C2: GERIATRIA - 5. Sindrome metabolica e ipercortisolismo nell’anziano (1)

Study Notes

Sindrome metabolica nell'anziano e la sua correlazione con l'obesità viscerale e l'artrosi

La sindrome metabolica è una condizione clinica caratterizzata dalla presenza simultanea di più alterazioni metaboliche che aumentano il rischio cardiovascolare.
Negli anziani, la sindrome metabolica rappresenta anche un fattore di rischio per molte altre patologie degenerative.
Per diagnosticare la sindrome metabolica, devono essere presenti almeno tre dei cinque criteri: obesità addominale, trigliceridi elevati, bassi livelli di HDL, ipertensione arteriosa e glicemia a digiuno elevata.
La prevalenza della sindrome metabolica aumenta con l'età e colpisce più frequentemente le donne.
L'obesità viscerale, in particolare, è un importante fattore di rischio per la sindrome metabolica, l'infarto del miocardio e la mortalità generale.
Il grasso viscerale ha una funzione ancestrale di riserva energetica, ma oggi può causare danni all'organismo umano a causa delle interazioni con altri organi e apparati.
Il grasso viscerale produce una varietà di citochine proinfiammatorie che contribuiscono a complicanze come l'aterosclerosi.
Lo stato infiammatorio sistemico causato dal grasso viscerale può essere valutato tramite il dosaggio di VES e PCR.
Il grasso viscerale produce anche altre citochine coinvolte in patologie come la trombosi, l'aterosclerosi, il diabete di tipo 2, l'ipertensione e la dislipidemia.
L'afflusso di acidi grassi liberi a livello epatico a causa del drenaggio venoso del grasso viscerale contribuisce all'insulino-resistenza e alla dislipidemia, favorendo l'aterosclerosi.
Non è il peso corporeo in sé a influenzare l'osteoartrosi, ma lo stato infiammatorio indotto dal grasso viscerale può contribuire alla sua insorgenza.
Studi hanno dimostrato una correlazione tra l'aumento della circonferenza vita e il numero di siti di artrosi interessati, suggerendo un ruolo dell'inflamming nella patogenesi dell'artrosi.