23.Crisi 2007 -2008 finale1.pptx
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Storia, Guerre e Crisi Economiche Sergio Vergalli [email protected] Istituto Perlasca 19 gennaio Vergalli - Lezione 1 2021 Documentario Inside Job ITA https://www.youtube.com/watch? v=UUSAcDrPVvU La crisi finanziaria negli USA: la b...
Storia, Guerre e Crisi Economiche Sergio Vergalli [email protected] Istituto Perlasca 19 gennaio Vergalli - Lezione 1 2021 Documentario Inside Job ITA https://www.youtube.com/watch? v=UUSAcDrPVvU La crisi finanziaria negli USA: la bolla immobiliare ed i mutui subprime ◦ Ma fin quando il prezzo delle case continuava a salire, le banche entravano in possesso di immobili di valore più elevato rispetto a qualche tempo prima, realizzando dei guadagni anche in caso di insolvenza. Dopo il cambiamento di politica monetaria (rialzo dei tassi di interesse della FED a partire dal 2005-06): aumento delle insolvenze nel mercato dei mutui sub-prime ◦ Quando il prezzo delle case iniziò a diminuire e le insolvenze aumentarono, la bolla immobiliare scoppiò ed il problema si riversò sui bilanci delle banche. In breve tempo la crisi contagiò l’intero sistema finanziario internazionale. Preludio alla Crisi Finanziaria: la Bolla PE Immobiliare Prezzi delle abitazioni unifamiliari A partire dai tardi anni 90 fino al 2006, i prezzi degli immobili aumentarono del 130%. Allo stesso tempo, gli standard di qualità sui mutui peggiorarono. Nota: include solo le transazioni. Fonte: CoreLogic. Il Ciclo Inflazionario dei Prezzi degli Immobili PE Prezzi degli immobili in aumento e peggioramento degli standard di qualità sui mutui si alimentavano a vicenda: I prezzi in salita crearono l’aspettativa che il mercato immobiliare rappresentasse un investimento sicuro. La facilità di contrarre un mutuo e la disponibilità di mutui «esotici» (rate basse nei primi anni) aumentarono la domanda di immobili, incrementano a sua volta i prezzi. Il Deterioramento della Qualità dei Mutui PE Prima degli anni 2000, tipicamente gli acquirenti versavano un importo significativo come caparra e fornivano documentazione dettagliata delle loro finanze. Ma al crescere dei prezzi degli immobili, molte banche iniziarono a offrire mutui a debitori meno qualificati (mutui nonprime) che richiedevano una caparra e una documentazione minima, o niente di tutto ciò. Il Deterioramento della Qualità dei Mutui PE % di nuovi mutui nonprime sul % di mutui nonprime con poca o nessuna totale documentazione Fonte: Federal Reserve, basato su dati da Fonte: dati da Mayer, Pence e Sherlund Mortgage Finance «The Rise in Mortgage Defaults» Journal of Economic Perspectives, 2009, Table 1 and 2, panel C La Bolla Immobiliare Scoppia PE Mortgage-Service Coverage Ratio Gli aumenti dei prezzi resero gli immobili meno abbordabili. Le rate dei mutui iniziarono ad erodere il reddito dei contraenti. Di conseguenza, gli eccessivi costi di proprietà iniziarono ad indebolire la domanda immobiliare. Fonte: Federal Reserve La Bolla Immobiliare Scoppia PE Prezzi di abitazioni unifamiliari Il declino della domanda portò ad un crollo dei prezzi a cominciare dal 2006. Tra il 2006 e il 2012 i prezzi degli immobili crollarono del 30%. Nota: Include solo le transazioni. Fonte: CoreLogic. Economia Reale L’economia cresce e la FED riduce progressivamente il tasso di crescita della moneta (mt) con i tassi di interesse che, ovviamente, aumentano e, come si vede nella Figura seguente, raggiungono un livello pari a circa 5% nel 2007. L’economia sta crescendo perché molte famiglie, le cui case stanno aumentando di valore, riescono a rinegoziare il mutuo con le banche e a ottenere prestiti sempre crescenti. Immaginiamo un esempio: compro una casa che vale 100 chiedendo il denaro in prestito a una banca e dando la casa come garanzia. Se dopo un mese la casa vale 120, chiedo alla banca di rinegoziare il mutuo e prestarmi ancora 20. Questo consente a molte famiglie statunitensi di consumare di più e di far aumentare il PIL (ricordiamo che il consumo è la quota maggioritaria del PIL) e, tuttavia, questa crescita è tutta basata su debiti crescenti. Ricordiamo, anche, che quasi tutti i mutui erano a tasso variabile. Le famiglie che, nel 2004, potevano permettersi di pagare interessi all’1%, nel 2007 non possono più permettersi di pagare interessi al 5% e, quindi, falliscono (non riescono a pagare le rate del mutuo). Tre effetti 1. Una vendita in massa delle case da parte delle banche: vediamo, infatti, nella Figura 5.9, che l’indice di valore delle case inizia a scendere proprio nel 2007; 2. Una perdita di valore quasi totale degli ABS emessi dalle SPV statunitensi, che determina fortissime perdite nei bilanci di molte banche europee che avevano acquistato questi ABS; 3. Una corsa delle banche a incassare i CDS, visto che le reference entities sono fallite. Il problema relativo al terzo punto è che nessun meccanismo di assicurazione è in grado di coprire da un rischio sistemico. Se una compagnia assicura tutti i contadini italiani contro la grandine e questi vengono colpiti dalla grandine tutti