Test sullo stato iperglicemico iperosmolare

Stato iperglicemico iperosmolare: sintomi, cause e terapia

1. Condizione caratterizzata da iperglicemia (>500mg/dl), disidratazione e iperosmolarità plasmatica (> o = a 320 mOsmol/Kg)
2. Colpisce soprattutto pazienti anziani con diabete di tipo 2, con una mortalità del 10-15%
3. Scatenata da scarsa implementazione di liquidi e terapia inadeguata
4. Può verificarsi quando il diabete di tipo 2 è misconosciuto/non trattato e magari questi pazienti utilizzano farmaci che riducono la tolleranza al glucosio o che aumentano la perdita di liquidi
5. Ha uno sviluppo lento (alcuni giorni) e la glicemia raggiunge valori molto alti e la disidratazione e i disturbi metabolici ad essa associati sono più severi
6. Ictus, IMA, pancreatite acuta, infezioni acute, disturbi psichici, infusione entrale/parenterale sconsiderata, dialisi, post-operatorio sono alcune delle condizioni che favoriscono l'insorgenza della condizione
7. La poca insulina prodotta non è sufficiente a controllare la glicemia, ma lo è per inibire la lipolisi e fornire i substrati per i corpi chetonici
8. L'iperglicemia comporta una diuresi osmotica con perdita di liquidi ben maggiore rispetto al soggetto in chetoacidosi (8-18 litri)
9. I sintomi includono poliuria, polidipsia, astenia, anoressia, distensione gastrica, nausea, vomito, debolezza muscolare, dimagrimento, grave disidratazione, ipotensione, tachicardia, iperpnea e segni neurologici come turbe dello stato di coscienza, afasia, emianopsia omonima, emiparesi, deficit emilaterale della sensibilità, nistagmo
10. La terapia prevede il trattamento della causa scatenante, la normalizzazione della osmolarità plasmatica correggendo liquidi ed elettroliti perduti e la normalizzazione della glicemia
11. La somministrazione di liquidi fisiologici è importante per reintegrare il 50% della perdita teorica di liquidi nelle prime 12 ore e il restante nelle seguenti 12 ore
12. L