediamo adesso come funzionano i diversi tipi di linee. La linea orizzontale può essere considerata un fondamento della composizione fotografica. Il sistema visivo dell\'occhio umano ha per sua natura una forte componente orizzontale. Tendiamo a ad osservare le immagini da un lato all'altro seguendo un asse orizzontale, e l'orizzonte rappresenta per tutti la linea di riferimento più comune. In termini psicologici, le linee orizzontali suggeriscono un'idea di calma, stabilità e pace. In termini spaziali, una percezione di ampiezza e vastità. ![Immagine che contiene scale, bianco e nero, monocromatico, Fotografia monocromatica Descrizione generata automaticamente](media/image12.png) **LINEE VERTICALI** Le linee verticali, al contrario di quelle orizzontali, suggeriscono un idea di movimento e velocità. Questo perché la verticalità è istintivamente associata alla forza di gravità ed alla caduta in generale. E' importante anche notare che linee verticali ed orizzontali sono complementari. Usate congiuntamente conferiscono un senso di equilibrio e stabilità all'immagine. Immagine che contiene edificio, vestiti, strada, calzature Descrizione generata automaticamente **LINEE DIAGONALI** Infine le linee diagonali. Questo tipo di linee puó avere varie direzione, e forniscono un punto di vista in piú all'immagine: l'angolazione. Per questo motivo, le diagonali sono il tipo di linee con un effetto visivo più marcato ed il livello di dinamismo che richiamano é piú forte rispetto a quello delle linee verticali. Questa capacitá di creare "movimento" é dovuta al fatto che le linee diagonali non hanno un loro equilibrio, la loro angolazione le fa sembrare sempre in procinto di cadere, e questo crea tensione nell'immagine. Inoltre, un altro fattore che determina la sensazione di dinamismo apportata dalle linee diagonali, né il non allineamento con il formato rettangolare della fotografia: la divergenza ed il mancato parallelismo con i margini dell'i quadratura, portano inevitabilmente ad un tensione dinamica della fotografia. Un altro elemento da tenere in considerazione, é che le diagonali sono associate alla prospettiva ed il loro utilizzo marcato accentua la sensazione di profondità della scena. ![Immagine che contiene aria aperta, vestiti, calzature, cielo Descrizione generata automaticamente](media/image14.png) **I TRIANGOLI** I triangoli sono, per diverse ragioni, le figure più utili nell\'ambito della composizione fotografica. La loro frequenza è dovuta in parte alla facilità di costruirli o di suggerirne la presenza (per i vertici bastano tre punti disposti in qualsiasi modo) e in parte al fenomeno della convergenza (un effetto prospettico che rende molto comuni le diagonali convergenti, specie nelle foto scattate con obiettivi grandangolari). Il triangolo è anche la figura geometrica più elementare, ovvero quella con il minor numero di lati. Inoltre, presenta un\'interessante combinazione di dinamismo (dovuto alle diagonali e agli angoli) e stabilità (purché uno dei lati sia orizzontale). La forma del triangolo ha un notevole impatto visivo ed è quindi molto facile da individuare. Spesso sono sufficienti due sole linee: la terza può essere soltanto suggerita oppure sostituita da un lato dell\'inquadratura. Quanto ai vertici, bastano tre elementi di richiamo, soprattutto se simili per contenuto, colore o grandezza. A differenza dei rettangoli e dei cerchi, le cui parti costitutive devono essere disposte in un certo modo, i triangoli si formano comunque siano posizionati i tre punti, salvo nel caso in cui risultino allineati. Un ritratto di tre persone, per esempio, darà vita quasi inevitabilmente a una struttura triangolare con ai vertici i tre volti. Immagine che contiene aria aperta, nuvola, acqua, cielo Descrizione generata automaticamente **I CERCHI** Gli elementi che entrano in una fotografia sono