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Università San Raffaele

Carlotta Giromini

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animal feed animal nutrition forages concentrates

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This document is lecture notes on Animal feed given at Università San Raffaele. The topics covered include forages and concentrates. It covers their classifications, characteristics, and uses in animal feeding.

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Insegnamento Produzioni Animali Professore Carlotta Giromini Argomento Foraggi e concentrati Carlotta Giromini Argomenti trattati , Caratteristiche degli alimenti per la nut...

Insegnamento Produzioni Animali Professore Carlotta Giromini Argomento Foraggi e concentrati Carlotta Giromini Argomenti trattati , Caratteristiche degli alimenti per la nutrizione animale II MODULO III ü Foraggi e alimenti concentrati ü Tipologie di foraggi ü Insilamento ü Tipologie di concentrati Foraggi e concentrati 2 di 30 Carlotta Giromini Foraggi e alimenti concentrati Classificazione degli alimenti FORAGGI: qualsiasi pianta erbacea, coltivata o spontanea, utilizzabile in alimentazione direttamente o indirettamente, fresca o conservata. CONCENTRATI: vasto gruppo di mangimi semplici caratterizzati nel loro insieme da un elevato contenuto di principi nutritivi digeribili. Il loro valore nutritivo è mediamente superiore a quello dei foraggi. Nei ruminanti vengono utilizzati per completare l’apporto in principi nutritivi dei foraggi Foraggi e concentrati 3 di 30 Carlotta Giromini Foraggi BOTANICA: foraggere Graminacee: foraggere di grande diffusione e produttività Alto contenuto in fibra e bassa concentrazione proteica. Per utilizzazione ottimale come alimento verde non devono superare la spigatura (SS < 20%) Dopo spigatura diminuisce appetibilità ed il foraggio si presta maggiormente alla conservazione rispetto al consumo diretto Foraggi e concentrati 4 di 30 Carlotta Giromini Foraggi BOTANICA: foraggere Leguminose: foraggere di larga utilizzazione zootecnica. Ricche in proteina e povere in fibra (elevata appetibilità). Capacità produttiva scarsa ad eccezione di alcune specie prative, della fava, della soia. Periodo di sfalcio non deve superare la fioritura (prima dell’ingiallimento della foglia) Foraggi e concentrati 5 di 30 Carlotta Giromini Foraggi BOTANICA: foraggere Crucifere: foraggere utilizzate principalmente per erbai autonno-primaverili precoci o estivo-autonnali. Basso contenuto in ss e alta percentuale di proteine Radici e tuberi: foraggere maggiormente impiegate sono le barbabietole da foraggio (integrazione della razione nel periodo invernale), utilizzo limitato di barbabietole da zucchero, carote e patate (costi elevati), più utilizzate in nord europa Foraggi e concentrati 6 di 30 Carlotta Giromini Foraggi Caratteristiche generali: vDigeribilità inferiore ai concentrati vAlto contenuto in fibra grezza (>18%) vBasso contenuto in energia Foraggi e concentrati 7 di 30 Carlotta Giromini Foraggi I foraggi apportano fondamentalmente: fibra pochi carboidrati non strutturali (amido e zuccheri) quantità variabile di proteina le leguminose – erba medica- sono più ricche di proteina rispetto alle graminacee – loietto – Foraggi e concentrati 8 di 30 Carlotta Giromini Foraggi La quantità di fibra aumenta all’invecchiare della pianta e diminuisce anche la digeribilità ruminale. All’aumentare della quantità di fibra corrisponde una diminuzione della quantità di proteina I foraggi andrebbero raccolti poco prima della fioritura, o quando circa il 30% del campo è in fioritura per le leguminose per le graminacee il riferimento è la spigatura Foraggi e concentrati 9 di 30 Carlotta Giromini Foraggi I foraggi sono utilizzati esclusivamente nell’alimentazione dei ruminanti, degli equini e parzialmente dei conigli -porzione dell’apparato gastro-enterico in grado di digerire la fibra (elevata conc nei foraggi) da cui derivano acidi grassi volatili che rappresentano una importante fonte di energia ü i prestomaci, in particolare il rumine, per i ruminanti ü Il cieco per gli equini ed i conigli Foraggi e concentrati 10 di 30 Carlotta Giromini Foraggi (RUMINANTI) il rumine precede lo stomaco vero e proprio e l’intestino, i batteri ruminali possono venire digeriti ed assorbiti nell’intestino, quindi il ruminante è in grado di trasformare proteine vegetali in proteine animali di elevato valore biologico (EQUINI E CONIGLI) questo meccanismo non può funzionare in quanto il cieco è McDonald, 2012 posizionato dopo l’intestino tenue (sito di assorbimento degli aminoacidi derivanti dalla digestione delle proteine) Foraggi e concentrati 11 di 30 Carlotta Giromini Foraggi Principali foraggi utilizzati in alimentazione animale : v erba medica, appartiene alle leguminose v loiessa, appartiene alle graminacee Diffusi sono anche i miscugli di leguminose e graminacee (prati stabili) Esistono anche altre leguminose (es. trifoglio, sulla, etc.) e graminacee (es. panico, festuca etc.) Foraggi e concentrati 12 di 30 Carlotta Giromini Foraggi I foraggi possono essere somministrati: – Verdi sotto forma di erba (20% sostanza secca) – Affienati (85-90% sostanza secca) – Insilati (30-50 % sostanza secca) L’erba non è praticamente più somministrata, a parte al pascolo La pianta intera di mais è somministrata solo come insilato Foraggi e concentrati 13 di 30 Carlotta Giromini Foraggi v INSILATO DI MAIS v ERBA MEDICA (fieno) v ERBA MEDICA (insilato) v LIOESSA (fieno) v LOIESSA (insilato) v PAGLIA Foraggi e concentrati 14 di 30 Carlotta Giromini Foraggi Conservazione dei foraggi v Insilamento v Fienagione v Disidratazione v Conservazione integrale Foraggi e concentrati 15 di 30 Carlotta Giromini Foraggi INSILAMENTO Rende l’alimento conservabile grazie alla formazione di acidi organici (processi fermentativi) Perdite meno elevate rispetto a quelle che si hanno in seguito a fienagione Fermentazione è dovuta all’azione di microrganismi che influenzano la conservazione fermentazioni favorevoli alla conservazione e fermentazioni svantaggiose (perdite di sostanze nutritive) Foraggi e concentrati 16 di 30 Carlotta Giromini Foraggi INSILAMENTO Acidificazione: processo che ha luogo in seguito all’immissione del foraggio nel silo, al riparo da aria e in presenza di adeguate concentrazioni di sostanze zuccherine: produzione acido lattico fino ad ottenere pH ACIDO Foraggi e concentrati 17 di 30 Carlotta Giromini Foraggi INSILAMENTO pH 3.5: processi nocivi dovuti a batteri arrestati _ insilato privo di batteri si conserva Fermentazione acetica si svolge altrettanto rapidamente (batteri acetici arrestati da acido lattico) Il pH diminuisce (da 7 a 3.5) dopo pochi giorni in base al contenuto in ss del foraggio (ph 3.5-4.5: valore utile ad una buona conservazione del foraggio) Foraggi e concentrati 18 di 30 Carlotta Giromini Foraggi INSILAMENTO Fermentazioni dannose: scarso contenuto in sostanze zuccherine e presenza di aria_ scarsa produzione di acido lattico ed eccesso di acido acetico- pH non acido Fermentazione butirrica ha luogo quando la temperatura dell’insilato supera i 30°C (operazioni di insilamento lente, aria: batteri aerobi distruggono gli zuccheri) IMPORTANTE: valutare qualità dell’insilato in modo da controllare andamento delle fermentazioni, stimare le perdite e stima del grado di appetibilità. Foraggi e concentrati 19 di 30 Carlotta Giromini Foraggi e alimenti concentrati Classificazione degli alimenti FORAGGI: qualsiasi pianta erbacea, coltivata o spontanea, utilizzabile in alimentazione direttamente o indirettamente, fresca o conservata. CONCENTRATI: vasto gruppo di mangimi semplici caratterizzati nel loro insieme da un elevato contenuto di principi nutritivi digeribili. Il loro valore nutritivo è mediamente superiore a quello dei foraggi. Nei ruminanti vengono utilizzati per completare l’apporto in principi nutritivi dei foraggi Foraggi e concentrati 20 di 30 Carlotta Giromini Concentrati Cosa sono Granelle di cereali, granelle di oleaginose, radici e tuberi, sottoprodotti delle diverse industrie (soprattutto alimentari, es. Estrazione olio, amiderie ecc.) A chi sono destinati: Ruminanti Monogastrici Foraggi e concentrati 21 di 30 Carlotta Giromini Concentrati Caratteristiche generali: Alto contenuto energetico Basso contenuto in fibra (in genere

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