Sistemi Sanitari - Economia Aziendale

Un modello di assistenza sanitaria basato su assicurazioni sociali finanziate da contributi di lavoratori e datori di lavoro, con un mix di tassazione per coprire i bisogni di coloro che non lavorano.

Enti finanziati principalmente dai contributi di lavoratori e datori di lavoro per fornire assistenza sanitaria.

Il sistema sanitario tedesco, che si basa sull'assicurazione obbligatoria finanziata da contributi e tassazione, con un mix di strutture pubbliche e private.

Un sistema sanitario che combina caratteristiche del modello Beveridge e del modello Bismarck, con un unico pagante per i servizi offerti da strutture private.

Il sistema sanitario britannico basato su un programma pubblico di assicurazione sanitaria finanziato dalle tasse.

Un'organizzazione che offre servizi sanitari e riceve finanziamenti attraverso un programma di assicurazione nazionale.

Un sistema sanitario in cui tutti i cittadini hanno diritto all'assistenza sanitaria, indipendentemente dalle loro condizioni finanziarie.

La capacità del sistema sanitario di fornire cure mediche a tutti i cittadini in modo equo.

Un sistema sanitario che garantisce l'accesso alle cure essenziali a tutti, indipendentemente dalle loro capacità economiche. L'obiettivo è prevenire l'impoverimento dovuto ai costi sanitari.

Un insieme di obiettivi globali definiti dalle Nazioni Unite per affrontare sfide globali come la povertà, le disuguaglianze e i cambiamenti climatici. L'obiettivo 3 è dedicato alla salute e al benessere.

Strumenti che permettono di misurare i progressi verso gli SDGs, fornendo informazioni sulla situazione attuale e sui cambiamenti nel tempo.

Un indice che misura il livello di copertura sanitaria universale in un paese. Valuta l'accesso ai servizi sanitari, la qualità delle cure e la protezione finanziaria.

Un sistema sanitario che prevede un primo livello di copertura di base e un secondo livello che copre spese specifiche come l'assistenza odontoiatrica o la cura farmaceutica.

Un sistema sanitario che integra un servizio pubblico con opzioni private, offrendo maggiore scelta e flessibilità agli individui.

Il primo livello di copertura sanitaria, generalmente fornito dal governo, che garantisce l'accesso a cure essenziali come l'assistenza primaria e l'ospedalizzazione.

Il secondo livello di copertura sanitaria, che si aggiunge al primo pilastro, copre spese specifiche come l'assistenza odontoiatrica o farmaceutica. Può essere gestito dal governo o da assicurazioni private.

L'aspettativa di vita sta aumentando, ma la natalità sta diminuendo, portando a una popolazione che invecchia. Si prevede che il 34% degli italiani avrà più di 65 anni entro il 2050.

Le famiglie composte da una o due persone sono in aumento, influenzando le esigenze di assistenza.

Le malattie croniche, le comorbilità e le disabilità sono in aumento, richiedendo cure più frequenti in ambiente ospedaliero e residenziali. Questo aumenta la domanda di servizi sanitari.

L'introduzione di nuove tecnologie e farmaci porta a costi crescenti. Allo stesso tempo, le aspettative dei cittadini nei riguardi della sanità sono in aumento.

Il SSN deve assicurare servizi sanitari equi ed efficienti a tutti i cittadini, in un contesto di risorse limitate. L'aumento della domanda e dei costi rende questa sfida particolarmente difficile.

Le sfide demografiche, sociali ed epidemiologiche impongono al SSN di adattarsi e di evolversi per fornire servizi sanitari sostenibili ed efficaci.

Il sistema sanitario nazionale italiano deve affrontare sfide crescenti per garantire la sostenibilità nel lungo periodo.

Il servizio sanitario nazionale italiano deve trovare modi per affrontare le sfide legate a un'aspettativa di vita più lunga, alle malattie croniche in aumento e ai costi in crescita.

L'agenzia regionale che gestisce e coordina le strategie sanitarie in Italia.

Le strutture sanitarie locali che gestiscono servizi sanitari di base e assistenza primaria.

Le strutture sanitarie specializzate che forniscono assistenza ospedaliera e cure specialistiche.

Il modello organizzativo del sistema sanitario italiano dove la regione, tramite l'ASSR, definisce le strategie e le ASL/Aziende Ospedaliere gesticono in autonomia le proprie attività.

Organismo che opera in collaborazione con le Regioni per la rilevazione, analisi e valutazione del sistema sanitario.

Il monitoraggio della spesa sanitaria è una delle funzioni principali di Agenas, che analizza i costi in relazione alle prestazioni erogate.

Un sistema di classificazione delle prestazioni ospedaliere utilizzato per classificare le pazienti in base alla loro complessità.

L'Agenas valuta i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a cure essenziali.

Un sistema di finanziamento sanitario che prevede l'autonomia delle Regioni nella gestione delle risorse e l'utilizzo di costi standard per calcolare il fabbisogno sanitario nazionale.

La valutazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) viene svolta annualmente dal Ministero della Salute per misurare la qualità del servizio sanitario in ogni Regione.

Il fabbisogno sanitario nazionale viene calcolato sommando i fabbisogni sanitari regionali, tenendo conto di fattori economici globali e di vincoli europei.

Il fabbisogno sanitario regionale viene calcolato utilizzando i costi standard, che si basano su tre delle prime cinque Regioni con i migliori risultati in termini di qualità e equilibrio di bilancio.

L'obiettivo del federalismo fiscale in sanità è di promuovere l'efficienza nella gestione delle risorse e l'equità nella loro distribuzione tra le Regioni.

La pressione fiscale in Italia è leggermente superiore alla spesa pubblica, rimanendo in linea con lo sviluppo economico del Paese.

L'invecchiamento della popolazione e l'aumento della disabilità pongono sfide per la sostenibilità del sistema sanitario, ma l'impatto sulla spesa non è previsto essere drastico.

Un indicatore che mostra quanto ogni prestazione medica contribuisce a coprire i costi fissi, ovvero le spese che non variano in base al numero di prestazioni svolte.

Il punto in cui i ricavi totali eguagliano i costi totali, ovvero il livello di produzione necessario per non avere né profitto né perdita.

Costi che cambiano in base al numero di prestazioni erogate, come i materiali utilizzati o il personale dedicato a ogni servizio.

Costi che restano uguali indipendentemente dal numero di prestazioni erogate, come l'affitto o gli stipendi fissi del personale amministrativo.

Il livello di produzione che deve essere raggiunto per coprire i costi fissi e quindi iniziare a generare profitti.

La differenza tra il ricavo di una prestazione e i costi variabili sostenuti per erogarla.

Il guadagno netto che si ottiene dopo aver coperto tutti i costi, sia fissi che variabili.

Calcolare il margine di contribuzione unitario, il punto di pareggio e il volume di produzione necessario per raggiungere un risultato economico positivo.