Muscoli Della Gamba E Del Piede PDF

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Università di Ferrara

Arianna Gonelli

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anatomy muscles human body biology

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This document describes the muscles of the leg and foot, providing detailed anatomical information. It's organized into sections, detailing the different muscles present in the leg, alongside their function and location. The document includes diagrams, aiding in understanding the topic of human anatomy.

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Arti, Lezione 75, 11/05/2021 Prof.ssa Arianna Gonelli **[MUSCOLI DELLA GAMBA E DEL PIEDE]** **Muscoli della gamba** Si prosegue con la descrizione dei muscoli dell'arto inferiore andando a descrivere i muscoli presenti a livello della gamba. Al pari di quello che abbiamo visto per l'arto superio...

Arti, Lezione 75, 11/05/2021 Prof.ssa Arianna Gonelli **[MUSCOLI DELLA GAMBA E DEL PIEDE]** **Muscoli della gamba** Si prosegue con la descrizione dei muscoli dell'arto inferiore andando a descrivere i muscoli presenti a livello della gamba. Al pari di quello che abbiamo visto per l'arto superiore, a livello dell'avambraccio, anche a livello della gamba possiamo andare a suddividere e ad ascrivere questi muscoli in diverse logge. In questa immagine è rappresentata una sezione dell'area della gamba in cui è possibile vedere come i setti intermuscolari vadano a delimitare queste logge: in particolare è possibile notare una loggia anteriore, una laterale ed una loggia posteriore. Nell'ambito della loggia posteriore si andrà a specificare quali sono i muscoli presenti nell'area più superficiale e quali quelli presenti più in profondità. Quindi si avrà una loggia anteriore in cui saranno presenti prevalentemente muscoli estensori, rispetto ad un'area posteriore in cui si trovano dei muscoli flessori: in particolare nella posteriore superficiale avremo i flessori superficiali, mentre nella parte più interna avremo i flessori profondi. Diverso il discorso per i laterali dove troveremo dei muscoli peronei. Tutte le azioni che possono essere eseguite da questi muscoli saranno strettamente vincolate ai movimenti anche del piede. Quindi viene qui ripreso il discorso già affrontato con le articolazioni in maniera tale da poter ![](media/image2.png)seguire il discorso più facilmente visto che poi, per ogni muscolo, verrà indicata la capacità di estendere, flettere, ruotare internamente ed esternamente il piede. Gli assi del piede sono tre: asse trasversale, anteroposteriore, longitudinale. I movimenti principali sono: - Flessione dorsale: movimento del piede verso l'alto (che è quello che utilizziamo normalmente quando camminiamo). - Flessione plantare, che è il movimento del piede verso il basso. - Eversione: deriva da due movimenti che vengono associati, cioè l'abduzione e la pronazione, quindi con la flessione plantare. - Inversione: insieme di adduzione e supinazione e in questo caso ho invece la flessione dorsale. - Adduzione: la punta del piede si porta indietro verso il piano di simmetria del corpo. - Abduzione: la punta del piede gira verso l'esterno, quindi si allontana dal piano di simmetria. - Supinazione: rotazione interna del piede. - Pronazione: rotazione esterna del piede. ![](media/image4.png)**Muscoli anteriori della gamba** Sono tutti innervati dal nervo peroniero profondo. Sono muscoli che vanno ad estendersi dalla gamba fino al piede e sono disposti in un solo strato. In senso medio-laterale abbiamo: \- tibiale anteriore \- estensore lungo dell'alluce \- estensore lungo delle dita \- muscolo peroniero terzo o anteriore **Muscolo tibiale anteriore** Prende origine dalla faccia laterale della tibia e dalla membrana interossea. Le fibre si riuniscono in un unico tendine che scende medialmente e va ad inserirsi a