contemporaneamente, l’assicurazione non avrà sufficiente liquidità per pagare tutti (è connaturato alla struttura stessa dell’assicurazione). In questo modo falliscono anche le società che avevano emesso i CDS e la catena dei fallimenti prosegue. L’ultimo e più eclatante anello di questa catena sarà Lehman Brothers, che dichiara l’insolvenza il 15 settembre del 2008. Le Conseguenze dello Scoppio della Bolla PE Immobiliare Mutui con equity negativa Mentre i prezzi degli immobili crollavano, i debitori, specialmente quelli che non avevano versato caparre, andarono progressivamente «underwater» (il loro debito aveva un valore superiore al valore dell’immobile). Fonte: Federal Reserve, basato su dati da CoreLogic e LPS Applied Analytics. Le Conseguenze dello Scoppio della Bolla PE Immobiliare Mutui insolventi Il tasso di insolvenza dei mutui e i pignoramenti subirono un impennata. Nota: mutui insolventi da più di 90 gg o pignorati. Fonte: Federal Reserve, basato su dati da MBA National Delinquency survey. Le Conseguenze dello Scoppio della Bolla PE Immobiliare Le banche e altri portatori di titoli legati ai mutui accusarono forti perdite – un punto chiave nell’innesco della crisi. Come la Crisi Immobiliare divenne la Crisi Finanziaria: Inneschi e VulnerabilitàPE È importante distinguere tra gli inneschi (triggers) e le vulnerabilità (vulnerabilities). Il declino dei prezzi degli immobili e le perdite sui mutui connesse furono l’innesco della crisi. Gli effetti di quell’innesco furono amplificati dalle vulnerabilità nell’economia e nel sistema finanziario. Vulnerabilità nel Settore Privato PE Forse abituati troppo bene dal periodo di Grande Moderazione, debitori e creditori si lasciarono andare a livelli troppo elevati di debito (leverage). Le banche e altri istituti finanziari non monitorarono e non gestirono il rischio che affrontavano come avrebbero dovuto (per esempio, nel caso dell’esposizione sui mutui subprime). Non avevano neanche la capacità di misurare in maniera completa ed accurata i rischi ai quali una banca era esposta. Vulnerabilità nel Settore Privato PE Le società finanziarie fecero troppo affidamento su finanziamenti di breve termine, come commercial paper (pagherò/cambiali non garantiti), titoli che possono avere scadenza anche di un giorno ed hanno scadenza per la maggior parte, inferiore a 3 mesi. Tali titoli erano vulnerabili di una corsa agli sportelli. Il sempre più frequente utilizzo di strumenti finanziari esotici (derivati molto volatili) concentrò il rischio. Molto usati i CDS, credit default swap, usati dalla AIG Financial Products Corporation per vendere agli investitori una assicurazione sui loro strumenti finanziari. Di fatto AIG si impegnava a coprire eventuali perdite subite dagli investitori su titoli cartolarizzati o di altra natura. Vulnerabilità nel Settore Pubblico PE Le mancanze nei regolamenti finanziari, rimasti di fatto alla struttura della Grande Depressione, lasciò grosse imprese senza supervisione. Per esempio AIG che vigilava quasi solo sui contratti AIG. Altri esempi Sono le banche di investimento Lehman Brothers, Bear Stearns e Merrill Lynch. Tali società non erano soggette, per legge, ad alcuna vigilanza. Avevano stipulato un accordo volontario con la Securities and Exchange Commission (SEC) ma di fatto erano esenti da regolamentazione complessiva. Un altro guppo di istituzioni fu quello di Fannie Mae e Freddie Mac, due agenzie patrocinate dallo stato (GSE, Government Sponsored Enterprises) Vulnerabilità nel Settore Pubblico PE Ci furono aree prive di regolamentazione e supervisione, includendo la tutela del consumatore. Non fu data sufficiente attenzione alla stabilità del sistema finanziario nel suo insieme. Errori FED Nella supervisione delle banche e delle holding bancarie non ha insistito abbastanza sulla misurazione dei rischi. Tutela dei consumatori: La FED aveva il potere di accordare ai mutuatari diverse forme di protezione che, se applicate efficacemente, avrebbero almeno in parte contrastato le cattive prassi creditizie osservate verso la fine della bolla immobiliare. Divisione dei poteri tra le differenti autorità di vigilanza. Nessuno prestava sufficiente attenzione alle difficoltà di natura sistemica, contrapposte con quelle che potevano interessare le singole istituzioni. Il Ruolo della Politica Monetaria PE Alcuni sostengono che i bassi tassi applicati dalla Fed nei primi anni 2000 abbiano contribuito alla bolla immobiliare, che a sua volta fu l’innesco della crisi. Tuttavia emergono alcune considerazioni: Paragone a livello internazionale: Il Regno Unito, per esempio, ebbe un boom immobiliare negli anni 2000 nonostante una politica monetaria più restrittiva di quella della Fed. Dimensioni della Bolla: La variazione dei tassi sui mutui durante gli anni del boom sembra troppo piccola per aver causato i vertiginosi aumenti sui prezzi degli immobili. Timing della Bolla: I prezzi degli immobili iniziarono a crescere nei tardi anni 90, prima della politica monetaria espansiva, e crebbero maggiormente dopo la restrizione della politica monetaria (2004)