Apparato Urinario PDF
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This document provides a detailed description of the urinary system in vertebrates, focusing on the development and structure of the kidneys, including pronephros, mesonephros, and metanephros. It also covers kidney structure, nefron, filtration, and vasculature. The text explains the formation of urine and the kidney's role in maintaining homeostasis.
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APPARATO URINARIO SVILUPPO EMBRIONALE L'apparato urinario dei vertebrati sviluppa dal mesoderma intermedio (eccetto per l'epitelio di vescica e uretra, endodermico). Esso forma due cordoni splancopleurico piuttosto allungati di tessuto nefrogeno localizzato nella parte dorsale dell'embrione, da cui...
APPARATO URINARIO SVILUPPO EMBRIONALE L'apparato urinario dei vertebrati sviluppa dal mesoderma intermedio (eccetto per l'epitelio di vescica e uretra, endodermico). Esso forma due cordoni splancopleurico piuttosto allungati di tessuto nefrogeno localizzato nella parte dorsale dell'embrione, da cui si avrà la formazione dei tubuli e dotti renali. Dai cordoni nefrogeni, lo sviluppo del rene avviene attraverso tre fasi successive: il pronefro, il mesonefro e il metanefro 1. Pronefro (sistema renale primitivo) Il pronefro si sviluppa nella regione cervicale dell’embrione. Nei mammiferi il pronefro è un organo transitorio che regredisce con lo sviluppo del mesonefro. Infatti, il dotto del pronefro rappresenta una via escretrice primitiva e rudimentale che scompare cranialmente per continuarsi in posizione caudale con il dotto mesonefrico di WolE. 2. Mesonefro (sistema renale intermedio) Dall'estremità distale del dotto mesonefrico origina, per gemmazione, l'abbozzo dell'uretere o gemma ureterale. La regressione del mesonefro avviene dopo la formazione del dotto mesonefrico e del dotto paramesonefronico di Muller, posto medialmente rispetto al primo. All'involuzione del mesonefro segue lo sviluppo del metanefro che darà origine al rene definitivo. 3. Metanefro (sistema renale definitivo) Non appena giunge in contatto con il metanefro, la gemma ureterale si ramifica. La porzione di mesoderma a contatto con la gemma ureterale prende il nome di blastema nefrogenico, la cui diEerenziazione in tubuli e dotti collettori avviene grazie ai segnali rilasciati dalla gemma ureterale stessa. Contemporaneamente alla formazione del sistema collettore si assiste allo sviluppo dei glomeruli renali. I reni metanefrici si trovano nella pelvi, uno vicino all'altro. Migrano poi verso la parete laterale dell'addome. Durante la loro migrazione, subiscono una rotazione di 90° gradi per cui l'ilo, che all'inizio si trova in posizione ventrale, si rivolge medialmente Topografia e Rapporti Gli organi dell'apparato urinario sono strettamente connessi con gli organi dell'apparato riproduttore sia da un punto di vista embriologico che anatomico, cosicché i due sistemi vengono di regola trattati insieme come apparato urogenitale. In particolare, le porzioni degli organi urinari allogate nella cavità pelvica appartengono sia all'apparato riproduttore che a quello escretore. RENE Il rene è un organo pari che provvede alla produzione dell’urina e alla conseguente escrezione Nel rene vengono filtrati dal sangue e poi escreti con l’urina sia i prodotti metabolici terminali di natura organica che la sostanza esogene dannose che l’organismo non è capace di degradare. Per svolgere questa funzione il rene filtra elevate quantità di liquido dal plasma del sangue. - Si forma l’ultrafiltrato della cosiddetta urina primaria o preurina che contiene in prevalenza sostanze disciolte nella medesima concentrazione di quella presente nel plasma del sangue che è sostanzialmente priva di proteine - Rielaborazione del filtrato grazie o al riassorbimento selettivo delle sostanze utili all’organismo o alla concentrazione e alla secrezione selettiva dei prodotti di rifiuto si forma in seguito a questi processi l’urina secondaria o terminale che contiene solo l’1/2 % dell’urina primaria. Il rene è coinvolto anche nel mantenimento dell’ambiente interno ossia della funzione omeostatica. Il rene stabilisce una propria posizione eso-peritoneale o retro-peritoneale perché poggia su una seriosa ma non ha la sua sierosa e quindi si sposta in posizione lombare e man mano si va a espandere durante lo sviluppo embrionale. Il rene provvede anche al controllo del metabolismo idrico-salino del corpo ed al mantenimento di una concentrazione costante di ioni idrogeno. Grazie al sistema di regolazione endocrina i reni influiscono inoltre sulla pressione sanguigna grazie al complesso reina-angiotensina e sulla produzione di sangue grazie alla eritropoietina. REINAà trasformazione della proteina plasmatica angiotensinogeno nel decapeptide angiotensina 1 poi convertita in angiotensina 2 che provoca la restrizione delle arteriole aumentando la pressione sanguigna. ERITROPROTEINA à che stimola la funzione emopoietica POSIZIONE DEI RENI I reni sono organi pari collocati su entrambi i lati in prossimità del rachide e della parete addominale dorsale, nello spazio retroperitoneale. Il rene stabilisce una propria posizione eso- peritoneale o retroperitoneale perché poggia su una seriosa ma non ha la sua sierosa e quindi si sposta in posizione lombare e man mano si va a espandere durante lo sviluppo embrionale. Il rene destro generalmente è collocato in posizione più craniale rispetto al rene sinistro e contrae rapporti con il processo caudale del fegato e con il lobo epatico destro. I reni sono avvolti da una capsula adiposa perirenale che protegge l’organo dalla pressione esercitata dagli altri organi. Si riconoscono: - 2 Margini: laterale e mediale - 2 Poli: craniale e caudale FORMA DEI RENI I reni sono organi di colore rosso-bruno che possiede forme diverse nelle varie specie. - Nel cane e nel gattoà abbiamo una forma a fagiolo - Nel cavalloà abbiamo un rene destro possiede una forma a cuore mentre quello sinistro assomiglia a una piramide o ad un fagiolo Ad eccezione del bovino, in tutti gli animali domestici il rene ha una superficie liscia LOBO RENALE à formato dalla piramide renale che parte dalla porzione più interna e dalla corticale sovrastante. All’interno del lobo renale in quelle che sono le componenti di striatura della piramide abbiamo gli elementi costitutivi di quelli che sono i lobuli renali. I LOBULI RENALIà sono all’interno del lobo, il lobulo è parte della corticale del lobo renale e consiste nel gruppo di nefroni raggruppati a un singolo raggio midollare e che