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Approccio che integra conoscenze da diverse discipline per progettare ambienti, prodotti e servizi che garantiscano sicurezza, usabilità e benessere.

L'ergonomia unisce conoscenze di diverse discipline per valutare le capacità fisiche, sensoriali e psicologiche dell'uomo.

Settore dell'ergonomia che studia il corpo umano e il suo rapporto con l'attività fisica.

Settore dell'ergonomia che studia i processi mentali e come influenzano l'interazione tra persona e sistema.

Concetto relativo, dipende dal contesto e dalle persone che usano un prodotto o un ambiente.

Le esigenze delle persone sono al centro dell'approccio ergonomico per progettare soluzioni efficaci.

Studio di come le persone interagiscono con i prodotti e i sistemi che utilizzano. Questo include sia gli aspetti fisici che quelli cognitivi.

Organizzazione che classifica le aree di specializzazione dell'ergonomia.

Elementi fisici dell'artefatto che influenzano l'interazione, come forma, dimensione, peso, colore e layout.

Come il cervello elabora le informazioni durante l'interazione con l'artefatto, come riconoscimento dello stimolo e facilità d'uso.

Contesto sociale e relazionale in cui l'artefatto è utilizzato, le regole e le norme che influenzano l'interazione.

Il design non è solo estetica, ma un processo di creazione di soluzioni innovative per risolvere problemi degli utenti.

Nuovo prodotto o sistema basato su tecnologie all'avanguardia che porta un cambiamento significativo.

Miglioramenti a un prodotto esistente, guidati dalle esigenze del mercato.

Il design unisce diverse discipline, come la tecnologia, l'arte e la gestione, per creare soluzioni efficaci.

Il design si concentra sui bisogni degli utenti e cerca di risolverli attraverso lo studio e il coinvolgimento.

Il design diventa parte integrante della strategia aziendale, contribuendo a visualizzare scenari e supportare il processo decisionale.

Il design si posiziona come una forza innovatrice, sia per i suoi metodi progettuali che per le sue capacità di intervento.

Il design si avvicina all'ergonomia, integrando le sue conoscenze per progettare prodotti centrati sulle persone.

L'ergonomia analizza il modo in cui le persone interagiscono con un prodotto, considerando tutti i fattori che influenzano l'esperienza.

Il metodo per comprendere un contesto d'uso, aggiungendo all'analisi standard la dimensione del processo.

Il termine ergonomia deriva dal greco ed indica la 'legge naturale del lavoro', con l'uomo visto come soggetto attivo.

L'ergonomia analizza sia le persone che interagiscono con un sistema, sia il sistema stesso, per garantire un'esperienza ottimale.

L'ergonomia nasce nel 1949 in Gran Bretagna con la fondazione dellaErgonomics Research Society.

L'obiettivo iniziale dell'UCD era la valutazione dell'usabilità, ossia valutare quanto un prodotto fosse facile da usare.

L'UCD si è evoluto da un focus sull'usabilità ad un approccio più ampio che considera l'intera esperienza dell'utente in tutte le fasi di sviluppo.

L'utente assume un ruolo strategico in tutte le fasi dello sviluppo del prodotto, fornendo feedback e contribuendo alle decisioni di progettazione.

HCD, o Human-Centred Design, è un approccio alla progettazione che mette al centro l'utente e la sua esperienza.

L'HCD mira a migliorare la qualità dell'interazione tra le persone e i sistemi con cui interagiscono.

L'HCD si basa sulla raccolta di informazioni sulle esigenze delle persone attraverso metodi di indagine e valutazione, per poi utilizzare queste informazioni per progettare soluzioni efficaci.

L'HCD considera l'intero ciclo di vita del prodotto e tutti i tipi di interazioni che le persone possono avere con esso.

L'HCD vede la persona come il punto di partenza e il punto di arrivo di ogni progetto.

Interpretare il comportamento di un sistema in base alle intenzioni del suo progetto. Ad esempio, capire come un sito web dovrebbe essere usato in base a come è stato progettato.

Attribuire caratteristiche mentali ai sistemi, considerandoli capaci di interagire con l'ambiente come esseri viventi.

Relazione intuitiva tra un'azione e il suo effetto. Ad esempio, il posizionamento di un pulsante su un dispositivo è intuitivo e facile da usare.

La capacità di un oggetto di suggerire come può essere usato. Ad esempio, una maniglia invita a essere tirata.

Informazioni di ritorno che confermano l'esito di un'azione. Ad esempio, un messaggio di conferma dopo aver inviato un form.

Modello che descrive i passaggi coinvolti nell'esecuzione di un'azione intenzionale, comprendendo sia l'esecuzione che la valutazione.

Il primo step del modello dell'azione intenzionale: definire l'obiettivo che si vuole raggiungere.

Il secondo step del modello dell'azione intenzionale: decidere se intraprendere un'azione per raggiungere l'obiettivo.

Il grado di soddisfazione soggettiva che un utente prova durante l'interazione con un sistema, sia esso fisico o digitale, rispetto alle sue aspettative.

Un modello pragmatico per la progettazione di prodotti tecnologici, che prevede la creazione di un sistema passando da livelli astratti a livelli concreti, tenendo conto dell'esperienza dell'utente a ogni fase.

Il primo livello del modello di Garrett, che riguarda l'estetica e le sensazioni immediate dell'utente. Il designer deve considerare gli aspetti cognitivi e sensoriali.

Il secondo livello del modello di Garrett, che riguarda il design dell'informazione, l'interfaccia e la navigazione. Si definiscono le informazioni e la struttura del prodotto.

Il terzo livello del modello di Garrett, che riguarda l'architettura delle informazioni e il design di interazione. Si definisce l'organizzazione del prodotto.

Il quarto livello del modello di Garrett, che riguarda la definizione delle funzionalità e dei contenuti del prodotto.

Il quinto livello del modello di Garrett, che definisce l'obiettivo generale del prodotto e le strategie per raggiungerlo.

L'usabilità riguarda gli aspetti pratici e funzionali dell'interazione, mentre l'user experience include aspetti emotivi, cognitivi e sensoriali.