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• I riflessi sono gesti inconsci e autonomi, essenziali per risposte rapide a stimolazioni esterne senza coinvolgimento dei centri superiori.
• Sono un meccanismo di difesa importante.

Classificazione dei Riflessi

• I riflessi possono essere classificati in base a diversi fattori:

In base al momento in cui il riflesso si sviluppa:

• Riflessi innati: determinati geneticamente.
• Riflessi acquisiti: appresi tramite l'esperienza, come nel condizionamento classico di Pavlov.

In base al sito di elaborazione del riflesso:

• Riflessi spinali: elaborati nel midollo spinale senza raggiungere i centri superiori.
• Riflessi cranici: elaborati a livello centrale, nell'encefalo.

In base alla risposta generata:

• Riflessi somatici: causano la contrazione del muscolo scheletrico.
• Riflessi viscerali: controllano la muscolatura liscia o cardiaca.

In base agli elementi sinaptici costituenti:

• Riflessi monosinaptici: costituiti da una sola sinapsi.
• Riflessi bisinaptici: costituiti da due sinapsi.
• Riflessi polisinaptici: costituiti da più sinapsi, in relazione alla complessità del circuito.

Caratteristiche dei Riflessi

• Involontari: non dipendenti dalla volontà.
• Rapidi: generati velocemente.
• Generati da connessioni dirette: tra vie sensitive e motorie, con un meccanismo input-elaborazione-output veloce a livello midollare.
• Indipendenti dal controllo dell'encefalo: sebbene il controllo centrale possa modularne l'intensità.
• Hanno una funzione di difesa: da pericoli.
• Stereotipati: sempre uguali, anche se l'intensità può variare.

Arco Riflesso

• Un arco riflesso coinvolge cinque strutture:
• Recettore.
• Fibra nervosa afferente (input).
• Centro di elaborazione.
• Fibra nervosa efferente (output).
• Effettore.

Tipi di Recettori Stimolati

• Esterocettivi: recettori sensitivi.
• Nocicettivi: recettori per il dolore, come nel riflesso flessorio.
• Propriocettivi: fusi neuromuscolari e organi neurotendinei di Golgi.
• Enterocettivi: recettori a livello viscerale.
• Telecettivi: riflessi oculari e vestibolari.

Riflesso Monosinaptico

• La forma più semplice di riflesso.
• Circuito input-elaborazione-output.
• Il neurone sensoriale fa sinapsi direttamente con il motoneurone alfa, che innerva il muscolo scheletrico, evocando la risposta riflessa.

Riflesso Bisinaptico

• Presenza di una seconda sinapsi mediata da un interneurone tra la fibra sensitiva e il motoneurone alfa.

Riflesso Polisinaptico

• Più complesso, con interneuroni che consentono la modulazione della risposta.
• Può coinvolgere diverse strutture, come nel riflesso flessorio.

Proprietà dei Riflessi

• Area riflessogena: l'area specifica la cui stimolazione genera un determinato riflesso.
• Soglia: il livello di stimolazione necessario per innescare il riflesso.
• Tempo di latenza: l'intervallo tra lo stimolo e la risposta, dipendente dal numero di sinapsi coinvolte.

Sommazione Spaziale e Temporale

• Sommazione spaziale: potenziali d'azione multipli che arrivano alla stessa terminazione si sommano.
• Sommazione temporale: alta frequenza di stimoli dallo stesso assone.
• L'intervallo di sommazione nelle cellule nervose è di 50-200 ms.

Divergenza e Convergenza

• Divergenza: un neurone presinaptico invia lo stimolo a più neuroni.
• Convergenza: molti neuroni presinaptici convergono su un numero minore di neuroni.

Assuefazione, Disassuefazione e Sensibilizzazione

• Assuefazione: diminuzione della risposta a uno stimolo continuo nel tempo.
• Sensibilizzazione: una reazione esacerbata a stimoli innocui a seguito di esposizione a uno stimolo nocivo.
• Disassuefazione: processo di disassociazione di stimoli condizionati per modificare comportamenti.

