I Promessi Sposi PDF
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Università degli Studi di Milano
Alessandro Manzoni
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This document is a summary of Alessandro Manzoni's novel, I Promessi Sposi. The novel is set in 17th century Italy and explores themes of love, faith and social injustice.
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**ALESSANDRO MANZONI** [**[https://www.alessandromanzoni.org/]**](opere) [**[https://projects.dharc.unibo.it/philoeditor/]**](opere) I PROMESSI SPOSI - sono un romanzo storico, genere letterario che ha scalpore nel romanticismo - Ambientato nel 1628 1630 - Nella prima stesura si chia...
**ALESSANDRO MANZONI** [**[https://www.alessandromanzoni.org/]**](opere) [**[https://projects.dharc.unibo.it/philoeditor/]**](opere) I PROMESSI SPOSI - sono un romanzo storico, genere letterario che ha scalpore nel romanticismo - Ambientato nel 1628 1630 - Nella prima stesura si chiamavano Fermo Lucia e nella seconda Renzo e Lucia, la loro storia si intreccia con gli eventi sociali e storici del tempo - Eventi belliche seguita dalla lotta per la successione del ducato di Mantova - La peste del 1630 - Ci sono titoli alternativi - Fermo e Lucia (apocrifo, perché non c'è) - Gli. Sposi promessi come titolo provvisorio della seconda minuta e probabilmente anche della prima - Inizialmente era suddiviso in 4 tomi, poi dalla seconda redazione a tre tomi - Il primo tomo è dedicato alle vicende del paese natale fino alla fga dei 2 ragazzi a Monza e a Milano - Il secondo si dedica delle loro vicende - Il terzo si dedica al periodo della peste fino al ricongiungimento dei due e del matrimonio - L'ultima edizione è la Quarantana, perché è uscita nel 1842, è una dispensa illustrata e parla della storia della colonna infame - La pubblica dell'opera durò 2 anni, perché le pubblicava a dispense - Inizia a scrivere il romanzo il 24/04/1821 è la data che mette sul primo manoscritto nella prima stesura (minuta) e finisce il 17/10/1823 - Lui nei manoscritti scriveva solo in una colonna, riservando lo spazio per le correzioni - Tra il 21 e il 23 Manzoni stava scrivendo anche l'Adelchi e si era dedicato alle Pentecoste alla poesia V maggio - Dopo un periodo di sospensione si rimette al lavoro con la seconda minuta - Assume un copista professionista, il quale ha il compito di copiare il suo lavoro per la censura (era un periodo di forte censura) - 1827 prima edizione a stampa (chiamata ventisettana) - Subito dopo la ventisettana Manzoni parte subito per la Toscana, lì alcuni suoi amici lo aiuteranno a rivedere alcune parti linguistiche per creare alcune parti più moderne, perché i promessi sposi sono una lettura importante e obbligatoria nelle scuole, perché con questo si impara a leggere e a scrivere - Nell'introduzione Manzoni sostiene di aver trovato un manoscritto antico (non è vero) che lui chiama un dilavato e graffiato autografo, in cui dice di aver letto una bellissima storia - Gli serve a dare l'impressione della veridicità di quello che lui sta raccontando e dare senso del secolo - Inserire la storia del personaggio dell'anonimo - Si distinguono 4 blocchi narrativi 1. Il primo blocco va dai cap 1 al cap 8 - Il nome di Lucia deriva da Lux (luce) e spesso nella agiografia si collega santa lucia alla vista e lucia è raffigurata come così che ha persogli occhi, on verità in passato lucia è colei che ha protetto la propria verginità fino alla morte e il suo cognome Mondella in latino Mondus ha il suo carattere - Renzo inizialmente si chiamava Fermo, il nome rimanda un personaggio testardo e cocciuto, ma Manzoni cambia il significato, il suo nome completo è Lorenzo, San Lorenzo è stato messo sulla gratta perché non voleva abbandonare alla sua fede - La serva di don Abbondio, si chiamava Vittoria, poi Manzoni lo cambia in Perpetua (adesso è diventato un nome comune) - Il conte del sagrato è diventato l'Innominato - Fra Cristoforo, si chiamava Ludovico, in passato aveva ucciso un uomo per futili motivi e poi si è convertito 2. Il secondo blocco va dai cap 11 ai cap 17 - San martino è l'11 novembre 1628 3. Il terzo blocco va dai cap 18 a i cap 27 4. Il quarto blocco va dsi cap 28 ai cap 38 - Le vicende dei due ragazzi cominciano a intrecciati con gli eventi storici del tempo (la peste) - Le vicende devono iniziare a novembre in modo che si collega alla vicenda della ricolta del pane - Manzoni offre un campionario completo di tipi umani - Parla dei popolani ai nobili e cardinali - I protagonisti compiono un cammino di formazione nel romanzo - Renzo è onesto e cordiale ma è anche impulsivo e ingenuo, lui è il vettore colui che si muove, durante la storia cambia anche la situazione sociale - Lucia si muove ma è costretta, è timida è pudica e devota, ma si muove per lo più in spazi chiusi, quando la fanno uscire lì succede il problema. Nel suo percorso capisce che il male esiste, in un mondo cattivo anche i buoni possono essere coinvolti in atti cattivi - I due sono privi di due figure paterne (Lucia non ha un padre e Renzo è orfano), Fra Cristoforo li fa da padre - Quando la storia è ambientata nel paese descrive solo i due individui; invece, a