Gli Elementi Costitutivi Dell'Azienda PDF
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Università degli Studi Guglielmo Marconi
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Questo documento esplora gli elementi costitutivi di un'azienda, analizzando il capitale finanziario, gli investimenti, il capitale di rischio, il capitale di credito e il capitale intellettuale in un contesto aziendale. L'obiettivo è capire come un'azienda è strutturata per svolgere la propria funzione produttiva e rispondere alle esigenze del mercato.
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ni co ar oM GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELL’AZIENDA lm...
ni co ar oM GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELL’AZIENDA lm lie ug iG ud St gli ARGOMENTI 1. Capitale Finanziario de 2. Investimenti 3. Capitale di rischio 4. Capitale di credito à 5. Capitale intellettuale. sit er iv 2 Un ni co ar OBIETTIVI Per nascere e funzionare, ogni azienda deve essere caratterizzata dalla presenza di tre elementi oM fondamentali: il capitale finanziario, il capitale intellettuale; la coordinazione sistemica. Obiettivo della lezione è esaminare come è fatta l’azienda, quali sono gli elementi da cui l’azienda deve essere costituita per realizzare la sua funzione di produzione, rispondendo alle sollecitazioni ambientali. lm La finalità è delineare le componenti costitutive e strutturali del sistema d’azienda (capitale finanziario e capitale intellettuale) sulle base delle quali è poi possibile effettuare l’analisi lie dell’amministrazione economica dell’azienda, considerata sotto il profilo – delle attività di gestione – del controllo di tali attività. ug 3 iG ud St gli CAPITALE FINANZIARIO Investimenti aziendali ‐> Il capitale si configura, anzitutto, come una massa di investimenti, ossia impieghi della de moneta in fattori grazie ai quali svolgere la produzione e lo scambio per il mercato di beni o servizi. Fabbisogni ‐> Per realizzare gli investimenti, occorre prima procurarsi la moneta necessaria. Per farlo, bisogna attingere ai finanziamenti a disposizione dell’impresa. Ciclo Denaro‐Produzione‐Denaro ‐> Il denaro come mezzo per acquisire i diversi fattori necessari a realizzare à l’attività di produzione per lo scambio di mercato che si è prefisso di svolgere e, grazie a questa attività, generare una nuova e maggiore quantità di denaro per soddisfare le sue esigenze di consumo. sit – Nell’azienda, dunque, il denaro è trasformato in mezzi che, combinati con il lavoro e le idee, consentono di svolgere l’attività di produzione. er Capitale finanziario ‐> si presenta simultaneamente sotto due aspetti: – gli investimenti aziendali, ossia le forme di impiego dei mezzi monetari; – iv i finanziamenti aziendali, ossia le fonti da cui tali mezzi provengono. 4 Un ni co ar GLI INVESTIMENTI Investimenti aziendali ‐> Il capitale si configura come un complesso di investimenti di varia natura: oM – Gli elementi che compongono il capitale variano, assumendo caratteri specifici, in relazione al particolare tipo di attività produttiva svolta dall’impresa. Struttura produttiva ‐> I vari investimenti che concorrono a definire l’apparato produttivo stabile dell’impresa: lm – Fabbricati ‐> edifici di vario genere entro i quali viene svolta l’attività, o parte dell’attività, aziendale. – Impianti, macchinari e attrezzature ‐> strumenti e dotazioni necessari per l’attività produttiva di lavorazione/trasformazione. lie – Brevetti, licenze e marchi ‐> elementi immateriali (conoscenze, capacità). Necessari per l’avvio, l’ottimizzazione e lo sfruttamento dei procedimenti di produzione. – Partecipazioni ‐> nella logica dell’aggregazione aziendale (integrazione verticale e orizzontale), si può attività di produzione. ug avvertire l’esigenza di creare legami con altre imprese, grazie ai quali rendere più economica la propria 5 iG ud St gli INVESTIMENTI Capitale Fisso ‐> Investimenti che vengono realizzati per predisporre le condizioni necessarie a de svolgere durevolmente la produzione e che, pertanto, vengono impiegati lungo un ampio arco di tempo. Immobilizzazioni tecniche ‐> Elementi del