drenano in un singolo dotto collettore al centro che arriverà al dotto papillare e quindi alla papilla renale. Tutti i lobuli entrano a far parte della struttura del lobo renale. NEFRONE Il nefrone è l’unità morfo funzionale del rene. È responsabile della formazione dell'urina attraverso tre processi fondamentali: filtrazione, riassorbimento e secrezione. Ogni rene contiene circa 1-1,5 milioni di nefroni (nel cane il numero varia tra le razze). Ogni nefrone è composto da due parti principali: - il corpuscolo renale (corpo glomerulare o corpuscolo di Malpighi) àsi trova nella corteccia renale ed è composto da: o glomeruloà ossia una rete di capillari avvolta dalla capsula di Bowman dove avviene la filtrazione glomerulare grazie alla pressione sanguigna. I capillari sono fenestrati, permettendo il passaggio di acqua e piccoli soluti (ma non di proteine o cellule). o Capsula di Bowmanà Struttura a doppio strato che circonda il glomerulo. § Lo strato interno (viscerale) è formato da cellule chiamate podociti, che regolano la filtrazione selettiva. § Tra i due foglietti abbiamo uno spazio interstiziale § Lo strato esterno (parietale) è continuo con il tubulo prossimale. Il filtrato, noto come ultrafiltrato glomerulare, passa dalla capsula di Bowman al sistema tubulare. - il sistema tubulareà Il filtrato viaggia attraverso diverse sezioni del tubulo, dove subisce modifiche grazie a processi di riassorbimento e secrezione a seconda della specie ogni tubulo renale comprende tre segmenti: o Tubulo contorto prossimaleà situato nella corteccia. Riassorbe circa il 65-70% dell'acqua, sali (Na+, Cl-), glucosio, amminoacidi e bicarbonato dal filtrato. Le cellule epiteliali del tubulo hanno un bordo a spazzola (microvilli) per aumentare la superficie di riassorbimento. o Ansa di Henleà comprende due porzioni: § Baccio discendenteà tubulo retto prossimale § Braccio ascendenteà porzione sottile dell’ansa o Tubulo contorto distaleà porzione più spessa che si dirige verso la corticale - Dotto collettore à Raccoglie il filtrato da più nefroni. Si estende dalla corteccia alla papilla renale. Regola la concentrazione finale dell'urina sotto l'azione dell'ormone antidiuretico (ADH), che aumenta il riassorbimento di acqua. - Dotto papillareà è il dotto all’apice piramidale dove viene riversata l’urina proveniente dai nefroni - L'area cribrosa è l'ultimo punto di passaggio dell'urina prima che entri nel sistema escretore vero e proprio. L'immagine mostra la struttura della barriera di filtrazione glomerulare, che si trova nel glomerulo renale, una componente fondamentale del nefrone. Questa barriera è responsabile della filtrazione del sangue, permettendo il passaggio di acqua e soluti di piccole dimensioni, ma impedendo il passaggio di proteine e cellule ematiche. Questa struttura filtra il plasma sanguigno, generando il filtrato glomerulare, che diventerà urina dopo ulteriori modifiche nel nefrone. - Il sangue arriva nei capillari glomerulari tramite l'arteriola aRerente. - Attraversa: L'endotelio fenestrato. La lamina basale. I diaframmi delle fessure di filtrazione tra i pedicelli dei podociti. - Il filtrato, privo di proteine e cellule ematiche, entra nella capsula di Bowman. STRUTTURA DEI RENI Il parenchima renale è avvolto da una: - capsula renale: fibroso contenente fibre collagene. Il parenchima è formato dalle seguenti componenti: - CORTICALE RENALE à parte esterna che appare di colore rosso e presenta delle strie che corrispondono ad aree intorno alle arterie interlobulari e che definiscono spazi chiamati LOBULI CORTICALI - MIDOLLARE RENALEà parte interna ed è caratterizzata a sua volta da: o una parte esterna più scura o una interna caratterizzata da striature radiali che si portano fino al seno renale Durante lo sviluppo embrionale si verifica una fusione dei lobi renali in modo diEerente a seconda delle specie. In base al grado di fusione si distinguono: o Reni lisci o solcati o Reni semplici o lobati Se organo è uniforme che dall’esterno non lascia intravedere i lobi si parla di rene semplice con una superficie liscia Nel bovino abbiamo invece un rene solcato Inoltre quando anche gli apici delle piramidi VASCOLARIZZAZIONE La vascolarizzazione del rene è un elemento fondamentale per il suo funzionamento, poiché consente il filtraggio del sangue, la formazione dell'urina e il mantenimento dell'equilibrio idro-elettrolitico. Il rene riceve un'abbondante irrorazione sanguigna, essendo un organo essenziale per la depurazione del sangue. 1. Apporto arterioso Il rene è irrorato dall'arteria renale, che origina dall'aorta addominale. Ogni rene ha una propria arteria renale, che si divide e si ramifica al suo interno. Percorso del sangue arterioso: I. Arteria renale: o Origina dall'aorta addominale e entra nel rene attraverso l'ilo renale, accompagnata dalla vena renale e dall'uretere. II. Arterie segmentali: o All'interno del rene, l'arteria renale si divide in arterie segmentali che irrorano specifiche sezioni del rene. III. Arterie interlobari: o Le arterie segmentali si ramificano ulteriormente nelle arterie interlobari, che scorrono tra le piramidi renali, lungo la colonna renale. IV. Arterie arcuate: o Alla base delle piramidi, le arterie interlobari formano un arco, dando origine alle arterie arcuate. V. Arterie interlobulari (o corticali radiali): o Si estendono verso la corteccia, dove danno origine alle arteriole aEerenti. VI. Arteriole aRerenti: o Queste portano il sangue al glomerulo, una rete capillare situata nel corpuscolo renale. VII. Capillari glomerulari: o Il sangue viene filtrato nei capillari del glomerulo per formare il filtrato glomerulare. VIII. Arteriole eRerenti: o Il sangue lascia il glomerulo attraverso queste arteriole e si distribuisce in due vie: § Capillari peritubulari: nella corteccia, intorno ai tubuli prossimali e distali. § Vasa recta: nella midollare, seguendo l'ansa di Henle. PELVI RENALE La pelvi renale, o bacinetto renale, è una struttura anatomica situata all'interno del rene che svolge un ruolo fondamentale nel raccogliere l'urina prodotta dai nefroni e convogliarla verso l'uretere, da dove verrà trasportata alla vescica urinaria. Si trova nella zona centrale del rene (seno renale), chiamata ilo renale, insieme all'arteria renale, alla vena renale e all'uretere. La pelvi renale è una cavità a forma di imbuto che rappresenta il proseguimento del sistema collettore del rene. È formata dalla confluenza dei calici renali maggiori, che a loro volta derivano dalla fusione dei calici renali minori. 