Apparato Digerente Parte 1 PDF

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These notes detail the human digestive system, specifically covering the components of the digestive tract. The text includes information about the oral cavity, salivary glands, and other parts of the system, along with their respective functions.

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Anatomia II, Lezione 9, 5/03/2021 Prof. Claudio Celeghini **[APPARATO DIGERENTE PARTE 1]** Il **canale alimentare** è un lungo tubo-muscolo membranoso con le caratteristiche di un organo cavo, che si estende dalla rima della bocca fino all'orifizio anale. Possiede una lunghezza complessiva di 9-1...

Anatomia II, Lezione 9, 5/03/2021 Prof. Claudio Celeghini **[APPARATO DIGERENTE PARTE 1]** Il **canale alimentare** è un lungo tubo-muscolo membranoso con le caratteristiche di un organo cavo, che si estende dalla rima della bocca fino all'orifizio anale. Possiede una lunghezza complessiva di 9-11 metri e presenta porzioni specifiche con struttura microscopica peculiare e funzioni particolari. Agli organi dell'apparato sono annesse **ghiandole** che secernono sostanze a funzione lubrificante (es: muco) e digestiva, che si possono dividere in tre gruppi: \- **Ghiandole** **intraepiteliali**: comprese nello spessore dell'epitelio di rivestimento (*cellule caliciformi mucipare*);\ - **Ghiandole** **intramurali**: comprese nello spessore della tonaca mucosa (a livello della lamina propria, come le *ghiandole salivari minori*); \- **Ghiandole** **extramurali**: di dimensioni maggiori, esterne al canale alimentare e liberano il loro secreto a livello del canale stesso tramite dotti escretori. Nel complesso gli organi dell'apparato digerente si possono suddividere in una parte **sopradiaframmatica** che comprende la *cavità orale* con gli organi annessi, in particolare *denti* e *lingua*, *faringe* a cui segue l'*esofago* per poi passare alla parte **sottodiaframmatica** composta da *stomaco, intestino tenue, intestino crasso* e poi si trovano, in entrambe le porzioni, ghiandole annesse quali: *ghiandole salivari*, *pancreas*, *fegato* (tutte ghiandole extramurali). Le **funzioni** di questo apparato sono volte all'acquisizione dei nutrienti (proteine, amminoacidi, vitamine...) che servono a tutte le cellule dell'organismo, e nello specifico sono: \- **Ingestione del cibo**, che poi viene processato meccanicamente e, in seguito, digerito chimicamente, grazie a secrezioni varie che attuano una trasformazione chimica ed enzimatica, ovvero la [digestione], a livello di stomaco ed intestino tenue; \- **Assorbimento dei nutrienti**, successivamente alla riduzione del cibo nei suoi elementi base, per poi giungere a livello della circolazione ematica; \- **Compattamento ed escrezione delle componenti residue non assorbite** ![](media/image2.jpeg)**Cavità orale** Rappresenta la [sede dell'ingestione del cibo] e [analisi del contenuto]; svolge un'importante azione meccanica (che continuerà anche a livello dello stomaco, non limitandosi alla cavità orale) grazie ai denti e avviene un inizio di digestione per merito degli enzimi presenti a livello della saliva. La cavità orale rappresenta il punto d'ingresso del cibo dell'apparato digerente ed è compresa tra la rima della bocca e l'istmo delle fauci, suddivisibile in due porzioni: \- il **vestibolo della bocca** a forma di ferro di cavallo delimitato anteriormente dalle labbra, lateralmente dalle guance e posteriormente dalle arcate gengivo-dentali; \- la **cavità orale propriamente detta** delimitata anteriormente dalle arcate gengivo-dentali, lateralmente dalle guance, posteriormente dall'istmo delle fauci, un pavimento composto dalla lingua e il tetto costituito dal palato duro in continuazione con il palato molle; Le **labbra** sono costituite dal muscolo orbicolare della bocca e tessuto connettivo denso e la loro superficie esterna è rivestita da cute, provvista di peli, ghiandole sebacee e sudoripare. Sul margine libero delle labbra è presente una cute priva di peli, molto sottile con un'epidermide trasparente che conferisce il colore rosso per la presenza dei capillari del derma. In corrispondenza del vestibolo della bocca a livello delle labbra e delle guance si ha una graduale transizione da uno strato cutaneo muscolare e connettivale ad uno strato mucoso che riveste tutta la cavità orale. La **mucosa orale** è costituita da un [epitelio di rivestimento di tipo pavimentoso pluristratificato] che aderisce ad un