capitale fisso con una stretta strumentalità tecnica rispetto alla realizzazione della produzione aziendale. à – Immobilizzazioni materiali, dotate di una loro fisicità (impianti, macchinari ecc.) – Immobilizzazioni immateriali, caratterizzate da una sostanziale intangibilità, (brevetti, marchi ecc.) sit Immobilizzazioni finanziarie ‐> non sono espressione di fattori immediatamente impiegati nell’attività produttiva, ma di attività di finanziamento di soggetti terzi, a vario titolo condotte er dall’impresa; – Partecipazioni in altre società; – Prestito a lungo termine concesso a un’altra unità produttiva. iv 6 Un ni co ar INVESTIMENTI Ciclo operativo ‐> esprime la vita quotidiana dell’impresa, ossia il complesso delle operazioni di acquisto dei oM fattori di consumo, loro trasformazione in prodotti (beni o servizi) e vendita dei medesimi. Tali operazioni si susseguono incessantemente, fintanto che l’impresa è in normale funzionamento. Capitale circolante ‐> Investimenti correlati al ciclo operativo dell’impresa. – I componenti del capitale circolante, pur restando gli stessi come genere, si rinnovano costantemente come specie. lm Capitale di funzionamento ‐> Lo svolgimento del ciclo operativo, in ogni caso, presuppone l’esistenza della struttura produttiva. lie – Senza la struttura produttiva non si può svolgere la fase trasformativa che del ciclo costituisce il cuore. – La struttura produttiva se non viene «messa in moto» dal ciclo operativo resta inerte e si dimostra incapace di realizzare qualunque produzione economica. ug 7 iG ud St gli INVESTIMENTI Investimenti che si ricollegano allo svolgimento del ciclo operativo aziendale ‐> insieme di elementi nei quali si de trova impiegato parte del capitale dell’impresa considerata in un dato momento della sua vita: – scorte di materie prime e prodotti finiti ‐> Senza la disponibilità in magazzino di tali fattori, l’impresa non potrebbe svolgere con tranquillità i suoi processi produttivi; consentono di far fronte a improvvisi picchi della domanda di mercato o difficoltà di approvvigionamento. à – crediti ‐> nella pratica commerciale, le vendite vengono negoziate, prevalentemente, a termine, ossia non in contanti, ma sit concedendo dilazioni di pagamento. Nel momento in cui vende i suoi prodotti, l’azienda non «riconverte» in moneta il capitale impiegato nei prodotti; acquisisce, invece, un diritto di credito. – cassa e depositi bancari ‐> parte del capitale finanziario presente ancora in forma liquida (cassa) o sostanzialmente liquida er (depositi bancari); moneta riaffluita all’impresa in seguito al «disinvestimento» di determinati elementi del capitale (esempio, crediti che sono stati riscossi) e che attende di essere opportunamente reinvestita. Si tratta, inoltre, di moneta che l’imprenditore, volontariamente, mantiene non investita allo scopo di fronteggiare evenienze particolari. iv 8 Un ni co ar INVESTIMENTI Capitale di funzionamento ‐> caratteristiche principali oM – Capitale fisso e capitale circolante rappresentano le due fondamentali categorie di investimenti che vengono a formare il capitale di funzionamento dell’impresa, Complesso di beni, materiali e immateriali, nonché di diritti (es. crediti), a disposizione dell’imprenditore per lo svolgimento della sua attività economica. lm – Le caratteristiche del settore si riflettono sull’ammontare e sulla composizione del capitale di funzionamento dell’azienda. Le imprese che operano in settori «pesanti» (ad esempio, telecomunicazioni, chimica, estrattivo), per realizzare la produzione, si devono procurare molto più capitale rispetto ad altre che sono inserite in settori più «leggeri» (ad esempio, commercio, lie servizi turistici, abbigliamento). – Il settore influenza anche la proporzione fra parte fissa e circolante degli investimenti. Le aziende manifatturiere, avendo la necessità di predisporre un robusto apparato di trasformazione, investono più ug pesantemente nel capitale fisso rispetto alle quelle che operano nel commercio. 