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This document provides information about soil cultivation techniques, including land preparation, for various agricultural purposes. It details the different methods of soil improvement, focusing on physical, chemical, and biological properties. The text also outlines the importance of soil moisture level and texture for successful cultivation operations.

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1)​ TECNICHE DI COLTIVAZIONE LAVORAZIONE DEL TERRENO Sono interventi meccanici sul terreno per rendere le condizioni più favorevoli per le colture. Scopi = 1)​ Integrazione delle azioni del clima e degli esseri viventi per migliorare le proprietà fisiche, chimiche e biologiche del suolo...

1)​ TECNICHE DI COLTIVAZIONE LAVORAZIONE DEL TERRENO Sono interventi meccanici sul terreno per rendere le condizioni più favorevoli per le colture. Scopi = 1)​ Integrazione delle azioni del clima e degli esseri viventi per migliorare le proprietà fisiche, chimiche e biologiche del suolo 2)​ Agevolare l'impianto delle colture 3)​ Risanamento delle colture MIGLIORAMENTO PROPRIETÀ FISICHE AUMENTO SUPERFICIE ESPOSTA - Miglioramento dell'azione dei fattori climatici (gelo, piogge, ecc.) AUMENTO POROSITA', DO infiltrazione, drenaggio, apparati radicali INCORPORAMENTO residui colturali, ammendati calcarei e umiferi, stabilizzanti la struttura REGOLAZIONE DELL’UMIDITÀ DEL SUOLO -​ Infiltrazione -​ Ritenzione dell'acqua, riduzione ruscellamento, creazione di riserve idriche profonde -​ Riduzione dell'evaporazione (sarchiatura) -​ Aumento della risalita capillare (rullatura) MIGLIORAMENTO PROPRIETÀ CHIMICHE Può avvenire con il rimescolamento in tutto il profilo degli elementi insolubili o trattenuti dai complessi argillo-umici, Riportando in superficie gli elementi dilavati, Favorendo le condizioni ossidative determina mineralizzazione della s.o. e aumento della disponibilità dei nitrati. MIGLIORAMENTO PROPRIETÀ BIOLOGICHE Favorisce lo sviluppo della microflora per: Incorporazione di sostanza organica (residui colturali, ammendanti), Formazione struttura (mezzo aerato, non troppo umido). NOCIVITÀ DELLE LAVORAZIONI -​ Rischio di riportare in superficie strati inerti, interrando troppo quelli fertili -​ Compattamento specie con suolo bagnato -​ Velocità di lavoro eccessive: distruzione aggregati strutturali del terreno (sminuzzamento polverizzazione), rischio di compattamento in particolare con lavorazioni autunnali -​ Ossidazione mineralizzazione degradazione s.o. La possibilità di lavorare il terreno dipende dal LIVELLO DI UMIDITÀ e TESSITURA (vedi cap. 2° fisica suolo) L'errore più frequente è compattare il terreno o distruggere la struttura (riduzione della macroporosità) Non entrare in campo col terreno umido, Ripartire il peso su superfici più ampie (cingoli, ruote gemellate), Ridurre il numero di passaggi (attrezzi più larghi o combinati), Conservare i residui colturali. CLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI prima della semina - ​ PRINCIPALI (azione di rottura) = -​ preparazione di uno strato adatto all'espansione delle radici ed a formare un adeguata riserva idrica, -​ Interramento di concimi e residui, -​ Interramento semi infestanti ARATURA VANGATURA FRESATURA SCARIFICATURA ​ COMPLEMENTARI (raffinamento) = -​ Frangizollatura ed affinamento -​ Pulizia da infestanti -​ Preparazione finale del letto di semina. Sofficità FRESATURA ERPICATURA ESTIRPATURA PAREGGIAMENTO RULLATURA colture in essiccazione - CONSECUTIVE O DI COLTIVAZIONE -​ Interruzione della capillarità superficiale -​ Pulizia da infestanti -​ Aumentare il volume di terra per le radici e facilitare l'irrigazione a solchi -​ Favorire la nitrificazione SARCHIATURA O ZAPPATURA ERPICATURA FRESATURA RINCALZATURA PRIMA DI FARE LE LAVORAZIONI PUÒ ESSERE NECESSARIO TRITARE I RESIDUI COLTURALI ARATURA In base al numero di corpi, gli aratri vengono denominati: MONOVOMERE: 1 solo corpo, per le arature più profonde BI o TRIVOMERE: 2 o 3 corpi, per le arature a media profondità POLIVOMERE (TETRA, PENTA, ESA, EPTAVOMERE): 4, 5, 6, 7 corpi per le arature più superficiali (es. ripassi complementari) Caratteristica principale dell'aratura è il rovesciamento della fetta operato dal versoio. ROVESCIAMENTO DELLA FETTA- Il rovesciamento