Storia della Prima Guerra Mondiale

L'evento che diede inizio alla Prima Guerra Mondiale, legato all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria.

Il processo di mobilitazione delle forze armate da parte di uno stato in preparazione alla guerra.

Una dichiarazione ufficiale di intenzione di iniziare una guerra contro un altro stato.

Una situazione in cui un paese è circondato da nemici o potenziali nemici.

La strategia militare che mira a ottenere una vittoria rapida e decisiva colpendo il nemico di sorpresa.

La violazione della neutralità di un paese non coinvolto in un conflitto.

Un gruppo di persone che si riuniscono per esprimere il proprio sostegno a una causa o un'idea.

Il movimento politico che promuove l'internazionalismo e la solidarietà tra i lavoratori di tutti i paesi.

La battaglia di Caporetto fu una disastrosa sconfitta per l'esercito italiano durante la Prima Guerra Mondiale. L'esercito austro-tedesco, guidato da Ludendorff e Hindenburg, sfondò le linee italiane vicino al villaggio di Caporetto nel 1917. La tattica dell'infiltrazione, che consisteva nel penetrare rapidamente nei territori nemici senza consolidare le posizioni raggiunte, fu efficace, causando una ritirata disordinata delle truppe italiane.

Dopo la battaglia di Caporetto, il governo italiano si dimise. La leadership militare fu riorganizzata, con Armando Diaz come nuovo capo delle truppe. Il morale italiano fu rafforzato grazie alla propaganda e alla promessa di una "guerra democratica" promossa dal presidente Wilson.

La Rivoluzione Russa fu un periodo tumultuoso nella storia della Russia, che portò alla fine della monarchia e all'instaurazione di un nuovo regime. La rivoluzione ebbe due fasi principali: la Rivoluzione di Febbraio e la Rivoluzione di Ottobre.

La Rivoluzione di Febbraio rovesciò il regime zarista e portò alla creazione di un governo provvisorio guidato da Alexander Kerensky. La speranza era di continuare la guerra al fianco delle potenze alleate.

I Soviet erano consigli di operai e soldati che emerse durante la Rivoluzione Russa. Il Soviet di Pietrogrado, il più importante, agì come un parlamento proletario, spesso in contrasto con il governo provvisorio.

La Rivoluzione di Ottobre, guidata da Lenin e dai bolscevichi, rovesciò il governo provvisorio e instaurò un regime comunista in Russia. La rivoluzione ebbe un impatto profondo sulla storia mondiale.

Nel 1923, Mussolini fece importanti concessioni alla Chiesa cattolica, come l'introduzione dell'insegnamento della religione nelle scuole e l'equiparazione delle scuole pubbliche e private.

La legge Acerbo, approvata nel 1923, prevedeva che la lista che avesse ottenuto la maggioranza relativa alle elezioni, si aggiudicava i due terzi dei seggi parlamentari.

Le elezioni del 1924 videro il successo delle liste nazionali fascisti, che ottennero il 65% dei voti e più di tre quarti dei seggi, grazie alla legge Acerbo e alla divisione delle opposizioni.

L'assassinio di Giacomo Matteotti, deputato socialista, nel 1924, suscitò un'ondata di indignazione pubblica contro il fascismo, ma non portò a una reazione immediata.

La Secessione dell'Aventino fu una protesta dei partiti antifascisti contro il regime, che si ritirarono dai lavori parlamentari in segno di protesta.

Il Partito Popolare Italiano (PPI) di don Sturzo, era un ostacolo alla collaborazione tra Stato e Chiesa. Mussolini costrinse i ministri popolari a dimettersi dal suo governo nel 1923.

I fascisti, utilizzando la violenza e la propaganda, riuscirono a conquistare il potere e instaurare un regime autoritario in Italia.

L'occupazione della Ruhr da parte delle potenze vincitrici nel 1923 ebbe gravi conseguenze per la Germania, privandola delle sue principali risorse produttive e aggravando la già difficile situazione economica.

L'iperinflazione, caratterizzata da un aumento incontrollato dei prezzi, colpì duramente la Germania durante gli anni '20. La moneta tedesca, il Marco, perse rapidamente valore e, nel 1923, fu quasi del tutto svalutata.

Il governo tedesco, guidato da Stresemann, decise di porre fine alla resistenza passiva nell'area della Ruhr e di riallacciare le relazioni diplomatiche con la Francia. Questa decisione fu presa in un contesto di profonda crisi economica e sociale, causata dall'occupazione della Ruhr e dall'iperinflazione.

Il colpo di stato di Hitler a Monaco nel 1923, noto come il Putsch di Monaco, fu un tentativo fallito di prendere il potere con la forza. Hitler fu arrestato e condannato a cinque anni di carcere.

Il Rentenmark, introdotto nel 1923, era una nuova moneta che sostituì il Marco tedesco. L'obiettivo era quello di stabilizzare l'economia e contrastare l'iperinflazione.