Inibizione Sinaptica

• Fenomeno importante nella trasmissione sinaptica.

Inibizione Pre-Sinaptica

• Modula eccitazione o inibizione, per esempio, modulando il dolore.

Inibizione Ricorrente di Renshaw

• Meccanismo di autoinibizione del neurone, per autoregolarsi.
• Motoneurone inibisce la propria scarica tramite una cellula di Renshaw.

Riflesso da Stiramento

• Finalizzato a preservare l'integrità muscolare.
• Risposta rapida e involontaria a un eccessivo accorciamento o stiramento.
• Coinvolge due tipi di fibre muscolari:
• Fibre extrafusali: responsabili del movimento del muscolo.
• Fibre intrafusali: propriocettori che indicano la localizzazione spaziale del muscolo, formando il fuso neuromuscolare.
• Il fuso neuromuscolare rileva la lunghezza e la velocità dello stiramento muscolare.
• Fibre intrafusali
• Fibre a catena di nuclei
• Fibre a borsa di nuclei

Fibre Sensitive

• Fibre sensitive primarie/anulospirali: più veloci, percepiscono variazioni di velocità e lunghezza.
• Fibre sensitive secondarie/a fiorame: più sottili, percepiscono solo variazioni statiche.

Fibre Motorie

• Fibre motorie gamma 1: per le fibre dinamiche (a borsa di nuclei).

• Fibre motorie gamma 2: per le fibre statiche (a catena di nuclei).

• Il fuso neuromuscolare è più sensibile allo stiramento che alla contrazione.

• Segnali inviati costantemente al midollo per il tono muscolare.

• Maggiore stiramento = maggiore frequenza di scarica.

• Minore stiramento = minore frequenza di scarica.

Riflesso Patellare

• Monosinaptico, rapido e costante per il tono muscolare.

• La fibra afferente IA ed il motoneurone alfa innervano il muscolo da cui proviene l'impulso.

• Fibra afferente IA del quadricipite rileva eccessivo stiramento.

• Entra nel midollo spinale attivando il motoneurone alfa del quadricipite.

• Emette collaterale che inibisce il bicipite femorale tramite l'interneurone inibitorio.

• Azione eccitatoria agonista e inibitoria antagonista.

• L'arco è fuso neuromuscolare, fibre afferenti IA, motoneurone alfa e muscolo.

• Salvaguarda il muscolo.

Coattivazione Alfa-Gamma

• Il motoneurone gamma innerva il fuso neuromuscolare ripristinandone la forma.
• Regolazione tra motoneurone alfa e gamma in relazione alla contrazione muscolare.

Il Riflesso Miotatico Distinto

• Riflesso miotatico tonico: mantiene costante la contrazione muscolare.
• Riflesso miotatico fasico: risposta immediata a uno stimolo improvviso.

Riflessi Tendinei Profondi

• Utili valutare commessioni sinaptiche a livello del midollo spinale.
• Depressi con lesioni al motoneurone inferiore (anteriori, radici spinali, nervi periferici).
• Aumentati con lesioni al motoneurone superiore.

Riflesso Miotatico Inverso

• Eccessiva contrazione muscolare, organi tendinei del Golgi percepiscono e attivano.

• Proteggono i tendini e mandando informazioni tramite fibre veloci IB.

• Sovrastimolazione dell'organo tendineo inibisce il motoneurone alfa e rilassa quel muscolo.

• Agisce collaterale che stimola i motoneuroni dei muscoli antagonisti.

Riflesso Flessorio Polisinaptico

• Stimoli nocicettivi mediano questo riflesso.
• Nocicettori trasportano lo stimolo al midollo spinale.
• A questo punto avviene l'allontanamento dalla noxa patogena.
• Mantiene la postura in modo che questo non influenzi l'andatura.
• Riflesso Estensorio Crociato: se l'intensità dello stimolo aumenta, aumenta la complessità della risposta.
• Coinvolge l'organismo che si allontana dalla fonte di pericolo, mantenendo una postura adeguata.
• Questo è un esempio del coinvolgimento di diversi segmenti del midollo.