livello dell'osso cuneiforme e del primo osso metatarsale. Flette dorsalmente il piede. **Muscolo estensore lungo dell'alluce** Prende origine dalla faccia mediale dalla fibula e dalla membrana interossea. Le fibre scendono e vanno ad inserirsi sulla superficie dorsale della base della falange distale dell'alluce. Flette dorsalmente l'alluce e contribuisce a flettere dorsalmente il piede tramite la supinazione. **Muscolo estensore lungo delle dita** Ha la funzione di unire tibia e fibula alle ultime quattro dita del piede. Prende origine dal condilo laterale della tibia e dalla membrana interossea e va ad inserirsi, tramite l'omonimo tendine, a livello delle ultime quattro dita. Flette dorsalmente le ultime quattro dita del piede. **Muscolo peroniero anteriore/terzo** Si trova nella porzione inferiore della gamba. Ha origine dalla faccia mediale della fibula e dalla membrana interossea, le fibre si riuniscono in un tendine e vanno alla base del quinto osso metatarsale. Flette dorsalmente il piede e favorisce la pronazione del piede. *In questa immagine si riesce ad apprezzare molto bene la disposizione medio-laterale di questi quattro muscoli e i relativi punti di origine ed inserzione delle strutture muscolari. Si possono vedere con più facilità anche la parte dei tendini, per esempio il tendine del muscolo tibiale anteriore, che si inserisce a livello dell'osso cuneiforme e del primo metatarsale; poi abbiamo il tendine del muscolo estensore lungo dell'alluce, che si inserisce a livello della falange distale dell'alluce ed il tendine del muscolo estensore lungo delle dita che va ad inserirsi a livello delle falangi medie e distali delle ultime quattro dita del piede.* ![](media/image6.png)**Muscoli laterali della gamba** Sono innervati dal nervo peroniero superficiale. Si estendono in generale dalla fibula al piede. A questa categoria appartengo due muscoli: il peroniero lungo ed il peroniero breve. **Muscolo peroniero lungo** Ha una forma particolarmente allungata. Origina dalla testa della fibula; le fibre si allungano, scendono e si riuniscono in un tendine che scende anteriormente e si porta direttamente alla pianta del piede, dove si addentra a livello dei muscoli plantari. Si inserisce a livello del cuneiforme mediale e del primo osso metatarsale. Dato il punto in cui va ad addentrarsi ed in cui si inserisce la sua azione è quella di abbassare il margine mediale del piede. **Muscolo peroniero breve** Muscolo posto più in profondità rispetto al precedente. Parte dalla faccia laterale della fibula e le fibre da qui si vanno a riunire in un tendine che si continua inferiormente fino a raggiungere il margine laterale del piede e si va ad inserire nella tuberosità del quinto osso metatarsale. L'azione di questi due muscoli è concertata. Il peroniero breve è un muscolo che va a coadiuvare la pronazione del piede. **Muscoli posteriori della gamba** Come visto prima, nella loggia posteriore della gamba si andavano ad individuare due aree: una dei muscoli posteriori superficiali e un\'altra tutt'attorno dei muscoli posteriori profondi. Nello strato più superficiali troviamo il muscolo tricipite della sura e il muscolo plantare, mentre nello strato profondo avremo il popliteo e i muscoli flessori lungo dell'alluce e delle dita. **Strato superficiale** **Muscolo tricipite della sura** E' un muscolo di notevoli dimensioni: il nome stesso vuol dire che è formato da tre ventri. Due sono superficiali e sono il capo mediale e laterale del muscolo gastrocnemio. Il capo profondo è rappresentato dal muscolo soleo. Quindi il muscolo gastrocnemio e il muscolo soleo si uniscono distalmente in un solo e robusto tendine calcaneale che va ad inserirsi al calcagno. Il **muscolo gastrocnemio capo mediale** origina dal condilo mediale del femore, mentre il **capo laterale** origina dal condilo laterale del femore. Questi due capi si dirigono in basso andando