connettivo sottostante, ovvero la *tonaca propria*, resistente all'abrasione grazie ai suoi strati multipli di cellule, con un modesto strato di cheratinizzazione che aumenta la resistenza meccanica e contrasta la disidratazione, ma quest'ultima funzione è poco rilevante poiché la mucosa è costantemente umidificata dalla saliva. A livello del vestibolo, del pavimento della bocca e della superficie inferiore della lingua troviamo un [epitelio sottile non cheratinizzato], sede della secrezione salivare, ed è per questo che l'idratazione è maggiore cosicché la zona sia meno sottoposta all'abrasione del cibo. L'epitelio di questa porzione aderisce ad una tonaca propria più lassa, e quindi è quella parte della tonaca mucosa della bocca che è più permeabile infatti queste caratteristiche sono importanti nel caso in cui si voglia un assorbimento rapido di farmaci; infine a livello del palato duro e dei processi alveolari la tonaca propria diventa più densa e l'epitelio presenta una maggiore cheratinizzazione e l'epitelio risulta essere più resistente e adeso al periostio. Sostanzialmente la tonaca propria è più densa nelle zone maggiormente coinvolte nella masticazione. Importante sottolineare che nelle zone dove la tonaca propria diventa più lassa sono frequenti **infiltrazioni linfocitarie** dal momento che queste sono zone di facile accesso per gli agenti patogeni. ![](media/image4.jpeg) *Immagini mucosa orale* Nelle immagini soprastanti si può notare uno strato più scuro superficialmente che corrisponde allo strato cheratinizzato e la variazione della morfologia delle cellule che nelle porzioni più basali hanno una forma poligonale per poi diventare sempre più appiattite negli strati più superficiali. **Lingua** Rappresenta il pavimento della cavità orale. È un organo fibromuscolare poiché la componente principale è la muscolatura striata con fasci intrecciati e orientati nelle tre direzioni nello spazio (vesrticalmente, orizzontalmente e longitudinalmente) intersecandosi ad angolo retto nella parte anteriore, il che conferisce una cospicua motilità; la parte posteriore si presenta meno mobile a causa della sua continuità con il pavimento della bocca e della sua inserzione nell'osso ioide. In particolare nella lingua si riconoscono i muscoli estrinseci, responsabili dei movimenti grossolani della lingua, ed intrinseci, che hanno la funzione di modificarne la morfologia, assistendo la muscolatura estrinseca durante i processi di masticazione e fonazione (nello specifico: di articolazione delle parole). A livello della lingua distinguiamo una parte anteriore che termina libera e prende il nome di "**corpo**", e una "**radice**". Osservando la superficie dorsale possiamo far caso ad una notevole specializzazione: in corrispondenza della zona di confine tra corpo e radice individuiamo un solco mediano, a forma di V rovesciata, ovvero il **solco terminale** o **V linguale**, che ci permette di separare le due porzioni (radice e corpo), e a livello della radice sono presenti delle escrescenze, dei rilievi costituiti da tessuto linfatico, visibili a livello superficiale, che rappresentano la **tonsilla linguale**. La [tonsilla linguale], a livello della lamina propria, presenta numerosi follicoli linfatici secondari, che prendono il nome di **follicoli linguali**, provvisti di ampi centri germinativi. Presentano poi un orifizio che si immette in una cavità, la **cavità del follicolo,** nella cui base sboccano anche delle ghiandole salivari mucose. Questa tonsilla fa parte dell'***anello del Waldeyer*** che rappresenta un importante presidio difensivo nei confronti di germi e sostanze estranee, che possono invadere il nostro organismo sia tramite la cavità orale sia attraverso la cavità nasale, infatti questo anello comprende, oltre alla tonsilla linguale, anche le *tonsille palatine* (superolateralmente alla tonsilla linguale), la *tonsilla faringea* (superiormente) e le *tonsille tubariche* (lateralmente all'orifizio di sbocco della *tromba di Eustachio*). Andando ad osservare la lingua a livello della superficie dorsale si presenta con un [epitelio pluristratificato pavimentoso] con numerosi rilievi (**papille**) di forma diversa, che seguono il contorno dell'epitelio di rivestimento e, rendendo la lingua scabra e rugosa, facilitano lo spostamento del cibo formando attrito ed evitando che questo scivoli. Ma alcune di queste papille sono dotati anche di [calici gustativi] e quindi sono associate alla *percezione del gusto*. Si hanno papille: \- **Filiformi** (le più numerose), distribuite su tutta la superficie della lingua,\ - **Fungiformi**, localizzate un po' ovunque, ma soprattutto lungo la porzione più anteriore della lingua.