9 iG ud St gli CAPITALE DI RISCHIO Fabbisogno di capitale ‐> L’avvio della gestione aziendale richiede contatti e scambi con persone de e terze economie (imprese, enti, associazioni, fondazioni, ecc.) per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie a realizzare le combinazioni economiche dell’azienda (cioè l’insieme delle attività strutturate tramite le quali i fattori della produzione sono trasformati in beni o servizi da vendere/erogare). Coperture del fabbisogno ‐> Le risorse necessarie sono reperite sui mercati finanziari andando à ad individuare: sit ‐ soggetti finanziatori (persone fisiche o giuridiche) che, disponibili ad assumersi tutti i rischi connaturati ad un’intrapresa economica, trasferiscano capitale di proprietà all’azienda; ‐ altri soggetti finanziatori (persone fisiche o giuridiche) che, non disposti ad assumersi rischi se non er quello d’insolvenza, trasferiscano capitale di prestito all’azienda. Fattore produttivo generico ‐> I mezzi monetari, attinti a titolo di proprietà o di debito dai mercati finanziari, costituiscono fattori produttivi generici. iv 10 Un ni co ar CAPITALE DI RISCHIO Capitale di proprietà ‐> costituito sia da mezzi monetari che da beni e servizi utilizzabili oM dall’azienda nelle diverse fasi dell’attività di produzione‐erogazione – Possono giungere all’azienda in tempi successivi a quello di costituzione in relazione alle esigenze della gestione. Acquisizione ‐> normalmente sono coloro che costituiscono promuovono (hanno avuto l’idea lm imprenditoriale) a dotare l’azienda delle risorse finanziarie necessarie a realizzare la struttura aziendale e ad avviare le combinazioni economiche. Capitale di rischio ‐> il capitale di proprietà viene denominato anche capitale di rischio perché: lie ‐ la sua remunerazione, non essendo determinata da vincoli contrattuali, è incerta e variabile; ‐ non essendovi alcun obbligo di restituzione contrattualmente previsto, il capitale è di fatto vincolato in modo permanente all’azienda. ug 11 iG ud St gli CAPITALE DI RISCHIO Capitale sociale ‐> nelle aziende costituite in forma di società, i mezzi finanziari propri assumono de la denominazione di capitale sociale, che rappresenta l’insieme dei conferimenti operati dai soci al momento di creare l’impresa, o anche in seguito in relazione alle esigenze finanziarie legate all’attività dell’impresa. – Il capitale sociale è frazionato in quote o azioni, ognuna rappresentativa di una parte di esso; – le quote/azioni vengono assegnate ai soci in proporzione al capitale versato. à Utili ‐> Se la produzione si svolge in modo economico, l’impresa consegue degli utili, che sit possono essere distribuiti ai soci come remunerazione del capitale che hanno investito nell’attività produttiva oppure possono essere trattenuti nell’impresa Riserve ‐> rappresentano una sorta di «risparmio» attuato dall’impresa per mezzo er dell’autofinanziamento, un finanziamento generato dall’impresa stessa attraverso la sua attività produttiva. – Costituiscono la più autentica fonte interna di finanziamento (più del capitale sociale, che non è iv generato dall’impresa). 12 Un ni co ar CAPITALE DI RISCHIO Logiche di riferimento ‐> Capitale sociale e riserve, che costituiscono i finanziamenti propri o fonti interne oM dell’impresa, possono essere interpretati facendo riferimento a due logiche: – della proprietà ‐> prevale l’aspetto giuridico della proprietà dei beni destinati all’attività produttiva; si parla di capitale proprio sottintendendo di coloro che lo hanno apportato all’azienda. – dell’entità ‐> concentra l’attenzione sull’unità produttiva, che è autonoma e distinta da coloro che l’hanno creata; le risorse acquisite da un qualunque soggetto terzo rispetto all’azienda (soci compresi) sono «finanziamenti esterni»; sono di origine lm interna (quindi capitale proprio) soltanto i fondi generati dall’impresa ( autofinanziamento). Azienda individuale ‐> il capitale di rischio non si suddivide formalmente in capitale sociale e riserve lie essendo una massa indistinta nella quale conferimento iniziale, ulteriori conferimenti, utili non prelevati si confondono. – Motivazione giuridica ‐> nelle aziende individuali la responsabilità del titolare è immediata, personale e piena; garanzia giuridico non sul piano economico). ug