consente l'interramento di concimi e residui. L'uniformità dipende dall'angolo di rovesciamento: se l’angolo < di 45° le zolle sono più orizzontali e il materiale tende a stratificarsi sul fondo, se l’angolo è > di 45° le zolle sono più verticali, la penetrazione dell'acqua è favorita, il materiale si distribuisce meglio, ma si restringe la larghezza di lavorazione. La fetta che viene rovesciata si disgrega dando origine a zolle di varia dimensione: se il terreno è in tempera le zolle saranno di dimensioni adeguate ed il lavoro di amminutamento è semplificato. Se l'umidità è eccessiva o insufficiente, le zolle saranno troppo grandi e occorreranno lavori completati energici con danno alla struttura. PROFONDITÀ DI ARATURA Lo SCASSO (totale o dissodamento, a trincea, a buche) è un lavoro di messa a coltura di un terreno vergine. ARATURA PROFONDA Vantaggi: 1.​ approfondimento apparato radicale - utile per specie a torte sviluppo (mais, medica, bietola, girasole) 2.​ aumento della capacità idrica (maggior porosità, utile in caso di distribuzioni irregolari delle piogge) Svantaggi: 1.​ Costo 2.​ dispersione in un volume elevato della s.o. 3.​ residui organici troppo profondi, in ambiente riducente 4.​ possibilità di portare in superficie terreno inerte MODALITÀ DI ESECUZIONE DELL’ARATURA a) a SCOLMARE: si inizia dal bordo dell'appezzamento ed il solco centrale resta aperto. Utile per rompere una baulatura esistente. b) a COLMARE: si inizia dal centro dell'appezzamento. Utile per formare una baulatura o per chiudere un fosso c) alla PARI: le zolle sono tutte orientate verso lo steso lato. Occorre l'aratro doppio che rovescia sia a destra che a sinistra. d) alla PARI: con l'aratro normale si possono lavorare due appezzamenti contemporaneamente. A colmare: si inizia dal centro dell'appezzamento e con un movimento a spirale verso le estremità laterali. Lascia solchi aperti ai bordi = scoline Accavallando le zolle al centro determina un rialzamento = baulatura (sezione a forma di baule) Facilita lo sgrondo delle acque in eccesso. Alla pari: non modifica il profilo (ritorno a vuoto), l'ultimo solco rimane aperto = SCOLINA) A scolmare: lascia il solco centrale aperto = SCOLINA ARATURA DEI TERRENI IN PENDIO 1.​ RITOCCHINO - Si lavora secondo le linee di massima pendenza. Spesso si lavora solo in discesa, con la salita a vuoto, alla pari (dipende dalla pendenza e dalla potenza della macchina) 2.​ IN QUOTA - Si lavora secondo le linee di livello genere alla pari (zolle verso monte: maggiore difficoltà, il solco tende a chiudersi; zolle verso valle: si favorisce lo slittamento del suolo verso il basso) Vantaggi dell'aratura: Consente l'interramento di residui e concimi Buon controllo delle infestanti annuali (i semi vengono interrati in profondità). Inconvenienti dell'aratura: zollosità elevata: tipica di terreni argillosi e secchi; se però viene effettuata molto tempo prima della semina la zollosità sparisce a causa degli atmosferili e si ha per un lungo periodo un terreno con molta scabrezza che riduce ruscellamento ed erosione. suola di aratura (= crostone di lavorazione): schiacciamento del fondo del solco operato dal vomere e dal tallone dell'aratro nei terreni argillosi; impedisce la penetrazione dell'acqua, dell'aria e delle radici; occorre variare ogni anno la profondità di lavorazione. inversione degli strati: talvolta sfavorevole con arature profonde, favorevole con arature superficiali in quanto porta in superficie strati ben strutturati dagli apparati radicali. costo. Eccessiva ossigenazione: degradazione della SOSTANZA ORGANICA DISCISSURA Effettua solo il taglio verticale del terreno, senza rovesciamento della fetta. Può sostituire l'aratura. Rippers: bracci verticali o arcuati, 1-3 denti, 70-90 cm sia di distanza tra i denti, sia di profondità. Ripper con organi vibranti comandati dalla presa di forza del trattore. Chisel: 5 -7 denti di 40-50 cm Questi attrezzi vengono genericamente chiamati anche discissori, scarificatori o ripuntatori. Deltaplow: Sagomati per aumentare la rottura trasversale al senso di marcia. Molto diffusi nelle aziende biologiche al posto dell'aratro classico. SCARIFICATURA + DISCATURA RIDUCE IL DISTURBO AL TERRENO - degradazione SO - distruzione aggregati strutturali 1) In sostituzione dell'aratura: