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Un tipo di divisione cellulare riduzionale che dimezza il numero di cromosomi nelle cellule germinali, producendo gameti aploidi.

Cellule sessuali specializzate (uovo e spermatozoo) che sono aploidi, ovvero contengono un solo set di cromosomi.

Cellula diploide formata dall'unione di un uovo e uno spermatozoo.

La prima fase della meiosi I, caratterizzata da 5 sottofasi: leptotene, zigotene, pachitene, diplotene e diacinesi.

La prima sottofase della profase I, dove i cromosomi dicromatidici diventano visibili e si dispongono a bouquet.

La seconda sottofase della profase I, dove i cromosomi omologhi si appaiano formando il complesso sinaptinemico.

La terza sottofase della profase I, dove i cromosomi si contraggono e avviene il crossing-over.

Lo scambio reciproco di segmenti di DNA tra cromosomi omologhi durante la profase I della meiosi.

Il processo in cui i cromosomi omologhi si separano in modo casuale durante la meiosi I e i cromatidi fratelli si separano in modo casuale durante la meiosi II, creando nuove combinazioni genetiche.

I cromatidi fratelli di due cromosomi omologhi (uno materno e uno paterno) che si appaiano durante la profase I della meiosi. Formano 4 copie dello stesso cromosoma.

Cellule che contengono un solo set di cromosomi, come i gameti (spermatozoi e ovuli).

Il processo di formazione degli spermatozoi, che inizia dopo la pubertà e prosegue per tutta la vita.

Il processo di formazione degli ovuli, che inizia durante la fase fetale e si arresta prima della nascita. Riprende con la pubertà e produce un solo ovocita maturo per ciclo estrale.

Struttura ovarica composta da un ovocito primario circondato da un singolo strato di cellule follicolari appiattite.

Cellula uovo immatura che si arresta in diplotene durante la meiosi I.

Strato acellulare specializzato che circonda l'ovocito, equivalente del guscio.

Stadio di sviluppo del follicolo ovarico caratterizzato dalla presenza di una cavità piena di liquido (antro).

Gruppo di cellule che circondano l'ovocito nel follicolo maturo, che producono una matrice extracellulare mucillaginosa.

Popolazione di ovociti quiescenti presenti nell'ovaio di una donna in età fertile.

Follicolo maturo, pronto per l'ovulazione, caratterizzato da dimensioni maggiori e dalla presenza di un ovocito in posizione eccentrica.

La penetrazione dello spermatozoo provoca un'iperpolarizzazione della membrana plasmatica dell'ovocita, ovvero un aumento della negatività all'interno della cellula.

La penetrazione dello spermatozoo induce un aumento della concentrazione di calcio all'interno dell'ovocita, che si manifesta in picchi successivi.

L'aumento di Ca intracellulare determina la ripresa del ciclo cellulare dell'ovocita, che era arrestato in meiosi II.

Sviluppo di un embrione senza genoma maschile, ottenuto stimolando l'aumento del Ca intracellulare senza la penetrazione dello spermatozoo.

Cellula risultante dalla penetrazione dello spermatozoo e dalla ripresa della meiosi, con i due pronuclei separati (uno maschile e uno femminile).

Fusione dei due pronuclei (maschile e femminile) all'interno dell'ootide, portando alla formazione dello zigote.

Serie di rapide divisioni cellulari che si verificano nello zigote per ridurre il suo volume e creare un embrione con cellule più piccole.

Processo che vede il cervello crescere oltre l'area cardiogenica, spingendola ventralmente e poi caudalmente, incorporando parte del sacco vitellino primitivo nell'embrione, formando l'intestino anteriore.

Processo che vede il midollo spinale crescere oltre la membrana cloacale, determinando un ripiegamento caudale in senso ventrale, incorporando parte del sacco vitellino primitivo nell'embrione, formando l'intestino posteriore e la cloaca.

Processo che vede l'accrescimento del mesoderma parassiale e la formazione dei somiti, insieme all'accrescimento della cavità amniotica, portare al ripiegamento della somatopleura verso il piano mediano, formando un embrione cilindrico.

Il canale che decorre lungo l'asse cranio-caudale dall'intestino anteriore all'intestino posteriore, diviso in 3 parti (intestino anteriore, intestino medio e intestino posteriore).

Porzione dell'intestino primitivo che va dalla membrana bucco-faringea all'intestino medio, dove sbocca il dotto vitellino.

Porzione dell'intestino primitivo che si continua dall'intestino medio alla membrana cloacale.

Processo che vede le pieghe destro e sinistro stringere il sacco vitellino senza staccarlo completamente dall'embrione, dividendolo in intestino primitivo, dotto vitellino e sacco vitellino definitivo.

Una zona del corion dove i villi primari regrediscono, formando una superficie liscia.

Una zona del corion dove i villi primari si differenziano in modo complesso, formando la placenta.

Proiezioni digitiformi del corion che crescono verso la parete uterina, formando la placenta.

Lo strato cellulare interno dei villi coriali, che contiene cellule che si dividono attivamente.

Lo strato cellulare esterno dei villi coriali, formato da una massa multinucleata che secerne enzimi per l'impianto.

Una struttura presente nell'embrione che ha perso la funzione trofica nei mammiferi, ma è importante per lo sviluppo dei primi vasi sanguigni.

Una sacca membranosa che si sviluppa dall'intestino posteriore dell'embrione, importante per la formazione dei vasi sanguigni della placenta.

Un cordone che collega l'embrione alla placenta, contenente i vasi sanguigni e i dotti vitellino e allantoideo.