delle obbligazioni contratte dall’azienda non è tanto il capitale di rischio, quanto il titolare stesso; (NB minor rilievo 13 iG ud St gli CAPITALE DI CREDITO Capitale di credito (o capitale di debito) ‐> Risorse finanziarie reperite tramite il ricorso de all’accensione di prestiti nei confronti di terzi. – Vi si ricorre qualora il capitale proprio non copra tutto il fabbisogno, iniziale o di funzionamento, di risorse necessarie all’attività produttiva svolta dell’azienda. à Onerosità ‐> il capitale di credito dovrà essere remunerato e restituito secondo tempi e modalità stabilite contrattualmente. sit Rischio di insolvenza ‐> I finanziatori in linea di prestito sono soggetti al rischio d’insolvenza in quanto l’azienda potrebbe non generare risorse monetarie sufficienti a remunerare e rimborsare er i prestiti nei tempi e nei modi contrattualmente stabiliti. – Il rimborso in ogni caso deve precedere quello del capitale proprio, in quanto quest’ultimo costituisce una garanzia per i creditori dell’impresa. iv 14 Un ni co ar CAPITALE DI CREDITO Finanziamenti bancari ‐> Gran parte dei finanziamenti esterni è collegata all’attività delle banche; principali forme oM tecniche: – apertura di credito in conto corrente ‐> contratto con il quale la banca mette a disposizione dell’azienda una somma di denaro per un certo periodo. L’azienda utilizza tale disponibilità in base alle sue esigenze (con un prelievo unico o frazionati), ripristinando la provvista con successivi versamenti. L’impegno della banca si rinnova annualmente (durata indeterminata). La banca può revocare le disponibilità al ricorrere di determinate condizioni. lm – anticipazione su pegno di beni ‐> combina un contratto di prestito con un contratto di pegno su beni (merci, preziosi, titoli) dati in garanzia. In base ai beni ottenuti in pegno, la banca concede all’impresa una somma di denaro pari al valore di tali beni, decurtato dello «scarto di garanzia». lie – anticipazione di crediti ‐> la banca anticipa una somma di denaro a fronte di crediti che l’azienda vanta nei confronti dei propri clienti. il finanziamento accordato non è fisso in quanto varia in ragione della massa di crediti offerta dall’impresa. – sconto di carta commerciale ‐> la banca anticipa una somma pari al valore attuale di titoli di credito emessi dall’impresa (o da suoi clienti); ug si ha una cessione del credito alla banca, normalmente compiuta pro‐solvendo e non pro‐soluto. 15 iG ud St gli CAPITALE DI CREDITO «Prestiti di firma» ‐> le garanzie prestate dalla banca o da altre imprese a favore dell’impresa, nei confronti dei de terzi, consentono all’impresa di ottenere, più facilmente, capitali a credito da altri soggetti; forme tipiche: – fidejussione; avallo; accettazione. Titoli di credito ‐> dichiarazione scritta attestante che qualcuno deve una somma a qualcun altro ‐> la cambiale è un particolare tipo di titolo di credito che consente di: à – esigere direttamente la somma riportata nel titolo senza dover verificare per quale motivo il titolo è stato emesso; sit – Ottenere, a garanzia dell’importo dichiarato nel titolo, il sequestro dell’equivalente in valore dei beni del debitore. Cambiale ‐> assume due schemi tipici: – vaglia (pagherò) cambiario ‐> dichiarazione scritta e firmata dal debitore (emittente), che si obbliga a pagare una er certa somma ad un beneficiario (primo prenditore). – cambiale tratta ‐> Se il traente deve dei soldi al primo prenditore, invece di pagare, ordina al trattario (suo iv debitore) di pagare la somma dovuta al primo prenditore. 