1. Raccolta dell'urina: o L'urina prodotta nei nefroni e convogliata attraverso i tubuli collettori viene raccolta nei calici minori, poi nei calici maggiori e infine nella pelvi renale. 2. Trasporto dell'urina: o Dalla pelvi renale, l'urina passa nell'uretere grazie a movimenti peristaltici. Rivestimento della pelvi renale Epitelio di transizione: o La pelvi renale è rivestita da urotelio, un tipo di epitelio specializzato per resistere a variazioni di volume e proteggere dalla tossicità dell'urina. Mucosa e muscolatura liscia: o La mucosa interna è liscia per favorire il passaggio dell'urina. o La muscolatura liscia nella parete della pelvi genera contrazioni ritmiche per spingere l'urina nell'uretere. URETERE L’uretere è un canale tubulare muscolo-membranoso che decorre in senso retroperitoneale lungo la parete addominale in direzione caudo-ventrale ed è composto da due parti - Porzione addominale - Porzione pelvica Prima del suo ingresso nella cavità pelvica l’uretere si dirige in posizione mediana per poi: - Nei maschi penetra nel mesodotto deferente e nel legamento vescicale laterale - Nelle femmine è compreso nel legamento largo dell’utero L’uretere sbocca bella vescica urinaria obliquamente con l’ostio dell’uretere nella vescica La parete dell'uretere è composta da tre strati principali: 1. Mucosa: o Rivestita da urotelio (epitelio di transizione), che è specializzato per resistere alla tossicità dell’urina e ai cambiamenti di volume. o La mucosa è ripiegata, permettendo una grande estensibilità. 2. Tonaca muscolare: o Composta da muscolatura liscia, disposta in due strati principali: § Longitudinale interna. § Circolare esterna (in alcuni tratti c'è un terzo strato longitudinale esterno). o Questa muscolatura genera contrazioni peristaltiche che spingono l'urina verso la vescica. 3. Avventizia: o Uno strato connettivale esterno che riveste l'uretere e lo connette alle strutture circostanti. VESCICA La vescica urinaria è un organo impari e mediano che provvede al’immagazinamento dell’urina finoalla sua secrezione all’esterno. La vescica vuota assume una forma rotondeggiante e piccola. - Nelle specie animali di grossa mole la vescica è collocata in cavità pelvica e poggia sulle ossa del pube - Nel cane e nel gatto invece a vescica piena si estende fino alla cavità addominale Si distinguono tre porzioni principali - Apiceà vertice della vescica - Corpoà fondo della vescica - Collo La vescica viene mantenuta ancorata da tre legamenti principali o Due legamenti vescicali laterali o Legamento vescicale mediano Struttura della vescica urinaria La parete della vescica è composta da tre strati principali: A. Mucosa: Internamente rivestita da urotelio (epitelio di transizione), capace di distendersi e resistere alla tossicità dell'urina. La mucosa si piega (rughe) quando la vescica è vuota e si distende con il riempimento. B. Muscolare (detrusore): Costituita da muscolatura liscia in tre strati intrecciati. o Internoà longitudinale o Medioà circolare o Esternoà longitudinale o obliquo + muscolo sfintere striato a fibre elastiche La contrazione del muscolo detrusore è fondamentale per lo svuotamento della vescica durante la minzione. C. SIEROSA à apice e corpo D. AVVENTIZIAà collo Strato esterno connettivale, ricoperto dal peritoneo nella parte superiore (sierosa). la mucosa con l'urotelio (U) e la lamina propria (LP); la sottile sottomucosa (S); gli strati interno, medio ed esterno di muscolo liscio (IL, ML e OL) e l'avventizia (A). URETRA L’uretra è un condotto fibromuscolare che convoglia l'urina dalla vescica all'esterno del corpo: - Nel maschioà fa parte sia delle vie urinarie sia delle vie spermatiche o È decisamente più lunga rispetto a quella femminile ed è divisa in più sezioni, serve sia per il passaggio dell’urina sia per il trasporto dello sperma § Porzione pelvica - Porzione preprostatica - Porzione prostatica § Porzione peniena - Porzione membranosa - Porzione cavernosa - Nella femminaà fa parte solo delle vie urinarie o È più corta e serve solo per il passaggio dell’urina, si apre direttamente nel vestibolo della vulva. Si apre all’esterno della vescica tramite l’orifizio uretrale esterno Lo spesso rivestimento è formato in alcune aree da un epitelio colonnare stratificato e colonnare pseudostratificato in altre zone, ma che diviene un epitelio squamoso stratificato nella terminazione distale dell'uretra. organizzazione e funzioni Produzione dello sperma o seme (spermatozoi + liquido seminale) Espulsione ed immissione dello sperma nelle vie genitali femminili Produzione di ormoni maschili (Androgeni) ORIGINE EMBRIONALE Derivazione embrionale L'apparato germinale maschile si sviluppa a partire da tre componenti embrionali principali: Cellule germinali primordiali (PGC): cellule progenitrici che daranno origine agli spermatozoi. Le PGC derivano dall'epiblasto (t. embrionale dei vertebrati) durante le prime fasi dello sviluppo embrionale e migrano verso le creste genitali. Creste genitali: Si formano lungo li mesonefro durante lo sviluppo e costituiscono la base strutturale degli organi genitali. Derivano dal mesoderma intermedio. L'epitelio celomatico (tessuto che riveste la cavità celomatica) prolifera intensamente e contribuisce alla formazione della struttura primaria delle creste genitali. Questo epitelio è fondamentale perché dà origine alle cellule pre- somatiche che si diEerenzieranno nelle cellule di Sertoli. Dotti mesonefrici di WolR e tessuti associati: Questi dotti si diEerenziano in strutture specifiche dell'apparato maschile sotto l'influenza di ormoni come il testosterone. L'origine embrionale dell'apparato germinale maschile nei mammiferi domestici coinvolge un complesso processo di sviluppo che comprende diverse tappe chiave: - Migrazione delle cellule germinali primordiali Le PGC iniziano la loro migrazione dalla regione prossima all'allantoide (annesso embrionale dei Vertebrati che funziona da organo respiratorio embrionale, muovendosi attraverso li mesoderma in via di sviluppo) e raggiungono le creste genitali - Formazione dei testicoli Nelle creste genitali, l'influenza del gene SRY (presente sul cromosoma Y) avvia la diEerenziazione delle gonadi maschili: Cellule di Sertoli: Si sviluppano dal mesoderma delle creste genitali e iniziano a organizzare i cordoni sessuali primari, che in seguito daranno origine ai tubuli seminiferi. Cellule di Leydig: Si diEerenziano dal mesenchima (t. connettivo embrionale) interstiziale e iniziano a produrre testosterone necessario per lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili. - Ruolo dei dotti di WolR Sotto l'influenza del testosterone, i dotti