Scoperte della Fisica Medica

È un apparecchio che produce sostanze radioattive ed è ancora utilizzato in radioterapia.

È l'opposto dell'elettrone, scoperto da Anderson nel 1932. La sua scoperta ha dato origine alla PET.

L'interazione tra la struttura dei protoni e i campi magnetici, scoperta da Mills Purcell e Bloch nel 1946. Ha dato vita alla risonanza magnetica.

La scoperta delle radiazioni e della loro capacità di causare tumori. Si basa sul lavoro di molti scienziati, come Curie e Jonot.

Un ramo della medicina che utilizza diverse tecnologie per creare immagini del corpo umano. Comprende radiologia, medicina nucleare e radioterapia.

Un'apparecchiatura diagnostica che utilizza i raggi X per creare immagini interne del corpo.

La tecnologia utilizzata per controllare le radiazioni ionizzanti, assicurando che il personale medico sia protetto.

Un valore che determina la qualità dei raggi X prodotti, variando in base al paziente.

Un valore che determina la quantità di radiazioni emesse durante una radiografia.

Materiali sensibili alle radiazioni che erano utilizzati per registrare le immagini radiografiche.

Piastre che catturano le radiazioni ionizzanti e le convertono in immagini digitali.

Procedura medica che utilizza i raggi X per creare un'immagine del corpo.

Un'immagine del corpo creata utilizzando i raggi X.

Le cellule che si moltiplicano rapidamente sono più sensibili alle radiazioni.

Cellule specializzate in una funzione specifica sono meno sensibili alle radiazioni.

Gli zigoti e i gameti sono tra le cellule più sensibili alle radiazioni a causa della loro alta capacità di proliferazione e basso livello di differenziazione.

Le cellule del sangue sono altamente sensibili alle radiazioni a causa del loro rapido turnover.

Le cellule dello stomaco e del colon sono relativamente radiosensibili a causa del loro ciclo di rinnovo rapido.

Le cellule muscolari sono generalmente più resistenti alle radiazioni a causa del loro basso tasso di divisione e maggiore specializzazione.

Le cellule nervose sono tra le più resistenti alle radiazioni a causa della loro alta differenziazione e scarsa capacità di riproduzione.

I danni causati dalle radiazioni alle cellule immature sono più gravi rispetto a quelli causati alle cellule differenziate.

Il danno al DNA causato dalle radiazioni ionizzanti può essere irreversibile e portare alla morte cellulare. Tuttavia, il nostro corpo possiede meccanismi di riparazione per contrastare questo danno.

Il rischio di danno al DNA da radiazioni ionizzanti dipende dalla dose di radiazioni assorbite. Maggiore è la dose, maggiore è il rischio.

L'ossigeno agisce come radiosensibilizzante, ovvero aumenta l'effetto biologico delle radiazioni ionizzanti, rendendo i tessuti più sensibili al danno.

In assenza di ossigeno (anossia), è necessario aumentare la dose di radiazioni per ottenere lo stesso effetto biologico di un tessuto ossigenato. Questo perché l'ossigeno è essenziale per la formazione di radicali liberi, che causano il danno al DNA.

Le cellule tumorali crescono rapidamente e si riproducono frequentemente, rendendole più sensibili all'effetto delle radiazioni ionizzanti.

La legge di Bergonie e Tribondeau afferma che i tessuti in rapida crescita e divisione cellulare sono più sensibili alle radiazioni ionizzanti. Questo significa che alcuni tessuti del corpo sono più vulnerabili ai danni da radiazioni rispetto ad altri.

I danni causati alle cellule dalle radiazioni ionizzanti sono principalmente dovuti alla radiolisi dell'acqua. Questo processo genera radicali liberi, che possono danneggiare il DNA e altre molecole.

La formazione di perossido di idrogeno (H2O2) è un fattore chiave nel processo di danno da radiazioni ionizzanti, in quanto è un potente agente ossidante.

Il LET (Linear Energy Transfer) misura la capacità di penetrazione di una radiazione in un tessuto. Dipende dalla massa, dalla carica e dalla velocità della radiazione. Maggiore è il LET, minore è la penetrazione.

Le radiazioni a basso LET, come i raggi X e gamma, sono altamente penetranti ma danneggiano il DNA indirettamente, attraverso la radiolisi dell'acqua.

Le radiazioni ad alto LET, come le radiazioni alfa, beta e neutroni, hanno scarsa penetrazione ma danneggiano direttamente il DNA.

La radiolisi dell'acqua è la rottura delle molecole d'acqua a causa delle radiazioni, producendo radicali liberi che possono danneggiare il DNA.

La schermatura è il processo di protezione dalle radiazioni utilizzando materiali che assorbono o deviano le radiazioni.

Il piombo è un materiale denso utilizzato per schermare le radiazioni ionizzanti, come i raggi X e gamma, perché assorbe efficacemente la loro energia.

I camici piombati, le paratie, i guanti e gli occhiali piombati sono utilizzati dai professionisti medici per proteggersi dalle radiazioni ionizzanti.

Le radiazioni alfa, essendo costituite da due protoni e due neutroni, sono facilmente bloccate da un foglio di carta.

La dose di radiazioni che una persona riceve in un anno a causa delle sorgenti naturali di radiazione.

La dose di radiazioni ricevuta durante una TAC addome è equivalente all'esposizione alle sorgenti naturali di radiazione per circa 15 anni.

Una condizione che si verifica quando una persona assorbe una dose elevata di radiazioni in breve tempo, causando danni a vari organi e sistemi del corpo.

Effetti della sindrome da panirradiazione acuta che colpiscono il sistema ematico, con riduzione delle cellule del sangue e problemi di emorragia, anemia e infezioni.

Effetti della sindrome da panirradiazione acuta che colpiscono il tratto gastrointestinale, con danni alla mucosa intestinale e conseguenti problemi digestivi.

Effetti della sindrome da panirradiazione acuta che colpiscono il sistema nervoso centrale, con rapido coma, convulsioni e morte in breve tempo.

Quando le condizioni mediche della madre richiedono l'uso di radiazioni ionizzanti per la diagnosi, è importante valutare i benefici potenziali rispetto ai rischi per il feto in sviluppo.

Quando necessario, considerare alternative di imaging diagnostico senza radiazioni ionizzanti, come l'ecografia o la risonanza magnetica, per minimizzare l'esposizione del feto alle radiazioni.