Retorica: L'arte della Persuasione

• La retorica (dal latino RHETORICA (ARS), traduzione del greco rhetoriké (téchnē)) è l'arte del parlare e dello scrivere secondo regole, inizialmente stabilite nell'antica Grecia e poi sviluppate nella cultura romana, medievale e umanistica.
• Oggi la retorica è spesso usata negativamente per descrivere un modo di esprimersi artificioso e vuoto, che mira all'apparenza piuttosto che al contenuto.
• La retorica è stata un elemento fondamentale dell'educazione, concepita come l'arte di persuadere e convincere, essenziale per oratori, politici, avvocati, diplomatici e chiunque abbia una vita pubblica.
• La retorica è stata considerata l'arte del bello scrivere, essenziale per prosatori e poeti.
• La retorica, dopo un periodo di oblio, è oggi rivalutata, arricchita di nuovi metodi e tecniche, come base della razionalità umana.
• Gli antichi riconoscevano che oltre alla logica della dimostrazione (filosofia) esiste una logica dell'argomentazione (retorica), che cerca argomenti probabili anziché certi.
• Esistono due tipi di discorso: uno specialistico che ricerca la verità, e uno retorico che fa leva sui sentimenti e le abitudini del pubblico.

Discorso vero vs. discorso probabile

• Un'affermazione come "Due più due fa quattro" è evidente di per sé e si basa su principi aritmetici universalmente accettati.
• Un'affermazione come "La difesa della natura è un dovere per noi Italiani" è accettabile solo se si condividono certe premesse non inconfutabili.
• Per far accettare un'affermazione, bisogna convincere l'interlocutore con argomenti ben presentati e facendo leva sui suoi sentimenti.

Fini della retorica secondo Greci e Romani

• Docere: fornire argomenti razionalmente validi per insegnare.
• Movere: muovere i sentimenti.
• Delectare: dare diletto a chi ascolta.

Categorie generali dell'oratoria

• Giudiziale: usata nei tribunali per difendere o accusare.
• Deliberativa: usata nelle assemblee per ottenere voti o combattere avversari.
• Epidittica: usata per celebrare persone o eventi (come nella pubblicità moderna).

Finalità della retorica

• Consigliare vs sconsigliare.
• Lodare vs biasimare.
• Accusare vs difendere.

Parti della retorica

• Inventio: trovare gli argomenti appropriati.
• Dispositio: ordinare gli argomenti in modo naturale o artificiale per sorprendere.
• Elocutio: scegliere le parole e combinarle (l'insegnamento più importante).
• Actio: dizione e recitazione; importante per chi parla in pubblico.
• Memoria: ricordare ciò che si deve dire, un aspetto meno importante oggi grazie agli strumenti disponibili.

Figure retoriche

• Alla base della retorica tradizionale ci sono le figure retoriche, usate per elevare lo stile e distinguere il linguaggio dalla quotidianità.
• Le figure retoriche sono schemi universali del pensiero e strumenti di conoscenza.
• Le figure retoriche sono presenti nel parlare quotidiano (metafore, metonimie, iperboli).
• Du Marsais affermò che si usano più figure retoriche in un giorno di mercato che in anni di ricerca.

Categorie di figure retoriche

• Dizione: alterazione della forma delle parole (apocope, aferesi, sincope).

• Elocuzione: scelta delle parole (sinonimi, epiteti, asindeto, polisindeto).

• Ritmo: effetti fonici (allitterazione, onomatopea).

• Costruzione: ordine delle parole (anafora, chiasmo, iperbato, zeugma).

• Significato o tropi: cambiamento di significato (metafora, metonimia, sineddoche, antonomasia).

• Pensiero: idea e immagine (apostrofe, esclamazione, iperbole, litote, reticenza).

• La retorica ha influenzato discipline come la linguistica, la logica, la psicoanalisi e la critica letteraria.

• Classificazioni moderne distinguono tra metaplasmi (modifiche del significante), metatassi (modifiche della struttura della frase), metasememi (modifiche del significato) e metalogismi (modifiche del valore complessivo).