mesonefrici (dotti di WolE) si trasformano ni strutture dell'apparato riproduttivo maschile, come: Epididimo Dotto deferente Vescicole seminali - Regressione dei dotti di Müller La produzione di ormone anti mülleriano (AMH) da parte delle cellule di Sertoli causa la regressione dei dotti paramesonefrici (dotti di Müller), impedendo lo sviluppo di strutture genitali femminili. - Organizzazione finale Il diEerenziamento delle gonadi, dei dotti genitali e dei genitali esterni porta alla formazione completa dell'apparato germinale maschile, il cui sviluppo si conclude nel periodo postatale con la maturazione funzionale dei testicoli. Questo processo è strettamente regolato da interazioni genetiche e ormonali, oltre che da fattori ambientali che possono influenzare lo sviluppo embrionale. MESONEFRO Il mesonefro, una struttura temporanea associata al sistema escretore embrionale, gioca un ruolo chiave nello sviluppo delle gonadi: - Fase iniziale: Nella regione delle creste genitali, il mesonefro si trova in stretta associazione con queste strutture. I dotti mesonefrici di WolE si sviluppano all'interno del mesonefro e danno origine a parti fondamentali del sistema riproduttivo maschile (epididimo, dotto deferente, vescicole seminali). - Parziale degenerazione: Mentre il mesonefro subisce una regressione significativa nella maggior parte del corpo embrionale, persiste parzialmente nella regione delle gonadi. Alcune sue porzioni vengono inglobate nelle creste genitali e contribuiscono alla formazione del tessuto gonadico, mentre altre si degenerano. DISCESA DEI TESTICOLI migrano all’interno di un’estroflessione del peritoneo addominale si sposta attraverso il canale inguinale per ingrossamento e successiva regressione del funicolo spermatico (gubernaculum testis) Il processo può essere suddiviso in tre fasi principali: 1. Fase addominale: I testicoli si sviluppano inizialmente nella cavità addominale, vicino ai reni, durante la vita embrionale. Sono mantenuti nella loro posizione iniziale dal gubernaculum testis (funicolo spermatico), una struttura connettivale che collega il polo inferiore del testicolo alla regione dell'anello inguinale. Durante questa fase: o Il gubernaculum si ispessisce sotto l'influenza degli ormoni come il testosterone e la dihydrotestosterone (DHT). o Questo ispessimento contribuisce a tirare il testicolo verso l'anello inguinale. 2. Fase transinguinale: Il testicolo attraversa l’anello inguinale profondo e passa attraverso il canale inguinale. Questo movimento è facilitato dall'allungamento dell'anello inguinale e dall'accorciamento del gubernaculum. L'azione combinata delle contrazioni muscolari addominali e la spinta del gubernaculum guidano il passaggio. 3. Fase scrotale: Una volta nel canale inguinale, il testicolo raggiunge lo scroto, dove il gubernaculum si restringe ulteriormente, stabilizzando il testicolo nella posizione definitiva. Questo posizionamento consente ai testicoli di trovarsi in una zona con temperatura più bassa, essenziale per la produzione di spermatozoi. fasi della regressione del gubernaculum nel feto STRUTTURA DEI TESTICOLI - Il testicolo è circondato da una robusta capsula connettivale, la tunica albuginea formata da fibre collagene al cui interno decorrono in maniera specie-specifica vasi sanguigni di calibro considerevole. Questa tunica mantiene il parenchima testicolare sotto pressione - Esternamente il testicolo è avvolto dalla lamina sierosa del foglietto viscerale del peritoneo (epiorchio) Capsula connettivale (tunica albuginea)à setti connettivali (setti testicolari) à corpo connettivale (mediastino testicolare) Dalla capsula si diramano radialmente piccoli setti connettivali in profondità verso l’interno del testicolo suddividendo il parenchima in logge testicolari di forma piramidale. Il parenchima comprende le seguenti strutture: - Tubuli seminiferi contortià circa 2-5 per ogni loggia testicolare e provvedono alla formazione dei gameti maschili. La parete dei tubuli seminiferi contorti comprende: Cellule di sostegno (di Sertoli) Cellule della linea germinaleà che si diEerenziano durante la spermatogenesi in spermatidi e in spermatozoi - Tubuli seminiferi retti - Rete testis con circa 8-12 dotti eEerentià è incorporata nel mediastino testicolare Nello spazio che separa tubuli seminiferi adiacenti abbiamo le cellule interstiziali di Leydig specializzate nella produzione degli ormoni sessuali maschili come il testosterone, immerse in tessuto connettivo reticolare, ricco di vasi e nervi ß Sezione di un tubulo seminifero EPIDIDIMO L’epididimo è formato dalle seguenti porzioni - Testa à strettamente aderente al testicolo e in essa confluiscono i dotti eEerenti del testicolo a formare il condotto dell’epididimo. Nel condotto gli spermatozoi completano la loro maturazione e nella sua porzione terminale ossia la coda dell’epididimo stazionano attendendo l’eiaculazione. - Corpo - Coda Il condotto dell’epididimo si continua, superata la coda dell’epididimo, con il dotto deferente. DOTTO DEFERENTE Si porta fino all’anello vaginale e in questa sede penetra nella cavità addominale Cellule DI SERTOLI: ruolo - Sostegno - Nutrici - fagocitosi corpi residui - fattori di crescita Cellule DI LEYDIG (o interstiziali): ruolo > TESTOSTERONE - azione androgenica - azione anabolizzante DIFFERENZA CELL. LEYDING-CELL. DELLA TECA Le cellule della teca e le cellule di Leydig appartengono a due sistemi diversi (femminile e maschile, rispettivamente), ma svolgono ruoli analoghi nella produzione di ormoni steroidei. Ecco una spiegazione delle loro diEerenze e funzioni: - Cellule della Teca Localizzazione: Si trovano nell'ovaio, precisamente nella parte periferica del follicolo ovarico in maturazione. Ruolo principale: Produzione di androgeni (precursori degli estrogeni). Funzione: Le cellule della teca, stimolate dall'ormone luteinizzante (LH), sintetizzano androgeni (come l'androstenedione) a partire dal colesterolo. Gli androgeni prodotti vengono trasferiti alle cellule della granulosa, dove vengono convertiti in estrogeni grazie all'enzima aromatasi. - Cellule di Leydig Localizzazione: Nei testicoli, nello spazio interstiziale tra i tubuli seminiferi. Ruolo principale: Produzione di testosterone. Funzione: Sotto l'azione dell'ormone luteinizzante (LH), sintetizzano il testosterone, che è essenziale per la spermatogenesi e lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari maschili. Analogie ⁃ Entrambe sono stimolate dall'LH. ⁃ Entrambe derivano dal mesenchima embrionale. Producono androgeni a partire dal colesterolo. INVOGLI TESTICOLARI Gli