\ - **Foliate**, presenti più lateralmente. Nell'uomo sono rudimentali e poco sviluppate (più presenti a livello dei roditori)\ - **Vallate** o **circumvallate**, le più importanti perché più ricche di calici gustativi, in corrispondenza del solco terminale. ![](media/image6.jpeg) CARATTERISTICHE :\ Le **papille filiformi** sono rilievi di forma conica o sferica, situate su tutta la lingua, con un ciuffo all'estremità che può essere molto sviluppato e per questo a volte prendono l'aspetto di una corolla di un fiore, da qui il nome di *papille corolliformi*. Adempiono a due funzioni: una [tattile] e una di [aumentare l'attrito], impedendo lo scivolamento del cibo, ma sono [prive di calici gustativi]. In condizioni patologiche dell'apparato digerente questo epitelio può andare incontro a desquamazione, portando il dorso della lingua ad avere una colorazione biancastra. Le **papille foliate** nell'uomo sono poco rappresentate, situate lateralmente sulla lingua. Sono formate da pieghe verticali intervallate da solchi e presentano calici gustativi (pur essendo rudimentali). Le **papille fungiformi** sono più ristrette alla base e si allargano nell'estremità superiore, hanno pochi calici gustativi da 1 a 3 e si presentano molto colorate per la loro grande vascolarizzate. Le **papille vallate** (o **circumvallate**) sono le più ricche di calici, le più complesse e voluminose. Presentano un rilievo centrale e sono circondate da una sorta di cercine/corona e tra queste due porzioni c'è un solco/vallo che le circonda, in corrispondenza del quale si affacciano la maggior parte dei calici gustativi ma si aprono ![](media/image8.jpeg) anche delle ghiandole linguali profonde e sierose, ovvero le **ghiandole di von Ebner**, che hanno la funzione di tenere pulito in vallo per facilitare la percezione del gusto dei calici gustativi[^1^](#fn1){#fnref1.footnote-ref}. I **calici gustativi** sono situati sulla lingua, palato, epiglottide e rinofaringe e sono corpuscoli ovoidali costituiti da 40-50 cellule con una base più slargata e un apice più ristretto, sono formati da cellule epiteliali che in corrispondenza dell'apice formano un "canale gustativo" che si apre con un "poro gustativo" dove si aggettano i "microvilli gustativi" delle cellule gustative stesse. Si hanno tre tipi di cellule: \- **cellule gustative**[^2^](#fn2){#fnref2.footnote-ref}, che attraversano tutto il calice gustativo, in numero variabile da 4 a 20. Sono *cellule sensoriali secondarie*, cioè sono cellule epiteliali che si sono differenziate per la ricezione di stimoli specifici. Presentano alle estremità dei microvilli ("peli gustativi") che rappresentano la loro porzione recettoriale e, in corrispondenza della loro base, fanno sinapsi con dendriti di neuroni di primo, che vanno a costituire la prima parte delle vie gustative, tramite la **giunzione citoneurale**. \- **cellule di sostegno** che sono più chiare rispetto alle gustative e vengono considerate come intermedie tra le cellule gustative e le cellule basali; \- **cellule basali** hanno la capacità di differenziarsi negli altri due tipi cellulari in quanto sono cellule staminali. Il tessuto connettivo linguale profondo è caratterizzato da ghiandole sierose di von Ebner, che si aprono nel vallo delle papille, di noduli linfatici (presenti nella lamina propria) e da ghiandole salivari accessorie L'epitelio ventrale della lingua invece si caratterizza per un **epitelio sottile**, non presenta papille e presenta molti vasi che permette l'assorbimento di farmaci per via sublinguale. *\ Epitelio della lingua* *sezione della lingua che evidenzia il tessuto muscolare frammisto a tessuto connettivo, che lo rende facilmente identificabile* **Ghiandole salivari** Tra le funzioni della cavità orale abbiamo l'**inizio della** **digestione**, grazie al secreto delle **ghiandole salivari**. Si raggruppano in due categorie: **maggiori** e **minori**. Le **minori**, che si aprono a livello della lamina propria della tonaca mucosa, direttamente sulla superficie dell'epitelio orale. Sono sostanzialmente delle ghiandole intramurali della cavità orale e della lingua e sono caratterizzate da una [secrezione continua e costante]; le **maggiori**, sono ghiandole salivari pari extramurali, composte da un sistema ramificato di dotti e producono saliva con