16 Un ni co ar CAPITALE DI CREDITO Mutuo ‐> contratto di finanziamento disciplinato dal Codice Civile, caratterizzato dai seguenti oM elementi: – i fondi sono erogati di solito a fronte di un determinato piano di investimenti; – il prestito viene supportato da garanzie reali (tipicamente da ipoteca) e, talvolta, anche da garanzie personali (es. fidejussioni); – lm normalmente, si tratta di somme di un certo rilievo, che prevedono il rimborso in un arco temporale ampio. Rapporto di mutuo ‐> si articola in due momenti chiave: – erogazione della somma da parte dell’istituto di credito; lie – rimborso graduale da parte dell’ azienda, secondo un prefissato piano di «ammortamento finanziario». Il piano prevede scadenze periodiche (per solito trimestrali o semestrali), nelle quali l’impresa paga alla banca una rata di ammortamento del mutuo, comprensiva di una parte del capitale preso a prestito e degli interessi sino a quel momento maturati. ug 17 iG ud St gli CAPITALE DI CREDITO Prestiti obbligazionari ‐> ulteriore forma di finanziamento esterno, le obbligazioni sono titoli il de cui valore nominale rappresenta una quota di debito dell’impresa. – NB Le obbligazioni, per l’impresa che le emette, sono cosa ben diversa dalle azioni. Le prime rappresentano capitale di debito, le seconde capitale di rischio. Diritti e obblighi ‐> Il loro possesso conferisce i seguenti diritti (che corrispondono a obblighi per l’impresa): à – percepimento, a scadenze fisse, di un determinato interesse; sit – rimborso del capitale pari al valore nominale dell’obbligazione. Limitazioni ‐> si tratta di un canale finanziario aperto solo ad alcune imprese. – Il Codice Civile permette di emettere obbligazioni solo alle imprese che presentino veste giuridica di er società di capitali. Inoltre, il capitale acquisibile attraverso l’emissione di un prestito obbligazionario presenta dei limiti quantitativi; infatti, non può eccedere una somma pari al doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato, salvo iv alcune eccezioni (art. 2412 c.c.). 18 Un ni co ar CAPITALE DI CREDITO Natura dei debiti ‐> Per ogni impresa, si configura, pertanto, una distinzione fra: oM – debiti di finanziamento ‐> il rapporto fra l’impresa e i terzi ha per oggetto il denaro; producono incassi monetari al momento in cui vengono contratti. – debiti di regolamento (o di funzionamento) ‐> il rapporto fra l’impresa e i terzi ha per oggetto fattori produttivi; sostituiscono provvisoriamente pagamenti monetari; Trattamento di fine rapporto ‐> debiti verso dipendenti derivanti dall’obbligo per l’impresa di versare a ogni dipendente, al termine del rapporto di lavoro, una somma proporzionale al numero di anni lavorati e alla lm retribuzione percepita. – L’impresa non eroga al dipendente l’importo che ha maturato ogni anno, bensì alla conclusione del rapporto di lavoro (Si tratta di una fonte di finanziamento indiretto). lie Realtà italiana ‐> la composizione delle fonti di raccolta del capitale di credito non differisce in modo significativo fra imprese che operano in settori diversi. – Il capitale preso a prestito da banche, obbligazionisti e altri finanziatori riveste un ruolo importante, ma non prioritario. – – ug La fonte che assicura la maggior parte dei finanziamenti è rappresentata dall’indebitamento commerciale. Il T.F.R., infine, riveste un ruolo non trascurabile nelle imprese di minore dimensione. 19 iG ud St gli CAPITALE DI CREDITO Durata dei finanziamenti ‐> Le fonti di finanziamento si differenziano, oltre che per la de provenienza e la natura del vincolo che le lega all’impresa (proprie o di terzi), anche in relazione alla durata temporale di tale vincolo: – Finanziamenti a medio‐lungo termine (o durevoli) ‐> sono rappresentati da capitali monetari che restano vincolati all’impresa per periodi di tempo lunghi (oltre cinque anni) o medi (fino a cinque à anni). Mutui, la cui forma tecnica presuppone proprio un vincolo pluriennale, nonché dalle obbligazioni. sit Capitale di rischio, normalmente conferito senza limite di tempo e non prevede, salvo casi particolari, il rimborso. er – Finanziamenti a breve termine o correnti ‐> hanno una scadenza normalmente compresa nell’anno. Finanziamenti concessi dai fornitori e Alcuni finanziamenti bancari, come le anticipazioni. iv 20 Un ni co ar CAPITALE DI CREDITO Stabilità dei finanziamenti ‐> La durata del vincolo, non corrisponde necessariamente al grado oM di stabilità, cioè all’attitudine del finanziamento a lasciare costantemente a disposizione dell’impresa un certo ammontare di capitale. – I finanziamenti a medio‐lungo termine ‐> esclusi i capitali propri, non presentano i caratteri della stabilità. La somma a disposizione dell’impresa non si mantiene stabile, a meno