invogli del testicolo circondano oltre che il testicolo anche l’epididimo e porzioni del funicolo spermatico. I rivestimenti del testicolo derivano embriologicamente dalla parete addominale - Scroto o Cute o Sottocute con muscolatura liscia e fibre elastiche a formare la tunica dartos o Fascia spermatica esterna o Muscolo cremastere ossia un muscolo obliquo interno - Processo vaginale che forma uno spazio cavo chiamato cavità vaginale e presenta una foma a bottiglia con una porzione più ristretta che sarebbe il collo della bottiglia e una parte più ampia che corrisponde al corpo della bottiglia. o Fascia spermatica interna o tonaca vaginale § foglietto parietale § foglietto viscerale POSIZIONE DELLO SCROTO - posizione inguinaleà ruminanti e cavallo - posizione perineale altaà verro - posizione perineale bassaà cane - posizione sottoanaleà gatto organizzazione e funzioni Analogamente agli organi sessuali maschili, gli organi genitali femminili vengono suddivisi in - strutture che producono le cellule germinali (gonadi) - in strutture che trasportano e che accolgono le cellule germinali (vie genitali) La produzione dei gameti femminili ha luogo nelle ovaie, le gonadi femminili, che svolgono anche la funzione di ghiandole endocrine. Alle ovaie seguono gli organi che provvedono a trasportare ed a ricevere le cellule germinali, rispettivamente le salpingi, o tube uterine, e l'utero, oltre all'organo che accoglie li pene durante la copulazione e che funge anche da canale del parto, la vagina. Nella porzione distale di questa, è presente lo sbocco dell’uretra ORIGINE EMBRIOLOGICA Il processo di origine embriologica dell'apparato genitale femminile nei mammiferi è un percorso complesso che avviene durante lo sviluppo embrionale. Maschi e femmine evolvono da un essere comune asessuato/ ermafrodita dotato di genitali esterni di tipo femminile con un relativamente ampio clitoride. Formazione delle gonadi: All'inizio dello sviluppo embrionale, l'embrione ha due strutture chiamate "gonadi primordiali", che sono indiEerenziate e possono diventare sia testicoli (maschili) che ovaie (femminili). Queste gonadi si sviluppano nella zona chiamata "mesonefro", una parte dell'embrione. DiEerenziazione sessuale: Se l'embrione è femmina (determinato dalla presenza di due cromosomi X), non vengono prodotti ormoni maschili (come li testosterone) che altrimenti farebbero sviluppare i testicoli. Di conseguenza, le gonadi si diEerenziano ni ovaie. Sviluppo dei genitali interni: Le ovaie, una volta formate, iniziano a influenzare lo sviluppo degli organi genitali femminili interni, come l'utero, le tube di Falloppio e la vagina. Questi organi derivano da quattro strutture iniziali molto esili: o I dotti di Müller (dotti paramesonefrici) si sviluppano e si uniscono per formare l'utero, li collo dell'utero e la parte superiore della vagina. o I dotti di WolR (dotti mesofrenici), che sono presenti inizialmente ma non vengono stimolati dagli ormoni femminili, regrediscono. Dunque, nella femmina, mentre i condotti di WolE si atrofizzano, i condotti di Müller si fondono lungo un asse che formerà per 1/3 la vagina, per un altro terzo l'utero e per l'altro terzo rimarranno simili agli originali dotti di Müller formando le tube di Falloppio. Nelle fasi iniziali dell'embrione esiste soltanto l'ano, la vagina si trova all'interno dell'addome, dietro la vescica, ma lentamente si avvicina all'inguine per operarvi una scissura e diventare una cavità solo parzialmente aperta all'esterno, rimanendo una membrana più o meno sottile e cribrosa costituita dall'imene. Le tube di Falloppio non entrano in contatto con l'ovaio se non durante l'ovulazione, quando si approssimano ad esso per indurre l'ovulazione. Sviluppo dei genitali esterni: All'inizio, i genitali esterni dell'embrione sono simili nei maschi e nelle femmine. In seguito, sotto l'influenza degli ormoni femminili, questi si sviluppano nel clitoride, le piccole labbra e le grandi labbra. Nel maschio le labbra minori e quelle maggiori si fondono per formare lo scroto. Il vestibolo del clitoride si allunga e forma li pene. Nelle femmine la crescita delle piccole labbra e grandi labbra è molto superiore all'evoluzione del clitoride, che rimane di dimensioni ridotte. POSIZIONE E MEZZI DI FISSITA' L'apparato genitale nei mammiferi domestici è ancorato e fissato all'interno della cavità addominale e pelvica da una serie di legamenti e strutture di supporto che svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere la stabilità e la posizione degli organi genitali. Questi legamenti e strutture di supporto variano leggermente a seconda della specie, ma la loro funzione rimane simile: garantire che gli organi genitali rimangano nella posizione corretta durante il movimento e lo sviluppo dell'animale. - Utero: può essere posizionato in modo diverso in base alla specie, ma in molte specie di mammiferi domestici l'utero si trova all'interno della cavità pelvica. - Ovaie: si trovano nella cavità addominale, vicino ai reni. Esse sono fisse tramite legamenti che le ancorano in modo che possano svolgere la loro funzione riproduttiva senza spostarsi troppo. - Vagina: è fissata nella cavità pelvica, generalmente in posizione dorsale, ma anche questa può variare a seconda della specie. L'apparato genitale femminile è fissato e ancorato all'interno della cavità pelvica attraverso diversi legamenti, fasce e mesenteri: Legamento largo dell'utero: Questo legamento è una struttura importante che tiene ni posizione l'utero, le tube di Falloppio e le ovaie. È formato da una doppia piega di tessuto che si estende lateralmente dalla parete pelvica all'utero e ad altri organi genitali femminili. Il legamento largo contiene anche vasi sanguigni e nervi che forniscono supporto all'utero. GONADE/OVAIO SVILUPPO EMBRIONALE L'ovaio è un organo pari che deriva dalla cresta germinale e si sviluppa su entrambi i lati nella regione lombare, in posizione mediale rispetto al mesonefro. Nell'ovaio migrano le cellule germinali primordiali provenienti dal sacco vitellino, che formano successivamente i cosiddetti cordoni sessuali primitivià Da questi hanno origine attraverso vari stadi di maturazione, le cellule germinali e le loro cellule accessorie (cellule follicolari), che costituiscono complessivamente li follicolo di GraE pronto a scoppiare in occasione dell'ovulazione. Lo sviluppo embrionale delle gonadi nei mammiferi è un processo complesso che avviene durante le prime fasi dello sviluppo fetale. Le gonadi (testicoli nei maschi e ovaie nelle femmine) si sviluppano a partire da strutture embrionali comuni e li loro destino finale è determinato sia da fattori genetici che da segnali ormonali. 