Milano si sofferma a descrivere la massa, concentrandosi sull'irrazionalità della folla - Ci sono 4 personaggi del clero - Don Abbondio - Monaca di Monza è corrotta - Fra Cristoforo - Federigo Borromeo - Personaggi nobili sono tutti ritratti in chiave negativo - Il male si presenta come ingiustizia sociale, che si presenta sia come violenza fisica sia come violenza morale - La divina provvidenza è la peste \>\>\> - Don Abbondio paragona la peste a un flagello e a una scopa, perché sopravvivono i protagonisti e muore l'antagonista - Manzoni cerca di spiegare che Credere in dio significa anche abbandonarsi alla grazia, cioè alla sua bontà , gli uomini non possono determinare le azioni di dio - Renzo nel suo percorso di formazione cerca di scacciare la tentazione di farsi giustizia da solo, con la violenza, tanto i piccoli non potranno mai avere ragione con i potenti - Lucia invece scoprire che l'innocenza non basta a scacciare il male, perché comunque esiste anche se non lo si cerca, ma tutto ciò serve per crescere e per avere una vita migliore, e Manzoni dice che è questo "il sugo di tutta la storia" - Il finale non si conclude dove avevano cominciato, i due non vivranno più dove hanno vissuto, saranno costretti ad emigrare - Nella storia la quiete iniziale non è uguale alla quiete finale - I personaggi del polo positivo (Fra Cristoforo e Federigo Borromeo) incarnano lo spirito caritatevole - Fra Cristoforo prima si chiamava Ludovico, dopo aver ucciso una persona, si convertì - Si incammina sulla via della penitenza, chiedendo prima perdono alla famiglia di quello che aveva ucciso, e in cambio gli diedero un pane, per questo lui divenne al servizio degli umili - I promessi sposi parla di questi due che vogliono sposarsi - Manzoni svita sempre la rappresentazione del desiderio sessuale, tant'è che tutto nasce da un capriccio di Don Rodrigo che vorrebbe violentare Lucia - Manzoni ritiene inopportuno rappresentare questa immagine per non compromettere la serenità di potenziali lettori, per lui la letteratura non dovrebbe stimolare sentimenti erotici, ma invece sentimenti come la pietà , l'affetto al prossimo, il sacrificio di se stesso (come quando Lucia offre tutta se stessa alla madonna rinunciando quello che per lei era l'amore della sua vita) - I potenti sono sordi alle ragioni della giustizia, non vogliono seguire la legge - Es. quando Renzo cerca di farsi aiutare da Azzeccagarbugli, ma quando questo scopre che il cattivo è Don Rodrigo cambia subito idea - Manzoni fa un attacco frontale al sistema giustiziarlo del '600 - Manzoni si mostra un conservatore dando voce agli umili, attraverso i quali esprime i suoi pensieri liberali, si può considerare un nobile dalla mentalità aperta, lui non crede a nessuna rivoluzione, perché non cambia le sorti della società ; quindi, il popolo dovrebbe affidarsi alla chiesa - Il finto ritrovamento del manoscritto, fa sì che si stipuli un patto narrativo con lo scrittore, cioè siamo disposti ad entrare a credere a tutte le cose verosimili - Lui attribuisce la narrazione a due voci narranti: da una parte c'è l'anonimo seicentesco autore del manoscritto e Manzoni che si considera un narratore onnisciente (sa tutto e sa entrare bel cuore dei suoi personaggi), lui si riconosce come sereno, con un tono ironico - L'ironia investe tutti i personaggi tranne Lucia, che vien tratta da Manzoni con delicatezza - Il narratore non esercita l'onniscienza senza interruzioni - Il romanzo storico è un genere che comincia a diventare un modello di riferimento proprio in questi anni - Ma prima si aveva difficoltà linguistiche, perché non esisteva una lingua universale in Italia - Pesino Manzoni nella prima minuta, Fermo e Lucia, fa ancora fatica a trovare una lingua (lui parala il francese e il lombardo), ma si vedrà un cambiamento dalla ventisettana alla quarantana, provando a usare un dizionario (vocabolario milanese di Francesco Cherubini) e chiedendo a Emilia Luti (istruttrice delle sue figlie) i termini in toscano, nella quarantana elimina i lombardismi e cede alle forme auliche e modifica anche la morfologia e introduce fenomeni tipici dell'oralità - Nei promessi sposi non ci sono donne bionde, sono tutte accomunate dall'avere i capelli bruni - Per quanto riguarda la monaca di Monza (Gertrude) la bellezza dei capelli neri è paragonata al male, al fatale, ha una bellezza fatale - Lucia porta i capelli spartiti da una drizza lingua e disposte in trecce, contro ogni stereotipo porta i capelli neri e giovanili - Fa così per togliere lo stereotipo dalla letteratura - [[https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2018/12/I-promessi-sposi-in-tv-gli-untori-e-la-madre-di-Cecilia-655724e7-75e1-4bff-8481-162a63da26b3.html]](la%20madre%20di%20Cecilia) - Siamo in una specie di inferno, i cadaveri vengono ammassati sui carri dai monatti - In questo contesto entra un nuovo personaggio, la madre di Cecilia, Manzoni la presenta come un segno di grazia - La donna assiste alla morte di Cecilia senza disperarsi - La cosa ce traspare da questa donna è la fede in dio, lo si capisce dalle parole composte, ma soprattutto di gesti, l'amorosa cura con cui prepara la figlia per il suo viaggio