una frequenza non continua, in risposta a stimoli di natura meccanica o chimica delle terminazioni nervose, o a seguito di stimolazione olfattiva. Dunque, quando viene ingerito il cibo e incomincia la masticazione, si ha produzione di saliva da parte delle ghiandole salivari maggiori. *[Qual è la composizione della saliva? ]* La **saliva** è composta da *acqua*, *muco*, *ioni*, *proteine*, *enzimi*, *immunoglobuline* e corpuscoli salivari originanti dalla degenerazione di cellule quali *granulociti* e *linfociti*; la [funzione] è quella di [lubrificare la bocca], [inumidire il cibo] (favorendo così la masticazione), [sciogliere le sostanze chimiche] per i calici gustativi (facilitandone la percezione), [controllare i batteri] (per effetto del *lisozima* e delle *immunoglobuline*) e [iniziare la digestione] (grazie all'*amilasi salivare*, per la [digestione dell'amido]*).* Il cibo lacerato, assieme alle secrezioni salivari e alla compattazione per azione della lingua prende il nome di **bolo**. Dal punto di vista generale le ghiandole hanno una composizione abbastanza simile, indipendentemente dalla loro sede e posizione, e sono di tipo **tubulo-acinoso composto** che, nel caso delle *ghiandole salivari maggiori* possono essere suddivise in *lobuli* da setti di tessuto connettivo. Ciò che [varia] tra le ghiandole salivari è il [tipo di secreto] infatti si distinguono **ghiandole sierose pure** con saliva povera di muco e ricca di proteine, elaborata da adenomeri a forma di semiluna o acino. In esse la porzione secernente è costituita da acini che fanno capo a condotti, che prendono il nome di "*condotti intercalari*", o "*dotti preterminali indifferenti* (o *indifferenziati*)". **Ghiandole mucose pure** con saliva viscosa, ricca di muco elaborata da adenomeri che hanno la forma di tubuli, che fanno capo a *dotti intercalari/preterminali di tipo mucoso* oppure **ghiandole miste** dove notiamo tubuli mucosi e/o acini sierosi, che vanno ad incappucciare le estremità dei tubuli mucosi, prendendo il nome di *mezzelune sierose del Giannuzzi*. **Le tre ghiandole salivari maggiori:** ![](media/image10.jpeg)**Parotide** Le cellule sono intensamente colorate perché in [attiva sintesi] e il citoplasma è ricco di granuli sierosi, che si colorano intensamente con i coloranti[^3^](#fn3){#fnref3.footnote-ref}, hanno una forma piramidale, il nucleo è centrale e sferico, la base della piramide poggia sulla membrana basale mentre l'apice si insinua nel lume. Il secreto, prodotto dagli acini, viene immesso nei **dotti intercalari/preterminali indifferenziati**, anche questi con una secrezione sierosa, e poi prosegue nei **condotti salivari** (detti anche **striati** o **intralobulari**). In corrispondenza della porzione basale le cellule presentano una striatura, data da una invaghi azione del plasmalemma a cui sono associati numerosi mitocondri. Questi dotti sono molto importanti perché qui avviene, oltre alla secrezione di proteine, anche la secrezione di un fluido acquoso che contiene molti ioni, isotonico rispetto al plasma che a livello dei dotti viene modificato grazie a meccanismi di assorbimento attivo[^4^](#fn4){#fnref4.footnote-ref} e secrezione che lo trasformano in un prodotto finale ipotonico rispetto al plasma. Poi i dotti striati intralobulari confluiscono nei **dotti** **interlobulari** che convogliano a loro volta nel **dotto parotideo**, ovvero il dotto maggiore che avrà un epitelio pluristratificato, con intercalate anche delle cellule mucipare. Lo sbocco della ghiandola è situato a livello del secondo molare superiore. **Sottolinguale** Ghiandola mista a prevalente secrezione mucosa; gli acini sono molto chiari e il nucleo si trova schiacciato alla base. La maggior parte del parenchima della ghiandola è costituito da tubuli mucosi mentre in aree ristrette si possono trovare tubuli mucosi incappucciati alle estremità da semilune sierose, ma ciò accade raramente perché la ghiandola sottolinguale è prevalentemente mucosa. Il sistema dei dotti striati non è molto sviluppato. ![](media/image12.jpeg)**Sottomandibolare** Rientra nelle ghiandole miste, quindi si individuano acini sierosi[^5^](#fn5){#fnref5.footnote-ref} con dotti preterminali indifferenti sia tubuli mucosi[^6^](#fn6){#fnref6.footnote-ref} che sono incappucciati da semilune sierose. Il sistema dei dotti striati è più sviluppato. Lo sbocco delle ghiandole sottomandibolari, come per le sottolinguali, si trova ai lati del frenulo linguale. **Faringe** Le porzioni che in