1)Formazione delle gonadi primordiali All'inizio dello sviluppo, le gonadi primordiali sono strutture indiEerenziate che si formano nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Le cellule germinali primordiali (PGC) sono i precursori dei gameti. Queste cellule migrano verso le creste genitali che daranno poi origine alle gonadi indiEerenziate. Queste gonadi indiEerenziate si sviluppano da questo gruppo di cellule chiamato mesenchima gonadico situato lungo le creste gonadiche che si trovano nei primi stadi dell'embrione. 2)DiRerenziazione maschile e femminile Il destino delle gonadi dipende dal cromosoma sessuale presente: - Maschi (XY): Il gene SRY (Sex-determining Region Y,) situato sul cromosoma Y, gioca un ruolo cruciale nella determinazione del sesso maschile. Esso attiva una cascata di eventi che inducono la diEerenziazione delle gonadi primordiali in testicoli. Una delle principali conseguenze di questa attivazione è la produzione di testosterone da parte delle cellule di Sertoli e Leydig nel testicolo, che innesca la spermatogenesi e la diEerenziazione degli organi sessuali maschili. - Femmine (XX): In assenza del gene SRY, le gonadi primordiali si sviluppano in ovaie che non producono testosterone, ma producono estrogeni e altre molecole che sono fondamentali per la diEerenziazione sessuale femminile. L'assenza di testosterone impedisce la formazione di strutture maschili e consente lo sviluppo degli organi sessuali femminili. 3) Sviluppo e diRerenziazione dei testicoli Nel caso dei maschi, la diEerenziazione delle gonadi in testicoli comporta la formazione delle cellule di Sertoli e delle cellule di Leydig: - Le cellule di Sertoli sono responsabili della formazione della barriera emato-testicolare e della regolazione della spermatogenesi. - Le cellule di Leydig producono testosterone, che è essenziale per il mantenimento delle vie seminali maschili e per lo sviluppo di tratti sessuali secondari maschili. 4)Sviluppo e diRerenziazione delle ovaie Nel caso delle femmine, le gonadi primordiali si sviluppano in ovaie, in assenza di testosterone. Le ovaie non producono spermatozoi, ma producono ovociti che saranno coinvolti nella riproduzione. Le cellule follicolari si organizzano attorno agli ovociti primordiali per formare i follicoli, che sono le unità funzionali delle ovaie. Gli ovociti rimarranno in uno stato di arresto della divisione cellulare fino alla pubertà, quando avverrà l’ovulazione. 5) Involuzione delle vie genitali non-determinate Sia nei maschi che nelle femmine, le vie genitali (tubi di Müller nelle femmine e tubi di WolE nei maschi) si sviluppano anche in modo diverso a causa degli ormoni. Nei maschi, il testosterone stimola la formazione delle vie seminali (tubi di WolE), mentre nelle femmine le vie di Müller si sviluppano in utero, trombe di Falloppio, utero e vagina. Lo sviluppo delle gonadi nei mammiferi è un processo altamente regolato, che dipende da segnali genetici, ormonali e cellulari. L'attivazione del gene SRY è fondamentale per il destino maschile, mentre la sua assenza porta alla diEerenziazione in ovari. Successivamente, gli ormoni sessuali prodotti dalle gonadi influenzano lo sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie e delle strutture riproduttive. STRUTTURA L'ovaio è un organo pari. Nella cagna e nella gatta le ovaie si trovano in una posizione molto dorsale della cavità addominale, caudalmente ai reni. Negli altri mammiferi domestici invece si descrive una discesa delle ovaie che varia a seconda della specie. Forma: Ellissoidale-reniforme (con eccezioni) In sezione l'ovaio, ad eccezione della cavalla, mostra: - ZONA MIDOLLARE (vascolare)= stroma connettivale interno, poco compatta e riccamente vascolarizzato e innervato - ZONA CORTICALE (parenchimatosa)= esterna, più consistenteà accoglie i follicoli a vari stadi di sviluppo e involuzione e i corpi lutei, viene delimitato da una tonaca albuginea a sua volta rivestita in superficie da un epitelio germinale monostratificato. Nella cavalla i rapporti topografici tra le due zone risultano invertiti. Infatti, in questa specie la zona midollare avvolge a forma di campana la zona corticale. Nella cavalla si parla di fossetta di ovulazione. PERIODO ESTRALE à riproduttivo o "del calore" FOLLICO OVARICOà struttura che contiene nella sua parete interna un ovocita destinato a maturare. Nell'animale sessualmente maturo, i follicoli ovarici si sviluppano nella zona corticale dell'ovaio. I singoli follicoli ovarici si distinguono tra loro per il grado di diEerenziamento e per le dimensioni della cellula germinale in esse contenuta. Sulla base di questi parametri si distinguono i seguenti follicoli: - follicolo primordialeà è formato da un unico strato di cellule epiteliali follicolari appiattite, che circondano una cellula uovo (oocita). Negli stadi successivi del diEerenziamento tali cellule si trasformeranno in cellule della teca interna - follicolo primarioà quando tali cellule da appiattite divengono isoprismatiche - follicolo secondarioà Grazie alla proliferazione delle cellule follicolari in corrispondenza di un polo del follicolo, li follicolo primario si accresce e diventa follicolo secondario caratterizzato da spazi interstiziali colmi di liquido (liquor folliculi). - follicolo terziarioà questo stadio di maturazione precede lo stadio terminale del diEerenziamento follicolare - follicolo di Graafà che prelude all'ovulazione Contemporaneamente al diEerenziamento dei follicoli ovarici l'oocita attraversa le fasi di divisione e di maturazione meiotica. L'oocita primario termina la prima divisione meiotica (divisione riduzionale) durante la fase di maturazione pre-ovulatoria (solo nella cavalla e nella cagna tale evento ha luogo dopo l'ovulazione), mentre la seconda divisione meiotica (divisione equazionale) si completa solamente nella tuba uterina, dopo la fecondazione, in cui si assiste alla penetrazione dello spermatozoo nella cellula uovo. Complessi processi enzimatici di rimodellamento vascolare creano sulla superficie del follicolo un punto prestabilito, lo stigma follicolare, in corrispondenza del quale li follicolo si lacera sotto l’azione dell'ormone luteinizzante (LH) prodotto dall'ipofisi, provocando lo scoppio del follicolo, o ovulazione. La cellula uovo avvolta dalle cellule follicolari del cumulo ooforo viene trascinata dal liquido follicolare che fuoriesce sotto pressione dalla cavità omonima e raggiunge la porzione imbutiforme della tuba uterina. CORPO