a delineare la **fossa poplitea**. Partendo da queste origini i fasci muscolari si dirigono verso il basso e si dirigono a formare un'ampia aponeurosi che si continua poi con il tendine calcaneale. Il **muscolo soleo** origina dalla faccia posteriore di fibula e tibia e queste fibre si riuniscono in un ventre che a sua volta si riunisce con l'aponeurosi del gastrocnemio, contribuendo alla formazione del tendine calcaneale. Questo tendine nel momento in cui raggiunge il piede si inserisce nella tuberosità del calcagno. Questa grande struttura muscolare flette e supina il piede, e contribuisce alla stazione eretta e alla deambulazione. ![](media/image8.png)*Questa immagine ci aiuta a ricordare la morfologia particolare del muscolo tricipite. Vediamo i due ventri: quello mediale e quello laterale del gastrocnemio e poi abbiamo il muscolo soleo. Dalla loro unione deriva il muscolo tricipite della sura. Più in alto abbiamo il muscolo plantare, di cui si parlerà successivamente, che si interfaccia al muscolo soleo.* *In questa immagine del Netter vediamo come il gastrocnemio in alto delimiti la fossa poplitea, e come le fibre discendenti vadano a riunirsi, insieme al soleo, in un unico tendine: il tendine calcaneale.* **Muscolo plantare** E' un muscolo sottile. Viene sezionato perché si trova nell'intermezzo tra gastrocnemio e soleo. Prende origine dal condilo laterale del femore e dalla porzione più posteriore della capsula articolare del ginocchio. Questo vertice muscolare si dirige medialmente verso il basso e si inserisce nel tendine calcaneale. Quindi il tricipite della sura ed il muscolo plantare hanno come punto di inserzione questo robusto tendine che va poi ad inserirsi nella tuberosità plantaneale, infatti l'azione del plantare si sovrappone a quella del tricipite della sura. ![](media/image10.png) **Strato profondo** **Muscolo popliteo** E' l'unico muscolo che non arriva fino al piede. Si trova nel cavo popliteo, ha origine dall'epicondilo laterale del femore e dalla porzione posteriore della capsula articolare del ginocchio e si va ad inserire nella faccia posteriore della tibia. Flette la gamba sulla coscia e ruota internamente la gamba. **Muscolo flessore lungo dell'alluce** Si trova in posizione laterale rispetto agli altri muscoli posteriori. Ha origine dalla faccia posteriore della fibula e dalla membrana interossea, i fasci si dirigono verso il basso e danno luogo ad un tendine che si inserisce sulla superficie plantare della base della falange distale dell'alluce. Flette l'alluce e contribuisce alla flessione delle altre dita. **Muscolo tibiale posteriore** Rappresenta il muscolo posto più in profondità. Origina a livello della faccia posteriore della tibia e dalla membrana interossea. I fasci muscolari si dirigono verso il basso e medialmente per continuare in un tendine che si inserisce sulla tuberosità del navicolare e delle tre cuneiformi. Aiuta a flettere il piede, e contribuisce alla deambulazione. **Muscolo flessore lungo delle dita** Origina dalla faccia posteriore della tibia, i fasci muscolari scendono e a livello del calcagno si riuniscono in quattro tendini, i quali si inseriscono sulle quattro falangi distali delle ultime quattro dita. Flette le ultime quattro dita. **Fossa poplitea** È una regione a forma di losanga situata posteriormente al ginocchio. Come limite superiore troviamo i muscoli posteriori della coscia: infatti se il lato laterale è dato dal muscolo bicipite femorale, il lato mediale invece è dato dal muscolo semitendinoso e dal muscolo semimembranoso. Distalmente troviamo il capo mediale ed il capo laterale del muscolo gastrocnemio. Superficialmente a questa regione troviamo la fascia poplitea, che è la continuazione della fascia lata della coscia. Questa fascia poplitea contiene linfonodi, vasi poplitei, il nervo ischiatico, il nervo tibiale e il nervo peroniero comune. Profondamente a questa fascia trovo la faccia poplitea del femore, la superficie posteriore della capsula articolare del ginocchio ed anche il muscolo popliteo. ![](media/image12.png) *In questa immagine sono riassunte le principali azioni svolte dai muscoli trattati.