Il Piano Dawes, concordato nel 1924, prevedeva una serie di aiuti finanziari da parte delle potenze vincitrici alla Germania. Questo piano doveva aiutare la Germania a rilanciare la sua economia e a far fronte ai suoi debiti di guerra.

La Francia, dopo la guerra, attraversò un periodo di instabilità politica con diversi governi. Le tensioni sociali e le difficoltà economiche portarono a diversi cambiamenti di governo, fino alla stabilizzazione del corso della moneta e del bilancio pubblico.

La Gran Bretagna, dopo la guerra, vide la nascita del Labour Party, un nuovo partito che si batteva per i diritti dei lavoratori. Nel 1929 questo partito arrivò al potere, ma solo per un breve periodo, fino alla crisi economica mondiale del 1929-1930.

Il capo del governo italiano assunse la responsabilit‡ politica, morale e storica per l'uccisione di Giacomo Matteotti, minacciando di usare la forza contro l'opposizione.

In seguito all'assassinio di Giacomo Matteotti, il governo italiano attuò una serie di misure per reprimere l'opposizione, compresa la soppressione della libert‡ di stampa e l'arresto degli avversari politici.

L'assassinio di Matteotti accelerò il processo di fascistizzazione dell'Italia, consolidando il potere di Mussolini e il regime fascista.

Nuova legge emessa nel 1925 che rafforzò i poteri del capo del governo rispetto agli altri ministri, al parlamento e alle amministrazioni locali, abolendo l'elettività dei sindaci e impedendo lo sciopero.

Leggi emanate nel 1926, in seguito a un attentato a Mussolini, che abolirono la democrazia in Italia, dissolvendo i partiti antifascisti, reintroducendo la pena di morte e istituendo un Tribunale speciale per reati politici.

La legge elettorale del 1928 che introdusse il sistema della lista unica, dando agli elettori solo la possibilità di approvarla o meno, fu la legge che sancì il regime a partito unico, eliminando la separazione dei poteri e concentrando il potere in Mussolini.

Il Gran Consiglio del Fascismo fu costituzionalizzato, diventando un organo dello stato con ruolo nella preparazione delle liste elettorali.

L'Italia divenne uno stato a partito unico, con il potere concentrato nelle mani di Mussolini, senza separazione dei poteri e con l'eliminazione di qualsiasi forma di opposizione politica.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, l'Austria divenne una Repubblica, ma fu subito scossa da tensioni sociali e politiche. I socialdemocratici salirono al potere, ma i comunisti tentarono un'insurrezione. Le elezioni del 1920 videro la vittoria dei partiti clericali e conservatori, dando un nuovo assetto politico alla nazione.

Dopo la breve esperienza di una repubblica democratica, l'Ungheria vide l'ascesa di una Repubblica Sovietica guidata dai socialisti nel 1919. Questo regime attuò una politica repressiva contro la borghesia e l'aristocrazia terriera, ma fu rovesciato con l'intervento delle forze conservatrici, supportate da Francia e Gran Bretagna. L'ammiraglio Horthy instaurò quindi un regime autoritario, sostenuto dalla Chiesa e dai grandi proprietari terrieri.

La Repubblica di Weimar fu un modello di democrazia parlamentare in Germania, caratterizzata da una forte frammentazione politica che rendeva instabili le maggioranze e i governi. Lo SPD era il principale partito, ma i conservatori e il centro guadagnavano terreno.

Nel 1921, le potenze vincitrici della Prima Guerra Mondiale imposero alla Germania pesanti riparazioni di guerra, pari a 132 miliardi di marchi da pagare in 42 rate. Questa decisione provocò tensioni sociali e un'ondata di violenza da parte dell'estrema destra nazionalista, che accusò il governo tedesco di sottomettersi alle potenze vincitrici.

L'aumento dell'inflazione e le tensioni sociali in Germania alimentarono un clima di violenza politica. Nel 1923, Francia e Belgio occuparono la Ruhr, un'importante zona industriale tedesca, in risposta a un ritardo nelle consegne di materiali da parte del governo di Berlino. Questa occupazione provocò una serrata degli operai, che si rifiutarono di collaborare con gli occupanti.

La Repubblica di Weimar fu caratterizzata da instabilità politica e sociale. Il sistema partitico frammentato rendeva difficile la formazione di governi stabili. Inoltre, le riparazioni di guerra e l'occupazione della Ruhr aggravarono le tensioni, creando un clima di violenza e insicurezza.

L'estrema destra nazionalista, guidata da figure come Hitler, sfruttò le difficoltà economiche e politiche della Repubblica di Weimar per diffondere il suo messaggio anti-repubblicano e antisemita. La propaganda nazista colpì i sentimenti di frustrazione e risentimento della popolazione, promettendo un futuro di grandezza nazionale.

La Repubblica di Weimar, un tentativo di democrazia in Germania dopo la Prima Guerra Mondiale, fallì a causa di una serie di fattori: instabilità politica, difficoltà economica e l'ascesa del nazismo. La Germania negli anni '20 fu un campo di battaglia tra le forze democratiche e una crescente minaccia autoritaria.