molto video didattica

La Relazione Educativa

• La relazione educativa tra insegnante e alunno è fondamentale nel processo educativo.
• La comunicazione è alla base di questa relazione, richiedendo empatia e dialogo.
• L'empatia permette di condividere sentimenti ed emozioni, mentre il dialogo favorisce il contatto, l'ascolto e l'accettazione reciproca.
• La comunicazione in classe spesso è di tipo direttivo, con l'insegnante come leader che impartisce lezioni frontali.
• Un modello di insegnamento dialogico dovrebbe essere adottato, incentrato sui bisogni degli studenti, favorendo l'espressione e il confronto.
• La relazione educativa è caratterizzata da asimmetria, con l'insegnante come figura adulta, consapevole, colta e preparata, e l'alunno che sta crescendo e si evolve.
• Questa asimmetria coinvolge anche lo status sociale, con l'insegnante come valutatore e l'alunno come valutato.
• Per favorire una scuola democratica e cooperativa, sono stati introdotti lo statuto degli studenti e le pratiche di autovalutazione.
• Lo statuto degli studenti definisce i diritti e i doveri degli alunni come membri della comunità scolastica.
• Le pratiche di autovalutazione incoraggiano gli studenti a valutare il proprio lavoro, riconoscendo i propri limiti e punti di forza.

L'Unità Didattica (UD) e L'Unità Didattica di Apprendimento (UDA)

• L'UD è un'organizzazione strutturata di attività di insegnamento incentrata sull'insegnante e sulle attività assegnate agli alunni.
• L'UD è elaborata partendo dagli obiettivi di apprendimento e ha lo scopo di trasmettere informazioni e verificare le abilità e le conoscenze acquisite dagli studenti.
• L'UDA è un percorso a tappe che guida gli studenti a sviluppare competenze attraverso la realizzazione di un prodotto in un contesto reale.
• L'UDA prevede attività laboratoriali, di confronto, individuali ed extrascolastiche.
• L'UDA è un'attività dinamica che vede gli studenti protagonisti del processo di apprendimento e dell'autovalutazione.

Confronto Tra UD e UDA

• L'UD fa riferimento alla programmazione, centrata principalmente sul lavoro del docente.
• L'UDA fa riferimento alla progettazione, con un approccio dinamico e flessibile in cui gli studenti sono protagonisti.
• L'UD è incentrata sul docente e sulla disciplina, mentre l'UDA è centrata sullo sviluppo delle competenze degli studenti.
• L'UD ha l'obiettivo di conseguire abilità e conoscenze, mentre l'UDA punta sull'acquisizione di competenze.
• L'UD si basa su una verifica delle abilità e delle conoscenze, mentre l'UDA prevede un'analisi riflessiva del processo di apprendimento e l'autovalutazione.
• L'UD è composta da attività dirette dall'insegnante, mentre l'UDA vede gli studenti protagonisti, agendo in autonomia o in gruppo.
• L'UD ha una funzione didattica, mentre l'UDA ha una funzione formativa.
• L'UD si basa su un contenuto culturale unificato, mentre l'UDA favorisce l'emergere e il confronto di diverse idee.
• L'UDA è più responsabilizzante, basandosi sul problem solving e offrendo soluzioni utili per la vita quotidiana.

Wertheimer: L'Apprendimento per Insight e il Pensiero Produttivo

• Wertheimer, uno psicologo tedesco, è stato uno dei fondatori della scuola della Gestalt, che si basa sull'idea che la nostra esperienza del mondo si organizza mentalmente in forme.
• Wertheimer ha studiato il processo di apprendimento attraverso il problem solving, concentrandosi sull'insight, ovvero un'intuizione improvvisa che permette di trovare soluzioni a problemi complessi.
• Wertheimer evidenzia che l'insight non è esclusivo degli umani, ma può manifestarsi anche in animali di diverse specie.
• Wertheimer criticava l'approccio didattico tradizionale che offriva soluzioni preconfezionate, promuovendo invece il pensiero produttivo, che si basa sulla capacità di trovare soluzioni creative e originali.
• Wertheimer contrapponeva il pensiero produttivo al pensiero riproduttivo, che si basa sulla ripetizione di schemi abituali.
• Gli esperimenti di Wertheimer hanno dimostrato che gli studenti che si affidavano al pensiero riproduttivo tendevano a bloccare di fronte a problemi nuovi, mentre quelli che sviluppavano il pensiero produttivo erano più capaci di trovare soluzioni creative.
• Wertheimer sosteneva che un'educazione efficace dovrebbe insegnare agli studenti a trovare soluzioni alternative e a sviluppare strategie produttive per affrontare i problemi.

Bloom: Il Mastery Learning e le Tassonomie

• Benjamin Bloom è stato uno psicologo statunitense che si è concentrato sulla classificazione degli obiettivi educativi e sulla teoria del Mastery Learning.
• Bloom ha elaborato un sistema completo di descrizione e valutazione dei risultati educativi.
• Il Mastery Learning si basa sul principio che tutti gli studenti possono raggiungere un livello di successo nell'apprendimento se ricevono il supporto necessario.
• Le tassonomie di Bloom raggruppano gli obiettivi educativi in diversi livelli di complessità, che vanno dalla semplice conoscenza alla valutazione critica.
• Le tassonomie di Bloom offrono un quadro di riferimento per la progettazione e la valutazione dei processi educativi.

Bruno Bettelheim

• Bruno Bettelheim è stato uno psicanalista austriaco naturalizzato americano.
• Nato a Vienna nel 1903 da famiglia ebraica, emigrò negli Stati Uniti nel 1939 dopo la seconda guerra mondiale.
• Bettelheim si specializzò nello studio dei bambini autistici, il suo lavoro si concentrò sullo sviluppo psicologico dei bambini.
• Bettelheim diresse l'Orthogenic School a Chicago dal 1944 al 1973, un istituto per bambini con disturbi emotivi.
• Bettelheim ha scritto diversi libri sull'educazione dei bambini e sulla psicologia dell'infanzia, tra cui “The Empty Fortress” (1967), “Love Is Not Enough” (1950) e “The Uses of Enchantment” (1976).

Scuola Ortogenica

• L'Orthogenic School fu fondata da Bruno Bettelheim per aiutare i bambini con disturbi emotivi.
• Bettelheim credeva che i bambini potessero imparare dai loro vissuti quotidiani, compresi attività come dormire e mangiare.
• Il suo metodo di educazione si concentrava sull'aiuto ai bambini a migliorare il loro rapporto con se stessi e con gli altri.
• Bettelheim sosteneva che una volta risolti i conflitti interiori, i bambini potessero crescere e avere successo nella vita.

Il Significato Psicologico delle Fiabe

• Bettelheim sosteneva che le fiabe fossero uno strumento fondamentale per aiutare i bambini ad affrontare i loro problemi emotivi, come la paura, la morte e l'abbandono.
• Bettelheim credeva che i bambini fossero in grado di distinguere la fiaba dalla realtà.
• Per Bettelheim, le fiabe offrivano ai bambini la possibilità di liberare le proprie angosce e paure.
• Bettelheim sosteneva che le fiabe aiutassero i bambini a capire che qualsiasi sofferenza o paura potessero provare nella vita reale, alla fine la supererebbero.
• Bettelheim credeva che le fiabe potessero anche avere una funzione di guida morale per i bambini, aiutandoli a dare un senso alle loro emozioni.