particolare interessano l'apparato digerente sono l'**orofaringe** e la **laringofaringe**. La faringe è un organo tubo muscolare incompleto anteriormente per la sua comunicazione con la cavità orale e presenta una tonaca mucosa diversa nelle sue tre porzioni. In particolare a livello della **rinofaringe** è presente un epitelio di tipo respiratorio, a livello dell'**orofaringe**[^7^](#fn7){#fnref7.footnote-ref} e della **laringofaringe** un epitelio pavimentoso pluristratificato. Al di sotto della tonaca mucosa si trova un tessuto connettivo e una **componente fibroelastica** deformabile, che funge da sostegno per la deglutizione. Da questa tonaca fibroelastica si dipartono tralci connettivali che si inseriscono nei fasci muscolari della tonaca che essi costituiscono, ovvero la **tonaca muscolare**, che è l'elemento più sviluppato per la funzionalità della faringe ed è costituita da un sistema molto complesso di muscolatura di tipo striato, infine esternamente si trova la **tonaca avventizia** costituita dalla **fascia perifaringea** di connettivo lasso ricco di fibre elastiche. *Si riprende prima di passare all'esofago l'**organizzazione generale degli organi cavi**, già affrontati nella prima lezione. Sottolinea la presenza di una **tonaca mucosa** più interna costituita da un epitelio di rivestimento e una [lamina propria] e uno strato di muscolatura liscia che prende il nome di [muscolaris mucosae] che segna il limite tra mucosa e sottomucosa, la sottomucosa consente il sollevamento in pieghe contiene ghiandole, vasi, nervi. La **tonaca muscolare** poi si presenta in uno strato circolare e uno longitudinale e infine si ha la **tonaca sierosa** e infine la **tonaca avventizia**.* *L'epitelio di rivestimento sarà di protezione a livello dell'esofago, una mucosa digestiva a livello dello stomaco e una digestiva/di assorbimento a livello dell'intestino tenue* **Esofago** Organo cavo che si estende a partire da C6 fino a T10; inizia a livello dello **sfintere faringoesofageo** e si continua poi a livello dello **sfintere gastroesofageo**, fino ad arrivare allo stomaco. Il suo andamento si estende nel collo per una porzione, poi a livello del mediastino posteriore e, per una piccola parte, dopo aver attraversato il diaframma in corrispondenza dello iato esofageo, a livello dell'addome. Il primo sfintere (*faringoesofageo*) è costituito da muscolatura striata il cui movimento si attiva durante la deglutizione, mentre il *gastroesofageo* è presente in corrispondenza del passaggio fra esofago e stomaco. Qui non è presente un vero e proprio sfintere anatomico, in quanto si è privi di un ispessimento della muscolatura, infatti si trova uno **sfintere fisiologico** dato dal maggior tono della muscolatura e la funzione sfinteriale viene vicariata dal diaframma che, a livello dello iato esofageo, presenta dei fasci muscolari che si vanno ad inserire sulla parete dell'esofago. Nel caso lo iato esofageo non dovesse svolgere la propria funzione adeguatamente, è possibile una protrusione dello stomaco verso il diaframma che tende a risalire verso il torace, condizione che prende il nome **ernia iatale**, associata a problemi di reflusso. L'esofago è un organo normalmente collassato e si estende solo al passaggio del bolo, a differenza della trachea che deve rimanere sempre pervia e beante. ![](media/image14.jpeg)La **tonaca mucosa** presenta un *epitelio di rivestimento pavimentoso pluristratificato*, tipico di una funzione protettiva, l'epitelio non è cheratinizzato, le cellule superficiali vengono continuamente rinnovate e al di sotto giace una lamina propria costituita da connettivo lasso. Al di sotto si individua la *muscolaris mucosae* che aumenta di spessore nel tratto inferiore del condotto ed è costituita da fasci di muscolatura liscia orientati longitudinalmente. Importante ricordare che a livello della lamina propria, soprattutto in corrispondenza della parte vicina allo stomaco, si possono trovare **ghiandole esofagee-cardiali** (non sempre presenti) simili a quelle della prima porzione dello stomaco (**ghiandole cardiali**). La **tonaca sottomucosa** è sollevata in ampie pieghe longitudinali, composta da tessuto connettivo elastico che ospita **ghiandole tubulo-acinose composte** che secernono muco in continuazione, con funzione lubrificante e protettiva nei confronti della mucosa. La **tonaca muscolare** nel [terzo superiore] è di *tipo striato*, nel [terzo intermedio] si trova *muscolatura mista* e infine l'[ultimo terzo] presenta