che l’impresa non riesca simultaneamente a negoziare nuovi mutui per importi pari alle somme rimborsate. – I finanziamenti a breve termine, se esaminati alla luce del loro grado di stabilità, si ripartiscono fra lm finanziamenti: A breve in senso stretto ‐> corrispondono a finanziamenti aventi un breve ciclo di estinzione che, giunti a scadenza, vengono rimborsati ed esauriscono la loro funzione (es una anticipazione bancaria). lie A breve che si rinnovano per rotazione ‐> una volta scaduti e rimborsati, si riformano nuovamente, per importi sostanzialmente analoghi (es i debiti verso fornitori). A breve che si rinnovano a scadenza (o tacitamente) ‐> Caso tipico sono le aperture di credito in conto corrente: la possibilità di revoca le rende potenzialmente a brevissimo termine, ma in mancanza di ug situazioni particolari (segnali di allarme che spingono la banca a chiedere il «rientro»), la linea di credito viene regolarmente rinnovata alla scadenza del periodo contrattuale. 21 iG ud St gli CAPITALE INTELLETTUALE Capitale intellettuale ‐> insieme di esperienze, competenze e condizioni operative, interne de d’azienda ed esterne d’ambiente, che consente al capitale finanziario di dare concretamente luogo alla produzione. Patrimonio intangibile ‐> a differenza di quello finanziario, il capitale intellettuale presenta caratteristiche qualitative, più che quantitative. à – Attribuirgli un valore monetario, così come si fa per gli impianti, le scorte di magazzino ecc., è molto difficile. Tanto più che la gran parte degli elementi intangibili non può essere «acquistata» come un sit qualsiasi altro fattore produttivo. Componenti ‐> le principali componenti di tale patrimonio sono: – er capitale umano; – capitale relazionale; – capitale strutturale. iv 22 Un ni co ar CAPITALE INTELLETTUALE Fattore umano ‐> Il capitale finanziario deve essere attivato, «messo in moto» dalle persone oM – Il fattore umano è insieme al capitale finanziario un fondamentale componente dell’azienda. Lavoro ‐> necessario per far funzionare l’impresa, è di due tipi: – lavoro imprenditoriale ‐> condotto tipicamente dal soggetto economico, è di tipo ideativo, creativo, teso a identificare le migliori combinazioni fra i fattori della produzione e a ricercare nuove opportunità. Si traduce nelle scelte concernenti: lm Il prodotto (cosa produrre); il mercato (per chi produrre); la tecnologia (come produrre). lie – lavoro attuativo ‐> attività meno creativa e più attuativa che trasforma le idee imprenditoriali in azioni aziendali. Soggetti diversi dall’imprenditore, che operano alle dipendenze del soggetto giuridico dell’azienda (lavoro concreto le indicazioni imprenditoriali ug subordinato), a vari livelli e con ruoli diversi svolgono il lavoro attuativo, raccogliendo e traducendo in 23 iG ud St gli CAPITALE INTELLETTUALE Capitale umano ‐> è un capitale «preso a prestito» e non di proprietà dell’impresa: i lavoratori, con il loro bagaglio di conoscenze, a differenza degli elementi del capitale finanziario, non possono essere vincolati de alla combinazione produttiva; essi forniscono un servizio in cambio della remunerazione e di altri benefici di natura non monetaria. – Per garantire continuità allo svolgimento dell’attività di produzione economica è necessario individuare modalità che assicurino la costante disponibilità di lavoro con elevate caratteristiche qualitative. In alcuni casi, infatti, la à perdita di determinate professionalità chiave può causare gravi danni all’impresa. Aspetti biologici e psicologici ‐> per vincolare e valorizzare il fattore umano occorre tener conto degli sit aspetti di natura non economica propri di tale fattore. – L’uomo rappresenta un sistema di personalità in quanto portatore di un complesso di esigenze di natura psicologica che ne determinano comportamento e motivazioni al lavoro. Le principali esigenze psicologiche possono ricondursi er a bisogni di socialità, sicurezza, stima (propria e da parte degli altri), potere, autorealizzazione. – Tali esigenze fisiche e psicologiche devono trovare adeguate risposte nell’attività svolta e nell’ambiente in cui vive. Il fattore umano, in sostanza, è un fattore produttivo il cui impiego pone problemi estremamente delicati dalla cui iv soluzione dipende la possibilità di economico sfruttamento del capitale finanziario. 