di ogni foggia e dimensione, ma spesso sono le forme più semplici a essere visivamente più efficaci nella composizione. Triangoli e linee diagonali hanno una riconosciuta capacità di aggiungere intensità e tensione all\'immagine. Cerchi e linee curve hanno un effetto opposto e comunicano in genere un senso di armonia. Una forma circolare dominante nella composizione attira immediatamente l\'attenzione, ma soprattutto tende a tenerla concentrata su di sé. La simmetria perfetta di un cerchio non entra in conflitto con i lati del fotogramma, per cui può comparire ovunque nell\'immagine. Una forma circolare si presta particolarmente bene a fungere da sfondo. ![](media/image16.png) **SCELTA DEL PUNTO DI RIPRESA** Una solida padronanza dei principi della composizione consente di ricavare una varietà di vedute da una scena sostanzialmente identica. Nell\'affrontare un soggetto, soprattutto se di grandi dimensioni come un edificio, osservatelo da tutti i punti di vista accessibili. Ciò significa non solo un\'esplorazione tutt\'intorno, ma anche inquadrature attraverso diversi obiettivi e, se possibile, da diverse altezze. Scoprirete P\'esistenza di un numero quasi infinito di combinazioni tra cui scegliere. Cambiando posizione della fotocamera vedrete il soggetto sotto nuove angolazioni, ma troverete mutamenti significativi anche nei rapporti tra elementi in primo piano e sfondo. Uno spostamento laterale anche di pochi metri, per esempio, può trasformare completamente il primo piano inquadrato da un grandangolare. Analogamente, avvicinarsi o allontanarsi dal soggetto, o cambiare obiettivo, può comportare trasformazioni radicali dello sfondo. Via via che ci si sposta, entrano nel campo visivo elementi diversi, utilizzabili come complemento del soggetto o per incorniciare lo scatto. L\'illuminazione stessa cambia, fornendo ulteriori opportunità di trasformazione della scena: senza contare i mutamenti relativi all\'ora del giorno o alla stagione, che offrono altri spunti per nuove idee. **COGLIERE IL MOMENTO GIUSTO** La composizione non riguarda solo la disposizione degli elementi nell\'inquadratura, ma anche il momento esatto in cui premere il pulsante. Senza tempismo, parte dell\'energia di un\'immagine può andare perduta. In alcuni generi di fotografia gli attimi decisivi sono ovviamente noti, per esempio quando un atleta taglia la linea del traguardo. In questi casi, la preparazione e l\'esperienza contano quanto la fortuna. In altre situazioni, meno prevedibili, si possono presentare momenti magici in cui le condizioni ambientali e le persone concorrono a creare una composizione piena di energia, forza e bellezza. Momenti del genere si verificano quando due o più elementi si combinano in un certo modo. Con un cielo temporalesco, per esempio, un edificio particolarmente interessante potrebbe essere illuminato da un raggio di sole, con un effetto che forse non si ripresenterà una seconda volta. Per cogliere questi momenti decisivi, oltre che pazienza, occorre saper prevedere quello che potrebbe accadere ancor prima che accada. Immagine che contiene bianco e nero, scale, ruota, corrimano Descrizione generata automaticamente **LA PROSPETTIVA** Gli effetti prospettici, con un aumento o una diminuzione delle distanze apparenti in funzione della composizione, rappresentano uno dei metodi preferiti dei fotografi per gestire la profondità delle immagini. Esistono diversi tipi di prospettiva, ma la più nota è la prospettiva lineare, che crea l\'illusione ottica per cui i lati di una strada diritta sembrano convergere in lontananza. Mentre un pittore deve imparare la tecnica per impostare le proprie opere con una prospettiva corretta, la fotocamera normalmente raggiunge lo stesso risultato senza interventi da parte del fotografo. Tuttavia, la lunghezza focale dell\'obiettivo modifica vistosamente l\'aspetto di