muscolatura liscia. Tutta la tonaca è poi organizzata in uno strato interno circolare e uno esterno longitudinale e nell'ultimo terzo si può trovare un ulteriore rafforzamento della muscolatura grazie alla presenza di fibre muscolari che possono costituire un ulteriore strato esterno. L'azione della muscolatura provoca contrazione peristaltiche che permettono l'avanzamento del bolo ad una velocità di circa 4cm/s. La **tonaca avventizia**, che si trova esternamente, è costituita da tessuto connettivo elastico e a livello addominale anche una **tonaca sierosa peritoneale**[^8^](#fn8){#fnref8.footnote-ref}. Alcune patologie che possono interessare l'esofago sono: \- la **disfagia** che riguarda difetti di transito del cibo; \- l'**acalasia**: causa onde peristaltiche deboli a livello dell'esofago e un mancato rilassamento dello sfintere esofageo inferiore, quindi il bolo fa fatica ad avanzare per la debolezza delle onde peristaltiche ma fatica anche a portarsi nello stomaco. L'intervento comprende o un indebolimento dello sfintere o un'espansione di questo sfintere mediante un palloncino; \- **malattia da reflusso gastresofageo** (o **esofagite da reflusso**) causata da un indebolimento dello sfintere esofageo inferiore che non si chiude perfettamente e, durante il processo digestivo a livello dello stomaco, permette la risalita dei succhi gastrici che causano infiammazione della mucosa, in quanto non presenta, come nello stomaco, degli ausili di protezione, il che può portare a erosione fino a livello della lamina propria, con possibile sanguinamento; **Stomaco** Rappresenta un tratto dilatato del canale digerente compreso tra esofago e intestino tenue. Svolge diverse funzioni, quali l'accumulo di cibo ingerito (da 50-70ml a 1L di contenuto) e va incontro a trasformazioni meccaniche poiché la parete presenta una muscolatura molto sviluppata, che favorisce il rimescolamento del cibo, in particolare del **chimo**, favorendone la digestione chimica da parte si dell'acido cloridrico sia da parte di enzimi che trasformano il bolo in chimo. Lo stomaco è suddiviso in: \- **cardias** che è un ristretto territorio che si estende per circa 0,5-2cm subito al di sotto dell'orifizio cardiale; \- **fondo**, anche detto "**grande tuberosità**", che è la parte più alta dello stomaco, a forma di cupola, ed entra in contatto con il diaframma; \- **corpo** che è la porzione più estesa; \- **parte pilorica** che si divide in **antro** e **canale pilorico**. La superficie interna, ad una prima osservazione macroscopica, si presenta sollevata in pieghe grossolane dovute al [sollevamento della tonaca mucosa e sottomucosa], dirette verso l'asse longitudinale e anastomizzate a formare una rete (meno anastomizzate in corrispondenza della piccola curvatura, ovvero in corrispondenza della **via gastrica breve**, quella che favorisce il trasporto veloce del cibo). Queste pieghe non sono permanenti, ma scompaiono poi nel momento in cui si dilata lo stomaco. In corrispondenza del cardiaco è presente un **orletto anulare dentellato** nel limite tra mucosa esofagea e mucosa gastrica. Quando lo stomaco si distende rimangono comunque evidenti dei **rilievi** (o **areole**, sempre presenti sia nello stomaco disteso che non disteso) **gastriche** separate da s**olchi gastrici**; in corrispondenza delle areole gastriche si aprono **le fossette gastriche.** Le fossette sono invaginazioni dell'epitelio di rivestimento al fondo delle quali si aprono le **ghiandole gastriche**. La mucosa tra una fossetta e l'altra va a formare le **creste gastriche**. L'**epitelio di rivestimento** riveste le creste e poi si invagina nelle fossette, nel cui fondo si aprono le ghiandole adibite alla produzione del **succo gastrico**, costituite da un epitelio che presenta tipologie cellulari diverse. È un *epitelio cilindrico semplice* con cellule alte e provviste di microvilli apicali, hanno un nucleo in posizione basale, il citoplasma occupato da granuli di muco di tipo neutro, diverso da quello prodotto a livello dell'intestino (acido) e una volta escreto va a formare uno strato di 0,2 mm sulla superficie gastrica con [funzione protettiva] dall'azione corrosiva del *succo gastrico* e della *pepsina*. ![](media/image16.jpeg) *tonaca mucosa dello stomaco* Le **ghiandole gastriche** differiscono in base alla loro collocazione nello stomaco. A livello del [cardias] si trovano le **ghiandole** **cardiali** che secernono *muco neutro*, a livello del [corpo] ci sono le ghiandole **gastriche