24 Un ni co ar CAPITALE INTELLETTUALE Capitale relazionale ‐> Il complesso delle conoscenze alla base delle relazioni che l’azienda crea oM con dipendenti, clienti, fornitori, finanziatori, istituzioni e interlocutori sociali. Valore dei rapporti con l’ambiente ‐> l’impresa vive nell’ambiente e instaura costantemente relazioni con soggetti terzi che possono contribuire a decretarne il successo. Rapporti con il mercato ‐> Particolarmente importanti sono i rapporti che legano l’impresa al lm mercato (dei prodotti e servizi offerti, delle risorse, finanziarie). – Marca, notorietà, affidabilità e immagine sono espressioni di risorse intangibili che maturano negli scambi di mercato e che concorrono a formare la componente relazionale del capitale intellettuale. lie – Tale componente, in ogni caso, non è rappresentata soltanto dalla capacità dell’impresa di farsi conoscere dal mercato, ma anche e soprattutto da quanto l’impresa conosce il mercato. Cogliere e anticipare i bisogni dei clienti rappresentano l’elemento determinante per rafforzare il capitale ug relazionale e ottenere il successo dell’impresa. 25 iG ud St gli CAPITALE INTELLETTUALE Capitale strutturale ‐> conoscenza accumulata nell’impresa in merito alle interazioni che si de determinano fra capitale umano, capitale relazionale e capitale finanziario. Componenti: à – Gli assetti istituzionali ‐> La veste giuridica adottata, la composizione del soggetto economico, la localizzazione dei centri di produzione, l’articolazione secondo logiche di gruppo sit – Le conoscenze codificate ‐> brevetti, procedure, formulari, schede tecniche, archivi ecc. condivise dal personale aziendale e trasmissibili nel tempo e nello spazio. – er La cultura aziendale ‐> Le idee che in un dato contesto di produzione sono considerate di valore comune, i tipi di processi mentali, gli atteggiamenti e il genere di individui che non ben accetti nell’ambito dell’organizzazione aziendale. iv 26 Un ni co ar CONCLUSIONI Un’azienda ha origine dalla constatazione di un bisogno da soddisfare e richiede un insieme di risorse oM (tecniche, finanziarie, umane) per attivare i processi di produzione. Il Capitale finanziario si presenta simultaneamente tanto gli investimenti aziendali, ossia le forme di impiego dei mezzi monetari, quanto i finanziamenti aziendali, ossia le fonti da cui tali mezzi provengono. Le risorse necessarie sono reperite da: ‐ soggetti finanziatori (persone fisiche o giuridiche) che, disponibili ad assumersi tutti i rischi connaturati ad un’intrapresa economica, trasferiscano capitale di proprietà all’azienda; lm ‐ altri soggetti finanziatori (persone fisiche o giuridiche) che, non disposti ad assumersi rischi se non quello d’insolvenza, trasferiscano capitale di prestito all’azienda. Il capitale intellettuale consente l’interazione fra le componenti aziendali e favorisce il pieno sfruttamento lie delle risorse finanziarie e materiali (finanziamenti e investimenti) e, di conseguenza, lo sviluppo e la prosperità dell’impresa. Il patrimonio intangibile dell’impresa, considerato nelle sue diverse componenti, è il risultato di competenze molteplici e differenziate, relative ai processi di trasformazione, alla tecnologia, al mercato e dimensioni dell’ambiente. ug alla clientela, alle risorse finanziarie, alla marca, all’immagine trasmessa ai terzi, ai rapporti con le diverse 27 iG ud St gli COPYRIGHT à de sit AVVISO Ai sensi dell'art. 1, comma 1 del decreto‐legge 22 marzo 2004, n. 72, come modificato dalla legge di conversione 21 maggio 2004 n. 128, er le opere presenti su questo sito hanno assolto gli obblighi derivanti dalla normativa sul diritto d'autore e sui diritti connessi. Tutti i contenuti sono proprietà letteraria riservata e protetti dal diritto di autore della Università degli Studi Guglielmo Marconi. Si ricorda che il materiale didattico fornito è per uso personale degli studenti, al solo scopo didattico. 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