minimo disturbo del suolo, più veloce, maggior larghezza di lavoro, idonea in terreni con crostoni, sassosi, coesivi. Svantaggi: non interra malerbe e concimi organici 2) complementare all'aratura: -​ prima: favorisce drenaggio e aerazione profonda di terreni pesanti e compattati, consente poi arature più superficiali (25-30 cm). Tempi di lavoro più brevi, minori oneri energetici, non c'è suola di lavorazione, la s.o. viene interrata più in superficie -​ contemporaneamente all'aratura, con aratri ripuntatori (lavorazione a due strati) -​ dopo l'aratura, lavoro più superficiale per rompere zolle, migliorare aerazione, favorire penetrazione dell'acqua 3) scarificatura di cotiche erbose a 10-30 cm a fine inverno per migliorare aerazione e disponibilità idrica di prati poliennali di lunga durata… Lavorazione a 2 strati: permette di ottenere i vantaggi della lavorazione profonda, evitandone gli svantaggi. Consiste nel rompere il terreno in profondità (50-60 cm) con un ripuntatore ed arare a 20-30 cm. Le 2 operazioni si possono fare: ​ in 2 tempi, prima ripuntatura, poi aratura con polivomere, ​ assieme con aratro ripuntatore. La riduzione del consumo energetico è del 25-30% rispetto a un aratura a 40 cm. FRESATURA La fresatrice è un attrezzo rimescolatore; il moto circolare delle lame è comandato dalla presa di forza del trattore. La profondità di lavorazione non può superare i 20-25 cm. La fresatrice classica ha l'asse rotante orizzontale. Esistono anche frese verticali. La fresatura è una lavorazione molto energica in grado di sminuzzare il terreno in modo molto efficiente. Essa può sostituire l'aratura nelle tecniche di minimum tillage o seguirla nella tecnica tradizionale (per la rottura delle zolle). -​ Se il terreno è in tempera il lavoro è molto valido (ottima frammentazione delle zolle). -​ Se il terreno è secco gli aggregati risultano ancora troppo grandi e può essere dannosa per la struttura. -​ Se è troppo umido "impasta". COMPATTAMENTO SOTTOSUPERFICIALE UN ECCESSIVO SMINUZZAMENTO (NECESSARIO PER SEMI PICCOLI) DISTRUGGE GLI AGGREGATI STRUTTURALI E PUO' ESSERE DANNOSO PER LA MACROPOROSITA' (T. ARGILLOSI) VANGATURA Simula la vangatura manuale. La vangatrice è uno strumento rovesciatore, consente un buon rimescolamento del terreno senza provocare suola di lavorazione ma non sminuzza sufficientemente le zolle. Rotazione grazie alla presa di forza del trattore La profondità di lavorazione non può superare i 30-35 cm. Se il terreno è troppo umido per l'aratura o per la fresatura, la vangatura può sostituirle egregiamente (specie nei terreni non troppo pesanti). ERPICATURA E' normalmente considerato un tipico lavoro complementare. Si effettua con l'erpice a dischi o a denti (rigidi o flessibili). Scopi dell'erpicatura: ​ Frammentazione delle zolle derivanti dalla lav. principale (frangizollatura). ​ Pareggiamento del letto di semina e conseguimento di un sufficiente grado di sofficità del terreno. ​ Pulizia del terreno dalle infestanti. ​ Leggero interramento di concimi e, eventualmente, di erbicidi e antiparassitari (alcuni sono fotosensibili). ​ Profondità di lavorazione: 10-15 cm. ERPICI A DISCHI (Erpici frangizolle) L'angolazione tra le sezioni regola la profondità di lavorazione ed il grado di rimescolamento del terreno: Paralleli: + profondo - rimescolamento Angolati: - profondo + rimescolamento ERPICI A DENTI RIGIDI (Estirpatori) ERPICI A DENTI FLESSIBILI (come il Vibrocultor) La flessibilità provoca una vibrazione dei denti che conferisce al terreno una notevole sofficità. In genere è l'ultimo ripasso subito prima della semina. Regolare la profondità per evitare che i denti si spezzino. RULLATURA Ha l'effetto di comprimere il terreno e favorire il contatto fra questo ed il seme (per farlo imbibire più velocemente). Utile soprattutto quando il terreno è poco umido, troppo soffice o poco raffinato e quando il seme è piccolo. Si può effettuare prima o subito dopo la semina. Pericolosa nei terreni molto argillosi o limosi perchè favorisce la formazione di crosta superficiale (O difficoltà di emergenza). Il rullo può essere liscio, scanalato o dentato. Esistono anche rulli vibranti per aumentare l'effetto di compressione. SARCHIATURA E' una lavorazione nell'interfila che si effettua in colture seminate a file sufficientemente