propriamente dette** di tipo tubulare semplice con un lume ristretto e producono il succo gastrico, infine si individuano a livello del [piloro] ghiandole simili a quelle cardiali. *Analisi delle ghiandole:* Le **ghiandole gastriche propriamente dette** che nella parte superiore è rivestita da epitelio mucoso costituito da **cellule mucose superficiali**; scendendo poi si incontra il *colletto*, una zona più ristretta, con **cellule mucose del colletto** che producono un muco acido e cellule staminali indifferenziate che possono migrare in superficie, per andare a ripristinare le cellule dell'epitelio di rivestimento, o in profondità, per rimpiazzare le cellule della ghiandola gastrica. Al di sotto si trovano **cellule parietali** (o **cellule ossintiche**) di forma piramidale, con un nucleo voluminoso e centrale, un corpo voluminoso e un collo che si assottiglia progressivamente verso la superficie esterna del tubulo. Sono, inoltre, presenti dei canalicoli che derivano da introflessioni del plasmalemma apicale e sono importanti per aumentare la superficie di secrezione del prodotto di queste cellule: l'**acido cloridrico**, che ha la funzione di [denaturare le proteine] e portare il pH del succo gastrico a 2 per [permettere la conversione del pepsinogeno in pepsina]. Le cellule parietali producono anche il **fattore** intrinseco, una glicoproteina che permette l'[assorbimento della vitamina B12] (promuove l'*eritropoiesi*, contrastando l'*anemia*). La secrezione di HCl, avviene grazie alla presenza di pompe sulla membrana delle cellule parietali e non è continua, ma varia e avviene sotto stimolazione: in condizioni di riposo nella cellula sono presenti vescicole che rappresentano una sorta di riserva di membrana, invece quando la cellula viene stimolata le vescicole si fondono con la membrana e rilasciano i loro contenuto all'esterno della cellula. Inoltre le cellule parietali presentano una grande quantità di mitocondri che devono fornire l'energia per il trasporto attivo degli ioni H+. Il succo gastrico è il prodotto di queste ghiandole e svolge oltre ad un'azione digestiva anche una **funzione antibatterica**. Le **cellule principali** sono un'altra componente cellulare delle ghiandole gastriche propriamente dette, che si posizionano nella porzione inferiore, appaiono intensamente colorate perché [contengono il pepsinogeno], precursore della pepsina, che viene attivato una volta escreto dalla cellula in un ambiente acido e ha la funzione di [digerire i peptidi]. È importante l'attivazione del pepsinogeno al di fuori della cellula poiché, se venisse prodotta la pepsina già attiva, potrebbe digerire la cellula stessa. ![](media/image18.jpeg)Sul fondo della ghiandola sono presenti **cellule G** secernenti *gastrina* che fanno parte del **sistema APUD** (**sistema endocrino diffuso**); la gastrina, essendo un ormone, non sarà rilasciato nel lume della ghiandola e non verrà a far parte del succo gastrico, ma è rilasciato a livello della lamina basale e poi entrerà a far parte della circolazione. Agisce a livello dello stomaco stesso, stimolando le cellule parietali alla secrezione del succo gastrico, la motilità della muscolatura liscia dello stomaco e l'attività delle cellule staminali. La gastrina viene secreta in caso di necessità, in seguito a stimoli mediati meccanicamente dal [bolo] e dal [nervo vago]; la sua secrezione si spegne quando lo stomaco si sarà svuotato, in quanto il bolo sarà arrivato a livello del duodeno, e il tutto avviene tramite un meccanismo a [feedback negativo]. *Cellula parietale nei diversi stati di attività.* Ricapitolando nel corpo e nel fondo dello stomaco si possono trovare *ghiandole gastriche propriamente dette* a morfologia tubulare, con 5 tipi cellulari differenti e nei preparati appaiono più intensamente colorate, grazie alle cellule principali che contengono pepsinogeno. A livello del *cardias* nei preparati istologici si nota sempre la transizione da esofago a stomaco, con passaggio da un epitelio pluristratificato a uno ghiandolare dello stomaco, qui le *ghiandole* sono *tubulari ramificate* deputate alla [produzione di muco]. Infine nel *piloro* le ghiandole sono caratterizzate dalla presenza di fossette molto profonde con *ghiandole ramificate tubulari* decretate alla [produzione di muco] e in quantità minori producono [gastrina]. *Organizzazione delle tonache:* -Al di sotto della tonaca mucosa si trova la **muscolaris mucosae** su cui poggiano le ghiandole gastriche. -La **tonaca