* **Muscoli del piede** Nel piede si distinguono i muscoli del dorso e della pianta. Nei muscoli del dorso avremo: \- muscolo estensore breve delle dita \- muscolo estensore breve dell'alluce. Per quanto riguarda la pianta avremo invece: -muscoli mediali della pianta (muscoli che saranno a carico dell'alluce), \- muscoli laterali (a carico del quinto dito), -muscoli dell'area intermedia. **Muscoli del dorso del piede** **Muscolo estensore breve delle dita** È innervato dal nervo peroniero profondo. Unisce il calcagno alle tre dita intermedie. Parte dalla faccia superiore del calcagno. Le fibre si portano avanti e medialmente, poi vanno a dividersi in tre tendini che si inseriscono a livello del secondo, terzo e quarto dito. Estende secondo, terzo e quarto dito. **Muscolo estensore breve dell'alluce** Innervato anch'esso dal nervo peroniero profondo. Unisce il calcagno alla falange prossimale dell'alluce. L'origine è comune a quella dell'estensore breve delle dita, tanto che in alcuni libri di testo queste due strutture sono descritte come un'unica struttura. L'inserzione però avviene a livello della falange prossimale dell'alluce. Estende ed adduce l'alluce. ![](media/image14.png)**Muscoli della pianta del piede** Dobbiamo distinguere i muscoli mediali, cioè quelli a carico dell'alluce, i muscoli laterali, che sono quelli del quinto dito, e i muscoli della parte intermedia. **Muscoli mediali** **Muscolo abduttore dell'alluce** E' innervato dal nervo plantare mediale. Ha origine dalla tuberosità del calcagno, da qui i fasci si spingono in avanti, continuano fino all'inserzione con la prima articolazione metatarso-falangea ed anche con la superficie laterale della falange prossimale dell'alluce. Ha la funzione di abdurre e flettere l'alluce. **Muscolo flessore breve dell'alluce** E' innervato oltre che dal nervo plantare mediale anche da quello laterale. Ha origine dalle ossa cuneiformi, in particolare da quella mediale e intermedia. Si formano due capi: uno mediale e uno laterale. Il capo mediale si va ad inserirsi a livello dell'osso sesamoide della prima articolazione metatarso-falangea, mentre il capo laterale si va ad inserire a livello dell'osso sesamoide laterale. Flette l'alluce e contribuisce alla sua abduzione e adduzione. **Muscolo adduttore dell'alluce** Innervato dal nervo plantare laterale. Abbiamo due capi: l'obliquo e il trasverso. Il capo obliquo origina dall'osso cuboide e cuneiforme laterale, mentre il capo trasverso ha origine dalle capsule articolari della terza, quarta e quinta articolazione metatarso-falangea. I due capi convergono verso la falange prossimale dell'alluce e si inseriscono sull'osso sesamoide laterale dell'alluce. Adduce e flette l'alluce. ![](media/image16.png)**Muscoli laterali** Sono innervati dal nervo plantare laterale. **Muscolo abduttore del quinto dito** Origina dalla tuberosità del calcagno e da una sorta di aponeurosi plantare. I fasci si portano in avanti e si riuniscono in un tendine che si inserisce sulla falange prossimale del quinto dito. Abduce il quinto dito. **Muscolo flessore breve del quinto dito** Origina dalla base del quinto metatarsale e si inserisce a livello della falange prossimale del quinto dito. Flette il quinto dito **Muscolo opponente del 5 dito** Ha origine dal legamento plantare lungo e si inserisce sul margine laterale dell'osso metatarsale per addurre il quinto dito. Da alcuni autori viene visto come una sottocategoria del muscolo abduttore del quinto dito. **Muscoli della regione intermedia** Sono posti profondamente rispetto all'aponeurosi plantare ed inoltre sono disposti su più strati. Abbiamo un primo strato rappresentato