larghe (> 50 cm). Ha il compito di ripulire l'interfila dalle infestanti e di rompere la capillarità superficiale del terreno per evitare l'evaporazione dal suolo nudo. Quindi una miglior conservazione dell'umidità del terreno. Le colture che prevedono questa lavorazione si dicono "SARCHIATE". Si può eseguire con motocoltivatori o con trattori attrezzati con estirpatori multipli o con frese multiple. RINCALZATURA Scopi: Principalmente per aumentare il volume di terra alla base delle piante. Pulizia dell'interfila da infestanti e interruzione della capillarità superficiale (come sarchiatura) Il solco aperto nell'interfila può servire per irrigare (infiltrazione laterale da solchi) Si può eseguire con aratri rincalzatori o affossatori: vomere a 2 falde, con 2 versoi (servono anche per apertura di fossi). Come per ogni tecnica, occorre decidere la quantità, il tipo ed il momento dell'intervento QUANTITA': energia da impiegare nell'operazione, dipende da quanti interventi si intendono effettuare ed a quale profondità. TIPO: la combinazione di operazioni. MOMENTO: epoca di esecuzione delle operazioni. IN ORDINE DECRESCENTE DI CONSUMI ENERGETICI Tecnica tradizionale: 1 lav. profonda + 1, 2 o più lav. in dipendenza dalla zollosità e dalla specie coltivata complementari Lav. a 2 strati: 1 araripuntatura + 1 o più lav. complementari. Lav. ridotta: (solo lav. superficiali) 1 o più passaggi con fresa e/o erpici Lav. minima (minimum tillage): 1 passaggio con fresa o erpici Semina su sodo (sod seeding, zero tillage): non lavorazione, semina diretta sulle stoppie con seminatrici speciali. La scelta della tecnica è di carattere prevalentemente economico. Le lavorazioni più leggere (e la non lavorazione in particolare) comportano in genere problemi di controllo delle infestanti ma, per contro, disturbano meno il terreno ed evitano perdite eccessive di s.o. (conservazione della struttura). PROFONDITÀ DI ARATURA (in funzione dell'approfondimento degli apparati radicali) Profonda: 50-60 cm: Erba medica (radici anche oltre 1 m) 50 cm: Melone, anguria, ecc (radici 70-80 cm) 40-50 cm: Barbabietola (fittone grosso e profondo) Media: 30-40 cm: Pomodoro e solanacee (radici 50-60 cm) 25-35 cm: Cereali (micro e macrotermi, apparato radicale fascicolato) Superficiale: 15-20 cm: Fragola, lattuga, cipolla (radici 25-30 cm). (Valori indicativi per la sola aratura nella tecnica tradizionale) La discissura (in alternativa) può essere approfondita anche di 20 cm. Le lavorazioni ridotte e minime, per definizione, sono superficiali. Epoca di esecuzione dell'aratura (lav. principali) Autunnale: interramento concimi organici in un momento di lenta mineralizzazione, prevale l'umificazione. Invernale: soluzione di ripiego per le autunnali: difficoltà di trovare terreno in tempera, minor tempo per l'azione del gelo. Primaverile: poco prima della semina per evitare rapida degradazione della s.o., difficile preparare bene il letto di semina senza l'aiuto degli agenti climatici. Ordinarie solo in terreni molto sciolti. Si effettuano in terreni torbosi per favorire la mineralizzazione Estiva: comportano forte mineralizzazione dell'humus (eremacausi), si effettuano in caso occorra accumulare acqua e le piogge comincino già a settembre, o in suoli argillosi che diventano rapidamente troppo bagnati e non lavorabili. Comporta l'uso di trattrici di alta potenza e forte consumo degli attrezzi. SEMINA SU SODO Semina diretta sulle stoppie della coltura precedente. Vantaggi: Minor input energetico (minor costo e minore impatto ambientale). Maggior velocità di esecuzione (non si perde tempo in lavori preparatori). L'umidità del terreno al momento dell'intervento è importante (per la copertura del seme), ma meno che per le altre lavorazioni. Svantaggi: Problematico controllo delle infestanti. E' necessario un intervento preventivo con un diserbante sistemico totale (gliphosate). E' utile farla precedere da un erbaio (azione ripulente) I risultati non sono eguali per tutte le colture. Buoni in genere sul frumento, meno buoni su orzo, contrastanti per il mais. La semina su sodo avviene attraverso l’utilizzo di seminatrici. Seminatrice GASPARDO per frumento Gli organi lavoranti, per l'apertura del solchetto, sono costituiti da dischi.

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