LUTEO A causa dell'abbassamento della pressione dovuto alla fuoriuscita del liquido follicolare in occasione dell'ovulazione, la parete della cavità follicolare collassa e si ripiega verso l'interno. Successivamente si assiste a processi di degradazione e di proliferazione cellulare accompagnati dall'accrescimento di vasi sanguigni ed alla formazione del corpo luteo. La formazione del corpo luteo viene suddivisa in: 1. stadio di proliferazione = stadio precoce 2. stadio di vascolarizzazione = stadio tardivo 3. stadio di fioritura 4. stadio di regressione Il corpo luteo che attraversa questi stadi nel corso di un ciclo sessuale viene indicato come corpo luteo transitorio. In seguito al concepimento, invece, li corpo luteo rimane attivo per un certo periodo di tempo e si parla di corpo luteo gravidico. La regressione del corpo luteo (luteolisi) viene determinata dalle prostaglandine (PGF2a) prodotte dall'utero e al suo termine nell'ovaio permane una struttura cicatriziale detta corpo albicante. Le cellule della teca formano le cellule della parete del follicolo maturo e producono estrogeni (induce una condizione comunemente nota come estro (disponibilità all'accoppiamento)), mentre li corpo luteo produce progesterone (prepara l'utero all'impianto della cellula uovo fecondata). VIE GENITALI TUBA UTERINA Le tube uterine o salpingi sono organi pari caratterizzati da un esile lume, che presentano un decorso tortuoso nel meso che le sostiene, la mesosalpinge. STRUTTURA - Infundibulo =estremità dilatata a forma di imbuto rivolta verso l'ovaio accoglie le cellule uovo liberatesi con l'ovulazione - Ampolla= porzione lievemente dove generalmente ha luogo la fecondazione - Istmo= porzione notevolmente più lunga, tortuosa e stretta - Porzione intra murale uterina (breve) e ostio uterino La cellula uovo permane per alcuni giorni nell'ampolla tubarica, prima di essere condotta lungo l'istmo e raggiungere l'apice del corno uterino. La salpinge sbocca nell'utero attraverso l'ostio uterino della tuba uterina. La superficie interna della salpinge è percorsa da pieghe della mucosa che si allungano ni corrispondenza del suo margine libero per formare delle frange tubariche(fimbrie delle tube uterine). Alcune fimbrie prendono inserzione sulla superficie dell’ovaio e vengono pertanto indicate come fimbrie ovariche. Le pieghe dell'infundibolo manifestano un andamento radiale e confluiscono al centro dell'infundibolo, delimitando ni tal modo l'ostio addominale della tuba uterina. Pertanto, tale apertura collega la cavità generale del peritoneo con l'ambiente esterno, attraverso le vie genitali femminili. UTERO Da un punto di vista embriologico l'utero si sviluppa, come la salpinge e parte della vagina, dai dotti di Müller. Nei mammiferi domestici le porzioni craniali dei dotti di Muller non si fondono e permangono quasi completamente separate. In questo modo si origina li tipico utero bicorne, caratterizzato dalle seguenti strutture: - 2 CORNA UTERINE: hanno lo spessore di una matita e nei carnivori sporgono ampiamente nella cavità addominale. - CORPO UTERINO UNIFORME:li più ampio è quello della cavalla - COLLO DELL'UTERO (o cervice uterina): porzione facilmente palpabile ed è caratterizzata da una spessa parete. Il suo lume si apre soltanto in occasione dell'estro e durante li parto. lI canale cervicale si estende tra ostio uterino interno e l'ostio uterino esterno, che comunica con la vagina. La chiusura del canale cervicale è determinata dalla presenza di pieghe della mucosa: o bovina: pliche cricolari = le pieghe si ingranano reciprocamente con un andamento trasversale e anulare o scrofa: pulvini/cuscinetti cervicali (I cuscinetti cervicali sono estroflessioni della mucosa della cervice che creano un andamento a spirale. Sono una caratteristica anatomica distintiva della scrofa (maiale). = forma di cono) o cavalla, cagna e gatta: pliche longitudinali = pieghe longitudinali Nella bovina e nella cavalla l'ostio uterino esterno sporge nella vagina con la sua porzione vaginale della cervice e viene in tale sede circondato da un solco anulare detto fornice della vagina. Nella scrofa e nella cagna l'ostio uterino esterno si apre a forma di imbuto, mentre nella gatta si sviluppa una piccola sporgenza a forma di bottone. Nel coniglio, l'utero è duplice. Questo significa che l'apparato riproduttivo femminile presenta due corna uterine completamente separate, ciascuna con il proprio collo dell'utero (cervice). Non c'è un corpo uterino comune, come in alcune altre specie. POSIZIONE E RAPPORTI Forma: Schiacciato dorso-ventralmente - estremità craniale: tube uterine - caudalmente: vagina La posizione dell'utero e la struttura della parete uterina variano e talvolta ni maniera considerevole in base all'età e durante la gravidanza. L'utero nei mammiferi domestici si trova all'interno della cavità addominale, generalmente nella regione pelvica, tra la vescica urinaria e li retto. La sua posizione può variare leggermente a seconda della specie, ma di solito è orientato in modo che il corpo uterino si trovi in posizione dorsale rispetto alla vescica e ventrale rispetto al retto. Il mesometrio è la parte del meso(il doppio strato di peritoneo)che riveste e sostiene l'utero nei mammiferi. In particolare,collega l'utero alle pareti latero-dorsali e alla regione sotto-lombare della cavità pelvica e fornisce supporto all'organo, permettendo li suo ancoraggio e la sua mobilità. STRUTTURA DELLA PARETE In sezione la parete uterina è formata da tre strati, che dall'interno all'esterno sono: - tonaca mucosa (endometrio) - tonaca muscolare (miometrio) - tonaca sierosa (perimetrio) ENDOMETRIO epitelio cilindrico monostratificato, ciliato: - riveste li lume dell'utero - il suo spessore dipende dallo stadio del ciclo sessuale - sulla sua superficie sboccano numerose ghiandole tubulari (ghiandole uterine) semplici e ramificate (latte uterino sostiene la vita uterina dell'embrione) - Nei ruminanti l'endometrio comprende sollevamenti disposti in quattro serie irregolari, le caruncole MIOMETRIO rivestimento muscolare bi- stratificato diviso in - longitudinale esterno - medio vascolare (o letto vascolare contenente.t connettivo) - circolare interno T. SIEROSA Mesometrio: - Perimetrio =membrana esterna dell'utero, che è un'estensione del peritoneo. È una struttura sottile e liscia che avvolge la superficie esterna dell'utero, fornendo una sorta di "copertura protettiva". - Parametrio = t. connettivo che circonda l'utero e si trova immediatamente al di sotto di perimetrio e mesometrio. È composto principalmente da t. connettivo