una fotografia. Un grandangolare comporta una rapida convergenza delle linee parallele che fa sembrare più grandi gli oggetti vicini all\'obiettivo e più piccoli quelli lontani. Un teleobiettivo invece elimina dall\'inquadratura molti elementi del primo piano che potrebbero fungere da riferimento e comprime Pimmagine in modo che elementi tra loro distanti appaiano vicini. ![Immagine che contiene metropolitana, interno, binari, piattaforma Descrizione generata automaticamente](media/image18.png) - I GRANDI FOTOGRAFI - [[Ernst Haas]](https://www.grandi-fotografi.com/ernst-haas) - [[Franco Fontana]](https://www.grandi-fotografi.com/franco-fontana) - [[Helmut Newton]](https://www.grandi-fotografi.com/helmut-newton) - [[Irving Penn]](https://www.grandi-fotografi.com/irving-penn-fotgrafo) - [[Edward Weston]](https://www.grandi-fotografi.com/edward-weston) - [[Tina Modotti]](https://www.grandi-fotografi.com/tina-modotti) - [[Henry Cartier-Bresson]](https://www.grandi-fotografi.com/henry-cartier-bresson) - [[Dorothea Lange]](https://www.grandi-fotografi.com/dorothea-lange) - [[Gianni Berengo Gardin]](https://www.grandi-fotografi.com/gianni-berengo-gardin) - [[Don McCullin]](https://www.grandi-fotografi.com/don-mccullin) - [[Werner Bischof]](https://www.grandi-fotografi.com/werner-bischof) - [[Ferdinando Scianna]](https://www.grandi-fotografi.com/ferdinando-scianna) - [[Ansel Adams]](https://www.grandi-fotografi.com/ansel-adams) - [[Steve McCurry]](https://www.grandi-fotografi.com/steve-mccurry) - [[Stephen Shore]](https://www.grandi-fotografi.com/stephen-shore) - [[Horst P. Horst]](https://www.grandi-fotografi.com/horst-p-horst) - [[Robert Doisneau]](https://www.grandi-fotografi.com/robert-doisneau) - [[William Klein]](https://www.grandi-fotografi.com/william-klein) - [[Elliot Erwitt]](https://www.grandi-fotografi.com/elliot-erwitt) - [[Letizia Battaglia]](https://www.grandi-fotografi.com/letizia-battaglia) - [[Robert Frank]](https://www.grandi-fotografi.com/robert-frank) - [[Robert Capa]](https://www.grandi-fotografi.com/robert-capa) - [[Frank Horvat]](https://www.grandi-fotografi.com/frank-horvat) - [[René Burri]](https://www.grandi-fotografi.com/rene-burri) - [[Luigi Ghirri]](https://www.grandi-fotografi.com/luigi-ghirri) - [[Irving Penn]](https://www.grandi-fotografi.com/irving-penn) - [[Gabriele Basilico]](https://www.grandi-fotografi.com/gabriele-basilico) - [[Mario Giacomelli]](https://www.grandi-fotografi.com/mario-giacomelli) - [[Annie Leibovitz]](https://www.grandi-fotografi.com/annie-leibovitz) - [[Bill Brandt]](https://www.grandi-fotografi.com/bill-brandt) - [[Man Ray]](https://www.grandi-fotografi.com/man-ray) - [[Sebastiao Salgado]](https://www.grandi-fotografi.com/sebastiao-salgado) - [[Fan Ho]](https://www.grandi-fotografi.com/fan-ho) - [[Herbert List]](https://www.grandi-fotografi.com/herbert-list) - CORSO DI FOTOGRAFIA PER PRINCIPIANTI - [[Introduzione alla fotografia]](https://www.grandi-fotografi.com/introduzione-alla-fotografia) - [[La composizione in fotografia]](https://www.grandi-fotografi.com/la-composizione-in-fotografia) - [[L\'esposizione in fotografia]](https://www.grandi-fotografi.com/l-esposizione-in-fotografia) - [[Come scattare foto migliori]](https://www.grandi-fotografi.com/come-scattare-foto-migliori) - [[Le migliori reflex]](https://www.grandi-fotografi.com/le-migliori-reflex) - [[Le migliori fotocamere per principianti]](https://www.grandi-fotografi.com/le-migliori-fotocamere-per-principi) - [[Le migliori mirrorless economiche]](https://www.grandi-fotografi.com/le-migliori-mirrorless-economiche) - [[Le migliori fotocamere compatte ]](https://www.grandi-fotografi.com/le-migliori-fotocamere-compatte) - [[Gli obiettivi]](https://www.grandi-fotografi.com/gli-obiettivi) - [[Miglior fotocamera smartphone]](https://www.grandi-fotografi.com/miglior-fotocamera-smartphone)