dal muscolo flessore breve delle dita, poi un secondo strato con il muscolo quadrato della pianta ed i muscoli lombricali e poi un terzo strato che è dato dai muscoli interossei plantari e dorsali. **Muscolo flessore breve delle dita** Innervato dal plantare mediale. Parte dalla tuberosità del calcagno, supera l'aponeurosi plantare e le fibre si riuniscono in quattro fasci muscolari che avranno seguito in altrettanti tendini per le ultime quattro dita. I tendini si inseriscono nelle falangi intermedie delle ultime quattro dita. Flette queste strutture. **Muscolo quadrato della pianta** Innervato dal plantare laterale. Prende origine dai margini laterali e mediali del calcagno e si inserisce nel tendine flessore lungo delle dita. La funzione è quella di flettere le ultime quattro dita. **Muscoli lombricali** Siamo di fronte a quattro muscoli che non rappresentano altro che il proseguo del muscolo flessore lungo delle dita. Il primo, secondo e terzo sono innervati dal nervo plantare mediale, mentre il quarto dal laterale. Originano tutti e quattro dai margini dei muscoli flessori lunghi delle dita, mentre si inseriscono ai tendini dei muscoli estensori delle dita. Flettono la falange prossimale. **Muscoli interossei** ![](media/image18.png) Sono sette, innervati dal nervo plantare laterale. Sono sette perché si ritrovano tra le ossa metatarsali: avremo tre interossei plantari e quattro muscoli interossei dorsali. Per quanto riguarda i muscoli interossei plantari hanno origine dal terzo, quarto, quinto osso metatarsale e si inseriscono a livello delle falangi prossimali del terzo, quarto e quinto dito. Avvicinano il terzo, quarto e quinto dito al secondo. Per quanto riguarda invece i muscoli interossei dorsali, essi prendono origine dalle ossa metatarsali, si inseriscono nelle falangi prossimali del secondo, terzo e quarto dito cosi che sono in grado di allontanare il terzo e quarto dito rispetto al secondo. **Fasce dell'arto inferiore** Adesso bisogna fare una considerazione sulle fasce dell'arto inferiore. Innanzitutto la porzione libera dell'arto inferiore è rivestita da una fascia superficiale che poi fa seguito posteriormente alla fascia glutea mentre anteriormente avremo il legamento inguinale. Se ne riconosce una porzione superficiale: questa dal punto di vista istologico è un connettivo sottocutaneo che contiene grasso, vasi della circolazione superficiale, nervi cutanei, vasi linfatici, linfonodi. Superiormente va a continuarsi con la parete anterolaterale dell'addome mentre inferiormente, in corrispondenza del ginocchio, si fonde con la fascia profonda e dopo ricomparirà a livello superficiale nella gamba. La faccia profonda di questa fascia superficiale è una struttura robusta che prende il nome di **fascia lata** a livello della coscia, mentre a livello della gamba si parla di **fascia crurale**. La coscia è rivestita superficialmente da una continuazione della fascia lata, che è la **fascia femorale**. Questa fascia è ispessita lateralmente nel tratto ileotibiale, anteriormente presenta il triangolo femorale dove abbiamo delle strutture vascolari di tipo femorale e nella porzione profonda della fascia vengono inviati due setti intermuscolari che creano un'area mediale, una anteriore e una posteriore, dove si individua la disposizione di più logge, che saranno quelle che determinano una differente localizzazione dei muscoli anteriori della coscia rispetto a quelli posteriori e mediali. In realtà, le logge sono due, una anteriore e una posteriore, solo che la posteriore comprende la posteriore e la mediale. Per quanto riguarda la gamba, la fascia superficiale prende il nome di fascia crurale. Anche in questo caso vengo inviati dei setti che vanno a distinguere una loggia anteriore, una loggia posteriore ed un'area laterale. Quindi, oltre a questa divisione di logge, avremo anche una diversa disposizione dei muscoli, con