sottomucosa** consente il sollevamento in pieghe, non è particolarmente ampia ed è costituita da tessuto connettivo lasso che ospita sistemi vascolari e nervosi. Importante ricordare che, a livello della sottomucosa della tonaca muscolare dello stomaco, si colloca il **sistema nervoso enterico**, presente anche a livello delle pareti di tutto l'apparato digerente. È un sistema intramurale ed è costituito da gangli organizzati nella parete dell'organo collegati da fasci di assoni e anche piccoli raggruppamenti di cellule nervose. L'insieme dei gangli e assoni va a costituire nel suo insieme due plessi nervosi il **plesso sottomucoso del Meissner,** localizzato nella sottomucosa, e il **plesso mienterico dell'Auerbach**, situato nella tonaca muscolare. Tali plessi contribuiscono a regolare la funzione motoria e l'attività secretoria dell'organo. Al sistema nervoso enterico arrivano fibre dal sistema simpatico e parasimpatico, ma si è visto che questo sistema lavora anche autonomamente e risulta avere una propria indipendenza anche dal sistema nervoso autonomo poiché, interrompendo le connessioni tra SNA e sistema intramurale, la motilità gastrica e la secrezione ghiandolare non vengono modificate. -La **tonaca muscolare** risulta essere costituita muscolatura liscia organizzata in uno strato circolare intermedio, uno longitudinale esterno e uno strato obliquo interno che però è assente in corrispondenza della piccola curvatura. In corrispondenza dello sfintere pilorico la componente longitudinale tende a sfumare mentre quella circolare diventa più consistente e sviluppata, andando a creare un vero e proprio sfintere anatomico, lo **sfintere pilorico**. Una componente muscolare così importante permette il [rimescolamento del chimo], facilitando il processo meccanico ad "effetto betoniera" ed è importante poiché la contrazione favorisce lo [svuotamento dello stomaco]. Infine si fa un accenno a patologie che possono colpire lo stomaco quali **gastrite ed ulcera gastrica o duodenale** che vedono un'infiammazione della mucosa gastrica e duodenale a causa di farmaci, alcool e infezioni batteriche. Questi batteri, se penetrano lo spessore della mucosa gastrica non sono più attaccabile dagli acidi, pertanto si ha una riduzione dello strato protettivo di muco con il seguente indebolimento della parete gastrica e con il rischio di erosione dell'epitelio e della lamina propria con emorragia ed erosione della parete fino ad entrare nella cavità peritoneale (ulcera perforata). Esternamente abbiamo il peritoneo. A livello dello stomaco avvengono i processi digestivi e l'assorbimento del 20% dell'alcool e in particolare vi è una zona che può essere più suscettibile al suo assorbimento, ma questo processo può essere frenato dalla presenza di olio o grasso ingeriti che vanno a formare uno strato protettivo in grado di ridurre l'assorbimento di alcool. ![](media/image20.jpeg)**Immagini di vetrini** ![](media/image22.jpeg) ![](media/image24.jpeg) ![](media/image26.jpeg) ![](media/image28.jpeg) ![](media/image30.jpeg) ![](media/image32.jpeg)*Importante!!! Non bisogna classificarle mai come ghiandole caliciformi mucipare, poiché quelle sono presenti a livello dell'intestino e sono diverse.* ![](media/image34.jpeg) ::: {.section.footnotes} ------------------------------------------------------------------------ 1. ::: {#fn1} In particolare: le molecole di cibo si dissolvono nella saliva e stimolano la percezione da parte delle cellule gustative. Abbiamo circa 250 calici gustativi per papilla circumvallata.[↩](#fnref1){.footnote-back} ::: 2. ::: {#fn2} Nei preparati istologici si riconoscono perché sono più chiare.[↩](#fnref2){.footnote-back} ::: 3. ::: {#fn3} Ricordiamo le colorazioni a *Ematossilina ed Eosina (H&E)*: *l'ematossilina* colora molecole acide basofile (acidi nucleici, ecc.), *l'eosina* molecole basiche acidofile (proteine, ecc.)[↩](#fnref3){.footnote-back} ::: 4. ::: {#fn4} Questo è il motivo per cui sono presenti mitocondri[↩](#fnref4){.footnote-back} ::: 5. ::: {#fn5} Nell'immagine a destra indicati con *[AdC.]*[↩](#fnref5){.footnote-back} ::: 6. ::: {#fn6} Nell'immagine a destra indicati con *[tb.]*[↩](#fnref6){.footnote-back} ::: 7. ::: {#fn7} È possibile trovare, nell'orofaringe, dei calici gustativi isolati.[↩](#fnref7){.footnote-back} ::: 8. ::: {#fn8} Solamente la parete anteriore e quelle laterali dell'esofago addominale sono rivestite da peritoneo.[↩](#fnref8){.footnote-back} ::: :::

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