lasso, vasi sanguigni, nervi e linfatici, e ha la funzione di supportare e stabilizzare l'utero. (le due lamine sierose del mesometrio si discostano l'una dall'altra PARETE DELLA CEVICE - Epitelio da cilindrico a pavimentoso pluristratificato - Pieghe della mucosa (caratteristiche di specie) - Ghiandole mucose e secrezione di muco abbondante in estro (vischioso) e in gravidanza dove forma un tappo cervicale CICLO ESTRALE I termini anaestro, proestro, estro e diestro si riferiscono alle 4 fasi che compongono li ciclo estrale delle femmine di mammiferi domestici, un processo riproduttivo che consente loro di essere fertili in determinati periodi dell'anno o durante li ciclo. Il ciclo estrale è diverso dal ciclo mestruale umano, in quanto non comporta li sanguinamento mensile, ma piuttosto una serie di fasi in cui l'animale diventa fertile (estro) e si prepara all'eventuale concepimento. Questi stadi corrispondono a cambiamenti ormonali e fisiologici che si verificano durante il ciclo riproduttivo. Ogni fase ha un ruolo specifico nell'ambito della fertilità e della riproduzione. Ecco una spiegazione di ciascuna fase: - Anaestro (fase di riposo) =periodo di riposo del ciclo estrale (la femmina non è fertile) - Proestro (preparazione all'estro): i livelli di estrogeni aumentano, preparando l'utero e le ovaie per una possibile gravidanza (la femmina inizia a manifestare cambiamenti comportamentali, ma non è ancora recettiva al maschio). Possono comparire secrezioni vaginali e la vulva può gonfiarsi. - Estro (fase di fertilità): femmina è fertile e può concepire; quindi, è li periodo del "calore" (la femmina è recettiva al maschio e pronta per la copulazione). In questa fase avviene l'ovulazione, cioè li rilascio dell'ovulo dall'ovaio. Si verificano cambiamenti comportamentali evidenti, come l'aumento dell'attività sessuale e la disponibilità al maschio. - Diestro (fase lutale) = periodo in cui li corpo reagisce all'ovulazione. Se la femmina non è rimasta gravida, li corpo luteo (la struttura che si forma nell'ovaio dopo l'ovulazione) si ritira e li ciclo si prepara a ripartire. Se la femmina è rimasta gravida, li diestro si prolunga fino alla fine della gravidanza. Livelli di progesterone aumentano, per preparare l'utero ad accogliere una possibile gravidanza. Queste fasi si ripetono ciclicamente e sono fondamentali per la riproduzione delle specie animali. Ogni fase è regolata da cambiamenti ormonali che determinano le caratteristiche fisiche e comportamentali osservabili nei vari stadi del ciclo estrale. FASE LUTALE Nel ciclo estrale le fasi proliferativa e secernente corrispondono a periodi specifici della fase luteale del ciclo riproduttivo, che prepara l'utero a un possibile impianto dell'embrione. Queste fasi descrivono i cambiamenti che avvengono nella mucosa uterina (l'endometrio) ni risposta agli ormoni prodotti durante li ciclo. Queste fasi sono cruciali per la preparazione dell'utero all'impianto di un embrione, nel caso in cui si verifichi una gravidanza. La fase proliferativa prepara l'endometrio, mentre la fase secernente lo rende capace di nutrire e sostenere un embrione. Ecco una descrizione di ciascuna fase: - Fase Proliferativa o L'endometrio (la mucosa che riveste l'utero) si rigenera e si ispessisce. o Le ghiandole endometriali si sviluppano, ma non sono ancora attive nella produzione di secrezioni. o La mucosa uterina diventa più ricca di ghiandole e vasi sanguigni. Il ruolo degli estrogeni è quello di stimolare la crescita e la proliferazione cellulare. - Fase secernente o L'endometrio non cresce più in modo significativo, ma inizia a secrezione di sostanze nutritive. o Le ghiandole iniziano a secernere sostanze nutritive per prepararsi all'eventuale accoglienza di un embrione. - L'endometrio si trasforma in un tessuto più denso e ricco di vasi sanguigni Se l'ovulo è stato fecondato, l'endometrio deve fornire un ambiente ottimale per l'impianto e la nutrizione dell'embrione. Se l'embrione non si impianta, il corpo luteo si degenera, i livelli di progesterone calano, e l'endometrio inizia a sfaldarsi, dando inizio alle mestruazioni. L'ipertrofia e l'iperplasia sono due processi che descrivono rispettivamente un aumento delle dimensioni e del numero di cellule in un tessuto, e possono verificarsi sia nel miometrio che nell'endometrio dell'utero, in risposta a vari stimoli. Il miometrio è la parte muscolare dell'utero, e l'ipertrofia miometriale si verifica quando le cellule muscolari lisce (miotici) aumentano di dimensioni. L'endometrio è la mucosa che riveste la cavità uterina, e l'ipertrofia endometriale si riferisce a un aumento del volume delle cellule endometriali. Durante la fase proliferativa del ciclo mestruale, sotto l'influenza degli estrogeni, le cellule endometriali aumentano di dimensioni per prepararsi all'eventuale impianto di un embrione. L'iperemia della parete uterina si riferisce a un aumento del flusso sanguigno verso l'utero, che può verificarsi in risposta a diversi fattori fisiologici o patologici. L'iperemia uterina può interessare principalmente li miometrio (la muscolatura dell'utero) e l'endometrio Fase Proliferativa: Durante questa fase, che segue la mestruazione e precede l'ovulazione, l'estrogeno stimola l'aumento del flusso sanguigno verso l'endometrio per favorire la rigenerazione della mucosa. Fase Secernente: Dopo l'ovulazione, l'aumento del progesterone favorisce un ulteriore aElusso di sangue, specialmente nella mucosa uterina, per prepararla ad accogliere un embrione fertilizzato. - Utero piccoli ruminanti: BIPARTITO PIGMENTATO - Utero nella vacca: BICORNE BIPARTITO CON 4 FILE DI CARUNCOLE PER LATO E TERMINA CON DELLE PLICHE CIRCOLARI - Utero della scrofa: BICORNE E TERMINA CON CUSCINETTI CERVICALI - Utero della cagna e della cavalla BICORNE CON PLICHE LONGITUDINALI VAGINA La vagina è un organo tubulare muscolo-membranoso che fa parte dell'apparato riproduttivo femminile. È il canale che collega l'utero all'esterno del corpo e svolge funzioni riproduttive, protettive e di partorizione. La vagina è lunga, caratterizzata da un sottile parete e collocata tra li retto e la vescica urinaria. La sua porzione craniale è rivestita di peritoneo e in questa zona la mucosa ospita ghiandole. Sotto l'azione ormonale le cellule di rivestimento della mucosa vaginale sono soggette a cambiamenti nel corso del ciclo sessuale e costituiscono nella cagna indicatori attendibili della condizione di estro. Si divide in: - fornice (porzione vaginale della cervice, ostio uterino esterno) - corpo (vagina vera e propria) - vestibolo (dopo la vagina)