la porzione più anteriore che andrà ad ospitare i muscoli estensori, e con quella posteriore, ulteriormente suddivisa in un'area superficiale e una profonda, che andrà ad ospitare i muscoli flessori. La fascia crurale presenta degli ispessimenti, dove le fibre si dispongono a rete dando vita a **retinacoli**. Questi retinacoli devono mantenere in sede i tendini dei muscoli della gamba che arrivano poi fino al piede. Anteriormente si trova il retinacolo dei muscoli estensori, a livello più mediale il retinacolo dei muscoli flessori, mentre più lateralmente il retinacolo dei muscoli peronieri. **Retinacolo dei muscoli estensori** Ce n'è uno superiore e uno inferiore. Nella porzione superiore ci troviamo tra il margine anteriore della tibia ed il margine laterale della fibula. L'inferiore è teso tra la faccia laterale del calcagno e il malleolo tibiale, l'osso cuneiforme mediale e navicolare. ![](media/image20.png)Dalla regione profonda di questi retinacoli vengono mandati dei setti fibrosi che si inseriscono sullo scheletro dando vita a tre canali osteofibrosi. In questi canali ritrovo i tendini dei muscoli anteriori all'interno di tre guaine tendinee sinoviali: una per il tibiale anteriore, una per il muscolo estensore lungo dell'alluce e una per i muscoli estensore lungo delle dita e peroniero terzo. **Retinacolo dei muscoli flessori** Diverso il discorso per il retinacolo dei muscoli flessori. E' teso tra il margine posteriore del malleolo tibiale e la faccia mediale del calcagno. Anche qui dalla porzione profonda del retinacolo partono dei setti fibrosi, arrivano allo scheletro, formano dei canali osteofibrosi per il passaggio dei tendini. Tutte e tre le guaine tendinee sinoviali danno passaggio ai muscoli tibiale posteriore, flessore lungo dell'alluce e flessore lungo delle dita. *In questa immagine possiamo apprezzare il **retinacolo dei muscoli peronieri**. Questi sono formati da un retinacolo superiore ed uno inferiore. Sono entrambi tesi tra il mallleolo fibulare e la faccia laterale del calcagno.* ![](media/image22.png)A livello del piede la fascia crurale si continua dorsalmente come **fascia superficiale dorsale del piede**, mentre a livello della pianta ho una struttura chiamata **aponeurosi plantare**. Dorsalmente la fascia dorsale superficiale non è altro che il seguito del retinacolo inferiore dei muscoli estensori. Va a fissarsi sia lateralmente che medialmente allo scheletro del piede e, ad un livello più profondo dei muscoli estensori abbiamo la fascia corrispondente a questa, cioè la fascia dorsale profonda del piede. Questa fascia va a rivestire i muscoli interossei dorsali e tutto lo scheletro del piede. Per quanto concerne l'aponeurosi plantare, questa è un ispessimento della fascia superficiale che va a rivestire la pianta del piede. Prende origine dalla tuberosità del calcagno. Abbiamo dei fasci longitudinali che arrivano fino alle dita e dei fasci trasversali che hanno la funzione di andare a tenere insieme i fasci longitudinali. A livello del margine del piede l'aponeurosi si continuerà con la fascia dorsale superficiale del piede. Dalla porzione profonda dell'aponeurosi vengono a crearsi i setti plantari. Vanno a fissarsi a livello dello scheletro del piede: si avrà un setto plantare laterale e uno mediale. Il laterale va ad inserirsi verso il quinto metatarsale, mentre il mediale a livello del primo metatarsale. L'insieme dell'aponeurosi plantare e di questi setti forma tre logge in cui sono accolti i muscoli mediali, intermedi e laterali della pianta del piede. A livello delle dita abbiamo le cinque guaine tendinee sinoviali che accolgono i tendini delle dita e sono rivestite da guaine fibrose, continuazione delle fasce del piede, che presentano fibre crociate e anulari, per mantenere in sede e dare forza e struttura alle articolazioni di questo livello.

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