Tommaso d'Aquino e la Provvidenza Divina

Tommaso d'Aquino e la Provvidenza Divina

• Tommaso d'Aquino afferma che la provvidenza divina governa ogni evento.
• Ogni effetto è disposto da Dio e accade necessariamente in relazione ad essa.
• Distingue tra necessità assoluta (effetti che accadono necessariamente per loro natura) e necessità ipotetica (effetti che accadono necessariamente in relazione alla provvidenza, ma rimangono contingenti rispetto alle cause prossime).
• Gli eventi sono contingenti per le cause prossime, ma necessari rispetto alla causa prima.
• Introduce la "lex necessitatis vel contingentiae" che ordina tutti gli effetti sotto la provvidenza divina.
• Fonti chiave: Metaphysicam, VI, lect. 3 e Summa Theologiae, q. 22, art. 4.2

Critiche alla Visione di Tommaso

• Sigieri di Brabante accetta che l'accidentale per le cause inferiori possa non esserlo per quelle superiori.
• Propone che la contingenza assoluta sia garantita dalla impedibilità teorica delle cause intermedie, indipendentemente dall'effettivo impedimento.
• Giovanni Duns Scoto critica la contingenza di Tommaso, basata sull'impedibilità delle cause.
• Scoto sostiene che la contingenza risiede nella volontà libera di Dio, che agisce in modo contingente non per necessità.
• Distingue tra volontà (ambito della libertà e contingenza) e natura (ambito del determinismo causale e necessità).
• Fonti chiave: De necessitate et contingentia causarum e Tractatus de primo principio, IV, §§ 56-57

Differenze tra Tommaso e Scoto

• Tommaso: La contingenza si colloca nelle cause prossime, ma ogni evento è necessario rispetto alla provvidenza divina.
• Scoto: La contingenza deriva dalla libertà della volontà divina, non dalle cause naturali.

Il Problema del Determinismo Psicologico

• Il determinismo psicologico indaga se la volontà sia necessitata dalle indicazioni dell'intelletto o da oggetti esterni proposti come beni.
• Esistono due posizioni:
  • Volontaristi: la volontà è libera e autonoma, anche rispetto all'intelletto (es. Francescani).
  • Intellettualisti: la volontà segue necessariamente l'intelletto, che è moralmente responsabile delle scelte.
• Fonte chiave: Gualtiero di Brugge (Questiones disputatae)

La Posizione di Tommaso D'Aquino

• Tommaso cerca un equilibrio tra intelletto e volontà.
• La libertà della volontà è essenziale per attribuire valore morale agli atti umani.
• La volontà è un appetito razionale che si rapporta ad oggetti conosciuti dall'intelletto.
• La volontà si muove autonomamente, ma l'intelletto specifica l'oggetto dell'azione.
• L'oggetto della volontà è il bene conosciuto (beatitudine) o beni particolari.
• Fonte chiave: Quaestiones disputatae de malo, q. 6

L'Automovimento della Volontà

• La volontà è autonoma, ma dipende da Dio per l'impulso originario.
• La volontà è libera nell'esercizio degli atti, ma la loro specificaazione dipende dall'oggetto proposto dall'intelletto.
• Esempio: una persona desidera guarire, seguendo un percorso di diagnosi e cura.

Limiti alla Libertà della Volontà

• La volontà non può non volere il bene assoluto (beatitudine).
• La volontà è vincolata da necessità naturali (essere, vivere, conoscere).
• La volontà è libera rispetto a beni particolari.